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Irene Tempesta

Volumi letti: 1/18 --- Voto 6,5
Sicuramente l'annuncio dell'autore Shinichi Ishizuka ospite di J-Pop al Milan Games Week & Cartoomics 2023 mi ha incuriosito e portato a leggere quest'opera che mi ha ricordato un bellissimo manga , "The Climber" di Shinichi Sakamoto (anche questo da me recensito), che propone l'amore per la montagna e l'essere scalatore.
Tuttavia se li paragono, per me, vi è un abisso, a sfavore di "Gaku". Mi dispiace non essere in linea con i voti alti dati dagli altri utenti, anche perchè "Gaku" ha vinto il Shogakukan Manga Award.

Questo manga trasmette un amore per la montagna e l'arrampicata davvero potentissimo - si pensa che il protagonista vive direttamente sulle montagne giapponesi tale la sua passione- ma ciò che lo penalizza è appunto il protagonista poco sfaccettato a livello psicologico, piatto e monotono, oltre a una struttura narrativa assai ripetitiva.

I capitoli sono autoconclusivi e narrano le vicende di un esperto scalatore che fa volontariato nella squadra si soccorso alpino: quindi in ogni capitolo il protagonista Shimazaki Sampo si trova a salvare il disperso di turno segnalato, a volte riuscendo fortunatamente a salvare vite umane, altre volte -purtroppo- arrivando troppo tardi.
La morte è un elemento abbastanza frequente e realistico, poiché avere a che fare con la montagna non è semplice, a volte anche i più esperti non riescono ad affrontare con successo gli imprevisti che la montagna può metterti davanti.

Il protagonista Sampo per me pecca di banalità e ripetitività, di temperamento socievole, ordinario e bonario, sempre con quel sorriso instancabile e quella frase "Hai tenuto duro!" in ogni situazione, positiva o negativa che sia.
Nonostante ad ogni episodio si scoprano nuovi dettagli sulla vita di montagna e i rischi che si possono correre, sia da scalatori esperti che da escursionisti o semplici appassionati della montagna, in realtà la trama non è poi così strutturata, è piuttosto semplice, e la prevedibilità nello schema narrativo di fondo appiattisce tutto il manga in sé portandomi a trovare la lettura noiosa e poco stimolante.

E qui sta il punto: se un lettore è già di suo appassionato o affascinato dalla vita di montagna e le arrampicate può trovare in "Gaku" pane per i suoi denti; ma se si vuole attirare un lettore medio non particolarmente attratto da questa tematica, allora lo si perde facilmente dopo pochi volumi, come è successo a me, che non sono stata invogliata a proseguire; ma allora perché una come me, non interessata particolarmente alla montagna e all'arrampicata ha trovato invece "The Climber" fenomenale?

La risposta sta tutta nel talento dell'autore secondo me, quel talento che sa come strutturare la trama, le vicende e i personaggi, riuscendo a conquistare molti più lettori. Con "The Climber" mi innamorai del protagonista così misteriosamente solitario, ma profondamente sfaccettato psicologicamente che col proseguo dei volumi si innamora della arrampicata, arrivando a denudarsi psicologicamente sempre più nella solitudine di quelle altitudini che portano a riflettere su se stessi e il mondo, scontrandosi con la vita e la morte, con una passione sfrenata piena di sfide, affascinante e potenzialmente letale allo stesso tempo...

Avevo letto anche "Blue Giant" (anche questo da me recensito) e da quel che vedo è una caratteristica dell'autore Shinichi Ishizuka non dare spessore psicologico ai suoi protagonisti rendendoli un po' tutti uguali: socievoli, generosi, appassionati, ordinari, fin troppo buoni e privi di difetti da farli sembrare quasi banali e piatti, almeno per me! Poi per carità è sempre un mio pensiero personale, per molti lettori la semplicità e il buonismo dei protagonisti bastano per essere già ottimi personaggi in partenza e infatti questo manga è stato genericamente ben accolto.

