Vampire Hunter D
"L'era dell'uomo raggiunse improvvisamente il Crepuscolo... Dopo una planetaria guerra nucleare, il livello di civiltà dei pochi sopravvissuti cominciò a regredire. Le radiazioni portano alla nascita di mutanti e la vita per gli uomini si fece sempre più dura, come in un nuovo Medioevo. Fu così che si fecero avanti da un mondo oscuro e tenebroso... i "nobili" Vampiri. La civiltà dei nobili prosperò grazie all'elevato positivismo nei confronti della scienza, soggiogando l'umanità con la paura... Ma anch'essi dopo 5000 anni di successi, andarono incontro a un improvviso e misterioso declino.....
ANNO 12090. Per fronteggiare la minaccia dei mutanti, nacquero dei combattenti straordinari. Ma solo coloro che dimostrarono uno spirito guerriero solido come l'acciao poterono essere considerati "Vampire Gunter", cacciatori di vampiri." - Introduzione all'opera
Vampire Hunter D principalmente nasce come una serie di light novel ideate da Hideyuki Kikuchi, già noto anche per Darkside Blues e Wicked City, l'autore in Giappone viene comparato ad autori del calibro di Stephen King e H. P. Lovecraft; da queste è stato tratto inizialmente un OAV nel 1985 e un film nel 2001, Vampire Hunter D - Bloodlust, film che consiglio a tutti. A partire dal 2007, dall'opera originale ne è stato tratto un manga, l'omonimo "Vampire Hunter D", disegnato dalla mangaka Saiko Takaki; il manga è pubblicato in Giappone dalla Digital Manga ed attualmente conta 5 volumi. In Italia il manga è pubblicato dalla J-Pop nel suo classico formato ed attualmente ne sono stati pubblicati in totale 4 volumi.
Il manga racconta le avventure di D, taciturno ed oscuro Vampire Hunter (cacciatore di vampiri), ma egli non è un semplice Cacciatori di Vampiri, in quanto lui stesso è metà uomo, metà vampiro, un Dhampyr. Le sue avventure sono ambientate in un mondo post-apocalittico, dove l'umanità è soggiogata dal potere dei "Nobili Vampiri". D in quanto Vampire Hunter porta servigi a coloro che ne fanno richiesta, D non si troverà solamente a scontrarsi con Vampiri, ma anche contro Licantropi ed altre creature demoniache.
Il manga è la trasposizione dei Light Novel di Hideyuki Kikuchi, ogni volume quindi è autoconclusivo. Vampire Hunter D è un manga che voglio consigliare a tutti, sopratutto coloro che sono interessati ad un "VERO" manga su Vampiri. La trama è differente su ogni volume, l'unico elemento continuo nella storia è la presenza del nostro protagonista il Dhampyr D. Quindi essenzialmente si potrebbe votare il singolo volume. Quelli che preferisco sono il primo ed il terzo (versione cartacea del film Vampire Hunter D - Bloodlust). Il tratto è assai particolare, oscuro e tenebroso, ideale e consono all'opera.
Vampire Hunter è buon manga, ma sfortunatamente è sottovalutato. Voto finale: 8 e mezzo che arrotondo a 8.
ANNO 12090. Per fronteggiare la minaccia dei mutanti, nacquero dei combattenti straordinari. Ma solo coloro che dimostrarono uno spirito guerriero solido come l'acciao poterono essere considerati "Vampire Gunter", cacciatori di vampiri." - Introduzione all'opera
Vampire Hunter D principalmente nasce come una serie di light novel ideate da Hideyuki Kikuchi, già noto anche per Darkside Blues e Wicked City, l'autore in Giappone viene comparato ad autori del calibro di Stephen King e H. P. Lovecraft; da queste è stato tratto inizialmente un OAV nel 1985 e un film nel 2001, Vampire Hunter D - Bloodlust, film che consiglio a tutti. A partire dal 2007, dall'opera originale ne è stato tratto un manga, l'omonimo "Vampire Hunter D", disegnato dalla mangaka Saiko Takaki; il manga è pubblicato in Giappone dalla Digital Manga ed attualmente conta 5 volumi. In Italia il manga è pubblicato dalla J-Pop nel suo classico formato ed attualmente ne sono stati pubblicati in totale 4 volumi.
Il manga racconta le avventure di D, taciturno ed oscuro Vampire Hunter (cacciatore di vampiri), ma egli non è un semplice Cacciatori di Vampiri, in quanto lui stesso è metà uomo, metà vampiro, un Dhampyr. Le sue avventure sono ambientate in un mondo post-apocalittico, dove l'umanità è soggiogata dal potere dei "Nobili Vampiri". D in quanto Vampire Hunter porta servigi a coloro che ne fanno richiesta, D non si troverà solamente a scontrarsi con Vampiri, ma anche contro Licantropi ed altre creature demoniache.
