Ushio e Tora
Lo shonen manga d’azione non è il mio genere preferito e questo ha influito molto sul mio giudizio totale, oltre ad altri motivi che spiegherò in seguito, tuttavia l'opera è godibile, scorrevole, a tratti emozionante e profonda, sebbene l'apparenza diversa dei primi volumi.
Vidi l'anime del 1993 in primis , che narra i primi 3 volumi del cartaceo Perfect Edition, per poi acquistare quest'ultima come serie completa di 20 volumi.
La trama inizialmente sembra banale e molto ironica, i siparietti comici tra i due protagonisti sono azzeccati, ma col proseguo dei volumi ci si rende conto che la trama è più riflessiva di quanto non ci si aspetti, i personaggi, sebbene siano davvero numerosi, non sono mai buttati lì per creare una storiella autoconclusiva, ognuno ha un ruolo specifico in quello che si scoprirà poi essere un grande disegno .
Ushio Aotsuki vive in un piccolo tempio buddista col padre, spesso assente, e un giorno entra in una botola del tempio (Si scoprirà poi difficilissima da aprire anche ai bonzi più esperti e piena di sigilli) e libera un demone che battezzerà Tora (Tigre in Giapponese) trafitto da una misteriosa lancia.
La cosiddetta Lancia della Bestia non è un oggetto qualsiasi, è un arma creata appositamente per distruggere i demoni /yokai, in particolar modo il più temibile e potente di tutti: la Maschera Bianca.
Presto verranno a galla numerose scoperte per il nostro ignaro Ushio: il padre fa parte della setta Kohamei che protegge la Lancia della Bestia, diffonde il credo religioso e sigilla o uccide gli yokai pericolosi in circolazione; si viene poi a sapere che molti bonzi giovani si erano candidati per diventare i possessori della Lancia e avevano fatto un intenso addestramento, ne erano stati selezionati quattro ma perché, allora, la Lancia, dotata incredibilmente di vita propria e di una storia molto intensa alle spalle, scelse invece un tredicenne qualunque e totalmente inesperto come Ushio?
E perché la madre di Ushio, che lui credeva morta quando era neonato, in realtà è viva ed è la protettrice, grazie ad una potente barriera, della Maschera Bianca, nemico giurato della Lancia? Chi è veramente sua madre?
Ushio insieme a Tora partirà in viaggio per Asahikawa per cercare la verità su sua madre e sulla nascita della temutissima Lancia della Bestia e durante il suo cammino farà numerosi incontri (e scontri) che lo porteranno a farsi molti amici umani e yokai.
I colpi di scena sono numerosi e ben distribuiti in questa lunga trama composta da 20 volumi.
Se si avrà la pazienza di superare i primi 5 volumi, si scopriranno diverse svolte narrative accattivanti e stimolanti, sebbene la trama non è esente da piccoli difetti (almeno per me): Ushio è il classico protagonista buono d'animo, generoso col prossimo, con grande spirito di sacrificio e forte senso di giustizia, un ragazzo solare, energico, socievole! Forse un po' troppo altruista e misericordioso al punto da sembrare a volte ridicolo e poco credibile, soprattutto quando decide addirittura di rischiare la vita stessa per persone o nemici appena conosciuti!
***ATTENZIONE PESANTI SPOILER ***
La filosofia legata alla Lancia della Bestia è davvero affascinante: come è stata forgiata (col sacrificio di due fratelli per vendicare i genitori morti ammazzati dalla Maschera Bianca) nell'antica Cina e la sua essenza vendicativa; il come fa sentire il suo possessore, inizialmente inebriato dal potere che dà tale arma, invincibilmente distruttiva contro i demoni (alcuni padroni prima di Ushio ne ricavarono benefici economici e ne fecero un lavoro molto redditizio) ma con un prezzo alto da pagare, la Lancia infatti si nutre dell'anima di chi la brandisce facendogli perdere la sua umanità e trasformandolo lentamente in un Demone per poi renderlo suo schiavo, quel demone infatti dormirà mutando in pietra finché la Lancia non lo richiamerà a sé, risvegliandolo come suo alleato quando ci sarà il combattimento finale col suo nemico giurato.
Tali scelte narrative vengono perfettamente bilanciate con momenti più rilassanti riguardanti la vita quotidiana del tredicenne Ushio, la sua vita scolastica, i suoi amici, la ragazza che gli piace e il cui sentimento è ricambiato, la sua passione per la pittura, e l'ironia scaturita dai suoi battibecchi con Tora, tuttavia sarebbe stato meglio tagliare alcuni personaggi e capitoli per me obsoleti.
Durante la lunga lettura ho avvertito a un certo punto la pesantezza legata a questa moltitudine di personaggi secondari, alcuni più incisivi di altri. Credo, ma questo è un mio parere personale, che se il manga avesse avuto meno volumi, capitoli, personaggi e quindi risultava più breve e incisivo sarebbe stato molto più affascinante.
Tra l'altro il finale lascia un po' l'amaro in bocca con la morte di Tora (anche se danno speranza in una sua rinascita) e, nonostante la trama chiuda il cerchio praticamente su ogni tematica aperta, avrei preferito vedere Ushio e Asako fidanzati ufficialmente, tematica che non ha un vero e proprio epilogo.
*** FINE SPOILER ***
Il tratto di Kazuhiro Fujita è poco gradevole, sporco, non di mio gusto se devo essere sincera , ma di grandissimo vigore nelle scene orrorifiche e di combattimento.
Devo fare una doverosa nota negativa per la Perfect Edition: acquistata usata nel 2022, notai con mio grande disappunto che in più volumi la colla aveva ceduto facendo in alcuni casi staccare interi blocchi di pagine , davvero terrificante! ogni volta che leggevo un volume dovevo prestare la massima attenzione a non aprirlo con troppa foga per non far si che mi restassero pagine in mano, aprendo il volume si aveva l'impressione di avere due blocchi di fogli separati.
Non è la prima volta che la Star Comics delude con la qualità dei prodotti, mi successe la stessa cosa con la Perfect edition di Rocky Joe, questa casa editrice ha il pregio , o difetto a seconda dei punti di vista, di proporre prezzi un po' più bassi rispetto alla media sul mercato per la maggior parte delle sue serie, a scapito della qualità .
Per una Perfect Edition di Ushio e Tora pubblicata nel 2017 e quindi non così datata, con sovraccoperta e pagine a colori, formato grande, copertina a colori, e di costo modesto (8€ a volume) mi aspettavo una qualità migliore. A questo punto preferirei spendere di più per ogni volume ma avere una qualità decisamente più durevole nel tempo.
Consigliato a chi ama gli shonen d’azione che pescano a piene mani dal folklore Giapponese con una buona dose di ironia e drammaticità .
Vidi l'anime del 1993 in primis , che narra i primi 3 volumi del cartaceo Perfect Edition, per poi acquistare quest'ultima come serie completa di 20 volumi.
La trama inizialmente sembra banale e molto ironica, i siparietti comici tra i due protagonisti sono azzeccati, ma col proseguo dei volumi ci si rende conto che la trama è più riflessiva di quanto non ci si aspetti, i personaggi, sebbene siano davvero numerosi, non sono mai buttati lì per creare una storiella autoconclusiva, ognuno ha un ruolo specifico in quello che si scoprirà poi essere un grande disegno .
Ushio Aotsuki vive in un piccolo tempio buddista col padre, spesso assente, e un giorno entra in una botola del tempio (Si scoprirà poi difficilissima da aprire anche ai bonzi più esperti e piena di sigilli) e libera un demone che battezzerà Tora (Tigre in Giapponese) trafitto da una misteriosa lancia.
La cosiddetta Lancia della Bestia non è un oggetto qualsiasi, è un arma creata appositamente per distruggere i demoni /yokai, in particolar modo il più temibile e potente di tutti: la Maschera Bianca.
Presto verranno a galla numerose scoperte per il nostro ignaro Ushio: il padre fa parte della setta Kohamei che protegge la Lancia della Bestia, diffonde il credo religioso e sigilla o uccide gli yokai pericolosi in circolazione; si viene poi a sapere che molti bonzi giovani si erano candidati per diventare i possessori della Lancia e avevano fatto un intenso addestramento, ne erano stati selezionati quattro ma perché, allora, la Lancia, dotata incredibilmente di vita propria e di una storia molto intensa alle spalle, scelse invece un tredicenne qualunque e totalmente inesperto come Ushio?
