Negima! Magister Negi Magi
"Negima" è uno di quei manga di cui è veramente difficile parlare.
L'autore è Ken Akamatsu, il geniale autore di "Love Hina", commedia sentimentale in cui ha dimostrato di essere un abile narratore, capace di unire sentimenti e gag esilaranti, e di essere un eccellente disegnatore.
Cosa in cui secondo me non è riuscito pienamente in "Negima", nonostante quest'opera sia il suo più grande successo commerciale. Ma andiamo con ordine.
Il manga racconta le vicende del piccolo Negi, un mago a cui viene assegnato il compito di insegnare inglese in un istituto in Giappone, dove farà la conoscenza dell'energica Asuna, con cui sarà costretto a condividere la stanza nel dormitorio. Ovviamente lo scontro tra i due è imminente, vista la personalità candida e arrendevole di Negi e il caratteraccio di Asuna...
Questo è più o meno l'incipit di questa commedia harem, che vede Negi circondato da una folla di belle ragazze (le sue studentesse) che fanno a gara per metterlo in difficoltà o attirare le sue attenzioni.
All'inizio ritroviamo proprio gli stessi elementi di "Love Hina", la protagonista è pressoché identica a Naru (anche se Asuna risulta molto più simpatica fin da subito) ed è anche lei innamorata di un uomo più grande; il protagonista anche è imbranato e timido come Keitaro, e anche gli elementi di contorno sono abbastanza simili, ma la sensazione di "già visto" è piacevole, perch* probabilmente questi sono gli elementi con cui l'autore si trova più a suo agio, e con cui quindi è più abile.
Ma sorpresa delle sorprese, andando avanti coi volumi, l'elemento della magia si fa sempre più preminente e... diventa un battle manga. Ebbene sì.
Iniziai a leggere questo manga (essendo una fan sfegatata di Akamatsu) sin dall'inizio della sua travagliata pubblicazione in Italia. Infatti "Negima" debuttò sulle pagine di Yatta! (una rivista dell'allora PlayPress, poi Play Media Company, che si proponeva di essere un contenitore di manga proprio come le riviste originali giapponesi), un poggetto a mio avviso molto molto interessante, che purtroppo a causa di uno scarso interesse da parte dei lettori e di una politica non proprio brillante (uscite troppo dilatate e irregolari, e shoujo manga e shonen manga tutti sulla stessa rivista, pessima idea) naufragò poco dopo. In seguito "Negima" venne pubblicato sempre dalla Playpress in volumetto, ma soltanto fino all'undicesimo volume, per rimanere poi interrotto a tempo indeterminato.
Fortunatamente in seguito la Star Comics ne ha ricomprato i diritti e lo ha finalmente ripubblicato interamente con tutti i suoi 38 volumi.
Insomma, una storia editoriale molto travagliata, ma fortunatamente a lieto fine, grazie alla Star Comics.
Nei primi volumi le premesse sono abbastanza chiare: "Negima" si configura come un'insolita commedia sentimentale, in cui il rapporto tra Asuna e Negi è destinato a evolversi in un'unica, chiara direzione, nonostante tutte le avversità (tra cui la differenza di età tra Negi che è ancora un bambino, e Asuna che è un'adolescente).
E' chiaro (per ammissione stessa dell'autore) che Akamatsu si è fortemente ispirato a Harry Potter per creare la figura di Negi, elemento che fa perdere abbastanza in originalità al manga.
Col passare dei volumi però, come accennavo, l'oggetto della storia cambia radicalmente e i sentimenti dei personaggi passano in secondo piano. Il posto d'onore spetta alla magia e a un susseguirsi di combattimenti senza fine.
Se questo in Giappone ha fatto di "Negima" un grandissimo successo commerciale, a me ha provocato una grandissima delusione.
Parallelamente al cambio di direzione della storia, avviene il cambio decisivo di stile di Akamatsu, che passa dal tipico tratto per cui lo abbiamo conosciuto in Love Hina, a uno stile più infantile, rozzo, rapido, squadrato e sproporzionato.
Cambiamento che anche in questo caso, non ho apprezzato.
E' un po' il manga di addio all'autore per come lo abbiamo sempre conosciuto, ed è l'avvento di un Akamatsu nuovo, probabilmente quello più stanco e meno appassionato.
Deludente anche il fatto che la vera conclusione "sentimentale" tra i vari protagonisti, sia delegata ad altri manga minori (tuttora inediti in Italia), vari spin-off in cui Akamatsu si è occupato solo della storia e non dei disegni.
Dopo tutte queste peripezie e tutti questi anni, sarebbe stato bello avere almeno un manga frastagliato sì, pieno di cambi di direzione sì, ma almeno con una conclusione del tutto soddisfacente, sotto tutti i punti di vista.
L'autore è Ken Akamatsu, il geniale autore di "Love Hina", commedia sentimentale in cui ha dimostrato di essere un abile narratore, capace di unire sentimenti e gag esilaranti, e di essere un eccellente disegnatore.
Cosa in cui secondo me non è riuscito pienamente in "Negima", nonostante quest'opera sia il suo più grande successo commerciale. Ma andiamo con ordine.
Il manga racconta le vicende del piccolo Negi, un mago a cui viene assegnato il compito di insegnare inglese in un istituto in Giappone, dove farà la conoscenza dell'energica Asuna, con cui sarà costretto a condividere la stanza nel dormitorio. Ovviamente lo scontro tra i due è imminente, vista la personalità candida e arrendevole di Negi e il caratteraccio di Asuna...
Questo è più o meno l'incipit di questa commedia harem, che vede Negi circondato da una folla di belle ragazze (le sue studentesse) che fanno a gara per metterlo in difficoltà o attirare le sue attenzioni.
All'inizio ritroviamo proprio gli stessi elementi di "Love Hina", la protagonista è pressoché identica a Naru (anche se Asuna risulta molto più simpatica fin da subito) ed è anche lei innamorata di un uomo più grande; il protagonista anche è imbranato e timido come Keitaro, e anche gli elementi di contorno sono abbastanza simili, ma la sensazione di "già visto" è piacevole, perch* probabilmente questi sono gli elementi con cui l'autore si trova più a suo agio, e con cui quindi è più abile.
Ma sorpresa delle sorprese, andando avanti coi volumi, l'elemento della magia si fa sempre più preminente e... diventa un battle manga. Ebbene sì.
Iniziai a leggere questo manga (essendo una fan sfegatata di Akamatsu) sin dall'inizio della sua travagliata pubblicazione in Italia. Infatti "Negima" debuttò sulle pagine di Yatta! (una rivista dell'allora PlayPress, poi Play Media Company, che si proponeva di essere un contenitore di manga proprio come le riviste originali giapponesi), un poggetto a mio avviso molto molto interessante, che purtroppo a causa di uno scarso interesse da parte dei lettori e di una politica non proprio brillante (uscite troppo dilatate e irregolari, e shoujo manga e shonen manga tutti sulla stessa rivista, pessima idea) naufragò poco dopo. In seguito "Negima" venne pubblicato sempre dalla Playpress in volumetto, ma soltanto fino all'undicesimo volume, per rimanere poi interrotto a tempo indeterminato.
Fortunatamente in seguito la Star Comics ne ha ricomprato i diritti e lo ha finalmente ripubblicato interamente con tutti i suoi 38 volumi.
Insomma, una storia editoriale molto travagliata, ma fortunatamente a lieto fine, grazie alla Star Comics.
Nei primi volumi le premesse sono abbastanza chiare: "Negima" si configura come un'insolita commedia sentimentale, in cui il rapporto tra Asuna e Negi è destinato a evolversi in un'unica, chiara direzione, nonostante tutte le avversità (tra cui la differenza di età tra Negi che è ancora un bambino, e Asuna che è un'adolescente).
E' chiaro (per ammissione stessa dell'autore) che Akamatsu si è fortemente ispirato a Harry Potter per creare la figura di Negi, elemento che fa perdere abbastanza in originalità al manga.
Col passare dei volumi però, come accennavo, l'oggetto della storia cambia radicalmente e i sentimenti dei personaggi passano in secondo piano. Il posto d'onore spetta alla magia e a un susseguirsi di combattimenti senza fine.
Se questo in Giappone ha fatto di "Negima" un grandissimo successo commerciale, a me ha provocato una grandissima delusione.
Parallelamente al cambio di direzione della storia, avviene il cambio decisivo di stile di Akamatsu, che passa dal tipico tratto per cui lo abbiamo conosciuto in Love Hina, a uno stile più infantile, rozzo, rapido, squadrato e sproporzionato.
Cambiamento che anche in questo caso, non ho apprezzato.
E' un po' il manga di addio all'autore per come lo abbiamo sempre conosciuto, ed è l'avvento di un Akamatsu nuovo, probabilmente quello più stanco e meno appassionato.
