Brave Story
Miyuki Miyabe è una scrittrice giapponese prevalentemente di gialli e polizieschi, con i quali ha iniziato la sua carriera, successivamente si è data anche alla scrittura di denunce sociali di forte e impatto e ha spaziato anche nel fantasy proprio con Brave Story, un romanzo che ha riscosso un discreto successo di pubblico e critica, ispirando anche un film d’animazione prodotto dallo Studio Gonzo e un manga firmato Yoichiro Ono, che sotto la supervisione della sessa autrice si è permesso di reinterpretare la storia, dando origine così a “Brave Story – A Retelling of a Classic”.
Wataru Mitani è un ragazzo come tanti che spende la sua giovinezza tra amici, videogames e soprattutto sperando di conquistare il suo primo amore. Tutto comincia ad andare storto con l’arrivo di Ashikawa, un nuovo compagno di classe per il quale si prende una cotta la ragazza, ed anche in famiglia le cose non vanno bene: la madre è distrutta dal divorzio e il padre se ne va con una nuova moglie ed una nuova figlia. Saranno queste le chiavi che permetteranno a Wataru di trovare il portale che conduce a Vision, un mondo parallelo dove gli umani sono classificati come Viaggiatori e hanno abilità e poteri differenti, dando vita ad aspri scontri per conquistare le gemme che, una volta radunatene cinque, permetteranno al possessore di esprimere qualsiasi desiderio alla Dea.
I primi volumi sono puramente introduttivi, atti solamente a iniziare la storia ed a presentare i protagonisti con i loro desideri, le loro speranze e soprattutto le loro preoccupazioni ed il loro rammarico, come avviene per la tragica storia di Ashikawa. In breve si delineano i nemici e il gruppo ristretto di alleati di Wataru, andando a coinvolgerlo insieme ad altri viaggiatori sempre più nella guerra che sta devastando i due continenti del mondo di Vision. Nonostante la storia prenda una piega inaspettata incentrandosi sulla guerra riesce comunque a proseguire nel suo intento di mostrare un viaggio vitale per Wataru, facendolo crescere e maturare, ed anche il vasto cast di comprimari non farà eccezione perché, sia i Viaggiatori che gli abitanti di Vision che lo compongono, lentamente mostreranno la loro personalità, i loro passati, i loro sogni e intricate relazioni, regalando così una discreta caratterizzazione e, anche se nel complesso tutti riveleranno lati nascosti ed inaspettati, per alcuni sarà più riuscita che per altri che rimarranno anonimi.
Il climax si raggiunge nei volumetti finali, la conclusione si farà attendere e in varie occasioni sembra vicina per poi essere rimandata, però proprio in questo tira e molla vengono svelati molti misteri, sia con dei flashback che sopratutto con più che discreti viaggi introspettivi che coinvolgono i protagonisti, regalando gradevoli metafore. Dopo queste situazioni è tutto un continuo susseguirsi di colpi di scena ed eventi drammatici che si concluderanno con un finale prevedibile ma allo stesso tempo inaspettato per come si compirà. Il tutto spiega efficacemente la maturazione di Wataru e non solo, dando anche nuovi significati al viaggio del ragazzo. Il tutto lascia traspirare l’ottimismo e il perbenismo che permeano l’opera ma che non manca di situazioni dure, tristi e malinconiche, inquadrando così la vita stessa ed il suo svolgimento altalenante e mostrando come si affronta, anziché fuggire nascondendosi dietro banali desideri. Ciò che è avvenuto non si può cambiare, ma si può scegliere il proprio futuro.
Yoichiro Ono è alla sua prima serie e per questo è facilmente intuibile quanto il comparto grafico sia volubile. I primi passi della storia regalano qualche lato positivo, quale il design dei mostri e le gradevoli divise delle varie licenze dei Viaggiatori (Mago, Guerriero, ecc) ma il character design è anonimo e regala personaggi tozzi, ovvero bassi e tarchiati con fisici muscolosi e massicci che mal si adattano a studenti di circa quindici anni. In breve però pone velocemente rimedio a questo piccolo particolare, adottando uno stile più longilineo e dinamico ed in breve il disegno raggiunge il suo apice che rimarrà inalterato lungo tutta la serie.
I viaggiatori ad ogni gemma acquisita cambiano aspetto per sottolineare il potenziamento subìto, come fosse un videogioco, e le armature risulteranno sempre più accattivanti e in linea con il personaggio, da Wataru sempre più coraggioso e altruista - sottolineato dalla scintillante armatura bianca ricca di decorazioni - ad Ashikawa sempre più cupo e chiuso in se stesso - come mostrano il mantello sempre più avvolgente dai toni scuri.
Il character design guadagna maggiore varietà grazie al popolo animalesco di vision, i classici animali umanizzati immancabili nei fantasy, e i nuovi viaggiatori che si aggregheranno alla storia risultano curati e perfettamente in linea con il loro personaggio.
L’abilità registica del mangaka guadagna spessore ad ogni tavola, dalle prime anonime si arriva agli ultimi numeri ricchi di tavole evocative e spaziose che regalano gradevoli prospettive e grandangoli che valorizzano enormemente i bellissimi sondi, luminosi e dettagliati. Stessa cosa vale per i combattimenti che proseguendo, grazie ai poteri sempre più vasti dei Viaggiatori, acquistano spettacolarità e varietà, anche se talvolta sono vittima di tempi morti e cali di azione che li rendono anonimi, anche se in realtà non sono altro che un contorto per la storia principale.
