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joke95

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Record of Lodoss war - Lady of Pharis - è un'opera di Ryo Mizuno e Akihiro Yamada, incentrata sull'isola Lodoss di molto tempo fa, quando uno stregone decise di evocare il più potente dei demoni mosso dal desiderio di conquista dell'isola; piu tardi, insieme al demone evocato, verranno liberate altre creature oscure le quali dovranno essere sconfitte da Flaus e dai suoi valorosi compagni, per garantire la pace sull'isola.

I personaggi:
In questa serie non ci saranno i soliti personaggi come Parn, Spark, Ghim ecc... ma abbiamo la sopracitata Flaus, la quale è una giovane fanciulla comandante dei sacerdoti guerrieri, sempre pronta a difendere il suo paese natìo da creature oscure. Flaus non sarà sola, infatti al suo fianco ci saranno Beld e Worth. Beld (uno tra i miei personaggi preferiti) è un mercenario vagabondo dai capelli scarlatti mentre Worth è un potente mago nonché l'aiutante di Beld.

Ora soffermiamoci sul disegno di Akihiro Yamada che a me piace molto poiché ha un tratto preciso e molto pulito. La maggior parte delle tavole che realizza occupano ben due pagine, l'unica cosa che non mi piace è che l'autore non imposta i fondali, salvo in rarissime scene.

L'edizione che ci offre la J-pop è davvero buona, entrambi i volumi hanno pagine a colori con una buona rilegatura e una copertina molto rigida, il primo volume ha 290 pagine, il secondo 226 e ogni volume costa 9.90 euro potendo contare su di un formato piuttosto corposo; l'unica pecca dell'edizione è che si legge all'occidentale ma per il resto non c'è da lamentarsi! Questa serie mi è piaciuta molto, sia per trama che per i disegni e la consiglierei a chiunque volesse iniziare questa saga fantasy.
Voto finale: 7 ½


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Dreamer80

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
Premetto che questo è il primo manga dell'universo di Lodoss che ho letto, ma se il buon giorno si vede del mattino devo purtroppo dire di essere rimasto abbastanza deluso dalla lettura dei volumi, tanto che sono arrivato alla fine a fatica,quasi surclassato da noia e incomprensione.
Avevo già dato uno sguardo alla trama prima di cominciare la lettura, nonostante non fosse chiaramente nulla di originale, speravo almeno di trovarmi di fronte ad una storia fantasy ben narrata e illustrata.
Invece purtroppo mi sono trovato di fronte ad una storia davvero troppo spezzettata, confusionaria, che cerca a tutti costi di ricreare epicità senza riuscirci.
Dialoghi e intermezzi troppo scontati, avvenimenti liquidati con troppa superficialità, mancanza di continuità nella narrazione, personaggi appena abbozzati e comunque ampiamente stereotipati.
La cosa peggiore in una qualunque lettura secondo me è voltare pagina e chiedersi cosa stia accadendo, dove ci si trovi ora etc, senza riuscire a darsi risposta, ed è quello che mi è successo leggendo Lady of Pharis.
Ho quasi avuto la sensazione a volte di star leggendo tante piccole scene tutte slegate l'una dall'altra, anche se poi in realtà non è così.

Credo in fondo che in parte sia anche colpa dei disegni che, sebbene in alcuni frangenti "statici" o, se giudicati come illustrazione singola, possano ben figurare, in un contesto invece dinamico e narrativo risultano davvero troppo, troppo confusionari e poco chiari.
Non è possibile dover assistere a delle scene di guerra e combattimenti senza avere la benché minima idea di cosa stia accadendo! Certo, chiaramente io ci ho messo tanta fantasia per ricostruire ed immaginare l'accaduto, ma il compito di un disegnatore è mettere il lettore nelle condizioni migliori e ideali di poter sprigionare la sua inventiva.
Qua succede il contrario, le idee si confondono, ho sperato incominciando la lettura del secondo volume, più curato del primo, che la situazione si schiarisse, ma invano.

Parlo chiaramente da novizio della saga, probabilmente un appassionato potrebbe trovare più interesse di me nella lettura, ma non me la sento di consigliarlo, a livello di opere fantasy c'è davvero molto di meglio in giro, e anche molto più a buon mercato.


