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Spirit Eater

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Bisogna dirlo: a volte gli autori sono folgorati da grandi colpi di genio, e che dire di "Rossana: La Villa Dell'Acqua", se non "stiamo parlando di uno di questi"?
Per chi non conoscesse la serie principale (il volumetto può benissimo essere letto senza aver toccato una pagina de "Il Giocattolo Dei Bambini") Rossana nel corso di qualche volume si cimenta nelle riprese di un film. Il lungometraggio di cui sto parlando è proprio "La Villa Dell'Acqua"; vedremo infatti un estratto (così lo definisce l'autrice) del film nelle sue parti salienti. Rivedere i personaggi di "Rossana" interpretare persone con un carattere decisamente differente è molto strano, ma anche piuttosto divertente!
La trama è molto semplice e prosegue tranquillamente anche se si sentirebbe la necessità di un maggiore numero di pagine per dare più spessore ai caratteri dei personaggi.
Se l'effetto film è un punto a favore del volumetto, esso è al contempo una fonte di problema: nella serie originale ci viene infatti spoilerata la scena finale del racconto! Certamente il riviverla pensando alle difficoltà che ha avuto Sana per farla è interessante, ma al vederlo per la seconda volta, aspettandosi l'avvenimento, l'effetto sorpresa scema.
Dopo il racconto sopracitato l'autrice presenta una seconda storia autoconclusiva. Il secondo racconto è in pieno stile Obana: argomenti spinosi e crudi vengono trattati con semplicità e dolcezza spiazzando il lettore e colpendolo. Purtroppo il poco spazio dato alla narrazione mina nuovamente la qualità delle vicende non permettendoci di affezionarci ai personaggi.
Insomma, a mio parere, partendo da questi due racconti, si sarebbero potuti creare due volumi autoconclusivi che, quasi sicuramente avrebbero meritato una recensione da 9 o più.
Lo stile di disegno è quello classico dell'autrice: delicato e vecchio stile, senza lode e senza infamia.
L'edizione Dynit è fatta con materiali scadenti, ma avendo anche la sovraccoperta, rimane ad un prezzo veramente molto accessibile.


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Erzon_22

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Volume speciale della serie Kodomo no Omocha di Miho Obana, questo volume prende totalmente le distanze dall'opera da cui deriva, presentandosi più come opera a se stante, che non come semplice manga bonus.

Il volume si divide in due parti, due storie brevi di cui solo la prima è ancora legata all'opera di partenza.
Essa, infatti, narra la trama del film che Sana e Naozuki recitano nel quinto e nel sesto volume di Kodocha, intitolato appunto "La villa dell'acqua".
Sebbene in esso appaiano sia Sana che Naozuki, non c'è traccia del loro carattere e delle loro peculiarità, sono solo due semplici attori, praticamente, due personaggi completamente diversi.
La trama è essenzialmente horror, Hiroto (Naozuki) è un ragazzino che ha perso i suoi genitori e che decide di mettersi alla ricerca del fratello maggiore, scomparso sei anni prima.
Con l'aiuto di un detective inesperto, riesce a sapere che la sua sparizione è legata a quella della sua ragazza, Mako (Sana), e di una loro amica, Miwa. Scoperto che i tre potrebbero essere stati in una villa vicino a un lago di proprietà del nonno di Mako, Hiroto decide di mettersi alla ricerca di questo posto che, finora, nessuno è riuscito a trovare.
Quando riuscirà nel suo intento, però, si troverà di fronte ad una verità che non avrebbe mai immaginato.

La seconda parte, invece, mette in scena un'altra opera breve, quella di Pochi. Proprio questo nome, Pochi, racchiude il senso di tutta la storia, in quanto è il classico nome giapponese che viene dato ai cani, un po' come il nostro Fido.
Pochi è un ragazzino la cui madre, in seguito a vari traumi che saranno poi spiegati nel corso della storia, è convinta che lui sia un cane, e come tale lo tratta. Il protagonista della storia, però, non è affatto Pochi, ma una sua coetanea molto stressata, Sayaka Kano, che, grazie all'incontro con quest'individuo così particolare e spensierato, riuscirà a dare finalmente una svolta alla sua vita.