L’edizione targata J-Pop è ottima, sia dall’aspetto grafico delle copertine eleganti e sobrie che riprendono perfettamente lo stile originale, che per i materiali con cui è confezionata, una carta bianca spessa e priva di trasparenze, valorizzata da un’ottima qualità stampa. Dopo i primi numeri saranno presenti anche alcune pagine a colori, per un rapporto qualità/prezzo più che discreto.
Una saga Fantasy leggera che paga lo scotto di un ritmo narrativo altalenante ma che con i numeri finali regala interessanti introspezioni, colpi di scena e dona un senso compiuto al viaggio di Wataru che gli permette di crescere, dando interessanti moniti sulla vita e sul fatto di non nascondersi di fronte alle avversità ma di alzare la testa e guardare verso il futuro facendo un passo in avanti, abbattendo le paure. Solo così si è degli eroi.
Wataru Mitani è un ragazzo come tanti che spende la sua giovinezza tra amici, videogames e soprattutto sperando di conquistare il suo primo amore. Tutto comincia ad andare storto con l’arrivo di Ashikawa, un nuovo compagno di classe per il quale si prende una cotta la ragazza, ed anche in famiglia le cose non vanno bene: la madre è distrutta dal divorzio e il padre se ne va con una nuova moglie ed una nuova figlia. Saranno queste le chiavi che permetteranno a Wataru di trovare il portale che conduce a Vision, un mondo parallelo dove gli umani sono classificati come Viaggiatori e hanno abilità e poteri differenti, dando vita ad aspri scontri per conquistare le gemme che, una volta radunatene cinque, permetteranno al possessore di esprimere qualsiasi desiderio alla Dea.
I primi volumi sono puramente introduttivi, atti solamente a iniziare la storia ed a presentare i protagonisti con i loro desideri, le loro speranze e soprattutto le loro preoccupazioni ed il loro rammarico, come avviene per la tragica storia di Ashikawa. In breve si delineano i nemici e il gruppo ristretto di alleati di Wataru, andando a coinvolgerlo insieme ad altri viaggiatori sempre più nella guerra che sta devastando i due continenti del mondo di Vision. Nonostante la storia prenda una piega inaspettata incentrandosi sulla guerra riesce comunque a proseguire nel suo intento di mostrare un viaggio vitale per Wataru, facendolo crescere e maturare, ed anche il vasto cast di comprimari non farà eccezione perché, sia i Viaggiatori che gli abitanti di Vision che lo compongono, lentamente mostreranno la loro personalità, i loro passati, i loro sogni e intricate relazioni, regalando così una discreta caratterizzazione e, anche se nel complesso tutti riveleranno lati nascosti ed inaspettati, per alcuni sarà più riuscita che per altri che rimarranno anonimi.
Il climax si raggiunge nei volumetti finali, la conclusione si farà attendere e in varie occasioni sembra vicina per poi essere rimandata, però proprio in questo tira e molla vengono svelati molti misteri, sia con dei flashback che sopratutto con più che discreti viaggi introspettivi che coinvolgono i protagonisti, regalando gradevoli metafore. Dopo queste situazioni è tutto un continuo susseguirsi di colpi di scena ed eventi drammatici che si concluderanno con un finale prevedibile ma allo stesso tempo inaspettato per come si compirà. Il tutto spiega efficacemente la maturazione di Wataru e non solo, dando anche nuovi significati al viaggio del ragazzo. Il tutto lascia traspirare l’ottimismo e il perbenismo che permeano l’opera ma che non manca di situazioni dure, tristi e malinconiche, inquadrando così la vita stessa ed il suo svolgimento altalenante e mostrando come si affronta, anziché fuggire nascondendosi dietro banali desideri. Ciò che è avvenuto non si può cambiare, ma si può scegliere il proprio futuro.
Yoichiro Ono è alla sua prima serie e per questo è facilmente intuibile quanto il comparto grafico sia volubile. I primi passi della storia regalano qualche lato positivo, quale il design dei mostri e le gradevoli divise delle varie licenze dei Viaggiatori (Mago, Guerriero, ecc) ma il character design è anonimo e regala personaggi tozzi, ovvero bassi e tarchiati con fisici muscolosi e massicci che mal si adattano a studenti di circa quindici anni. In breve però pone velocemente rimedio a questo piccolo particolare, adottando uno stile più longilineo e dinamico ed in breve il disegno raggiunge il suo apice che rimarrà inalterato lungo tutta la serie.
I viaggiatori ad ogni gemma acquisita cambiano aspetto per sottolineare il potenziamento subìto, come fosse un videogioco, e le armature risulteranno sempre più accattivanti e in linea con il personaggio, da Wataru sempre più coraggioso e altruista - sottolineato dalla scintillante armatura bianca ricca di decorazioni - ad Ashikawa sempre più cupo e chiuso in se stesso - come mostrano il mantello sempre più avvolgente dai toni scuri.
Il character design guadagna maggiore varietà grazie al popolo animalesco di vision, i classici animali umanizzati immancabili nei fantasy, e i nuovi viaggiatori che si aggregheranno alla storia risultano curati e perfettamente in linea con il loro personaggio.
L’abilità registica del mangaka guadagna spessore ad ogni tavola, dalle prime anonime si arriva agli ultimi numeri ricchi di tavole evocative e spaziose che regalano gradevoli prospettive e grandangoli che valorizzano enormemente i bellissimi sondi, luminosi e dettagliati. Stessa cosa vale per i combattimenti che proseguendo, grazie ai poteri sempre più vasti dei Viaggiatori, acquistano spettacolarità e varietà, anche se talvolta sono vittima di tempi morti e cali di azione che li rendono anonimi, anche se in realtà non sono altro che un contorto per la storia principale.
