Rookies
Koichi Kawato è un professore di letteratura giapponese che, dopo essere stato licenziato per aver picchiato un suo studente, viene assunto nel liceo Futakotamagawa (chiamato più semplicemente Nikogaku).
Il preside della scuola gli affida la gestione del club di baseball, composto da un gruppo di teppisti del primo anno che pochi mesi prima, durante una partita, avevano causato una rissa con i membri della squadra avversaria. A causa di questo il club è stato sospeso e ora è formato unicamente da un gruppo di ragazzi praticamente ingestibili che fanno i prepotenti con studenti e professori. Per tutti quanti il club di baseball non esiste più e Koichi Kawato è solo una pedina sacrificabile a cui affidare un gruppo di bulli: se reagirà alle inevitabili prepotenze alzando loro le mani verrà licenziato, ma comunque il buon nome della scuola non ne risentirà. Kawato prende seriamente il compito: lo scopo è educare al meglio questi ragazzi, ricostruire il club partendo da zero per poi riportarlo agli antichi splendori. Il sogno è ovviamente il Koshien!
Questa storia, è vero, non appare troppo originale e Rookies ricorda una via di mezzo tra uno Slam Dunk e un GTO (che però al tempo della lettura del manga di Morita ancora non conoscevo, visto che nemmeno era arrivato in Italia), ma non è questo ciò che conta perché trovo che sia un manga bellissimo e che ha saputo coinvolgermi come pochi altri.
Rookies è un manga che parla di amicizia e di sogni (e anche questo non è un tema nuovo), ma lo fa dannatamente bene perché commuove ed emoziona tanto e, inoltre, non manca di farci sorridere parecchio con le sue numerose gag divertenti. C'è un giusto mix tra vicende extra-sportive e partite vere e proprie e non c'è pericolo di annoiarsi in entrambi i casi.
Tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo e nessun membro del club viene trascurato e, anzi, è soprattutto a loro che viene dedicato tanto spazio: pian piano si impara a conoscerli, vedendoli crescere e maturare capitolo dopo capitolo.
Masanori Morita con Rookies non ha inventato nulla di nuovo, ma ha realizzato una serie appassionante e coinvolgente, che non annoia mai e che meriterebbe decisamente più attenzioni di quelle che ha ricevuto, perché manga di questo livello ce ne sono davvero pochi.
Il preside della scuola gli affida la gestione del club di baseball, composto da un gruppo di teppisti del primo anno che pochi mesi prima, durante una partita, avevano causato una rissa con i membri della squadra avversaria. A causa di questo il club è stato sospeso e ora è formato unicamente da un gruppo di ragazzi praticamente ingestibili che fanno i prepotenti con studenti e professori. Per tutti quanti il club di baseball non esiste più e Koichi Kawato è solo una pedina sacrificabile a cui affidare un gruppo di bulli: se reagirà alle inevitabili prepotenze alzando loro le mani verrà licenziato, ma comunque il buon nome della scuola non ne risentirà. Kawato prende seriamente il compito: lo scopo è educare al meglio questi ragazzi, ricostruire il club partendo da zero per poi riportarlo agli antichi splendori. Il sogno è ovviamente il Koshien!
Questa storia, è vero, non appare troppo originale e Rookies ricorda una via di mezzo tra uno Slam Dunk e un GTO (che però al tempo della lettura del manga di Morita ancora non conoscevo, visto che nemmeno era arrivato in Italia), ma non è questo ciò che conta perché trovo che sia un manga bellissimo e che ha saputo coinvolgermi come pochi altri.
Rookies è un manga che parla di amicizia e di sogni (e anche questo non è un tema nuovo), ma lo fa dannatamente bene perché commuove ed emoziona tanto e, inoltre, non manca di farci sorridere parecchio con le sue numerose gag divertenti. C'è un giusto mix tra vicende extra-sportive e partite vere e proprie e non c'è pericolo di annoiarsi in entrambi i casi.
Tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo e nessun membro del club viene trascurato e, anzi, è soprattutto a loro che viene dedicato tanto spazio: pian piano si impara a conoscerli, vedendoli crescere e maturare capitolo dopo capitolo.
Masanori Morita con Rookies non ha inventato nulla di nuovo, ma ha realizzato una serie appassionante e coinvolgente, che non annoia mai e che meriterebbe decisamente più attenzioni di quelle che ha ricevuto, perché manga di questo livello ce ne sono davvero pochi.
Come premessa devo dare merito alle recensioni di anime click per avermi convinto a leggere rookies, infatti sia il mangaka che il manga mi erano sconosciuti, ma coinvolto dalle belle opinioni mi sono convinto a leggerlo: ed ho fatto bene!
Davvero un bel manga, non c'è che dire, il titolo "rookies" significa novellini o matricole, ed è davvero azzeccato perché parla di un club di baseball composto da studenti ex teppisti, con spiccate qualità nascoste ma tutti alle prime armi. Anche il professore, Kawato, non molto più giovane di loro, è stato messo a dirigere il club di baseball senza conoscere quello sport, infatti praticava karate.