La J-Pop ne ha fatto da poco una bellissima riedizione completa (la precedente pubblicata da Planeta DeAgostini fu interrotta) che prevede in totale 9 volumi, formato molto grande e ottima qualità, complimenti!
Ma la J-Pop ha dimostrato tante volte di essere una casa editrice competente e attenta alla qualità, una delle migliori sul mercato.

I disegni sono buoni, il tratto pulito e semplice (anche se non eccelso, se si ha già letto "The Climber" è inevitabile fare un paragone e si trova un abisso anche a livello grafico! Provate a guardare qualche tavola e paragonatele e capirete) .

Lo consiglio soprattutto agli amanti delle trame incentrate sulla bellezza della montagna e sulle arrampicate.


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GIGIO

Volumi letti: 4/18 --- Voto 9
Vedendo all'epoca sull'anteprima questo manga e la sua copertina non resistetti e lo misi subito in casella. Un manga che parla di alpinismo per un amante dei fumetti che vive tra montagne innevate e boschi di pini come me? Tutto ciò è perfetto. Ancora prima di leggerlo ero già innamorato dell'idea dell'autore di prendere una trama così originale e sicuramente di poco impatto e di tramutarla in una storia a fumetti. Aveva coraggio l'autore, come il suo protagonista, e pertanto andava premiato dandogli il maggior appoggio possibile.

La storia ruota attorno a Shimazaki Sanpo, un esperto scalatore di montagne che dedica la vita a soccorrere le persone in difficoltà sulle cime rocciose e nevose delle montagne giapponesi. Il protagonista di questo manga direi che è il punto forte. Un personaggio simpatico, divertente, carismatico, coraggioso, amante della natura, altruista e molto altro ancora. L'autore non perde tempo, ce lo descrive per filo e per segno sin dalle prime battute e di lui si viene subito attratti. Tutti vorremmo essere caratterialmente come Sanpo.
La storia è nascosta da episodi autoconclusivi, scorre, lentamente, in sottofondo e in realtà non è poi granché strutturata. È semplice. Forse per scelta stessa dell'autore.

I disegni sono a mio parere incantevoli: paesaggi montani disegnati nei minimi particolari, dando anche espressività ai protagonisti. Mi sono piaciuti veramente tanto e li ho scrutati per bene essendo appunto attorniato da cime.
Interessanti sono sicuramente anche le storie autoconclusive che ci presenta Ishizuka, storie sempre diverse, di personaggi diversi e di età diversa. Ci presenta bambini dispersi e anziani che ce la mettono tutta per tornare su cime che li avevano visti protagonisti decenni prima. Storie reali di vita che non lasciano al lettore nessuna immaginazione ma soltanto un bagaglio di emozioni.

Un seinen di quelli che lasciano il segno, e non sono l'unico a pensarla così in quanto al manga appunto è stato riconosciuto il Shogakukan Manga Award.
Andando infine al tasto dolente purtroppo Sanpo e compagni sono finite tra le braccia della Planeta de Agostini la quale ne ha pubblicato 4 volumi e poi lo ha interrotto. In patria continua con grandi vendite. Odiando la casa editrice in questione consiglio a tutti tra molti anni, quando ne verranno riacquistati i diritti (speriamo) da altre case editrici, di leggerlo. È un manga che lascia il segno.