L’edizione targata J-Pop è ottima, sia dall’aspetto grafico delle copertine eleganti e sobrie che riprendono perfettamente lo stile originale, che per i materiali con cui è confezionata, una carta bianca spessa e priva di trasparenze, valorizzata da un’ottima qualità stampa. Dopo i primi numeri saranno presenti anche alcune pagine a colori, per un rapporto qualità/prezzo più che discreto.
Una saga Fantasy leggera che paga lo scotto di un ritmo narrativo altalenante ma che con i numeri finali regala interessanti introspezioni, colpi di scena e dona un senso compiuto al viaggio di Wataru che gli permette di crescere, dando interessanti moniti sulla vita e sul fatto di non nascondersi di fronte alle avversità ma di alzare la testa e guardare verso il futuro facendo un passo in avanti, abbattendo le paure. Solo così si è degli eroi.
Sarò sincero,ho iniziato la lettura di Brave Story spronato dal prezzo del primo volumetto in vendita, un solo euro all’epoca. I disegni sono stati l’elemento che mi hanno colpito da subito poiché a mio parere si discostano dalla maggior parte della produzione giapponese; lo stile di Yoichiro Ono insomma mi è sembrato unico.
La storia è tratta dall’originale opera di Miyuki Miyabe che tra l’altro ha ispirato anche la produzione di un anime, e ha tutti gli elementi classici di una trama fantasy.
Il tutto infatti è ambientato a Vision, un mondo fantastico popolato da creature diverse, mostri, draghi e tante razze di esseri antropomorfi che interagiscono con i protagonisti. Una ambientazione alla Final Fantasy per intenderci. E i protagonisti sono esseri umani, chiamati su Vision “viaggiatori”, il quale unico scopo è raggiungere la “Torre della Dea” per vedere realizzato il proprio desiderio. Tra questi vi sono Wataru Mitani, Mitsuru Ashikawa e Kaori Daimatsu, ragazzi appena tredicenni frequentanti la stessa classe di seconda media. Wataru e Kaori scoprono per caso l’ingresso di Vision dopo aver seguito Mitsuru, che vi era già entrato per realizzare il suo desiderio: riportare in vita la sua defunta sorellina di 6 anni.
Wataru e Kaori, dapprima spaventati da questo mondo vista la ferocia dei mostri fuoriusciti da Vision per ucciderli, decidono infine di entrarci per realizzare i loro desideri. Entrambi i ragazzi infatti vogliono risolvere le loro questioni familiari. Wataru ha assistito all’abbandonato dal padre che lascia anche sua madre per andare a vivere con l’amante, e Wataru nella speranza di evitare il collasso mentale e il prevedibile suicidio della madre vuole far tornare tutto come prima. Kaori invece è consapevole della disastrosa situazione economica della azienda di famiglia e vuole porvi rimedio.
Ciò che non sanno ancora è la spietata condizione del mondo di Vision: solo un viaggiatore potrà raggiungere la torre della Dea per vedere esaudito il proprio desiderio e quindi inevitabilmente i viaggiatori dovranno combattersi per raggiungere il proprio obiettivo.
Fin dall’inizio dell’avventura mi sono chiesto chi fosse davvero il protagonista del manga, perché giuro che non è per niente chiaro! <b>Attenzione possibili spoiler!</b>
Wataru, che compare anche in copertina sul primo volume, eredita la “Brave License”, ovvero la licenza di guerriero coraggioso (il classico combattente con spada) ed è innamorato di Kaori, la bella ragazza di turno. Queste caratteristiche dovrebbero bastare a identificare il protagonista, ma fin dall’inizio questo personaggio sembra il meno determinato a perseguire il suo desiderio; spesso se ne dimentica preoccupandosi di cose più futili e infantili come inseguire l’amata Kaori.
Kaori dal canto suo, armata di “Cannon License”(il classico combattente con armi da fuoco), non pensa minimamente ai sentimenti di Wataru ed è totalmente cotta di Mitsuru, tanto da mettere in secondo piano il suo desiderio pur di stargli accanto. Insomma in quanto a infantilismo anche Kaori non scherza, e si fa odiare come personaggio.
Chi invece dimostra da subito una certa maturità e determinazione è proprio Mitsuru, che fin da subito armato di “Wizard License” (il classico mago), è disposto a essere freddo e anche a fare grandi sacrifici pur di realizzare il suo desiderio che, parliamoci chiaro, è quello dei tre che meriterebbe di più di essere realizzato.
Ho aspettato fino alla conclusione del manga per poter valutare concretamente quest’opera, e devo dire che per me è una bella storia fantasy ma non si merita più di un 7.
Tante sono le pecche della storia che coinvolge i personaggi, questi ultimi a parte Mitsuru sembrano costruiti come un castello di carte. Il loro background è abbastanza povero, certo riflettono tanti problemi della società giapponese odierna, ma questi non riescono a mio parere a farti piacere se non a farti amare il personaggio. Al contrario, sei spronato a tifare contro di loro. Ciò che invece porta avanti la storia secondo me sono i personaggi secondari, gli abitanti di Vision che, consapevoli dei cambiamenti apportati dai viaggiatori nel loro mondo, cercano di rimediarvi. Il loro desiderio è riportare la pace su Vision diviso da una guerra di religione che coinvolge due continenti, l’uno predicante il culto della Dea di Vision, l’altro predicante il culto di un antico Dio.
Voglio concludere facendo una domanda indiretta a chi ha letto tutti e 20 i volumi di Brave Story. “Brave Story” non è il solito shonen fantasy, è, come suggerisce il titolo, appunto “una storia di coraggio” che vuole mostrare bei combattimenti e come questi influiscono sulla maturità dei protagonisti.