Quindi praticamente dall'allenatore ai giocatori tutti sono matricole e la storia ne risulta piacevole perché tra scazzotate varie e alunni indisciplinati, si impara con loro le regole e il gioco del baseball. Ovviamente non come se fosse un manuale, è sempre un manga e deve risultare piacevole al lettore, però con un po' di vista si capiscono le basi.
Io sono rimasto rapito da questa storia principalmente perché è un misto tra GTO e SLAM DUNK, essendo per me due manga unici, non potevo non dare 10 a Rookies. Storia non originale nel senso che la trama magari è stata percorsa da altri mangaka, studenti indisciplinati e professore che li vuole aiutare, difensore dei sogni dei suoi studenti, però in rookies non ti fa restare l'amaro in bocca.
Provare per credere, date fiducia alle recensioni anche sotto di me e vedrete che non ne sarete delusi.
Davvero un bel manga, non c'è che dire, il titolo "rookies" significa novellini o matricole, ed è davvero azzeccato perché parla di un club di baseball composto da studenti ex teppisti, con spiccate qualità nascoste ma tutti alle prime armi. Anche il professore, Kawato, non molto più giovane di loro, è stato messo a dirigere il club di baseball senza conoscere quello sport, infatti praticava karate.
Quindi praticamente dall'allenatore ai giocatori tutti sono matricole e la storia ne risulta piacevole perché tra scazzotate varie e alunni indisciplinati, si impara con loro le regole e il gioco del baseball. Ovviamente non come se fosse un manuale, è sempre un manga e deve risultare piacevole al lettore, però con un po' di vista si capiscono le basi.
Io sono rimasto rapito da questa storia principalmente perché è un misto tra GTO e SLAM DUNK, essendo per me due manga unici, non potevo non dare 10 a Rookies. Storia non originale nel senso che la trama magari è stata percorsa da altri mangaka, studenti indisciplinati e professore che li vuole aiutare, difensore dei sogni dei suoi studenti, però in rookies non ti fa restare l'amaro in bocca.
Provare per credere, date fiducia alle recensioni anche sotto di me e vedrete che non ne sarete delusi.
Manga sorprendente e divertente. Queste sono sicuramente le prime due parole che mi vengono pensando a Rookies. Una storia sentita decine di volte, classica diciamo così. Il professore che tenta di riportare sulla retta via degli studenti un po' (tanto) bulletti. Cosa c'è di bello in tutto questo vi chiederete, ebbene di bello ce n'è e anche tanto. Innanzitutto analizzando il protagonista (il professore) troviamo un personaggio molto divertente che appare anche a tratti tonto/idiota, ma che invece è di per se molto riflessivo e intelligente. Ovviamente non manca mai nel corso dei numeri di riservarci qualche stupidaggine o espressione che ci fa sorridere.
Poi ci sono i co-protagonisti ovvero i bulletti. Qui ovviamente ci troviamo dapprima dei ragazzi senza sentimenti (perlomeno esteriori) poi pian piano il professore e l'autore ce li faranno scoprire per quelli che sono veramente. Diciamo che all'inizio c'è un po' il classico problema del "branco". Uniti fanno forza e si sentono grandi. Presi singolarmente in realtà sono dei bonaccioni. Anche qui però ogni tanto non mancano di far risalire la loro indole aggressiva che però col passare dei numeri si placa. La missione o il sogno degli studenti violenti ora diventati sportivi responsabili appassiona il lettore. Si cerca di trasmettere la forza di volontà.
Disegni ottimi accompagnano per tutti i 24 volumi, edizione standard Star Comics a prezzo abbordabilissimo. Consigliato anche ai non amanti dello sport.
Poi ci sono i co-protagonisti ovvero i bulletti. Qui ovviamente ci troviamo dapprima dei ragazzi senza sentimenti (perlomeno esteriori) poi pian piano il professore e l'autore ce li faranno scoprire per quelli che sono veramente. Diciamo che all'inizio c'è un po' il classico problema del "branco". Uniti fanno forza e si sentono grandi. Presi singolarmente in realtà sono dei bonaccioni. Anche qui però ogni tanto non mancano di far risalire la loro indole aggressiva che però col passare dei numeri si placa. La missione o il sogno degli studenti violenti ora diventati sportivi responsabili appassiona il lettore. Si cerca di trasmettere la forza di volontà.
Disegni ottimi accompagnano per tutti i 24 volumi, edizione standard Star Comics a prezzo abbordabilissimo. Consigliato anche ai non amanti dello sport.
Rookies (Novellini) è un manga scritto e disegnato da Masanori Morita, già autore del poco conosciuto "Rokudenashi Blues" (inedito qui da noi), che con quest'opera conferma tutto il suo talento nel raccontare storie di passioni sportive e clima scolastico insieme.
