Lupin the Third
Esiste una società di ladri ignota al pubblico, ma molto nota nei circoli del crimine; i membri più anziani del gruppo hanno assegnato ai giovani ladri una prova: il furto dell'antica moneta d'oro chiamata la "Medaglia di Zeus". La ricompensa sarà il posto di capo della società.
I ladri, che si raggruppano in squadre per lavorare meglio e prendere il bottino, hanno più o meno fortuna; ma alla fine, uno solo di loro la spunta: Lupin III, l'ultimo discendente del noto ladro francese Arsenio Lupin. La sera successiva, Lupin non ha più la moneta che finisce in mano a Fujiko Mine, una collega da cui Lupin è attratto; all'apparenza sembra che Fujiko abbia borseggiato Lupin durante l'arrivo alla sede della società, ma è possibile che Lupin abbia lasciato fare; il capo dell'organizzazione, il vecchio Thomas Dawson (a cui Lupin si rivolge affettuosamente come zio), la pensa così e ha capito che Lupin vuole uscire dal gruppo per crearsi il suo destino da sé, come erede della famiglia Lupin. Questo è l'inizio del film.
Di per sé, come scenografie, effetti speciali, anche come attori scelti per il ruolo dei protagonisti e personaggi principali è un film assolutamente convincente, per queste cose appena elencate direi che è un ottimo live action di Lupin, anche la storia di base è carina, però io ci ravviso in questo film tre difetti che mi fanno abbassare il giudizio.
La storia di per sé è troppo scontata e prevedibile, sin dall'inizio si capisce per esempio che Lupin, Goemon, Je=igen e Fujiko non potrebbero mai essere uccisi, è quindi sono praticamente intoccabili per questioni di trama e sceneggiatura, come anche si capisce subito che alla fine sono sempre loro che c'è la faranno.
Alcune scenette realizzate nel film che ricordano alcune scenette dell'anime, non funzionano, fanno sembrare i personaggi troppo cartooneschi.
Alcune scene sono irrealistiche in senso negativo, per fare un esempio un gruppo di uomini che sparano a distanza ravvicinata con i mitra su Lupin e Jigen è neppure un proiettile colpisce i due che anzi si mettono in salvo senza nessun problema, sono scene irrealistiche e ingenue.
Per concludere questo per me è un film da 6,5 come voto, però gli assegno 5 per i tre motivi elencati sopra.
I ladri, che si raggruppano in squadre per lavorare meglio e prendere il bottino, hanno più o meno fortuna; ma alla fine, uno solo di loro la spunta: Lupin III, l'ultimo discendente del noto ladro francese Arsenio Lupin. La sera successiva, Lupin non ha più la moneta che finisce in mano a Fujiko Mine, una collega da cui Lupin è attratto; all'apparenza sembra che Fujiko abbia borseggiato Lupin durante l'arrivo alla sede della società, ma è possibile che Lupin abbia lasciato fare; il capo dell'organizzazione, il vecchio Thomas Dawson (a cui Lupin si rivolge affettuosamente come zio), la pensa così e ha capito che Lupin vuole uscire dal gruppo per crearsi il suo destino da sé, come erede della famiglia Lupin. Questo è l'inizio del film.
Di per sé, come scenografie, effetti speciali, anche come attori scelti per il ruolo dei protagonisti e personaggi principali è un film assolutamente convincente, per queste cose appena elencate direi che è un ottimo live action di Lupin, anche la storia di base è carina, però io ci ravviso in questo film tre difetti che mi fanno abbassare il giudizio.
La storia di per sé è troppo scontata e prevedibile, sin dall'inizio si capisce per esempio che Lupin, Goemon, Je=igen e Fujiko non potrebbero mai essere uccisi, è quindi sono praticamente intoccabili per questioni di trama e sceneggiatura, come anche si capisce subito che alla fine sono sempre loro che c'è la faranno.
Alcune scenette realizzate nel film che ricordano alcune scenette dell'anime, non funzionano, fanno sembrare i personaggi troppo cartooneschi.
Alcune scene sono irrealistiche in senso negativo, per fare un esempio un gruppo di uomini che sparano a distanza ravvicinata con i mitra su Lupin e Jigen è neppure un proiettile colpisce i due che anzi si mettono in salvo senza nessun problema, sono scene irrealistiche e ingenue.