Ma chi ha reso i combattimenti, come ogni fantasy che si rispetti, meritevoli di essere visti?
È stato Wataru, che dopo due fendenti e un paio di magie, era già a terra ansimante?
È stato Mitsuru, che alzava grandi polveroni e alla fine faceva una cosa buona e tre no?
È stata Kaori, che… Ha combattuto?
Oppure è stato Ronmel-san, che da solo affronta eserciti, nemici sempre più forti e che seppur stremato si rialza sempre? Darei “8” a Brave Story solo per la fattura di questo personaggio e altri simili, con background che si rispettino e con un carisma forte come ci si aspetterebbe da un protagonista.
L’edizione Jpop di questo manga con doppia copertina e alcune pagine a colori è molto elegante e meritevole di essere collezionata. Il mio suggerimento è: se volete leggere una bella storia fantasy leggera senza troppo coinvolgimento, Brave Story fa al caso vostro.
Se siete anche amanti dei combattimenti fantasy, iniziate a leggere dal volume che introduce Ronmel nella storia!
I miei voti:
Storia: 7, Disegni: 7,5, Personaggi: 6,5 (eccetto Ronmel, 8)
La storia è tratta dall’originale opera di Miyuki Miyabe che tra l’altro ha ispirato anche la produzione di un anime, e ha tutti gli elementi classici di una trama fantasy.
Il tutto infatti è ambientato a Vision, un mondo fantastico popolato da creature diverse, mostri, draghi e tante razze di esseri antropomorfi che interagiscono con i protagonisti. Una ambientazione alla Final Fantasy per intenderci. E i protagonisti sono esseri umani, chiamati su Vision “viaggiatori”, il quale unico scopo è raggiungere la “Torre della Dea” per vedere realizzato il proprio desiderio. Tra questi vi sono Wataru Mitani, Mitsuru Ashikawa e Kaori Daimatsu, ragazzi appena tredicenni frequentanti la stessa classe di seconda media. Wataru e Kaori scoprono per caso l’ingresso di Vision dopo aver seguito Mitsuru, che vi era già entrato per realizzare il suo desiderio: riportare in vita la sua defunta sorellina di 6 anni.
Wataru e Kaori, dapprima spaventati da questo mondo vista la ferocia dei mostri fuoriusciti da Vision per ucciderli, decidono infine di entrarci per realizzare i loro desideri. Entrambi i ragazzi infatti vogliono risolvere le loro questioni familiari. Wataru ha assistito all’abbandonato dal padre che lascia anche sua madre per andare a vivere con l’amante, e Wataru nella speranza di evitare il collasso mentale e il prevedibile suicidio della madre vuole far tornare tutto come prima. Kaori invece è consapevole della disastrosa situazione economica della azienda di famiglia e vuole porvi rimedio.
Ciò che non sanno ancora è la spietata condizione del mondo di Vision: solo un viaggiatore potrà raggiungere la torre della Dea per vedere esaudito il proprio desiderio e quindi inevitabilmente i viaggiatori dovranno combattersi per raggiungere il proprio obiettivo.
Fin dall’inizio dell’avventura mi sono chiesto chi fosse davvero il protagonista del manga, perché giuro che non è per niente chiaro! <b>Attenzione possibili spoiler!</b>
Wataru, che compare anche in copertina sul primo volume, eredita la “Brave License”, ovvero la licenza di guerriero coraggioso (il classico combattente con spada) ed è innamorato di Kaori, la bella ragazza di turno. Queste caratteristiche dovrebbero bastare a identificare il protagonista, ma fin dall’inizio questo personaggio sembra il meno determinato a perseguire il suo desiderio; spesso se ne dimentica preoccupandosi di cose più futili e infantili come inseguire l’amata Kaori.
Kaori dal canto suo, armata di “Cannon License”(il classico combattente con armi da fuoco), non pensa minimamente ai sentimenti di Wataru ed è totalmente cotta di Mitsuru, tanto da mettere in secondo piano il suo desiderio pur di stargli accanto. Insomma in quanto a infantilismo anche Kaori non scherza, e si fa odiare come personaggio.
Chi invece dimostra da subito una certa maturità e determinazione è proprio Mitsuru, che fin da subito armato di “Wizard License” (il classico mago), è disposto a essere freddo e anche a fare grandi sacrifici pur di realizzare il suo desiderio che, parliamoci chiaro, è quello dei tre che meriterebbe di più di essere realizzato.
Ho aspettato fino alla conclusione del manga per poter valutare concretamente quest’opera, e devo dire che per me è una bella storia fantasy ma non si merita più di un 7.
Tante sono le pecche della storia che coinvolge i personaggi, questi ultimi a parte Mitsuru sembrano costruiti come un castello di carte. Il loro background è abbastanza povero, certo riflettono tanti problemi della società giapponese odierna, ma questi non riescono a mio parere a farti piacere se non a farti amare il personaggio. Al contrario, sei spronato a tifare contro di loro. Ciò che invece porta avanti la storia secondo me sono i personaggi secondari, gli abitanti di Vision che, consapevoli dei cambiamenti apportati dai viaggiatori nel loro mondo, cercano di rimediarvi. Il loro desiderio è riportare la pace su Vision diviso da una guerra di religione che coinvolge due continenti, l’uno predicante il culto della Dea di Vision, l’altro predicante il culto di un antico Dio.
Voglio concludere facendo una domanda indiretta a chi ha letto tutti e 20 i volumi di Brave Story. “Brave Story” non è il solito shonen fantasy, è, come suggerisce il titolo, appunto “una storia di coraggio” che vuole mostrare bei combattimenti e come questi influiscono sulla maturità dei protagonisti.
