My Beautiful Man
Una serie interessante e preziosa, se non fosse per un unico difetto: Hira Kazunari.
La storia si sviluppa con coerenza e una buona struttura. Il personaggio di Kiyoi, centro portante di tutta la narrazione, è ben sviluppato e magistralmente recitato da Yusei Yagi: il suo carattere inizialmente imperscrutabile, i sentimenti sopiti che lentamente vengono alla luce, il desiderio di essere visto come un semplice essere umano e non come un semidio da coloro che lo circondano (per citare Notting Hill, "sono solo una ragazza che sta di fronte ad un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla"). L'ottima recitazione dell'attore accompagna lo sviluppo caratteriale di Kiyoi dando vita a un protagonista indimenticabile, per certi versi in grado di ricordare, vuoi forse anche per la pettinatura molto simile, Wilhelm di "Young Royals", ma con la differenza sostanziale che Kiyoi è un personaggio che in tutto e per tutto vorrebbe essere considerato alla pari dalle persone a lui care, come si inizia a comprendere nel finale di stagione e come sarà sempre più evidente nel sequel.
La relazione tra i due protagonisti è dunque solida e le ragioni del comportamento enigmatico di Kiyoi emergono, lentamente ma chiaramente e inesorabilmente, nel corso delle puntate. Anche il terzo incomodo nella relazione gioca un ruolo utile e significativo, dimostrando di sapersi mettere da parte per il bene della persona che ama e agire per la sua felicità.
Cosa c'è che non va dunque in questo drama, che non gli permette di raggiungere l'eccellenza? Hira Kazunari non ha alcuno sviluppo caratteriale. Lo spettatore comprende, inizialmente, la ragione della sua venerazione per Kiyoi e la giustifica, considerando il suo background e la sua storia personale. Tuttavia l'atteggiamento di Hira nei confronti di Kiyoi non cambia, non evolve nel corso della serie, al punto che viene da chiedersi cosa ci trovi Kiyoi di interessante in lui, che non riesce a dargli proprio l'unica cosa che desidera. Atteggiamento, questo, che è in parte giustificabile in questa prima serie con il fatto che la relazione tra i due è ancora agli inizi, ma che diventerà un difetto prominente nella seconda stagione, che continuerà a vedere una scarsissima evoluzione caratteriale del personaggio di Hira.
Questo considerato, la serie resta comunque validissima poiché la trama è molto solida e Kiyoi è un essere prezioso. Una diversa gestione caratteriale del personaggio di Hira l'avrebbe portata all'eccellenza.
La storia si sviluppa con coerenza e una buona struttura. Il personaggio di Kiyoi, centro portante di tutta la narrazione, è ben sviluppato e magistralmente recitato da Yusei Yagi: il suo carattere inizialmente imperscrutabile, i sentimenti sopiti che lentamente vengono alla luce, il desiderio di essere visto come un semplice essere umano e non come un semidio da coloro che lo circondano (per citare Notting Hill, "sono solo una ragazza che sta di fronte ad un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla"). L'ottima recitazione dell'attore accompagna lo sviluppo caratteriale di Kiyoi dando vita a un protagonista indimenticabile, per certi versi in grado di ricordare, vuoi forse anche per la pettinatura molto simile, Wilhelm di "Young Royals", ma con la differenza sostanziale che Kiyoi è un personaggio che in tutto e per tutto vorrebbe essere considerato alla pari dalle persone a lui care, come si inizia a comprendere nel finale di stagione e come sarà sempre più evidente nel sequel.
La relazione tra i due protagonisti è dunque solida e le ragioni del comportamento enigmatico di Kiyoi emergono, lentamente ma chiaramente e inesorabilmente, nel corso delle puntate. Anche il terzo incomodo nella relazione gioca un ruolo utile e significativo, dimostrando di sapersi mettere da parte per il bene della persona che ama e agire per la sua felicità.
Cosa c'è che non va dunque in questo drama, che non gli permette di raggiungere l'eccellenza? Hira Kazunari non ha alcuno sviluppo caratteriale. Lo spettatore comprende, inizialmente, la ragione della sua venerazione per Kiyoi e la giustifica, considerando il suo background e la sua storia personale. Tuttavia l'atteggiamento di Hira nei confronti di Kiyoi non cambia, non evolve nel corso della serie, al punto che viene da chiedersi cosa ci trovi Kiyoi di interessante in lui, che non riesce a dargli proprio l'unica cosa che desidera. Atteggiamento, questo, che è in parte giustificabile in questa prima serie con il fatto che la relazione tra i due è ancora agli inizi, ma che diventerà un difetto prominente nella seconda stagione, che continuerà a vedere una scarsissima evoluzione caratteriale del personaggio di Hira.
Questo considerato, la serie resta comunque validissima poiché la trama è molto solida e Kiyoi è un essere prezioso. Una diversa gestione caratteriale del personaggio di Hira l'avrebbe portata all'eccellenza.
