Black Lagoon Second Barrage
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho ancora le palpitazioni e i brividi, insieme all'ansia e all'angoscia che mi stanno assalendo. Questa seconda stagione è ancora più brutale, sadica, crudele, spietata e grottesca della precedente. Scontri ancora più cruenti, distruttivi, devastanti sia sotto il profilo fisico che quello psicologico. Qui si assiste a un punto di svolta significativo e gradualmente molti dei personaggi principali che si sono visti nella prima stagione calano la maschera e rivelano la loro vera indole folle, pazza e votata alla distruzione totale e generale, senza remore né limiti. Il tutto si svolge in maniera serpentina, tortuosa e lenta, prolungando la sofferenza e il dolore con ribaltamenti di prospettive, punti di vista, tradimenti che fanno precipitare la situazione nel caos totale. Però nel mezzo di questo inferno qualcuno prova a continuare a mantenere la propria umanità ed integrità. Tuttavia scopre alla fine che si è preso in giro per tutto il tempo. Il mondo non è un posto innocente, né gentile, né affabile. Molti dei protagonisti hanno già interiorizzato questa lezione e si sono adeguati comportandosi di conseguenza. Qualcuno invece fa fatica ad accettarlo, ma alla fine è costretto a guardare in faccia la realtà.
La grafica è rimasta invariata: i movimenti fluidi e dinamici e i cambi di scena immediati servono ad alzare il livello di tensione della trama e a darle quel upgrade di tensione e suspense che la rende decisamente truculenta e sanguinaria. Le scene sono rapide ed in successione per creare quell'effetto di caos e confusione che ben si presta ad una trama così violenta e nella quale lo spettatore riesce ad immedesimarsi spontaneamente. Tuttavia ci sono le scene rallentate che però agiscono in funzione di quelle accelerate e che contribuiscono ad aumentare la tensione e la suspense negli spettatori quando c'è la reazione repentina di alcuni personaggi a seguito di determinate provocazioni da parte dei loro interlocutori. Le inquadrature mettono in risalto i personaggi e le vicende con dei primi piani che ben descrivono il loro mondo interiore e le situazioni che vivono.
La colonna sonora è rimasta invariata dalla prima stagione: forse e sicuramente è una decisione che è stata voluta per mantenere l'attenzione degli spettatori focalizzata sullo svolgimento. Le poche tracce che la compongono sono state sapientemente utilizzate per descrivere lo stato di tensione, rabbia, ira, furia, collera e violenza nei suoi singoli frame.
Un seguito di stagione decisamente di qualità e decisamente incisivo che sa bene dove "piantare le pallottole e come piantarle e colpisce corpo, mente, anima, cuore, e spirito. Il tutto condito da una buona dose di turpiloquio che non stiamo ad approfondire, ma che in questo caso è stato impiegato a dovere, e serve anche nell'atto dell'immedesimazione a stemperare l'angoscia e l'ansia che si proverebbero in una condizione ordinaria. Turpiloquio che però è anche bilanciato da citazioni colte e che quindi rende anche l'idea e forse sfatare il mito secondo cui i criminali sono ignoranti e non colti, bensì vuole mettere in risalto l'idea che essi hanno una visione del mondo molto chiara come chiunque altro e di conseguenza non sono tanto diverse dalle persone "civili" e "per bene" che tali si dichiarano; visione che hanno maturato attraverso la propria esperienza.
Voto: 10 e lode
Ho ancora le palpitazioni e i brividi, insieme all'ansia e all'angoscia che mi stanno assalendo. Questa seconda stagione è ancora più brutale, sadica, crudele, spietata e grottesca della precedente. Scontri ancora più cruenti, distruttivi, devastanti sia sotto il profilo fisico che quello psicologico. Qui si assiste a un punto di svolta significativo e gradualmente molti dei personaggi principali che si sono visti nella prima stagione calano la maschera e rivelano la loro vera indole folle, pazza e votata alla distruzione totale e generale, senza remore né limiti. Il tutto si svolge in maniera serpentina, tortuosa e lenta, prolungando la sofferenza e il dolore con ribaltamenti di prospettive, punti di vista, tradimenti che fanno precipitare la situazione nel caos totale. Però nel mezzo di questo inferno qualcuno prova a continuare a mantenere la propria umanità ed integrità. Tuttavia scopre alla fine che si è preso in giro per tutto il tempo. Il mondo non è un posto innocente, né gentile, né affabile. Molti dei protagonisti hanno già interiorizzato questa lezione e si sono adeguati comportandosi di conseguenza. Qualcuno invece fa fatica ad accettarlo, ma alla fine è costretto a guardare in faccia la realtà.
La grafica è rimasta invariata: i movimenti fluidi e dinamici e i cambi di scena immediati servono ad alzare il livello di tensione della trama e a darle quel upgrade di tensione e suspense che la rende decisamente truculenta e sanguinaria. Le scene sono rapide ed in successione per creare quell'effetto di caos e confusione che ben si presta ad una trama così violenta e nella quale lo spettatore riesce ad immedesimarsi spontaneamente. Tuttavia ci sono le scene rallentate che però agiscono in funzione di quelle accelerate e che contribuiscono ad aumentare la tensione e la suspense negli spettatori quando c'è la reazione repentina di alcuni personaggi a seguito di determinate provocazioni da parte dei loro interlocutori. Le inquadrature mettono in risalto i personaggi e le vicende con dei primi piani che ben descrivono il loro mondo interiore e le situazioni che vivono.
La colonna sonora è rimasta invariata dalla prima stagione: forse e sicuramente è una decisione che è stata voluta per mantenere l'attenzione degli spettatori focalizzata sullo svolgimento. Le poche tracce che la compongono sono state sapientemente utilizzate per descrivere lo stato di tensione, rabbia, ira, furia, collera e violenza nei suoi singoli frame.
Un seguito di stagione decisamente di qualità e decisamente incisivo che sa bene dove "piantare le pallottole e come piantarle e colpisce corpo, mente, anima, cuore, e spirito. Il tutto condito da una buona dose di turpiloquio che non stiamo ad approfondire, ma che in questo caso è stato impiegato a dovere, e serve anche nell'atto dell'immedesimazione a stemperare l'angoscia e l'ansia che si proverebbero in una condizione ordinaria. Turpiloquio che però è anche bilanciato da citazioni colte e che quindi rende anche l'idea e forse sfatare il mito secondo cui i criminali sono ignoranti e non colti, bensì vuole mettere in risalto l'idea che essi hanno una visione del mondo molto chiara come chiunque altro e di conseguenza non sono tanto diverse dalle persone "civili" e "per bene" che tali si dichiarano; visione che hanno maturato attraverso la propria esperienza.
Voto: 10 e lode
Con la seconda parte di ''Black Lagoon'' avevo un po' di aspettative per quanto riguarda questa triste e avvincente storia, e ammetto che sono state rispettate.
La seconda serie è ambientata un anno dopo quella precedente. Rock, che ha ormai messo le radici nella disastrata Roanapur, continua la sua attività di mercenario della Black Lagoon. La storia, strutturata ad archi narrativi, continua sulla scia della precedente, mostrandoci personaggi danneggiati da orribili avvenimenti che, una volta arrivati a Roanapur, possono ''scatenarsi'' e vendicarsi dei soprusi subiti, uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Rock e la Lagoon si troveranno quindi ad affrontare una coppia di gemelli vampiri, a proteggere una falsaria di banconote e, nell'ultimo arco narrativo, il più lungo, significativo e bello, ad affrontare un clan della Yakuza in Giappone.
Soprattutto nell'ultimo arco narrativo, vediamo una Revy sempre più protettiva nei confronti di Rock, e questo è uno di quegli sviluppi narrativi che ho maggiormente adorato. Il giovane, per la pistolera, rappresenta l'innocenza che lei ha ormai perso per sempre, un'innocenza che vorrebbe proteggere. Rock, invece, inizia lentamente a capire che l'ambiente in cui si trova è molto più marcio di quanto credesse, ma ciononostante, è determinato a continuare ad usare la diplomazia per risolvere le situazioni nel migliore dei modi. Questa serie, nello specifico, getta le basi della maturazione soprattutto del personaggio di Rock, che troverà compimento negli OAV successivi all'ultimo arco narrativo in Giappone. Nel corso della serie, inoltre, verranno approfonditi i personaggi appartenenti alla cosiddetta ''Chiesa della Violenza'', soprattutto sul personaggio di Eda, la storica rivale di Revy, e il tragicissimo personaggio di Yukio Washimine, che innescherà il risvolto migliore nella personalità di Rock.
Il tutto prosegue in maniera molto godibile, sostanzialmente un ottimo prodotto nonostante, per quanto riguarda i personaggi, non ci siano grandi sviluppi se non nell'ultimo arco narrativo, dove Rock trova il coraggio di sfidare un personaggio come Balalaika. Tutti i personaggi, come Balalaika stessa e Chang, mantengono il loro spessore, e ci vengono presentate delle simpatiche aggiunte, come Lotton e Sawyer. L'unico grande peccato è che per Dutch e Benny, per il primo specialmente, i quali perdono, via via, la loro importanza fino a diventare solo delle comparse.
Il lato tecnico rimane sostanzialmente invariato dalla prima serie: buoni disegni, buone animazioni, buone le musiche.
Come concludere? Purtroppo non ho molto da dire perché questa serie, in fin dei conti, è un po' di transizione per quanto riguarda l'evoluzione dei personaggi e l'intrattenimento. È comunque di grandissimo livello, sullo stesso della precedente, e getta le basi per l'eccezionale lavoro che sarà fatto poi negli OAV. Il mio voto è un otto-otto e mezzo, che arrotondo per generosità.
La seconda serie è ambientata un anno dopo quella precedente. Rock, che ha ormai messo le radici nella disastrata Roanapur, continua la sua attività di mercenario della Black Lagoon. La storia, strutturata ad archi narrativi, continua sulla scia della precedente, mostrandoci personaggi danneggiati da orribili avvenimenti che, una volta arrivati a Roanapur, possono ''scatenarsi'' e vendicarsi dei soprusi subiti, uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Rock e la Lagoon si troveranno quindi ad affrontare una coppia di gemelli vampiri, a proteggere una falsaria di banconote e, nell'ultimo arco narrativo, il più lungo, significativo e bello, ad affrontare un clan della Yakuza in Giappone.
Soprattutto nell'ultimo arco narrativo, vediamo una Revy sempre più protettiva nei confronti di Rock, e questo è uno di quegli sviluppi narrativi che ho maggiormente adorato. Il giovane, per la pistolera, rappresenta l'innocenza che lei ha ormai perso per sempre, un'innocenza che vorrebbe proteggere. Rock, invece, inizia lentamente a capire che l'ambiente in cui si trova è molto più marcio di quanto credesse, ma ciononostante, è determinato a continuare ad usare la diplomazia per risolvere le situazioni nel migliore dei modi. Questa serie, nello specifico, getta le basi della maturazione soprattutto del personaggio di Rock, che troverà compimento negli OAV successivi all'ultimo arco narrativo in Giappone. Nel corso della serie, inoltre, verranno approfonditi i personaggi appartenenti alla cosiddetta ''Chiesa della Violenza'', soprattutto sul personaggio di Eda, la storica rivale di Revy, e il tragicissimo personaggio di Yukio Washimine, che innescherà il risvolto migliore nella personalità di Rock.
Il tutto prosegue in maniera molto godibile, sostanzialmente un ottimo prodotto nonostante, per quanto riguarda i personaggi, non ci siano grandi sviluppi se non nell'ultimo arco narrativo, dove Rock trova il coraggio di sfidare un personaggio come Balalaika. Tutti i personaggi, come Balalaika stessa e Chang, mantengono il loro spessore, e ci vengono presentate delle simpatiche aggiunte, come Lotton e Sawyer. L'unico grande peccato è che per Dutch e Benny, per il primo specialmente, i quali perdono, via via, la loro importanza fino a diventare solo delle comparse.
Il lato tecnico rimane sostanzialmente invariato dalla prima serie: buoni disegni, buone animazioni, buone le musiche.
Come concludere? Purtroppo non ho molto da dire perché questa serie, in fin dei conti, è un po' di transizione per quanto riguarda l'evoluzione dei personaggi e l'intrattenimento. È comunque di grandissimo livello, sullo stesso della precedente, e getta le basi per l'eccezionale lavoro che sarà fatto poi negli OAV. Il mio voto è un otto-otto e mezzo, che arrotondo per generosità.
Quando vidi la prima serie di "Black Lagoon" ne rimasi soddisfatto, i personaggi della Lagoon company, arricchivano le puntate con la propria, eccentrica, personalità, la storia era incentrata su Rock, quel povero brav'uomo, che stava fra i gangster come l'ananas sta con la pasta al sugo, malissimo! Il che era comico, per non parlare del rapporto con Revy, esilarante, ero interessato ad ascoltare il prossimo insulto che Revy avrebbe sputato in faccia a Rock e farmi su due risate, mi aspettavo che pian piano Rock sarebbe riuscito a diventare il fodero delle pistole della bella assassina; in generale tutti i personaggi secondari facevano il loro ingresso breve e intenso, dando stile al complesso disegno della città più maledettamente criminale del mondo, Roanapur, insomma un anime soddisfacente da molti punti di vista, quanto meno diverso dal solito; poi purtroppo è iniziata la seconda stagione...
Il mangaka sembra una persona diversa, non so chi sia ne se si tratti dello stesso autore per entrambe le serie, se fosse lo stesso, bisogna riconoscere un drastico calo del livello in generale, i seguenti 12 episodi sembrano avere uno spirito completamente diverso, molto più malinconico, drammatico, ma procediamo con l'analisi, che questa volta è necessaria...
Innanzitutto le vicende, fin dal primo episodio, non sono più incentrate sulla Lagoon, ma divagano fra tutte le organizzazioni criminali della la città, per una qualsiasi storia narrata, uscire dal contesto iniziale (in solo 12 episodi!) è già un primo brutto segnale che l'autore ha smarrito la strada, sinceramente avrei preferito vedere il susseguirsi delle missioni della Lagoon nel tentativo di racimolare soldi, per poi arrivare alla sera con i soci vittoriosi, che bevono un boccale di birra assieme, mentre Rock dice qualcosa di completamente fuori luogo, da bravo colletto bianco, con Revy che lo insulta e lo malmena un po', finendo l'episodio in una risata, invece il tutto sarà molto più dispersivo; per altro gli altri due membri della Lagoon vengono accantonati e finiscono a fare le comparse da due soldi, peccato, il titolo stesso dell'anime viene corrotto...