Deludente anche il fatto che la vera conclusione "sentimentale" tra i vari protagonisti, sia delegata ad altri manga minori (tuttora inediti in Italia), vari spin-off in cui Akamatsu si è occupato solo della storia e non dei disegni.
Dopo tutte queste peripezie e tutti questi anni, sarebbe stato bello avere almeno un manga frastagliato sì, pieno di cambi di direzione sì, ma almeno con una conclusione del tutto soddisfacente, sotto tutti i punti di vista.
Ci sarebbe moltissimo da dire su Negima, ma per amor di brevità e soprattutto di "mancanza di spoiler", vediamo di essere brevi.
Nato dalle abili mani del sensei Ken Akamatsu, Negima-Magister Negi Magi è stato rilasciato in due edizioni in Italia. La prima della Play Media Company e la seconda della Star Comics, che ne acquisto i diritti dopo che la Play Media interruppe la pubblicazione dopo l' undicesimo volume.
Il manga ci pone davanti agli occhi sin da subito quei tratti caratteristici che in passato avevano fatto innamorare molti lettori del manga Love Hina. Disegni semplici e allo stesso tempo fluidi e ben dettagliati sono però solo la punta dell' iceberg, quando si parla di Negima.
La trama è incentrata sul giovanissimo Negi Springfield, mago di 10 anni che, dopo essersi diplomato alla scuola di magia in Inghilterra, si ritroverà a dover affrontare un incarico alquanto gravoso: fare da professore d' inglese presso l' Istituto femminile Mahora, dovendo quindi avere a che fare con una classe interamente composta da ragazze, le quali lo vedranno più come un bambino carino e da coccolare, più che prenderlo seriamente in quanto loro insegnante. Il motivo di tale incarico? Poter diventare Magister Magi, carica assegnata ai maghi più meritevoli, e con la quale il giovane Negi spera di riuscire a ritrovare suo padre, scomparso anni prima.
Negima si presenta come un manga semplice e divertente, costellato di gag, scene imbarazzanti davanti alle quali è impossibile non sorridere, ed un fan service semplice, non eccessivo, e tuttavia ben riuscito, che vede protagoniste le povere studentesse della 2°A.
Se però in molti possano pensare che Negima sia un manga un po' infantile, dovranno presto ricredersi con l'avanzare della trama, in quanto ben presto si ritroveranno davanti a misteri, colpi di scena e scontri quanto mai eclatanti, a suon di magia e arti marziali, durante i quali si viene letteralmente catturati dagli avvenimenti, così come pure dai magnifici disegni con cui vengono resi suddetti combattimenti. Particolari grafici nitidi e precisi, magie devastanti e una trama tutta da esplorare spingono il lettore a voler letteralmente divorare Negima, non riuscendo più ad interrompere la lettura fino a che non sarà giunto al termine del manga.
Nato dalle abili mani del sensei Ken Akamatsu, Negima-Magister Negi Magi è stato rilasciato in due edizioni in Italia. La prima della Play Media Company e la seconda della Star Comics, che ne acquisto i diritti dopo che la Play Media interruppe la pubblicazione dopo l' undicesimo volume.
Il manga ci pone davanti agli occhi sin da subito quei tratti caratteristici che in passato avevano fatto innamorare molti lettori del manga Love Hina. Disegni semplici e allo stesso tempo fluidi e ben dettagliati sono però solo la punta dell' iceberg, quando si parla di Negima.
La trama è incentrata sul giovanissimo Negi Springfield, mago di 10 anni che, dopo essersi diplomato alla scuola di magia in Inghilterra, si ritroverà a dover affrontare un incarico alquanto gravoso: fare da professore d' inglese presso l' Istituto femminile Mahora, dovendo quindi avere a che fare con una classe interamente composta da ragazze, le quali lo vedranno più come un bambino carino e da coccolare, più che prenderlo seriamente in quanto loro insegnante. Il motivo di tale incarico? Poter diventare Magister Magi, carica assegnata ai maghi più meritevoli, e con la quale il giovane Negi spera di riuscire a ritrovare suo padre, scomparso anni prima.
Negima si presenta come un manga semplice e divertente, costellato di gag, scene imbarazzanti davanti alle quali è impossibile non sorridere, ed un fan service semplice, non eccessivo, e tuttavia ben riuscito, che vede protagoniste le povere studentesse della 2°A.
Se però in molti possano pensare che Negima sia un manga un po' infantile, dovranno presto ricredersi con l'avanzare della trama, in quanto ben presto si ritroveranno davanti a misteri, colpi di scena e scontri quanto mai eclatanti, a suon di magia e arti marziali, durante i quali si viene letteralmente catturati dagli avvenimenti, così come pure dai magnifici disegni con cui vengono resi suddetti combattimenti. Particolari grafici nitidi e precisi, magie devastanti e una trama tutta da esplorare spingono il lettore a voler letteralmente divorare Negima, non riuscendo più ad interrompere la lettura fino a che non sarà giunto al termine del manga.
Correva l'anno 2005 e nelle nostre edicole si poteva acquistare Yatta, rivista contenitore edita dalla Playpress, progetto (purtroppo) miseramente fallito. Perché parlo di Yatta? Perché Negima fu proprio una delle serie di punta tra quelle che tale rivista proponeva ai propri lettori, noi italiani conoscemmo Negima (e tante altre validissime opere) proprio grazie a questo progetto.
In seguito, chiuso questo programma editoriale, la Playpress decise di riproporre le opere in esso contenute in monografico e riuscì nell'impresa solo in modo parziale. Nel caso specifico l'opera venne edita in monografico fino al numero 11 dopodiché se ne persero le tracce.
A raccogliere l'eredità dell'inaffidabilissima Playpress fu la ben più rinomata Star Comics che decise di ristampare sin da principio l'intera opera avendo oltretutto l'accortezza di adottare un formato assai simile a quello della precedente casa editrice, in questo modo tutti coloro che avevano acquistato i precedenti 11 volumetti ebbero la gradita possibilità di riprendere la serie da dove l'avevano lasciata, ed è esattamente la stessa cosa che decise di fare anche il sottoscritto... salvo poi pentirsene per altri motivi. A quei tempi non avevo la benchè minima idea che Negima potesse rivelarsi un titolo tanto prolisso, le avventure del piccolo Negi sono simpatiche e divertenti (perlomeno inizialmente) ma già dopo una quindicina di volumetti cominciano a diventare ripetitive, scontate e sin troppo frivole. Una storia di questo tipo non può e non dovrebbe essere portata troppo per le lunghe poiché i risultati non possono essere altri che questi, perso il fattore sorpresa iniziale, perso di vista un filo conduttore portante, andando a parare in millemila direzioni divergenti da quella maestra beh... alla fine la minestra diventa acquosa per forza di cose.
La trama (molto in sintesi) vede come protagonista un bambino di nome Negi, un aspirante maghetto figlio di uno dei più grandi maghi del secolo ma del quale si sono perse le tracce.
Negi vuole diventare anch'egli mago e seguire le orme del padre e ritrovarlo se possibile.
Per far ciò deve superare il test di ammissione che consiste nell'andare ad insegnare in un istituto femminile senza mai rivelare la sua vera identità.
Tali assurde premesse rendono l'opera leggera, originale, divertente, assai frizzante ma, come già accennato in precedenza, quest'idillio è destinato ad interrompersi nel momento in cui l'autore decide di protrarre le vicende quasi ad oltranza. Era l'ultima cosa della quale un'opera come questa avrebbe avuto bisogno. Peccato.
In seguito, chiuso questo programma editoriale, la Playpress decise di riproporre le opere in esso contenute in monografico e riuscì nell'impresa solo in modo parziale. Nel caso specifico l'opera venne edita in monografico fino al numero 11 dopodiché se ne persero le tracce.
A raccogliere l'eredità dell'inaffidabilissima Playpress fu la ben più rinomata Star Comics che decise di ristampare sin da principio l'intera opera avendo oltretutto l'accortezza di adottare un formato assai simile a quello della precedente casa editrice, in questo modo tutti coloro che avevano acquistato i precedenti 11 volumetti ebbero la gradita possibilità di riprendere la serie da dove l'avevano lasciata, ed è esattamente la stessa cosa che decise di fare anche il sottoscritto... salvo poi pentirsene per altri motivi. A quei tempi non avevo la benchè minima idea che Negima potesse rivelarsi un titolo tanto prolisso, le avventure del piccolo Negi sono simpatiche e divertenti (perlomeno inizialmente) ma già dopo una quindicina di volumetti cominciano a diventare ripetitive, scontate e sin troppo frivole. Una storia di questo tipo non può e non dovrebbe essere portata troppo per le lunghe poiché i risultati non possono essere altri che questi, perso il fattore sorpresa iniziale, perso di vista un filo conduttore portante, andando a parare in millemila direzioni divergenti da quella maestra beh... alla fine la minestra diventa acquosa per forza di cose.