Per concludere questo per me è un film da 6,5 come voto, però gli assegno 5 per i tre motivi elencati sopra.
Finalmente l'ho visto in DVD, dopo più d'un anno dala vergognosa uscita mordi e fuggi nelle sale italiane (il film dal vivo non lo sono andato a vedere perché dalle mie parti non lo proiettavano e poi se devo spicciarimi perché dopo tre giorni lo tolgono dalle sale, allora è meglio aspettare direttamente il DVD, così posso gustarmelo come e quando voglio). Che dire? E' decisamente un grandissimo passo avanti rispetto a "LUPIN III LA STRATEGIA PSICOCINETICA", del 1974, che, però, rispetto a questo film dal vivo, presentava un Lupin allupato col gentil sesso, tanto da saltar addosso a Fujiko e alle altre e rimanere in boxer, come in molti anime che ricordo. Ebbene, questo particolare a "luci rosse" nel film del 2014 non c'è (non ci sono scene di nudo, in verità, essendo un film per famiglie - ahi, ahi, ahi -), ma in compenso abbiamo tutte le altre qualità del ladro gentiluomo (basettoni a parte) e ciò non è poco, anche se, in verità uccide pochissimo con la sua Walther p.38. Fujiko andrebbe più che bene (ho apprezzato che in questo film, pur tradendo come suo solito, non viene fatta prigioniera da nessuno), peccato non porti la quinta e non si veda mai nuda (solo una scena in vasca con tante, anzi troppe bollicine che coprono il corpo). Buffo, ma mi ha ricordato la Catherine Zeta- Jones di "THE ENTRAPMENT", ma anche la Kelly Hu di "PIU' FORTE RAGAZZI" e X-MEN 2"...Sarà un pregio o un difetto? Quanto a Jigen e Goemon, beh, sì, sono loro, ma sono meno amici di Lupin di come me li ricordo nelle serie anime, nei film e negli special. Zenigata, poi, sarebbe perfetto (anche con la barbetta), anzi è il migliore dei cinque personaggi di Monkey Punch, peccato che insegua Lupin molto poco. E il film? Interessante, ma è un Lupin che è mescolato con "IL SANTO" (sia quello di Val Kilmer, che quello classico di Roger Moore), i vari film su Robin Hood, "OCEAN'S ELEVEN" di Steven Soderbergh, i vecchi telefilm dell'A-team (ma come, è una produzione giapponese e nelle scene d'azione non schizza quasi mai un pò di sangue?) e persino certi film francesi, tipo "LARGO WINCH" tratto da un fumetto d'avventura. Mortale della favola: per un Lupin III dal vivo perfetto sarebbe meglio mescolare il ladro del film 2014 (con le sue giacche colorate e le sue due Fiat 500) con quello farafallone del 1974, perché la verità sta nel mezzo.
"Il fattore sorpresa è essenziale"
Nel 2014 viene prodotto Lupin The Third, il live action ispirato all'omonima serie anime molto popolare in Italia, tanto che è arrivato nelle sale italiane nel 2016.
La trama è molto semplice, il "team Lupin" si prepara a rubare il Cuore Cremisi di Cleopatra, che appartiene a un nemico molto potente, ma prima di ciò capiremo cosa spinge il nostro divertente ladro a quella meravigliosa collana.
La sceneggiatura di questo film, anche se molto semplice e scontata, è stata prodotta più che bene grazie ad alcuni aspetti fondamentali molto simili alle serie anime; gli attori interpretano il proprio ruolo più che bene, avvicinandosi di molto all'aspetto originale dei personaggi, non solo fisicamente ma anche mentalmente; un vero peccato per l'attore che interpreta Lupin che di volto non soddisfi appieno l'aspetto del protagonista, ma devo comunque elogiarlo per la sua ottima interpretazione nei panni del famoso ladro.
Nel team vedremo anche Jigen, maestro di pistola, Goemon, che sorprende come sempre con la sua katana, e per finire non poteva mancare la bellissima Fujiko, scaltra e doppiogiochista come sempre; tutti loro vengono pedinati dall'ispettore Zenigata. Altri personaggi visti nella serie anime faranno la propria comparsa nel film, ovviamente, ma ora non stiamo qui a indicarli tutti.
