Wings of Rean
- Titolo originale
- Rean no Tsubasa
- Titolo inglese
- The Wings of Rean
- Titolo Kanji
- リーンの翼
- Nazionalità
- Giappone
- Categoria
- Serie OAV
- Genere
- Fantasy Guerra Mecha
- Anno
- 2005
- Stagioni
- Episodi
- 6
- Stato in patria
- completato
- Stato in Italia
- Doppiaggio inedito, Sottotitoli inedito
- Disponibilità
- Amatoriale
- Valutazione cc
- 6,161 (#7547 in anime) (8 valutazioni con 2 recensioni)
- Opinioni
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- Immagini
- 23 (by Redazione)
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Trama:
Creata e diretta da Yoshiyuki Tomino (al suo ritorno dopo Overman King Gainer), prodotta da Sunrise e Bandai, questa serie di OAV può vantare nomi che non passano certo inosservati. Ma uno staff di grido non è necessariamente garanzia di qualità.
Il progetto nasce come spin-off della serie tv "Aura Battler Dunbine" (sempre di Tomino) e si articola in un manga serializzato su Gundam Ace ed in 6 episodi per l'home video.
Lo serie, di genere fantasy con gli irrinunciabili mecha, si fonda sull'esistenza di Byston Well, sorta di altromondo posto tra l'oceano e la terra, dal quale giungono improvvisamente delle navi da guerra guidate dalla principessa Ryukusu, la detentrice delle mistiche ali del titolo, che compaiono laddove nel mondo vi sono gravi problemi da risolvere (utili, no?). La principessa è all'inseguimento di un vascello fuggitivo del proprio regno, ed una volta giunta sulla superficie dell'oceano le scaramuccie militari tra queste opposte fazioni finiscono per coinvolgere anche i velivoli della vicina base militare americana, innescando così un meccanismo degenerativo di reazioni belliche ed incomprensioni, già caro al regista. Come se non bastasse gli amici del protagonista, il giovane Aesop Suzuki (figlio del comandante della base), hanno appena usato un diplomatico bazooka per dimostrare il loro "dissenso" verso la base yankee in territorio nipponico. Destinati naturalmente ad incrociarsi, saranno Aesop e Rykusu a doversi confrontare e scoprire (emblematici rappresentanti di due civiltà diverse) mentre intorno a loro gli eventi precipiteranno.
Sia sul piano narrativo che sotto l'aspetto tecnico, Wings of Rean ha un'impostazione abbastanza tradizionale, ricordando precedenti titoli, mentre per il mecha design, ormai lontani i canoni del real robot Gundam, i veivoli alieni, dei mecha insettiformi, denunciano chiaramente la loro origine chiamandosi Aura Battlers.
Quando si affrontano temi e situazioni ben noti al pubblico, bisogna avere l'accortezza di farlo inserendo sempre elementi di novità, o nuovi punti di vista, sia a livello visivo che di sceneggiatura; ebbene nel corso del suo esordio questa serie manca sostanzialmente proprio di spunti originali in grado di distinguerla dal già visto. La speranza si può riporre solo negli episodi a venire.
Si ringrazia MangaItalia.it per la gentile concessione del testo.
Autore: Woland. Fate un giro sul loro sito ;-)
Autore: Woland. Fate un giro sul loro sito ;-)
Creata e diretta da Yoshiyuki Tomino (al suo ritorno dopo Overman King Gainer), prodotta da Sunrise e Bandai, questa serie di OAV può vantare nomi che non passano certo inosservati. Ma uno staff di grido non è necessariamente garanzia di qualità.
Il progetto nasce come spin-off della serie tv "Aura Battler Dunbine" (sempre di Tomino) e si articola in un manga serializzato su Gundam Ace ed in 6 episodi per l'home video.
Lo serie, di genere fantasy con gli irrinunciabili mecha, si fonda sull'esistenza di Byston Well, sorta di altromondo posto tra l'oceano e la terra, dal quale giungono improvvisamente delle navi da guerra guidate dalla principessa Ryukusu, la detentrice delle mistiche ali del titolo, che compaiono laddove nel mondo vi sono gravi problemi da risolvere (utili, no?). La principessa è all'inseguimento di un vascello fuggitivo del proprio regno, ed una volta giunta sulla superficie dell'oceano le scaramuccie militari tra queste opposte fazioni finiscono per coinvolgere anche i velivoli della vicina base militare americana, innescando così un meccanismo degenerativo di reazioni belliche ed incomprensioni, già caro al regista. Come se non bastasse gli amici del protagonista, il giovane Aesop Suzuki (figlio del comandante della base), hanno appena usato un diplomatico bazooka per dimostrare il loro "dissenso" verso la base yankee in territorio nipponico. Destinati naturalmente ad incrociarsi, saranno Aesop e Rykusu a doversi confrontare e scoprire (emblematici rappresentanti di due civiltà diverse) mentre intorno a loro gli eventi precipiteranno.
Sia sul piano narrativo che sotto l'aspetto tecnico, Wings of Rean ha un'impostazione abbastanza tradizionale, ricordando precedenti titoli, mentre per il mecha design, ormai lontani i canoni del real robot Gundam, i veivoli alieni, dei mecha insettiformi, denunciano chiaramente la loro origine chiamandosi Aura Battlers.
Quando si affrontano temi e situazioni ben noti al pubblico, bisogna avere l'accortezza di farlo inserendo sempre elementi di novità, o nuovi punti di vista, sia a livello visivo che di sceneggiatura; ebbene nel corso del suo esordio questa serie manca sostanzialmente proprio di spunti originali in grado di distinguerla dal già visto. La speranza si può riporre solo negli episodi a venire.
Si ringrazia MangaItalia.it per la gentile concessione del testo.
Autore: Woland. Fate un giro sul loro sito ;-)
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