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oberon

Volumi letti: 4/18 --- Voto 9
Chi legge manga sa quanto questi possano vantare una caratteristica particolare, che li differenzia di molto dal grosso degli altri esponenti della nona arte: la varietà. Soprattutto col consolidarsi dell’apprezzamento dei lettori, negli ultimi anni abbiamo assistito con piacere al proliferare di un gran numero di generi e tematiche che spesso definire insolite ed originali è riduttivo.
Al cospetto di questo <b><i>Gaku - Minna no Yama</i></b>, che pur non rientrando in casistiche estreme vanta certamente una soggetto abbastanza inusuale, verrebbe infatti da chiedersi quanto appeal possa avere una manga che tratti il tema dell’alpinismo. Da una ricerca veloce, in realtà non è difficile imbattersi in anche altri titoli simili, tra tutti cito un classico d’autore come <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=La+Cima+degli+Dei">Kamigami no Itadaki </a> di Jiro Taniguki ed una promettente novità come <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Koko+no+Hito+-+The+Climber">Koko no Hito - The Climber </a>.
Risulta quindi coraggiosa ed oltremodo gradita la decisione fatta da Planeta DeAgostini di portare in Italia il manga di Shinichi Ishizuka, titolo che, è bene si sappia, sta riscuotendo un gran successo da parte di pubblico e critica in patria, visto che non manca di apparire nella <a href="http://www.animeclick.it/notizia.php?id=23053">top ten</a> dei volumi più venduti in Giappone (traguardo insperato per un titolo “di nicchia” come questo), per non parlare dei riconoscimenti ottenuti come il primo posto nella categoria "generale" del <a href="http://www.animeclick.it/notizia.php?id=21121">54th Shogakukan Manga Award</a>, che ha premiato in passato opere del calibro di Galaxy Express 999 (1978), Dr. Slump (1982), Touch (1983), Ushio and Tora (1992), YuYu Hakusho (1994), Slam Dunk (1995), Monster (2001), InuYasha (2002), 20th Century Boys (2003), Fullmetal Alchemist (2004), od il recente Team Medical Dragon(2005), sempre pubblicato da Planeta in Italia.
Il primo elemento a colpire il lettore di Gaku è probabilmente il disegno, che ricorda allo stesso tempo il Naoki Urasawa dei primi tempi per il chara e l'attenzione ai chiaroscuri in genere, Makoto Yukimura (Planetes) per l’evocatività dei paesaggi soprattutto, ma anche Taniguchi per la poesia di molti contesti.
L’autore dà infatti il meglio di se nella rappresentazione di ampissime vedute in cui non è raro, senza esagerare, essere colti dalla "vertigine dell’infinito" tipica di quella visione romantica cara ai paesaggisti europei dell'Ottocento.
Le tavole son molto dettagliate e pulite, vantano un buonissimo uso dei retini e dei tratteggi, a tutto vantaggio di una resa molto realistica del disegno.
Ben si nota da tale perizia come l’autore (scalatore navigato) ami la montagna, capace di regalare grandi soddisfazioni a chi la ama, ma allo stesso tempo non ammette distrazioni... come il <a href="http://www.animeclick.it/notizia.php?id=23135"> recente incidente</a> legato alla dipartita di <b>Yoshito Usui</b>, autore di Crayon Shin-chan, ha dimostrato.

In Gaku assistiamo proprio ad incidenti in cui incorrono scalatori esperti, escursionisti o semplici appassionati della montagna e delle sue magiche atmosfere. Li dove neanche il soccorso alpino riesce a giungere gettando la spugna, subentra il protagonista di questo manga, Sampo, un individuo tutto sommato ordinario che ha semplicemente deciso di dedicare tutta la sua esistenza alla montagna, estraniandosi praticamente dalla civiltà. Egli ha scalato vette in tutto il mondo (proprio come Ishizuka stesso) ed ha visto la morte in faccia più volte. Nonostante ciò, Sampo è una persona amabilissima (vi ci affezionerete presto), semplice e bonaria, decisamente un protagonista azzeccassimo, lo si potrebbe definire un “Sampei adulto”. Non lo vedremo mai però buttarsi a capofitto in salvataggi o manovre inverosimili alla Cliffangher, è anche in ciò che sta la gran maturità di questo manga; egli, anzi, sarà spesso costretto ad operare scelte drammatiche ma in definitiva inevitabili.
La varietà degli episodi è notevole e non vi è traccia di inutili ridondanze narrative; inoltre a comparse che, di volta in volta, compaiono e vengono ben caratterizzate in poche tavole, si alternano tutti quei personaggi secondari, vecchi amici e/o colleghi del protagonista, che pian piano contribuiranno all’infittimento dei rapporti interpersonali, ma anche a svelare le misteriose esperienze passate del protagonista.
Infine è davvero interessante tutta l’attenzione che l’autore dedica alla rappresentazione dell’attrezzatura e delle molteplici tecniche di soccorso alpino.