Koichi Kawato è un giovanissimo professore di Lettere che viene licenziato per aggressione ai danni di uno studente dall'istituto in cui insegna. Tuttavia il preside del liceo Futakotamagawa decide di dare un'altra possibilità al giovane insegnante integrandolo nel proprio istituto come professore di Giapponese e, sorprendentemente, come coordinatore del club di baseball, fortemente compromesso da un evento di violenza tra studenti accaduto poco tempo prima durante un match tra scuole avversarie. I ragazzi dell'ex squadra di baseball boicottano gli allenamenti, e in più costituiscono il gruppo di bulli, maleducati, sbandati della scuola: per questo sia gli studenti che i professori ritengono ormai morto quello sport, almeno nel loro liceo. Ma Kawato, insegnante amato da tutti gli studenti che lo hanno conosciuto, con la sua intraprendenza, ilarità, perseveranza e determinazione farà di tutto per riportare la squadra del Nikogaku agli antichi splendori, anche a costo di andare contro i pregiudizi, le avversità e persino il completo rifiuto dei ragazzi stessi.
Rookies è un manga a mio avviso meraviglioso, commovente, spiazzante, indimenticabile: in una parola un capolavoro, e ciò per diversi motivi. Ciò che va evidenziato è che in Rookies i ragazzi sbandati non vengono tanto delineati e visti dai loro compagni e dai professori semplicemente come dei "cattivi" e "violenti",quanto come una sorta di reietti, di disgraziati, di uomini senza speranza, senza futuro, senza sogni. Proprio aspetti sui quali Kawato batterà più e più volte per convincerli a riprendere a giocare a baseball con serenità e fiducia ed essere così finalmente accettati non solo dagli altri studenti e dagli insegnanti, ma anche dal resto del mondo e da sé stessi in modo da trovare la pace interiore attraverso la cooperazione, il gioco di squadra, l'allenamento arduo e il sogno della vittoria. Questo ultimo aspetto del manga è reso meno scontato di quanto si pensi dal fatto che Kawato impiega davvero tanto (e quindi tanti volumi!) per convincere tutti i ragazzi ad entrare nuovamente nel club, anche a costo di affrontare la loro aggressività (i pugni non mancano!).
Un altro aspetto interessante di Rookies è sicuramente rappresentato dai personaggi: nessun comprimario di questo manga finisce mai inosservato o nel dimenticatoio, ognuno ha un carattere diverso, peculiare, che lo rende indimenticabile e impareggiabile, in primis i ragazzi della squadra, ciascuno con il proprio carattere, la propria storia, il proprio livello di testardaggine, di aggressività repressa e di sensibilità.
In più, dato che di baseball si parla, in Rookies tante pagine e tanti volumi (massimo quattro o cinque) sono dedicati ad intere partite, ciò non significa comunque che in questi frangenti si sbadigli di noia: io stesso ne sapevo poco di questo sport, nonostante questo gli incontri non mi sono risultati pallosi poiché i termini tecnici vengono spiegati e l'azione non manca, quindi ci si abitua presto al ritmo degli incontri e ci si appassiona anche.
Nel complesso il plot secondo me non appare per nulla scontato e gli avvenimenti, tra gag davvero divertenti (si ride di gusto) e diversi colpi di scena, scorrono piacevolmente come in pochi manga si riesce a sperimentare.
Il tratto grafico di Morita è davvero spettacolare, molto curato, che a volte fonde un delicato deformed al quale ci si abitua presto e che risulta poi piacevole; sono notevoli in particolare certe scene di combattimento corpo a corpo (zuffe,insomma!) e inquadrature durante le partite di baseball.
Rookies nel suo insieme è un manga che non mi stancherò mai di dire quanto sia bello, un vero gioiello che purtroppo ha ricevuto un tiepido successo, davvero incomprensibile a mio parere. È semplicemente da leggere, da scoprire anche solo per provare l'emozione del sogno di questi ragazzi che ritrovano la retta via attraverso il baseball.
In Italia è stato pubblicato da Star Comix in edizione standard da 3,90 euro. Le pagine sono un tantino trasparenti, ma poco importa di fronte alla validità del manga.
Storia:10 Disegni:10 Qualità/prezzo:8
Koichi Kawato è un giovanissimo professore di Lettere che viene licenziato per aggressione ai danni di uno studente dall'istituto in cui insegna. Tuttavia il preside del liceo Futakotamagawa decide di dare un'altra possibilità al giovane insegnante integrandolo nel proprio istituto come professore di Giapponese e, sorprendentemente, come coordinatore del club di baseball, fortemente compromesso da un evento di violenza tra studenti accaduto poco tempo prima durante un match tra scuole avversarie. I ragazzi dell'ex squadra di baseball boicottano gli allenamenti, e in più costituiscono il gruppo di bulli, maleducati, sbandati della scuola: per questo sia gli studenti che i professori ritengono ormai morto quello sport, almeno nel loro liceo. Ma Kawato, insegnante amato da tutti gli studenti che lo hanno conosciuto, con la sua intraprendenza, ilarità, perseveranza e determinazione farà di tutto per riportare la squadra del Nikogaku agli antichi splendori, anche a costo di andare contro i pregiudizi, le avversità e persino il completo rifiuto dei ragazzi stessi.