Dalla prima alla seconda serie c'è un salto temporale di alcuni mesi, capiamo fin da subito che Revy è piuttosto presa da Rock, mentre Rock non mostrerà alcun segno evidente di interesse nei confronti di Revy, portando il loro rapporto a nessuna evoluzione, anzi... Revy è diventata praticamente un cagnolino dietro a Rock, il suo preponderante carattere e li suo indiscutibile spirito emancipato scompaiono solo quando i due dialogano, se prima Revy era se stessa ancora di più con lui, libera di sfogare le sue pericolose pulsioni sul povero Rock, che però pareva essere l'unico a non smarrire mai il buon senso malgrado le botte prese, ora quando sono insieme lei pare scialba, snaturata e accondiscendente, al punto dal compiere delle azioni che sono completamente opposte alla sua caratterizzazione, acconsentire a richieste assurde senza battere ciglio è da cagnolini addomesticati, cosa che mai avremmo voluto dalla nostra pistolera; Rock dal canto suo, risulta insignificante e alquanto depresso in questi 12 episodi, dunque perde il suo ruolo di pecora bianca in mezzo un branco di pecore nere, diventando semplicemente un pesce fuori dall'acqua, se nella prima serie vederlo in un luogo che non gli apparteneva risultava divertente, nella seconda appare semplicemente insensato, un tipo che si rattrista a vedere morte dietro ogni angolo, che però non dice e non fa nulla, rendendolo di fatto il personaggio più noioso e inutile della serie, a cui però si interessano tutti, ancora cerco di capirne il motivo... dunque sia presi singolarmente che in coppia, i due risultano deludenti, non potremo più divertirci con un Rock buffo che fa incazzare una Revy agguerrita, vedremo invece svanire la possibilità che lui possa calmare lei e farle capire che esiste un altro modo di vivere, anzi vedremo lo stesso Rock sprofondare in un mare di melma e confusa insensatezza.
Le vicende presentano una trama più confusionaria rispetto a prima, in parte anche per le scelte di Rock che sono completamente insensate, che poi non portano a nulla, ma non torniamo su argomenti già passati, semplicemente posso dire di aver trovato il tentativo di creare dinamiche più complicate, fallito, oltre che inutile, lo scopo dell'anime non mi è mai sembrato quello di avere per le mani un complesso puzzle o di approfondire i tratti malinconici delle varie personalità in gioco... altra scelta detestabile e che sfora dalla trama è quella di portare le vicende fuori da Roanapur durante gli episodi finali, rovinando anche l'ultima nota positiva, cioè lo slang, che almeno fino a metà, fin quando si rimane nel contesto iniziale, è dello stesso livello della prima serie, piacevolmente street, una di quelle street piene di brutti elementi, caratteristico di questo "Black Lagoon", che aveva fatto centro col primo tiro, per poi mancare il bersaglio col secondo in maniera non poco vistosa... di nuovo, peccato...
Il mangaka sembra una persona diversa, non so chi sia ne se si tratti dello stesso autore per entrambe le serie, se fosse lo stesso, bisogna riconoscere un drastico calo del livello in generale, i seguenti 12 episodi sembrano avere uno spirito completamente diverso, molto più malinconico, drammatico, ma procediamo con l'analisi, che questa volta è necessaria...
Innanzitutto le vicende, fin dal primo episodio, non sono più incentrate sulla Lagoon, ma divagano fra tutte le organizzazioni criminali della la città, per una qualsiasi storia narrata, uscire dal contesto iniziale (in solo 12 episodi!) è già un primo brutto segnale che l'autore ha smarrito la strada, sinceramente avrei preferito vedere il susseguirsi delle missioni della Lagoon nel tentativo di racimolare soldi, per poi arrivare alla sera con i soci vittoriosi, che bevono un boccale di birra assieme, mentre Rock dice qualcosa di completamente fuori luogo, da bravo colletto bianco, con Revy che lo insulta e lo malmena un po', finendo l'episodio in una risata, invece il tutto sarà molto più dispersivo; per altro gli altri due membri della Lagoon vengono accantonati e finiscono a fare le comparse da due soldi, peccato, il titolo stesso dell'anime viene corrotto...
Dalla prima alla seconda serie c'è un salto temporale di alcuni mesi, capiamo fin da subito che Revy è piuttosto presa da Rock, mentre Rock non mostrerà alcun segno evidente di interesse nei confronti di Revy, portando il loro rapporto a nessuna evoluzione, anzi... Revy è diventata praticamente un cagnolino dietro a Rock, il suo preponderante carattere e li suo indiscutibile spirito emancipato scompaiono solo quando i due dialogano, se prima Revy era se stessa ancora di più con lui, libera di sfogare le sue pericolose pulsioni sul povero Rock, che però pareva essere l'unico a non smarrire mai il buon senso malgrado le botte prese, ora quando sono insieme lei pare scialba, snaturata e accondiscendente, al punto dal compiere delle azioni che sono completamente opposte alla sua caratterizzazione, acconsentire a richieste assurde senza battere ciglio è da cagnolini addomesticati, cosa che mai avremmo voluto dalla nostra pistolera; Rock dal canto suo, risulta insignificante e alquanto depresso in questi 12 episodi, dunque perde il suo ruolo di pecora bianca in mezzo un branco di pecore nere, diventando semplicemente un pesce fuori dall'acqua, se nella prima serie vederlo in un luogo che non gli apparteneva risultava divertente, nella seconda appare semplicemente insensato, un tipo che si rattrista a vedere morte dietro ogni angolo, che però non dice e non fa nulla, rendendolo di fatto il personaggio più noioso e inutile della serie, a cui però si interessano tutti, ancora cerco di capirne il motivo... dunque sia presi singolarmente che in coppia, i due risultano deludenti, non potremo più divertirci con un Rock buffo che fa incazzare una Revy agguerrita, vedremo invece svanire la possibilità che lui possa calmare lei e farle capire che esiste un altro modo di vivere, anzi vedremo lo stesso Rock sprofondare in un mare di melma e confusa insensatezza.
Le vicende presentano una trama più confusionaria rispetto a prima, in parte anche per le scelte di Rock che sono completamente insensate, che poi non portano a nulla, ma non torniamo su argomenti già passati, semplicemente posso dire di aver trovato il tentativo di creare dinamiche più complicate, fallito, oltre che inutile, lo scopo dell'anime non mi è mai sembrato quello di avere per le mani un complesso puzzle o di approfondire i tratti malinconici delle varie personalità in gioco... altra scelta detestabile e che sfora dalla trama è quella di portare le vicende fuori da Roanapur durante gli episodi finali, rovinando anche l'ultima nota positiva, cioè lo slang, che almeno fino a metà, fin quando si rimane nel contesto iniziale, è dello stesso livello della prima serie, piacevolmente street, una di quelle street piene di brutti elementi, caratteristico di questo "Black Lagoon", che aveva fatto centro col primo tiro, per poi mancare il bersaglio col secondo in maniera non poco vistosa... di nuovo, peccato...
Nela continuazione di "Black Lagoon", esattamente come nella prima stagione, pur essendo i protagonisti ufficiali Revy, una cinica pistolera, e Rock, un colletto bianco giapponese re-inventatosi contrabbandiere, le vicende ruotano in modo abbastanza corale attorno alla città di Runapur e alla sua fauna di mafiosi, trafficanti di armi, contrabbandieri, tagliagole e personaggi inquietanti di ogni sorta. Sono proprio i personaggi secondari ad essere il vero pezzo forte di queste tre strepitose storie del "Second Barrage".
Due inquietanti gemelli assassinano crudelmente gli ex Specnaz dell'Hotel Moscow, facendo infuriare di brutto Balalaika: una storia sordida e rivoltante fa da background ai due gemelli in questa prima truculenta storia.
Un gruppo molto eterogeno di sicari e mercenari è stato pagato per catturare una falsaria che gira per Runapur. Eda e Revy tenteranno di approfittare della situazione per fare più soldi possibili nella seconda divertentissima e grottesca puntata.
Si torna a fare sul serio nella terza storia: in Giappone, un clan Yakuza ha chiesto l'aiuto dell'hotel Moscow per riacquistare il prestigio perduto, ma, quando ti metti i Russi in casa, non sai mai come può finire. In tutto ciò, Rock viene ingaggiato da Balalaika come traduttore. Forse la migliore delle tre storie, in cui approfondiremo bene i due protagonisti Rock e Revy.
Due inquietanti gemelli assassinano crudelmente gli ex Specnaz dell'Hotel Moscow, facendo infuriare di brutto Balalaika: una storia sordida e rivoltante fa da background ai due gemelli in questa prima truculenta storia.
Un gruppo molto eterogeno di sicari e mercenari è stato pagato per catturare una falsaria che gira per Runapur. Eda e Revy tenteranno di approfittare della situazione per fare più soldi possibili nella seconda divertentissima e grottesca puntata.
Si torna a fare sul serio nella terza storia: in Giappone, un clan Yakuza ha chiesto l'aiuto dell'hotel Moscow per riacquistare il prestigio perduto, ma, quando ti metti i Russi in casa, non sai mai come può finire. In tutto ciò, Rock viene ingaggiato da Balalaika come traduttore. Forse la migliore delle tre storie, in cui approfondiremo bene i due protagonisti Rock e Revy.
Questa seconda serie del celebre anime "Black Lagoon" ha qualcosa che generalmente i sequel perdono: fascino. Ricordo che la prima parte l'ho criticata perché l'ho trovata un po' "insipida" e poco introspettiva, inoltre vi erano dei piccoli difetti tecnici che mi hanno lasciato abbastanza perplesso. In questa seconda parte invece si notano con piacere tantissimi cambiamenti che hanno reso quella storia già avvincente molto interessante. I personaggi risultano più elaborati e meno banali. Soprattutto Rock comincia a essere più umano sentendo il peso del mondo che lo circonda e cerca di capire il perché quella vita lo stia appassionando.
Fondamentalmente la trama rimane sempre vaga. Direi che è come uno "slice of life", però di malavitosi. Quindi, in fondo, l'obiettivo della serie non lo percepiamo, mentre risultano evidenti le varie avventure dei protagonisti: Rock, Revy, Dutch e Benny. Nella prima parte ci eravamo lasciati con Revy e Rock che sono riusciti a portare a termine la missione di Mr. Chang. In questa seconda parte vedremo di più la grandissima e potentissima Balalaika. Questa seconda serie, infatti, narrerà alcuni problemi della mafia Russa, che grazie, più o meno, all'aiuto della Lagoon Company verranno risolti.
La caratterizzazione dei personaggi è migliore: Revy soprattutto sarà messa più in luce anche grazie alla presenza di Eda, che con il suo caratteraccio non solo creerà molte gag, ma ci permetterà di capire la psiche della nostra protagonista femminile. Del tutto rivalutato invece è Rock. In questa seconda parte è più sveglio, più attivo e più interessante. Nella parte finale di questa seconda stagione, inoltre, ci permetterà di comprendere il messaggio celato nell'anime. Tutta la sua storia e quella dei suoi compagni è guidata dal destino, destino però che è stato scelto, scelta che comporterà varie reazioni a catena. Quali migliori parole per descrivere questo punto se non utilizzando la frase di chi le ha pensate, Sartre: " Le persone sono come dadi, si gettano nella vita nella direzione in cui le tiri". Ripensandoci, in effetti, tutto l'anime ha questa frase come caposaldo. Basta solo pensare alla situazione di Rock: colletto bianco che per caso viene condotto nella barca dei pirati e da lì diviene un malvivente per sua scelta. La storia all'inizio non mi quadrava, però concependola alla Sartre l'ho cominciata a vedere da un'altra angolazione e mi ha affascinato. Quello che ho percepito è che non è detto che le scelte insensate non portino a qualcosa di buono, anzi bisogna definire questo buono e malvagio. Stranamente, o forse no, quest'ultimo punto viene molto sottolineato nell'anime. Ci si chiede spesso se esista la giustiza, se i comportamenti assunti nelle varie situazioni siano consoni o meno.
A livello tecnico il disegno è ottimo come quello della prima serie. Invece ho notato un ottimo miglioramento nella regia. Se prima l'avevo trovata banale e semplice, in "Black Lagoon Second Barrage" essa assume un ruolo principale. Incredibili, inoltre, sono le OST inserite. Onnipresenti in tutto l'anime, sono varie tranne per quella degli ultimi 2 minuti, che ci condurrà alla tenebrosa e intrigante ending. Un piccolo encomio va fatto al doppiaggio. Come al solito amo come vengono doppiate le serie giapponesi da noi Italiani, sempre ricche di pathos e realismo. Ma la voce di Verrocchio è stata la migliore che abbia mai sentito. Generalmente quando occorre doppiare un palermitano (come il sottoscritto) si prende qualcuno che abbia un accento marcato oppure che imita; beh, Verrocchio invece è sicuramente doppiato da un vero siciliano.
Sinceramente è difficile pensare a un anime abbastanza crudo da essere paragonato a "Black Lagoon". Ovviamente consiglio la visione, anche se, come per la prima serie, permane quel mondo violento e malvagio a cui siamo stati abituati. Anzi proprio in questa seconda parte sarà più marcato quest'aspetto.
Fondamentalmente la trama rimane sempre vaga. Direi che è come uno "slice of life", però di malavitosi. Quindi, in fondo, l'obiettivo della serie non lo percepiamo, mentre risultano evidenti le varie avventure dei protagonisti: Rock, Revy, Dutch e Benny. Nella prima parte ci eravamo lasciati con Revy e Rock che sono riusciti a portare a termine la missione di Mr. Chang. In questa seconda parte vedremo di più la grandissima e potentissima Balalaika. Questa seconda serie, infatti, narrerà alcuni problemi della mafia Russa, che grazie, più o meno, all'aiuto della Lagoon Company verranno risolti.
La caratterizzazione dei personaggi è migliore: Revy soprattutto sarà messa più in luce anche grazie alla presenza di Eda, che con il suo caratteraccio non solo creerà molte gag, ma ci permetterà di capire la psiche della nostra protagonista femminile. Del tutto rivalutato invece è Rock. In questa seconda parte è più sveglio, più attivo e più interessante. Nella parte finale di questa seconda stagione, inoltre, ci permetterà di comprendere il messaggio celato nell'anime. Tutta la sua storia e quella dei suoi compagni è guidata dal destino, destino però che è stato scelto, scelta che comporterà varie reazioni a catena. Quali migliori parole per descrivere questo punto se non utilizzando la frase di chi le ha pensate, Sartre: " Le persone sono come dadi, si gettano nella vita nella direzione in cui le tiri". Ripensandoci, in effetti, tutto l'anime ha questa frase come caposaldo. Basta solo pensare alla situazione di Rock: colletto bianco che per caso viene condotto nella barca dei pirati e da lì diviene un malvivente per sua scelta. La storia all'inizio non mi quadrava, però concependola alla Sartre l'ho cominciata a vedere da un'altra angolazione e mi ha affascinato. Quello che ho percepito è che non è detto che le scelte insensate non portino a qualcosa di buono, anzi bisogna definire questo buono e malvagio. Stranamente, o forse no, quest'ultimo punto viene molto sottolineato nell'anime. Ci si chiede spesso se esista la giustiza, se i comportamenti assunti nelle varie situazioni siano consoni o meno.