Mentre la seconda storia torna a percorrere i binari della storia originaria, trattando temi molto simili e con gli stessi toni tipici di Kodocha, a spiccare sensibilmente per la sua originalità è la prima parte.
In essa non c'è alcuna traccia di quelle frivolezze, di quegli intermezzi comici o di quelle problematiche con cui i protagonisti hanno sempre a che fare, essa non pretende di creare un legame emotivo tra il lettore e i protagonisti, ma soltanto di raccontare una storia che, seppur con i suoi limiti, si dimostra alquanto valida.
Purtroppo, la storia dura soltanto cento pagine, pagine che l'autrice, in alcuni passaggi, non ha saputo gestire al meglio. Alcuni passaggi, infatti, come l'inizio stesso della storia, rivestono un'importanza a tratti esagerata, mentre altri vengono risolti in poche, misere paginette, impedendo all'opera di raggiungere i livelli più alti cui, con qualche accortezza, avrebbe potuto arrivare la storia.

Tuttavia, sebbene questi limiti e il solito disegno non proprio impeccabile di Miho Obana, La villa dell'acqua merita di essere letta, forse anche più della stessa opera madre.


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^Tsukimi-chan27^

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Quante di voi hanno odiato il Charles della serie animata, che ha sempre cercato di tenere lontano Heric da Rossana perché da sempre innamorato di quest'ultima?
Be', in questo speciale di Miho Obana composto da un unico volume che tratta il film girato da Rossana e Naozumi (Charles) in montagna, non riuscirete ad odiarlo in alcun modo.

Mako (Rossana) è un fantasma che ha intrappolato gli amanti Miwa e Masato, traditori della sua fiducia, nella villa dove Hiroto (Naozumi), fratello minore di Masato rimasto orfano, tenta di ritrovare un rapporto con lui.
Sembra però che sia impossibile scappare dalla villa...
Perché Mako è tanto arrabbiata con Miwa e Masato? Che cosa riserverà ad Hiroto?

E' uno speciale della storia riuscito bene. Anche leggendolo senza prima conoscere la trama iniziale di "Kodomo No Omocha", si può apprezzarlo visto che è una storia completamente distaccata da quella di Rossana. Infatti sono collegati soltanto i disegni dell'autrice, che è ovviamente la stessa.
L'edizione è tale e quale a quella della storia originale (cambia solo la sovraccoperta, blu invece che rosa): quasi perfetta se non fosse per il solito cartonato rosa.
Consiglio quindi questo speciale a tutti gli amanti e non della serie originaria.


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MayuFan<3

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Una storia appassionante e dolorosa, e dei disegni unici, espressivi e particolareggiati sono le caratteristiche che contraddistinguono questo volume unico di Miho Obana che con un volume speciale di Kodomo No Omocha racconta la sceneggiatura del film che nel 5 e 6 volume vanno a girare in montagna Rossana e Kamura; la storia si rivela quindi travolgente e profonda, oltre che misteriosa e surreale.
Rossana che interpreta la parte di Mako rappresenterà il fantasma di una giovane affascinante e crudele intenta a far soffrire i suoi amici d'infanzia Miwa e Masato; invece Kamura, Hiroto nel film, sarà il fratello minore di Masato giunto alla villa per cercare il parente. La trama si concentrerà attorno a delle piante velenose che simboleggiano il male e le tentazioni umane. Alla fine del volume vi è inoltre una One shot altrettanto interessante e bella riguardante lo stress e la depressione: Pochi è un ragazzo che per colpa della sua particolare situazione famigliare non ha mai potuto vivere una vita normale, sarà così aiutato Sayaka, una ragazza perennemente stressata, a cercare la serenità.
Un volume profondo, ricco insomma imperdibile che ci offre ancora una volte le vicende fantastiche di Rossana e che merita un 9 pieno perchè pur essendo un unico volume è ricco di emozioni e sentimenti.


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riko akasaka

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Questo volume speciale del "Giocattolo dei bambini" contiene due racconti; il primo è "La villa dell'acqua", in cui viene raccontato il film che Sana e Kamura girano in montagna, una storia horror con il fantasma rancoroso di Mako che costringe ad una non-vita gli amici Masato e Miwa, coinvolgendo infine Hiroto, fratello minore di Masato. La trama di questo film la trovo un po' troppo ingenua, le spiegazioni date per dare credibilità alla storia non reggono molto: il fratello dimenticato, la villa di cui tutti ignorano l'esistenza, le piante medicinali che risvegliano il lato malvagio delle persone, Hiroto che raggiunge la villa perché è un ragazzino abbandonato da tutti e maltrattato dai compagni (un po' di umana pietà sarebbe più credibile quando diventa orfano, la gente non è poi così cattiva nella realtà). Questa storia è indispensabile per chi ha letto Kodocha, tutti ci siamo chiesti che razza di trama avesse questo film che ha rischiato di rovinare il rapporto tra Sana e Akito, ma non penso che sia veramente appetibile per un out-sider.