Un po' di confusione è presente durante le scene d'azione, soprattutto alla vista di alcuni effetti speciali, che non sono prodotti male, ma presentano dei difetti nella realizzazione. Passando al comparto sonoro, il doppiaggio in italiano soddisfa appieno le aspettative, avvicinandosi sempre di più ai personaggi originali, mentre la colonna sonora è molto azzeccata e quasi simile a quella della serie, e gli effetti sonori sono ottimi.
Consiglio la visione di questo film soprattutto agli appassionati di Lupin, che secondo me non lo troveranno così orrendo come può sembrare di primo impatto, dato che di positivo ha un cast fenomenale e una regia più che sufficiente, ma forse si poteva migliorare la storia e renderla più coinvolgente di quanto non lo sia già. Nel complesso ne è uscito un ottimo film. Voto finale: 8
Nel 2014 viene prodotto Lupin The Third, il live action ispirato all'omonima serie anime molto popolare in Italia, tanto che è arrivato nelle sale italiane nel 2016.
La trama è molto semplice, il "team Lupin" si prepara a rubare il Cuore Cremisi di Cleopatra, che appartiene a un nemico molto potente, ma prima di ciò capiremo cosa spinge il nostro divertente ladro a quella meravigliosa collana.
La sceneggiatura di questo film, anche se molto semplice e scontata, è stata prodotta più che bene grazie ad alcuni aspetti fondamentali molto simili alle serie anime; gli attori interpretano il proprio ruolo più che bene, avvicinandosi di molto all'aspetto originale dei personaggi, non solo fisicamente ma anche mentalmente; un vero peccato per l'attore che interpreta Lupin che di volto non soddisfi appieno l'aspetto del protagonista, ma devo comunque elogiarlo per la sua ottima interpretazione nei panni del famoso ladro.
Nel team vedremo anche Jigen, maestro di pistola, Goemon, che sorprende come sempre con la sua katana, e per finire non poteva mancare la bellissima Fujiko, scaltra e doppiogiochista come sempre; tutti loro vengono pedinati dall'ispettore Zenigata. Altri personaggi visti nella serie anime faranno la propria comparsa nel film, ovviamente, ma ora non stiamo qui a indicarli tutti.
Un po' di confusione è presente durante le scene d'azione, soprattutto alla vista di alcuni effetti speciali, che non sono prodotti male, ma presentano dei difetti nella realizzazione. Passando al comparto sonoro, il doppiaggio in italiano soddisfa appieno le aspettative, avvicinandosi sempre di più ai personaggi originali, mentre la colonna sonora è molto azzeccata e quasi simile a quella della serie, e gli effetti sonori sono ottimi.
Consiglio la visione di questo film soprattutto agli appassionati di Lupin, che secondo me non lo troveranno così orrendo come può sembrare di primo impatto, dato che di positivo ha un cast fenomenale e una regia più che sufficiente, ma forse si poteva migliorare la storia e renderla più coinvolgente di quanto non lo sia già. Nel complesso ne è uscito un ottimo film. Voto finale: 8
Dopo tante reincarnazioni (manga, serie anime, lungometraggi, special, OAV, live action, fan fiction, crossover e chi più ne ha più ne metta) in cui il mitico Lupin III ha attraversato fasi alterne di alti e bassi con produzioni più o meno riuscite, a dire il vero, negli ultimi anni, a parte il riuscito special "Verde contro rosso" e la sorprendente serie anime "La donna chiamata Fujiko Mine" (disegnata da Takeshi Koike), la stragrande maggioranza delle produzioni lupiniane non si erano distinte per originalità, attestandosi su standard già collaudati. A tentare di risollevare i fasti del ladro gentiluomo ci prova questo film live action diretto nel 2014 da Ryūhei Kitamura, con Shun Oguri, uscito nelle sale italiane in occasione di un evento di tre giorni con la distribuzione di Microcinema.