Rookies è un manga a mio avviso meraviglioso, commovente, spiazzante, indimenticabile: in una parola un capolavoro, e ciò per diversi motivi. Ciò che va evidenziato è che in Rookies i ragazzi sbandati non vengono tanto delineati e visti dai loro compagni e dai professori semplicemente come dei "cattivi" e "violenti",quanto come una sorta di reietti, di disgraziati, di uomini senza speranza, senza futuro, senza sogni. Proprio aspetti sui quali Kawato batterà più e più volte per convincerli a riprendere a giocare a baseball con serenità e fiducia ed essere così finalmente accettati non solo dagli altri studenti e dagli insegnanti, ma anche dal resto del mondo e da sé stessi in modo da trovare la pace interiore attraverso la cooperazione, il gioco di squadra, l'allenamento arduo e il sogno della vittoria. Questo ultimo aspetto del manga è reso meno scontato di quanto si pensi dal fatto che Kawato impiega davvero tanto (e quindi tanti volumi!) per convincere tutti i ragazzi ad entrare nuovamente nel club, anche a costo di affrontare la loro aggressività (i pugni non mancano!).
Un altro aspetto interessante di Rookies è sicuramente rappresentato dai personaggi: nessun comprimario di questo manga finisce mai inosservato o nel dimenticatoio, ognuno ha un carattere diverso, peculiare, che lo rende indimenticabile e impareggiabile, in primis i ragazzi della squadra, ciascuno con il proprio carattere, la propria storia, il proprio livello di testardaggine, di aggressività repressa e di sensibilità.
In più, dato che di baseball si parla, in Rookies tante pagine e tanti volumi (massimo quattro o cinque) sono dedicati ad intere partite, ciò non significa comunque che in questi frangenti si sbadigli di noia: io stesso ne sapevo poco di questo sport, nonostante questo gli incontri non mi sono risultati pallosi poiché i termini tecnici vengono spiegati e l'azione non manca, quindi ci si abitua presto al ritmo degli incontri e ci si appassiona anche.
Nel complesso il plot secondo me non appare per nulla scontato e gli avvenimenti, tra gag davvero divertenti (si ride di gusto) e diversi colpi di scena, scorrono piacevolmente come in pochi manga si riesce a sperimentare.
Il tratto grafico di Morita è davvero spettacolare, molto curato, che a volte fonde un delicato deformed al quale ci si abitua presto e che risulta poi piacevole; sono notevoli in particolare certe scene di combattimento corpo a corpo (zuffe,insomma!) e inquadrature durante le partite di baseball.
Rookies nel suo insieme è un manga che non mi stancherò mai di dire quanto sia bello, un vero gioiello che purtroppo ha ricevuto un tiepido successo, davvero incomprensibile a mio parere. È semplicemente da leggere, da scoprire anche solo per provare l'emozione del sogno di questi ragazzi che ritrovano la retta via attraverso il baseball.
In Italia è stato pubblicato da Star Comix in edizione standard da 3,90 euro. Le pagine sono un tantino trasparenti, ma poco importa di fronte alla validità del manga.
Storia:10 Disegni:10 Qualità/prezzo:8
Fantastico, manga sportivo d'eccezione. Sono sempre stato titubante nel comprarmi manga sportivi, ma Rookies mi ha fatto cambiare idea. Merito della storia, che sarà anche trita e ritrita (una squadra di perdenti e nullafacenti tutta d'un tratto si impegna, spronata da un professore di quelli che mancano nelle scuole italiane, ed incomincia a vincere), ma che grazie ad un sapiente mix di umanità e spiegazioni tecniche va a catturare l'attenzione del lettore da primo all'ultimo volume. I disegni sono belli anche se purtroppo certe volte non si distinguono i personaggi secondari, forse questa è l'unica pecca. Il finale è fantastico, mi ha fatto emozionare. Un inno sportivo alla voglia di impegnarsi nel proprio sogno.
GO, NIKOGAKU, GO!
Questa è l'unica cosa che riesco a dire dopo aver appena concluso la lettura dell'ultimo volume di questa grandissima opera di Masanori Romita.
Kawato è un professore di letteratura, trasferito nel liceo Futakotamagawa dopo esser stato licenziato dal precedente istituto per aver pestato un suo alunno. Qui farà conoscenza del club di baseball della scuola, sospeso dall'attività agonistica per aver provocato una rissa nell'ultima uscita ufficiale, attualmente formato da teppisti, i quali utilizzano la sede del club per fare i propri comodi. Così Kawato, decide di prendere in mano la gestione del club, pur non conoscendo nulla del baseball, portando sulla retta via ex giocatori, e teppisti che non hanno mai visto una mazza o una palla in vita loro.
Ma aldilà della trama, cos'è questo manga?