Ma chi ha reso i combattimenti, come ogni fantasy che si rispetti, meritevoli di essere visti?
È stato Wataru, che dopo due fendenti e un paio di magie, era già a terra ansimante?
È stato Mitsuru, che alzava grandi polveroni e alla fine faceva una cosa buona e tre no?
È stata Kaori, che… Ha combattuto?
Oppure è stato Ronmel-san, che da solo affronta eserciti, nemici sempre più forti e che seppur stremato si rialza sempre? Darei “8” a Brave Story solo per la fattura di questo personaggio e altri simili, con background che si rispettino e con un carisma forte come ci si aspetterebbe da un protagonista.
L’edizione Jpop di questo manga con doppia copertina e alcune pagine a colori è molto elegante e meritevole di essere collezionata. Il mio suggerimento è: se volete leggere una bella storia fantasy leggera senza troppo coinvolgimento, Brave Story fa al caso vostro.
Se siete anche amanti dei combattimenti fantasy, iniziate a leggere dal volume che introduce Ronmel nella storia!
I miei voti:
Storia: 7, Disegni: 7,5, Personaggi: 6,5 (eccetto Ronmel, 8)
Brave Story è un classico shonen con elementi fantasy e giochi di ruolo. Purtroppo non posso dargli più di 6, in quanto ad una storia partita molto bene, con la scelta, da me molto apprezzata, di rendere protagoniste le situazioni anziché il personaggio, si finisce in un gioco al massacro dove si va avanti a furia di rabbia e disperazione, senza una seria giustificazione del tutto (stile DBZ, ma con meno divertimento). Il tutto è condito da uno stile grafico molto curato, ma a volte così ricco di dettagli da rendere impossibile una chiara decifrazione della tavola.
Insomma, consigliato a chi vuole una storia leggera con i classici antagonisti superfighi.
Nota di merito all'edizione Jpop, con ottima carta, ottimi inchiostri e sovracopertina leggermente ruvida, ad un prezzo discreto.
Insomma, consigliato a chi vuole una storia leggera con i classici antagonisti superfighi.
Nota di merito all'edizione Jpop, con ottima carta, ottimi inchiostri e sovracopertina leggermente ruvida, ad un prezzo discreto.
Questo manga a mio avviso è partito decisamente bene, la trama era avvincente e i disegni ben fatti. L'unica sua pecca era il protagonista, a dir poco imbarazzante dal punto di vista del carisma. Passati i numeri il problema rimane, è sceso in campo un antagonista migliore del protagonista stesso, infatti come si può notare la storia si concentra quasi solo su di lui che sulle vicende di Wataru. La trama dopo qualche numero cala fino all'inesorabile macello classico degli shonen "tutti contro tutti", che però è mal strutturato, con fazioni uscite dal nulla e protagonisti che da poppanti inermi si trasformano in grandi spadaccini senza il minimo di evoluzione o allenamento. Sempre e solo la forza della disperazione.
Onestamente è un manga che si è già visto e si chiamava Dragon Dai, questo è la sua brutta copia. Voto 5 meritato, anche per l'edizione J-Pop che con un manga con questi scenari e con questi fitti baloon non può proporre un formato "tascabile", dove buona parte degli "scritti" è da leggere con la lente di ingrandimento. Non lo consiglio, mi dispiace.
Onestamente è un manga che si è già visto e si chiamava Dragon Dai, questo è la sua brutta copia. Voto 5 meritato, anche per l'edizione J-Pop che con un manga con questi scenari e con questi fitti baloon non può proporre un formato "tascabile", dove buona parte degli "scritti" è da leggere con la lente di ingrandimento. Non lo consiglio, mi dispiace.
Un fantasy leggero, simpatico come ne cercavo da tanto. Nella mia collezione reputo Brave Story una delle migliori serie. Devo dire però che all'inizio (il primo volume ed il 2°) l'ho giudicato male, ma pian piano la storia ha incominciato ad evolversi e ed a migliorare. Certo, il tratto ed i disegni sembrano già visti, ma non sono tipo che si ferma alla sola grafica. L'edizione è buona, anche se meno "raffinata" rispetto ad altre della J-Pop, e di fatti non capisco il prezzo più alto del solito.
Brave Story è una storia da leggere per gli amanti del fantasy e anche di coloro che giocano con GDR.
Brave Story è una storia da leggere per gli amanti del fantasy e anche di coloro che giocano con GDR.
Brave story è uno stupendo shonen fantasy scritto da Miyuki Miyabe e illustrato da Yoichiro Ono. In Italia è pubblicato dalla J-POP i primi volumi sono venduti al prezzo speciale di 2.00€.
Lo ammetto sono veramente contento di questo acquisto, la serie mi piace molto, è incredibile la storia. Il protagonista è Wataru Mitani un normale studente delle medie che, nonostante i problemi famigliari, cerca di vivere come sempre; ma un giorno nella sua classe arriva Ashikawa un nuovo studente. Ashikawa è un viaggiatore dell’universo parallelo chiamato Vision. Wataru lo scopre è diventerà un "traveller". Egli così affronterà mille avventure per incontrare una mitica Dea del Destino in grado di esaudire qualsiasi desiderio.
Ogni viaggiatore dell’universo ha un passato che vuol cambiare. Per esempio, Wataru vuole rimettere insieme i suoi genitori.
I disegni di Yoichiro Ono sono veramente stupendi. Le linee semplici e morbide, mai esagerate e di solito leggere. Le tavole a pagina 86-87 del primo volume sono veramente stupende non ho parole.
