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Izumin

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
"I will be your bloom" o "Kimi no hana ni naru" è un j-drama del 2022. La protagonista è Asuka Nakamachi, un'ex insegnante che trova lavoro come governante nel dormitorio di un gruppo idol fallito, tra i quali è presente un suo ex studente, Dan Sakagami.

Questa serie, ahimè, ha un grosso problema, che è proprio la protagonista. La ragazza, dopo una serie di circostanze, ha perso completamente la fiducia in sé stessa e proprio per questo non batte ciglio di fronte a tutti i maltrattamenti che subisce. E' comunque una persona dal carattere remissivo già da prima di questi suoi problemi. Nonostante chieda agli altri il permesso di credere in sé stessa, continua a girare attorno a questo vittimismo penalizzando parte della trama. Viene fatto passare l'erroneo messaggio che una ragazza, continuando a mangiarsi le mani e restando sottomessa, troverà sicuramente un bel principino pronto a salvarla. Nonostante questo, a parte Dan (che è veramente pessimo già in partenza comportandosi da gran signore rovinato quando non sa niente di lei), gli altri personaggi si mantengono molto dolci e affettuosi nei suoi confronti, riuscendo, nonostante le difficoltà, ad affrontare i problemi che si pongono loro davanti, insieme. Alcuni sono caratterizzati di più, altri di meno, ma sono comunque delle figure positive e realistiche, con le loro paure per il futuro ma con tanta voglia di impegnarsi.
Altro punto a favore è la colonna sonora, molto allegra e vivace.
Il finale è un po' affrettato, forse, ma perfettamente sensato. Viene resa perfettamente la tematica delle difficoltà del mondo dello spettacolo. La parte della serie dedicata a ciò fa passare un messaggio molto chiaro e profondo, visto il palese senso di ingiustizia che si va a creare.

In conclusione, posso dire che a parte qualche problematica, "I will be your bloom" è comunque una serie apprezzabile e a suo modo interessante, che merita almeno un 7.