Questo manga è un viaggio stupendo alla scoperta dell'uomo, attraverso gli insegnamenti di Kawato ai suoi studenti e non solo, riderete, vi emozionerete, e avrete i brividi ad ogni vittoria del Nikogaku (abbreviazione di Futakotamagawa).
Un capolavoro, non apprezzato però in Italia, cosa che ha portato a un difficile completamento anche qui in Italia, probabilmente dovuto al fatto che si tratti all'apparenza di un manga prettamente sportivo, tra l'altro, premetto, io non conoscevo nulla del baseball, ma questo manga è riuscito, nel modo più scorrevole possibile, a farmi conoscere ed apprezzare questo sport, insegnandomi anche gran parte delle regole, senza alcun sbadiglio!
Quindi, compratelo!
Ma soprattutto: GO, NIKOGAKU, GO!
Questa è l'unica cosa che riesco a dire dopo aver appena concluso la lettura dell'ultimo volume di questa grandissima opera di Masanori Romita.
Kawato è un professore di letteratura, trasferito nel liceo Futakotamagawa dopo esser stato licenziato dal precedente istituto per aver pestato un suo alunno. Qui farà conoscenza del club di baseball della scuola, sospeso dall'attività agonistica per aver provocato una rissa nell'ultima uscita ufficiale, attualmente formato da teppisti, i quali utilizzano la sede del club per fare i propri comodi. Così Kawato, decide di prendere in mano la gestione del club, pur non conoscendo nulla del baseball, portando sulla retta via ex giocatori, e teppisti che non hanno mai visto una mazza o una palla in vita loro.
Ma aldilà della trama, cos'è questo manga?
Questo manga è un viaggio stupendo alla scoperta dell'uomo, attraverso gli insegnamenti di Kawato ai suoi studenti e non solo, riderete, vi emozionerete, e avrete i brividi ad ogni vittoria del Nikogaku (abbreviazione di Futakotamagawa).
Un capolavoro, non apprezzato però in Italia, cosa che ha portato a un difficile completamento anche qui in Italia, probabilmente dovuto al fatto che si tratti all'apparenza di un manga prettamente sportivo, tra l'altro, premetto, io non conoscevo nulla del baseball, ma questo manga è riuscito, nel modo più scorrevole possibile, a farmi conoscere ed apprezzare questo sport, insegnandomi anche gran parte delle regole, senza alcun sbadiglio!
Quindi, compratelo!
Ma soprattutto: GO, NIKOGAKU, GO!
Rookies: basta questa parola per farmi ricordare le mille emozioni che mi ha fatto provare Morita.
Rookies è la storia di un professore, Koichi Kawato, che, essendo stato espulso dalla sua vecchia scuola a causa di uno spiacevole incidente, sarà costretto ad allenare il club di baseball della sua nuova scuola, formato esclusivamente da teppisti.
A molti potrebbe sembrare un "altro" GTO. Anche io la pensavo così, ma mi sono sbagliato. Kawato ci farà riscoprire il significato dell'essere uomo, di quanto sia importante avere un sogno ed inseguirlo, e di cosa sia l'amicizia.
Il chara design è abbastanza "realistico"; i personaggi sono ben differenziati, ed ognuno caratterizzato in modo diverso. Il disegno è pulito ed anche abbastanza dettagliato, in modo da non deludere chi predilige i "bei disegni". La trama è originale (per l'epoca in cui fu pubblicato), inoltre troveremo spesso i nostri "teppisti" che, dovendo fuggire dal loro passato di "rissaioli", si troveranno a dover far spesso i conti con il passato. All'inizio del manga troverete parecchie risse e "botte", mentre dal 6-7 volume in poi si troveranno partite di baseball, ma non saranno solo le partite a tenere la tensione del lettore alta. Il manga è molto coinvolgente, e catapulta il lettore dentro la storia, come se fosse di fianco a Kawato. Ne consiglio la lettura a tutti.
Rookies è la storia di un professore, Koichi Kawato, che, essendo stato espulso dalla sua vecchia scuola a causa di uno spiacevole incidente, sarà costretto ad allenare il club di baseball della sua nuova scuola, formato esclusivamente da teppisti.
A molti potrebbe sembrare un "altro" GTO. Anche io la pensavo così, ma mi sono sbagliato. Kawato ci farà riscoprire il significato dell'essere uomo, di quanto sia importante avere un sogno ed inseguirlo, e di cosa sia l'amicizia.
Il chara design è abbastanza "realistico"; i personaggi sono ben differenziati, ed ognuno caratterizzato in modo diverso. Il disegno è pulito ed anche abbastanza dettagliato, in modo da non deludere chi predilige i "bei disegni". La trama è originale (per l'epoca in cui fu pubblicato), inoltre troveremo spesso i nostri "teppisti" che, dovendo fuggire dal loro passato di "rissaioli", si troveranno a dover far spesso i conti con il passato. All'inizio del manga troverete parecchie risse e "botte", mentre dal 6-7 volume in poi si troveranno partite di baseball, ma non saranno solo le partite a tenere la tensione del lettore alta. Il manga è molto coinvolgente, e catapulta il lettore dentro la storia, come se fosse di fianco a Kawato. Ne consiglio la lettura a tutti.