Discorso diverso per "Pochi", il secondo racconto di questo albo, in cui troviamo la regina dello stress Sayaka che stringe amicizia con il re della rilassatezza Pochi. Sayaka è la studentessa più stressata della sua scuola media per colpa della pressione psicologica esercitata su di lei dalle aspettative dei genitori e dalla sua volontà di accontentarli; per caso incontra Pochi, un suo compagno di scuola che prende la vita con "scioltezza" e allegria nonostante il padre sia in stato vegetativo da 10 anni e la madre sia così fuori di testa da scambiarlo per un cane. Questa storia della nascita di un'amicizia tra due ragazzini dai caratteri opposti è divertente, ma riesce anche a commuovere soprattutto nel finale. Un racconto la cui lettura si può consigliare a tutti.


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Sonoko

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Nel corso di Kodomo no Omocha la protagonista Sana ed il suo collega Naozumi interpretano un film, La villa dell'acqua. Bene, in questo volumetto autoconclusivo la Obana ci narra questa storia nel dettaglio, come se andassimo anche noi al cinema!
Così ritroveremo Sana e Naozumi nei loro rispettivi ruoli: Naozumi è Hiroto, un ragazzo che si ritrova improvvisamente solo al mondo e decide, dopo aver superato una grave crisi, di andare a cercare suo fratello, che ritroverà in una villa che nasconde un inquietante segreto; Sana è la misteriosa Mako, che affascina Hiroto ma ha degli strani atteggiamenti...

La storia è molto inquietante e possiamo ben comprendere il successo che Sana e Naozumi hanno nel film, anche perché più che un semplice horror è una storia molto commovente, il cui finale è imprevedibile.
Oltre al film di Naozumi e Sana in questo volumetto c'è una storia autoconclusiva della Obana, intitolata Pochi.
Apparentemente un banale mini-shoujo ad ambientazione scolastico, Pochi è un racconto molto profondo e toccante.
Insomma, questo volumetto extra è un vero gioiellino, da leggere assolutamente.


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Mitsuki_92

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Appena ho scoperto che esisteva questo volume tratto da "Kodomo no Omocha - Il giocattolo dei Bambini - Rossana" ne sono rimasta entusiasta! Praticamente nel volume c'è l'intera storia del film che Sana, la protagonista di Kodocha, gira su una montagna sperduta e tagliata fuori dalla realtà ad un certo punto della storia.
Volevo proprio scoprire molti più particolari di questa storia nella storia: Hiroto, "interpretato" da Naozumi, decide di cercare la villa in cui sei anni primi scomparvero suo fratello, la sua ragazza ("interpretata" da Sana Kurata, la protagonista di Kodocha), e la loro amica. È una trama che colpisce l'animo, se letta in chiave "Non c'entra nulla con il manga da cui provengono i protagonisti", poiché non banale e dagli aspetti inquietanti e tetri, e dal finale ricco di colpi di scena.

Anche se può sembrare troppo poco un solo volume per racchiudere una storia così ideata, con misteri e segreti celati, Miho Obana la realizza con un gran stile, sebbene sia un genere che non la caratterizza, cioè l'horror. State comunque tranquilli, infatti non mancherà quel pizzico di shoujo che caratterizza l'opera madre.
La cosa che mi colpisce di più di questo volumetto è che i personaggi di Sana e Naozumi, attori provenienti dal mondo de "Il giocattolo dei Bambini", sono stati proprio eclissati dalle personalità di Mako e di Hiroto. È una cosa stupefacente! È come leggere un nuovo manga: possiamo definire una psicologia per ognuno dei personaggi, e una caratterizzazione specifica che si discosta completamente dai personaggi che abbiamo amato nella storia principale.

I disegni sono davvero ben fatti e trasmettono emozioni; le pagine ci raccontano la vicenda, i dialoghi, le pause sono molto azzeccati, è come se stessimo realmente vedendo al cinema "La villa dell'Acqua". Possiamo dire che gli "attori" sono stati davvero eccellenti, e comunque sappiamo - o meglio, lo sa chi ha letto l'intera opera de "Il giocattolo dei Bambini" - che Sana durante le riprese del film ci mette l'anima e il corpo per poter essere all'altezza del ruolo assegnatole!