A livello tecnico il disegno è ottimo come quello della prima serie. Invece ho notato un ottimo miglioramento nella regia. Se prima l'avevo trovata banale e semplice, in "Black Lagoon Second Barrage" essa assume un ruolo principale. Incredibili, inoltre, sono le OST inserite. Onnipresenti in tutto l'anime, sono varie tranne per quella degli ultimi 2 minuti, che ci condurrà alla tenebrosa e intrigante ending. Un piccolo encomio va fatto al doppiaggio. Come al solito amo come vengono doppiate le serie giapponesi da noi Italiani, sempre ricche di pathos e realismo. Ma la voce di Verrocchio è stata la migliore che abbia mai sentito. Generalmente quando occorre doppiare un palermitano (come il sottoscritto) si prende qualcuno che abbia un accento marcato oppure che imita; beh, Verrocchio invece è sicuramente doppiato da un vero siciliano.
Sinceramente è difficile pensare a un anime abbastanza crudo da essere paragonato a "Black Lagoon". Ovviamente consiglio la visione, anche se, come per la prima serie, permane quel mondo violento e malvagio a cui siamo stati abituati. Anzi proprio in questa seconda parte sarà più marcato quest'aspetto.
Ho adorato la prima serie e adoro questa... Qui tutta l'azione della prima serie, tutte le sparatorie, le scene sanguinolente e gli inseguimenti sono elevati all'ennesima potenza. Questa è una seconda serie, quindi il passato dei personaggi scende un pochino, tranne un frammento su Eda, della quale non sappiamo quasi nulla, ma che ho trovato personalmente geniale.
La serie inizia alla grande con due fratellini psicopatici, Hansel e Gretel, che si divertono a torturare le proprie vittime e che nascondono un passato, direi, orrendo. Sono bellissimi gli episodi che li riguardano. Poi, che dire, c'è Revy, sempre più burbera e dal grilletto facile e soprattutto sempre più sexy.
Gli episodi sono di nuovo 12, solamente 12. La trama corre, e devo dire che in questa serie speravo di vedere qualcosa di più, nel senso: più episodi e una storia più complessa.
Purtroppo, il ritmo frenetico, positivo nella prima serie, diventa una nota negativa nella seconda.
La grafica è sempre di buon livello, le musiche azzeccate, e il doppiaggio italiano migliorato, credo che quando sia stata doppiata la serie in italiano i doppiatori si sono resi conto che risparmiare due vaff... non risolve nulla se si mostrano persone mutilate a colpi d'ascia. Bene! Seguo le serie subbate senza problemi e le apprezzo per il doppiaggio quasi mai censurato e ho apprezzato questa serie dove ho notato uno sforzo maggiore rispetto al passato da parte dei doppiatori italiani. Purtroppo il doppiaggio delle opere d'animazione resta legato a preconcetti vecchi di cinquanta anni, che generalizzano sul "cartone animato per bambini", ma sto andando fuori tema, perdono.
Tirando le somme, su questo Second Barrage posso solo dire: guardatelo perché merita, in italiano o subbato; se avete amato la prima serie, questa non vi deluderà. 10.
La serie inizia alla grande con due fratellini psicopatici, Hansel e Gretel, che si divertono a torturare le proprie vittime e che nascondono un passato, direi, orrendo. Sono bellissimi gli episodi che li riguardano. Poi, che dire, c'è Revy, sempre più burbera e dal grilletto facile e soprattutto sempre più sexy.
Gli episodi sono di nuovo 12, solamente 12. La trama corre, e devo dire che in questa serie speravo di vedere qualcosa di più, nel senso: più episodi e una storia più complessa.
Purtroppo, il ritmo frenetico, positivo nella prima serie, diventa una nota negativa nella seconda.
La grafica è sempre di buon livello, le musiche azzeccate, e il doppiaggio italiano migliorato, credo che quando sia stata doppiata la serie in italiano i doppiatori si sono resi conto che risparmiare due vaff... non risolve nulla se si mostrano persone mutilate a colpi d'ascia. Bene! Seguo le serie subbate senza problemi e le apprezzo per il doppiaggio quasi mai censurato e ho apprezzato questa serie dove ho notato uno sforzo maggiore rispetto al passato da parte dei doppiatori italiani. Purtroppo il doppiaggio delle opere d'animazione resta legato a preconcetti vecchi di cinquanta anni, che generalizzano sul "cartone animato per bambini", ma sto andando fuori tema, perdono.
Tirando le somme, su questo Second Barrage posso solo dire: guardatelo perché merita, in italiano o subbato; se avete amato la prima serie, questa non vi deluderà. 10.
Dopo i primi ed energici 12 episodi di "Black Lagoon", ecco arrivare la seconda raffica di fuoco, ovvero "The Second Barrage", la nuova dose di pallottole ed esplosioni firmate da Rei Hiroe e dallo studio Madhouse.
L'atipica ditta di consegne della Lagoon Company torna con avventure ancora più intense e intriganti.
Nel corso dei 12 episodi la sceneggiatura riprende con successo tre nuovi archi narrativi partendo con una storia cupa e incredibilmente violenta, radicata nell'oscuro mercato della pedofilia presente nell'est europeo, e non solo, in un crescendo di brutalità fisica e psicologica incredibile accompagnato da colpi di scena che aiutano a non fare cadere la trama in banalità o passaggi noiosi.
Dopo una breve pausa dedicata principalmente a Benny e in parte ad altri personaggi secondari - e approfittando dell'occasione per aggiungere nuovi psicopatici killer nel cast - si arriva all'ultima fantastica storia che trascina Rock e Revy lontano da Roanapur, in Giappone. Qui la guerra tra mafia procede intensificandosi minuto dopo minuto, parallelamente ad alcune introspezioni dei protagonisti, e in un crescendo di pathos e suspense si arriva al bellissimo finale che chiude la seconda serie con un affascinante duello permeato di orgoglio, rispetto e anche amore.
Temi sempre più duri, quindi, ma trattati in maniera curata che permette alle storie di non risultare eccessivamente pesanti nel primo impatto. Continuando a limare le caratterizzazioni inaugurate precedentemente, invece, i memorabili protagonisti (temporanei) delle nuove avventure vacillano tra lo psicolabile e il realistico - grazie soprattutto alla dolce Yukio e alla sua guardia del corpo - sottolineando come le avventure possano divergere tra loro come stile con una buona varietà.
Continua l'idilliaco lavoro registico battezzato da Sunao Katabuchi. Nonostante "Black Lagoon" sia diametralmente opposto rispetto alla maggior parte delle opere alle quali ha collaborato, egli conferma un'ottima indole per la regia d'azione: tra carrellate, "zoomate" quasi stereoscopiche, veloci cambi di scena e prospettive distorte potrebbe fare invidia ai migliori film d'azione partoriti dalle fervide menti hollywoodiane. Non mancano i momenti più pacati con dialoghi profondi e delicati, o che almeno cercano di essere tali, e qui Katabuchi sfrutta appieno l'esperienza accumulata, con inquadrature pacate e lente panoramiche dai vaghi sapori poetici, valorizzando soprattutto l'ultima fantastica ambientazione costituita da antiche case giapponesi.
Ottimi come nella prima serie i disegni e le animazioni, magari qualche piccolo miglioramento si nota ma "Black Lagoon" era già su eccellenti livelli.
La colonna sonora è identica alla precedente nelle sigle, c'è qualche piccola variazione nelle tracce degli episodi ma poco altro. Non si tratta poi di un difetto, visto l'eccellente impatto che offrivano in precedenza e che rimane immutato e non viene ancora a noia.
Ovviamente anche qui gli effetti sonori sono la chiave per le scene d'azione, ma questa volta sono ampliati e potenziati: gli spari paiono sempre più realistici e assordanti, come se non bastasse si aggiungono armi sempre più potenti, stridenti motoseghe e il metallico sferragliare delle armi bianche. Sempre più ricco e coinvolgente è quindi l'audio.
Finalmente il doppiaggio italiano si libera della censura auto-imposta nella precedente serie, quindi i dialoghi duri e puri sono fedeli agli originali con tutte le loro oscenità scurrili che rendono al meglio lo stile duro e sporco della serie. Ovviamente i personaggi hanno tenuto le medesime voci per una gradita continuità.
Grazie alle storie sempre più cupe e violente e dai temi sempre più "marci", che si radicano nella pedo-pornografia e nelle complicate guerre di potere della Yakuza, "Black Lagoon - The Second Barrage" risulta molto più intrigante e riuscito della prima serie, anche per via delle migliori caratterizzazioni, approfondite da nuovi piccoli particolari e arricchite dai nuovi personaggi, e per una vena di dialoghi e momenti più profondi che sapranno emozionare soprattutto quando si tira in ballo l'orgoglio e l'onore con piccole sfumature d'amore.
La colonna portante del tutto è ancora una volta la massiccia azione fatta di scontri a fuoco, con una piccola iniezione di armi non convenzionali e lame, grazie all'ottima regia e agli esplosivi effetti sonori che coprono le "rockegianti" tracce. Però ciò questa volta è rafforzato maggiormente dall'eccellente contorno di personaggi e storie.
L'atipica ditta di consegne della Lagoon Company torna con avventure ancora più intense e intriganti.
Nel corso dei 12 episodi la sceneggiatura riprende con successo tre nuovi archi narrativi partendo con una storia cupa e incredibilmente violenta, radicata nell'oscuro mercato della pedofilia presente nell'est europeo, e non solo, in un crescendo di brutalità fisica e psicologica incredibile accompagnato da colpi di scena che aiutano a non fare cadere la trama in banalità o passaggi noiosi.
Dopo una breve pausa dedicata principalmente a Benny e in parte ad altri personaggi secondari - e approfittando dell'occasione per aggiungere nuovi psicopatici killer nel cast - si arriva all'ultima fantastica storia che trascina Rock e Revy lontano da Roanapur, in Giappone. Qui la guerra tra mafia procede intensificandosi minuto dopo minuto, parallelamente ad alcune introspezioni dei protagonisti, e in un crescendo di pathos e suspense si arriva al bellissimo finale che chiude la seconda serie con un affascinante duello permeato di orgoglio, rispetto e anche amore.
Temi sempre più duri, quindi, ma trattati in maniera curata che permette alle storie di non risultare eccessivamente pesanti nel primo impatto. Continuando a limare le caratterizzazioni inaugurate precedentemente, invece, i memorabili protagonisti (temporanei) delle nuove avventure vacillano tra lo psicolabile e il realistico - grazie soprattutto alla dolce Yukio e alla sua guardia del corpo - sottolineando come le avventure possano divergere tra loro come stile con una buona varietà.
Continua l'idilliaco lavoro registico battezzato da Sunao Katabuchi. Nonostante "Black Lagoon" sia diametralmente opposto rispetto alla maggior parte delle opere alle quali ha collaborato, egli conferma un'ottima indole per la regia d'azione: tra carrellate, "zoomate" quasi stereoscopiche, veloci cambi di scena e prospettive distorte potrebbe fare invidia ai migliori film d'azione partoriti dalle fervide menti hollywoodiane. Non mancano i momenti più pacati con dialoghi profondi e delicati, o che almeno cercano di essere tali, e qui Katabuchi sfrutta appieno l'esperienza accumulata, con inquadrature pacate e lente panoramiche dai vaghi sapori poetici, valorizzando soprattutto l'ultima fantastica ambientazione costituita da antiche case giapponesi.
Ottimi come nella prima serie i disegni e le animazioni, magari qualche piccolo miglioramento si nota ma "Black Lagoon" era già su eccellenti livelli.
La colonna sonora è identica alla precedente nelle sigle, c'è qualche piccola variazione nelle tracce degli episodi ma poco altro. Non si tratta poi di un difetto, visto l'eccellente impatto che offrivano in precedenza e che rimane immutato e non viene ancora a noia.
Ovviamente anche qui gli effetti sonori sono la chiave per le scene d'azione, ma questa volta sono ampliati e potenziati: gli spari paiono sempre più realistici e assordanti, come se non bastasse si aggiungono armi sempre più potenti, stridenti motoseghe e il metallico sferragliare delle armi bianche. Sempre più ricco e coinvolgente è quindi l'audio.
Finalmente il doppiaggio italiano si libera della censura auto-imposta nella precedente serie, quindi i dialoghi duri e puri sono fedeli agli originali con tutte le loro oscenità scurrili che rendono al meglio lo stile duro e sporco della serie. Ovviamente i personaggi hanno tenuto le medesime voci per una gradita continuità.
Grazie alle storie sempre più cupe e violente e dai temi sempre più "marci", che si radicano nella pedo-pornografia e nelle complicate guerre di potere della Yakuza, "Black Lagoon - The Second Barrage" risulta molto più intrigante e riuscito della prima serie, anche per via delle migliori caratterizzazioni, approfondite da nuovi piccoli particolari e arricchite dai nuovi personaggi, e per una vena di dialoghi e momenti più profondi che sapranno emozionare soprattutto quando si tira in ballo l'orgoglio e l'onore con piccole sfumature d'amore.
La colonna portante del tutto è ancora una volta la massiccia azione fatta di scontri a fuoco, con una piccola iniezione di armi non convenzionali e lame, grazie all'ottima regia e agli esplosivi effetti sonori che coprono le "rockegianti" tracce. Però ciò questa volta è rafforzato maggiormente dall'eccellente contorno di personaggi e storie.
Seconda stagione della trasposizione animata del manga di Rei Hiroe, "The second barrage" come ovvio rappresenta la naturale continuazione delle vicende della Lagoon Company.
La vita nella città di Roanapur prosegue come sempre, portando avanti giorno per giorno la sua eterna alchimia tra malavita locale e organizzata. Improvvisamente però, una successione di misteriosi omicidi inizia a colpire uno dopo l'altro i membri delle principali organizzazioni presenti sul territorio (Hotel Moscow, Triade, Narcos e Mafia italiana), andando a minare seriamente i rapporti di fiducia tra le stesse. La reazione di Balalaika e dell'Hotel Moscow non si fa ovviamente attendere: in città viene emanata una taglia sulle teste dei responsabili, trasformando Roanapur in una vera e propria polveriera a cielo aperto.
La seconda stagione di Black Lagoon riesce, pur con alti e bassi (la seconda saga soprattutto non è un granché in termini di coinvolgimento), esattamente nell'unico punto nel quale la prima aveva davvero fallito, ovvero il creare un ritmo narrativo che andasse oltre la mera ripetizione di cicli fini a se stessi. In questo caso infatti ci troviamo davanti a una serie che integra quanto narrato nella prima stagione con i nuovi avvenimenti, delineando una progressiva crescita del personaggio di Rock, il quale, ormai completamente inseritosi nel contesto malavitoso generale, inizia per la prima volta a fare seriamente i conti con ciò che la sua decisione di mollare la sua precedente vita ha comportato, compresa la sostanziale impossibilità di salvarsi imboccando un'altra strada e di evitare in maniera ipocrita di sporcarsi le mani.
La formula di base per il resto rimane sostanzialmente la stessa rispetto a quanto visto nella prima stagione, mantenendo il proprio focus su un'atmosfera da b-movie americano infarcito di violenza e azione, nel quale i dialoghi (di buona profondità) fanno da unico cuscinetto tra una sparatoria e un'altra.
