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MangAnimeEnthusiast

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Il più grande regista cinese contemporaneo, Zhang Yimou (noto per celebri titoli come "La Foresta dei Pugnali Volanti" o "Lanterne Rosse"), affronta una sofferta vicenda ambientata
durante l'opprimente periodo della Rivoluzione Culturale, in cui il dissidente Lu Yanshi cerca di riprendere i contatti con la moglie e la figlia; purtroppo è proprio quest'ultima, per ottenere un prestigioso ruolo come danzatrice, che lo denuncia alle autorità.
Dopo tre anni, il riabilitato uomo torna a casa, ma non può riabbracciare come sperato la famiglia, con la figlia ormai lavoratrice e soprattutto la moglie affetta da una grave amnesia che le impedisce di riconoscerlo, arrivando a scambiarlo per chiunque, ed occasionalmente a respingerlo duramente.
Lu tuttavia farà di tutto per restarle vicino, cercando ogni alternativa per sbloccarle la memoria.

Yimou traccia un piccolo dramma avvolto dalla più mesta atmosfera, sia sul piano tecnico che narrativo, delineando come detto l’opprimente contesto sociopolitico dell’epoca, ma soffermandosi sempre sull’aspetto più umano, mettendo in risalto la psicologia di ogni personaggio che, nelle loro più pure fragilità, rivelano la più totale essenza del loro animo.
I tre interpreti principali trasmettono molto bene questi continui contrasti esterni e interni, a partire dalla fidata collaboratrice del regista, la sempre carismatica Gong Li, che nell’oscillare tra confusione e flebile lucidità resta il collante su cui si regge l’unione famigliare, tra la disperata determinazione del marito, reso molto bene da Chen Daoming, e la figlia resa dall’esordiente Zhang Huiwen, che riesce invece ad incarnare appieno l’egoistico spirito di un’adolescente immatura, respinta dalla madre in virtù del suo capriccioso gesto, e ancora non del tutto in grado di accettare la propria responsabilità nell’aver causato la tragedia, ma senza per questo rimanere impassibile.

L’ottima regia del Maestro riesce a mostrare il più forte senso di quotidianità, in cui il più sincero senso di smarrimento assume i connotati più sconvolgenti proprio in virtù di ciò, evocando quindi sentimenti e considerazioni tra le più originali e tristi degli ultimi anni, ma senza risultare in alcun modo eccessivamente melodrammatico o ingenuo.

Forse non tra i principali risultati della carriera di Yimou, ma sempre uno dei più distintivi esempi sul come illustrare le più intime e desolanti situazioni, e di contro il modo più vero e concreto di reagire e non far schiacciare né gli altri né noi stessi dal loro peso.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"Coming Home", oppure "Lettere di uno sconosciuto", è una storia dolorosa ambientata nella Rivoluzione Culturale in Cina, prodotto dalla Lucky Red nel 2014 e arrivato in Italia nel 2015.

Durante la Rivoluzione Culturale ci sono molti oppositori, tra cui Lu Yanshi, un padre che è costretto ad allontanarsi dalla propria famiglia. Una notte decide di ritornare a casa sua per rivedere sua moglie, ma la figlia lo tradisce e chiama la vigilanza; questo perché sua figlia è molto condizionata dalla reputazione del padre nella sua accademia di danza, e quindi dopo ricatti della stessa accademia si vede costretta a tradire il proprio padre; infatti il giorno dopo, mentre i genitori si stanno per incontrare, il padre viene catturato e la madre subisce un brutto trauma alla testa. Anni dopo Lu ritorna a casa dalla moglie, ma lei non si ricorda più di lui, per via del trauma, e quindi al nostro protagonista non resta che cercare in tutti i modi di far riaffiorare i loro ricordi nella donna che ama.

A livello di sviluppo trama, il film è molto semplice e scontato, ma il livello di drammaticità riesce a insabbiare questi aspetti; alcune parti del film potrebbero annoiare molto, infatti ci sono più parti riflessive che altro. I personaggi hanno sicuramente il loro peso nella storia, infatti la povera moglie è sicuramente al centro della storia: sopportare le scelte del marito che ama e compatire la propria figlia che vuole soltanto realizzare il suo sogno.
Il comparto tecnico è ben riuscito, l'ambientazione è stata messa su molto bene e rispecchia molto quegli anni della rivoluzione in Cina; il comparto sonoro forse pecca un po', la colonna sonora infatti non mi ha colpito molto, ma almeno il doppiaggio in italiano è da apprezzare molto.

Concludo dicendo che questo film sicuramente poteva fare meglio su alcuni aspetti, ma il livello di drammaticità che colpisce chi lo visiona è da apprezzare, in fondo la Lucky Red non delude mai. Lo consiglio a chi ama il genere drammatico.