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Kotaro

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7
Una ragazza innamorata, un ragazzo da conquistare, una rivale in amore e un folletto dotato di poteri magici che può esaudire i desideri e che quindi si prende l'onere di coronare il sogno d'amore della ragazza. Una trama molto semplice, quella di "Mirmo", che però si tinge sin da subito di elementi comici e surreali, espandendo il cast di personaggi e diventando più articolata.

Un po' "Ransie la strega", un po' "Hime-chan no ribbon", un po' "Memole" e un po' "Hamtaro", "Mirmo" è un fumetto leggero e godibile, che unisce in maniera efficace romanticismo, commedia e magia per creare un buon insieme.
Il suo maggior punto di forza sta in una nutrita schiera di personaggi, sia umani che fantastici, dotati di gran simpatia e sempre pronti a inscenare gags spassose. E' molto azzeccata la caratterizzazione dei folletti, all'apparenza bambolotti carini e zuccherosi, ma in realtà egoisti, maneschi, maniaci, calcolatori, pigri, imbranati, ricchissimi di difetti che li rendono molto vivi.
Allo stesso modo, ci si affeziona anche ai personaggi umani che, seppur stereotipati (chi ha letto "Ransie la strega" o "Hime-chan no ribbon" vi ritroverà pressoché gli stessi personaggi), riescono molto bene nel loro ruolo e si impara facilmente ad amare la gentilezza e la tenacia di Kaede, la rude sensibilità di Setsu e, soprattutto, la strabordante follia di Azumi, senza dubbio il miglior personaggio della serie.

La storia si colora di equivoci, gags, imprevisti e diavolerie fantastiche assortite, fra invenzioni strampalate, poteri magici, trasformazioni, incantesimi e persino un signore delle tenebre da sconfiggere. "Mirmo" è un manga assai divertente, ricco di belle trovate e personaggi simpatici, a cui non mancano, tuttavia, i momenti romantici o teneri.
Nonostante rimanga molto piacevole sino alla fine, l'ultima manciata di volumi soffre un po' del classico problema delle storie di coppia, quindi il manga perde un po' del suo brio e non riesce, come sarebbe stato più carino fare, a metterci una pezza concentrandosi sui personaggi secondari, come Azumi o Kaoru, quest'ultimo alla fine della fiera completamente inutile ai fini della storia.

Lo stile di disegno è semplice ma gradevolissimo, il classico stile da shojo di derivazione anni '90 con occhioni enormi e bocche a triangolo, che muta in un deformed irresistibile ed espressivo quando si tratta di caratterizzare i folletti.
Una nota di demerito per l'edizione italiana, che ha scelto di utilizzare i nomi dell'adattamento televisivo, creando così un manga ambientato in Giappone dove i personaggi si chiamano Camilla, Carolina, Fabrizio, Alessia, Tommy, Koichi e Haruka (i personaggi non presenti nell'anime o non ancora comparsi nelle puntate tv, visto che il manga è uscito parallelamente alla trasmissione, hanno mantenuto il loro nome originale), con un effetto non proprio bellissimo, ma alla fin fine ininfluente nella godibilità della lettura.

"Mirmo" è un manga delizioso, tenero e divertente, fonte di sorrisi e risate e contornato da disegni graziosissimi e personaggi simpatici. La storia non annoia mai e, nonostante un leggero calo nella parte finale, è sempre spassosa e piacevole da leggere. Senza dubbio una lettura consigliata ad un pubblico giovane e agli amanti degli shojo in stile anni '90, ricchi di allegria, fantasia e storie d'amore coinvolgenti nella loro semplicità. Peccato che, come quasi tutto il catalogo della Play Press, sia diventato raro e irreperibile dopo il fallimento dell'editore, ed essendo un manga legato ad una serie animata e ad un giro di merchandising ormai dimenticati da circa una decina d'anni, difficilmente lo rivedremo per un altro editore.