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phoenix

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
In Record of Lodoss War - The Lady of Pharis l'isola di Lodoss è stata invasa dai demoni a causa di un sovrano assetato di potere che, non essendo soddisfatto delle terre da lui dominate, invoca il re dei demoni sperando che egli esaudisca il suo desiderio di conquista. Ma quest'ultimo, che ha l'aspetto di bella e nuda ragazza dai capelli corvini, lo uccide e permette ad altri demoni di imperversare per l'isola. L'unico modo per evitare che l'isola di Lodoss finisca sotto il controllo dei demoni è quello di uccidere il re dei demoni.
Nei due volumetti è appunto narrata la storia che ha portato sette eroi incontrarsi e in seguito a scontrarsi con il re dei demoni. I suddetti eroi sono: Flaus, una sacerdotessa guerriera devota a Pharis; Fharn, un cavaliere bianco; Beld, il barbaro; Frobe, re del popolo dei nani (quasi interamente distrutto dai demoni e ora loro tana); Neese, sacerdotessa di Marfa; Wort, il mago; nonchè una maga guerriera che non rivela il proprio nome.
Ora, leggendo questa sequela di nomi, penserete che sia un elenco senza senso dato che in effetti non dico niente riguardo questi personaggi, ma la realtà è che non c'è molto da dire: già pensando allo stereotipo della loro classe li si può inquadrare abbastanza fedelmente, e considererei uno spoiler rivelarvi anche le poche caratteristiche di questi personaggi che vengono svelate durante l'opera. Credo che questa piattezza dei personaggi sia dovuta alla volontà di inserire un numero eccessivo di personaggi in un opera che conta solo due volumetti. Infatti la trama, seppur non brillante per originalità non aveva nulla che impedisse all'opera di raggiungere buoni livelli qualitativi.
Il tratto non è brutto ma può risultare un po' caotico a causa dello scarso uso dei retini, abbinato a una consistente varietà di dettagli crearti con il bianco e nero, ed infatti le maggiori potenzialità del disegnatori si notano nelle copertine che sono spettacolari, in particolar modo la seconda.
La recente edizione J-pop raggiunge e soliti standard elevati tipici della casa editrice ma, sebbene presenti 80 pagine inedite rispetto alla precedente edizione incompleta a cura della Dynit, difetta sul fronte di contenuti come gli inserti che sono completamente assenti. Inoltre, sebbene sia felice della presenza delle tavole a colori, queste non sono poi un granché, infatti si tratta di due pagine: nella prima c'è un dettaglio dell'immagine di copertina accompagnata dalla poesia presente anche sul retro del volume; la seconda invece è un insieme di forme grottesche che credo potrebbero essere definite draghi stilizzati, con al centro scritto il titolo dell'opera.
Nonostante sia un piacere ammirare nel detteglio immagini così belle avrei preferito, proprio in nome dell'abilita del disegnatore con le tavole a colori, qualcosa di più.
Questa perso non sia certo una colpa da attribuire alla J-pop, dato che con tutta probabilità son state riportate le stesse immagini presenti nell'edizione originale, e magari l'autore non ha neanche realizzato altre immagini a colori.
Nel complesso Record of Lodoss War - The Lady of Pharis non mi è piaciuto a causa dells sua assenza di originalità e la scarsa caratterizzazione dei personaggi; quindi lo sconsiglio.


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Slanzard

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
All’interno del panorama della narrativa giapponese è ancora oggi abbastanza raro imbattersi in una storia fantasy di chiara ispirazione occidentale con elfi, nani, orchi, demoni e umani di stampo tolkeniano, a favore di un universo fatto di oni, kappa e tante altre creature più vicine al folclore nipponico. A maggior ragione lo era un paio di decenni fa, nella seconda metà degli anni 80, quando nacque quella che sarebbe divenuta una delle più importanti saghe fantasy classiche della storia giapponese: <b>Record of Lodoss War</b> (<i>Lodoss-tou senki</i>). Le origini di questa saga vanno ricercate durante le sessioni di <i>Dungeons & Dragons</i> di un gruppo di ragazzi, uno dei quali, il Dungeon Master <i>Ryo Mizuno</i>, decise in seguito di prendere le trascrizioni delle campagne di gioco e riadattarle in un breve racconto. L’esperimento ebbe successo, tanto che lo scritto venne pubblicato nel 1986 sulla rivista <i>Comptiq</i> di <b>Kadokawa Shoten</b> da parte del <b>Gruppo SNE</b>, fondato dallo stesso <i>Mizuno</i>. Due anni dopo, nel 1988, esce il primo romanzo vero e proprio: <b>Record of Lodoss War – La strega grigia</b> (<i>Lodoss-tou senki - Haiiro no majo</i>), inizio di una serie di sette romanzi a cui possiamo aggiungere anche due <i>spin-off</i>. Il successo dei primi volumi della saga è tale da spingere la casa d’animazione <b>Madhouse</b> ad adattarli in una serie di 13 OAV ad alto livello qualitativo, seguita poi da un film, un’altra serie OAV e una serie tv in 27 episodi. Numerose anche le trasposizioni in fumetto, a partire dalla miniserie in due volumi oggetto di questa recensione, realizzata tra il 1994 e il 2001, <b>Record Of Lodoss War – Lady of Pharis</b> (<i>Lodoss-tou senki - Farisu no seijo</i>), per passare quindi all’adattamento di buona parte dei romanzi originali.