La trama (molto in sintesi) vede come protagonista un bambino di nome Negi, un aspirante maghetto figlio di uno dei più grandi maghi del secolo ma del quale si sono perse le tracce.
Negi vuole diventare anch'egli mago e seguire le orme del padre e ritrovarlo se possibile.
Per far ciò deve superare il test di ammissione che consiste nell'andare ad insegnare in un istituto femminile senza mai rivelare la sua vera identità.
Tali assurde premesse rendono l'opera leggera, originale, divertente, assai frizzante ma, come già accennato in precedenza, quest'idillio è destinato ad interrompersi nel momento in cui l'autore decide di protrarre le vicende quasi ad oltranza. Era l'ultima cosa della quale un'opera come questa avrebbe avuto bisogno. Peccato.
Nonostante sia un'amante del fumetto "Love Hina" di Ken Akamatsu sono stata letteralmente costretta ad abbandonare questa sua nuova storia,dato che i personaggi sono molto simili a quelli della sua prima commedia e l'autore non fa altro che riproporre la solita trama dove non ci sono altro che belle ragazze e un bambino (nonostante sia molto simpatico) che incarna alla perfezione il personaggio di Keitaro Urashima (protagonista maschile di Love Hina).
Purtroppo mi vedo costretta a dargli due stelline,perchè nonostante la trama sia abbastanza avvincente le storie non sembrano altro che un "sequel" delle avventure di Keitaro e Narusegawa.
Purtroppo mi vedo costretta a dargli due stelline,perchè nonostante la trama sia abbastanza avvincente le storie non sembrano altro che un "sequel" delle avventure di Keitaro e Narusegawa.
Avrei preferito fare questa recensione basandomi unicamente sui volumi usciti in Italia, ma visto com'è terminato penso che sia giusto approfittare delle scan per avvertire gli eventuali lettori di quello che succederà. Non farò spoiler, ovviamente, ma farò capire la situazione.
Iniziamo dalla trama: Negi, un mago bambino di dieci anni viene inviato a fare da insegnante ad una classe femminile di un collegio in Giappone per il suo anno di praticantato della scuola di magia. Detto così, e sapendo che il genere è ecchi/harem, potrebbe sembrare che si tratti di una semplice commedia scolastica con la magia come scusa per il fanservice, ed in effetti spesso è così. Tuttavia, già dal terzo volume si capisce che ci sarà molto di più: dall'inizio, dove il fanservice è presente in maniere anche massicce ed esagerate, anche se mai volgare, si passa a momenti in cui è totalmente assente o comunque molto minore e la storia si concentra sui combattimenti e su avventure anche molto interessanti, che migliorano man mano che il manga avanza fino a giungere l'apice nella penultima saga. Non sono d'accordo con chi dice che non presenta una trama, questa c'è, anche se non è canonica: si tratta infatti del percorso formativo del protagonista e in parte anche delle ragazze che entrano in contatto con lui, che attraverso una serie di 'saghe' ed avventure, effettivamente staccate tra di loro, assume maggior consapevolezza di sé, di quello che diventerà e di quello che desidera veramente. In parte c'è poi una trama più "concreta" che riguarda la ricerca del padre del protagonista e della sua storia, che viene svelata piano piano durante le saghe.
Per quanto riguarda i personaggi, ammetto che la presenza di un numero così massiccio di personaggi femminile, un numero poco proporzionato rispetto a quelli maschili, potrebbe infastidire, soprattutto perché la cosa non si limita alla classe femminile presentata all'inizio ma anche a personaggi esterni, nemici e non. Inoltre sono davvero davvero tanti ed alcuni danno anche l'idea di essere superflui all'interno del discorso generale; però trovo che la scelta narrativa di Akamatsu, cioè di dedicare man mano che la storia avanza dei momenti ad approfondire questo o quel personaggio sia efficace e permette, se non di affezionarsi, almeno di ricordarsi e di riconoscere un po' meglio il personaggio in questione. Le caratterizzazioni mi piacciono, nonostante si debba accettare un po' di irrealtà sia da parte di Negi, che a parte alcune scene risulta fin troppo adulto per essere un bambino, che da parte delle ragazze che finiscono per innamorarsi di lui, cosa che ritengo un po' assurda. I disegni sono probabilmente la parte migliore, mi piacciono davvero tanto, anche se alcune ragazze possono risultare un po' simili fra di loro. Grande è anche l'attenzione agli sfondi.
Il problema principale di questo manga è proprio il finale, diciamo gli ultimi tre volumi. La penultima saga termina in una maniera incredibilmente forzata, senza descrivere i combattimenti più interessanti ma solo accennandoli di sfuggita e concentrandosi su cose inutili. Segue poi una parte totalmente sprecata, dove invece di fornire qualche spiegazione a quello che si è appena visto, vengono aggiunti ulteriori misteri, alcuni dei quali potevano essere perfettamente evitati; infine, il manga finisce senza fornire spiegazioni di alcun genere a tutto quello che è stato inserito e anche ad alcune cose precedenti che sarebbe stato possibile approfondire. Sembra quindi un finale raccapezzato improvvisamente, forzato e anche brutto a leggersi, senza contare che sembra una presa in giro al lettore, dato che poco prima della fine l'autore ha accennato ad altre storie che già non aveva idea di spiegare. Tuttavia, non sono riuscita a dare meno di sei perché in generale il manga, pur con i suoi difetti e il suo eccessivo fanservice, mi è piaciuto e la saga migliore in Italia deve ancora arrivare. Non riesco a sconsigliarlo, quindi, ma ci tenevo a far presente ai futuri lettori che, nonostante tutto, si devono aspettare un finale davvero deludente.
Iniziamo dalla trama: Negi, un mago bambino di dieci anni viene inviato a fare da insegnante ad una classe femminile di un collegio in Giappone per il suo anno di praticantato della scuola di magia. Detto così, e sapendo che il genere è ecchi/harem, potrebbe sembrare che si tratti di una semplice commedia scolastica con la magia come scusa per il fanservice, ed in effetti spesso è così. Tuttavia, già dal terzo volume si capisce che ci sarà molto di più: dall'inizio, dove il fanservice è presente in maniere anche massicce ed esagerate, anche se mai volgare, si passa a momenti in cui è totalmente assente o comunque molto minore e la storia si concentra sui combattimenti e su avventure anche molto interessanti, che migliorano man mano che il manga avanza fino a giungere l'apice nella penultima saga. Non sono d'accordo con chi dice che non presenta una trama, questa c'è, anche se non è canonica: si tratta infatti del percorso formativo del protagonista e in parte anche delle ragazze che entrano in contatto con lui, che attraverso una serie di 'saghe' ed avventure, effettivamente staccate tra di loro, assume maggior consapevolezza di sé, di quello che diventerà e di quello che desidera veramente. In parte c'è poi una trama più "concreta" che riguarda la ricerca del padre del protagonista e della sua storia, che viene svelata piano piano durante le saghe.
Per quanto riguarda i personaggi, ammetto che la presenza di un numero così massiccio di personaggi femminile, un numero poco proporzionato rispetto a quelli maschili, potrebbe infastidire, soprattutto perché la cosa non si limita alla classe femminile presentata all'inizio ma anche a personaggi esterni, nemici e non. Inoltre sono davvero davvero tanti ed alcuni danno anche l'idea di essere superflui all'interno del discorso generale; però trovo che la scelta narrativa di Akamatsu, cioè di dedicare man mano che la storia avanza dei momenti ad approfondire questo o quel personaggio sia efficace e permette, se non di affezionarsi, almeno di ricordarsi e di riconoscere un po' meglio il personaggio in questione. Le caratterizzazioni mi piacciono, nonostante si debba accettare un po' di irrealtà sia da parte di Negi, che a parte alcune scene risulta fin troppo adulto per essere un bambino, che da parte delle ragazze che finiscono per innamorarsi di lui, cosa che ritengo un po' assurda. I disegni sono probabilmente la parte migliore, mi piacciono davvero tanto, anche se alcune ragazze possono risultare un po' simili fra di loro. Grande è anche l'attenzione agli sfondi.