Devo confessare che da fan di Lupin sono un po' deluso da questo film con attori in carne ed ossa, e forse proprio per via delle aspettative troppo alte posso dire di non averlo apprezzato al 100%. Cominciamo dagli aspetti negativi. La trama non spicca per originalità, risulta l'ennesima fotocopia di un qualsiasi lungometraggio di Lupin, con la differenza che il film in questione dura molto di più (due ore e quindici minuti circa), e quel di più si traduce in reiterate sequenze di azione e combattimento (più o meno riuscite) che agli spettatori poco avvezzi al genere alla lunga possono rivelarsi noiose e ripetitive. Succede tutto ciò che ci si aspetterebbe da un film di Lupin, il che, se per certi aspetti è rassicurante, per altri può essere scontato. Il mantenimento degli stessi doppiatori dell'ultima serie anime trasmessa in Italia ("L'avventura italiana") non è stata una scelta delle più felici, le voci perlopiù mal si adattano ai volti degli attori, salvo eccezioni, come nel caso di Zenigata, il suo urlo è impagabile. Ora veniamo ai lati positivi: la scelta degli attori. Fujiko Mine (Meisa Kuroki) merita una menzione per la sua bellezza mozzafiato e fa dimenticare presto la sua fonte di ispirazione animata! Curve sinuose, sguardi seduttivi e armi pesanti fanno di lei un personaggio davvero letale. A dire il vero proprio il protagonista titolare del brand ne esce un po' sottotono, ma non per colpa del bravissimo e simpatico attore Shun Oguri, che con le sue smorfie i suoi tic fa di tutto per entrare nella parte, piuttosto per via della cattiva gestione del personaggio, che fatica a emergere fra una marea di comprimari più o meno caratterizzati, ed è messo in ombra da una sceneggiatura tutta orientata all'azione pura. Ottimi anche gli altri attori protagonisti Goemon (Gō Ayano), Jigen (Tetsuji Tamayama) e Zenigata, tutti bravi e in linea con lo "spirito" delle loro controparti disegnate. Si è sentita la mancanza di una "Lupin girl" di turno che controbilanciasse lo strapotere di Fujiko sul piano del sex appeal. Buono anche il comparto "tecnico", dalle coreografie dei corpo a corpo agli inseguimenti con la 500, alla fotografia, agli effetti speciali. Anche qui però c'è un neo: la colonna sonora lounge jazz alla Henri Mancini è perfettamente in sintonia con l'atmosfera di Lupin, ma, se si toglie il tema musicale di Yuji Ono che lo ha reso famoso, è come se si togliesse il tema a James Bond, semplicemente non sarebbe più James Bond! Non usare quella musica così cinematografica per questo tipo di operazione è stato un vero delitto e ha sacrificato metà del fascino del film.
Insomma, più originalità in fase di sceneggiatura avrebbe senz'altro giovato a quest'ennesima versione di "Lupin III" che, a mio avviso, non sfrutta appieno le potenzialità espressive degli attori in carne ed ossa (e l'introspezione psicologica che ne deriva), preferendo piuttosto una traduzione letterale dall'anime votata all'azione pura, e in effetti in ultima analisi lo si può considerare un anime mediocre di Lupin, ma in altissima definizione.
Devo confessare che da fan di Lupin sono un po' deluso da questo film con attori in carne ed ossa, e forse proprio per via delle aspettative troppo alte posso dire di non averlo apprezzato al 100%. Cominciamo dagli aspetti negativi. La trama non spicca per originalità, risulta l'ennesima fotocopia di un qualsiasi lungometraggio di Lupin, con la differenza che il film in questione dura molto di più (due ore e quindici minuti circa), e quel di più si traduce in reiterate sequenze di azione e combattimento (più o meno riuscite) che agli spettatori poco avvezzi al genere alla lunga possono rivelarsi noiose e ripetitive. Succede tutto ciò che ci si aspetterebbe da un film di Lupin, il che, se per certi aspetti è rassicurante, per altri può essere scontato. Il mantenimento degli stessi doppiatori dell'ultima serie anime trasmessa in Italia ("L'avventura italiana") non è stata una scelta delle più felici, le voci perlopiù mal si adattano ai volti degli attori, salvo eccezioni, come nel caso di Zenigata, il suo urlo è impagabile. Ora veniamo ai lati positivi: la scelta degli attori. Fujiko Mine (Meisa Kuroki) merita una menzione per la sua bellezza mozzafiato e fa dimenticare presto la sua fonte di ispirazione animata! Curve sinuose, sguardi seduttivi e armi pesanti fanno di lei un personaggio davvero letale. A dire il vero proprio il protagonista titolare del brand ne esce un po' sottotono, ma non per colpa del bravissimo e simpatico attore Shun Oguri, che con le sue smorfie i suoi tic fa di tutto per entrare nella parte, piuttosto per via della cattiva gestione del personaggio, che fatica a emergere fra una marea di comprimari più o meno caratterizzati, ed è messo in ombra da una sceneggiatura tutta orientata all'azione pura. Ottimi anche gli altri attori protagonisti Goemon (Gō Ayano), Jigen (Tetsuji Tamayama) e Zenigata, tutti bravi e in linea con lo "spirito" delle loro controparti disegnate. Si è sentita la mancanza di una "Lupin girl" di turno che controbilanciasse lo strapotere di Fujiko sul piano del sex appeal. Buono anche il comparto "tecnico", dalle coreografie dei corpo a corpo agli inseguimenti con la 500, alla fotografia, agli effetti speciali. Anche qui però c'è un neo: la colonna sonora lounge jazz alla Henri Mancini è perfettamente in sintonia con l'atmosfera di Lupin, ma, se si toglie il tema musicale di Yuji Ono che lo ha reso famoso, è come se si togliesse il tema a James Bond, semplicemente non sarebbe più James Bond! Non usare quella musica così cinematografica per questo tipo di operazione è stato un vero delitto e ha sacrificato metà del fascino del film.
