Kiseijū Part 1
"Kiseiju Part 1" è il live action ispirato all'anime "Parasyte" prodotto nel 2014; ha avuto un discreto successo, in quanto presta molta attenzione a non allontanarsi molto dal tema originale, seppur modificando qualcosa a livello di trama.
La trama si concentra sui parassiti, precisamente alieni, che in una notte cadono dal cielo all'interno di bozzoli, il cui obiettivo è impossessarsi dei corpi umani, invadere la Terra e prenderne il possesso.
Lo sviluppo della trama è quasi simile e vede come protagonista il nostro Shinichi, un ragazzo timido e indifeso, impegnato sempre negli studi; nella notte dell'invasione viene attaccato da uno dei parassiti, ma per sua fortuna riesce a impedirgli di farsi prendere in possesso il cervello, spostando la sua permanenza nel suo braccio destro. Molti eventi vengono modificati, ma in sostanza la storia non si sposta dall'originale, mantenendo una certa coerenza sul futuro rapporto tra Shinichi e "Migi"; da apprezzare anche come gli eventi portano sempre a qualcosa di interessante, lo stesso vale per le scene di riflessione, che non annoiano più di tanto, grazie allo strano essere che a suo modo sa essere divertente.
I personaggi rimangono fedeli agli originali, e grazie a quest'aspetto la visione sarà molto più appassionata ed emotiva.
Il comparto tecnico è il punto forte del film, da cui trae molto vantaggio. L'aspetto grafico del parassita è identico all'originale, inoltre gli effetti grafici sono spettacolari e non mi aspettavo questi livelli così alti; l'ambientazione è stata creata in modo impeccabile, ti dà la sensazione di cosa realmente si prova a vivere in un mondo del genere, dove chiunque, anche il tuo migliore amico, può essere un parassita pronto a mangiarti. Il comparto sonoro mi è piaciuto moltissimo, con musiche di sottofondo azzeccate che mettono adrenalina e sottolineano in particolar modo la scena in visione.
Non ho dubbi nel consigliare questo film a tutti, anche per chi non avesse visto l'anime.
La trama si concentra sui parassiti, precisamente alieni, che in una notte cadono dal cielo all'interno di bozzoli, il cui obiettivo è impossessarsi dei corpi umani, invadere la Terra e prenderne il possesso.
Lo sviluppo della trama è quasi simile e vede come protagonista il nostro Shinichi, un ragazzo timido e indifeso, impegnato sempre negli studi; nella notte dell'invasione viene attaccato da uno dei parassiti, ma per sua fortuna riesce a impedirgli di farsi prendere in possesso il cervello, spostando la sua permanenza nel suo braccio destro. Molti eventi vengono modificati, ma in sostanza la storia non si sposta dall'originale, mantenendo una certa coerenza sul futuro rapporto tra Shinichi e "Migi"; da apprezzare anche come gli eventi portano sempre a qualcosa di interessante, lo stesso vale per le scene di riflessione, che non annoiano più di tanto, grazie allo strano essere che a suo modo sa essere divertente.
I personaggi rimangono fedeli agli originali, e grazie a quest'aspetto la visione sarà molto più appassionata ed emotiva.
Il comparto tecnico è il punto forte del film, da cui trae molto vantaggio. L'aspetto grafico del parassita è identico all'originale, inoltre gli effetti grafici sono spettacolari e non mi aspettavo questi livelli così alti; l'ambientazione è stata creata in modo impeccabile, ti dà la sensazione di cosa realmente si prova a vivere in un mondo del genere, dove chiunque, anche il tuo migliore amico, può essere un parassita pronto a mangiarti. Il comparto sonoro mi è piaciuto moltissimo, con musiche di sottofondo azzeccate che mettono adrenalina e sottolineano in particolar modo la scena in visione.
Non ho dubbi nel consigliare questo film a tutti, anche per chi non avesse visto l'anime.
Giudicare un film che nasce in un Paese, in una cultura e in un contesto così lontano dal nostro Occidente, non è semplice, ma, essendo questo "Kiseuju Part 1" così fedele all'anime e al manga, farò del mio meglio per dare agli amici di Animeclick.it un parere quanto più obiettivo possibile.