In origine era Forciera, il gigante primigenio. Alla sua morte, il suo corpo si mutò nel creato: nacque la terra, il mare e il cielo, gli dèi immortali videro la luce e si spartirono il mondo dei vivi, quello dei morti e quello delle fate. Tuttavia anche l'era degli dèi giunse al termine, con la tremenda battaglia tra Pharis, somma divinità della luce, e Pharalis, suprema dea delle tenebre. Le altre divinità si divisero in due schieramenti, parteggiando per l'una o per l'altra: potenze titaniche squassarono i cieli e frantumarono la terra, e il mondo andò incontro alla distruzione quasi totale. Dopo innumerevoli combattimenti rimasero in due sole dee: Marpha, madre della creazione, e Kardis, malefica dea della distruzione. Marpha risultò vincitrice, distruggendo Kardis, la quale riuscì tuttavia a scagliare una maledizione sull'avversaria, corrompendo irreparabilmente la terra. Marpha, nel suo ultimo afflato vitale riuscì a scindere la parte maledetta dall'intero continente Araikrust, generando una piccola isola a sud, Lodoss. Nota nei secoli a venire come l'Isola Maledetta, Lodoss sarà teatro di infinite guerre, e la pace resterà sempre e solo un lontano miraggio bramato dai saggi e vanamente inseguito dagli eroi.

Molti anni sono passati dalla grande guerra degli dèi, e gli umani hanno colonizzato Lodoss, dividendosi in diverse nazioni più o meno potenti e creando un delicato equilibrio politico tale da rendere il minimo incidente diplomatico una possibile miccia di un nuovo devastante conflitto. Questa volta il pericolo giunge da Marmo, piccola isola a sud-est di Lodoss, in cui giace il corpo di Kardis, adorata presso un tempio in cui si è sviluppato un fertile culto religioso. Beld, sovrano di Marmo, ha dato il via a una campagna militare per colonizzare l'intera isola, partendo dall'adiacente Regno di Kanon. I regni dell'entroterra non stanno ovviamente a guardare, e una nuova guerra globale è in procinto di iniziare...

Questo l'incipit della saga, che vede il giovane umano Parn lasciare il suo piccolo villaggio natale per capire cosa stia succedendo sull'isola e per spiegare l'improvvisa proliferazione di goblin nei dintorni del villaggio. Nel suo viaggio si uniranno a lui l'elfa Deedlit, il ladro Woodchuck, il mago Slayn, il nano guerriero Gym e l'amico d'infanzia Eto, chierico di Pharis, ricreando il classico party delle sessioni di <i>D&D</i>. Tutte le opere seguenti svilupperanno gli anni successivi a questi eventi, inserendo nuovi personaggi e nuove vicende. Unica eccezione è il manga in due volumi disegnato da <i>Akihiro Yamada</i>, nonché una delle uniche opere a non essere diretta trasposizione di uno dei romanzi originali, ambientato trent’anni prima della Guerra che coinvolse Parn.


<center><i>Le sei luci erano i sei eroi.
Il primo era Fharn, dalla bianca armatura,
con una spada sacra divenne re.
Il secondo era il cavaliere in mano ai demoni
e divenne Beld, re di Marmo.
Il terzo era il nano chiamato Frebe,
ultimo re del paese di Pietra.
Il quarto era un mago molto sapiente,
il suo nome era Wort il saggio.
La quinta era una sacerdotessa della dea Marpha,
e il nome che portava era Neese.
C'era poi un cavaliere senza nome,
una luce tramandata dal passato.</i></center>

Questa cantica, tramandata dai bardi per le corti e le taverne di Lodoss, presente nella serie OAV, è tuttavia incompleta, dato che fu successivamente creata una settima figura, Flaus, chierica di Pharis e comandante dei sacerdoti guerrieri del dio della luce.