Vi è un leggero ma lodevole miglioramento nel settore grafico, dove la già notevole cura nei dettagli, sia a livello di character sia a livello di ambientazione, viene ulteriormente sviluppata, affiancandola all'uso di buoni effetti e animazioni. Trovo la colonna sonora come nella prima stagione tutto sommato poco invadente, ma molto "scenografica" nel suo andare ad accompagnare senza eccessi le vicende.
Voto: 8 - Un netto miglioramento rispetto alla prima stagione, grazie soprattutto sia a un ritmo decisamente più cinematografico del precedente sia al contributo di particolari comprimari, come nel primo ciclo narrativo.
La vita nella città di Roanapur prosegue come sempre, portando avanti giorno per giorno la sua eterna alchimia tra malavita locale e organizzata. Improvvisamente però, una successione di misteriosi omicidi inizia a colpire uno dopo l'altro i membri delle principali organizzazioni presenti sul territorio (Hotel Moscow, Triade, Narcos e Mafia italiana), andando a minare seriamente i rapporti di fiducia tra le stesse. La reazione di Balalaika e dell'Hotel Moscow non si fa ovviamente attendere: in città viene emanata una taglia sulle teste dei responsabili, trasformando Roanapur in una vera e propria polveriera a cielo aperto.
La seconda stagione di Black Lagoon riesce, pur con alti e bassi (la seconda saga soprattutto non è un granché in termini di coinvolgimento), esattamente nell'unico punto nel quale la prima aveva davvero fallito, ovvero il creare un ritmo narrativo che andasse oltre la mera ripetizione di cicli fini a se stessi. In questo caso infatti ci troviamo davanti a una serie che integra quanto narrato nella prima stagione con i nuovi avvenimenti, delineando una progressiva crescita del personaggio di Rock, il quale, ormai completamente inseritosi nel contesto malavitoso generale, inizia per la prima volta a fare seriamente i conti con ciò che la sua decisione di mollare la sua precedente vita ha comportato, compresa la sostanziale impossibilità di salvarsi imboccando un'altra strada e di evitare in maniera ipocrita di sporcarsi le mani.
La formula di base per il resto rimane sostanzialmente la stessa rispetto a quanto visto nella prima stagione, mantenendo il proprio focus su un'atmosfera da b-movie americano infarcito di violenza e azione, nel quale i dialoghi (di buona profondità) fanno da unico cuscinetto tra una sparatoria e un'altra.
Vi è un leggero ma lodevole miglioramento nel settore grafico, dove la già notevole cura nei dettagli, sia a livello di character sia a livello di ambientazione, viene ulteriormente sviluppata, affiancandola all'uso di buoni effetti e animazioni. Trovo la colonna sonora come nella prima stagione tutto sommato poco invadente, ma molto "scenografica" nel suo andare ad accompagnare senza eccessi le vicende.
Voto: 8 - Un netto miglioramento rispetto alla prima stagione, grazie soprattutto sia a un ritmo decisamente più cinematografico del precedente sia al contributo di particolari comprimari, come nel primo ciclo narrativo.
'Black Lagoon Second Barrage' è la continuazione della serie 'Black Lagoon' tratta dall'omonimo manga di Rei Hiroe. La stessa opera non è conclusiva, e presenta un finale aperto, poiché il manga è ancora in produzione e questi 24 episodi totali si riferiscono ai primi 6 volumi. In Giappone è stata prodotta anche una serie di 6 OAV, ancora inedita in Italia nel momento in cui scrivo, dedicata unicamente a un personaggio incontrato nella fine della prima serie televisiva, Roberta, detta anche Il Mastino di Florencia.
In questa seconda parte il tono drammatico aumenta. Avremo a che fare fin da subito con una coppia di bambini gemelli assassini, diventati tali non per loro scelta. Si cerca di calcare la mano sopratutto sulla visione del mondo da parte di coloro che sono fuori dalla normalità che intendiamo comunemente. Questo porta all'impossibilità dei buoni intenti di Rock di riuscire a cambiare il destino che le persone si sono delineate.
Il livello di violenza aumenta fino a rendere lo spettatore quasi insensibile agli incredibili eventi che si sviluppano davanti ai suoi occhi. Fino al finale che riguarderà in prima persona lo stesso Rock, ormai ingiustificato a seguire il codice professionale tanto più che il destino del suo paese natale è in pericolo.
Senza dubbio, se è piaciuta la prima parte, è necessario vedere questa seconda per farsi un'idea globale dell'opera. Infatti dal punto di vista tecnico abbiamo una qualità delle animazioni costante, ottimi disegni e una buona colonna sonora. Dal punto di vista della trama ci sono poche differenze con il senso che si vuole dare agli eventi, anche perché si arriva a essere ormai assuefatti all'azione criminale, mettendo una pietra sopra ogni possibilità di vedere progressi nelle relazioni tra i personaggi. Infatti questi si ritrovano a essere nemici o colleghi a seconda dell'incarico, indifferentemente dai sentimenti che possono provare tra loro: una delusione per chi coltiva la speranza di trovare in 'Black Lagoon' il famoso happy ending di matrice hollywoodiana.
'Black Lagoon' è nudo e crudo fino alla fine, il che è da considerarsi un bene, poiché rende più critica l'opinione sul valore della vita, sopratutto in relazione all'uso che solitamente se ne fa per promuovere massacri come gesta eroiche. Da vedere.
In questa seconda parte il tono drammatico aumenta. Avremo a che fare fin da subito con una coppia di bambini gemelli assassini, diventati tali non per loro scelta. Si cerca di calcare la mano sopratutto sulla visione del mondo da parte di coloro che sono fuori dalla normalità che intendiamo comunemente. Questo porta all'impossibilità dei buoni intenti di Rock di riuscire a cambiare il destino che le persone si sono delineate.
Il livello di violenza aumenta fino a rendere lo spettatore quasi insensibile agli incredibili eventi che si sviluppano davanti ai suoi occhi. Fino al finale che riguarderà in prima persona lo stesso Rock, ormai ingiustificato a seguire il codice professionale tanto più che il destino del suo paese natale è in pericolo.
Senza dubbio, se è piaciuta la prima parte, è necessario vedere questa seconda per farsi un'idea globale dell'opera. Infatti dal punto di vista tecnico abbiamo una qualità delle animazioni costante, ottimi disegni e una buona colonna sonora. Dal punto di vista della trama ci sono poche differenze con il senso che si vuole dare agli eventi, anche perché si arriva a essere ormai assuefatti all'azione criminale, mettendo una pietra sopra ogni possibilità di vedere progressi nelle relazioni tra i personaggi. Infatti questi si ritrovano a essere nemici o colleghi a seconda dell'incarico, indifferentemente dai sentimenti che possono provare tra loro: una delusione per chi coltiva la speranza di trovare in 'Black Lagoon' il famoso happy ending di matrice hollywoodiana.
'Black Lagoon' è nudo e crudo fino alla fine, il che è da considerarsi un bene, poiché rende più critica l'opinione sul valore della vita, sopratutto in relazione all'uso che solitamente se ne fa per promuovere massacri come gesta eroiche. Da vedere.
Questa seconda serie al contrario della prima è stata tradotta in italiano rimanendo molto più fedele alla controparte originale. Infatti il doppiaggio presenta un linguaggio pieno di parolacce e sopratutto la censura non esiste. Questo è dovuto al fatto che l'anime è uscito solo in DVD qui in Italia e non è stato trasmesso da alcuna emittente televisiva.
Detto questo passiamo a cosa sia questo "Black Lagoon"; un mix di violenza, sangue, volgarità e tutto ciò che si può immaginare ci sia nei posti più disastrati della Terra. Sinceramente sconsiglierei la visione di questa serie a chi è facilmente impressionabile per alcune parti a mio parere di cattivo gusto, ma per me è uno degli anime migliori che io abbia mai visto. Considerati i notevoli miglioramenti di questa seconda rispetto alla prima serie, do un bel 9 e consiglio a tutti di correre a vederla.
Detto questo passiamo a cosa sia questo "Black Lagoon"; un mix di violenza, sangue, volgarità e tutto ciò che si può immaginare ci sia nei posti più disastrati della Terra. Sinceramente sconsiglierei la visione di questa serie a chi è facilmente impressionabile per alcune parti a mio parere di cattivo gusto, ma per me è uno degli anime migliori che io abbia mai visto. Considerati i notevoli miglioramenti di questa seconda rispetto alla prima serie, do un bel 9 e consiglio a tutti di correre a vederla.
"Second Barrage" è la seconda serie di "Black Lagoon" che ci farà vivere per altre 12 puntate le avventure della Lagoon Company e dei suoi membri. Se la prima serie vi è sembrata violenta e scurrile, per questa non avrete aggettivi, la violenza "fine a se stessa" cresce moltissimo tanto che nelle prime puntate (quelle con i gemellini) sembra quasi uno splatter e non un action.
Per quanto riguarda il linguaggio, la prima serie è stata censurata mentre questa no, quindi ci sarà un exploit di "parolacce". Premesso questo, se una delle due caratteristiche appena citate vi dà fastidio, lasciate perdere direttamente l'anime.
I personaggi sono gli stessi della prima serie e, a dire il vero, non subiranno particolari cambiamenti emotivi o caratteriali. Revy è la solita "rozza" pistolera, Rock resta sempre in bilico tra criminale e colletto bianco, Dutch è il classico capo mentre Benny è il genio dei computer. A loro si aggiungerà un personaggio che poco si è visto durante la prima serie, Elda, la suora della chiesa della violenza - d'altronde siamo a Roanapur, cosa potevate aspettarvi. Non entrerà a fare parte della compagnia però aiuterà molto Revy nelle sue missioni.
Le 12 puntate sono divise in tre gruppi da rispettivamente 3, 3 e 6 puntate in cui il gruppo dovrà trovarsi a fronteggiare nemici di tutti i tipi.
Vedendo la prima puntata dove i nemici erano dei bambini iniziai a pensare: "Uff, i creatori hanno rovinato Black Lagoon rendendolo una stupidata", ma poi iniziai a ricredermi. Per me il livello era sotto alle missioni della prima serie, però era comunque ben fatta e godibile. La componente action è stata un po' messa da parte per virare sul lato splatter indugiando molto su corpi sanguinanti. Nonostante questo, "Second Barrage" riesce a risollevarsi con un'ottima terza puntata che ci regala una piccola perla di delicatezza in un anime così violento, l'ending in cui al posto di Revy vedremo i due gemellini: triste.
Finita questa parentesi della prima missione l'anime ritorna alle sue origini da vero action.
Parlando di trama non c'è molto da raccontare, per me non è un anime profondo che offre molte riflessioni, diciamo che è come guardare i film fracassoni di Schwarzenegger o Stallone degli anni '80, si guardano per l'azione non certamente per la storia. Solamente nell'ultima missione ci sarà un po' di trama e i personaggi mostreranno il loro lato umano.
Dal punto di vista tecnico, i disegni sono gli stessi della serie precedente così come le animazioni, decisamente di ottimo livello. Veramente impressionante il livello di dettaglio con cui gli animatori hanno disegnato le armi, se nel primo vedevamo Revy impugnare uno stupendo Barret, qua vediamo Balalaika con un Dragunov (fucile di precisione) realizzato nei minimi dettagli; per non parlare dei vari modelli di pistole, anch'essi pressoché perfetti.
Le due sigle sono ancora le stesse, stessa fantastica opening e stessa lenta e fiacca ending. La colonna sonora, in generale, mi è parsa migliorata rispetto alla prima serie, musiche molto rock, adatte alle varie scene action che l'anime ci regala.
Fantastica trovo l'ending dell'ultima puntata, "Preach Headz Addiction" dei Breath Frequency; anche se non vi piace non saltatela perchè alla fine della sigla ci saranno due piccole scenette conclusive.
In conclusione, "Second Barrage" per me non è all'altezza del primo, l'ho trovato troppo volgare - per una volta la censura non mi dava fastidio - e troppo violento. Non che non ami la violenza, ma io volevo un action, non uno splatter: nelle scene con lo spadaccino ci saranno pezzi che volani e sangue dappertutto).
Se alla prima serie avrei dato un 8+ a questa do un 7,5 arrotondato a 8.
Per quanto riguarda il linguaggio, la prima serie è stata censurata mentre questa no, quindi ci sarà un exploit di "parolacce". Premesso questo, se una delle due caratteristiche appena citate vi dà fastidio, lasciate perdere direttamente l'anime.
I personaggi sono gli stessi della prima serie e, a dire il vero, non subiranno particolari cambiamenti emotivi o caratteriali. Revy è la solita "rozza" pistolera, Rock resta sempre in bilico tra criminale e colletto bianco, Dutch è il classico capo mentre Benny è il genio dei computer. A loro si aggiungerà un personaggio che poco si è visto durante la prima serie, Elda, la suora della chiesa della violenza - d'altronde siamo a Roanapur, cosa potevate aspettarvi. Non entrerà a fare parte della compagnia però aiuterà molto Revy nelle sue missioni.
Le 12 puntate sono divise in tre gruppi da rispettivamente 3, 3 e 6 puntate in cui il gruppo dovrà trovarsi a fronteggiare nemici di tutti i tipi.
Vedendo la prima puntata dove i nemici erano dei bambini iniziai a pensare: "Uff, i creatori hanno rovinato Black Lagoon rendendolo una stupidata", ma poi iniziai a ricredermi. Per me il livello era sotto alle missioni della prima serie, però era comunque ben fatta e godibile. La componente action è stata un po' messa da parte per virare sul lato splatter indugiando molto su corpi sanguinanti. Nonostante questo, "Second Barrage" riesce a risollevarsi con un'ottima terza puntata che ci regala una piccola perla di delicatezza in un anime così violento, l'ending in cui al posto di Revy vedremo i due gemellini: triste.
Finita questa parentesi della prima missione l'anime ritorna alle sue origini da vero action.
Parlando di trama non c'è molto da raccontare, per me non è un anime profondo che offre molte riflessioni, diciamo che è come guardare i film fracassoni di Schwarzenegger o Stallone degli anni '80, si guardano per l'azione non certamente per la storia. Solamente nell'ultima missione ci sarà un po' di trama e i personaggi mostreranno il loro lato umano.
Dal punto di vista tecnico, i disegni sono gli stessi della serie precedente così come le animazioni, decisamente di ottimo livello. Veramente impressionante il livello di dettaglio con cui gli animatori hanno disegnato le armi, se nel primo vedevamo Revy impugnare uno stupendo Barret, qua vediamo Balalaika con un Dragunov (fucile di precisione) realizzato nei minimi dettagli; per non parlare dei vari modelli di pistole, anch'essi pressoché perfetti.
Le due sigle sono ancora le stesse, stessa fantastica opening e stessa lenta e fiacca ending. La colonna sonora, in generale, mi è parsa migliorata rispetto alla prima serie, musiche molto rock, adatte alle varie scene action che l'anime ci regala.
Fantastica trovo l'ending dell'ultima puntata, "Preach Headz Addiction" dei Breath Frequency; anche se non vi piace non saltatela perchè alla fine della sigla ci saranno due piccole scenette conclusive.