Un primo pregio, dei molti che fanno attestare questa produzione su un ottimo livello, l'ho già evidenziato: la fedeltà alla storia originale di Hitoshi Iwaaki. E non a caso sottolineo questo aspetto come un pregio, vista l'innegabile qualità del capolavoro del sensei Iwaaki.
Ho apprezzato molto anche la capacità recitativa degli interpreti, che, seppur provenienti da una scuola così diversa, hanno saputo calarsi in modo più che adeguato nei loro personaggi. E in particolare questo vale ancor di più per i personaggi secondari, che nonostante il loro ruolo di minore importanza hanno saputo rendere al meglio i loro personaggi.
Ottima anche la regia, che riesce a regalare un ottimo ritmo allo sviluppo di una trama di per sé già adrenalinica, senza "inquinarla" con pause o eccessi che altre volte ho visto in altre produzioni nipponiche, e che finiscono per inficiare il risultato finale. Stavolta invece l'azione è frenetica e incalzante, quando il focus del film si sposta sulle scene di combattimento, lenta e riflessiva, invece, quando ci si sofferma sui rapporti interpersonali tra Shinichi e i vari personaggi, Migi su tutti, con dialoghi scorrevoli e mai prolissi.
Una cosa che sicuramente è stata persa rispetto al manga e all'anime è stata l'accuratissima introspezione psicologica dei personaggi, che, in particolar modo nel caso di Shinichi e del suo mutamento in seguito alla simbiosi con il parassita, è decisamente lo stato dell'arte sia nell'anime che, ancor di più, nel manga. Non che i personaggi siano stati tratteggiati in modo superficiale, in questa produzione cinematografica, anzi, ma i tempi ristretti del film non hanno consentito di compiere il lavoro sopraffino che abbiamo visto nelle altre opere precedenti a questo "Kiseiju Part 1".
Molto buono anche il comparto sonoro, con effetti audio più che adeguati nelle scene di combattimento, e un'ottima colonna sonora, che riesce a farsi apprezzare e a non stonare affatto in chi, come me, ha ancora nelle orecchie la bellissima OST della serie animata, curata dal brillantissimo Ken Arai.
Veniamo, infine, a quello che già dal trailer si presenta come il fiore all'occhiello dell'intera produzione: gli effetti speciali. Siamo perfettamente d'accordo che nel 2015, con la tecnologia che abbiamo a disposizione, gli effetti speciali all'altezza siano il minimo sindacale da richiedere a qualsiasi produzione a tema horror, fantasy o fantascientifico, ma vedere i volti dei parassiti scomporsi per mostrarsi nelle loro mostruose e tentacolari forme è qualcosa che fa un certo effetto. E le scene in questione avvengono con una fluidità e un dettaglio davvero sorprendenti. A voler trovare qualche difetto, si può citare l'espressione un po' "ebete" con cui la forma vagamente antropomorfa di Migi è stata realizzata, ma si tratta davvero di voler trovare il pelo nell'uovo. Unico, reale, momento di incertezza del comparto tecnico l'ho trovato invece in una scena che non era nemmeno troppo complessa, rispetto a quelle legate alla metamorfosi dei parassiti, ovvero al momento in cui Shinichi si butta da una finestra con Murano in braccio (scena presente sia nel manga che nell'anime), momento in cui si percepisce nettamente il cambio di scena tra quella del salto e quella dell'atterraggio, facendo trasparire, solo in questo caso, una certa superficialità dell'effetto.
In conclusione, ci troviamo di fronte a una buonissima trasposizione cinematografica di quello che è, a tutti gli effetti, un capolavoro dei manga prima e degli anime poi. Il rischio di perdersi con un lavoro superficiale o di celebrare la storia o i personaggi con "fanfaronate" che sarebbero risultate ridicole o poco sopportabili era molto alto, ma, saggiamente, è stata scelta la strada di rimanere fedeli al plot originale, e il risultato è stato decisamente positivo.
Sicuramente consigliato agli amanti del capolavoro di Iwaaki e a coloro che hanno apprezzato l'anime. Ma anche chi cerca un film d'azione, condito da una componente horror e fantascientifica, ricco di combattimenti ed effetti speciali, non rimarrà certo deluso.
