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Rudido

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9,5
"Lady Oscar" (1979), di Jacques Demy, è un film ispirato al celeberrimo manga "Versailles no bara" di Riyoko Ikeda.

Cominciamo col dire che il film reinterpreta l'opera originale attraverso la visione e lo stile personali e unici di Demy, abbandonando il dramma storico intimista per adottare il suo tipico tono romantico-melodrammatico. E mettendo in risalto tutti gli elementi distintivi della sua raffinata arte: eleganza, teatralità e la nostalgia per il passato filtrata attraverso uno sguardo sognante e quasi onirico, oltre ai consueti temi sociali e politici sotto/tra le righe.
Mentre il manga esplorava, quindi, soprattutto il conflitto interiore dei personaggi e i loro drammi psicologici, questa pellicola privilegia una rappresentazione dell'emotività espressa soprattutto attraverso costumi, scenografie, ambienti e luci.

La storia di Oscar François de Jarjayes, giovane cresciuta come uomo per servire la regina Maria Antonietta, si trasforma così in una fiaba visivamente straordinaria.

La fotografia è infatti una vera gioia per gli occhi a patto di reperire una copia in alta/altissima risoluzione. Alcune scene sono state girate nella vera Reggia di Versailles (fatto più unico che raro nella storia del cinema). Le riprese, avvolte in una luce calda e soffusa, trasformano questi spazi, e altre location, in veri e propri teatri barocchi, dove ogni sequenza sembra diventare un dipinto in movimento. La bellezza dei costumi e degli ambienti si armonizza poi perfettamente con il tono malinconico e romantico evocato da Demy, creando una sensazione di distanza temporale e di contrasto tra lo splendore visivo e il crescendo emotivo della storia. La narrazione procede con un ritmo che richiama il melodramma classico, intrecciando temi come sacrificio, dovere e passione con una stilizzazione quasi da musical della messa in scena, e questo mix dona al film una sua dimensione specifica che è allo stesso tempo sia storica e che simbolica.

Dunque, una pellicola che snatura in parte il soggetto originale, ma che si emancipa e si inserisce pienamente nella poetica di Jacques Demy, che del resto era un genio e poteva permettersi qualsiasi cosa, anche "escursioni" fuori dal suo genere topico. Insomma, decisamente non per i nostalgici della serie tv, ma comunque meraviglioso.


 5
Akeiron

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Questo live action di Lady Oscar, considerando la media dei film dello stesso genere, è appena sotto il limite della decenza. Appare chiaro che il regista non ha un'eccelsa padronanza tecnica, innanzitutto per via dei tempi morti che ricordano fin troppo gli sceneggiati della RAI di quarant'anni fa.

Manca totalmente la visione autoriale e la capacità di scandire i tempi tipica dei grandi registi. Nel tentativo evidente di rappresentare tutti i momenti salienti del manga o dell'anime dalla nascita di Oscar fino alla presa della Bastiglia, manca il coraggio di fare un'opera specificatamente per la TV o per il cinema. In genere, ciò implica prendere scelte forti e coraggiose anche a costo di stravolgere taluni personaggi, tagliare o modificare alcune scene, aprire nuovi filoni narrativi e stralciarne altri. All'epoca, naturalmente, Peter Jackson non aveva ancora realizzato il manuale di come si trasforma senza paura un'opera letteraria in un film (parlo di The Lord of the Rings), ma si poteva fare di meglio.

La sceneggiatura di questo "Lady Oscar" banalizza la storia perché gli autori non padroneggiano l'intreccio, anche se in alcune scene si nota un certo sforzo di riprodurre il materiale di partenza. Paradossalmente, però, viene a mancare l'atmosfera dell'originale. Prova ne sia che proprio nel momento più topico e ricco di pathos, gli autori cambiano le vicende compiendo un salto mortale con harakiri incorporato. Modificare il finale, davvero, è la scelta più folle che potessero fare.

Per quanto riguarda gli attori, siamo ai limiti del dilettantismo, anche se bisogna dire che potrebbe essere il doppiaggio a essere di qualità scadente. Una cattiva performance dei nostri doppiatori può cambiare tantissimo la percezione, ma resta il fatto che Oscar ha dei lineamenti troppo femminili e dei comportamenti stereotipati che possono sembrare altezzosi. La ragazza, a onor del vero, ci prova. E per alcuni istanti quasi ci riesce, ma poi scivola nell'insipido. Spiace, perché il regista osa un bacio saffico in tempi non sospetti, in una scena che quasi riesce a catturare l'interesse (perché più movimentata), ma non è abbastanza per fugare la convinzione che quella non sia affatto Oscar François de Jarjayes.

Disastrosa la figura di André: nonostante gli sforzi, la tensione erotica e sentimentale tra i due è appena abbozzata. Dire che André ha voglia di sesso e il siparietto con la ragazza che vorrebbe prostituirsi per mangiare, non è sufficiente. Eppure sarebbe stato un tasto facile su cui lavorare per migliorare la storia, anche inventando scene che nel manga non ci sono, se necessario. Bastava che la parola gelosia passasse nella testa del regista.