Insomma, più originalità in fase di sceneggiatura avrebbe senz'altro giovato a quest'ennesima versione di "Lupin III" che, a mio avviso, non sfrutta appieno le potenzialità espressive degli attori in carne ed ossa (e l'introspezione psicologica che ne deriva), preferendo piuttosto una traduzione letterale dall'anime votata all'azione pura, e in effetti in ultima analisi lo si può considerare un anime mediocre di Lupin, ma in altissima definizione.
Nel 2014, nei cinema giapponesi e di altri Paesi asiatici esce questo "Lupin the Third", film live action basato sul famoso manga e anime omonimo. In realtà si tratta del secondo film basato su Lupin Terzo dopo "Rupan Sansei - Nenriki chin sakusen", uscito in Italia come "Lupin III - La strategia psicocinetica", realizzato nel lontano 1974. Da allora, nonostante la popolarità di Lupin non sia mai calata, anzi, è andata sicuramente ad aumentare, come dimostra il fatto che la produzione di nuovi prodotti animati aventi per protagonisti il ladro e la sua banda non si è mai fermata, non è stato più realizzato nessun film dal vivo fino ad ora.
Il film in questione è una produzione internazionale ad alto budget, che vede coinvolti attori di diverse nazioni asiatiche (Giappone, Cina, Corea, Thailandia) ed europei, con molte parti recitate in più lingue nella versione originale, e nonostante sia evidentemente basato sul Lupin della seconda serie anime (quello in giacca rossa) per le atmosfere e i caratteri dei personaggi, il film ha una storia inedita che riracconta le "origini" della banda di Lupin, supervisionata da Monkey Punch in persona.
La storia del film vede Lupin, Fujiko e Jigen lavorare insieme ad altri ladri per una congrega chiamata "The Works", un gruppo di ladri che ha il nobile obiettivo di rubare tesori agli avidi collezionisti privati che li tengono tutti per sé stessi. Quando l'attuale capo dell'organizzazione decide di ritirarsi e di scegliere un nuovo capo, alcuni traditori fanno la propria mossa e inizia una lotta interna al gruppo. Al centro della contesa c'è un prezioso e inestimabile gioiello e Lupin si ritroverà a lottare contro quelli che fino a poco prima considerava amici in una lotta per il suo possesso.
Il film della durata di due ore è ben girato e ben fatto, e, nonostante la sua durata, non annoia, rivelandosi piacevole e gradevole da guardare fino alla fine. I caratteri dei personaggi sono stati rispettati e il risultato finale è più che soddisfacente: dicono alcune delle loro frasi più celebri, si comportano come devono comportarsi. Anche per quel che riguarda costumi e aspetto fisico non ci si può lamentare. Lupin è Lupin, fa strano solo vederlo tirare calci volanti, ma si può chiudere un occhio, Fujiko è bella e doppiogiochista, Jigen è forse un po' troppo giovane e Goemon un po' troppo anonimo, ma nel complesso tutti gli attori se la cavano e non deludono le aspettative molto alte. Solo forse Zenigata è davvero diverso dalla controparte animata, ma l'attore che lo interpreta lo fa nel migliore dei modi e, nonostante la scarsa somiglianza, la sua interpretazione è davvero buona.