E perché la madre di Ushio, che lui credeva morta quando era neonato, in realtà è viva ed è la protettrice, grazie ad una potente barriera, della Maschera Bianca, nemico giurato della Lancia? Chi è veramente sua madre?
Ushio insieme a Tora partirà in viaggio per Asahikawa per cercare la verità su sua madre e sulla nascita della temutissima Lancia della Bestia e durante il suo cammino farà numerosi incontri (e scontri) che lo porteranno a farsi molti amici umani e yokai.
I colpi di scena sono numerosi e ben distribuiti in questa lunga trama composta da 20 volumi.
Se si avrà la pazienza di superare i primi 5 volumi, si scopriranno diverse svolte narrative accattivanti e stimolanti, sebbene la trama non è esente da piccoli difetti (almeno per me): Ushio è il classico protagonista buono d'animo, generoso col prossimo, con grande spirito di sacrificio e forte senso di giustizia, un ragazzo solare, energico, socievole! Forse un po' troppo altruista e misericordioso al punto da sembrare a volte ridicolo e poco credibile, soprattutto quando decide addirittura di rischiare la vita stessa per persone o nemici appena conosciuti!
***ATTENZIONE PESANTI SPOILER ***
La filosofia legata alla Lancia della Bestia è davvero affascinante: come è stata forgiata (col sacrificio di due fratelli per vendicare i genitori morti ammazzati dalla Maschera Bianca) nell'antica Cina e la sua essenza vendicativa; il come fa sentire il suo possessore, inizialmente inebriato dal potere che dà tale arma, invincibilmente distruttiva contro i demoni (alcuni padroni prima di Ushio ne ricavarono benefici economici e ne fecero un lavoro molto redditizio) ma con un prezzo alto da pagare, la Lancia infatti si nutre dell'anima di chi la brandisce facendogli perdere la sua umanità e trasformandolo lentamente in un Demone per poi renderlo suo schiavo, quel demone infatti dormirà mutando in pietra finché la Lancia non lo richiamerà a sé, risvegliandolo come suo alleato quando ci sarà il combattimento finale col suo nemico giurato.
Tali scelte narrative vengono perfettamente bilanciate con momenti più rilassanti riguardanti la vita quotidiana del tredicenne Ushio, la sua vita scolastica, i suoi amici, la ragazza che gli piace e il cui sentimento è ricambiato, la sua passione per la pittura, e l'ironia scaturita dai suoi battibecchi con Tora, tuttavia sarebbe stato meglio tagliare alcuni personaggi e capitoli per me obsoleti.
Durante la lunga lettura ho avvertito a un certo punto la pesantezza legata a questa moltitudine di personaggi secondari, alcuni più incisivi di altri. Credo, ma questo è un mio parere personale, che se il manga avesse avuto meno volumi, capitoli, personaggi e quindi risultava più breve e incisivo sarebbe stato molto più affascinante.
Tra l'altro il finale lascia un po' l'amaro in bocca con la morte di Tora (anche se danno speranza in una sua rinascita) e, nonostante la trama chiuda il cerchio praticamente su ogni tematica aperta, avrei preferito vedere Ushio e Asako fidanzati ufficialmente, tematica che non ha un vero e proprio epilogo.
*** FINE SPOILER ***
Il tratto di Kazuhiro Fujita è poco gradevole, sporco, non di mio gusto se devo essere sincera , ma di grandissimo vigore nelle scene orrorifiche e di combattimento.
Devo fare una doverosa nota negativa per la Perfect Edition: acquistata usata nel 2022, notai con mio grande disappunto che in più volumi la colla aveva ceduto facendo in alcuni casi staccare interi blocchi di pagine , davvero terrificante! ogni volta che leggevo un volume dovevo prestare la massima attenzione a non aprirlo con troppa foga per non far si che mi restassero pagine in mano, aprendo il volume si aveva l'impressione di avere due blocchi di fogli separati.
Non è la prima volta che la Star Comics delude con la qualità dei prodotti, mi successe la stessa cosa con la Perfect edition di Rocky Joe, questa casa editrice ha il pregio , o difetto a seconda dei punti di vista, di proporre prezzi un po' più bassi rispetto alla media sul mercato per la maggior parte delle sue serie, a scapito della qualità .
Per una Perfect Edition di Ushio e Tora pubblicata nel 2017 e quindi non così datata, con sovraccoperta e pagine a colori, formato grande, copertina a colori, e di costo modesto (8€ a volume) mi aspettavo una qualità migliore. A questo punto preferirei spendere di più per ogni volume ma avere una qualità decisamente più durevole nel tempo.
Consigliato a chi ama gli shonen d’azione che pescano a piene mani dal folklore Giapponese con una buona dose di ironia e drammaticità .
Di questo manga ho avuto in mano alcuni volumi più di vent’anni fa e mi colpì molto pur decidendo di non seguirlo. Ora a distanza di tantissimo tempo sono riuscito a leggere tutti i 33 volumi che compongono l’opera che ha reso famoso in Giappone Kazuhiro Fujita.
Diciamolo apertamente: quest’opera può gareggiare con i più famosi battle shonen degli anni 80/90 compreso Dragon Ball. Di Dragon Ball parlerò prima o poi, opera opera grandissima ma che ha all’inizio una partenza mediocre (mi riferisco alla prima saga con Pilaf o a quella della Red Ribon), cosa di cui cui non può essere accusato Ushio e Tora.
In questo manga veniamo subito a vedere spiriti interessanti. Spiriti/mostri/demoni questi sono i nemici dei due protagonisti: un ragazzino dal cuore d’oro di nome Ushio ed un mostro bimillenario di nome Tora. Non parlerò della trama che presenta più saghe con di fondo un nemico tremendo che tenterà di uccidere i nostri protagonisti e distruggere la Lancia della Bestia, un arma potentissima, nata nell’antica Cina proprio per uccidere questo nemico tremendo che vuole distruggere gli uomini e gli altri spiriti.
Com’è il tratto? Direi sporco ma azzeccato, come azzeccati sono i mostri, presi dal folklore giapponese. Fujita si fece mandare anche dei disegni di mostri dai ragazzi che seguivano il suo manga ma sembra non ne abbia fatto uso.
Questo manga arrivò in Italia grazia alla defunta Granata Press nel 1994 e fu ripreso nel 1997 dalla Star che la riproposto in una perfect edition nel 2016: anche se non è famoso come altri (Dragon Ball, Naruto, Bleach, ecc.) io ne consiglio vivamente la lettura.
Voto? Otto
Diciamolo apertamente: quest’opera può gareggiare con i più famosi battle shonen degli anni 80/90 compreso Dragon Ball. Di Dragon Ball parlerò prima o poi, opera opera grandissima ma che ha all’inizio una partenza mediocre (mi riferisco alla prima saga con Pilaf o a quella della Red Ribon), cosa di cui cui non può essere accusato Ushio e Tora.
In questo manga veniamo subito a vedere spiriti interessanti. Spiriti/mostri/demoni questi sono i nemici dei due protagonisti: un ragazzino dal cuore d’oro di nome Ushio ed un mostro bimillenario di nome Tora. Non parlerò della trama che presenta più saghe con di fondo un nemico tremendo che tenterà di uccidere i nostri protagonisti e distruggere la Lancia della Bestia, un arma potentissima, nata nell’antica Cina proprio per uccidere questo nemico tremendo che vuole distruggere gli uomini e gli altri spiriti.
Com’è il tratto? Direi sporco ma azzeccato, come azzeccati sono i mostri, presi dal folklore giapponese. Fujita si fece mandare anche dei disegni di mostri dai ragazzi che seguivano il suo manga ma sembra non ne abbia fatto uso.
Questo manga arrivò in Italia grazia alla defunta Granata Press nel 1994 e fu ripreso nel 1997 dalla Star che la riproposto in una perfect edition nel 2016: anche se non è famoso come altri (Dragon Ball, Naruto, Bleach, ecc.) io ne consiglio vivamente la lettura.