A chi ha letto Rossana consiglio vivamente di prendere questo volume per poter vivere interamente la storia stravolgente di Mako. A chi non ha mai letto Rossana, comunque lo consiglio, se siete in cerca di una storia fuori dal comune e ben portata avanti. La Obana merita tutta la mia stima!

gretel

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gretel

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Sinceramente non ho apprezzato particolarmente la serie originale, anzi, me ne è piaciuta solo una piccola parte, ma questo volumetto mi ha presa davvero! Storia interessante e coinvolgente, belli i disegni e carina la trama, direi superiore al manga dal quale provengono i personaggi e senza dubbio più interessante. Forse la differenza sostanziale fra le due opere è l'atmosfera: da una parte abbiamo uno shojo scolastico, genere che non amo particolarmente, dall'altra un'atmosfera che gioca tra il surreale e l'horror, decisamente più interessante. Il voto sarebbe 7,5 ma non potendo mettere i mezzi voti si deve accontentare di un 7. Consigliato!


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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
La Villa dell’Acqua è un volume speciale del manga “Kodomo no Omocha - Il giocattolo dei bambini”. Nei volumi 5 e 6 di questo manga, la protagonista Sana e il suo amico e collega attore Naozumi, sono impegnati sul set del film “La Villa dell’Acqua”. L’autrice ha avuto la bella idea di creare questo capitolo extra e di raccontare il film ai lettori. Dunque il fumetto inizia esattamente come se fosse il film in questione, senza preamboli, non vediamo Sana e gli altri personaggi, se non nel ruolo che hanno nel film.

La trama del film, e di conseguenza del manga in questione, racconta di un ragazzo, Hiroto, interpretato da Naozumi, che dopo aver perso i genitori decide di cercare suo fratello scomparso sei anni prima in circostanze misteriose. Sei anni prima, suo fratello, la sua fidanzata (interpretata da Sana) e una loro amica si erano recati per una vacanza in una villa, da cui non tornarono più. Ora anche Hiroto si reca alla villa misteriosa…

La storia della villa occupa 100 pagine del volume, e potrebbe essere definita di tipo horror, io l’ho trovata abbastanza triste. La maestra Obana è riuscita abbastanza bene a rendere l’idea della storia, che si legge tranquillamente da sola. Io mentre leggevo, mi ero dimenticato che i personaggi erano quelli di Kodocha, proprio come quando guardi un film e pensi al personaggio e non all’attore. Ha anche qualche difetto, ma solo per la durata, con qualche pagina in più forse avrebbe reso meglio.
I disegni sono dello stesso ottimo livello della serie regolare. Come extra, dopo la storia, ci sono delle divertenti pagine bonus, in cui vediamo Sana e gli altri attori sul set mentre girano alcune scene particolari, quasi come se fosse un backstage. La cosa è molto divertente, e aiuta a sdrammatizzare dopo aver letto la storia principale.

La seconda parte del volume è occupata da una storia breve intitolata “Pochi”. Protagonista di questa storia è Sayaka, una ragazza che in una valutazione scolastica per valutare lo stress ha preso il punteggio massimo, ovvero è la più stressata della scuola. Alcune sue amiche per farla divertire un po’ la invitano in un locale. Mentre si sta recando lì, alla ragazza cade un libro giù da un ponte, fin sulle sponde del fiume, e mentre lo cerca assiste ad una strana scena: vede una donna che chiama un cane, ma quello che le risponde è un ragazzo che si comporta come un cane.
Arrivata nel locale i suoi amici le presentano un ragazzo che ha ottenuto il punteggio opposto al suo, ovvero il meno stressato della scuola. Con grande sorpresa di Sayaka, si tratta del ragazzo che ha visto al fiume…

Questa storia mi ha colpito particolarmente, più della Villa dell’Acqua. Non nascondo il fatto che alla fine mi ha commosso, e avevo le lacrime agli occhi. La storia è molto bella, mentre la leggevo mi sembrava leggera, ma alla fine l’ho trovata molto pesante. Non perché sia noiosa o altro, ma nel senso che è molto “carica”, e ha un significato ben preciso, che però non saprei spiegare bene a parole. Bisogna leggerla.

In definitiva, “La Villa dell’Acqua” è un acquisto obbligato se leggete o avete letto “Kodomo no Omocha”, ma può anche essere letto da chi non conosce il manga in questione, visto che non ha nessun collegamento con la serie principale. Per me vale l’acquisto, solo per leggere la seconda storia, che è messa un po’ in secondo piano, ma che ho trovato molto più valida.