Brave Story finita la promozione costa 5.90€ con sovraccopertina. Continuerò a prendere tutti i 20 volumi perché questo manga mi stupisce ogni volta che lo leggo. Lo consiglio a chi gradisce gli shonen fantasy tratti dai videogiochi.
Lo ammetto sono veramente contento di questo acquisto, la serie mi piace molto, è incredibile la storia. Il protagonista è Wataru Mitani un normale studente delle medie che, nonostante i problemi famigliari, cerca di vivere come sempre; ma un giorno nella sua classe arriva Ashikawa un nuovo studente. Ashikawa è un viaggiatore dell’universo parallelo chiamato Vision. Wataru lo scopre è diventerà un "traveller". Egli così affronterà mille avventure per incontrare una mitica Dea del Destino in grado di esaudire qualsiasi desiderio.
Ogni viaggiatore dell’universo ha un passato che vuol cambiare. Per esempio, Wataru vuole rimettere insieme i suoi genitori.
I disegni di Yoichiro Ono sono veramente stupendi. Le linee semplici e morbide, mai esagerate e di solito leggere. Le tavole a pagina 86-87 del primo volume sono veramente stupende non ho parole.
Brave Story finita la promozione costa 5.90€ con sovraccopertina. Continuerò a prendere tutti i 20 volumi perché questo manga mi stupisce ogni volta che lo leggo. Lo consiglio a chi gradisce gli shonen fantasy tratti dai videogiochi.
Sconsiglio questo fumetto a tutti quanti. Di solito acquistando un prodotto cerco di farmelo piacere in qualche modo: magari dicendo che la storia è buona oppure che i disegni son ben fatti... credendo che la trama e il disegno di questo manga in qualche modo migliorassero ho continuato l'acquisto dei volumetti fino al quinto; dopodiché mi son chiesto: la trama non sembra per nulla intrigante anzi; delle volte mi fermavo e mi chiedevo che senso aveva.
I tratti somatici non dico che non siano belli ma a lungo andare sembrano caricati; infatti il protagonista dovrebbe essere un ragazzo delle medie, ma a prima vista sembra un diciottenne, tralasciando anche la muscolatura etc. che si ha in quella fascia d'età.
Comunque se volete un bel fantasy esistono molti altri bei titoli, non vale veramente la pena di acquistare venti volumi a 5.90 euro per una trama di per se bella, ma resa malissimo dagli autori.
Detto questo invece consiglierei l'omonimo film della Gonzo, che più o meno racconta la stessa storia.
I tratti somatici non dico che non siano belli ma a lungo andare sembrano caricati; infatti il protagonista dovrebbe essere un ragazzo delle medie, ma a prima vista sembra un diciottenne, tralasciando anche la muscolatura etc. che si ha in quella fascia d'età.
Comunque se volete un bel fantasy esistono molti altri bei titoli, non vale veramente la pena di acquistare venti volumi a 5.90 euro per una trama di per se bella, ma resa malissimo dagli autori.
Detto questo invece consiglierei l'omonimo film della Gonzo, che più o meno racconta la stessa storia.
Ho acquistato il primo volume solo perché in offerta nelle fumetterie che aderivano all'iniziativa "Are you Brave Enough?", ma decisamente deluso al di là delle aspettative: speravo di trovarmi di fronte ad un rinomato classico della letteratura fantasy riadattato in chiave fumettistica, ed invece mi sono trovato di fronte ad una pseudo-favola per bambini in cui il protagonista (vagamente simile ad un certo Hikaru Shindo di Hikaru no Go...) Wataru Mitani (fusione dei nomi di altri due personaggi di Hikaru no Go...) è noioso, piagnucolone, lamentoso e pieno di cliché finisce, guarda caso, nel mondo parallelo fantasy di turno. L'ho trovato molto sanguinoso, ma decisamente privo d'appeal. Per me Brave Story è bocciato su tutta la linea: se amate il fantasy recuperare Berserk, Claymore, Lodoss War, Rayearth, Slayers... ma lasciate perdere Brave Story.
Sull’onda della promozione effettuata da J-POP ho deciso di provare Brave Story ma, ahimè, arrivato in fumetteria i volumi in promozione erano finiti, così un po’ rattristito ma con qualche euro in più in tasca ho deciso di prenderlo comunque, e in questi primi due volumi devo dire che ne è valsa la pena, la storia mi sta piacendo proprio tanto, ma veniamo all’opera in sé.
Il protagonista principale è Wataru Mitani, un normalissimo studente delle medie, molto svogliato ma con una grande passione ed un grande talento per i videogiochi. Wataru deve convivere con un situazione familiare difficile: il padre abbandona lui e la madre per andar a vivere con l’amante, la quale è una sua vecchia fiamma.
Come se questo non bastasse accadrà qualcosa di molto singolare al nostro Wataru e alla sua compagna di scuola Kaori Daihatsu (della quale è innamorato) con l’arrivo di Mitsuru Ashikawa uno studente modello, apprezzato da tutti per le sue qualità ed ammirato dalle ragazze, inclusa Kaori.
Mitsuro e Wataru entrano subito in conflitto, poi Wataru decide di dare una possibiolità all’amico che nasconde un tragico passato.
Così facendo Wataru viene a conoscenza di Vision e dei viaggiatori, uomini dotati di poteri magici che possono passare dal mondo “reale” a Vision. Mitsuro cerca di uccidere Wataru però non ci riesce scoprendo così che il compagno di scuola in realtà è anche gli un viaggiatore.
Ashikawa non riesce a sopportare Mitani, mentre il secondo crede che loro potrebbero essere amici, inizia così la loro avventura su Vision.
