Transformers 3 - Dark of the Moon

Con questo terzo capitolo, la saga dei Transformers riesce a trovare un giusto equilibrio narrativo e raggiunge un suo apice, perché gli umani tornano ad essere efficaci contro i Decepticons ma non rubano la scena agli Autobots, insomma realizzano un gioco di squadra che mi è piaciuto. Inoltre Bay ha provato a realizzare una trama meno lineare e prevedibile, già partendo da una fantasiosa ricostruzione della corsa allo spazio e ha saputo pure inserire un colpo di scena piuttosto inaspettato e funzionale. Il tutto è accompagnato da una regia che sa spesso sfruttare bene gli ottimi effetti speciali per realizzare grandiose scene di spettacolare distruzione, come pure sa rendere bene il carisma di Optimus Prime, protagonista di momenti davvero epici.
Certo tutto questo non fa sparire i difetti tipici del cinema di Bay, ossia uno stile narrativo a volte frastornante, una storia dove spesso la logica resta a casa, un umorismo alla 'dovrei ridere?', personaggi parecchio macchiettistici e la protagonista femminile (anche se non proprio inutile) che serve soprattutto per il fan service. Però sono aspetti che si possono tralasciare vista la grande quantità di spettacolo offerta.
Insomma, questo film è solo un giocattolone fracassone ma per chi è consapevole di questo è un giocattolone niente male.
Voto tra il 7 e il 7,5.

Nel 2011 è uscito il terzo capitolo della saga "live action" dei "Transformers". Viene introdotto da un prologo in cui si mostra che, all'inizio degli anni '60, un'astronave Autobot in fuga si schiantò sulla faccia nascosta della Luna e che fu proprio questo a dare un'accelerata al programma spaziale americano. Il relitto dell'astronave in effetti fu visitato da Armstrong e Aldrin durante la loro missione e su questo fu tenuto il riserbo più assoluto. Si torna poi ai giorni nostri, in cui troviamo un Sam Witwicky laureato, in cerca di prima occupazione e ospitato in casa della sua nuova fiamma, la bionda inglese Carly (Rosie Huntington-Whiteley). I Decepticon incrociano nuovamente la sua strada: stavolta il loro piano è nientemeno che di trasportare ciò che resta di Cybertron sulla Terra. Ma con gli Autobot torna anche il loro antico capo, Sentinel Prime (che a me però ricorda tanto il "vecchio saggio" Alpha Trion) e lo scontro con Megatron si riaccende. Questo per me è il più debole film della trilogia, pur essendo altamente spettacolare. La storia tende ad avvitarsi su sé stessa e si sente la mancanza di Megan Fox, che aveva incantato il pubblico nei due film precedenti e su cui il regista/sceneggiatore/produttore fa una citazione che è una vera e propria cattiveria.