Un fumetto bellissimo sotto ogni punto di vista.
Ho iniziato a leggere Rookies senza nessuna grande pretesa perché il baseball come sport non mi ha mai appassionato particolarmente.
Mi sono bastati però solo pochi volumi per appassionarmi e ricredermi.
Appena ne ho avuto l'occasione ho infatti comprato dalla mia fumetteria di fiducia l'intero blocco con tutti i 24 volumi che ho letto poi tutto di un fiato.
Ammetto di non essere diventato tutto a un tratto un fan del baseball, ma il modo in cui viene raccontato in questo manga ha dell'incredibile.
Le partite, in particolare quelle dell'ultima parte, sono riuscite a trasmettermi l'emozione e la tensione dei protagonisti non cadendo mai nel surreale, e allo stesso tempo facendomi godere divertentissime gag.
Il disegno è molto bello e realistico, viene messa una grandissima cura per i dettagli e le espressioni facciali, cosa, questa, in cui Morita è un maestro indiscusso.
Un'altra cosa che mi ha impressionato molto è di come l'autore è riuscito a farmi affezionare a ogni singolo personaggio, in particolare ai bizzarri giocatori del Nikogaku.
Mi sento in dovere di consigliare a tutti quest'opera che, almeno in Italia, merita veramente molto di più di quello che ha ottenuto, sperando che riesca a emozionarvi come è riuscita a fare con me.
Ho iniziato a leggere Rookies senza nessuna grande pretesa perché il baseball come sport non mi ha mai appassionato particolarmente.
Mi sono bastati però solo pochi volumi per appassionarmi e ricredermi.
Appena ne ho avuto l'occasione ho infatti comprato dalla mia fumetteria di fiducia l'intero blocco con tutti i 24 volumi che ho letto poi tutto di un fiato.
Ammetto di non essere diventato tutto a un tratto un fan del baseball, ma il modo in cui viene raccontato in questo manga ha dell'incredibile.
Le partite, in particolare quelle dell'ultima parte, sono riuscite a trasmettermi l'emozione e la tensione dei protagonisti non cadendo mai nel surreale, e allo stesso tempo facendomi godere divertentissime gag.
Il disegno è molto bello e realistico, viene messa una grandissima cura per i dettagli e le espressioni facciali, cosa, questa, in cui Morita è un maestro indiscusso.
Un'altra cosa che mi ha impressionato molto è di come l'autore è riuscito a farmi affezionare a ogni singolo personaggio, in particolare ai bizzarri giocatori del Nikogaku.
Mi sento in dovere di consigliare a tutti quest'opera che, almeno in Italia, merita veramente molto di più di quello che ha ottenuto, sperando che riesca a emozionarvi come è riuscita a fare con me.
Manga un po' ignorato e passato inosservato ma che ho avuto la fortuna di leggere sin dalla sua prima pubblicazione su Express quando nel 1998 era ancora in formato rivista e quando Onizuka non esisteva.
Masanori Morita (che poi mi sembra completamente sparito dalla scena) riesce a creare un bel manga, abbinando una bella storia ad un ottimo disegno.
Le tematiche trattate dal manga sono più o meno sempre le stesse, tipiche dei manga sportivi/adolescenziali, ma Morita riesce a mixare il tutto talmente bene da creare una storia che dura per 24 volumi senza mai annoiare il lettore (cosa che invece, ahimè, fanno altri manga sportivi troppo lunghi e troppo monotoni, "Capitan Tsubasa" in primis).
Insomma, davvero un bel manga, e oserei dire che ai tempi era quasi rivoluzionario, perché un manga del genere nel 1998 non era "uno dei tanti" ma sapeva differenziarsi molto, molto bene grazie a questo stile "bizzarro" di unire allo sport anche l'amore, l'amicizia, il senso di appartenenza ad un gruppo, la crescita e, perché no, anche qualche scazzottata o calcio rotante che può far piacere a qualche amante di shonen.
Masanori Morita (che poi mi sembra completamente sparito dalla scena) riesce a creare un bel manga, abbinando una bella storia ad un ottimo disegno.
Le tematiche trattate dal manga sono più o meno sempre le stesse, tipiche dei manga sportivi/adolescenziali, ma Morita riesce a mixare il tutto talmente bene da creare una storia che dura per 24 volumi senza mai annoiare il lettore (cosa che invece, ahimè, fanno altri manga sportivi troppo lunghi e troppo monotoni, "Capitan Tsubasa" in primis).
Insomma, davvero un bel manga, e oserei dire che ai tempi era quasi rivoluzionario, perché un manga del genere nel 1998 non era "uno dei tanti" ma sapeva differenziarsi molto, molto bene grazie a questo stile "bizzarro" di unire allo sport anche l'amore, l'amicizia, il senso di appartenenza ad un gruppo, la crescita e, perché no, anche qualche scazzottata o calcio rotante che può far piacere a qualche amante di shonen.