Voto? Otto
La trama all'inizio potrebbe sembrare banale, ma col proseguire della storia si arricchisce di elementi originali, e spesso il modo in cui i nostri protagonisti riescono a tirarsi fuori dalle brutte situazioni non è per nulla scontato. Niente viene lasciato al caso e nessun elemento viene trascurato o dimenticato; non ci sono incoerenze; tutti gli elementi sono armoniosi e ben inseriti.
Non mancano i momenti leggeri e divertenti, specie tra Ushio e Tora. Essi contribuiscono ad alleggerire l'atmosfera, ma senza essere eccessivi: ci sono i momenti per essere seri e quelli per far ridere.
Ciò che rende fantastico questo manga è il finale: mentre leggevo la prima parte pensavo sì che fosse un manga interessante, ma non ero al punto da definirlo un capolavoro; tuttavia il finale ha piazzato questo manga nella mia classifica di quelli più belli. Esso però non viene così dal nulla; per costruirlo tutta la parte prima è necessaria. Vi renderete quindi conto che molti episodi, o cose, che sembravano fini a se stessi o marginali, in realtà hanno significato e fanno parte di un grande disegno.
Subito dopo averlo terminato, Ushio e Tora è diventato quindi uno dei miei manga preferiti.
I personaggi sono numerosi e aumentano col passare dei capitoli, ma sono tutti molto ben caratterizzati, sia umani che mostri. Gli stessi mostri non hanno un ruolo marginale, ma diventano loro stessi parte fondamentale della storia (lo capirete meglio leggendo).
Se Ushio può ricordare abbastanza il tipico protagonista shonen, non si può dire lo stesso per Tora, che ha un ruolo molto atipico e, anche quando pensate di averlo capito, continua a sorprendere nella sua personalità e modo di agire. Ci si affeziona molto ai personaggi.
Il disegno migliora lungo la storia, anche se chiaramente parliamo di una serie dei primi anni '90; lo stile, quindi, è tipico di quel periodo. Si adatta comunque alla storia e alle azioni descritte; il tratto migliora sempre più, diventando in certe scene molto particolareggiato.
L'edizione purtroppo risente sia dell'età sia del fatto di essere passata per due editori, quindi specie nei volumi Granata Press tendono a scollarsi le copertine; quelli Starcomics invece denotano una maggiore cura, anche se sono nel classico formato anni '90 senza sovraccoperta e molto essenziale. Cambia anche il numero di pagine: a un certo punto della storia si passa da cento e qualcosa a duecento pagine, quindi i 14+33 volumi, in realtà, se dovessero essere tutti composti duecento 200 pagine, sarebbero meno.
Prima di arrivare al finale non gli avrei mai dato 10 ma, dopo averlo letto e aver anche capito come tutta la parte precedente concorra a crearlo, il 10 viene spontaneo.
Lo consiglierei davvero a tutti; non mi sento di fare delle distinzioni tra tipologie di pubblico.
Non mancano i momenti leggeri e divertenti, specie tra Ushio e Tora. Essi contribuiscono ad alleggerire l'atmosfera, ma senza essere eccessivi: ci sono i momenti per essere seri e quelli per far ridere.
Ciò che rende fantastico questo manga è il finale: mentre leggevo la prima parte pensavo sì che fosse un manga interessante, ma non ero al punto da definirlo un capolavoro; tuttavia il finale ha piazzato questo manga nella mia classifica di quelli più belli. Esso però non viene così dal nulla; per costruirlo tutta la parte prima è necessaria. Vi renderete quindi conto che molti episodi, o cose, che sembravano fini a se stessi o marginali, in realtà hanno significato e fanno parte di un grande disegno.
Subito dopo averlo terminato, Ushio e Tora è diventato quindi uno dei miei manga preferiti.
I personaggi sono numerosi e aumentano col passare dei capitoli, ma sono tutti molto ben caratterizzati, sia umani che mostri. Gli stessi mostri non hanno un ruolo marginale, ma diventano loro stessi parte fondamentale della storia (lo capirete meglio leggendo).
Se Ushio può ricordare abbastanza il tipico protagonista shonen, non si può dire lo stesso per Tora, che ha un ruolo molto atipico e, anche quando pensate di averlo capito, continua a sorprendere nella sua personalità e modo di agire. Ci si affeziona molto ai personaggi.
Il disegno migliora lungo la storia, anche se chiaramente parliamo di una serie dei primi anni '90; lo stile, quindi, è tipico di quel periodo. Si adatta comunque alla storia e alle azioni descritte; il tratto migliora sempre più, diventando in certe scene molto particolareggiato.
L'edizione purtroppo risente sia dell'età sia del fatto di essere passata per due editori, quindi specie nei volumi Granata Press tendono a scollarsi le copertine; quelli Starcomics invece denotano una maggiore cura, anche se sono nel classico formato anni '90 senza sovraccoperta e molto essenziale. Cambia anche il numero di pagine: a un certo punto della storia si passa da cento e qualcosa a duecento pagine, quindi i 14+33 volumi, in realtà, se dovessero essere tutti composti duecento 200 pagine, sarebbero meno.
Prima di arrivare al finale non gli avrei mai dato 10 ma, dopo averlo letto e aver anche capito come tutta la parte precedente concorra a crearlo, il 10 viene spontaneo.
Lo consiglierei davvero a tutti; non mi sento di fare delle distinzioni tra tipologie di pubblico.
Uno dei migliori shonen in circolazione. Ushio e Tora comincia con delle premesse semplicistiche: Ushio, figlio di un monaco esorcista, libera inavvertitamente Tora, un demone conosciuto in passato per aver divorato decine di umani, e l'unico modo per tenerlo a a bada è combatterlo con la leggendaria Lancia della bestia. Quest'arma, una volta impugnata, conferisce al portatore un aspetto selvaggio dotandolo di forza e agilità sovraumane. Ushio riuscirà quindi a controllare Tora, ''costringendolo'' a combattere i demoni che infestano il Giappone.
La storia evolverà man mano, approfondendo il rapporto tra umani e demoni - e tra gli stessi Ushio e Tora; ogni singolo personaggio sarà caratterizzato splendidamente e avrà un passato interessante e degno di essere raccontato (Tora è uno dei migliori personaggi mai creati in un manga e il suo passato è qualcosa di sublime). L'autore non risparmierà colpi di scena e risvolti narrativi che porteranno ad un finale monumentale.
Lo stile di disegno è molto sporco, ciononostante è adatto alle tematiche dell'opera, dando ai mostri un aspetto grottesco e inquietante. L'edizione Star Comics purtroppo è molto vecchia e molti titoli non sono di facile reperibilità, tuttavia nel caso riusciate a trovare la serie completa non esitate ad acquistarla, sperando ovviamente in una futura riedizione.
La storia evolverà man mano, approfondendo il rapporto tra umani e demoni - e tra gli stessi Ushio e Tora; ogni singolo personaggio sarà caratterizzato splendidamente e avrà un passato interessante e degno di essere raccontato (Tora è uno dei migliori personaggi mai creati in un manga e il suo passato è qualcosa di sublime). L'autore non risparmierà colpi di scena e risvolti narrativi che porteranno ad un finale monumentale.
Lo stile di disegno è molto sporco, ciononostante è adatto alle tematiche dell'opera, dando ai mostri un aspetto grottesco e inquietante. L'edizione Star Comics purtroppo è molto vecchia e molti titoli non sono di facile reperibilità, tuttavia nel caso riusciate a trovare la serie completa non esitate ad acquistarla, sperando ovviamente in una futura riedizione.
Come non parlare bene di quest'opera?
Personalmente non sono mai stato molto appassionato di serie di combattimenti, ma una volta iniziato a leggere Ushio e Tora, non me ne sono più potuto separare (nonostante io abbia iniziato dall'edizione Star, quindi a storia abbondantemente avviata).
Quello che colpisce in quest'opera, infatti, non sono gli scontri, bensì la profonda caratterizzazione ed il minuzioso tratteggio di ogni singolo personaggio, compresi quelli che potrebbero sembrare figure di contorno.