Il problema principale di questo manga è proprio il finale, diciamo gli ultimi tre volumi. La penultima saga termina in una maniera incredibilmente forzata, senza descrivere i combattimenti più interessanti ma solo accennandoli di sfuggita e concentrandosi su cose inutili. Segue poi una parte totalmente sprecata, dove invece di fornire qualche spiegazione a quello che si è appena visto, vengono aggiunti ulteriori misteri, alcuni dei quali potevano essere perfettamente evitati; infine, il manga finisce senza fornire spiegazioni di alcun genere a tutto quello che è stato inserito e anche ad alcune cose precedenti che sarebbe stato possibile approfondire. Sembra quindi un finale raccapezzato improvvisamente, forzato e anche brutto a leggersi, senza contare che sembra una presa in giro al lettore, dato che poco prima della fine l'autore ha accennato ad altre storie che già non aveva idea di spiegare. Tuttavia, non sono riuscita a dare meno di sei perché in generale il manga, pur con i suoi difetti e il suo eccessivo fanservice, mi è piaciuto e la saga migliore in Italia deve ancora arrivare. Non riesco a sconsigliarlo, quindi, ma ci tenevo a far presente ai futuri lettori che, nonostante tutto, si devono aspettare un finale davvero deludente.
"Negima: Magister Negi Magi" è un gran manga, uno dei più clamorosi casi di cambi di genere in circolazione: sebbene il fanservice resti sempre presente, la trama a un certo punto inizia a divergere pesantemente in un fantasy di combattimento estremamente intrigante. La trama è fresca, mai banale, ricca di personaggi dalle molte sfaccettature. Dopo la prima parte "harem comedy", "Negima: Magister Negi Magi" si fa come si è detto inaspettatamente maturo, ma senza perdere mai quella dose iniziale di umorismo che lo caratterizzava.
L'accuratezza dei dettagli è una delle principali forze di questo manga: la personalità delle varie ragazze, i disegni (notevoli soprattutto gli sfondi, in cui Akamatsu fa un pesante uso di CG, ma anche il design dei personaggi è in continua evoluzione, in meglio), le lingue straniere usate per le formule magiche, ogni cosa è stata ricercata e realizzata in maniera puntigliosa e precisa, senza sbavature e senza errore. Anzi, se qualcosa si potrebbe imputare come difetto, è proprio quest'eccessiva ricerca del dettaglio, che rende assai difficile un approccio all'opera per un nuovo arrivato, vista l'enorme mole di materiale (tutto inaspettatamente importante) di cui è colma.
L'accuratezza dei dettagli è una delle principali forze di questo manga: la personalità delle varie ragazze, i disegni (notevoli soprattutto gli sfondi, in cui Akamatsu fa un pesante uso di CG, ma anche il design dei personaggi è in continua evoluzione, in meglio), le lingue straniere usate per le formule magiche, ogni cosa è stata ricercata e realizzata in maniera puntigliosa e precisa, senza sbavature e senza errore. Anzi, se qualcosa si potrebbe imputare come difetto, è proprio quest'eccessiva ricerca del dettaglio, che rende assai difficile un approccio all'opera per un nuovo arrivato, vista l'enorme mole di materiale (tutto inaspettatamente importante) di cui è colma.
Mi dispiace dare una stroncatura così netta ma Negima credo sia uno dei peggiori manga in cui abbia avuto a (s)fortuna di incappare.
Un ragazzino apprendista mago di 10 anni viene inviato in Giappone come insegnante di inglese in un istituto femminile. In veste di professore deve ovviamente mantenere il segreto della sua vera identità di mago.
Attratto in parte dalla trama, o più correttamente dallo sviluppo che avrebbe potuto prendere una storia con queste premesse, tutti i miei buoni propositi si sono visti stroncare in sequenza da una storia di base alla fine rivelatasi inesistente, situazioni forzate e risate mancate.
Il tutto condito da una buona dose di fanservice che in una recensione negativa non possono mai mancare.
La cosa che più ho apprezzato sono i disegni caratterizzati da un bel tratto pulito e niente più.
Sconsigliato, se potete statene alla larga.
Un ragazzino apprendista mago di 10 anni viene inviato in Giappone come insegnante di inglese in un istituto femminile. In veste di professore deve ovviamente mantenere il segreto della sua vera identità di mago.
Attratto in parte dalla trama, o più correttamente dallo sviluppo che avrebbe potuto prendere una storia con queste premesse, tutti i miei buoni propositi si sono visti stroncare in sequenza da una storia di base alla fine rivelatasi inesistente, situazioni forzate e risate mancate.
Il tutto condito da una buona dose di fanservice che in una recensione negativa non possono mai mancare.
La cosa che più ho apprezzato sono i disegni caratterizzati da un bel tratto pulito e niente più.
Sconsigliato, se potete statene alla larga.
Negima: ovvero soldi buttati al vento.
Inizialmente (primi tre volumi) non era neanche male, visto che era riuscito ad attirarmi parecchio, ma dopo... dopo è calato progressivamente fino a farmi arrivare a detestarlo.
La trama poteva essere anche uno spunto abbastanza buono ma, alla fine, non esiste nemmeno, visto che è composta per il 90% da fanservice.
Un bambino di 10 anni che va ad insegnare in una scuola dove le alunne sono più grandi di lui è un'idea abbastanza originale. Ma non è altrettanto originale che la scuola sia solo ed esclusivamente femminile. Inoltre, trovo assurdo che le studentesse, nonostante frequentino solo le medie, siano tutte superdotate, con corpi stupendi e seni che non hanno nemmeno le ragazze delle superiori. Ovviamente, ci sono anche quelle che sembrano bambine di prima elementare, vedasi le gemelle Narutaki.
E poi, possibile che tutte, ma proprio TUTTE, sbavino dietro a Negi? Capisco che lo trovino tenero, ma arrivare ad innamorarsene perdutamente è troppo!
Tutto è spaventosamente noioso e ripetitivo, per non parlare del fatto che le alunne passano più tempo nude che vestite, considerando che ogni scusa è buona per far sparire loro i vestiti. E i combattimenti sono montati ad cazzum.
E gli stereotipi... gli stereotipi sono una piaga di questo manga. Negi è il classico protagonista pirla degli ecchi che si trova sempre in situazioni imbarazzanti. Asuna è una Mary Sue che a momenti fa la concorrenza pure a Chuck Norris vista la potenza dei suoi calci. Non sa fare altro che lamentarsi, picchiare e prendersela con chiunque. Quel genere di personaggio che prenderei volentieri a sprangate.
Nodoka è la timidona impacciata, copia sputata di Hinata Hyuga di Naruto, ed Evangeline è, come si suol dire, il Vegeta della situazione.
Insomma, un manga davvero sopravvalutato che non merita minimamente gli elogi che riceve. Gli do 5 solo per i disegni, una delle poche cose positive. Qui Akamatsu se la cava benissimo. Ma per il resto, fa abbastanza pena.
Inizialmente (primi tre volumi) non era neanche male, visto che era riuscito ad attirarmi parecchio, ma dopo... dopo è calato progressivamente fino a farmi arrivare a detestarlo.
La trama poteva essere anche uno spunto abbastanza buono ma, alla fine, non esiste nemmeno, visto che è composta per il 90% da fanservice.
Un bambino di 10 anni che va ad insegnare in una scuola dove le alunne sono più grandi di lui è un'idea abbastanza originale. Ma non è altrettanto originale che la scuola sia solo ed esclusivamente femminile. Inoltre, trovo assurdo che le studentesse, nonostante frequentino solo le medie, siano tutte superdotate, con corpi stupendi e seni che non hanno nemmeno le ragazze delle superiori. Ovviamente, ci sono anche quelle che sembrano bambine di prima elementare, vedasi le gemelle Narutaki.
E poi, possibile che tutte, ma proprio TUTTE, sbavino dietro a Negi? Capisco che lo trovino tenero, ma arrivare ad innamorarsene perdutamente è troppo!
Tutto è spaventosamente noioso e ripetitivo, per non parlare del fatto che le alunne passano più tempo nude che vestite, considerando che ogni scusa è buona per far sparire loro i vestiti. E i combattimenti sono montati ad cazzum.
E gli stereotipi... gli stereotipi sono una piaga di questo manga. Negi è il classico protagonista pirla degli ecchi che si trova sempre in situazioni imbarazzanti. Asuna è una Mary Sue che a momenti fa la concorrenza pure a Chuck Norris vista la potenza dei suoi calci. Non sa fare altro che lamentarsi, picchiare e prendersela con chiunque. Quel genere di personaggio che prenderei volentieri a sprangate.
Nodoka è la timidona impacciata, copia sputata di Hinata Hyuga di Naruto, ed Evangeline è, come si suol dire, il Vegeta della situazione.
Insomma, un manga davvero sopravvalutato che non merita minimamente gli elogi che riceve. Gli do 5 solo per i disegni, una delle poche cose positive. Qui Akamatsu se la cava benissimo. Ma per il resto, fa abbastanza pena.