Il manga è la trasposizione dei Light Novel di Hideyuki Kikuchi, ogni volume quindi è autoconclusivo. Vampire Hunter D è un manga che voglio consigliare a tutti, sopratutto coloro che sono interessati ad un "VERO" manga su Vampiri. La trama è differente su ogni volume, l'unico elemento continuo nella storia è la presenza del nostro protagonista il Dhampyr D. Quindi essenzialmente si potrebbe votare il singolo volume. Quelli che preferisco sono il primo ed il terzo (versione cartacea del film Vampire Hunter D - Bloodlust). Il tratto è assai particolare, oscuro e tenebroso, ideale e consono all'opera.
Vampire Hunter è buon manga, ma sfortunatamente è sottovalutato. Voto finale: 8 e mezzo che arrotondo a 8.
Aspettavo da tempo il manga di Vampire Hunter D e finalmente ho i primi 4 volumi tra le mani. Inutile ribadire che è la trasposizione di una serie di romanzi, che ne hanno fatto due OAV ecc.
Quello su cui voglio incentrarmi io è invece lo stile e il disegno della mangaka (alle prime armi) Saiko Takaki. Da notare che ho scritto anche "stile", sì perché non c'è da confondere quello che è uno stile sicuramente originale ed adatto al manga in questione, alla realizzazione dei disegni stessi. In parole povere la Takaki non è una cima nel disegno, o comunque dedica poco tempo non solo ai particolari ma a volte anche a parti importanti del corpo e delle armi. Un esempio su tutti è l'impugnatura della spada di D, quasi sempre solo abbozzata. Altra grave pecca sono i volti femminili, praticamente tutti uguali. E infine gli attacchi di D, solo stoccata e taglio di testa del nemico.
Tutto questo però riguarda i volumi 1, 2 e 4. Arrivati al terzo numero invece si vede una rivoluzione, disegni curati, personaggi femminili ben differenziati, molti più attacchi di D, e anche le inquadrature cambiano. Inutile dire che l'OAV Bloodlust è servito mooooolto da ispirazione, e il tutto si vede.
Insomma rimane il rimpianto che tutti i volumi potevano essere curati in quel modo, per il terzo volume la Takaki ha avuto (o si è presa, non so) più tempo e i risultati si vedono.
È giusto far pagare 7 euro un'edizione che ha al suo interno molti schizzi/bozze di disegno? O si dà più tempo a questa povera ragazza in modo che possa svolgere meglio il suo mestiere, o lei deve imparare a velocizzare, oppure si dovrebbe abbassare il prezzo; sì perché quando si pagano 7 euro a volume ci si aspetta non solo la sovraccoperta (mi chiedo chi davvero la voglia) ma anche un contenuto artistico all'altezza. Per giustificare tale prezzo la J-Pop mette anche due pagine a colori all'inizio, ma di cui una è in ogni volume la copertina dello stesso (che fantasia).
Un ultima cosa: anche la storia del terzo volume è decisamente superiore agli altri, i quali non caratterizzano i personaggi e gli eventi sono anche un po' scontati.
Riassumendo do dei voti ai volumi, tenendo il terzo come caso a parte:
Volumi 1-2-4: storia 6 - disegni 6
Volume 3: storia 9 - disegni 8
Se avete amato come me Vampire Hunter D Bloodlust amerete il terzo volume, ma solo il terzo, e rimarrete sicuramente delusi da come gli altri volumi siano immensamente inferiori per trama e disegni.
Quello su cui voglio incentrarmi io è invece lo stile e il disegno della mangaka (alle prime armi) Saiko Takaki. Da notare che ho scritto anche "stile", sì perché non c'è da confondere quello che è uno stile sicuramente originale ed adatto al manga in questione, alla realizzazione dei disegni stessi. In parole povere la Takaki non è una cima nel disegno, o comunque dedica poco tempo non solo ai particolari ma a volte anche a parti importanti del corpo e delle armi. Un esempio su tutti è l'impugnatura della spada di D, quasi sempre solo abbozzata. Altra grave pecca sono i volti femminili, praticamente tutti uguali. E infine gli attacchi di D, solo stoccata e taglio di testa del nemico.
Tutto questo però riguarda i volumi 1, 2 e 4. Arrivati al terzo numero invece si vede una rivoluzione, disegni curati, personaggi femminili ben differenziati, molti più attacchi di D, e anche le inquadrature cambiano. Inutile dire che l'OAV Bloodlust è servito mooooolto da ispirazione, e il tutto si vede.
Insomma rimane il rimpianto che tutti i volumi potevano essere curati in quel modo, per il terzo volume la Takaki ha avuto (o si è presa, non so) più tempo e i risultati si vedono.