In conclusione, "Second Barrage" per me non è all'altezza del primo, l'ho trovato troppo volgare - per una volta la censura non mi dava fastidio - e troppo violento. Non che non ami la violenza, ma io volevo un action, non uno splatter: nelle scene con lo spadaccino ci saranno pezzi che volani e sangue dappertutto).
Se alla prima serie avrei dato un 8+ a questa do un 7,5 arrotondato a 8.
Tonnellate di piombo e litri di sangue ricompaiono su schermo in una delle serie d'azione più 'tamarre', ma allo stesso tempo godibili, degli ultimi anni, vale a dire <i>Black Lagoon</i>. La seconda stagione, nominata <i>The Second Barrage</i>, non fa altro che riprendere il singolare tran tran quotidiano della Lagoon Company, la cui 'raison d'être' sembra basarsi su mille e uno modi di procacciarsi denaro (ovviamente sporco).
Le missioni narrate in questa serie sono soltanto tre, due delle quali snodatesi nella prima metà e ambientate nella città immaginaria di Roanapur (<i>un posto meraviglioso in cui puoi spazzar via qualsiasi cosa senza andarci troppo per il sottile</i> - dice Benny); i restanti sei episodi sono invece ambientati in Giappone e racchiudono probabilmente il meglio delle vicende dell'opera.
<i>Second Barrage</i> non propone - giustamente - niente di nuovo rispetto agli esordi, tuttavia, rincarando la dose di violenza, rendendo ancora più scurrili i dialoghi e più forti i messaggi politici/sociali, pare che gli autori siano riusciti a fare centro. Anche a distanza di pochi mesi dal rilascio della prima stagione, non si fatica a constatare che alcuni passi avanti siano stati fatti, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi secondari - se escludiamo nomi come Shenhua e Sawyer -, su tutti, la coppia formata da Hänsel e Gretel, i due micidiali gemellini incontrati nella prima parte. Ma sono ben tratteggiati anche Yukio Washimine, figlia di un boss della yakuza, e la sua guardia del corpo, Ginji Matsuzaki, noto per l'uso straordinario della katana, un'arma alquanto infrequente in <i>Black Lagoon</i>.
Tra i personaggi principali troviamo invece una Balalaika in grande spolvero e una Revy molto più affabile che in passato, soprattutto nei confronti del collega nipponico, Okajima, qui colto più che mai dalle incertezze (restare a Tokyo o lasciarsi definitivamente alle spalle il passato?), ma in evidente crescita dal punto di vista dell'arguzia e della determinazione.
In definitiva <i>Second Barrage</i> non delude le attese dei fan, tenendo fede alla solita miscela esplosiva, spassosa e travolgente, supportata da un comparto tecnico sfarzoso e non priva di lezioni di vita.
Le missioni narrate in questa serie sono soltanto tre, due delle quali snodatesi nella prima metà e ambientate nella città immaginaria di Roanapur (<i>un posto meraviglioso in cui puoi spazzar via qualsiasi cosa senza andarci troppo per il sottile</i> - dice Benny); i restanti sei episodi sono invece ambientati in Giappone e racchiudono probabilmente il meglio delle vicende dell'opera.
<i>Second Barrage</i> non propone - giustamente - niente di nuovo rispetto agli esordi, tuttavia, rincarando la dose di violenza, rendendo ancora più scurrili i dialoghi e più forti i messaggi politici/sociali, pare che gli autori siano riusciti a fare centro. Anche a distanza di pochi mesi dal rilascio della prima stagione, non si fatica a constatare che alcuni passi avanti siano stati fatti, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi secondari - se escludiamo nomi come Shenhua e Sawyer -, su tutti, la coppia formata da Hänsel e Gretel, i due micidiali gemellini incontrati nella prima parte. Ma sono ben tratteggiati anche Yukio Washimine, figlia di un boss della yakuza, e la sua guardia del corpo, Ginji Matsuzaki, noto per l'uso straordinario della katana, un'arma alquanto infrequente in <i>Black Lagoon</i>.
Tra i personaggi principali troviamo invece una Balalaika in grande spolvero e una Revy molto più affabile che in passato, soprattutto nei confronti del collega nipponico, Okajima, qui colto più che mai dalle incertezze (restare a Tokyo o lasciarsi definitivamente alle spalle il passato?), ma in evidente crescita dal punto di vista dell'arguzia e della determinazione.
In definitiva <i>Second Barrage</i> non delude le attese dei fan, tenendo fede alla solita miscela esplosiva, spassosa e travolgente, supportata da un comparto tecnico sfarzoso e non priva di lezioni di vita.
Per prima cosa voglio dico anch'io come gli altri non capisco assolutamente perché questa venga considerata "la seconda serie". Infatti non cambia assolutamente nulla, è solo la prosecuzione delle missioni. Comunque, come anche nella prima serie, vengono mantenute l'ottima veste grafica, l'impostazione delle missioni, l'ambientazione e le sparatorie sempre spettacolari e di alto livello.
Stavolta però è necessario precisare che Hiroe ha prestato più attenzione alla trama e ai rapporti tra i personaggi, elementi quasi del tutto assenti nella prima serie. Complimenti anche alla caratterizzazione dei nuovi nemici, che ora non sono molto più interessanti sotto tutti gli aspetti. Black Lagoon è davvero uno dei pochi anime in cui la seconda serie risulta migliore di quella d'esordio.
Stavolta però è necessario precisare che Hiroe ha prestato più attenzione alla trama e ai rapporti tra i personaggi, elementi quasi del tutto assenti nella prima serie. Complimenti anche alla caratterizzazione dei nuovi nemici, che ora non sono molto più interessanti sotto tutti gli aspetti. Black Lagoon è davvero uno dei pochi anime in cui la seconda serie risulta migliore di quella d'esordio.
Questa seconda serie di Black Lagoon mi è piaciuta ancora di più della prima. E' molto più violenta e con molta più azione, senza trascurare le riflessioni sulla guerra e sulla morte inserite all'interno delle puntate. Non c'è quasi mai lieto fine, nel mondo rappresentato in questa serie, un mondo crudo e sadico in cui il buonismo e la morale sono messi sempre in crisi, dinanzi alla cruda realtà. Una visione un po' pessimista, ma credo che sia un po' una critica alla nostra società, che spesso si circonda di falso buonismo.
Parlando della trama, diciamo che la struttura è rimasta inalterata rispetto alla precedente serie, ma le "mini saghe" saranno più interessanti rispetto a prima, anche perché non c'è più la necessità d'introdurre i vari personaggi che c'era nella prima serie. A proposito dei personaggi, molti di quelli già visti in precedenza saranno meno presenti, mentre altri saranno più approfonditi.
La parte tecnica è sempre ottima, sia grafica sia sonora, e l'opening è stupenda.
In definitiva consiglio a tutti quelli che hanno visto la prima serie di vedere la seconda serie, perché è decisamente migliore. Il voto è forse un po' troppo generoso, ma mi sento di premiare questa serie molto coinvolgente.
Parlando della trama, diciamo che la struttura è rimasta inalterata rispetto alla precedente serie, ma le "mini saghe" saranno più interessanti rispetto a prima, anche perché non c'è più la necessità d'introdurre i vari personaggi che c'era nella prima serie. A proposito dei personaggi, molti di quelli già visti in precedenza saranno meno presenti, mentre altri saranno più approfonditi.
La parte tecnica è sempre ottima, sia grafica sia sonora, e l'opening è stupenda.
In definitiva consiglio a tutti quelli che hanno visto la prima serie di vedere la seconda serie, perché è decisamente migliore. Il voto è forse un po' troppo generoso, ma mi sento di premiare questa serie molto coinvolgente.
Più violento, più spietato, più sboccato, questi gli ingredienti per il seguito della serie Black Lagoon, che sembra puntare sempre più in alto per quanto concerne la sua indole "Pulp Fictioniana".
E' passato quasi un anno da quando Rock è entrato a far parte della Lagoon Company come membro attivo, tuttavia il suo carattere per certi versi calmo e la sua predisposizione ad una giustizia, di cui non si ha traccia nel mondo in cui ha a che fare, non sono ancora scomparsi.
Con il tempo si sarebbe sperato in un indurimento del carattere di Rock, ma al contrario qui lo vediamo dubbioso, disilluso e quasi annoiato dalla oramai quotidiana dose di violenza che pervade Roanapur e dintorni.
Verranno approfonditi dettagli su vari personaggi "secondari", che ora saranno più spesso spalla a spalla con i protagonisti, e ciò non sempre in senso positivo.
Se abbiamo trovato violento e sboccato il primo Black Lagoon, e quel genere di serie non fa per voi, allora state ben alla larga da Second Barrage! Bestemmie e parolacce sono parte integrante di ogni dialogo componente la seconda serie. La violenza raggiunge risultati che farebbero impallidire qualsiasi film hollywoodiano del genere "pulp".
"Giustizia per me e pietà per nessuno", questo pensavo arrivato verso la fine di Second Barrage, cercando un modo per definire il suo stile di pensiero. Questa caratteristica "spietata" era già abbastanza evidente nella prima serie, ma nella seconda è dannatamente più spiccata, non lasciando scampo a nessuno, neanche ai bambini, non scherzo.
Se qualcuno ha letto la mia recensione sulla prima serie di Black Lagoon, probabilmente ricorderà la mia affermazione sul fatto che non ci sono veri nemici come non ci sono veri amici. Ebbene anche questo fattore è stato aggiornato con Second Barrage, privando in un certo senso quella sensazione di speranza in un'alleanza tra i membri della Lagoon Company e il restante gruppo di personaggi secondari. Non svelerò niente per non rovinare, a chi interessato alla visione di questo seguito, i colpi di scena che si susseguiranno già dai primi episodi.
Scopriremo, indirettamente, un lato nascosto delle carattere di Revy, che qui troveremo in forma smagliante, eppure, specie nel finale, più riflessiva, calcolatrice e ragionevole. Il rapporto con Rock sembra essersi rafforzato, mostrando Revy molto affezionata al "colletto bianco", che al contrario, verso la fine, sembra indurirsi nei confronti di una società sempre più corrotta.
Tecnicamente non mi dilungherò, a livello di disegni, animazioni e comparto audio, il risultato è esattamente lo stesso della serie precedente, quindi ottimo senza ombra di dubbio. Le sigle sono rimaste invariate, cosi come le musiche di sottofondo.
Ho ribassato il voto rispetto alla prima serie, dato che notai molti utenti in disaccordo. Tuttavia vorrei ricordare che il voto secondo me non rispecchia per forza la qualità dell'anime, questo ruolo è impersonato dalla recensione e deve essere interpretato dal lettore, che ne trarrà il giusto giudizio (dell'anime, non della recensione). Il voto, a mio avviso, è a discrezione dello scrittore che può esserne rimasto appagato o meno, e quindi non ha un valore differente da quello di semplice parere personale.
Concludo consigliando vivamente questo seguito a chi ha saputo apprezzare le sfaccettature della serie precedente, con la sola avvertenza di scene e contenuti assai più forti e adulti rispetto appunto alla prima serie di Black Lagoon.
E' passato quasi un anno da quando Rock è entrato a far parte della Lagoon Company come membro attivo, tuttavia il suo carattere per certi versi calmo e la sua predisposizione ad una giustizia, di cui non si ha traccia nel mondo in cui ha a che fare, non sono ancora scomparsi.
Con il tempo si sarebbe sperato in un indurimento del carattere di Rock, ma al contrario qui lo vediamo dubbioso, disilluso e quasi annoiato dalla oramai quotidiana dose di violenza che pervade Roanapur e dintorni.
Verranno approfonditi dettagli su vari personaggi "secondari", che ora saranno più spesso spalla a spalla con i protagonisti, e ciò non sempre in senso positivo.
Se abbiamo trovato violento e sboccato il primo Black Lagoon, e quel genere di serie non fa per voi, allora state ben alla larga da Second Barrage! Bestemmie e parolacce sono parte integrante di ogni dialogo componente la seconda serie. La violenza raggiunge risultati che farebbero impallidire qualsiasi film hollywoodiano del genere "pulp".
"Giustizia per me e pietà per nessuno", questo pensavo arrivato verso la fine di Second Barrage, cercando un modo per definire il suo stile di pensiero. Questa caratteristica "spietata" era già abbastanza evidente nella prima serie, ma nella seconda è dannatamente più spiccata, non lasciando scampo a nessuno, neanche ai bambini, non scherzo.
Se qualcuno ha letto la mia recensione sulla prima serie di Black Lagoon, probabilmente ricorderà la mia affermazione sul fatto che non ci sono veri nemici come non ci sono veri amici. Ebbene anche questo fattore è stato aggiornato con Second Barrage, privando in un certo senso quella sensazione di speranza in un'alleanza tra i membri della Lagoon Company e il restante gruppo di personaggi secondari. Non svelerò niente per non rovinare, a chi interessato alla visione di questo seguito, i colpi di scena che si susseguiranno già dai primi episodi.
Scopriremo, indirettamente, un lato nascosto delle carattere di Revy, che qui troveremo in forma smagliante, eppure, specie nel finale, più riflessiva, calcolatrice e ragionevole. Il rapporto con Rock sembra essersi rafforzato, mostrando Revy molto affezionata al "colletto bianco", che al contrario, verso la fine, sembra indurirsi nei confronti di una società sempre più corrotta.
Tecnicamente non mi dilungherò, a livello di disegni, animazioni e comparto audio, il risultato è esattamente lo stesso della serie precedente, quindi ottimo senza ombra di dubbio. Le sigle sono rimaste invariate, cosi come le musiche di sottofondo.
Ho ribassato il voto rispetto alla prima serie, dato che notai molti utenti in disaccordo. Tuttavia vorrei ricordare che il voto secondo me non rispecchia per forza la qualità dell'anime, questo ruolo è impersonato dalla recensione e deve essere interpretato dal lettore, che ne trarrà il giusto giudizio (dell'anime, non della recensione). Il voto, a mio avviso, è a discrezione dello scrittore che può esserne rimasto appagato o meno, e quindi non ha un valore differente da quello di semplice parere personale.
Concludo consigliando vivamente questo seguito a chi ha saputo apprezzare le sfaccettature della serie precedente, con la sola avvertenza di scene e contenuti assai più forti e adulti rispetto appunto alla prima serie di Black Lagoon.
Erano i primi mesi del 2008 quando il canale Mtv Italia trasmise in prima tv l'ultimo episodio della prima serie di Black Lagoon. Inutile dire che avendola apprezzata sin dall'inizio, confidavo nella produzione di una seconda stagione e infatti fu così - non sarei qui altrimenti no?
E allora direte voi? Dove sta la particolarità in queste parole? E presto detto!
Così come la prima serie, mi aspettavo presto o tardi che anche la seconda venisse programmata all'interno dell'anime night soprattutto dopo che la Panini Video aveva messo sul mercato i DVD di quest'ultima. I mesi passavano invece e del Second Barrage in chiaro nemmeno l'ombra, al massimo ogni tanto replicavano nuovamente la prima con il sottoscritto a domandarsi il perché.