La trama non è niente di innovativo, il classico fantasy ispirato ai giochi di ruolo (Brave Story ne vanta 2) e fin qui tutto normale, ma a partire dalla metà del primo volume si inizia a sondare anche l’animo dei protagonisti, e col secondo volume si mette un po' di humour, per alleggerire la lettura.
Il disegno è pulito, i personaggi son ben caratterizzati (anche se non assomigliano alla controparte animata) e anche i mostri e gli scenari son ben curati.
In Italia Brave Story pubblicato da J-Pop in un edizione davvero bella, la carta è bianca e l’inchiostro non sbava, il rapporto qualità prezzo buono come sempre, vera chicca dell’edizione sono le sovra copertine che per disegno e colorazione catturano subito l’occhio del lettore. Non è da sottovalutare neanche l’offerta lancio della J.POP sui primi tre numeri.
Tutto sommato siamo solo all’inizio di quest’avventura, ma le premesse sono buone e di materiale per creare un opera ottima ce n'è in abbondanza. Personalmente sono stato molto colpito nella lettura, un manga interessante. Voto 7, sperando che col proseguire dell’opera il voto aumenti...
KiraSensei
Il protagonista principale è Wataru Mitani, un normalissimo studente delle medie, molto svogliato ma con una grande passione ed un grande talento per i videogiochi. Wataru deve convivere con un situazione familiare difficile: il padre abbandona lui e la madre per andar a vivere con l’amante, la quale è una sua vecchia fiamma.
Come se questo non bastasse accadrà qualcosa di molto singolare al nostro Wataru e alla sua compagna di scuola Kaori Daihatsu (della quale è innamorato) con l’arrivo di Mitsuru Ashikawa uno studente modello, apprezzato da tutti per le sue qualità ed ammirato dalle ragazze, inclusa Kaori.
Mitsuro e Wataru entrano subito in conflitto, poi Wataru decide di dare una possibiolità all’amico che nasconde un tragico passato.
Così facendo Wataru viene a conoscenza di Vision e dei viaggiatori, uomini dotati di poteri magici che possono passare dal mondo “reale” a Vision. Mitsuro cerca di uccidere Wataru però non ci riesce scoprendo così che il compagno di scuola in realtà è anche gli un viaggiatore.
Ashikawa non riesce a sopportare Mitani, mentre il secondo crede che loro potrebbero essere amici, inizia così la loro avventura su Vision.
La trama non è niente di innovativo, il classico fantasy ispirato ai giochi di ruolo (Brave Story ne vanta 2) e fin qui tutto normale, ma a partire dalla metà del primo volume si inizia a sondare anche l’animo dei protagonisti, e col secondo volume si mette un po' di humour, per alleggerire la lettura.
Il disegno è pulito, i personaggi son ben caratterizzati (anche se non assomigliano alla controparte animata) e anche i mostri e gli scenari son ben curati.
In Italia Brave Story pubblicato da J-Pop in un edizione davvero bella, la carta è bianca e l’inchiostro non sbava, il rapporto qualità prezzo buono come sempre, vera chicca dell’edizione sono le sovra copertine che per disegno e colorazione catturano subito l’occhio del lettore. Non è da sottovalutare neanche l’offerta lancio della J.POP sui primi tre numeri.
Tutto sommato siamo solo all’inizio di quest’avventura, ma le premesse sono buone e di materiale per creare un opera ottima ce n'è in abbondanza. Personalmente sono stato molto colpito nella lettura, un manga interessante. Voto 7, sperando che col proseguire dell’opera il voto aumenti...
KiraSensei
Letti i primi 2 volumi del suddetto manga, l'ho trovato banale, scontato, noioso, pieno di cliché e scadente graficamente.
L'edizione JPOP è come sempre ottima, potrebbe essere un buon acquisto per chi cerca una lettura incantata e illusa: per chi invece cerca una lettura più adulta, sicuramente non ha trovato pane per i suoi denti, c'è molto di meglio in giro. Consiglio lettura a scrocco!
L'edizione JPOP è come sempre ottima, potrebbe essere un buon acquisto per chi cerca una lettura incantata e illusa: per chi invece cerca una lettura più adulta, sicuramente non ha trovato pane per i suoi denti, c'è molto di meglio in giro. Consiglio lettura a scrocco!
Da amante del Fantasy quale sono, non mi sono lasciata sfuggire l'occasione, e così ho acquistato Brave Story piena di fiducia ed entusiasmo.
Parto subito dicendo, senza tanti peli sulla lingua, che il tratto del mangaka non mi piace per nulla, ho rivisto Akira Toriyama in alcune scene, mentre a me piacciono i tratti personali, quelli che, se ti sbattono davanti una cinquantina di manga tutti diversi, sapresti elencare perfettamente chi li ha disegnati guardando semplicemente la copertina, tanto inconfondibile è lo stile del Mangaka. Ebbene, lo stile di questo fumetto è quanto di più anonimo abbia visto ultimamente. Mi ha ricordato tanti mangaka messi insieme. Tra cui Akira Toriyama, appunto.
Per quanto riguarda la storia... se un manga mi piace, mi prende sin dal primo numero, è successo con Reborn, con Fruits Basket, con Global Garden, con questo e quest'altro. Ma la storia dei mondi paralleli, uno dei quali fantastico, credo la sappiano anche i sassi oramai.
In definitiva? Ho letto un numero e mi è bastato, ed oltretutto l'ho pagato 5,90 invece di 2€, poiché non ho potuto approfittare dell'occasione, Sgrunt!