È giusto far pagare 7 euro un'edizione che ha al suo interno molti schizzi/bozze di disegno? O si dà più tempo a questa povera ragazza in modo che possa svolgere meglio il suo mestiere, o lei deve imparare a velocizzare, oppure si dovrebbe abbassare il prezzo; sì perché quando si pagano 7 euro a volume ci si aspetta non solo la sovraccoperta (mi chiedo chi davvero la voglia) ma anche un contenuto artistico all'altezza. Per giustificare tale prezzo la J-Pop mette anche due pagine a colori all'inizio, ma di cui una è in ogni volume la copertina dello stesso (che fantasia).
Un ultima cosa: anche la storia del terzo volume è decisamente superiore agli altri, i quali non caratterizzano i personaggi e gli eventi sono anche un po' scontati.
Riassumendo do dei voti ai volumi, tenendo il terzo come caso a parte:
Volumi 1-2-4: storia 6 - disegni 6
Volume 3: storia 9 - disegni 8
Se avete amato come me Vampire Hunter D Bloodlust amerete il terzo volume, ma solo il terzo, e rimarrete sicuramente delusi da come gli altri volumi siano immensamente inferiori per trama e disegni.
Vampire Hunter D racconta le avventure di D, misterioso e taciturno cacciatore di vampiri. D non è un cacciatore qualsiasi, egli è infatti un Dhampyr, metà umano e metà vampiro. Si muove in un mondo post-apocalittico, la storia infatti racconta di una grande guerra che ha portato l’umanità alla rovina, che ora vive in un nuovo medioevo dove è sottomessa ai nobili. I Nobili sono tutti vampiri, ma stanno attraversando un momento di decadenza è la loro influenza non è forte come prima. Nonostante i nobili posseggano la tecnologia sopravvissuta alla guerra continuano ancora a dare la caccia agli umani e rapire giovani fanciulle. D va dove i suoi servigi sono richiesti, questo lo porterà a scontrarsi con i nobili vampiri, licantropi e altre creature demoniache.
Questa versione manga propone di trasporre tutti i romanzi della serie in fumetto al ritmo di un volume per romanzo. Quindi i tre volumi finora usciti si basano sui primi tre romanzi. Purtroppo è più facile da dire che da fare, infatti la storia nel manga è troppo veloce, con troppi cambi di scena improvvisi e combattimenti risolti in due pagine. I combattimenti poi sono una nota dolente del manga, infatti la disegnatrice non riesce a rendere bene le scene di azione, creando sequenze di combattimento confuse; nei molti scontri presenti nel manga, che ovviamente vengono vinti da D, mi sono più volte chiesto: "Come? Che ha fatto? Quando lo ha colpito?"
La trama è quella dei romanzi, il primo dei quali, va ricordato, usci nel 1983, quindi anche se il tema dei Dhampyr è oggigiorno scontato, era all’epoca poco esplorato e non ha nulla da spartire con i libri e film di vampiri di oggi.
I disegni in sé sono buoni, pieni di nero per rendere le atmosfere cupe del mondo di D, un punto a sfavore dei disegni è però rappresentato dalle figure femminili presenti. Le donne finora comparse (poche in verità) sono disegnate tutte uguali, alte, belle, capelli lunghi e seno grande. Una maggiore differenziazione non avrebbe guastato.
L’edizione italiana curata da J-Pop è molto buona, la carta non lascia inchiostro sulle mani, presenta la prima pagina a colori e sovracopertina con effetto "metallizzato" (in realtà non saprei bene come definirlo) tuttavia il prezzo è un po’ altino, sette euro a volume.
Questa versione manga propone di trasporre tutti i romanzi della serie in fumetto al ritmo di un volume per romanzo. Quindi i tre volumi finora usciti si basano sui primi tre romanzi. Purtroppo è più facile da dire che da fare, infatti la storia nel manga è troppo veloce, con troppi cambi di scena improvvisi e combattimenti risolti in due pagine. I combattimenti poi sono una nota dolente del manga, infatti la disegnatrice non riesce a rendere bene le scene di azione, creando sequenze di combattimento confuse; nei molti scontri presenti nel manga, che ovviamente vengono vinti da D, mi sono più volte chiesto: "Come? Che ha fatto? Quando lo ha colpito?"
La trama è quella dei romanzi, il primo dei quali, va ricordato, usci nel 1983, quindi anche se il tema dei Dhampyr è oggigiorno scontato, era all’epoca poco esplorato e non ha nulla da spartire con i libri e film di vampiri di oggi.
I disegni in sé sono buoni, pieni di nero per rendere le atmosfere cupe del mondo di D, un punto a sfavore dei disegni è però rappresentato dalle figure femminili presenti. Le donne finora comparse (poche in verità) sono disegnate tutte uguali, alte, belle, capelli lunghi e seno grande. Una maggiore differenziazione non avrebbe guastato.
L’edizione italiana curata da J-Pop è molto buona, la carta non lascia inchiostro sulle mani, presenta la prima pagina a colori e sovracopertina con effetto "metallizzato" (in realtà non saprei bene come definirlo) tuttavia il prezzo è un po’ altino, sette euro a volume.