I personaggi principali crescono, si evolvono, e se ne scoprono, soprattutto per Tora, lati oscuri ed assolutamente inaspettati. I due nel corso della storia passano via via da una rivalità soppressa (Tora per buona parte della serie continuerà a ripetere che prima o poi divorerà Ushio), ad un'alleanza di comodo, per poi trasformarsi, senza soluzione di continuità in un'amicizia che va al di là di qualsiasi sacrificio.
Attorno a loro anche gli altri personaggi cambiano, si evolvono e non pochi di quelli che inizialmente si presentano come nemici diventano più o meno palesemente degli ottimi alleati dei due.
Del tratto è difficile parlarne: a posteriori si può sicuramente dire che si adatta perfettamente alla storia, ma devo sinceramente dire che soprattutto il disegno delle figure umane all'inizio mi lasciava parecchio perplesso; basta comunque un po' di tempo per farci l'occhio e poi queste inezie ricorderete a stento di averle pensate.
Personalmente non sono mai stato molto appassionato di serie di combattimenti, ma una volta iniziato a leggere Ushio e Tora, non me ne sono più potuto separare (nonostante io abbia iniziato dall'edizione Star, quindi a storia abbondantemente avviata).
Quello che colpisce in quest'opera, infatti, non sono gli scontri, bensì la profonda caratterizzazione ed il minuzioso tratteggio di ogni singolo personaggio, compresi quelli che potrebbero sembrare figure di contorno.
I personaggi principali crescono, si evolvono, e se ne scoprono, soprattutto per Tora, lati oscuri ed assolutamente inaspettati. I due nel corso della storia passano via via da una rivalità soppressa (Tora per buona parte della serie continuerà a ripetere che prima o poi divorerà Ushio), ad un'alleanza di comodo, per poi trasformarsi, senza soluzione di continuità in un'amicizia che va al di là di qualsiasi sacrificio.
Attorno a loro anche gli altri personaggi cambiano, si evolvono e non pochi di quelli che inizialmente si presentano come nemici diventano più o meno palesemente degli ottimi alleati dei due.
Del tratto è difficile parlarne: a posteriori si può sicuramente dire che si adatta perfettamente alla storia, ma devo sinceramente dire che soprattutto il disegno delle figure umane all'inizio mi lasciava parecchio perplesso; basta comunque un po' di tempo per farci l'occhio e poi queste inezie ricorderete a stento di averle pensate.
Manga straordinario, poco noto dalle nostre parti. L'opera di Fujita dovrebbe essere una pietra di paragone per tutti gli shounen moderni, tutti simili tra loro, commerciali all'ennesima potenza. Mentre le opere moderne di questo genere tendono ad appiattirsi l'una sull'altra, questo manga ha carattere da vendere sia nei personaggi che nella storia che nel disegno.
La storia parte come al solito da quello che sembra un semplice pretesto: Ushio è un ragazzo di 14 anni che trova nella cantina del tempio in cui abita (il padre è un monaco) il mostro Tora infilzato al muro con la Lancia della Bestia, arma per combattere i mostri. Libererà il mostro per poter utilizzare la lancia per sconfiggere altri mostri, mentre il sogno di Tora è quello di mangiarsi proprio Ushio.
Dopo una parte iniziale fatta per lo più da episodi singoli, inizia una vera e propria trama che lascia sempre col fiato sospeso e termina in un bellissimo finale, nulla è lasciato al caso.
Il tratto di Fujita è forte, a volte può sembrare sporco, ma è tremendamente efficace perché rende benissimo l'idea di movimento.
Durante la storia abbiamo l'evoluzione dei due protagonisti (soprattutto Ushio ma anche Tora) che sono partecipi di tanti drammi (non c'è mai il bene assoluto contro il male assoluto, anche Ushio a volte dovrà fare scelte dolorose) e tante battaglie. Queste sono molto curate e sempre diverse tra loro.
I personaggi - i vari monaci e i mostri - e le ambientazioni contribuiscono ad una atmosfera molto curata e azzeccata. Niente sembra messo lì a caso, come può accadere negli shounen moderni.
Se non lo avete ancora letto, cercatelo, procuratevelo, ne vale veramente la pena. Una pietra miliare del suo genere. Anche solo per sapere come dovrebbe essere uno shounen.
La storia parte come al solito da quello che sembra un semplice pretesto: Ushio è un ragazzo di 14 anni che trova nella cantina del tempio in cui abita (il padre è un monaco) il mostro Tora infilzato al muro con la Lancia della Bestia, arma per combattere i mostri. Libererà il mostro per poter utilizzare la lancia per sconfiggere altri mostri, mentre il sogno di Tora è quello di mangiarsi proprio Ushio.
Dopo una parte iniziale fatta per lo più da episodi singoli, inizia una vera e propria trama che lascia sempre col fiato sospeso e termina in un bellissimo finale, nulla è lasciato al caso.
Il tratto di Fujita è forte, a volte può sembrare sporco, ma è tremendamente efficace perché rende benissimo l'idea di movimento.
Durante la storia abbiamo l'evoluzione dei due protagonisti (soprattutto Ushio ma anche Tora) che sono partecipi di tanti drammi (non c'è mai il bene assoluto contro il male assoluto, anche Ushio a volte dovrà fare scelte dolorose) e tante battaglie. Queste sono molto curate e sempre diverse tra loro.
I personaggi - i vari monaci e i mostri - e le ambientazioni contribuiscono ad una atmosfera molto curata e azzeccata. Niente sembra messo lì a caso, come può accadere negli shounen moderni.
Se non lo avete ancora letto, cercatelo, procuratevelo, ne vale veramente la pena. Una pietra miliare del suo genere. Anche solo per sapere come dovrebbe essere uno shounen.
Kazuhiro Fujita è un autore ormai affermato e credo che l'opera sua più blasonata sia proprio Ushio & Tora.
Questa bellissima serie ha avuto abbastanza sfortuna in Italia. Dapprima la Granata Press la interrompe dopo soli 13 volumi. Ripresa successivamente da Star Comics la serie vive una delle peggiori scelte commerciali che io abbia mai visto, ossia riprende da dove era stata lasciata. In sostanza parte dal numero 14 con un lungo riassuntone per poi, una volta ultimata, riprendere quei "vecchi" 13 volumi e riproporli al pubblico come "origini" (i 13 volumi furono poi agglomerati in 7).
Ovviamente questa scelta non fu delle più felici, chi già conosceva il titolo lo avrà continuato ma difficilmente qualcuno sarà partito a "manga in corso". Di questa decisione credo se ne risenta anche oggi, il manga meriterebbe una riedizione (visto che la prima è datatissima e bruttissima) ma la Star Comics tentenna, evidentemente per uno scotto preso in precedenza.
La trama è originale. Un ragazzo, Ushio Aotsuki, trova una botola segreta in casa, al suo interno c'è un demone spaventoso, Tora, con una lancia conficcata che lo tiene "ancorato" al muro. La belva chiede a Ushio di liberarlo e dopo temporeggiamenti vari Ushio lo libera mettendo il mondo in pericolo. La belva infatti dopo 500 anni è libera di vagare nel mondo portando devastazione. Ushio e Tora spezzando questo sigillo richiamano a sé decine di spiriti maligni e come Tora belve feroci, ma per benefici comuni dovranno allearsi per sconfiggerli.
Il bello di questo manga è l'amicizia che continua a crescere numero dopo numero tra Ushio & Tora. Inizialmente rivali, trovano pian piano interessi comuni e caratteri simili. Si capisce subito, ed è anche piuttosto banale dirlo, che Tora in realtà non è una belva feroce come appare, è una tigre bonacciona e divertente.
La simpatia e il divertimento restano sempre su alti livelli per tutto il manga e la trama anche se abbastanza episodica scorre ed è ben visibile.
I disegni sono piuttosto grezzi e a tratti incomprensibili, per miei gusti personali considero questi il punto debole del manga, quello che forse attira meno i non conoscitori della serie.
Sull'edizione mi sembra di aver detto molto sopra, meriterebbe una riedizione dignitosa e non sottilette che si scollano.
Consigliatissimo a tutti, da recuperare per chi non ce l'ha, uno degli shonen migliori che io abbia mai letto.