Negima, pubblicato precedentemente dalla Playpress, è stato riproposto l'anno scorso a cadenza mensile dalla Star Comics. Nulla da dire sull'edizione, è quella classica da 3.90 (solo nel primo volume sono presenti pagine a colori), solo che costa 4.20.
La storia vede un mago di dieci anni, Negi Springfield, che viene inviato per fare l'apprendistato presso l'Istituto Femminile Mahora, più precisamente viene assegnato alla 2°A, composta da trentuno ragazze.
Dopo un buon inizio (primi tre volumi), dove si intravedeva qualche combattimento e qualche mistero messo ad arte, il manga mi ha davvero annoiato. Situazioni uguali con personaggi diversi (l'abusatissimo "starnuto denudatore" ne è l'esempio), fin troppo demenziali e fuori da ogni realtà, per non parlare della storia, che non mi ha mai preso e che mai mi ha invogliato a leggere il volume dopo. Essa poi è fin troppo assurda; leggendo un manga del genere non mi aspetto certo una storia realistica, però che tutte le ragazze si innamorino di un bambino di dieci anni senza che quest'ultimo abbia fatto niente, lo trovo esagerato. Ciò che però più mi ha annoiato è stata la commedia scolastica che ha seguito i primi volumi, piena di situazioni imbarazzanti e fuori da ogni logica. Vengono approfonditi i personaggi, vero, tuttavia niente mi ha mai colpito particolarmente né entusiasmato, da ECG piatto insomma.
Se il proposito dell'autore era quello di far divertire il lettore con le migliaia di scenette demenziali, con me non ci è riuscito, le ho trovato quasi tutte troppo forzate per essere divertenti.
Così come ho trovato forzatissimo il fanservice, fin troppo ostentato e frequente per essere gradevole. Che sia una caratteristica dell'autore non me lo fa piacere lo stesso, vedere due ragazze a capitolo che finiscono regolarmente senza vestiti mi fa abbastanza storcere il naso.
Nel mezzo di questa striscia di capitoli assurdi, viene inserita la sottotrama del padre di Negi, che ho trovato intrigante, peccato che non è stata sviluppata un po' di più. Indovinate? Viene abbandonata subito dopo essere stata trattata, per tornare sulla falsariga che vi ho descritto sopra.
I personaggi sono fin troppo stereotipati, Asuna è la classica tsundere, Konoka la ragazza solare, la bibliotecaria, la ragazza timida, Evangeline la ragazza tenebrosa e via discorrendo. Il loro sviluppo non è male, tuttavia sono troppo prevedibili per i miei gusti.
Il tratto dell'autore invece mi è piaciuto, molto curato e pulito, si vede che ha una certa esperienza alle spalle.
Voto 5 per Negima, e mi dispiace, perché all'inizio aveva diversi spunti interessanti, che poi sono stati annegati nella noia dei volumi successivi.
La storia vede un mago di dieci anni, Negi Springfield, che viene inviato per fare l'apprendistato presso l'Istituto Femminile Mahora, più precisamente viene assegnato alla 2°A, composta da trentuno ragazze.
Dopo un buon inizio (primi tre volumi), dove si intravedeva qualche combattimento e qualche mistero messo ad arte, il manga mi ha davvero annoiato. Situazioni uguali con personaggi diversi (l'abusatissimo "starnuto denudatore" ne è l'esempio), fin troppo demenziali e fuori da ogni realtà, per non parlare della storia, che non mi ha mai preso e che mai mi ha invogliato a leggere il volume dopo. Essa poi è fin troppo assurda; leggendo un manga del genere non mi aspetto certo una storia realistica, però che tutte le ragazze si innamorino di un bambino di dieci anni senza che quest'ultimo abbia fatto niente, lo trovo esagerato. Ciò che però più mi ha annoiato è stata la commedia scolastica che ha seguito i primi volumi, piena di situazioni imbarazzanti e fuori da ogni logica. Vengono approfonditi i personaggi, vero, tuttavia niente mi ha mai colpito particolarmente né entusiasmato, da ECG piatto insomma.
Se il proposito dell'autore era quello di far divertire il lettore con le migliaia di scenette demenziali, con me non ci è riuscito, le ho trovato quasi tutte troppo forzate per essere divertenti.
Così come ho trovato forzatissimo il fanservice, fin troppo ostentato e frequente per essere gradevole. Che sia una caratteristica dell'autore non me lo fa piacere lo stesso, vedere due ragazze a capitolo che finiscono regolarmente senza vestiti mi fa abbastanza storcere il naso.
Nel mezzo di questa striscia di capitoli assurdi, viene inserita la sottotrama del padre di Negi, che ho trovato intrigante, peccato che non è stata sviluppata un po' di più. Indovinate? Viene abbandonata subito dopo essere stata trattata, per tornare sulla falsariga che vi ho descritto sopra.
I personaggi sono fin troppo stereotipati, Asuna è la classica tsundere, Konoka la ragazza solare, la bibliotecaria, la ragazza timida, Evangeline la ragazza tenebrosa e via discorrendo. Il loro sviluppo non è male, tuttavia sono troppo prevedibili per i miei gusti.
Il tratto dell'autore invece mi è piaciuto, molto curato e pulito, si vede che ha una certa esperienza alle spalle.
Voto 5 per Negima, e mi dispiace, perché all'inizio aveva diversi spunti interessanti, che poi sono stati annegati nella noia dei volumi successivi.
Ken Akamatsu è un mangaka molto sopravvalutato per via della sua opera più famosa, "Love Hina".
Ma parlando di Negima e ne ho sentito molto parlare, in particolare per l'originalità della trama e del carattere dei personaggi. Ed io su questo vorrei controbattere.
Trama. Inizio molto divertente con situazioni spesso imbarazzanti. Bella anche la parte del bambino di 10 anni che non solo è un mago, ma ha anche la fortuna di essere insegnante di inglese di un liceo femminile in Giappone. La parte dove toppa la storia è senza dubbio quella dei combattimenti, ma soprattutto la monotonia che ci presenta in ogni volume, la conoscenza di una sua alunna al giorno. Come ho già detto all'inizio, può essere bello nei primi volumi, ma se il lettore dopo aver comprato i primi 10 volumi e legge le stesse identiche cose sfido io che non si stufa, anche perché la lettura è molto pesante. Potrebbe essere molto più interessante se solo l'autore decidesse di mettere un po' più di novità.
Disegni. Possono passare solo per le parti ecchi, a mio parere, perché li ho trovati molto innocenti, ma per il resto è tutto uguale.
Personaggi. I caratteri delle ragazze li ho trovati molto differenti tra loro ma al momento che entra in scena Negi TUTTE ci devono assolutamente provare, baciarlo, a volte anche di peggio. Oltre che TUTTE prima si tirano indietro ripetendosi che è solo un bambino ma appena se lo trovano davanti si innamorano improvvisamente.
L'edizione per essere Star Comics non mi è piaciuta molto. Il primo volume ha le prime 5/6 pagine a colori su 200, questo giustifica il prezzo di 4,20 euro a volume, ma più si va avanti più le pagine vanno scarseggiando.
Io sconsiglio di leggere un manga così poco interessante e così monotono nella lettura e negli avvenimenti.
VOTI
Trama: 4
Disegni: 5
Personaggi: 4
Edizione: 7
Ma parlando di Negima e ne ho sentito molto parlare, in particolare per l'originalità della trama e del carattere dei personaggi. Ed io su questo vorrei controbattere.
Trama. Inizio molto divertente con situazioni spesso imbarazzanti. Bella anche la parte del bambino di 10 anni che non solo è un mago, ma ha anche la fortuna di essere insegnante di inglese di un liceo femminile in Giappone. La parte dove toppa la storia è senza dubbio quella dei combattimenti, ma soprattutto la monotonia che ci presenta in ogni volume, la conoscenza di una sua alunna al giorno. Come ho già detto all'inizio, può essere bello nei primi volumi, ma se il lettore dopo aver comprato i primi 10 volumi e legge le stesse identiche cose sfido io che non si stufa, anche perché la lettura è molto pesante. Potrebbe essere molto più interessante se solo l'autore decidesse di mettere un po' più di novità.
Disegni. Possono passare solo per le parti ecchi, a mio parere, perché li ho trovati molto innocenti, ma per il resto è tutto uguale.
Personaggi. I caratteri delle ragazze li ho trovati molto differenti tra loro ma al momento che entra in scena Negi TUTTE ci devono assolutamente provare, baciarlo, a volte anche di peggio. Oltre che TUTTE prima si tirano indietro ripetendosi che è solo un bambino ma appena se lo trovano davanti si innamorano improvvisamente.
L'edizione per essere Star Comics non mi è piaciuta molto. Il primo volume ha le prime 5/6 pagine a colori su 200, questo giustifica il prezzo di 4,20 euro a volume, ma più si va avanti più le pagine vanno scarseggiando.