La versione manga Di Vampire Hunter D riprende la caratterizzazione grafica dei romanzi e ne ricalca fedelmente la trama, restituendo il fascino leggermente ambiguo di un personaggio complesso come D, eroe dall'animo diviso, fatalmente malinconico.
Se amate le storie di vampiri, le atmosfere dark e nello stesso tempo volete conoscere un personaggio che è oggetto di un vero e proprio culto in Giappone, non fatevi sfuggire questo manga, che oltretutto ha una veste grafica italiana molto bella.
Se amate le storie di vampiri, le atmosfere dark e nello stesso tempo volete conoscere un personaggio che è oggetto di un vero e proprio culto in Giappone, non fatevi sfuggire questo manga, che oltretutto ha una veste grafica italiana molto bella.
Nel 1999 la razza umana è giunta a un passo dall'autodistruzione a causa di un conflitto nucleare: i pochi sopravvissuti, dopo essersi rifugiati all'interno di bunker antiatomici, scoprono che in superficie è nata una nuova razza di mutanti. Passano i secoli, umani e mutanti pur riproducendosi si allontanano gradualmente dai livelli di civiltà raggiunti nel periodo antecedente la guerra, tornando a condizioni di sviluppo medioevali. A questo punto fa la sua comparsa nel mondo una nuova razza dominante: quella dei <b>Vampiri</b>.
Dotati di un'innovativa tecnologia e di poteri incontrastabili da quel branco disordinato di barbari in cui è degenerata la specie umana, i vampiri prendono facilmente il controllo dell'intero pianeta, mantenendolo per alcuni millenni, e arrivando perfino a colonizzare lo spazio e sventare una minaccia aliena.
Ma il trascorrere del tempo lascia il suo segno anche sulla potente stirpe, che inizia a vacillare: ora molti potenti e antichi nobili vengono detronizzati da una grande ribellione di umani. Si instaura un fragile equilibrio di poteri, con gli uomini che cercano pian piano di riconquistare i territori un tempo in loro possesso, e i pochi e stanchi vampiri rimasti, arroccati nei loro tetri manieri, a tentare l’estrema difesa dall'ineluttabile avanzata dei loro ex-schiavi. Figure centrali di questo periodo di cambiamenti sono i <em>Cacciatori</em>, esseri addestrati nella sopravvivenza e nel combattimento contro mostri e mutanti. Si va dal semplice cacciatore di lupi mannari, ai rari e potenti cacciatori di vampiri, gli unici esseri in grado di rivaleggiare in qualche modo con quest'ultimi.
Anno 12.090. Un cacciatore di vampiri d'incredibile forza e bellezza che vaga per il mondo ed è già leggenda...
Questo l'incipit del nuovo acquisto <b>JPOP</b>, ovvero <strong>Vampire Hunter D</strong>. Nato nel 1983 come serie di romanzi dell'apprezzato scrittore nipponico <i>Hideyuki Kikuchi</i>, con le oniriche illustrazioni di <b>Yoshitaka Amano</b>, ottiene subito un gran successo di pubblico, tanto da venire trasposto in un <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Vampire+Hunter+D" target="_blank">omonimo film animato</a> nel 1985. La definitiva consacrazione in tutto il mondo arriva però nel 2001 con il <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Vampire+Hunter+D+-+Bloodlust" target="_blank">secondo film</a>, tratto dal terzo romanzo della serie (<i>La caccia demoniaca</i>), <strong>Vampire Hunter D - Bloodlust</strong>, apprezzato specialmente negli USA, dove venne addirittura trasmesso in anteprima mondiale prima che nello stesso Giappone.
E infine è giunto il tempo anche per il <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Vampire+Hunter+D" target="_blank">manga</a>: iniziato nel 2007, è stato affidato all'illustratore <i>Saiko Takaki</i> dallo stesso <i>Kikuchi</i>; giunto attualmente al quarto volume, ogni <i>tankobon</i> è la trasposizione di uno dei romanzi originali in ordine cronologico.
Il primo volume è quindi interamente tratto dal primo romanzo pubblicato, esattamente come il film del 1985. Sebbene la trama di fondo sia la medesima, si possono riscontrare alcune differenze di plot tra le due versioni, col cartaceo che non riesce a raggiungere completamente l'ottimo livello dell’opera per il cinema.