Questa bellissima serie ha avuto abbastanza sfortuna in Italia. Dapprima la Granata Press la interrompe dopo soli 13 volumi. Ripresa successivamente da Star Comics la serie vive una delle peggiori scelte commerciali che io abbia mai visto, ossia riprende da dove era stata lasciata. In sostanza parte dal numero 14 con un lungo riassuntone per poi, una volta ultimata, riprendere quei "vecchi" 13 volumi e riproporli al pubblico come "origini" (i 13 volumi furono poi agglomerati in 7).
Ovviamente questa scelta non fu delle più felici, chi già conosceva il titolo lo avrà continuato ma difficilmente qualcuno sarà partito a "manga in corso". Di questa decisione credo se ne risenta anche oggi, il manga meriterebbe una riedizione (visto che la prima è datatissima e bruttissima) ma la Star Comics tentenna, evidentemente per uno scotto preso in precedenza.
La trama è originale. Un ragazzo, Ushio Aotsuki, trova una botola segreta in casa, al suo interno c'è un demone spaventoso, Tora, con una lancia conficcata che lo tiene "ancorato" al muro. La belva chiede a Ushio di liberarlo e dopo temporeggiamenti vari Ushio lo libera mettendo il mondo in pericolo. La belva infatti dopo 500 anni è libera di vagare nel mondo portando devastazione. Ushio e Tora spezzando questo sigillo richiamano a sé decine di spiriti maligni e come Tora belve feroci, ma per benefici comuni dovranno allearsi per sconfiggerli.
Il bello di questo manga è l'amicizia che continua a crescere numero dopo numero tra Ushio & Tora. Inizialmente rivali, trovano pian piano interessi comuni e caratteri simili. Si capisce subito, ed è anche piuttosto banale dirlo, che Tora in realtà non è una belva feroce come appare, è una tigre bonacciona e divertente.
La simpatia e il divertimento restano sempre su alti livelli per tutto il manga e la trama anche se abbastanza episodica scorre ed è ben visibile.
I disegni sono piuttosto grezzi e a tratti incomprensibili, per miei gusti personali considero questi il punto debole del manga, quello che forse attira meno i non conoscitori della serie.
Sull'edizione mi sembra di aver detto molto sopra, meriterebbe una riedizione dignitosa e non sottilette che si scollano.
Consigliatissimo a tutti, da recuperare per chi non ce l'ha, uno degli shonen migliori che io abbia mai letto.
La vita di Ushio Aotsuki, studente più o meno come tanti, viene sconvolta quando, in maniera del tutto accidentale, libera Tora, potentissimo demone che dormiva nel tempio di famiglia, ed entra in possesso della Lancia della Bestia, un’arma mistica che ha il potere e il compito di sterminare i mostri malvagi.
A partire da questa premessa, l’autore Kazuhiro Fujita ci regala una storia lunga e molto articolata, che vedrà Ushio, accompagnato da un reticente Tora, intraprendere un cammino che lo porterà a combattere miriadi di creature orribili e spietate e a conoscere innumerevoli personaggi, che saranno suoi preziosi alleati, amici o terribili avversari, questi ultimi capitanati dal demone più potente, subdolo e malvagio di ogni altro, una creatura che il giovane affronterà in una lotta scritta nel destino.
Ushio e Tora è una storia molto lunga e complessa, che inizialmente si articola in capitoli autoconclusivi ma ben presto rivela una trama di fondo più particolareggiata in cui praticamente tutti i personaggi incontrati dal ragazzo con la lancia e dal demone tigrato che lo accompagna giocheranno un qualche ruolo, ora minimo ora importante. È una vicenda piena d’azione, elementi fantastici e orrorifici e combattimenti, che pesca a piene mani dal folklore giapponese presentando diverse creature, credenze e culti provenienti dalla tradizione popolare, inglobando tutto questo in una storia ricchissima di colpi di scena, avvincente, adrenalinica ma anche, inaspettatamente, riflessiva e completa di una profonda analisi psicologica della maggior parte dei personaggi che la vivono. I mostri creati da Fujita non sempre sono belve sanguinarie, ma capiterà di trovarne infatti alcuni che soffrono, amano, combattono la solitudine, si interrogano sul rapporto che li lega agli umani, provano gratitudine e avranno un valido motivo che giustificherà le loro azioni. Lo stesso varrà per i personaggi umani, i cui caratteri e trascorsi sono sempre finemente descritti, e per gli stessi protagonisti Ushio e (soprattutto) Tora, che attraverseranno un curatissimo percorso di formazione e crescita durante la vicenda, tra una battaglia e l’altra.
Ushio e Tora è una storia molto cruda, che non si risparmia scene molto forti o macabre, né diversi drammi lungo la strada, ma che lancia comunque un messaggio di speranza e fiducia nel prossimo e nel futuro nonostante questo, appassionando il lettore che sarà spinto a conoscere il proseguimento delle vicende e a vedere personaggi così azzeccati alle prese con avventure sempre nuove o anche solo con normalissimi episodi di vita scolastico/quotidiana che diano spazio ad un loro approfondimento psicologico. Fujita inserisce un po’ di tutto nella sua storia, rendendola completa: ottimi combattimenti, una solida storia di base, una moltitudine di personaggi splendidamente caratterizzati che non vengono mai dimenticati o sopraffatti dalla storia, numerosi colpi di scena magnificamente gestiti che si incastonano come tasselli di un puzzle a comporre una bellissima trama, scene d’azione di grande impatto, sentimento e momenti di rara bellezza.
Lo stile di disegno dell’autore è molto particolare, sporco e sgradevole, ma dotato di grandissimo vigore e sorprendentemente efficace nelle scene più d’azione, orrorifiche o di maggiore impatto emotivo. Disegni e trama si fondono perfettamente in un insieme di gran fascino, che renderà la lettura inaspettatamente piacevole.
L’opera di Fujita si conferma come uno dei più avvincenti shonen manga mai apparsi sulla scena. Una storia che parte in sordina ma diventa estremamente avvincente nel corso del suo proseguimento e riesce sempre a mantenere altissimo l’interesse del lettore, che si affeziona ai personaggi e si ritrova dispiaciuto di lasciarli al termine della lettura.
Non è un manga famosissimo, ma si può vedere come sia ottimamente congegnato e come moltissimi manga successivi più popolari come Inuyasha, Tenchi Muyo o Bleach abbiano ripreso da qui diversi elementi. Leggere Ushio e Tora sarà una bella, bellissima esperienza che consiglio dunque a tutti gli appassionati di shonen manga d’azione con elementi fantastici o agli appassionati di mitologia giapponese, che troveranno qui ottimo pane per i loro denti. L’edizione Star Comics è un po’ sgangherata, ma è un pezzo di storia del manga nel nostro paese e indubbiamente, in attesa di un’ipotetica ristampa futura, merita un recupero.
A partire da questa premessa, l’autore Kazuhiro Fujita ci regala una storia lunga e molto articolata, che vedrà Ushio, accompagnato da un reticente Tora, intraprendere un cammino che lo porterà a combattere miriadi di creature orribili e spietate e a conoscere innumerevoli personaggi, che saranno suoi preziosi alleati, amici o terribili avversari, questi ultimi capitanati dal demone più potente, subdolo e malvagio di ogni altro, una creatura che il giovane affronterà in una lotta scritta nel destino.
Ushio e Tora è una storia molto lunga e complessa, che inizialmente si articola in capitoli autoconclusivi ma ben presto rivela una trama di fondo più particolareggiata in cui praticamente tutti i personaggi incontrati dal ragazzo con la lancia e dal demone tigrato che lo accompagna giocheranno un qualche ruolo, ora minimo ora importante. È una vicenda piena d’azione, elementi fantastici e orrorifici e combattimenti, che pesca a piene mani dal folklore giapponese presentando diverse creature, credenze e culti provenienti dalla tradizione popolare, inglobando tutto questo in una storia ricchissima di colpi di scena, avvincente, adrenalinica ma anche, inaspettatamente, riflessiva e completa di una profonda analisi psicologica della maggior parte dei personaggi che la vivono. I mostri creati da Fujita non sempre sono belve sanguinarie, ma capiterà di trovarne infatti alcuni che soffrono, amano, combattono la solitudine, si interrogano sul rapporto che li lega agli umani, provano gratitudine e avranno un valido motivo che giustificherà le loro azioni. Lo stesso varrà per i personaggi umani, i cui caratteri e trascorsi sono sempre finemente descritti, e per gli stessi protagonisti Ushio e (soprattutto) Tora, che attraverseranno un curatissimo percorso di formazione e crescita durante la vicenda, tra una battaglia e l’altra.