Un primo pregio, dei molti che fanno attestare questa produzione su un ottimo livello, l'ho già evidenziato: la fedeltà alla storia originale di Hitoshi Iwaaki. E non a caso sottolineo questo aspetto come un pregio, vista l'innegabile qualità del capolavoro del sensei Iwaaki.
Ho apprezzato molto anche la capacità recitativa degli interpreti, che, seppur provenienti da una scuola così diversa, hanno saputo calarsi in modo più che adeguato nei loro personaggi. E in particolare questo vale ancor di più per i personaggi secondari, che nonostante il loro ruolo di minore importanza hanno saputo rendere al meglio i loro personaggi.
Ottima anche la regia, che riesce a regalare un ottimo ritmo allo sviluppo di una trama di per sé già adrenalinica, senza "inquinarla" con pause o eccessi che altre volte ho visto in altre produzioni nipponiche, e che finiscono per inficiare il risultato finale. Stavolta invece l'azione è frenetica e incalzante, quando il focus del film si sposta sulle scene di combattimento, lenta e riflessiva, invece, quando ci si sofferma sui rapporti interpersonali tra Shinichi e i vari personaggi, Migi su tutti, con dialoghi scorrevoli e mai prolissi.
Una cosa che sicuramente è stata persa rispetto al manga e all'anime è stata l'accuratissima introspezione psicologica dei personaggi, che, in particolar modo nel caso di Shinichi e del suo mutamento in seguito alla simbiosi con il parassita, è decisamente lo stato dell'arte sia nell'anime che, ancor di più, nel manga. Non che i personaggi siano stati tratteggiati in modo superficiale, in questa produzione cinematografica, anzi, ma i tempi ristretti del film non hanno consentito di compiere il lavoro sopraffino che abbiamo visto nelle altre opere precedenti a questo "Kiseiju Part 1".
Molto buono anche il comparto sonoro, con effetti audio più che adeguati nelle scene di combattimento, e un'ottima colonna sonora, che riesce a farsi apprezzare e a non stonare affatto in chi, come me, ha ancora nelle orecchie la bellissima OST della serie animata, curata dal brillantissimo Ken Arai.
Veniamo, infine, a quello che già dal trailer si presenta come il fiore all'occhiello dell'intera produzione: gli effetti speciali. Siamo perfettamente d'accordo che nel 2015, con la tecnologia che abbiamo a disposizione, gli effetti speciali all'altezza siano il minimo sindacale da richiedere a qualsiasi produzione a tema horror, fantasy o fantascientifico, ma vedere i volti dei parassiti scomporsi per mostrarsi nelle loro mostruose e tentacolari forme è qualcosa che fa un certo effetto. E le scene in questione avvengono con una fluidità e un dettaglio davvero sorprendenti. A voler trovare qualche difetto, si può citare l'espressione un po' "ebete" con cui la forma vagamente antropomorfa di Migi è stata realizzata, ma si tratta davvero di voler trovare il pelo nell'uovo. Unico, reale, momento di incertezza del comparto tecnico l'ho trovato invece in una scena che non era nemmeno troppo complessa, rispetto a quelle legate alla metamorfosi dei parassiti, ovvero al momento in cui Shinichi si butta da una finestra con Murano in braccio (scena presente sia nel manga che nell'anime), momento in cui si percepisce nettamente il cambio di scena tra quella del salto e quella dell'atterraggio, facendo trasparire, solo in questo caso, una certa superficialità dell'effetto.
In conclusione, ci troviamo di fronte a una buonissima trasposizione cinematografica di quello che è, a tutti gli effetti, un capolavoro dei manga prima e degli anime poi. Il rischio di perdersi con un lavoro superficiale o di celebrare la storia o i personaggi con "fanfaronate" che sarebbero risultate ridicole o poco sopportabili era molto alto, ma, saggiamente, è stata scelta la strada di rimanere fedeli al plot originale, e il risultato è stato decisamente positivo.
Sicuramente consigliato agli amanti del capolavoro di Iwaaki e a coloro che hanno apprezzato l'anime. Ma anche chi cerca un film d'azione, condito da una componente horror e fantascientifica, ricco di combattimenti ed effetti speciali, non rimarrà certo deluso.