Dopo un breve prologo introduttivo, una tetra figura a cavallo fa la sua comparsa: è <i>D</i>, non un comune cavaliere, ma uno tra i più famosi e temuti cacciatori di vampiri esistenti; anzi, nemmeno un comune cacciatore… ma un <i>Dhampir</i>, un essere nato dall’unione di un vampiro e di una donna umana, una creatura che non appartiene né alla luce, né alle tenebre, in possesso di parte dei poteri ereditati dal suo ramo paterno. Nei pressi di un piccolo villaggio di frontiera, <em>Ransylva</em>, <i>D</i> viene improvvisamente attaccato da una donna armata di frusta, ma la differenza di abilità è schiacciante. La ragazza, compresa la grande forza del suo avversario, capisce che è lui l’uomo che sta cercando: dopo essersi presentata come <i>Doris Lang</i>, figlia di un cacciatore di lupi mannari, spiega del suo urgente bisogno dell’aiuto di un cacciatore, mostrando sul collo i vistosi segni del bacio di un <i>Nobile</i>, il conte <i>Magnus Lee</i>, vampiro millenario tra i più temibili della sua razza.
Per impedire che il conte torni a reclamarla come sua futura moglie e a rapirla per condurla nel suo castello, <i>D</i> si reca alla fattoria di <i>Doris</i>, dove fa amicizia col fratello della ragazza, il piccolo <em>Dan</em>...
La storia alterna numerose scene di combattimento molto veloci e realistiche, seppur con ampio uso di mostri e poteri vampirici, a momenti più tranquilli e lunghi dialoghi; la cura maggiore è però dedicata alla psicologia del <i>dhampir</i> e alla sua dualità di mezzosangue. Il sangue di vampiro che gli scorre nelle vene è infatti un’arma a doppio taglio: se è vero che gli dona la forza necessaria per combattere i suoi nemici, è anche una fonte di grande sofferenza, causandogli una forte sete di sangue che è costretto a placare con delle pasticche di plasma anestetizzato disciolte in acqua. Peggio ancora nel caso inizi a provare attrazione per una donna, in quanto il suo unico desiderio diventa quello di succhiarle bramosamente il sangue, e non di possederla, in contrasto con la sua natura umana e col suo ruolo di cacciatore.
Oltre a questo il personaggio di <i>D</i> ha anche altro da offrire: nella sua mano sinistra ospita una creatura in grado di parlare e in possesso di alcuni strani poteri, quali un vortice in grado di assorbire sciami di insetti, ma soprattutto di “resuscitare” il mezzo-vampiro, riuscendo a muoversi indipendentemente dal suo volere. Ma il mistero maggiore è legato al suo passato e alle sue enormi capacità soprannaturali, superiori persino a quelle di un potente nobile... mistero che sembra in qualche modo legarlo all’<b>Antenato</b>, il padre di tutta la progenie vampirica.
Alcuni indizi iniziano già a venirci offerti nel secondo volume: ambientato anch’esso nell’anno 12.090 (impossibile capire se prima o dopo gli avvenuti del precedente) nei pressi della città di <i>Tepes</i>. <i>D</i> è assoldato dal sindaco della città per far luce sulla possibile esistenza di vampiri in grado di muoversi alla luce del Sole. Questo lo porta a entrare in contatto con <i>Lina Sween</i>, avvenente ragazza di notevole intelligenza e una dei maggiori sospettati delle aggressioni a umani recentemente avvenute. Il motivo è da ricercare dieci anni prima, quando un gruppo di quattro bambini, tra cui <i>Lina</i>, era scomparso nei pressi di antiche rovine per poi ricomparire, solo tre di loro, un mese dopo senza alcun ricordo dell’accaduto. Il timore del sindaco è quindi che questi ragazzi siano stati in qualche modo contagiati, oppure che il colpevole sia il bambino disperso...
Questo secondo racconto presenta una trama più articolata rispetto a quella semplice e lineare del primo, legando insieme più sottotrame, una delle quali riguardante il passato del <i>dhampir</i>. La complessa trama e il poco spazio creano una certa confusione nel racconto, fortunatamente è sufficiente una seconda lettura per cogliere il filo logico che unisce tutti gli avvenimenti .
Dal punto di vista grafico il manga si attesta su livelli più che buoni. Chi ha già avuto modo di visionare il primo film non può non notare l'enorme differenza sia stilistica che nella caratterizzazione dei personaggi, con l'unica esclusione di <i>D</i> e del Conte: impossibile associare tra loro i personaggi tra le due produzioni, che cambiano completamente la fisionomia. <i>Doris</i>, per esempio, da piccola e bionda diventa una robusta e formosa donna dai capelli scuri. Lo stile grafico adottato, tendente al gotico, si avvicina più a quello di <b>Bloodlust</b> e di <i>Yoshitaka Amano</i>, ma si diversifica anche da questi. Si potrebbe però anche lamentare, soprattutto andando avanti con i numeri, un'eccessiva somiglianza tra i personaggi femminili rappresentati, che tendono a seguire più o meno gli stessi canoni, specialmente nelle chiome e nell'abbondanza delle forme.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, <b>JPOP</b> si conferma come una delle migliori case editrici del settore: carta bianca e liscia, ottima qualità della stampa che permette di apprezzare a pieno l'ottima retinatura e i numerosi contrasti tra bianco e nero, miniposter a colori a inizio volume e sovraccopertina lucida a impreziosire l'albo. Questa qualità ha però un prezzo, che in questo caso si attesta su ben <strong>7 euro</strong>, più di un euro al di sopra degli standard della casa. Se consideriamo il maggior numero di pagine presenti in ogni volumetto (240 nel primo e ben 256 nel secondo), tuttavia il rapporto qualità/prezzo rientra nella normalità per <b>JPOP</b>. Considerando anche l'aperiodicità delle uscite (già a ridosso dell'edizione giapponese), diventa una spesa sostenibile.