Koichi Kawato, 24 anni, è un professore di letteratura giapponese, che viene chiamato a insegnare presso il liceo Futagotamagawa (soprannominato Nikogaku), dopo essere stato espulso da un’altra scuola per aver picchiato uno studente.
Il preside Murayama gli affida l’incarico di educare un gruppo di studenti del primo anno, membri del club di baseball, che sei mesi prima hanno causato una rissa in occasione di una partita, in seguito alla quale il club è stato sospeso: forti della pessima fama che si sono creati dopo quell’incidente, questi ragazzi spadroneggiano nell’istituto, terrorizzando compagni e professori.
Pieno di gratitudine per questa nuova opportunità che gli è stata concessa, Kawato si dedica al suo lavoro con grande entusiasmo, fra lo scetticismo dei colleghi (ad eccezione dell’affascinante professoressa Fujita), l’indifferenza della maggior parte degli studenti e l’aperta ostilità dei teppisti, che vedono in lui un nemico giunto a privarli della libertà di cui godono.
Ben presto il preside rivela le sue vere intenzioni: vista l’impulsività del giovane docente, spera che perda le staffe e dia una bella lezione a quei cattivi soggetti, assumendosene la responsabilità senza danneggiare il buon nome della scuola.
Ma Kawato non è un insegnante come tutti gli altri e, nonostante sia venuto a conoscenza del piano di Murayama, decide di proseguire per la sua strada, perché per lui <i>“nessun uomo di questo mondo è da buttare via”</i> e ciascuno ha diritto ad avere un sogno e ad impegnarsi con tutte le proprie forze per raggiungerlo senza essere deriso.
Si fa quindi nominare responsabile del club di baseball e si impegna a ricostruirlo entro un mese, pena le sue dimissioni.
La sua incredibile determinazione, i modi d’agire decisamente poco ortodossi, la disponibilità a dare fiducia a chiunque vincono a poco a poco la diffidenza dei ragazzi, a cominciare da Mikoshiba e Sekikawa, cui si aggiungono nel giro di poco tempo Wakana, Okada, Yufune, Hiyama, Hiratsuka, Imaoka e infine il talentuoso Aniya e il taciturno Shinjo; inoltre, Toko, amica d’infanzia di Aniya, si autoproclama manager.
La formazione è finalmente al completo, ma le difficoltà sono appena cominciate; infatti, i ragazzi, che per il momento sono ancora dei “rookies”, dovranno imparare l’importanza dello spirito di squadra e si dovranno impegnare duramente a reagire contro ogni avversità, per riscattare l’onore perduto e per poter realizzare il loro più grande sogno: arrivare al Koshien!
Nonostante l’utilizzo di un tema portante (la crescita di un gruppo di ragazzi, sia a livello umano che agonistico) ampiamente sfruttato dalle serie di genere sportivo, Masanori Morita è riuscito a realizzare un’opera diversa dal solito, in grado di catturare immediatamente l’attenzione del lettore e di mantenerla desta, anche durante la descrizione di partite che occupano interi volumetti.
Il merito va senza dubbio attribuito alla narrazione brillante, che mescola sport e commedia, senza disdegnare scene forti, e all’ottima caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista psicologico che grafico: lo stile di disegno molto dettagliato e realistico valorizza al massimo l’incredibile e irresistibile gamma di espressioni facciali sfoggiate dai vari personaggi e in particolar modo da Kawato, l’eroe indiscusso della storia.
L’edizione Star Comics ha sicuramente il pregio di essere economica, ma lascia alquanto a desiderare nella rilegatura, spesso poco resistente, nella stampa non sempre nitida e nella cura dei testi, dove si notano con una certa frequenza errori, imprecisioni e una scarsa attenzione alla traslitterazione dei nomi, scritti più volte in versioni differenti (es. Toko e Touko).
Il preside Murayama gli affida l’incarico di educare un gruppo di studenti del primo anno, membri del club di baseball, che sei mesi prima hanno causato una rissa in occasione di una partita, in seguito alla quale il club è stato sospeso: forti della pessima fama che si sono creati dopo quell’incidente, questi ragazzi spadroneggiano nell’istituto, terrorizzando compagni e professori.
Pieno di gratitudine per questa nuova opportunità che gli è stata concessa, Kawato si dedica al suo lavoro con grande entusiasmo, fra lo scetticismo dei colleghi (ad eccezione dell’affascinante professoressa Fujita), l’indifferenza della maggior parte degli studenti e l’aperta ostilità dei teppisti, che vedono in lui un nemico giunto a privarli della libertà di cui godono.
Ben presto il preside rivela le sue vere intenzioni: vista l’impulsività del giovane docente, spera che perda le staffe e dia una bella lezione a quei cattivi soggetti, assumendosene la responsabilità senza danneggiare il buon nome della scuola.