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Kouga

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Questo volume fuori-serie non aggiunge niente alla storia principale, bensì approfondisce la storia accennata nel manga e vista leggermente meglio nell'Anime, quella del film in cui Sana e Naozumi lavorano insieme e si... avvicinano, <i>La Villa dell'Acqua</i>. La storia assume tinte veramente forti e cupe e i personaggi che siamo abituati a vedere ed amare, qui assumono una veste tutta nuova, come se stessimo davvero leggendo una storia a parte che snatura completamente la verve demenziale dell'opera in favore di una componentistica horror decisamente ben riuscita (tanto di cappello alla Obana, non so se si sia mai cimentata in questo genere di narrazione, ma se non l'ha mai fatto, è d'obbligo ricordarle quanto sia portata). Lo stile di disegno, vuoi che per il fatto che il volume sia stato realizzato in procinto della conclusione dell'opera, è decisamente migliore rispetto a quello mostratoci nei primissimi volumi, ma si attiene al di sopra della media.

Questo speciale consideratelo un qualcosa in più a dispetto della serie originale, è fruibile a tutti, ma i fan di Kodocha lo potranno sicuramente apprezzare di più, in quanto approfondimento della storyline principale.


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B. frank

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
La villa dell'acqua, è uno dei manga che mi ha sorpreso di più; non solo, personalmente, non avrei mai pensato di creare un fumetto a parte per una delle storie lette in Kodomo no Omocha (Solo la grande maestra Obana poteva pensarci seriamente) ma, essendo in parte una storia dell'orrore mista a una storia d'amore, temevo di leggere una cosa mediocre, visto che non avevo mai letto nulla della maestra di questo genere. Invece la storia è stupenda e, anche se in un volumetto solo, i personaggi (che comunque ben sapevo chi fossero) sono ben caratterizzati.
I disegni poi sono veramente ben fatti e incantano, e l'atmosfera che si respira nella storia è eccezionale per quanto sembra reale e, sopratutto, come già detto, anche se esce di molto dal genere solito della Obana, rimane comunque un volumetto unico e straordinario.

Francesca Akira89

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Francesca Akira89

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Una storia dell'orrore targata Miho Obana, c'era da aspettarsi qualcosa di speciale.
Credo che se fosse stato davvero realizzato un film o un cortometraggio ispirato a questo manga, ne sarebbe venuto fuori un film dell'orrore superbo e, per una volta, un horror "pulito" e psicologico... non uno colmo d'effettacci votato allo splatter/gore.
I disegni incantano come sempre, l'atmosfera surreale/inquietante è un qualcosa di divino. Buffo a dirsi che, di tutti i guai che capitano al protagonista, la parte che m'è risultata più sgradevole (nel senso di angosciante) non è quella dove lui entra in contatto con il fantasma e con la villa, ma la parte iniziale, con Suzuhara perseguitato dai bulli e rimasto senza nessuno.
L'unica cosa che stona è il finale, impostato sul genere del "ciclo infinito", proprio a molte (troppe) storie dell'orrore. In effetti era difficile immaginare un finale diverso, ma proprio perché è un tantino abusato mi ha infastidita.
La seconda storia dovrebbe essere comica, ma in realtà è un tantino inquietante pure quella... Difficile però non solidarizzare con la protagonista.

_Raffy_

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_Raffy_

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Storia che, anche se breve, sa emozionare chi la legge.
I disegni sono accurati e i paesaggi stupendi, a volte mi stupisco delle storie che Miho Obana riesce a inventare, ricche di colpi di scena, e talmente emozionanti che vorresti leggerle all'infinito.
La trama non è complicata, tratta di una ragazzo a cui muoiono improvvisamente i genitori, e resta solo al mondo... almeno finché non si ricorda del fratello maggiore, scomparso quando lui era ancora piccolo. Così, assumendo un detective, scopre che il fratello nel periodo della scomparsa era andato in una villa a trascorrere una vacanza, insieme alla fidanzata e alla migliore amica della ragazza (a cui appunto appartiene la villa). Così il nostro protagonista va alla ricerca della misteriosa villa. Il seguito, pieno di cose imprevedibili ed emozionanti, lo scoprirete leggendo questo stupendo manga, vale davvero la pena di comprarlo, ve l'assicuro!


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pippy989

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
La villa dell'acqua è stata una grande sorpresa per me... mi spiegherò meglio. In linea generale trovo che Miho Obana sia una mangaka dalle mille sfaccettature e assolutamente imprevedibile. Me ne sono resa conto leggendo Kodomo no Omocha ("Il giocattolo per bambini - Rossana") dove la storia era abbastanza diversa e ben più complessa e psicologica rispetto all'anime e ne ho avuto conferma con La villa dell'acqua. Trovo che sia stata una trovata geniale e che sia un volume dai toni inquietanti quanto affascinanti. La storia colpisce ed appassiona proprio perché a volte non cosi in linea col il significato del termine "shoujo". Insomma, un solo volume per una storia ricca di senso. Voto: 9.