Si potrebbe tuttavia lamentare l'assenza di un redazionale, di qualche pagina dedicata all'analisi dei personaggi, alle caratteristiche del mondo, ma soprattutto un’analisi sul fenomeno <b>Vampire Hunter D</b>: romanzi, film, autori come <i>Hideyuki Kikuchi</i>.
In definitiva un buon acquisto, consigliato specialmente a chi ha già avuto modo di conoscere e apprezzare la versione animata, e a chi vuole scavare più approfonditamente nel passato del <i>dhampir</i>. Per i “novizi”, considerato il prezzo non indifferente dell'edizione, sarebbe consigliabile visionare prima almeno uno dei due film cinematografici disponibili anche in italiano per <b>Yamato Video</b>.
Dotati di un'innovativa tecnologia e di poteri incontrastabili da quel branco disordinato di barbari in cui è degenerata la specie umana, i vampiri prendono facilmente il controllo dell'intero pianeta, mantenendolo per alcuni millenni, e arrivando perfino a colonizzare lo spazio e sventare una minaccia aliena.
Ma il trascorrere del tempo lascia il suo segno anche sulla potente stirpe, che inizia a vacillare: ora molti potenti e antichi nobili vengono detronizzati da una grande ribellione di umani. Si instaura un fragile equilibrio di poteri, con gli uomini che cercano pian piano di riconquistare i territori un tempo in loro possesso, e i pochi e stanchi vampiri rimasti, arroccati nei loro tetri manieri, a tentare l’estrema difesa dall'ineluttabile avanzata dei loro ex-schiavi. Figure centrali di questo periodo di cambiamenti sono i <em>Cacciatori</em>, esseri addestrati nella sopravvivenza e nel combattimento contro mostri e mutanti. Si va dal semplice cacciatore di lupi mannari, ai rari e potenti cacciatori di vampiri, gli unici esseri in grado di rivaleggiare in qualche modo con quest'ultimi.
Anno 12.090. Un cacciatore di vampiri d'incredibile forza e bellezza che vaga per il mondo ed è già leggenda...
Questo l'incipit del nuovo acquisto <b>JPOP</b>, ovvero <strong>Vampire Hunter D</strong>. Nato nel 1983 come serie di romanzi dell'apprezzato scrittore nipponico <i>Hideyuki Kikuchi</i>, con le oniriche illustrazioni di <b>Yoshitaka Amano</b>, ottiene subito un gran successo di pubblico, tanto da venire trasposto in un <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Vampire+Hunter+D" target="_blank">omonimo film animato</a> nel 1985. La definitiva consacrazione in tutto il mondo arriva però nel 2001 con il <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Vampire+Hunter+D+-+Bloodlust" target="_blank">secondo film</a>, tratto dal terzo romanzo della serie (<i>La caccia demoniaca</i>), <strong>Vampire Hunter D - Bloodlust</strong>, apprezzato specialmente negli USA, dove venne addirittura trasmesso in anteprima mondiale prima che nello stesso Giappone.
E infine è giunto il tempo anche per il <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Vampire+Hunter+D" target="_blank">manga</a>: iniziato nel 2007, è stato affidato all'illustratore <i>Saiko Takaki</i> dallo stesso <i>Kikuchi</i>; giunto attualmente al quarto volume, ogni <i>tankobon</i> è la trasposizione di uno dei romanzi originali in ordine cronologico.
Il primo volume è quindi interamente tratto dal primo romanzo pubblicato, esattamente come il film del 1985. Sebbene la trama di fondo sia la medesima, si possono riscontrare alcune differenze di plot tra le due versioni, col cartaceo che non riesce a raggiungere completamente l'ottimo livello dell’opera per il cinema.
Dopo un breve prologo introduttivo, una tetra figura a cavallo fa la sua comparsa: è <i>D</i>, non un comune cavaliere, ma uno tra i più famosi e temuti cacciatori di vampiri esistenti; anzi, nemmeno un comune cacciatore… ma un <i>Dhampir</i>, un essere nato dall’unione di un vampiro e di una donna umana, una creatura che non appartiene né alla luce, né alle tenebre, in possesso di parte dei poteri ereditati dal suo ramo paterno. Nei pressi di un piccolo villaggio di frontiera, <em>Ransylva</em>, <i>D</i> viene improvvisamente attaccato da una donna armata di frusta, ma la differenza di abilità è schiacciante. La ragazza, compresa la grande forza del suo avversario, capisce che è lui l’uomo che sta cercando: dopo essersi presentata come <i>Doris Lang</i>, figlia di un cacciatore di lupi mannari, spiega del suo urgente bisogno dell’aiuto di un cacciatore, mostrando sul collo i vistosi segni del bacio di un <i>Nobile</i>, il conte <i>Magnus Lee</i>, vampiro millenario tra i più temibili della sua razza.