Io sconsiglio di leggere un manga così poco interessante e così monotono nella lettura e negli avvenimenti.
VOTI
Trama: 4
Disegni: 5
Personaggi: 4
Edizione: 7
Negima è uno shonen manga che narra le vicende di un ragazzino di 10 anni che si ritrova ad insegnare in un istituto femminile. Il ragazzino in questione, Negi, ha una caratteristica fondamentale: è un mago.
La narrazione si affida per lo più ad una serie di macro-episodi autoconclusivi in ognuno dei quali l'autore riesce a delineare il carattere delle ragazze che compongono la classe del nostro protagonista. Ed è proprio questo uno dei punti di forza. Dopo qualche volume si rimane inevitabilmente affezionati ad uno o all'altro personaggio.
I disegni dell'autore Ken Akamatsu sono veri e propri capolavori; esprimono il massimo nella rappresentazione dei paesaggi sugli sfondi sempre ricchissimi di particolari. L'autore non smentisce la sua predilezione per il fanservice, che infatti piazza un po' qua un po' là, ma tutto sommato non è nemmeno eccessivo.
Negima parte quindi come manga prevalentemente scolastico per poi evolversi col passare dei volumi; man mano infatti i banchi di scuola lasciano spazio a scontri e combattimenti sempre più frequenti.
Tutto sommato fin ora, come già detto, il ritmo narrativo risulta abbastanza lento, e spesso mi vien voglia di interromperlo. Ma poi basta completare il volume, per autoconvincermi che tra un mese sarò di nuovo in fumetteria per acquistare il prossimo volume. Basta notare che in patria conta ben 33 volumi e ed ancora in corso! Un motivo ci sarà. Io continuerò nella lettura sperando che migliori ancora quel po' da poter dare 10.
Per quanto riguarda l'edizione è quella standard da 4.20 della Star Comics con periodicità mensile e va più che bene. Il consiglio che posso dare è di recuperarlo finché si è in tempo. Non rimarrete delusi!
STORIA: 7
PERSONAGGI: 10
DISEGNI: 8
EDIZIONE: 10
COMPLESSIVO: 9
La narrazione si affida per lo più ad una serie di macro-episodi autoconclusivi in ognuno dei quali l'autore riesce a delineare il carattere delle ragazze che compongono la classe del nostro protagonista. Ed è proprio questo uno dei punti di forza. Dopo qualche volume si rimane inevitabilmente affezionati ad uno o all'altro personaggio.
I disegni dell'autore Ken Akamatsu sono veri e propri capolavori; esprimono il massimo nella rappresentazione dei paesaggi sugli sfondi sempre ricchissimi di particolari. L'autore non smentisce la sua predilezione per il fanservice, che infatti piazza un po' qua un po' là, ma tutto sommato non è nemmeno eccessivo.
Negima parte quindi come manga prevalentemente scolastico per poi evolversi col passare dei volumi; man mano infatti i banchi di scuola lasciano spazio a scontri e combattimenti sempre più frequenti.
Tutto sommato fin ora, come già detto, il ritmo narrativo risulta abbastanza lento, e spesso mi vien voglia di interromperlo. Ma poi basta completare il volume, per autoconvincermi che tra un mese sarò di nuovo in fumetteria per acquistare il prossimo volume. Basta notare che in patria conta ben 33 volumi e ed ancora in corso! Un motivo ci sarà. Io continuerò nella lettura sperando che migliori ancora quel po' da poter dare 10.
Per quanto riguarda l'edizione è quella standard da 4.20 della Star Comics con periodicità mensile e va più che bene. Il consiglio che posso dare è di recuperarlo finché si è in tempo. Non rimarrete delusi!
STORIA: 7
PERSONAGGI: 10
DISEGNI: 8
EDIZIONE: 10
COMPLESSIVO: 9
“Negima” racconta di un bambino di 10 anni, Negi, che, appena diventato apprendista mago, viene mandato a compiere una specie di tirocinio in una scuola media femminile. Diventato professore in una delle classi, si trova ben presto invischiato in situazioni che, secondo quanto avrebbe voluto l'autore, dovrebbero far ridere. In realtà si ride ben poco, e ci si annoia molto.
Primo difetto, Negi dovrebbe mantenere segreta la sua identità. Naturalmente nel giro di dieci minuti conosce la verità il 90% della sua classe, e non succede nulla. Non un richiamo, non una punizione. Ma su questo si può anche chiudere tutti e due gli occhi.Il problema davvero grosso, e piuttosto grave in un manga di 10 numeri (quelli letti finora), è la mancanza di una vera e propria trama: c'è un lievissimo filo conduttore (la figura paterna del ragazzino) che viene a galla ogni tanto, giusto per ricordare al lettore lo scopo del protagonista, per il resto l'opera si basa su una serie di micro-saghe poco o niente legate fra loro. In più, in quel poco che succede, non c'è un minimo di profondità, di suspense, di brivido, di palpitazioni.
I capitoli sono imbottiti solo di una cosa, oltre alla noia: il fanservice. Ci sono volumi in cui le ragazze passano più tempo nude che vestite, e si parla di ragazzine di seconda media, che qui sono belle, snelle, gambe lunghe e con seni da pin-up. Ok che in un manga con un bimbo mago/professore il realismo è l'ultimo dei problemi, però qui la cosa non ha proprio un minimo di senso, serve solo a mostrare un bel po' di nudi. Pare che ogni pretesto sia buono per denudarle, e la conclusione logica è che col nudo si vogliano coprire le enormi falle della trama. La cosa davvero buffa (ma in senso triste) è che, fra tutte le sue alunne, non ce n'è una che non sbavi per Negi! Non è semplice affetto, sono tutte innamorate di lui (e qui si è scesi davvero in basso).
Di bello ci sono i disegni (però Akamatsu avrebbe dovuto perderci meno tempo, e trovare una trama migliore) e Kamo, l'ermellino, che regala un po' di sorrisi in un mare di sonnolenza.
Primo difetto, Negi dovrebbe mantenere segreta la sua identità. Naturalmente nel giro di dieci minuti conosce la verità il 90% della sua classe, e non succede nulla. Non un richiamo, non una punizione. Ma su questo si può anche chiudere tutti e due gli occhi.Il problema davvero grosso, e piuttosto grave in un manga di 10 numeri (quelli letti finora), è la mancanza di una vera e propria trama: c'è un lievissimo filo conduttore (la figura paterna del ragazzino) che viene a galla ogni tanto, giusto per ricordare al lettore lo scopo del protagonista, per il resto l'opera si basa su una serie di micro-saghe poco o niente legate fra loro. In più, in quel poco che succede, non c'è un minimo di profondità, di suspense, di brivido, di palpitazioni.
I capitoli sono imbottiti solo di una cosa, oltre alla noia: il fanservice. Ci sono volumi in cui le ragazze passano più tempo nude che vestite, e si parla di ragazzine di seconda media, che qui sono belle, snelle, gambe lunghe e con seni da pin-up. Ok che in un manga con un bimbo mago/professore il realismo è l'ultimo dei problemi, però qui la cosa non ha proprio un minimo di senso, serve solo a mostrare un bel po' di nudi. Pare che ogni pretesto sia buono per denudarle, e la conclusione logica è che col nudo si vogliano coprire le enormi falle della trama. La cosa davvero buffa (ma in senso triste) è che, fra tutte le sue alunne, non ce n'è una che non sbavi per Negi! Non è semplice affetto, sono tutte innamorate di lui (e qui si è scesi davvero in basso).
Di bello ci sono i disegni (però Akamatsu avrebbe dovuto perderci meno tempo, e trovare una trama migliore) e Kamo, l'ermellino, che regala un po' di sorrisi in un mare di sonnolenza.
Mi appresto a recensire Magister Negi Magi di Ken Akamatsu dopo essermi sorbito 9 - e dico 9 - interminabili numeri.
La premessa di questo manga è assurda. Un bambino di 10 anni va in Giappone per diventare insegnante (?!?) di inglese in una scuola completamente femminile (che novità, caro Ken, uguale a Love Hina).
Negi in realtà insegna per finire il suo apprendistato come mago e diventarlo poi a tutti gli effetti. Ovviamente tutte le sue studentesse sono bellissime e talmente prosperose da rasentare a volte il ridicolo. Ok, io sono il primo a dire che il fanservice a noi maschietti non disturba proprio per niente, anzi; però penso che ci sia un limite a tutto.
In questo manga il susseguirsi di eventi è pressapoco questo:
- la classe va da qualche parte;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- incontrano qualche nemico;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- cercano di combattere il nemico;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- vincono la battaglia;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- ritornano a scuola e, dulcis in fundo,
- Negi con una magia spoglia le ragazze.