Ushio e Tora è una storia molto cruda, che non si risparmia scene molto forti o macabre, né diversi drammi lungo la strada, ma che lancia comunque un messaggio di speranza e fiducia nel prossimo e nel futuro nonostante questo, appassionando il lettore che sarà spinto a conoscere il proseguimento delle vicende e a vedere personaggi così azzeccati alle prese con avventure sempre nuove o anche solo con normalissimi episodi di vita scolastico/quotidiana che diano spazio ad un loro approfondimento psicologico. Fujita inserisce un po’ di tutto nella sua storia, rendendola completa: ottimi combattimenti, una solida storia di base, una moltitudine di personaggi splendidamente caratterizzati che non vengono mai dimenticati o sopraffatti dalla storia, numerosi colpi di scena magnificamente gestiti che si incastonano come tasselli di un puzzle a comporre una bellissima trama, scene d’azione di grande impatto, sentimento e momenti di rara bellezza.
Lo stile di disegno dell’autore è molto particolare, sporco e sgradevole, ma dotato di grandissimo vigore e sorprendentemente efficace nelle scene più d’azione, orrorifiche o di maggiore impatto emotivo. Disegni e trama si fondono perfettamente in un insieme di gran fascino, che renderà la lettura inaspettatamente piacevole.
L’opera di Fujita si conferma come uno dei più avvincenti shonen manga mai apparsi sulla scena. Una storia che parte in sordina ma diventa estremamente avvincente nel corso del suo proseguimento e riesce sempre a mantenere altissimo l’interesse del lettore, che si affeziona ai personaggi e si ritrova dispiaciuto di lasciarli al termine della lettura.
Non è un manga famosissimo, ma si può vedere come sia ottimamente congegnato e come moltissimi manga successivi più popolari come Inuyasha, Tenchi Muyo o Bleach abbiano ripreso da qui diversi elementi. Leggere Ushio e Tora sarà una bella, bellissima esperienza che consiglio dunque a tutti gli appassionati di shonen manga d’azione con elementi fantastici o agli appassionati di mitologia giapponese, che troveranno qui ottimo pane per i loro denti. L’edizione Star Comics è un po’ sgangherata, ma è un pezzo di storia del manga nel nostro paese e indubbiamente, in attesa di un’ipotetica ristampa futura, merita un recupero.
Tra i migliori manga arrivati nel bel paese.
Un vero capolavoro che non ha punti deboli. Il tratto è molto efficace anche nei combattimenti. La storia è molto coinvolgente e tutti i personaggi, protagonisti e non, hanno sempre una collocazione consona ai fini della trama, che via via si sviluppa in modo eccezionale. Alterna fasi divertenti (il rapporto fra Ushio e Tora) a fasi più "impegnative" (combattimenti) con sincronismo perfetto senza mai eccedere da una parte o dall'altra. Il finale è splendido, ma la vera chicca di questo manga è lo speciale "Le origini di Tora", uno dei pochi manga a lasciarmi un senso di vera commozione.
Le uniche "pecche" sono il fatto che la serie sia conclusa e che non vedrò, forse, una ristampa degna di questa opera.
Un vero capolavoro che non ha punti deboli. Il tratto è molto efficace anche nei combattimenti. La storia è molto coinvolgente e tutti i personaggi, protagonisti e non, hanno sempre una collocazione consona ai fini della trama, che via via si sviluppa in modo eccezionale. Alterna fasi divertenti (il rapporto fra Ushio e Tora) a fasi più "impegnative" (combattimenti) con sincronismo perfetto senza mai eccedere da una parte o dall'altra. Il finale è splendido, ma la vera chicca di questo manga è lo speciale "Le origini di Tora", uno dei pochi manga a lasciarmi un senso di vera commozione.
Le uniche "pecche" sono il fatto che la serie sia conclusa e che non vedrò, forse, una ristampa degna di questa opera.
E qui stiamo parlando di un capolavoro ragazzi, sì perché Ushio & Tora, in ambito shonen, è un capolavoro! La cosa triste (se così si può dire) è che stranamente non ha avuto molto successo, almeno qui da noi.
La storia ci mette un po ad ingranare, infatti i primissimi volumi sono strutturati episodicamente, ma poi diventa tutto un intreccio di personaggi e relative storie che porteranno ad uno dei finali più memorabili che si siano mai visti, shonen parlando (e pensare che la prima volta che lo lessi il finale non mi era piaciuto!).
La cosa che mi ha colpito di più, e che è anche la sua caratteristica distintiva, è che il tutto è mescolato con storie e leggende della mitologia orientale.
Il tratto è di quelli che lasciano il segno, il maestro Fujita sa il fatto suo e, nonostante il tutto sia grezzo e sporco (ma volutamente), il disegno è più che mai funzionale alla storia.
In definitiva Ushio & Tora è uno di quei manga da avere assolutamente nella propria collezione, un MUST HAVE insomma.
La storia ci mette un po ad ingranare, infatti i primissimi volumi sono strutturati episodicamente, ma poi diventa tutto un intreccio di personaggi e relative storie che porteranno ad uno dei finali più memorabili che si siano mai visti, shonen parlando (e pensare che la prima volta che lo lessi il finale non mi era piaciuto!).
La cosa che mi ha colpito di più, e che è anche la sua caratteristica distintiva, è che il tutto è mescolato con storie e leggende della mitologia orientale.
Il tratto è di quelli che lasciano il segno, il maestro Fujita sa il fatto suo e, nonostante il tutto sia grezzo e sporco (ma volutamente), il disegno è più che mai funzionale alla storia.
In definitiva Ushio & Tora è uno di quei manga da avere assolutamente nella propria collezione, un MUST HAVE insomma.
Ushio e Tora è senza dubbio l'opera più famosa e importante di Kazuhiro Fujita giunta in Italia. Prima di leggerla ne avevo sentito parlare bene, ma mi aspettavo un'opera totalmente differente su tutti gli aspetti, mi immaginavo un'opera come tante altre, ripetitiva sia negli scontri sia nei nemici e nella storia... Ushio e Tora non è nulla di questo, è la geniale opera di un geniale autore quale Fujita. Non stanca mai, ti appassiona, vuoi sempre sapere come va avanti e cosa c'è dopo, ricca di colpi di scena, divertente.
Tema portante dell'opera insieme ai combattimenti, ai mostri dei folklore giapponese e alla guerra per la pace, è sicuramente l'amicizia tra Ushio e Tora e il loro rapporto nel corso di tutta l'opera che cambia, si trasforma a seguito del seguirsi degli avvenimenti e del trascorrere del tempo. I due partono con l'odiarsi per poi rischiare la vita per l'un per l'altro fino a sacrificarsi. Secondo me è l'amicizia il filo conduttore principale, e non sempre compreso, che lega l'opera e che la rende così fantastica.
Lungo il finale dell'opera c'è un susseguirsi di colpi di scena a catena che aumentano la suspense. Il finale aperto lascia lo stazio ai sentimenti puri e reali che legano i personaggi.
<b>[Attenzione, possibili spoiler]</b>
Commovente l'addio dei mostri che si sacrificano per il bene degli uomini e per la salvezza del Giappone , benchè le due razze: uomini e mostri siano sempre stati in conflitto tra loro, ma nel momento in cui avvertono l'arrivo di un pericolo comune che minaccia entrambi, fanno fronte comune e si alleano per la salvezza propria e dei propri cari.
<b>[Fine spoiler]</b>
Ushio e i suoi amici affrontano i problemi della vita, passando da momenti di disperazione a momenti di gioia, provano paura e coraggio, dolore e felicità; al lettore sembra di immedesimarsi nei personaggi e di sentire proprie le sensazioni e le emozioni che questi provano.