Per impedire che il conte torni a reclamarla come sua futura moglie e a rapirla per condurla nel suo castello, <i>D</i> si reca alla fattoria di <i>Doris</i>, dove fa amicizia col fratello della ragazza, il piccolo <em>Dan</em>...
La storia alterna numerose scene di combattimento molto veloci e realistiche, seppur con ampio uso di mostri e poteri vampirici, a momenti più tranquilli e lunghi dialoghi; la cura maggiore è però dedicata alla psicologia del <i>dhampir</i> e alla sua dualità di mezzosangue. Il sangue di vampiro che gli scorre nelle vene è infatti un’arma a doppio taglio: se è vero che gli dona la forza necessaria per combattere i suoi nemici, è anche una fonte di grande sofferenza, causandogli una forte sete di sangue che è costretto a placare con delle pasticche di plasma anestetizzato disciolte in acqua. Peggio ancora nel caso inizi a provare attrazione per una donna, in quanto il suo unico desiderio diventa quello di succhiarle bramosamente il sangue, e non di possederla, in contrasto con la sua natura umana e col suo ruolo di cacciatore.
Oltre a questo il personaggio di <i>D</i> ha anche altro da offrire: nella sua mano sinistra ospita una creatura in grado di parlare e in possesso di alcuni strani poteri, quali un vortice in grado di assorbire sciami di insetti, ma soprattutto di “resuscitare” il mezzo-vampiro, riuscendo a muoversi indipendentemente dal suo volere. Ma il mistero maggiore è legato al suo passato e alle sue enormi capacità soprannaturali, superiori persino a quelle di un potente nobile... mistero che sembra in qualche modo legarlo all’<b>Antenato</b>, il padre di tutta la progenie vampirica.
Alcuni indizi iniziano già a venirci offerti nel secondo volume: ambientato anch’esso nell’anno 12.090 (impossibile capire se prima o dopo gli avvenuti del precedente) nei pressi della città di <i>Tepes</i>. <i>D</i> è assoldato dal sindaco della città per far luce sulla possibile esistenza di vampiri in grado di muoversi alla luce del Sole. Questo lo porta a entrare in contatto con <i>Lina Sween</i>, avvenente ragazza di notevole intelligenza e una dei maggiori sospettati delle aggressioni a umani recentemente avvenute. Il motivo è da ricercare dieci anni prima, quando un gruppo di quattro bambini, tra cui <i>Lina</i>, era scomparso nei pressi di antiche rovine per poi ricomparire, solo tre di loro, un mese dopo senza alcun ricordo dell’accaduto. Il timore del sindaco è quindi che questi ragazzi siano stati in qualche modo contagiati, oppure che il colpevole sia il bambino disperso...
Questo secondo racconto presenta una trama più articolata rispetto a quella semplice e lineare del primo, legando insieme più sottotrame, una delle quali riguardante il passato del <i>dhampir</i>. La complessa trama e il poco spazio creano una certa confusione nel racconto, fortunatamente è sufficiente una seconda lettura per cogliere il filo logico che unisce tutti gli avvenimenti .
Dal punto di vista grafico il manga si attesta su livelli più che buoni. Chi ha già avuto modo di visionare il primo film non può non notare l'enorme differenza sia stilistica che nella caratterizzazione dei personaggi, con l'unica esclusione di <i>D</i> e del Conte: impossibile associare tra loro i personaggi tra le due produzioni, che cambiano completamente la fisionomia. <i>Doris</i>, per esempio, da piccola e bionda diventa una robusta e formosa donna dai capelli scuri. Lo stile grafico adottato, tendente al gotico, si avvicina più a quello di <b>Bloodlust</b> e di <i>Yoshitaka Amano</i>, ma si diversifica anche da questi. Si potrebbe però anche lamentare, soprattutto andando avanti con i numeri, un'eccessiva somiglianza tra i personaggi femminili rappresentati, che tendono a seguire più o meno gli stessi canoni, specialmente nelle chiome e nell'abbondanza delle forme.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, <b>JPOP</b> si conferma come una delle migliori case editrici del settore: carta bianca e liscia, ottima qualità della stampa che permette di apprezzare a pieno l'ottima retinatura e i numerosi contrasti tra bianco e nero, miniposter a colori a inizio volume e sovraccopertina lucida a impreziosire l'albo. Questa qualità ha però un prezzo, che in questo caso si attesta su ben <strong>7 euro</strong>, più di un euro al di sopra degli standard della casa. Se consideriamo il maggior numero di pagine presenti in ogni volumetto (240 nel primo e ben 256 nel secondo), tuttavia il rapporto qualità/prezzo rientra nella normalità per <b>JPOP</b>. Considerando anche l'aperiodicità delle uscite (già a ridosso dell'edizione giapponese), diventa una spesa sostenibile.