<center><i>Sette luci... l'ultima è una fanciulla.
Flaus, nata da un uomo,
ha vissuto sognando ed amando.</i></center>

<b>Lady of Pharis</b> narra la guerra contro il re dei demoni, entità malvagia pari in potenza agli dèi ancestrali, risvegliato dal governatore di Moss tramite un antico rituale magico e il sacrificio della figlia. A contrapporsi all’avanzata dell’esercito demoniaco, nato dal sangue del suo sovrano, vi sono coloro che sono destinati a venire ricordati nei canti: Flaus, la santa guerriera, e i sei eroi. Dopo il breve incipit iniziale, in cui assistiamo alla liberazione del re dei demoni, rappresentata come una sensuale fanciulla dai capelli corvini completamente nuda, la scena si sposta sul campo di battaglia. Facciamo la conoscenza di Flaus, una graziosa donzella in armatura impegnata a fracassare teste e corpi di demoni con la sua mazza, e di due mercenari erranti, il mago Wort e il guerriero barbaro Beld, futuro re di Marmo, interessati alla taglia presente sulla testa dei demoni. Flaus, colpita dal valore militare dei due, riesce a convincerli a divenire la sua scorta personale e insieme si dirigono al Tempio di Pharis per organizzare un contrattacco contro il re dei demoni, prima che la popolazione dell’intera isola venga sterminata. In seguito compariranno anche i restanti eroi: Neese, la chierica di Marpha divenuta leggenda per aver evocato al suo interno la stessa dea madre della terra, Fharn, archetipo del cavaliere coraggioso senza macchia e futuro sovrano di Valis, il possente Frebe, unico sopravvissuto del regno di Pietra e bramoso di vendicare la sue gente e di rimpossessarsi del trono, su cui ora siede un arcidemone, e la misteriosa combattente magica senza nome, poi conosciuta come Karla, la strega grigia. La storia prosegue piacevole anche se lineare, mantenendo gli stilemi classici del genere fantasy.

<b>Lady of Pharis</b> è un’opera a cui <i>Akihiro Yamada</i> teneva molto, tanto da spingerlo a modificare il suo usuale stile grafico per adattarlo all’atmosfera fantasy dell’isola di Lodoss. Seguendo alcuni commenti di <i>Ryo Mizuno</i>, che immaginava i paesaggi dell’isola molto simili a quelli di <i>Highlander</i>, <i>Yamada</i> diede vita, per la prima volta in un fumetto, a Lodoss e ai suoi personaggi con uno stile raffinato e assai dettagliato abbastanza insolito per un manga, risentendo notevolmente di influenze europee; lo stesso <i>Yamada</i> affermerà “<i>è uno stile nato con Lodoss e che morirà con Lodoss</i>”. Il risultato finale premia sicuramente la scelta dell’autore: i disegni si sposano perfettamente con l’atmosfera “classica” del fumetto, arricchendo la narrazione e risultando sicuramente l’aspetto più riuscito dell’intera opera. L’utilizzo dei retini è abbastanza limitato, ai quali viene preferito un sapiente uso di tratteggi sia per il disegno vero e proprio che per la definizione delle ombreggiature. La grande attenzione per i dettagli, specialmente per le fluenti chiome femminili, è anche però causa di una certa staticità, che in alcune scene di combattimento rende lievemente difficoltoso seguire lo svolgersi dell’azione. Quello che viene perso nelle scene movimentate viene però ampiamente recuperato dalla bellezza delle illustrazioni e dall’ottimo impatto visivo delle scene statiche.
Bisogna inoltre segnalare che il secondo volume, essendo stato pubblicato alcuni anni dopo il primo, risulta più curato dal punto di vista grafico, chiaro segno del miglioramento dell’autore man mano che andava familiarizzando col nuovo stile di disegno. In tutto questo le soddisfazioni migliori <i>Yamada</i> riesce a togliersele disegnando le figure femminili, e in particolare il re dei demoni, assolutamente splendido ed incredibilmente evocativo nella maggior parte delle illustrazioni in cui è raffigurato.

L'Italia conobbe Lodoss per la prima volta nel 1996, tramite la <a href="/anime/Record+of+Lodoss+War+OAV">serie OAV</a> distribuita in Vhs da <b>Yamato Video</b>, seguita due o tre anni dopo dal primo, e all'epoca anche unico, numero di <b>Lady of Pharis</b> col titolo <b>Record of Lodoss War – La guerriera di Pharis</b> edito da <b>Dynamic Italia</b>. Purtroppo il secondo numero, uscito tre anni più tardi, non vide la luce qui in Italia, probabilmente a causa della scomparsa della società e della perdita dei diritti su quasi l'intero catalogo. Finalmente, dopo dieci anni di attesa, <b>JPOP</b> annuncia una nuova edizione, stavolta completa, della miniserie di <i>Akihiro Yamada</i>. Presente in anteprima al <i><b>Lucca Comics 2009</b></i> con entrambi i volumi, sarà distribuita anche nelle fumetterie e nei negozi specializzati entro fine anno.

