DOA: Dead or Alive
"DoA: Dead or Alive" è un film del 2006, basato sulla popolare serie di videogame omonima. Il videogame è diventato famoso per un motivo, ovvero i grandi seni delle lottatrici. Kasumi, Ayane, Tina e Lei-Fang, le protagoniste del primo gioco, a cui poi si aggiungono altre ragazze nei capitoli successivi, sono infatti tutte molto pettorute, e una caratteristica del gioco era il "jubbling", ovvero il fatto che le tette rimbalzassero in modo esagerato a ogni movimento, anche solo a camminare. I lottatori maschili, non li ricorda nessuno, tanto nessuno li usava mai. Le ragazze hanno avuto tanto successo che gli sviluppatori hanno creato una serie di giochi spin off, dal titolo "Xtreme", dove lo scopo del giocatore è corteggiare le ragazze in vacanza su un'isola tropicale, con impostazioni da sim game e altri mini-giochi, dove quello che negli anime sarebbe chiamato "fanservice" la fa da padrone.
Ok, è un'introduzione lunga e forse eccessiva, ma che ritengo doverosa fare per chi non conosce la base su cui è costruito il film. Come ho detto, il gioco punta sulle ragazze, e dunque cosa bisogna aspettarsi dal film? Più o meno le stesse cose. La fedeltà alla trama del videogioco non è stata tenuta in conto, la storia del videogame non è granché, almeno fin dove ho visto io (i primi due giochi), e perciò è stata creata una nuova storia che mescola alcuni elementi della serie principale e dello spin off Extreme.
Vari lottatori vengono invitati su isola tropicale dove viene organizzato un torneo di lotta, il "DoA" appunto. Qui i lottatori combattono, mentre l'organizzatore, un ricco presidente di una misteriosa azienda, la DOATEC, fa raccogliere dati sui loro stili di combattimento per creare un database di mosse da riversare in un apparecchio, così da creare il guerriero perfetto. Ma non c'era già un videogame con una trama simile? Mi sembra iniziava per V…
Il film esattamente come il videogame punta solo sul sex appeal delle protagoniste femminili, che sono gli unici personaggi a essere stati resi piuttosto bene, mentre tutti i protagonisti maschili (e pure una delle ragazze, Lei-Fang) sono diventate delle mere comparse, a esclusione di Zack, che è diventato un personaggio comico, e Bass, il padre di Tina, interpretato dal wrestler Kevin Nash.
Le attrici scelte per interpretare le ragazze protagoniste non sono in minima parte somiglianti alle controparti digitali, senza contare alcune sviste più o meno gravi come il fatto che per interpretare Kasumi si sia scelta un'attrice di origini asiatiche mentre per Ayane no, Christie che è bionda anziché con i capelli bianchi, e altre cose ancora. Le storie personali delle lottatrici sono state anche modificate, e solo quelle di Kasumi e Ayane sono simili a quelle del gioco, seppur con differenze.
Dicevo che i personaggi maschili sono stati resi solo delle comparse, e infatti tra gli interpreti maschili l'unico ad avere un ruolo importante è Eric Roberts, che interpreta il capo della DOATEC, organizzatore del torneo. Anche in questo film fornisce una buona interpretazione, come sempre.
Non è un disastro come lo "Street Fighter" con Van Damme, ma questo "Dead or Alive" rimane comunque un film non molto riuscito se si considera il videogame di partenza. Preso a sé invece riesce a essere un film piuttosto godibile, con una trama leggera, belle ragazze, qualche buon combattimento, anche se alla fine non lascia nulla. Sufficiente.
Ok, è un'introduzione lunga e forse eccessiva, ma che ritengo doverosa fare per chi non conosce la base su cui è costruito il film. Come ho detto, il gioco punta sulle ragazze, e dunque cosa bisogna aspettarsi dal film? Più o meno le stesse cose. La fedeltà alla trama del videogioco non è stata tenuta in conto, la storia del videogame non è granché, almeno fin dove ho visto io (i primi due giochi), e perciò è stata creata una nuova storia che mescola alcuni elementi della serie principale e dello spin off Extreme.
Vari lottatori vengono invitati su isola tropicale dove viene organizzato un torneo di lotta, il "DoA" appunto. Qui i lottatori combattono, mentre l'organizzatore, un ricco presidente di una misteriosa azienda, la DOATEC, fa raccogliere dati sui loro stili di combattimento per creare un database di mosse da riversare in un apparecchio, così da creare il guerriero perfetto. Ma non c'era già un videogame con una trama simile? Mi sembra iniziava per V…
Il film esattamente come il videogame punta solo sul sex appeal delle protagoniste femminili, che sono gli unici personaggi a essere stati resi piuttosto bene, mentre tutti i protagonisti maschili (e pure una delle ragazze, Lei-Fang) sono diventate delle mere comparse, a esclusione di Zack, che è diventato un personaggio comico, e Bass, il padre di Tina, interpretato dal wrestler Kevin Nash.
Le attrici scelte per interpretare le ragazze protagoniste non sono in minima parte somiglianti alle controparti digitali, senza contare alcune sviste più o meno gravi come il fatto che per interpretare Kasumi si sia scelta un'attrice di origini asiatiche mentre per Ayane no, Christie che è bionda anziché con i capelli bianchi, e altre cose ancora. Le storie personali delle lottatrici sono state anche modificate, e solo quelle di Kasumi e Ayane sono simili a quelle del gioco, seppur con differenze.
Dicevo che i personaggi maschili sono stati resi solo delle comparse, e infatti tra gli interpreti maschili l'unico ad avere un ruolo importante è Eric Roberts, che interpreta il capo della DOATEC, organizzatore del torneo. Anche in questo film fornisce una buona interpretazione, come sempre.
Non è un disastro come lo "Street Fighter" con Van Damme, ma questo "Dead or Alive" rimane comunque un film non molto riuscito se si considera il videogame di partenza. Preso a sé invece riesce a essere un film piuttosto godibile, con una trama leggera, belle ragazze, qualche buon combattimento, anche se alla fine non lascia nulla. Sufficiente.