Si, ok, va bene. La cosa può essere bella, divertente, simpatica finché uno vuole; però andare avanti 33 (!) numeri con questa tiritera senza che il manga abbia un minimo di storia di fondo personalmente non lo accetto.
C'è da dire comunque che disegni e immagini così perfetti non li ho praticamente mai visti: ombre, retini, proporzioni, colori delle copertine, tutto perfetto. Su questo il mangaka Akamatsu è intoccabile.
In sintesi:
TRAMA: 2, ma quale trama?!?
DISEGNI: 10+++, impeccabili sotto qualsiasi punto di vista dal principio alla fine di qualsiasi capitolo.
PERSONAGGI: 6, mmmhhh... no, non mi convincono del tutto. Troppo campati per aria, però ho visto di peggio.
SIMPATIA: 6, qualche sporadica gag qua e la. Niente di rilevante.
CONCLUSIONE: 6. Questo manga si salva dal 5 solo per i disegni encomiabili. Trama purtroppo del tutto assente. Oddio, se per qualcuno un manga è solo tonnellate su tonnellate di fanservice allora questa serie fa proprio per lui, peccato che a me il fanservice, per quanto gradito, non basta per un manga. Avevo puntato molto su questo manga e avevo gridato al miracolo quando la Star Comics lo annunciò, ma ahimè non era il manga da 10 che mi aspettavo. Peccato davvero.
La premessa di questo manga è assurda. Un bambino di 10 anni va in Giappone per diventare insegnante (?!?) di inglese in una scuola completamente femminile (che novità, caro Ken, uguale a Love Hina).
Negi in realtà insegna per finire il suo apprendistato come mago e diventarlo poi a tutti gli effetti. Ovviamente tutte le sue studentesse sono bellissime e talmente prosperose da rasentare a volte il ridicolo. Ok, io sono il primo a dire che il fanservice a noi maschietti non disturba proprio per niente, anzi; però penso che ci sia un limite a tutto.
In questo manga il susseguirsi di eventi è pressapoco questo:
- la classe va da qualche parte;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- incontrano qualche nemico;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- cercano di combattere il nemico;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- vincono la battaglia;
- Negi con una magia spoglia le ragazze;
- ritornano a scuola e, dulcis in fundo,
- Negi con una magia spoglia le ragazze.
Si, ok, va bene. La cosa può essere bella, divertente, simpatica finché uno vuole; però andare avanti 33 (!) numeri con questa tiritera senza che il manga abbia un minimo di storia di fondo personalmente non lo accetto.
C'è da dire comunque che disegni e immagini così perfetti non li ho praticamente mai visti: ombre, retini, proporzioni, colori delle copertine, tutto perfetto. Su questo il mangaka Akamatsu è intoccabile.
In sintesi:
TRAMA: 2, ma quale trama?!?
DISEGNI: 10+++, impeccabili sotto qualsiasi punto di vista dal principio alla fine di qualsiasi capitolo.
PERSONAGGI: 6, mmmhhh... no, non mi convincono del tutto. Troppo campati per aria, però ho visto di peggio.
SIMPATIA: 6, qualche sporadica gag qua e la. Niente di rilevante.
CONCLUSIONE: 6. Questo manga si salva dal 5 solo per i disegni encomiabili. Trama purtroppo del tutto assente. Oddio, se per qualcuno un manga è solo tonnellate su tonnellate di fanservice allora questa serie fa proprio per lui, peccato che a me il fanservice, per quanto gradito, non basta per un manga. Avevo puntato molto su questo manga e avevo gridato al miracolo quando la Star Comics lo annunciò, ma ahimè non era il manga da 10 che mi aspettavo. Peccato davvero.
Negima è un manga di Ken Akamatsu, già autore di Love Hina. La trama narra di Negi, un bambino di dieci anni dotato di poteri magici che viene inviato dal Galles in una scuola femminile giapponese per insegnare inglese.
Il punto forte dell'opera è sicuramente l'ironia, unita ad un uso sapiente del fanservice, con la presenza costante di situazioni ambigue ed esilaranti. Ad una prima lettura potrebbe sembrare il solito manga che sfrutta scene piccanti e demenziali, ma in realtà dietro l'apparenza si cela una trama coinvolgente e ricca di sorprese, che non disdegna la presenza di momenti emotivamente forti.
Il disegno è a dir poco ottimo, sia per quanto riguarda i volti dei protagonisti, ma soprattutto per la cura maniacale degli sfondi e del paesaggio. I testi risultano leggeri e mai noiosi, così come leggera è tutta l’atmosfera che Ken Akamatsu riesce a trasmettere in ogni singolo capitolo.
Se volete ridere e allo stesso tempo sognare Negima è il manga che fa per voi.
Il punto forte dell'opera è sicuramente l'ironia, unita ad un uso sapiente del fanservice, con la presenza costante di situazioni ambigue ed esilaranti. Ad una prima lettura potrebbe sembrare il solito manga che sfrutta scene piccanti e demenziali, ma in realtà dietro l'apparenza si cela una trama coinvolgente e ricca di sorprese, che non disdegna la presenza di momenti emotivamente forti.
Il disegno è a dir poco ottimo, sia per quanto riguarda i volti dei protagonisti, ma soprattutto per la cura maniacale degli sfondi e del paesaggio. I testi risultano leggeri e mai noiosi, così come leggera è tutta l’atmosfera che Ken Akamatsu riesce a trasmettere in ogni singolo capitolo.
Se volete ridere e allo stesso tempo sognare Negima è il manga che fa per voi.
Si sa, Ken Akamatsu dopo Love Hina ha fatto capire di essere un genio della "miscomprensione" e dei momenti ambigui, nonché genio di trame contorte. Con Negima! raggiunge un nuovo livello di genialità, migliorando ancora di più il suo stile di disegno e aggiungendo nuove idee al sua linea narrativa.
La trama parla di Negi, un neo mago di 10 anni appena laureato nella sua scuola di magia in Inghilterra (no, non stiamo parlando di Hogwarts, ma una certa citazione al mago con la cicatrice in fronte c'è) che deve superare la sua ultima prova per diventare un Magister Magi, deve fare l'insegnante in una scuola superiore FEMMINILE in Giappone. La parola "femminile" è evidenziata proprio per far capire che qui ci sarà taaaaaaanto fanservice e scene al limite della stramberia, grazie anche alla magia di Negi, non ancora maturata, e grazie anche ad Asuna, una delle studentesse di Negi che ha scoperto i suoi poteri subito il primo giorno. La trama andrà a rifornirsi di molti punti interessanti, come la relazione di "amore/odio" fra Asuna e Negi, le possibili tresche amorose delle studentesse e l'aggiunta di possibili antagonisti presenti nell'istituto, rendendo la trama ancora più interessante già più di quanto non fosse prima.
Attualmente ho letto tutti i volumi originali della Playpress e sto aspettando di poter continuare grazie alla ristampa della Star Comics. Chissà come ci stupirà con il finale il nostro Ken.
La trama parla di Negi, un neo mago di 10 anni appena laureato nella sua scuola di magia in Inghilterra (no, non stiamo parlando di Hogwarts, ma una certa citazione al mago con la cicatrice in fronte c'è) che deve superare la sua ultima prova per diventare un Magister Magi, deve fare l'insegnante in una scuola superiore FEMMINILE in Giappone. La parola "femminile" è evidenziata proprio per far capire che qui ci sarà taaaaaaanto fanservice e scene al limite della stramberia, grazie anche alla magia di Negi, non ancora maturata, e grazie anche ad Asuna, una delle studentesse di Negi che ha scoperto i suoi poteri subito il primo giorno. La trama andrà a rifornirsi di molti punti interessanti, come la relazione di "amore/odio" fra Asuna e Negi, le possibili tresche amorose delle studentesse e l'aggiunta di possibili antagonisti presenti nell'istituto, rendendo la trama ancora più interessante già più di quanto non fosse prima.
Attualmente ho letto tutti i volumi originali della Playpress e sto aspettando di poter continuare grazie alla ristampa della Star Comics. Chissà come ci stupirà con il finale il nostro Ken.
Considerando che sono un novellino, attualmente è uno dei miei manga preferiti. Di solito tra i manga che ho è quello che scelgo di leggere per primo e lo leggo tutto ad un fiato! Ken Akamatsu è davvero un genio. I disegni sono a dir poco magnifici, ha uno stile molto originale e unico nel suo genere, riconoscerei i suoi disegni da un miglio. La trama è molto ben fatta, spinge le persone a credere in ciò che si fa anche se si incontrano degli ostacoli che sembrano in apparenza insormontabili. Il piccolo Negi, un bambino di soli 10 anni, deve insegnare in una classe di ragazze tutte più grandi di lui, contemporaneamente deve prendere precauzioni per non svelare il segreto della magia e deve combattere le forze del male, tra le quali la stessa Evangline A.K. McDowell, una delle sue studentesse, e la sua aiutante Chachamaru.