L’edizione Planeta può vantare degli ottimi materiali, soprattutto carta, rilegatura e sovracopertina; anche la qualità di stampa è buona. Purtroppo il prezzo di quasi 7€ è un filino alto, soprattutto se si considera che ad una cifra inferiore un editore come Flashbook offre, a parità di qualità nei materiali, anche pagine e colori ed interessanti redazionali. Altro difetto è costituito dalle solite onomatopee non tradotte, cosa che sta ormai diventando un antipatico marchio di fabbrica della divisione manga Planeta.
Doverosa segnalazione riguardante il primo volume: molti lettori hanno riscontrato la presenza di tavole chiarissime nel primo capitolo, fortunatamente tale difetto di stampa non interessa l’intera tiratura. Riscontrato inoltre uno scambio di testi tra due balloon, sempre nel primo numero, e qualche errore grammaticale sparso; fortunatamente nei volumi successivi non si rilevano particolari refusi.

In conclusione mi sento di sconsigliare questo manga esclusivamente a coloro che mal sopportano la struttura ad episodi autoconclusivi, anche se c’è da dire che in Gaku si intravede una macrotrama di fondo, basata essenzialmente sull’esistenza di Sampo, il protagonista, e le tragiche esperienze che ha vissuto (rievocate da toccanti flashback) ed i possibili sviluppi futuri. Il fatto che questo titolo stia riscuotendo sempre più successo in patria, comunque non può che far ben sperare. Tenetevene alla larga se cercate una lettura movimentata, piena di “effetti speciali” e ragazze tettone, Gaku è un manga concreto, toccante, dal ritmo lento, fortemente introspettivo, ma non privo di ironia o mordete. Se gradite anche solo lontanamente il genere, consiglio di dare, nonostante il prezzo, un’occhiata almeno al primo volume; non siamo forse di fronte ad un capolavoro annunciato, ma potrebbe comunque riservare non poche soddisfazioni con le sue vicende umane.


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Dreamer80

Volumi letti: 3/18 --- Voto 8
Devo ammetterlo... ho comprato il primo volume quasi a malincuore, visto che l'argomento trattato mi lasciava non pochi dubbi sul mio possibile interesse, ma dopo avere letto il primo ho acquistato il secondo, poi il terzo e sono in attesa del quarto.
Sono davvero rimasto stregato dalle incredibili atmosfere che Ishizuka riesce a creare attraverso il suo tratto semplice, ma dettagliato e pittoresco. La cosa incredibile è che viene davvero voglia di avvicinarsi alla montagna, nonostante gli eventi descritti siano spesso con finale tragico, commovente e tendano a mettere in risalto i pericoli e le insidie dei monti. Allo stesso tempo però l'autore riesce anche ad affascinare il lettore ed a illustragli e spiegargli le meraviglie di questa splendida natura. E lo fa attraverso il personaggio principale, un giovane forte, esperto, grande e grosso e con un gran cuore, che riesce a vivere gli eventi sempre con una grande naturalezza.
All'inizio si ha quasi la sensazione che le situazioni gli scivolino addosso con una certa facilita', ma poi si comprende di che pasta è fatto il suo animo, un animo puro e sensibile, ma coraggioso e forte.
In ogni episodio poi ci sono nuovi personaggi che rimangono coinvolti in incidenti montani ed è incredibile come in poche pagine Ishizuka riesca a darci un idea ben precisa della sensibilità di ogni individuo, dei motivi che li spingono ad avventurarsi sulle montagne, perché non si va mai per caso ad arrampicare, c'è sempre una storia, a volte triste, dietro ogni decisione...
Anche i personaggi di contorno, che spesso affiancano il protagonista nelle vicende, sono molto tangibili e ben caratterizzati, ed è bello notare come essi affrontino diversamente i pericoli e le difficoltà. E' bello notare come le esperienze in montagna cambino pian piano la loro sensibilità.
L'unica mia speranza è che in futuro l'autore magri realizzi degli episodi più lunghi, divisi in diversi capitoli, non che quelli di adesso che si aprono e chiudono nel giro di poche pagine mi dispiacciano, anzi, certo magari più in la sarebbe bello leggere qualcosa di più articolato.
Non e' il "solito" manga, è particolare, bisogna immedesimarsi e lasciarsi trasportare, perdersi nelle bellissime tavole per poterlo apprezzare.
Sicuramente non per tutti, posso capire il prezzo essendo credo un prodotto di nicchia, nonostante l'edizione non sia perfetta...