Si potrebbe tuttavia lamentare l'assenza di un redazionale, di qualche pagina dedicata all'analisi dei personaggi, alle caratteristiche del mondo, ma soprattutto un’analisi sul fenomeno <b>Vampire Hunter D</b>: romanzi, film, autori come <i>Hideyuki Kikuchi</i>.
In definitiva un buon acquisto, consigliato specialmente a chi ha già avuto modo di conoscere e apprezzare la versione animata, e a chi vuole scavare più approfonditamente nel passato del <i>dhampir</i>. Per i “novizi”, considerato il prezzo non indifferente dell'edizione, sarebbe consigliabile visionare prima almeno uno dei due film cinematografici disponibili anche in italiano per <b>Yamato Video</b>.
Premessa: Vampire Hunter D è stato il primo anime acquistato in vhs, e si parla di eoni fa, è stato amore a prima vista. Quando è uscito Bloodlust ho fatto i salti mortali per procurarmelo.
Potete immaginare con quale gioia ho scoperto questa graphic novel!
Parliamo dell'opera: questa serie di volumi si prefigge di trasportare in versione manga più di 17 romanzi sul taciturno Dhampir, con un tratto grafico eccezionale.
Il disegno di Saiko Takaki è perfetto: le donne sono splendide, adulte e mai "caricaturali"; D è stupendo, con un fascino oscuro e androgino, ma al tempo stesso non Bishonen, semplicemente di una bellezza eterea,aliena... come deve essere. I Nobili,i vampiri,sono allo stesso tempo esseri di indicibile bellezza e spaventosi,in grado di inspirare timore reverenziale e stupore.
Le ambientazioni spaziano dal simil western post apocalittico dove vivono gli umani, alle colossali strutture delle fortezze dei vampiri, enormi guglie gotiche che si innalzano verso il cielo.
Inutile descrivere la trama, molto simile a quella dei film animati, nonostante non sia questo il romanzo da cui sono stati tratti.
I volumi si presentano belli consistenti, carta di buona qualità, stampa senza sbavatura, sovracoperta lucida e due pagine iniziali a colori. Il prezzo di 7 euro, per quanto alto, è giustificato sia dalla qualità sia dall'impressione di trovarsi di fronte a una Graphic Novel piuttosto che a un manga come altri.
Per il momento J-pop ha edito 2 volumi, non è dato sapere la lunghezza dell'opera (nonostante si possa intuire: probabilmente si progetta di trasporre tutti i 17 e passa romanzi) ne lo stato dei lavori.
Per quel che mi riguarda, un 9 pieno.
Potete immaginare con quale gioia ho scoperto questa graphic novel!
Parliamo dell'opera: questa serie di volumi si prefigge di trasportare in versione manga più di 17 romanzi sul taciturno Dhampir, con un tratto grafico eccezionale.
Il disegno di Saiko Takaki è perfetto: le donne sono splendide, adulte e mai "caricaturali"; D è stupendo, con un fascino oscuro e androgino, ma al tempo stesso non Bishonen, semplicemente di una bellezza eterea,aliena... come deve essere. I Nobili,i vampiri,sono allo stesso tempo esseri di indicibile bellezza e spaventosi,in grado di inspirare timore reverenziale e stupore.
Le ambientazioni spaziano dal simil western post apocalittico dove vivono gli umani, alle colossali strutture delle fortezze dei vampiri, enormi guglie gotiche che si innalzano verso il cielo.
Inutile descrivere la trama, molto simile a quella dei film animati, nonostante non sia questo il romanzo da cui sono stati tratti.
I volumi si presentano belli consistenti, carta di buona qualità, stampa senza sbavatura, sovracoperta lucida e due pagine iniziali a colori. Il prezzo di 7 euro, per quanto alto, è giustificato sia dalla qualità sia dall'impressione di trovarsi di fronte a una Graphic Novel piuttosto che a un manga come altri.
Per il momento J-pop ha edito 2 volumi, non è dato sapere la lunghezza dell'opera (nonostante si possa intuire: probabilmente si progetta di trasporre tutti i 17 e passa romanzi) ne lo stato dei lavori.
Per quel che mi riguarda, un 9 pieno.
Manga nonostante tutto tratto dall'anime, realizzato con disegni molto belli. Storia realizzata con una lettura molto scorrevole e piena di numerosi misteri; infatti, come si nota dalla fine del primo volume,il lettore viene completamente sconvolto ed affascinato allo stesso tempo da quello che lo stesso vampire hunter fa capire alla figlia del vampiro.