Fujita è riuscito a mischiare vari generi come fantasy, horror, demoni, azione, avventura e a creare un'opera davvero meravigliosa!
Il disegno di Fujita è, a par mio, bellissimo! A prima vista può non piacere e sembrare troppo sporco e confuso, ma dopo aver letto solo uno o due capitoli, ci si accorge che lo stile di disegno così particolare e originale calza a pennello per quest'opera, rendendola unica e speciale.
I mostri sono di tutte le dimensioni e tipi, ma sempre Fujita prende molto dalle leggende e dalle tradizioni giapponesi
Ho trovato i personaggi, umani o mostri estremamente ben caratterizzati, ognuno è diverso per aspetto, carattere, modo di pensare; queste caratteristiche le si possono notare durante le assemblee decisionali sia degli uomini, specialmente dei monaci, sia dei mostri.
In conclusione, io reputo Ushio e Tora un vero capolavoro, lo consiglio a tutti, in quanto tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta per capire la bellezza di quest'opera che sfortunatamente in Italia non ha avuto il giusto apprezzamento ed è passato un po' in ombra anche a causa delle scelte editoriali di pubblicazione sbagliate della Star Comics, oltre a questo l'opera è fantastica e merita tantissimo, chissà che con il ritorno di Fujita in Italia negli ultimi mesi, grazie a GP Manga e J-Pop con tre sue opere, la casa della stella non decida di pubblicarlo in una nuova edizione.
Tema portante dell'opera insieme ai combattimenti, ai mostri dei folklore giapponese e alla guerra per la pace, è sicuramente l'amicizia tra Ushio e Tora e il loro rapporto nel corso di tutta l'opera che cambia, si trasforma a seguito del seguirsi degli avvenimenti e del trascorrere del tempo. I due partono con l'odiarsi per poi rischiare la vita per l'un per l'altro fino a sacrificarsi. Secondo me è l'amicizia il filo conduttore principale, e non sempre compreso, che lega l'opera e che la rende così fantastica.
Lungo il finale dell'opera c'è un susseguirsi di colpi di scena a catena che aumentano la suspense. Il finale aperto lascia lo stazio ai sentimenti puri e reali che legano i personaggi.
<b>[Attenzione, possibili spoiler]</b>
Commovente l'addio dei mostri che si sacrificano per il bene degli uomini e per la salvezza del Giappone , benchè le due razze: uomini e mostri siano sempre stati in conflitto tra loro, ma nel momento in cui avvertono l'arrivo di un pericolo comune che minaccia entrambi, fanno fronte comune e si alleano per la salvezza propria e dei propri cari.
<b>[Fine spoiler]</b>
Ushio e i suoi amici affrontano i problemi della vita, passando da momenti di disperazione a momenti di gioia, provano paura e coraggio, dolore e felicità; al lettore sembra di immedesimarsi nei personaggi e di sentire proprie le sensazioni e le emozioni che questi provano.
Fujita è riuscito a mischiare vari generi come fantasy, horror, demoni, azione, avventura e a creare un'opera davvero meravigliosa!
Il disegno di Fujita è, a par mio, bellissimo! A prima vista può non piacere e sembrare troppo sporco e confuso, ma dopo aver letto solo uno o due capitoli, ci si accorge che lo stile di disegno così particolare e originale calza a pennello per quest'opera, rendendola unica e speciale.
I mostri sono di tutte le dimensioni e tipi, ma sempre Fujita prende molto dalle leggende e dalle tradizioni giapponesi
Ho trovato i personaggi, umani o mostri estremamente ben caratterizzati, ognuno è diverso per aspetto, carattere, modo di pensare; queste caratteristiche le si possono notare durante le assemblee decisionali sia degli uomini, specialmente dei monaci, sia dei mostri.
In conclusione, io reputo Ushio e Tora un vero capolavoro, lo consiglio a tutti, in quanto tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta per capire la bellezza di quest'opera che sfortunatamente in Italia non ha avuto il giusto apprezzamento ed è passato un po' in ombra anche a causa delle scelte editoriali di pubblicazione sbagliate della Star Comics, oltre a questo l'opera è fantastica e merita tantissimo, chissà che con il ritorno di Fujita in Italia negli ultimi mesi, grazie a GP Manga e J-Pop con tre sue opere, la casa della stella non decida di pubblicarlo in una nuova edizione.
Ushio e Tora è una miscela di elementi che lo rendono davvero unico, non ha caso molti di quelli che hanno avuto il piacere di leggerlo lo ritengono un capolavoro.
Il suo pezzo forte è sicuramente la storia, davvero originale; parte lentamente ma una volta che si impenna punta alla vetta senza sosta.
I personaggi principali sono caratterizzati divinamente, e tutti si intersecano nella storia e nessuno di questi è fuori posto. Le avventure (anzi disavventure) e le situazioni che i due protagonisti sono costretti a subire non sono mai ripetitive, e tutte si incastrano perfettamente nella storia principale esattamente come un puzzle.
La conclusione è davvero magistrale, elementi e indizi del passato ritornano, per un gran mix finale dove nulla è lasciato al caso.
I disegni sono molto originali, e identificativi per il maestro Fujita (il suo stile lo si riconosce lontano un chilometro), sono un po’ sporchi (volutamente) ma esprimono emozioni, e Tora non sembra affatto facile da disegnare.
In conclusione se vi piacciono gli Shonen con una storia lunga e ben articolata è il manga che fa per voi.
Il suo pezzo forte è sicuramente la storia, davvero originale; parte lentamente ma una volta che si impenna punta alla vetta senza sosta.
I personaggi principali sono caratterizzati divinamente, e tutti si intersecano nella storia e nessuno di questi è fuori posto. Le avventure (anzi disavventure) e le situazioni che i due protagonisti sono costretti a subire non sono mai ripetitive, e tutte si incastrano perfettamente nella storia principale esattamente come un puzzle.
La conclusione è davvero magistrale, elementi e indizi del passato ritornano, per un gran mix finale dove nulla è lasciato al caso.
I disegni sono molto originali, e identificativi per il maestro Fujita (il suo stile lo si riconosce lontano un chilometro), sono un po’ sporchi (volutamente) ma esprimono emozioni, e Tora non sembra affatto facile da disegnare.
In conclusione se vi piacciono gli Shonen con una storia lunga e ben articolata è il manga che fa per voi.
Kazuhiro Fujita il poeta dei fumetti... i Disegni sono fantastici, per tanti forse saranno grezzi o squadrati ma quando l'autore con la sua opera riesce a darti tutte le emozioni, i sentimenti che in quel momento i personaggi esprimono, allora l'autore ha adempiuto al suo scopo.
La Storia è magica, originale, piena di riferimenti alle leggende giapponesi come solo e il grande autore riesce a realizzare, tutti i personaggi da lui creati non muoiono nelle singole storie a se, ma tutti si vedono dall'inizio alla fine di questa grande avventura. Nessun elemento è inutile, tutti sono indispensabili alla buona riuscita di questo capolavoro. La Caratterizzazione dei personaggi è il punto forte di questo manga, il più illustre è Ushio e di Seguito Tora. L'amore, il coraggio, la GIUSTIZIA sono caratteristiche che il Mangaka non fa mai mancare alle proprie creazioni, creando veramente... una POESIA.
La Storia è magica, originale, piena di riferimenti alle leggende giapponesi come solo e il grande autore riesce a realizzare, tutti i personaggi da lui creati non muoiono nelle singole storie a se, ma tutti si vedono dall'inizio alla fine di questa grande avventura. Nessun elemento è inutile, tutti sono indispensabili alla buona riuscita di questo capolavoro. La Caratterizzazione dei personaggi è il punto forte di questo manga, il più illustre è Ushio e di Seguito Tora. L'amore, il coraggio, la GIUSTIZIA sono caratteristiche che il Mangaka non fa mai mancare alle proprie creazioni, creando veramente... una POESIA.
Ushio e Tora è un manga straordinario, ma poco pubblicizzato in Italia. E soprattutto, poco trovabile. Le varie edizioni non sono semplicissime da trovare e solo le fumetterie forse posseggono qualche numero. Questo potrebbe scoraggiare il lettore curioso di avvicinarsi a quest'opera. Ma io saprò mostrarvi i vari motivi percui questo manga deve essere almeno letto.
