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8.0/10
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Mars è la prima opera di Fuyumi Soryo che io abbia letto: è uno shojo atipico, dove alla tematica amorosa si affianca l'approfondimento psicologico, tema che caratterizza tutte le opere dell'autrice, molto abile a tratteggiare e approfondire il carattere umano. Proprio quest'ultimo aspetto è il maggior pregio, e possiamo dire anche il maggior limite, dell'opera.
Se il lambiccato e tormentato passato psicologico dei protagonisti costituisce un p1 [ continua a leggere]
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Questo anime appare all'inizio della visione molto affascinante.
Le idee di base sono originali e profonde, i personaggi sembrano ben delineati e le trame per i primi dieci-venti episodi sono interessanti, con tematiche importanti.

Il difetto sta nella cattiva gestione della lunghezza dell'opera: dopo i primi venti episodi le trame diventano sempre più banali e ripetitive, piene di contraddizioni con quanto detto precedentemente e di nonsense e1 [ continua a leggere]
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L'opera che ha reso famosa Ai Yazawa qui in Italia è indubbiamente uno shojo originale, ben confezionato, con caratterizzazioni ben costruite e un design inaspettato.
All'epoca fu un fulmine a ciel sereno: il tratto stranissimo, lo stile dei vestiti che diventa parte integrante dell'opera, la trama originale che dà più spazio alla maturazione che alla storia d'amore. Insomma, originale, spiazzante e di sicuro appeal: fu un successo. Io vidi gius1 [ continua a leggere]