L'attore che interpreta il padre di Oscar è accettabile, ma con lo script a disposizione non riesce evidentemente a fare granché. Anche altri nel cast danno prove quasi decenti, ma la debolezza della sceneggiatura rende impossibile fare di più. Infatti, qualche personaggio minore viene inserito in scene filler che rallentano la narrazione senza dare nulla di significativo: in questi casi i personaggi vanno tagliati senza pietà. Insomma, il live action di Lady Oscar è una mezza ciofeca, che conduce sicuramente alla noia.


 5
Sonoko

Episodi visti: 1/1 --- Voto 2
Appena ho visto quest'orrore fra le novità di Animeclick non ho resistito, ho dovuto immediatamente recensirlo! Sì, orrore, perché credo che questa sia un'ottima definizione per questo live action che certamente sconvolgerà moltissimo tutti i fans della Ikeda e dello splendido anime di Versailles no Bara.

Allora, la prima cosa che mi è saltata all'occhio è l'enorme differenza nelle caratterizzazioni dei personaggi fra anime e live. Oscar in primis, è tremenda. Qui rimane soltanto l'ombra di quel meraviglioso personaggio che tutti amiamo, una povera fanciulla che fin dall'inizio vediamo soffrire per l'imposizione di suo padre, perché si rende conto che indossare quell'uniforme di capitano vorrà dire soffocare sempre di più il suo cuore di donna e quindi rinunciare all'amore e a tutto ciò che potrebbe rendere felice una ragazza della sua età. E che soffrirà sempre di più quando il ruolo che assumerà la porrà di fronte all'obbligo di scegliere fra il senso del dovere nei confronti della sua regina e il desiderio di rivelare i suoi sentimenti al suo primo amore, il conte di Fersen. E la vediamo soffrire ancora quando, sentendo nascere e crescere nel suo cuore un amore sempre più intenso per André, rivedrà nuovamente le convinzioni che aveva acquisito nella sua adolescenza.

La Oscar del live di Demy invece è una smorfiosetta superba, che alla nomina a capitano ghigna come un'ebete, offendendosi quasi con André che non si complimenta, e che non è nemmeno autosufficiente per salire a cavallo - beh, capisco che non sia colpa dell'attrice se è bassina, poverina. Più aperta nei suoi sentimenti, tanto da definire persino Fersen affascinante a corte, la Oscar live avrà anche lei qualche suo tormento, ma è in generale molto più superficiale dell'originale ed in più di una scena appare davvero irritante.
André, povera me, lui è uno dei personaggi che mi hanno scioccata di più. Sì, Oscar gli piace, ma dal suo comportamento pare proprio che l'indifferenza della sua bella non gli comporti astinenze di nessun tipo. In ogni caso l'idea che mi ha trasmesso è che innanzitutto non vede l'ora di saltarle addosso, come avrà già fatto con chissà quante altre donne, evidentemente prostitute.

Il generale è odioso anche nell'anime, perciò passiamo a Maria Antonietta: frivola, oca, capricciosa, la sua relazione con Fersen non ha nulla della poesia di quella del manga/anime, e anche lui è un personaggio completamente insulso.
Jeanne appare poco ed è praticamente una volgare ladra, e anche Rosalie appare poco, ma questo almeno a me non è dispiaciuto affatto.
Ma colui a cui Demy (il regista) ha dato la mazzata peggiore è Girodelle, poveretto. Non dico altro per non rovinarvi la sorpresa, solo, il risultato è allucinante.

La storia presenta alcune differenze con l'originale, fin dalla primissima scena. L'unica nota positiva è che il primo incontro fra Oscar e Rosalie segue fedelissimamente la versione ikediana, mentre era stato modificato nell'anime, ma a parte questo le differenze nella sceneggiatura sono tutte negative, a cominciare dalla scena della prima volta fra Oscar ed André (no comment, vi risparmio i dettagli), ma soprattutto nell'assurdo e inaccettabile finale.
La colonna sonora... Impossibile fare paragoni con quella dell'anime, ma mi rendo conto che la colonna sonora di Versailles no Bara anime è tanto sublime da non potere essere superata. Diciamo che questa è carina, ma piuttosto banale.

Ma fra tante cose negative almeno una nota positiva posso inserirla: a quanto pare le scene a corte sarebbero state davvero girate a Versailles, il che sarebbe meritevole, ed è l'unico motivo per cui do un due d'incoraggiamento, e un po' anche perché ci sono tante assurdità in questo live che in fondo c'è da ridere parecchio. Peccato che non fossero queste le intenzioni del regista; in ogni caso vale la pena di vederlo almeno una volta, preferibilmente preso in prestito per non sprecare soldi per il DVD - non so se sia uscito, io l'ho visto in VHS qualche anno fa.