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alis89

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Su Netflix è sbarcata la serie "I will be your bloom", drama composto da 10 episodi di circa 50 minuti, che era comunque già presente sulla piattaforma Viki; ma, nonostante fosse già disponibile in Italia, non ne sono venuta a conoscenza fino a quando non mi è apparso tra i consigliati su Netflix ed è stato un vero peccato non scoprirlo prima!
Mi sono avvicinata a questo titolo perché pensavo che fosse uno “spezza-drama”, ovvero una serie leggera e carina che può intervallare drama più pesanti. Ed in parte è stato così, ma solo in parte.
Nonostante sia comunque una serie leggera, scorrevole e tenera, ha in effetti sfiorato con delicatezza anche alcuni temi importanti.
La storia segue le vicende di Asuka Nakamachi, un’ex-insegnate. Anche se la scuola era la sua passione e la sua ragione di vita, per varie circostanze, che poi verranno svelate nel corso del drama, è costretta a lasciare l’insegnamento. Trova lavoro come governante presso un dormitorio in cui vivono sette giovani (e bellissimi) ragazzi che fanno parte del gruppo idol, non molto popolare, BLOOM.
Ne fa parte anche Dan Sagami, suo ex-studente, che anni prima Asuka aveva incoraggiato nel seguire il suo sogno. Mentre lei aiuterà i BLOOM a conquistare il successo che meritano, i ragazzi aiuteranno lei a superare i propri fantasmi e le proprie insicurezze.
Ammetto subito che Tsubasa Honda non mi è piaciuta particolarmente nel ruolo di Asuka, trovandola quasi un po’ fastidiosa, ma in parte è dovuto al suo personaggio: la protagonista, infatti, è una donna che si sforza di sorridere sempre, soprattutto nei momenti difficili, e distribuisce consigli anche se non richiesti, quando lei in primis non riesce ad aiutare se stessa. Ne risulta un personaggio quasi irritante.
Al contrario, ho trovato strepitosi tutti i sette ragazzi: Fumiya Takahashi interpreta il tenebroso, ma passionale Dan; Ryubi Miyase è nei panni di Naru, che è un ottimo ascoltatore, ma che si apre difficilmente e anche se è il più piccolo si prende cura di tutti; Keito Tsuna dà vita al focoso Yukiya sempre in combutta con Dan, tantoché è stato coniato il più volte ripetuto modo di dire “Se dovete litigare, abbracciatevi!”; Rintaro Hachimura è lo studioso, pacato e attento Eiji; Shoot Mori lo vediamo nei panni del sempre sorridente e positivo Ryusei; Noa dà vita al delicato e sempre senza maglietta Takumi; Coki Yamashita interpreta Takara, leader che vede tantissime qualità in ogni suo compagno, ma nessuna in se stesso.
Geniale è stato associare ad ognuno di loro un colore: nel corso del drama indossano sempre un indumento di quel colore cosicché lo spettatore riesce subito a prendere confidenza con tutti e sette e a riconoscerli immediatamente anche senza ricordare i nomi che poi imparerà via via nel corso degli episodi. Inoltre, sono riusciti a mettere insieme delle voci abbastanza diverse, quindi si riescono a distinguere anche sentendoli cantare, soprattutto il protagonista che ha una voce meravigliosa che spicca fra tutte. Infatti, gli attori sono stati bravissimi a recitare, ma anche eccellenti cantanti e ballerini con coreografie ipnotiche. Oltre al fatto che tutte e cinque le canzoni presenti nel drama sono carine ed orecchiabili. Risultato? Ti rimangono in testa per giorni!
In definitiva, la bellezza del drama sono loro, i loro momenti teneri, di confronto e di supporto tra membri, non la storia d’amore tra Dan e Asuka che ho comunque apprezzato, anche se non è la vera e propria protagonista.
Ad ogni modo, bisogna pur ammettere che se non ci fosse stata Asuka, non ci sarebbero stati i 8LOOM.
Perché, dopotutto, Asuka è stata la prima vera fan, quando ancora i 8LOOM non esistevano: è stata lei a consigliare a Dan di seguire il suo sogno e di credere nelle sue doti.
Asuka è, infatti, il tipico esempio di insegnante come se ne vedono pochi, ma come tutti dovrebbero essere: crede nelle capacità dei propri studenti, nei loro sogni e li spinge a fare quello che realmente vogliono senza farsi condizionare da genitori e amici. Ogni studente è importante e unico e tutti loro si meritano un
adesivo di merito per il proprio impegno.
La stessa passione Asuka la mette nello spronare i vari membri dei 8LOOM, ascoltando i loro dubbi e dando loro consigli, ma con un occhio di riguardo per Dan: cerca sempre di ritagliare un momento della giornata da trascorrere con lui per scambiarsi adesivi di merito, disegnandolo reciprocamente con il dito sulla mano dell’altro e dichiarando a vicenda le cose belle che l’altro ha fatto.
Come avrete notato, io continuo a chiamarli “adesivi di merito” e non “stelline di merito” e questo perché non sono d’accordo con la traduzione usata da Netflix, men che meno con quella usata da Viki che usa “sigillo di approvazione”: infatti, traducendolo con stelline si perde molto del suo significato. Nel drama vediamo chiaramente che Asuka e Dan non si scambiano delle stelline, ma bensì dei fiorellini. Fiori che rimandano al titolo e al nome del gruppo: spesso e volentieri durante il drama si usa l’espressione “sbocciare” riferito ai ragazzi, anche ciò è un chiaro riferimento al titolo e al nome 8LOOM.
Similmente agli studenti, anche gli idol devono sopportare non poche pressioni. Senza considerare che due di loro stanno ancora studiando, quindi con un doppio carico di aspettative e un doppio carico di impegni.
Dopotutto, insieme al successo arrivano anche degli obblighi: le esperienze amorose non sono ben viste per gli idol perché sono considerati “fidanzati con il proprio lavoro” e non possono distrarsi dai loro obbiettivi perché lo devono ai propri fans. E un esempio clamoroso lo abbiamo proprio negli episodi finali della serie.
E aggiungo che in questo drama abbiamo solo una piccola sfaccettatura di tutto ciò, visto che viene rappresentata una casa discografica un po’ troppo buona e idealizzata dove vengono date seconde opportunità e si pensa al bene dei ragazzi prima che al guadagno. Una situazione non sempre del tutto vera, purtroppo.
Ma ritornando ai temi importanti menzionati in questo drama, fra sogni, aspirazioni, allenamenti, litigate e riappacificazioni, c’è spazio anche per affrontare temi LGBT.
Uno degli episodi più belli è stato appunto il quarto, dove Dan ha un blocco dello scrittore: non riesce a scrivere una canzone d’amore proprio perché non sa esattamente cosa è questo sentimento. Ed è proprio allora che i 8LOOM chiamano l’adunata per poter parlare di confessioni amorose, nella speranza che siano d’aiuto al loro compagno e capiamo così che Takumi si innamora indistintamente di femmine e maschi.
Non è comunque l’unico esempio perché il loro manager per aiutarli con i costumi del loro photo shooting, chiama proprio il suo fidanzato. In conclusione non si può dire che non siano rappresentati vari tipi di amore diverso e non solo LGBT: infatti vediamo raffigurati tanti rapporti e differenti modi di amare.
In definitiva, "I will be your bloom" è una di quelle serie che piacciono tantissimo a me, perché ti fanno staccare ed evadere dalla realtà, senza trame complicate, ma dando spazio anche a temi diversi e importanti; è un drama semplice, perché dopotutto parla solo di sette ragazzi che fanno di tutto per inseguire i propri sogni e ti fanno venire voglia di non mollare i tuoi. È una serie fatta di musica e di sorrisi, ma che ti entra nel cuore e lì rimane creandosi un bel posticino tutto per sé.