I Am A Hero
Ogni volta che mi accingo a guardare una trasposizione live-action di un manga (che abbia letto o meno) ho sempre il timore che quello che andrò a vedere sia una perdita di tempo o, peggio, che non sia all'altezza dell'opera originale, che non gli renda insomma giustizia. Di solito questo avviene perché vengono cambiate troppe cose a livello di sceneggiatura rispetto al materiale originale, e le nuove parti non risultano all'altezza. Diciamo pure subito che il film di "I am a Hero" risulta assai differente dal manga, cancellando molte parti più o meno importanti, in particolar modo quello che succede nei primi volumi, soprattutto le parti più lente. Ovviamente un'operazione del genere era abbastanza scontata, visto che il film dura circa 2 ore, ed i volumi da adattare fino a quel momento erano parecchi. Leggendo ciò si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad un film mediocre, ma in realtà non è così: il risultato finale infatti è comunque più che valido, merito anche di una regia sapiente e di effetti speciali credibili: logicamente non ci troviamo di fronte a blockbuster di Hollywood con budget da decine e decine di milioni di dollari (come ad esempio World War Z), ma non c'è una scena in cui la computer grafica non risalti (troppo) rispetto agli attori reali ed agli effetti pratici. Senza contare che, al contrario CDI molti film di Hollywood sugli zombie, in questo film non mancano scene splatter a volontà (come si possono trovare anche nel manga).
Un plauso anche agli attori, in particolare al protagonista, che risulta essere quasi la copia perfetta della sua controparte cartacea.
Come si accennava all'inizio molto è stato tagliato o condensato del manga originale, a spese di vari personaggi, ma ciò non è bastato: anche il finale rimane aperto, cosa che aprirebbe la strada almeno ad un secondo film, ma ad oggi, nonostante il manga si sia concluso nel 2017, non si sa se verrà mai girato. Intendiamoci: il film non termina con un "cliffhanger", quindi non si può dire che lasci in sospeso molte questioni, ma d'altro canto si capisce che la vicenda non può finire così. È anche vero che la seconda parte del manga che dovrebbe essere trasposta è molto meno convenzionale e molto più complessa da adattare per il grande schermo (incluso il finale del manga, alquanto criptico), per quanto indubbiamente affascinante.
In ogni caso, anche se non dovessimo mai vedere un seguito, questo film rimane comunque un esempio di come i giapponesi siano ancora in grado di produrre lungometraggi decenti tratti da altre opere, nonostante molte pellicole possano far pensare il contrario.
Un plauso anche agli attori, in particolare al protagonista, che risulta essere quasi la copia perfetta della sua controparte cartacea.
Come si accennava all'inizio molto è stato tagliato o condensato del manga originale, a spese di vari personaggi, ma ciò non è bastato: anche il finale rimane aperto, cosa che aprirebbe la strada almeno ad un secondo film, ma ad oggi, nonostante il manga si sia concluso nel 2017, non si sa se verrà mai girato. Intendiamoci: il film non termina con un "cliffhanger", quindi non si può dire che lasci in sospeso molte questioni, ma d'altro canto si capisce che la vicenda non può finire così. È anche vero che la seconda parte del manga che dovrebbe essere trasposta è molto meno convenzionale e molto più complessa da adattare per il grande schermo (incluso il finale del manga, alquanto criptico), per quanto indubbiamente affascinante.
In ogni caso, anche se non dovessimo mai vedere un seguito, questo film rimane comunque un esempio di come i giapponesi siano ancora in grado di produrre lungometraggi decenti tratti da altre opere, nonostante molte pellicole possano far pensare il contrario.