Parto subito dicendo, senza tanti peli sulla lingua, che il tratto del mangaka non mi piace per nulla, ho rivisto Akira Toriyama in alcune scene, mentre a me piacciono i tratti personali, quelli che, se ti sbattono davanti una cinquantina di manga tutti diversi, sapresti elencare perfettamente chi li ha disegnati guardando semplicemente la copertina, tanto inconfondibile è lo stile del Mangaka. Ebbene, lo stile di questo fumetto è quanto di più anonimo abbia visto ultimamente. Mi ha ricordato tanti mangaka messi insieme. Tra cui Akira Toriyama, appunto.
Per quanto riguarda la storia... se un manga mi piace, mi prende sin dal primo numero, è successo con Reborn, con Fruits Basket, con Global Garden, con questo e quest'altro. Ma la storia dei mondi paralleli, uno dei quali fantastico, credo la sappiano anche i sassi oramai.
In definitiva? Ho letto un numero e mi è bastato, ed oltretutto l'ho pagato 5,90 invece di 2€, poiché non ho potuto approfittare dell'occasione, Sgrunt!
Di solito non esprimo commenti prima di aver letto almeno un paio di volumi, ma visto che il manga è stato parecchio pubblicizzato, magari due righe possono tornare utili a molti.
Dividerei subito il mio giudizio in due. Da una parte la trama, scontatissima, al limite del banale, la classica storia fantasy del classico passaggio dalla realtà quotidiana a quella fantasy, con mostri e quant'altro, per poi fare ritorno a quella quotidiana.
Il nostro protagonista ha ovviamente ha il potere di varcare la porta che divide i due mondi, e lo fa senza troppi problemi.
Per quanto riguarda la trama, quindi, siamo a livelli bassini... MA bisogna sottolineare come il giudizio sia basato, per adesso, su di un solo volume pubblicato, e la storia è piena di opere che iniziano a carburare dai volumi successivi... Reborn vi dice niente?!
Trama a parte, il manga lo trovo ben fatto, molto ben fatto.
Il tratto dell'autore e' abbastanza pulito e comunque molto dettagliato, almeno fino a quando non deve disegnare pssaggi troppo complessi, infatti alcune scene denotano una certa frettolosità, soprattutto se paragonate agli standard attuali; ma in linea di massima col disegno ci siamo. Poi richiama moltissimo il primissimo tratto di Dragonball Z, quando i muscoli non erano ancora scolpiti nel marmo ma comunque erano già abbastanza squadrati.
L'edizione nostrana è ottima, soprattutto se considerate che, comprandola entro i termini della promozione, costa solo 2€, e le successive due uscite presenteranno anch'esse uno sconto, inferiore di questo, ma sempre di sconto si tratta.
La sovracoperta non è "plasticosa" come spesso accade, ma ricorda molto quella dei libri (immagino l'abbiano studiata apposta per far venire in mente l'idea delle fiabe o qualcosa del genere).
Nota di merito per la crudezza degli avvenimenti: se la storia è banale, per ora, alcuni passaggi sono descritti in modo parecchio cattivo, non lesinando scene drammatiche e particolarmente truculenti, cosa che non mi sarei aspettato vista l'età media dei personaggi, cosa che lascerebbe pensare (ma magari qui sbaglio io) un target piuttosto giovane.
Insopportabile il doppio ciuffo del protagonista, ma quelli sono gusti personali.
Detto ciò, i primi 3 numeri, visto il prezzo al quale vengono venduti, sono da comprare assolutamente (queste iniziative vanno premiate!)... poi alla fine del terzo volume inizieremo a tirare un po' le somme!
Dividerei subito il mio giudizio in due. Da una parte la trama, scontatissima, al limite del banale, la classica storia fantasy del classico passaggio dalla realtà quotidiana a quella fantasy, con mostri e quant'altro, per poi fare ritorno a quella quotidiana.
Il nostro protagonista ha ovviamente ha il potere di varcare la porta che divide i due mondi, e lo fa senza troppi problemi.
Per quanto riguarda la trama, quindi, siamo a livelli bassini... MA bisogna sottolineare come il giudizio sia basato, per adesso, su di un solo volume pubblicato, e la storia è piena di opere che iniziano a carburare dai volumi successivi... Reborn vi dice niente?!
Trama a parte, il manga lo trovo ben fatto, molto ben fatto.
Il tratto dell'autore e' abbastanza pulito e comunque molto dettagliato, almeno fino a quando non deve disegnare pssaggi troppo complessi, infatti alcune scene denotano una certa frettolosità, soprattutto se paragonate agli standard attuali; ma in linea di massima col disegno ci siamo. Poi richiama moltissimo il primissimo tratto di Dragonball Z, quando i muscoli non erano ancora scolpiti nel marmo ma comunque erano già abbastanza squadrati.
L'edizione nostrana è ottima, soprattutto se considerate che, comprandola entro i termini della promozione, costa solo 2€, e le successive due uscite presenteranno anch'esse uno sconto, inferiore di questo, ma sempre di sconto si tratta.
La sovracoperta non è "plasticosa" come spesso accade, ma ricorda molto quella dei libri (immagino l'abbiano studiata apposta per far venire in mente l'idea delle fiabe o qualcosa del genere).
Nota di merito per la crudezza degli avvenimenti: se la storia è banale, per ora, alcuni passaggi sono descritti in modo parecchio cattivo, non lesinando scene drammatiche e particolarmente truculenti, cosa che non mi sarei aspettato vista l'età media dei personaggi, cosa che lascerebbe pensare (ma magari qui sbaglio io) un target piuttosto giovane.
Insopportabile il doppio ciuffo del protagonista, ma quelli sono gusti personali.
Detto ciò, i primi 3 numeri, visto il prezzo al quale vengono venduti, sono da comprare assolutamente (queste iniziative vanno premiate!)... poi alla fine del terzo volume inizieremo a tirare un po' le somme!