Premesso che fino a un anno e mezzo fa non ero ancora “computerizzato” - eh già, come ho fatto vi starete domandando? Non lo so nemmeno io - e quindi non potevo attingere a informazioni più dettagliate in merito, una delle prime informazioni che cercai in giro per la rete, non appena munito di portatile e connessione stabile, riguardavano proprio quest'anime e i motivi, se c'erano effettivamente, che impedivano la sua trasmissione televisiva. Bene, in qualunque forum a riguardo m'imbattessi, si faceva cenno a un linguaggio eccessivamente “sporco” non adatto in alcun modo a una prima serata.
"Mah", pensavo io, che cosa ci potrà mai essere di così scandalizzante nell'ascoltare qualche parolaccia ogni tanto data la società moderna in cui viviamo? Da San Tommaso quale sono infatti, non riuscivo proprio a capacitarmi di ciò che leggevo in giro e credevo che si stesse esagerando più del dovuto e che dunque, fino a quando non avrei toccato con mano, in questo caso udito, sarei rimasto di quest'opinione continuando a sperare nella proposizione di questa seconda serie su Mtv.
Così è stato almeno fino a non molto tempo fa, ovvero fino a quando dal Giappone è arrivata notizia di una terza serie animata, anche se stavolta si tratta di OAV, di Black Lagoon.
A quel punto il tempo di aspettare era finito per chi vi sta scrivendo in questo momento, al diavolo Mtv e le sue dannatissime repliche, era arrivato il tempo di agire e smettere di continuare a fare il bravo ragazzo seguace delle regole, palinsesti più che altro. In pratica entrai pienamente in modalità Rock!
Recuperai così in meno di due settimane i 12 episodi che compongono Black Lagoon - The Second Barrage, e per tornare al discorso di prima, sì, questa seconda serie è praticamente impossibile che venga trasmessa in tv.
Altro che qualche parolaccia casuale come stupidamente pensavo/immaginavo, qui si tratta anche di interi discorsi incentrati solo su offese di ogni specie! Occorrerebbe un ri-doppiaggio quasi completo dell'intera serie e, con i tempi che corrono e la crisi che ci sta, è più probabile vedere Revy nei panni di una casalinga amorevole piuttosto che qualcosa di simile.
Comunque, entrando più nello specifico della serie, bisogna dire che gli avvenimenti ripartono esattamente da dove avevamo lasciato la nostra Lagoon Company al termine della stagione iniziale, particolarità questa che si può già riscontrare nella numerazione degli episodi facenti parte questo secondo blocco di avventure, infatti non si parte dagli standard 1-2-3 ecc. ma bensì si riprende con l'episodio 13, poi il 14, 15, fino ad arrivare al 24.
L'azione, le avventure e il pathos ovviamente continuano a essere di casa e di certo non ci si annoia minimamente, anzi, la trama parte subito forte con due strani ragazzini - fratello e sorella - che seminano morte e distruzione per tutta Roanapur. E' inevitabile che prima o poi s'imbattano in qualche modo con i membri della nostra Compagnia preferita.
Ancor di più rispetto alla prima serie, i ruoli di Rock e Revy sono situati in primo piano lasciando nelle retrovie Dutch e Benny quasi a renderle delle comparse. Assume invece un ruolo di prim'ordine Balalaika, che in pratica è coinvolta personalmente in ogni questione o intrigo che si sviluppa.
Dicevo di Rock e Revy: in loro assistiamo a dei cambiamenti più o meno tangibili sia sotto il profilo umano sia sotto quello dei comportamenti. Si nota tra l'altro un coinvolgimento o comunque una sorta di compartecipazione crescente fra i due ragazzi; non che già sul finire degli eventi narrati nella prima serie non si fosse notato qualcosa, ma adesso risulta più evidente - niente di romantico comunque.
Il comparto tecnico si assesta su livelli ottimi e troviamo animazioni scorrevoli e disegni curati alla perfezione.
Anche del sonoro non ci si può certamente lamentare anche se io sono di parte amando alla follia l'opening “Red Fraction” interpretata da Mell e solo la sua presenza dovrebbe invogliare a seguire l'anime.
Il doppiaggio italiano ha fatto anche qui un buon lavoro, con particolare menzione nei confronti di Perla Liberatori che con la sua magnifica interpretazione rende Revy decisa, aggressiva e riflessiva (quando occorre) proprio come richiede il personaggio.
Chiudo dicendo che il Second Barrage tratta qualche argomento delicato soprattutto inizialmente che può risultare pesante e nel prosieguo diventa anche cruento. Se a ciò si aggiunge un linguaggio non propriamente consono al bon ton di cui parlavo sopra, mi sembra logico sconsigliarne la visione a chi non sopporta o non regge qualcuno dei punti evidenziati.
A tutti gli altri appassionati del genere come il sottoscritto dico invece: Cosa aspettate a recuperarlo? Mtv? Qualche altra emittente? State freschi allora, belli miei, datevi da fare personalmente ché ne vale veramente la pena, ve l'assicuro!
E allora direte voi? Dove sta la particolarità in queste parole? E presto detto!
Così come la prima serie, mi aspettavo presto o tardi che anche la seconda venisse programmata all'interno dell'anime night soprattutto dopo che la Panini Video aveva messo sul mercato i DVD di quest'ultima. I mesi passavano invece e del Second Barrage in chiaro nemmeno l'ombra, al massimo ogni tanto replicavano nuovamente la prima con il sottoscritto a domandarsi il perché.
Premesso che fino a un anno e mezzo fa non ero ancora “computerizzato” - eh già, come ho fatto vi starete domandando? Non lo so nemmeno io - e quindi non potevo attingere a informazioni più dettagliate in merito, una delle prime informazioni che cercai in giro per la rete, non appena munito di portatile e connessione stabile, riguardavano proprio quest'anime e i motivi, se c'erano effettivamente, che impedivano la sua trasmissione televisiva. Bene, in qualunque forum a riguardo m'imbattessi, si faceva cenno a un linguaggio eccessivamente “sporco” non adatto in alcun modo a una prima serata.
"Mah", pensavo io, che cosa ci potrà mai essere di così scandalizzante nell'ascoltare qualche parolaccia ogni tanto data la società moderna in cui viviamo? Da San Tommaso quale sono infatti, non riuscivo proprio a capacitarmi di ciò che leggevo in giro e credevo che si stesse esagerando più del dovuto e che dunque, fino a quando non avrei toccato con mano, in questo caso udito, sarei rimasto di quest'opinione continuando a sperare nella proposizione di questa seconda serie su Mtv.
Così è stato almeno fino a non molto tempo fa, ovvero fino a quando dal Giappone è arrivata notizia di una terza serie animata, anche se stavolta si tratta di OAV, di Black Lagoon.
A quel punto il tempo di aspettare era finito per chi vi sta scrivendo in questo momento, al diavolo Mtv e le sue dannatissime repliche, era arrivato il tempo di agire e smettere di continuare a fare il bravo ragazzo seguace delle regole, palinsesti più che altro. In pratica entrai pienamente in modalità Rock!
Recuperai così in meno di due settimane i 12 episodi che compongono Black Lagoon - The Second Barrage, e per tornare al discorso di prima, sì, questa seconda serie è praticamente impossibile che venga trasmessa in tv.
Altro che qualche parolaccia casuale come stupidamente pensavo/immaginavo, qui si tratta anche di interi discorsi incentrati solo su offese di ogni specie! Occorrerebbe un ri-doppiaggio quasi completo dell'intera serie e, con i tempi che corrono e la crisi che ci sta, è più probabile vedere Revy nei panni di una casalinga amorevole piuttosto che qualcosa di simile.
Comunque, entrando più nello specifico della serie, bisogna dire che gli avvenimenti ripartono esattamente da dove avevamo lasciato la nostra Lagoon Company al termine della stagione iniziale, particolarità questa che si può già riscontrare nella numerazione degli episodi facenti parte questo secondo blocco di avventure, infatti non si parte dagli standard 1-2-3 ecc. ma bensì si riprende con l'episodio 13, poi il 14, 15, fino ad arrivare al 24.
L'azione, le avventure e il pathos ovviamente continuano a essere di casa e di certo non ci si annoia minimamente, anzi, la trama parte subito forte con due strani ragazzini - fratello e sorella - che seminano morte e distruzione per tutta Roanapur. E' inevitabile che prima o poi s'imbattano in qualche modo con i membri della nostra Compagnia preferita.
Ancor di più rispetto alla prima serie, i ruoli di Rock e Revy sono situati in primo piano lasciando nelle retrovie Dutch e Benny quasi a renderle delle comparse. Assume invece un ruolo di prim'ordine Balalaika, che in pratica è coinvolta personalmente in ogni questione o intrigo che si sviluppa.
Dicevo di Rock e Revy: in loro assistiamo a dei cambiamenti più o meno tangibili sia sotto il profilo umano sia sotto quello dei comportamenti. Si nota tra l'altro un coinvolgimento o comunque una sorta di compartecipazione crescente fra i due ragazzi; non che già sul finire degli eventi narrati nella prima serie non si fosse notato qualcosa, ma adesso risulta più evidente - niente di romantico comunque.
Il comparto tecnico si assesta su livelli ottimi e troviamo animazioni scorrevoli e disegni curati alla perfezione.
Anche del sonoro non ci si può certamente lamentare anche se io sono di parte amando alla follia l'opening “Red Fraction” interpretata da Mell e solo la sua presenza dovrebbe invogliare a seguire l'anime.
Il doppiaggio italiano ha fatto anche qui un buon lavoro, con particolare menzione nei confronti di Perla Liberatori che con la sua magnifica interpretazione rende Revy decisa, aggressiva e riflessiva (quando occorre) proprio come richiede il personaggio.
Chiudo dicendo che il Second Barrage tratta qualche argomento delicato soprattutto inizialmente che può risultare pesante e nel prosieguo diventa anche cruento. Se a ciò si aggiunge un linguaggio non propriamente consono al bon ton di cui parlavo sopra, mi sembra logico sconsigliarne la visione a chi non sopporta o non regge qualcuno dei punti evidenziati.
A tutti gli altri appassionati del genere come il sottoscritto dico invece: Cosa aspettate a recuperarlo? Mtv? Qualche altra emittente? State freschi allora, belli miei, datevi da fare personalmente ché ne vale veramente la pena, ve l'assicuro!
Beh, che dire, è una figata! Se vi è piaciuta la prima serie, ma sentite che le manca qualcosa, quel qualcosa lo troverete sicuramente in questa seconda e spudorata serie. Violenza a oltranza, linguaggio buzzurro fino allo stremo, il Second Barrage è finalmente un anime con le palle, non le solite bambinate dove si risparmiano vite, ma un totale, divertentissimo e appagante massacro: teste spaccate, pallottole, lame, scazzottate e sangue ovunque.
Il doppiaggio è come nella prima serie, quasi perfetto, i suoni sono sempre campionati con altissima qualità, le colonne sonore le ritengo nella media e la realizzazione tecnica la trovo davvero impressionante, con animazioni sempre fluide, arricchite di effetti speciali al computer realizzati con un'abilità comune a pochi.
Direi proprio che questa seconda serie non ha nulla da invidiare alla prima, saprà saziare la vostra sete di violenza e crudeltà con appaganti sequenze, come sempre, realizzate in maniera quasi impeccabile e immancabilmente spettacolare.
Consiglio il Second Barrage innanzitutto a quelli che hanno anche solo trovato "simpatica" la prima serie, ma anche a tutti gli altri hardcore.
Il doppiaggio è come nella prima serie, quasi perfetto, i suoni sono sempre campionati con altissima qualità, le colonne sonore le ritengo nella media e la realizzazione tecnica la trovo davvero impressionante, con animazioni sempre fluide, arricchite di effetti speciali al computer realizzati con un'abilità comune a pochi.
Direi proprio che questa seconda serie non ha nulla da invidiare alla prima, saprà saziare la vostra sete di violenza e crudeltà con appaganti sequenze, come sempre, realizzate in maniera quasi impeccabile e immancabilmente spettacolare.
Consiglio il Second Barrage innanzitutto a quelli che hanno anche solo trovato "simpatica" la prima serie, ma anche a tutti gli altri hardcore.
Black Lagoon Second Barrage altro non è che il seguito nudo e crudo di Black Lagoon. Non capisco la ragione per cui è stato spezzato in due, come è stato fatto anche per Victorian Romance Emma, dato che tra i due tronconi non vi è alcuna differenza di regia, animazione, sigle, contenuti. Insomma, continuano gli episodi né più né meno come prima.
Per chi non ha letto la mia recensione della prima serie, scrivo che Black Lagoon è un anime di azione, sangue, violenza, sparatorie, che parla delle imprese di un gruppo di pirati contemporanei. Il gruppo è composto da Rock, un ex impiegato giapponese, pieno di moralità, incapace di usare armi ed entrato nel gruppo per una costrizione inaspettata. Egli cerca sempre di tenere a freno la violenza del gruppo, fungendo un po' da coscienza.
Il gruppo si compone anche di un uomo di colore, molto freddo ed enigmatico, che si nasconde dietro occhiali scuri e che risulta essere il capo. Poi abbiamo un bel ragazzo ebreo, molto abile con elettronica e informatica. Anche lui, quasi come Rock, non ama la violenza e per ragioni imprecisate si trova nel gruppo. Poi abbiamo una ragazza identica a Lara Croft, quindi molto bella e agile, ma terribilmente volgare e violenta, cresciuta nella violenza e nella miseria. Rock spesso e volentieri si trova a tenere a freno la sete di combattimento di lei.
Questo è il gruppo, e non si potrebbe dire molto altro perché una piccola pecca dell'anime è quella di non approfondire il passato dei nostri protagonisti, salvo brevissimi flashes. Compare qualche riflessione, ma sempre poca, lasciando grandissimi spazio all'azione. Tecnicamente, l'anime è identico alla prima serie - dicevo -, quindi ottima animazione e regia. Bella è la sigla iniziale, a mio avviso scadente quella finale. In un anime di totale azione secondo me c'è poco spazio per la fotografia e quindi in merito non trovo nulla da dire. La sceneggiatura è completa, chiaramente non particolareggiata come se fossimo in Steam Bot di Otomo.
Nel complesso Black Lagoon è un bellissimo anime, quasi ottimo, che merita la visione e anche l'applauso per la qualità della regia e dell'animazione. Le puntate non annoiano mai data la forte azione. N.B.: l'anime contiene linguaggio scurrile e scene di sangue e violenza, è sconsigliato ai minori. Va infine detto che, anche se non viene approfondita la storia passata dei singoli protagonisti, c'è spazio per la loro psicologia, non mancano le riflessioni e una sorta di nichilismo di fondo, come se la morale che la serie intenda comunicare è che si vive appesi a un filo, la morte è ineluttabile, e il finale è sempre una sconfitta.
Sicuramente uscirà una terza serie, dato che questa si conclude senza una fine vera e propria. Consigliatissimo. Voto: 9.