Inanzittutto, il disegno. E' "grezzo" e sporco, ma è proprio qui il suo bello. Non è lineare, non è bellissimo, ma è espressivo e, soprattutto, riesce a spaventare, cosa che, in una storia di mostri, è fondamentale. La maggior parte dei mostri fa paura, spaventa. Non sono per nulla umani, sono assetati di sangue e pronti ad uccidere. E l'autore lo mostra benissimo.
Parlando della storia, c'è molto da dire. Io, putroppo, non posso illustrarvela per bene perchè posseggo pochissimi numeri, ma posso dirvi che è affascinante, complessa e violenta. Tutto parte dalla liberazione del demone Tora dal muro dove era imprigionato da parte di Ushio, un ragazzino delle medie. Ushio inizialmente se ne lava le mani, ma quando scoprirà che ha causato la liberazione dei demoni si troverà costretto a combattere. E lo fa con la Lancia della Bestia, un' arma molto particolare. Una lancia che odora di morte, pericolosa perfino per chi la usa, che viene avvicinato al livello dei mostri che caccia. Dietro di se ha una storia triste, che però non voglio svelare.
I personaggi: come si fa a non parlare di loro? Ushio e Tora sono un duo vincente: inzialmente collaborano malvolentieri (sono comiche le scene iniziali!XD), ma poi diventano affiatati e inseparabili. Anche perchè i demoni, come Tora, sono straordinamente umani, dotati di sentimenti e con la possibilità di maturare. Ushio appare un ragazzino comune, in realtà, anche lui, maturarerà tantissimo. Gli altri coprotagonisti sono molti e ciascuno diverso l' uno dall' altro. A voi scoprirli.
Per concludere, leggetevelo, perchè è davvero splendido.
Inanzittutto, il disegno. E' "grezzo" e sporco, ma è proprio qui il suo bello. Non è lineare, non è bellissimo, ma è espressivo e, soprattutto, riesce a spaventare, cosa che, in una storia di mostri, è fondamentale. La maggior parte dei mostri fa paura, spaventa. Non sono per nulla umani, sono assetati di sangue e pronti ad uccidere. E l'autore lo mostra benissimo.
Parlando della storia, c'è molto da dire. Io, putroppo, non posso illustrarvela per bene perchè posseggo pochissimi numeri, ma posso dirvi che è affascinante, complessa e violenta. Tutto parte dalla liberazione del demone Tora dal muro dove era imprigionato da parte di Ushio, un ragazzino delle medie. Ushio inizialmente se ne lava le mani, ma quando scoprirà che ha causato la liberazione dei demoni si troverà costretto a combattere. E lo fa con la Lancia della Bestia, un' arma molto particolare. Una lancia che odora di morte, pericolosa perfino per chi la usa, che viene avvicinato al livello dei mostri che caccia. Dietro di se ha una storia triste, che però non voglio svelare.
I personaggi: come si fa a non parlare di loro? Ushio e Tora sono un duo vincente: inzialmente collaborano malvolentieri (sono comiche le scene iniziali!XD), ma poi diventano affiatati e inseparabili. Anche perchè i demoni, come Tora, sono straordinamente umani, dotati di sentimenti e con la possibilità di maturare. Ushio appare un ragazzino comune, in realtà, anche lui, maturarerà tantissimo. Gli altri coprotagonisti sono molti e ciascuno diverso l' uno dall' altro. A voi scoprirli.
Per concludere, leggetevelo, perchè è davvero splendido.
Manga che unisce l'elemento fantasy all'azione, creando un'originale fumetto dalle atmosfere cupe, ricche di rimandi mitologici, Ushio e Tora è un titolo da riscoprire, grazie anche alla trama appassionante.
Il tratto di Fujita è grezzo, ma perfettamente aderente alle atmosfere che crea, dando all'insieme un piacevole gusto retrò.
I primi volumi sono forse i meno interessanti, perchè incentrati su brevi saghe autoconclusive, dove abbondano i combattimenti, ma se avrete la costanza di portare avanti la lettura, ne verrete catturati!
Il tratto di Fujita è grezzo, ma perfettamente aderente alle atmosfere che crea, dando all'insieme un piacevole gusto retrò.
I primi volumi sono forse i meno interessanti, perchè incentrati su brevi saghe autoconclusive, dove abbondano i combattimenti, ma se avrete la costanza di portare avanti la lettura, ne verrete catturati!
Capolavoro. Questo penso quando leggo anche solo il titolo "Ushio e Tora", capolavoro che ,ahimè, è passato troppo in sordina nel nostro paese...
Ma passiamo alla descrizione dell'opera:
La storia parla di Ushio Aotsuki giovane ragazzino che vive da solo con suo padre Shigure Aotsuki un monaco della setta Kouhamei. Un giorno Ushio, quasi per caso, cade all'interno di una botola del suo magazzino e qui "incotra" Tora un demone millenario intrappolato per anni in quell'angusto pozzo da una lancia, la "Lancia della Bestia"... Da qui iniziano le avventure di Ushio e di Tora che stringendo un "patto" partono alla volta di mille avventure. Dopo qualche volume di storie autoconclusive e piccole saghe ,dove i nostri compagni incontreranno amici e nemici che ritroveremo lungo tutto il corso dell'opera, prende il via la <u>vera</u> storia, che si concluderà nel 33° volume con uno dei migliori finali mai scritti per un manga di questo genere.
Il disegno è da molti considerato grezzo o sporco, effettivamente è cosi, ma questo stile particolare creato da Kazuhiro Fujita si adatta perfettamente alle atmosfere ed alle situazione create dall'autore.
L'edizione (parlando di quella Star) soffre ovviamente di segni del tempo, la carta, ad esempio, non è delle migliori e molto spesso non tiene bene l'inchiostro, ma bisogna ricordarsi che è un edizione iniziata nel lontano '97 quindi ben 12 anni fa, pretendere di più sarebbe impossibile. Dal canto mio aspetto sempre che qualche casa editrice volenterosa prenda i diritti di questa e delle altre opere di Fujita e le riproponga in un formato degno del loro valore.
In definitiva consiglio a <i>tutti</i> e dico <i>tutti</i> una lettura di questo manga, perché anche dopo una sola lettura , si può capire la grandezza e la bellezza di questo capolavoro.
Ma passiamo alla descrizione dell'opera:
La storia parla di Ushio Aotsuki giovane ragazzino che vive da solo con suo padre Shigure Aotsuki un monaco della setta Kouhamei. Un giorno Ushio, quasi per caso, cade all'interno di una botola del suo magazzino e qui "incotra" Tora un demone millenario intrappolato per anni in quell'angusto pozzo da una lancia, la "Lancia della Bestia"... Da qui iniziano le avventure di Ushio e di Tora che stringendo un "patto" partono alla volta di mille avventure. Dopo qualche volume di storie autoconclusive e piccole saghe ,dove i nostri compagni incontreranno amici e nemici che ritroveremo lungo tutto il corso dell'opera, prende il via la <u>vera</u> storia, che si concluderà nel 33° volume con uno dei migliori finali mai scritti per un manga di questo genere.
Il disegno è da molti considerato grezzo o sporco, effettivamente è cosi, ma questo stile particolare creato da Kazuhiro Fujita si adatta perfettamente alle atmosfere ed alle situazione create dall'autore.
L'edizione (parlando di quella Star) soffre ovviamente di segni del tempo, la carta, ad esempio, non è delle migliori e molto spesso non tiene bene l'inchiostro, ma bisogna ricordarsi che è un edizione iniziata nel lontano '97 quindi ben 12 anni fa, pretendere di più sarebbe impossibile. Dal canto mio aspetto sempre che qualche casa editrice volenterosa prenda i diritti di questa e delle altre opere di Fujita e le riproponga in un formato degno del loro valore.
In definitiva consiglio a <i>tutti</i> e dico <i>tutti</i> una lettura di questo manga, perché anche dopo una sola lettura , si può capire la grandezza e la bellezza di questo capolavoro.