La storia del film non ha nulla da invidiare a quelli che sono i classici special annuali che vengono prodotti ormai da più di venti anni, ha un buon inizio e un discreto svolgimento e soprattutto un bel finale, perfettamente in linea con il Lupin animato. C'è azione, ci sono sparatorie, inseguimenti in auto a bordo della mitica 500 gialla, c'è l'organizzazione del grande furto e la sua messa in scena.
Anche la colonna sonora fa la sua parte e, nonostante per il film non sia stato usato un solo brano della colonna sonora originale, nemmeno il tema storico di Lupin per dirne uno, c'è la chiara impronta jazz ad accompagnare tutte le scene più importanti e soprattutto i titoli di coda, che sono una piccola chicca e una citazione delle sigle della serie anime.
Per tutti questi motivi ritengo che questo film live action di Lupin sia fatto più che bene. Certo, non posso fare a meno di pensare che se fosse stato realizzato come anime sarebbe venuto ancora meglio, ma per essere un film dal vero, il risultato è davvero più che soddisfacente e lo dico da fan di Lupin, un personaggio che adoro e seguo da più di venti anni.
I fan di Lupin e la sua banda non resteranno delusi.
Il film in questione è una produzione internazionale ad alto budget, che vede coinvolti attori di diverse nazioni asiatiche (Giappone, Cina, Corea, Thailandia) ed europei, con molte parti recitate in più lingue nella versione originale, e nonostante sia evidentemente basato sul Lupin della seconda serie anime (quello in giacca rossa) per le atmosfere e i caratteri dei personaggi, il film ha una storia inedita che riracconta le "origini" della banda di Lupin, supervisionata da Monkey Punch in persona.
La storia del film vede Lupin, Fujiko e Jigen lavorare insieme ad altri ladri per una congrega chiamata "The Works", un gruppo di ladri che ha il nobile obiettivo di rubare tesori agli avidi collezionisti privati che li tengono tutti per sé stessi. Quando l'attuale capo dell'organizzazione decide di ritirarsi e di scegliere un nuovo capo, alcuni traditori fanno la propria mossa e inizia una lotta interna al gruppo. Al centro della contesa c'è un prezioso e inestimabile gioiello e Lupin si ritroverà a lottare contro quelli che fino a poco prima considerava amici in una lotta per il suo possesso.
Il film della durata di due ore è ben girato e ben fatto, e, nonostante la sua durata, non annoia, rivelandosi piacevole e gradevole da guardare fino alla fine. I caratteri dei personaggi sono stati rispettati e il risultato finale è più che soddisfacente: dicono alcune delle loro frasi più celebri, si comportano come devono comportarsi. Anche per quel che riguarda costumi e aspetto fisico non ci si può lamentare. Lupin è Lupin, fa strano solo vederlo tirare calci volanti, ma si può chiudere un occhio, Fujiko è bella e doppiogiochista, Jigen è forse un po' troppo giovane e Goemon un po' troppo anonimo, ma nel complesso tutti gli attori se la cavano e non deludono le aspettative molto alte. Solo forse Zenigata è davvero diverso dalla controparte animata, ma l'attore che lo interpreta lo fa nel migliore dei modi e, nonostante la scarsa somiglianza, la sua interpretazione è davvero buona.
La storia del film non ha nulla da invidiare a quelli che sono i classici special annuali che vengono prodotti ormai da più di venti anni, ha un buon inizio e un discreto svolgimento e soprattutto un bel finale, perfettamente in linea con il Lupin animato. C'è azione, ci sono sparatorie, inseguimenti in auto a bordo della mitica 500 gialla, c'è l'organizzazione del grande furto e la sua messa in scena.
Anche la colonna sonora fa la sua parte e, nonostante per il film non sia stato usato un solo brano della colonna sonora originale, nemmeno il tema storico di Lupin per dirne uno, c'è la chiara impronta jazz ad accompagnare tutte le scene più importanti e soprattutto i titoli di coda, che sono una piccola chicca e una citazione delle sigle della serie anime.
Per tutti questi motivi ritengo che questo film live action di Lupin sia fatto più che bene. Certo, non posso fare a meno di pensare che se fosse stato realizzato come anime sarebbe venuto ancora meglio, ma per essere un film dal vero, il risultato è davvero più che soddisfacente e lo dico da fan di Lupin, un personaggio che adoro e seguo da più di venti anni.
I fan di Lupin e la sua banda non resteranno delusi.