Per chi non ha letto la mia recensione della prima serie, scrivo che Black Lagoon è un anime di azione, sangue, violenza, sparatorie, che parla delle imprese di un gruppo di pirati contemporanei. Il gruppo è composto da Rock, un ex impiegato giapponese, pieno di moralità, incapace di usare armi ed entrato nel gruppo per una costrizione inaspettata. Egli cerca sempre di tenere a freno la violenza del gruppo, fungendo un po' da coscienza.
Il gruppo si compone anche di un uomo di colore, molto freddo ed enigmatico, che si nasconde dietro occhiali scuri e che risulta essere il capo. Poi abbiamo un bel ragazzo ebreo, molto abile con elettronica e informatica. Anche lui, quasi come Rock, non ama la violenza e per ragioni imprecisate si trova nel gruppo. Poi abbiamo una ragazza identica a Lara Croft, quindi molto bella e agile, ma terribilmente volgare e violenta, cresciuta nella violenza e nella miseria. Rock spesso e volentieri si trova a tenere a freno la sete di combattimento di lei.
Questo è il gruppo, e non si potrebbe dire molto altro perché una piccola pecca dell'anime è quella di non approfondire il passato dei nostri protagonisti, salvo brevissimi flashes. Compare qualche riflessione, ma sempre poca, lasciando grandissimi spazio all'azione. Tecnicamente, l'anime è identico alla prima serie - dicevo -, quindi ottima animazione e regia. Bella è la sigla iniziale, a mio avviso scadente quella finale. In un anime di totale azione secondo me c'è poco spazio per la fotografia e quindi in merito non trovo nulla da dire. La sceneggiatura è completa, chiaramente non particolareggiata come se fossimo in Steam Bot di Otomo.
Nel complesso Black Lagoon è un bellissimo anime, quasi ottimo, che merita la visione e anche l'applauso per la qualità della regia e dell'animazione. Le puntate non annoiano mai data la forte azione. N.B.: l'anime contiene linguaggio scurrile e scene di sangue e violenza, è sconsigliato ai minori. Va infine detto che, anche se non viene approfondita la storia passata dei singoli protagonisti, c'è spazio per la loro psicologia, non mancano le riflessioni e una sorta di nichilismo di fondo, come se la morale che la serie intenda comunicare è che si vive appesi a un filo, la morte è ineluttabile, e il finale è sempre una sconfitta.
Sicuramente uscirà una terza serie, dato che questa si conclude senza una fine vera e propria. Consigliatissimo. Voto: 9.
La seconda serie riprende da dove era finita la prima (anche se non c'è una trama principale vera e proprio ma solo un insieme di missioni), con risultati a mio parere migliori. Le missioni di questa seconda serie sono molto più interessanti e forse anche più violenti. Il rapporto tra Revy e Rok si è evoluto. I due ormai hanno fiducia l'uno dell'altro sentendosi compagni. Ovviamente non riescono a comprendere ancora i rispettivi mondi di provenienza.
Da vedere! E' sicuramente superiore alla prima serie.
Da vedere! E' sicuramente superiore alla prima serie.
Black Lagoon Second Barrage è una serie del 2006, dodici episodi ad alta intensità non sono altro che il continuo della prima serie di questo anime, tanto che la numerazione degli episodi parte da 13... Posso dire con certezza che se a primo avviso il prodotto sembra uguale al precedente, con una riflessione poco più attenta si possono notare i cambiamenti avvenuti dalla stessa, sia nel bene che nel male. La storia è ambientata pressocchè nei medesimi luoghi della prima, tranne che in alcuni episodi, i personaggi sono gli stessi, sempre molto ben caratterizzati e particolareggiati, anche se c'è da dire che alcuni che hanno avuto più rilievo nella prima serie adesso sono stati meno presenti, mentre alcuni che in passato abbiamo visto raramente ora sono divenuti il vero fulcro della storia. Ma il vero cambiamento è dato dal forte aumento di azione a scapito un po' della visione introspettiva dei personaggi, non che prima non c'era azione, e non che in questa seconda serie non è stato messo in evidenza il lato interiore dei protagonisti, ma se ci facciamo caso, soprattutto per chi ama riflettere, alla fine di molti episodi della prima serie c'era una riflessione dei protagonisti, c'erano scene che ci facevano riflettere grazie anche alle ambientazioni e ci facevano immedesimare più nell'anime. Con questo non voglio assolutamente dire che è un difetto di questa serie, ma voglio dire che è un qualcosa che potrebbe mancare a qualcuno. Il linguaggio mi è sembrato più spinto della prima serie, ma su questo punto non posso parlare perchè ho visionato la prima serie sulle nostre reti mentre questa in dvd, quindi le censure avranno fatto un gran lavoro nel primo caso. Per il resto c'è solo da elogiare la parte tecnica, i disegni sono realizzati molto bene, e le animazioni non peccano mai, l'anime è visivamente molto piacevole anche grazie all'uso dei colori che anche se è difficile credere dai caratteri dell'anime essi sono vivi e calorosi più di quanto mi aspettassi; anche la parte sonora è molto buona partendo dalle sigle. Consiglio la visione di questo prodotto ad un pubblico che non si ferma alle apparenze e ritiene immorale un prodotto così forte come è Black Lagoon Second Barrage senza poi scavare e trovare il significato vero della storia; poi incito i più piccoli ad aspettare qualche anno per non ampliare il proprio vocabolario di parolacce.
Black Lagoon The Second Barrage è la seconda serie dedicata al manga creato da Rei Hiroe, come la prima si compone di 12 episodi la cui numerazione parte dal 12 in poi proprio ad esprimere la continuità con la prima serie, realizzata, come questa, dalla rinomata Madhouse. In Italia entrambe le serie sono distribuite dalla Panini.
La storia riprende dove si era interrotta la prima serie, ormai da quando Rock si è unito alla “ciurma” della Lagoon Company è passato un po’ di tempo, ciò nonostante continua ad apparire come un pesce fuor d’acqua costretto a vivere in un mondo all’apparenza troppo distante dal suo, emblema di questa lontananza è proprio il suo modo di vestire da classico impiegato giapponese. Nella prima serie le varie avventure affrontate dalla Lagoon Company sono per lo più incentrate sull’azione, a partire dal fortuito incontro con Rock per finire con la rocambolesca fuga da un gruppo di terroristi islamici, nella seconda serie invece cambia in parte lo stile narrativo. Nei 12 episodi vengono trattate tre storie, se la seconda ricorda molto lo stile adottato della prima serie, la prima e la terza invece introducono elementi più profondi e riflessivi legati in particolar modo alla persona di Rock.
Dutch e Benny rimangono sullo sfondo mentre ad assurgere al ruolo di protagonisti unici sono Rock e Revy, tuttavia più che giocare sul contrasto sui due, come era stato fatto in passato, ci si focalizza in particolar modo su Rock, la questione in realtà non è secondaria perché nel manga, pur avendo l’azione il ruolo principale, Hiroe dedicata l’ideale seconda parte proprio allo sviluppo del personaggio Rock costretto a vivere in un eterno crepuscolo, ma se prima questa situazione si rivela essere dettata dalla paura lentamente diverrà una condizione scelta e voluta. Da parte sua Revy pur presentandosi simile alla prima versione già vista in realtà comincia a mostrare un maggior attaccamento nei confronti di Rock e un ruolo maggiore spetterà ai vari co-protagonisti a partire da Balalaika per concludere con le new entry nel cast.
Ottima la realizzazione grafica e sonora della Madhouse mentre invece un discorso a parte meriterebbe la versione Panini. Rispetto alla prima serie si sono degnati di proporre una traduzione fedele all’originale, sicuramente scurrile ma niente di eccessivo, però permangono dei difetti quali l’accento con cui parlano alcuni personaggi. Esempio lampante è Balalaika, ora liberissimi di dare un accento russo ma se all’intero di un’ organizzazione formata interamente da ex militari russi lei è l’unica con tale accento la cosa diventa abbastanza ridicola, e va anche detto che a differenza di Shenhua, per cui la scelta dell’accento era obbligata per motivi di trama, nel caso di Balalaika la mancanza di accento sarebbe stata veramente irrilevante, accento che per altro non presenta nelle parti parlate in inglese ( N.B. Teoricamente loro si dovrebbero esprimere sempre in inglese ).
Terminando la recensione se avete visto e apprezzato la prima serie ritengo sia veramente il caso di vedere la seconda che a parer mio è decisamente migliore sotto ogni punto di vista, soprattutto cosa apprezzabile è la totale aderenza al manga, cosa che per altro vale anche per la prima serie.
La storia riprende dove si era interrotta la prima serie, ormai da quando Rock si è unito alla “ciurma” della Lagoon Company è passato un po’ di tempo, ciò nonostante continua ad apparire come un pesce fuor d’acqua costretto a vivere in un mondo all’apparenza troppo distante dal suo, emblema di questa lontananza è proprio il suo modo di vestire da classico impiegato giapponese. Nella prima serie le varie avventure affrontate dalla Lagoon Company sono per lo più incentrate sull’azione, a partire dal fortuito incontro con Rock per finire con la rocambolesca fuga da un gruppo di terroristi islamici, nella seconda serie invece cambia in parte lo stile narrativo. Nei 12 episodi vengono trattate tre storie, se la seconda ricorda molto lo stile adottato della prima serie, la prima e la terza invece introducono elementi più profondi e riflessivi legati in particolar modo alla persona di Rock.
Dutch e Benny rimangono sullo sfondo mentre ad assurgere al ruolo di protagonisti unici sono Rock e Revy, tuttavia più che giocare sul contrasto sui due, come era stato fatto in passato, ci si focalizza in particolar modo su Rock, la questione in realtà non è secondaria perché nel manga, pur avendo l’azione il ruolo principale, Hiroe dedicata l’ideale seconda parte proprio allo sviluppo del personaggio Rock costretto a vivere in un eterno crepuscolo, ma se prima questa situazione si rivela essere dettata dalla paura lentamente diverrà una condizione scelta e voluta. Da parte sua Revy pur presentandosi simile alla prima versione già vista in realtà comincia a mostrare un maggior attaccamento nei confronti di Rock e un ruolo maggiore spetterà ai vari co-protagonisti a partire da Balalaika per concludere con le new entry nel cast.
Ottima la realizzazione grafica e sonora della Madhouse mentre invece un discorso a parte meriterebbe la versione Panini. Rispetto alla prima serie si sono degnati di proporre una traduzione fedele all’originale, sicuramente scurrile ma niente di eccessivo, però permangono dei difetti quali l’accento con cui parlano alcuni personaggi. Esempio lampante è Balalaika, ora liberissimi di dare un accento russo ma se all’intero di un’ organizzazione formata interamente da ex militari russi lei è l’unica con tale accento la cosa diventa abbastanza ridicola, e va anche detto che a differenza di Shenhua, per cui la scelta dell’accento era obbligata per motivi di trama, nel caso di Balalaika la mancanza di accento sarebbe stata veramente irrilevante, accento che per altro non presenta nelle parti parlate in inglese ( N.B. Teoricamente loro si dovrebbero esprimere sempre in inglese ).
Terminando la recensione se avete visto e apprezzato la prima serie ritengo sia veramente il caso di vedere la seconda che a parer mio è decisamente migliore sotto ogni punto di vista, soprattutto cosa apprezzabile è la totale aderenza al manga, cosa che per altro vale anche per la prima serie.
Avvertenze per piagnoni, gente che soffre di stomaco e moralisti del caz… – girate i tacchi ed evaporate; questa non è roba da mammolette! E leggete ascoltando Red Fraction!
Oltre le premesse del primo barrage, in overdrive assoluto, esasperato fino al parossismo agghiacciante e tirato fino a una tensione insostenibile.
Perché se è vero che deriva dalla prima serie, qui si cambia il tono e pure la mira. L’essenza della seconda affonda in una carne profondamente diversa, macabra, sconcertante e nera. Giusto l’intermezzo per ricordare l’ironia bastarda e le sparatorie (di armi e sproloqui) senza freni, con il gergo sboccatissimo e maturo, pieno zeppo di riferimenti alla cultura pulp trash che è il marchio assoluto della serie. Ma l’inizio e la fine sono due fucilate raggelanti che non si dimenticano. Alcuni colpi sono davvero duri e perfino chi si strugge per il pulp (ad esempio… io) si porterà le mani alla gola per la crudezza di alcune scene. La storia dietro i due gemelli e la loro fine, la sequenza dello squartamento, l’epilogo che chiude i tre cicli nell’apoteosi adrenalinica di un duello che ti inchioda allo schermo e ti lascia con gli occhi sgranati per la sua conclusione – sono davvero molto forti, sono ginocchiate al ventre che causano conati, ma soprattutto sono una figata crudelmente reale. Tutto corredato da una OST pseudoetnica ed elettro-metal perfettamente a tema con l’atmosfera che è un mix sfrenato di comicità adulta, scurrilità, violenza e crudezza; e con la opening da urlo clamorosa del first barrage che spacca lo schermo.
E sarà anche vero che i disegni e le animazioni non sono molto continui, impeccabili e tutto… ma quello che fa la differenza sono i personaggi e la sceneggiatura. Se un Dutch distaccato dall’azione che pontifica dal divano o impreca dalla barca è impagabile – così come Eda con i suoi rimaneggiamenti biblici e le sue bestemmie, e la baby boss yakuza che affronta il suo destino come un’eroina di altri tempi con il suo gorilla personale affetta pallottole – , la forma che assumono le figure dei tre protagonisti assoluti è da brivido. Con una Balalaika oscura, priva di pietà e incarnazione della legge del dominio; con una Reby da delirio (la femmina più dura e cazzuta degli anime… con la stessa Balalaika e il Maggiore Kusanagi, si capisce!), scurrile, esaltata e per la prima volta umana; e con un Rock ritrovatosi al bivio della scelta tra i sui conflitti, il Second Barrage ha scelto la sua strada – Rock ha scelto la sua strada – e la porta avanti con un cast da antologia, e con dei dialoghi assimilabili solo al miglior Tarantino. Coerente fino in fondo nella sua brutalità spietata, crudamente cinico nella sua essenza estrema, con delle scene che fanno venire da piangere per quanto sono belle, non si dica che Black Lagoon è immorale: perché non ha morale – gli ha sparato!
Feroce, corrosivo, cattivo, mostra con distacco perverso quanto sia oscena la vita mala – e per questo quanto sia dannatamente attraente. E dispiace che si dica che Black Lagoon è violenza fine a se stessa – perché che scopo ha la violenza se non l’affermazione della propria forza?
E Black Lagoon è un atto di forza che sfonda la concorrenza (sempre che ce ne sia una all’altezza) con fucilate di piombo. Armate le Cutlass, bastardi; qui si entra in un inferno di sangue e pallottole. “Light up the fire, right on the power”, 8.5 I give it all.
Oltre le premesse del primo barrage, in overdrive assoluto, esasperato fino al parossismo agghiacciante e tirato fino a una tensione insostenibile.