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riko akasaka

Volumi letti: 12/12 --- Voto 6
Nonostante io sia fuori target di almeno 20 anni rispetto a questo prodotto, sono una grande estimatrice della serie animata "Mirmo!", non ho mai perso un episodio, conscia del fatto che per quanto la giornata fosse andata storta, a casa mi attendeva un episodio registrato che mi avrebbe restituito un pò di buon umore. L'acquisto del manga da cui tutto ebbe inizio era quindi d'obbligo per me.
Questo manga non è per tutti, lo shock principale lo regala l'adattamento: i nomi sono uguali a quelli usati nella versione Mediaset, quindi con molto coraggio bisogna avventurarsi nella lettura di uno shojo giapponese dove i protagonisti si chiamano Camilla, Fabrizio e Alessia. Se si riesce a superare questo scoglio di non indifferenti proporzioni, si può godere di una lettura abbastanza simpatica, ma forse un pò troppo banale. Diversamente dall'anime, in cui si era capito che i folletti avevano molto più carisma degli umani e la forza erano i divertenti e numerosi filler con loro protagonisti, la trama del manga è focalizzata sul più classico dei triangoli amorosi. Più volte leggendo questo manga ho pensato a "Ransie la strega" sia per la caratterizzazione dei personaggi che per alcuni punti della storia in cui le trame combaciano. L'originalità non appartiene a questo shojo: la trama ultra-stra-mega-prevedibile e i protagonisti umani stereotipati lo rendono alquanto mediocre, merita però la sufficienza perché i folletti si confermano i personaggi adorabili che avevo conosciuto grazie all'anime, peccato non godano di più spazio.


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Elena.

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
Adoravo il cartone e adoro il manga! Si tratta di una storia forse un po'infantile, incentrata sull'amore di Camilla per Fabrizio e sulle vite dei folletti nel mondo umano, ma sta comunque al secondo posto dei miei manga preferiti.
Il tutto comincia con Camilla che, innamorata a prima vista del compagno di scuola Fabrizio, versa della cioccolata (se non erro) in una tazza e ne spunta fuori un folletto: Mirmo.
Dopo questa apparizione approderanno sulla terra altri folletti (Rima, Murmo, Yacky etc) che cercheranno rispettivamente di aiutare nei propri desideri l'umano presso cui vivono. Sarà proprio questa presenza inaspettata che legherà sempre di più i personaggi principali della serie: Camilla, Fabrizio, Alessia, Tommy e Sumita. La storia finisce, ovviamente, bene. Mi sento di dare un 9 perché la prima volta che l'ho letto ne sono rimasta entusiasta!
Assolutamente consigliato per chi cerca una lettura facile, leggera e, soprattutto, può per un attimo credere all'esistenza di folletti simpatici e dispettosi come Mirmo e Murmo!


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nepi

Volumi letti: 7/12 --- Voto 6
Manga carinissimo, leggero e, diciamolo, decisamente infantile. Ho cercato qualcosa che mi liberasse la mente e che mi facesse tornare il buon umore e davvero l'ho trovato: un ottimo rimedio contro la tristezza, mi sono fatta proprio due belle risate!
Si sarebbe meritato un 6 e 1/2 per sentimento personale, ma a essere obbiettivi un 6 è quasi troppo.

I capitoli sono più o meno ripetitivi, ma la cosa bella è che sono attivi e pieni di vitalità; i disegni sono carini, ma nulla di eccezionale.
Adatto a chi non cerca assolutamente nulla di impegnativo e a chi vuole tentare l'approccio alla lettura di un manga.

Lucy95

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Lucy95

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Questo è stato il primo manga che ho iniziato a collezionare! Non mi son sentita di dargli 10, ma un otto se lo merita! Rispetto alla serie animata ha più personaggi che spesso non appaiono nell'anime. E' carino ma va bene per i bambini tra una fascia dai 5 ai 10 anni... Ormai tengo la serie solo perché è stata la prima!
Mi chiedo spesso se i nomi dei protagonisti sono uguali nella versione originale perché sono italiani ^^! Ormai i volumi della Play Press sono introvabili.