Dall'esterno l'albo <b>JPOP</b> ben si presenta, con l'ampio formato e la sovraccopertina riportante uno sfondo simile a un’antica pergamena e la trascrizione di una breve poesia sul retro, contro la copertina ruvida coperta da pellicola dell'edizione <b>Dynamic</b>. Sfogliando l'albo si nota subito una maggior cura della stampa nell'edizione <b>JPOP</b>, che permette di apprezzare a pieno le poche retinature e i tratteggi, penalizzati nell'edizione precedente da una stampa troppo scura che si mangiava molte linee, unendole in unico sfondo nero. La nuova edizione risulta inoltre più flessibile e si apre facilmente, mentre quelle vecchia era ben più rigida. Per ottenere questa maggior flessibilità, tuttavia, è stato necessario adoperare un tipo di carta più sottile, che lascia trapelare in trasparenza la tavola della pagina sul retro. Sono anche purtroppo assenti, nell'edizione 2009, le sei tavole a colori, presenti in quella del 1999, divise in <i>Mythology</i>, <i>Legend</i> e <i>Chronology</i>, atte a spiegare brevemente al lettore le prime ere del mondo di Forciera. A un’attenta analisi delle due edizioni si può anche notare come, nell'edizione <b>JPOP</b>, le tavole risultino lievemente tagliate ai bordi.
Anche sul fronte extra l'edizione <b>JPOP</b> ne esce sconfitta: nessun redazionale, nessun approfondimento, eppure sull'universo di Lodoss ci sarebbero state moltissime cose da dire. In questo caso non si può nemmeno dare la colpa al numero fisso di pagine per albo dovuto a questioni tipografiche, essendo presenti a chiusura del secondo volume ben cinque pagine interamente nere. Lo stesso numero di pagine occupate dall'interessante intervista all'autore <i>Akihiro Yamada</i> presentata in chiusura dell'albo <b>Dynamic</b>.

Tutto questo ci viene presentato al non certo modico prezzo di 9,90 euro a volume, lo stesso della vecchia edizione – anche se bisogna comunque considerare la presenza, nella nuova edizione <b>JPOP</b>, di ben 80 pagine in più. Considerati i pregi e i difetti complessivi dell'opera, il prezzo risulta in ultima analisi un po’ eccessivo, considerando come, ad esempio, <b>Magic Press MX</b> riesca a portare sul mercato <i>Record of Venus Wars</i> a soli 6,90 euro in un’edizione anche migliore di quella di <b>Lady of Pharis</b>.

In definitiva, possiamo vedere anche in Italia la conclusione della miglior trasposizione cartacea dedicata all'universo di Lodoss, in una discreta edizione il cui considerevole prezzo farà probabilmente da muro per i neofiti che ancora devono approcciarsi al mondo creato da <i>Ryo Mizuno</i>. Consigliato principalmente agli estimatori di Lodoss, nonché acquisto obbligato per coloro che avevano apprezzato a suo tempo il primo volume; da valutare attentamente invece per i neofiti, che potrebbero iniziare a prendere confidenza con l'isola maledetta a sud di Araikrust dalla prima serie OAV ridistribuita qualche anno fa in DVD sempre da <b>Yamato Video</b> in un unico memorial box-set. <b>Lady of Pharis</b> risulta, in ogni caso, una lettura godibilissima anche per chi ancora non conosce nulla della saga, essendo completamente indipendente, se non per qualche breve rimando occasionale.

Concludiamo ricordando che <b>JPOP</b> ha annunciato anche la ristampa della serie in 6 volumi <a href="/manga/Record+of+Lodoss+War+-+Le+Cronache+dell+Eroico+Cav"><i>Record of Lodoss War - La leggenda dell'eroico cavaliere</i></a> (<i>Lodoss-tou senki - Eiyuu kishi-den</i>), pubblicata in passato da <b>Planet Manga</b> e ora introvabile; tratta dagli ultimi romanzi della saga – gli stessi da cui è stata tratta anche la serie tv <i>Record of Lodoss War - La saga dei cavalieri</i>, distribuita <b>Yamato Video</b> – sarà serializzata a conclusione di <b>Lady of Pharis</b>.