Rosenrot

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Rosenrot

Volumi letti: 3/18 --- Voto 9
Una storia davvero unica e particolare nel suo genere; se volete divertirvi e commuovervi cercando di capire davvero lo spirito di un alpinista, questo manga fa per voi. I lati più solari della storia si intrecciano con la dura realtà della montagna, senza smettere di ricordare quanto sia unica e incantevole; molto curato l'aspetto psicologico ed emotivo dell'argomento che rispecchia perfettamente (parlo per esperienza personale) la realtà del soccorso alpino.
Non è da escludere che, dopo la lettura di questo manga, subentri la voglia di diventare escursionisti/alpinisti, per provare di persona queste emozioni!
Lo consiglio vivamente ad ogni amante della natura e della montagna, ma non solo, chiunque potrebbe riscoprire insieme a Sanpo (il simpatico protagonista) la passione per la montagna!

fd b

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fd b

Volumi letti: 2/18 --- Voto 8
Un 8 bello pieno!
L'avevo preso perchè ero incuriosita e ne sono rimasta affascinata. La storia per ora è semplice e realistica, ma descrive la montagna per quello che è la più affascinante macchina di morte di sempre.
Se vi state avvicinando a quest'opera non pensate di leggere la bella favoletta di Heidi e le caprette, qui la montagna non perdona, anche se viene descritta come una delle passioni più grandi dell'uomo.

Come è stato però già detto, l'edizione non è proprio all'altezza del prezzo di copertina... spero davvero che la Planeta DeAgostini se ne renda conto, perchè non è l'unico titolo che stampa con un rapporto qualità prezzo infimo!


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belvedere

Volumi letti: 1/18 --- Voto 8
Devo dire che questo fumetto si è rilevato una piacevole sorpresa. Ad uno come me che è a digiuno di tecniche di arrampicata, ha fatto venire voglia di informarsi sull'alpinismo. Le storie raccontate sono tutte verosimili e assolutamente non scontate. Inoltre le montagne visualizzate potrebbero (e forse sono) essere copiate da una rivista del National Geographic. Resta per adesso da scoprire tutte le personalità dei personaggi, e sperare che i numeri successivi si mantengano a questo livello, senza la comparsa di chiodi magici, corde con nodi segreti tramandati da generazioni, etc etc. Un'ultima precisazione, il sistema di salvataggio giapponese è differente dal nostro.


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strikemc

Volumi letti: 1/18 --- Voto 7
Ho acquistato ieri questo manga incuriosito dalla trama e fidandomi del gran talento di Ishizuka, e c'è da dire che non mi ha affatto deluso, anzi, mi ha piacevolmente sorpreso.
Ho trovato i disegni belli, delicati ma imponenti e pittoreschi nelle rappresentazioni delle maestose montagne e dei paesaggio splendidi.
Anche la trama è piacevole e seppur drammatica in molti momenti, non tende mai a sforare nell'eccessivo.

Unica e grande critica la muovo sicuramente contro l'edizione piena di errori di stampa che sinceramente si possono facilmente evitare: non è piacevole pagare 7 pesanti euro e ritrovarsi con un personaggio che a volte non riesce ad accordare soggetto ed articolo!
Poi neppure l'edizione vale molto, cioè ha una bella sovracoperta ed anche una discreta carta, ma sono troppi troppi 7 euro.
Ma sembra uno standard delle Planeta ormai far pagare a caro prezzo un bel manga ma rovinarlo con una pessima edizione (delusissimo dall'edizione di Hanzo, 9 euro per una carta così ed un volumetto del genere sono troppi!).
Nel complesso darei a questo volume un 7 sulla fiducia e sulla speranza che l'edizione migliori.
Lo consiglio soprattutto a chi ne era già interessato, altrimenti nell'avvicinarvi considerate che potreste rimpiangere questi 7 euro spesi così... sempre per colpa dell'edizione, visto che l'opera in se è merita indubbiamente.