Perché se è vero che deriva dalla prima serie, qui si cambia il tono e pure la mira. L’essenza della seconda affonda in una carne profondamente diversa, macabra, sconcertante e nera. Giusto l’intermezzo per ricordare l’ironia bastarda e le sparatorie (di armi e sproloqui) senza freni, con il gergo sboccatissimo e maturo, pieno zeppo di riferimenti alla cultura pulp trash che è il marchio assoluto della serie. Ma l’inizio e la fine sono due fucilate raggelanti che non si dimenticano. Alcuni colpi sono davvero duri e perfino chi si strugge per il pulp (ad esempio… io) si porterà le mani alla gola per la crudezza di alcune scene. La storia dietro i due gemelli e la loro fine, la sequenza dello squartamento, l’epilogo che chiude i tre cicli nell’apoteosi adrenalinica di un duello che ti inchioda allo schermo e ti lascia con gli occhi sgranati per la sua conclusione – sono davvero molto forti, sono ginocchiate al ventre che causano conati, ma soprattutto sono una figata crudelmente reale. Tutto corredato da una OST pseudoetnica ed elettro-metal perfettamente a tema con l’atmosfera che è un mix sfrenato di comicità adulta, scurrilità, violenza e crudezza; e con la opening da urlo clamorosa del first barrage che spacca lo schermo.
E sarà anche vero che i disegni e le animazioni non sono molto continui, impeccabili e tutto… ma quello che fa la differenza sono i personaggi e la sceneggiatura. Se un Dutch distaccato dall’azione che pontifica dal divano o impreca dalla barca è impagabile – così come Eda con i suoi rimaneggiamenti biblici e le sue bestemmie, e la baby boss yakuza che affronta il suo destino come un’eroina di altri tempi con il suo gorilla personale affetta pallottole – , la forma che assumono le figure dei tre protagonisti assoluti è da brivido. Con una Balalaika oscura, priva di pietà e incarnazione della legge del dominio; con una Reby da delirio (la femmina più dura e cazzuta degli anime… con la stessa Balalaika e il Maggiore Kusanagi, si capisce!), scurrile, esaltata e per la prima volta umana; e con un Rock ritrovatosi al bivio della scelta tra i sui conflitti, il Second Barrage ha scelto la sua strada – Rock ha scelto la sua strada – e la porta avanti con un cast da antologia, e con dei dialoghi assimilabili solo al miglior Tarantino. Coerente fino in fondo nella sua brutalità spietata, crudamente cinico nella sua essenza estrema, con delle scene che fanno venire da piangere per quanto sono belle, non si dica che Black Lagoon è immorale: perché non ha morale – gli ha sparato!
Feroce, corrosivo, cattivo, mostra con distacco perverso quanto sia oscena la vita mala – e per questo quanto sia dannatamente attraente. E dispiace che si dica che Black Lagoon è violenza fine a se stessa – perché che scopo ha la violenza se non l’affermazione della propria forza?
E Black Lagoon è un atto di forza che sfonda la concorrenza (sempre che ce ne sia una all’altezza) con fucilate di piombo. Armate le Cutlass, bastardi; qui si entra in un inferno di sangue e pallottole. “Light up the fire, right on the power”, 8.5 I give it all.
Ho scritto volutamente "24" nella casellina degli episodi; sono infatti convinto che non abbia molto senso fare due recensioni separate per due serie di lunghezza ridotta, e con moltissime cose in comune.Da qui la mia valutazione nel considerarli come un continuum senza particolari cesure.
Il disegno, le situazioni, la regia, le musiche, tutto è praticamente uguale, tranne, ovviamente, la trama, ed un certa atmosfera più cupa e violenta negli ultimi 12 episodi.
Tra l'altro io ho visto i primi 12 in lingua italiana, e gli altri subbati. Beh, il linguaggio degli episodi sottotitolati era decisamente più violento e triviale, segno che il doppiaggio dell'edizione italiana è stato adeguatamente "sforbiciato".
A parte questo, mi sono piaciute molto le situazioni, le scene di azione, e quel clima da poliziesco un po' anni '50 (pistole e pupe), sebbene contestualizzate ai nostri giorni.
L'atmosfera nella seconda parte, come dicevo, si fa più cinica, più cupa; le situazioni sono più "adulte", sia come temi che come scene.Basti guardare gli episodi in cui si parla dei "gemelli vampiri": in pratica si sfiora l'argomento della pedofilia, degli snuff movie e delle sevizie.Un vero pugno nello stomaco.
L'ironia che spuntava fuori qua e là negli episodi della "prima serie", nella seconda scompaiono per lasciare il posto alla crudezza ed alla visione disincantata di un mondo spietato.
Il disegno, le situazioni, la regia, le musiche, tutto è praticamente uguale, tranne, ovviamente, la trama, ed un certa atmosfera più cupa e violenta negli ultimi 12 episodi.
Tra l'altro io ho visto i primi 12 in lingua italiana, e gli altri subbati. Beh, il linguaggio degli episodi sottotitolati era decisamente più violento e triviale, segno che il doppiaggio dell'edizione italiana è stato adeguatamente "sforbiciato".
A parte questo, mi sono piaciute molto le situazioni, le scene di azione, e quel clima da poliziesco un po' anni '50 (pistole e pupe), sebbene contestualizzate ai nostri giorni.
L'atmosfera nella seconda parte, come dicevo, si fa più cinica, più cupa; le situazioni sono più "adulte", sia come temi che come scene.Basti guardare gli episodi in cui si parla dei "gemelli vampiri": in pratica si sfiora l'argomento della pedofilia, degli snuff movie e delle sevizie.Un vero pugno nello stomaco.
L'ironia che spuntava fuori qua e là negli episodi della "prima serie", nella seconda scompaiono per lasciare il posto alla crudezza ed alla visione disincantata di un mondo spietato.
"Black Lagoon: Second Barrage" si diversifica dalla prima stagione per una maggiore violenza nei contenuti e per l'attenzione riposta nei due personaggi cardine Revy e Rock, come gli opposti si attraggono.
E' proprio il confronto tra i due a dare sale all'opera che, come la serie precedente, è dotata di una grandissima animazione. Gli altri personaggi della ciurma sono rilegati a comparse.
Action inverosimile e fracassone, ma puro spettacolo di classe nelle situazioni stilistiche è degno dei migliori autori del cinema di genere... D'altronde anche Tex Willer sopravvive da solo contro cento e la Revy non è da meno!
Non solo action, ma anche profonda psicologia dei personaggi che hanno il pregio di rimanere se stessi, il loro carattere non subisce variazioni, tutti sono segnati dal loro destino e questo dà coerenza alla serie. La musica finale entra in scena poco prima dell'ending vero e proprio... Ottima scelta per creare l'atmosfera. Bellissime le musiche, il sopracitato finale a contorno di un'ottima produzione.
E' proprio il confronto tra i due a dare sale all'opera che, come la serie precedente, è dotata di una grandissima animazione. Gli altri personaggi della ciurma sono rilegati a comparse.
Action inverosimile e fracassone, ma puro spettacolo di classe nelle situazioni stilistiche è degno dei migliori autori del cinema di genere... D'altronde anche Tex Willer sopravvive da solo contro cento e la Revy non è da meno!
Non solo action, ma anche profonda psicologia dei personaggi che hanno il pregio di rimanere se stessi, il loro carattere non subisce variazioni, tutti sono segnati dal loro destino e questo dà coerenza alla serie. La musica finale entra in scena poco prima dell'ending vero e proprio... Ottima scelta per creare l'atmosfera. Bellissime le musiche, il sopracitato finale a contorno di un'ottima produzione.
La seconda stagione di Black Lagoon alza il tiro e colpisce nel segno.
L'azione diventa il mezzo per raccontare tre storie di "Vita-mala" che immergono in un' ambientazione nera, cinica e senza speranza, dove gli uomini sono lupi che combattono solo per la sopravvivenza.
Un'ambientazione che è ad un passo da noi (Roanapur è inserita nel nostro mondo, con tutte le beghe ed i problemi reali che fanno capolino) e finisce per essere, con il suo pessimismo e le sue insinuazioni, un riflesso del nostro lato oscuro.
Le scene di violenza sono dure e pesanti, ma sanno quando fermarsi, mostrando quello che serve (il che però può voler dire anche vedere parecchio); inoltre nei momenti di maggiore brutalità è possibile notare come la regia diventi più fredda e distaccata come a voler sottolineare la non adesione a ciò che si mostra. Non mancano comunque momenti umoristici e grotteschi che alleggeriscono la tensione (a volte si ride di cuore), ma è un umorismo ben più corrosivo e "nero" di quello della prima stagione e la risata è più cattiva.
Il primo arco è un pugno in faccia davvero notevole, capace di emozionare come poche cose. Il secondo arco è un'avventura che presenta tutti gli stilemi della prima stagione, ma con uno spirito più cattivo ed iconoclasta ed un ritmo impareggiabile. L'ultimo arco è un atto d'amore verso il cinema di Kitano, Miike Takashi e Kurosawa (principalmente) e ci regala altri personaggi da antologia ed una sceneggiatura colta ed intricata, ma in grado di catturare fin da subito.
Da segnalare il tasso di violenza dei primi due archi aumentato rispetto alla controparte cartacea (che presenta più parti comiche e nel caso del primo arco,anche psicologie diverse da parte di alcuni personaggi) e l'ottima realizzazione tecnica. Mirabile, per concludere, la capacità di non cedere mai al buonismo per far contento lo spettatore.
L'azione diventa il mezzo per raccontare tre storie di "Vita-mala" che immergono in un' ambientazione nera, cinica e senza speranza, dove gli uomini sono lupi che combattono solo per la sopravvivenza.
Un'ambientazione che è ad un passo da noi (Roanapur è inserita nel nostro mondo, con tutte le beghe ed i problemi reali che fanno capolino) e finisce per essere, con il suo pessimismo e le sue insinuazioni, un riflesso del nostro lato oscuro.
Le scene di violenza sono dure e pesanti, ma sanno quando fermarsi, mostrando quello che serve (il che però può voler dire anche vedere parecchio); inoltre nei momenti di maggiore brutalità è possibile notare come la regia diventi più fredda e distaccata come a voler sottolineare la non adesione a ciò che si mostra. Non mancano comunque momenti umoristici e grotteschi che alleggeriscono la tensione (a volte si ride di cuore), ma è un umorismo ben più corrosivo e "nero" di quello della prima stagione e la risata è più cattiva.
Il primo arco è un pugno in faccia davvero notevole, capace di emozionare come poche cose. Il secondo arco è un'avventura che presenta tutti gli stilemi della prima stagione, ma con uno spirito più cattivo ed iconoclasta ed un ritmo impareggiabile. L'ultimo arco è un atto d'amore verso il cinema di Kitano, Miike Takashi e Kurosawa (principalmente) e ci regala altri personaggi da antologia ed una sceneggiatura colta ed intricata, ma in grado di catturare fin da subito.
Da segnalare il tasso di violenza dei primi due archi aumentato rispetto alla controparte cartacea (che presenta più parti comiche e nel caso del primo arco,anche psicologie diverse da parte di alcuni personaggi) e l'ottima realizzazione tecnica. Mirabile, per concludere, la capacità di non cedere mai al buonismo per far contento lo spettatore.
Una sola parola per questo anime: fantastico!
Colonna sonora curata, disegni meravigliosi, sangue, azione e avventura per ventiquattro (per ora) episodi mozzafiato (le parti più sensazionali sono senza dubbio i combattimenti che vi lasceranno di stucco). Ma Black Lagoon non è solo questo... oltre a moltissime citazioni filosofiche e hollywoodiane si può notare, anche se non balza subito agli occhi, una riflessione sull'ingiustizia, sulla violenza (talvolta necessaria) presente nel mondo.
L'unica cosa negativa è il fatto che la traduzione italiana non è molto azzeccata (ma neanche pessima), infatti se volete gustarvelo pienamente vi consiglio di guardarvelo in giapponese coi sottotitoli.
I fan degli anime violenti non devono lasciarselo scappare.
Colonna sonora curata, disegni meravigliosi, sangue, azione e avventura per ventiquattro (per ora) episodi mozzafiato (le parti più sensazionali sono senza dubbio i combattimenti che vi lasceranno di stucco). Ma Black Lagoon non è solo questo... oltre a moltissime citazioni filosofiche e hollywoodiane si può notare, anche se non balza subito agli occhi, una riflessione sull'ingiustizia, sulla violenza (talvolta necessaria) presente nel mondo.
L'unica cosa negativa è il fatto che la traduzione italiana non è molto azzeccata (ma neanche pessima), infatti se volete gustarvelo pienamente vi consiglio di guardarvelo in giapponese coi sottotitoli.
I fan degli anime violenti non devono lasciarselo scappare.
Ho già scritto una recensione sul primo "barrage" di "Black Lagoon" e gli ho dato un bell'otto, ma non immaginavo che il meglio dovesse ancora venire!
Questa seconda serie di episodi -divisi in tre cicli dal tono narrativo molto diverso- sono quanto di meglio abbia visto dopo "Cowboy Bebop"! Il primo ciclo sui gemelli vampiri è un vero pugno nello stomaco, il secondo una piacevole avventura... ma il terzo, incentrato sulla guerra tra la mafia russa e la yakuza è un capolavoro!
Un peccato che personaggi come Benny e Dutch diventino spesso meri comprimari, ma quando sul palcoscenico ci sono star come Revy e Balalaika (il cui passato viene brevemente ma efficacemente narrato tramite accenni, così come era successo per Revy) lo spazio si restringe all'improvviso.
Questa seconda serie di episodi -divisi in tre cicli dal tono narrativo molto diverso- sono quanto di meglio abbia visto dopo "Cowboy Bebop"! Il primo ciclo sui gemelli vampiri è un vero pugno nello stomaco, il secondo una piacevole avventura... ma il terzo, incentrato sulla guerra tra la mafia russa e la yakuza è un capolavoro!
Un peccato che personaggi come Benny e Dutch diventino spesso meri comprimari, ma quando sul palcoscenico ci sono star come Revy e Balalaika (il cui passato viene brevemente ma efficacemente narrato tramite accenni, così come era successo per Revy) lo spazio si restringe all'improvviso.
Questo anime meriterebbe una produzione a tempo indeterminato, alla pari con un "Lupin Sansei", ma potrebbe benissimo oscurarne la fama.
Il personaggio di Reby (con la "b", cavolo!) ha un rozzo fascino davvero accattivante ed è forse la prima "antieroina" nel senso totale del termine in una serie nipponica.
Lo spietato e lucido cinismo della narrazione è giostrato in modo perfetto, senza il minimo cedimento al buonismo. Da antologia il terzo episodio di questa seconda seconda serie, un memorabile pugno allo stomaco.
Il personaggio di Reby (con la "b", cavolo!) ha un rozzo fascino davvero accattivante ed è forse la prima "antieroina" nel senso totale del termine in una serie nipponica.
Lo spietato e lucido cinismo della narrazione è giostrato in modo perfetto, senza il minimo cedimento al buonismo. Da antologia il terzo episodio di questa seconda seconda serie, un memorabile pugno allo stomaco.