Ma Kawato non è un insegnante come tutti gli altri e, nonostante sia venuto a conoscenza del piano di Murayama, decide di proseguire per la sua strada, perché per lui <i>“nessun uomo di questo mondo è da buttare via”</i> e ciascuno ha diritto ad avere un sogno e ad impegnarsi con tutte le proprie forze per raggiungerlo senza essere deriso.
Si fa quindi nominare responsabile del club di baseball e si impegna a ricostruirlo entro un mese, pena le sue dimissioni.
La sua incredibile determinazione, i modi d’agire decisamente poco ortodossi, la disponibilità a dare fiducia a chiunque vincono a poco a poco la diffidenza dei ragazzi, a cominciare da Mikoshiba e Sekikawa, cui si aggiungono nel giro di poco tempo Wakana, Okada, Yufune, Hiyama, Hiratsuka, Imaoka e infine il talentuoso Aniya e il taciturno Shinjo; inoltre, Toko, amica d’infanzia di Aniya, si autoproclama manager.
La formazione è finalmente al completo, ma le difficoltà sono appena cominciate; infatti, i ragazzi, che per il momento sono ancora dei “rookies”, dovranno imparare l’importanza dello spirito di squadra e si dovranno impegnare duramente a reagire contro ogni avversità, per riscattare l’onore perduto e per poter realizzare il loro più grande sogno: arrivare al Koshien!
Nonostante l’utilizzo di un tema portante (la crescita di un gruppo di ragazzi, sia a livello umano che agonistico) ampiamente sfruttato dalle serie di genere sportivo, Masanori Morita è riuscito a realizzare un’opera diversa dal solito, in grado di catturare immediatamente l’attenzione del lettore e di mantenerla desta, anche durante la descrizione di partite che occupano interi volumetti.
Il merito va senza dubbio attribuito alla narrazione brillante, che mescola sport e commedia, senza disdegnare scene forti, e all’ottima caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista psicologico che grafico: lo stile di disegno molto dettagliato e realistico valorizza al massimo l’incredibile e irresistibile gamma di espressioni facciali sfoggiate dai vari personaggi e in particolar modo da Kawato, l’eroe indiscusso della storia.
L’edizione Star Comics ha sicuramente il pregio di essere economica, ma lascia alquanto a desiderare nella rilegatura, spesso poco resistente, nella stampa non sempre nitida e nella cura dei testi, dove si notano con una certa frequenza errori, imprecisioni e una scarsa attenzione alla traslitterazione dei nomi, scritti più volte in versioni differenti (es. Toko e Touko).
Rookies è riuscito ad appassionarmi sin dal primo volume, ed è tutto merito dell'autore, che con disegni formidabili e le varie vicende dello sfortunato club di baseball, mi ha saputo regalare tante emozioni. I personaggi mi sono piaciuti tutti (il mio nickname, Aniya, viene proprio dal lanciatore del team), chi più, chi meno, grazie alla impeccabile caratterizzazione e ai disegni di Morita. Copertine decisamente carine.
Mi dispiace solamente di averlo letto senza intendermene di regole del baseball, altrimenti credo che mi sarebbe piaciuto ancora di più.
Attualmente è il mio manga preferito. E' un Capolavoro (con la "c" maiuscola), lo consiglio a tutti, se poi siete amanti del baseball lo dovete leggere a tutti i costi.
Mi dispiace solamente di averlo letto senza intendermene di regole del baseball, altrimenti credo che mi sarebbe piaciuto ancora di più.
Attualmente è il mio manga preferito. E' un Capolavoro (con la "c" maiuscola), lo consiglio a tutti, se poi siete amanti del baseball lo dovete leggere a tutti i costi.
Koichi Kawato è un professore fuori dalle regole, lo dimostra il gesto che gli è costato il recente posto di lavoro, il destino vuole però che proprio questo gesto lo porti ad insegnare in una scuola che sembra pane per i suoi denti. Eppure a conoscerlo questo insegnante dall'animo gentile, goffo, impacciato, sempre col sorriso e con la voglia di alimentare i sogni dei suoi studenti, tutto sembra fuorché la stessa persona che scaraventò uno studente fuori dalla finestra della sua aula... riuscirà a dimostrare di essere una persona diversa? Rimarrà vittima dello scetticismo dei professori o degli scherni dei teppisti? Tutto questo in una storia a metà tra la commedia, il teppismo, il sentimento e lo sport. Il tratto di Morita è estremamente realistico e godibile, ogni espressione traspare dalle pagine e le emozioni dei personaggi si slegano a vicenda grazie alle rispettive storie e fantasmi che si trascinano, andandosi a collocare poco per volta come perfetti tasselli di uno stesso puzzle: Rookies è poesia adolescenziale, e professori come Kawato cambierebbero la storia della Scuola... non solo in Giappone. Chi ha amato le serie sportive e quelle scolastiche, troverà il paradiso racchiuso in soli 24 volumetti, per altro ben confezionati.