Il manga ha anche una grande vena comica, data principalmente da scene fan-service che sono molto gradite al lettore. Negi si ritrova molto spesso in scene di imbarazzo con le sue alunne, con le quali non può avere rapporti di nessun genere, se non di amicizia, altrimenti verrebbe licenziato. Ma questa regola viene trasgredita: Negi necessita di stringere patti con le sue alunne per essere aiutato nel combattimento con le forze del male, e automaticamente il segreto della magia verrà svelato. Dovrà quindi fare attenzione per fare in modo che nessuno sveli il segreto, preso dall'efuoria. Si nota quindi un grande tratto di originalità: il modo in cui si stringe il patto e molto altro! Ad esempio, l'utilizzo di speciali carte pactio necessarie al potenziamento delle "ministrae magi" e il consigliere "Kamo-Kun", un ermellino parlante. Molto curata anche l'organizzazione dei capitoli, in varie parti considerate ore scolastiche, davvero originale! A fine volume, si ritrovano anche informazioni riguardo la storia dei personaggi e le loro caratteristiche, altro elemento molto gradito al lettore.
In sostanza è un manga molto ben fatto, voto 9, ma arriva quasi alla soglia del 10.
Il manga ha anche una grande vena comica, data principalmente da scene fan-service che sono molto gradite al lettore. Negi si ritrova molto spesso in scene di imbarazzo con le sue alunne, con le quali non può avere rapporti di nessun genere, se non di amicizia, altrimenti verrebbe licenziato. Ma questa regola viene trasgredita: Negi necessita di stringere patti con le sue alunne per essere aiutato nel combattimento con le forze del male, e automaticamente il segreto della magia verrà svelato. Dovrà quindi fare attenzione per fare in modo che nessuno sveli il segreto, preso dall'efuoria. Si nota quindi un grande tratto di originalità: il modo in cui si stringe il patto e molto altro! Ad esempio, l'utilizzo di speciali carte pactio necessarie al potenziamento delle "ministrae magi" e il consigliere "Kamo-Kun", un ermellino parlante. Molto curata anche l'organizzazione dei capitoli, in varie parti considerate ore scolastiche, davvero originale! A fine volume, si ritrovano anche informazioni riguardo la storia dei personaggi e le loro caratteristiche, altro elemento molto gradito al lettore.
In sostanza è un manga molto ben fatto, voto 9, ma arriva quasi alla soglia del 10.
Uno dei manga migliori in assoluto! Scritto da Ken Akamatsu, conta ad oggi 31 volumi ed è ancora in corso di pubblicazione. In Italia sono usciti alcuni volumi per la Play Press, ma attualmente è pubblicati dalla Star Comics, che ha fatto uscire per ora 5 volumi.
Per quanto riguarda la trama, un ragazzo di 10 anni di nome Negi per conseguire l'esame da mago deve fare un apprendistato come professore in Giapppone in un istituto femminile. Viene subito adorato da tutte le ragazze tranne che da una, cioè Asuna, che presto scoprirà il suo potere. Iniziano così tante avventure che porteranno Negi a conoscere meglio tutte le sue alunne, che a volte si riveleranno davvero fuori dal comune, per esempio una è un fantasma, una un robot, una una vampira, ecc.
La trama è mozzafiato, infatti ci sono ripetuti colpi di scene e nuove scoperte, ma soprattutto tanto divertimento. Divertimento dovuto al fatto che le ragazze vedono al posto di un maestro un ragazzino con il quale divertirsi. I personaggi sono caratterizzati alla perfezione ed ognuno ha proprie caratteristiche, abilità, predisposizioni ma soprattutto misteri da svelare. Soprattutto la storia tra Negi e Asuna è molto caratteristica, perché lei inizialmente lo odia, poi inizia a conoscerlo meglio fino a stringere un patto temporaneo con lui. Non mancano le gag, a volte dovute ad errori magici, ad esempio quando Negi fa spazzare via i vestiti delle ragazze!
I disegni sono ottimi, curatissimi e puliti che rendono l'opera eccezionale. Il genere è di sicuro avventura, anche se si può definire un po' ecchi e harem, senza però dimenticare che non c'è solo questo e si scoprirà andando avanti con la lettura di volume in volume. Opera consigliatissima!
Per quanto riguarda la trama, un ragazzo di 10 anni di nome Negi per conseguire l'esame da mago deve fare un apprendistato come professore in Giapppone in un istituto femminile. Viene subito adorato da tutte le ragazze tranne che da una, cioè Asuna, che presto scoprirà il suo potere. Iniziano così tante avventure che porteranno Negi a conoscere meglio tutte le sue alunne, che a volte si riveleranno davvero fuori dal comune, per esempio una è un fantasma, una un robot, una una vampira, ecc.
La trama è mozzafiato, infatti ci sono ripetuti colpi di scene e nuove scoperte, ma soprattutto tanto divertimento. Divertimento dovuto al fatto che le ragazze vedono al posto di un maestro un ragazzino con il quale divertirsi. I personaggi sono caratterizzati alla perfezione ed ognuno ha proprie caratteristiche, abilità, predisposizioni ma soprattutto misteri da svelare. Soprattutto la storia tra Negi e Asuna è molto caratteristica, perché lei inizialmente lo odia, poi inizia a conoscerlo meglio fino a stringere un patto temporaneo con lui. Non mancano le gag, a volte dovute ad errori magici, ad esempio quando Negi fa spazzare via i vestiti delle ragazze!
I disegni sono ottimi, curatissimi e puliti che rendono l'opera eccezionale. Il genere è di sicuro avventura, anche se si può definire un po' ecchi e harem, senza però dimenticare che non c'è solo questo e si scoprirà andando avanti con la lettura di volume in volume. Opera consigliatissima!
Un capolavoro! In quest'opera nulla è lasciato al caso.
Trama straordinaria, piena di colpi di scena, che parte come una commedia scolastico-demenziale per trasformarsi piano piano in una di azione e avventura; restando ugualmente divertente!
Il disegno è tecnico ed elegante, bellissimi sopratutto i fondali, da restare a bocca aperta.
I personaggi sono tantissimi, ma tutti ben caratterizzati e diversi (ci sono interi capitoli dedicati ad ognuno di essi).
I colpi di scena si susseguono e non si riesce a smettere di leggere
Concludendo, non lasciatevi assolutamente influenzare dai primi capitoli, che servono solo a presentare la grande mole di personaggi, questa non è assolutamente un opera tutta ecchi e zero trama... Negima è come la fusione tra i combattimenti di Dragonball, la magia di Herry Potter, l'ambientazione di Final Fantasy e le ragazze, il fan service e l'umorismo di Love Hina.
Mai un manga mi aveva appassionato tanto (ed io leggo anche Claymore, Gantz e Berserk). Primo 10 fra tutte le mie recensioni.
Trama straordinaria, piena di colpi di scena, che parte come una commedia scolastico-demenziale per trasformarsi piano piano in una di azione e avventura; restando ugualmente divertente!
Il disegno è tecnico ed elegante, bellissimi sopratutto i fondali, da restare a bocca aperta.
I personaggi sono tantissimi, ma tutti ben caratterizzati e diversi (ci sono interi capitoli dedicati ad ognuno di essi).
I colpi di scena si susseguono e non si riesce a smettere di leggere
Concludendo, non lasciatevi assolutamente influenzare dai primi capitoli, che servono solo a presentare la grande mole di personaggi, questa non è assolutamente un opera tutta ecchi e zero trama... Negima è come la fusione tra i combattimenti di Dragonball, la magia di Herry Potter, l'ambientazione di Final Fantasy e le ragazze, il fan service e l'umorismo di Love Hina.
Mai un manga mi aveva appassionato tanto (ed io leggo anche Claymore, Gantz e Berserk). Primo 10 fra tutte le mie recensioni.
In assoluto uno dei miei manga preferiti.
Spesso la gente vedendo questo prodotto pensa al solito Harem con una marea di ragazze e un protagonista stupido ed imbranato, ed in effetti le ragazze abbondano (ben 31), ma quasi tutte vengono ben delineate sia mentalmente che fisicamente, e si può vedere come non sono state messe li a caso, e non servono solo a mostrare nudità e varie parti del corpo femminile.
Stessa cosa per il protagonista che è un bambino di 10 anni, ma potrebbe sembrare una persona matura ed adulta da certi discorsi.
Se vediamo il lato tecnico, possiamo notare un disegno chiaro, semplice e pulito in perfetto stile Akamatsu, anche migliore rispetto al suo predecessore, Love Hina.
Se si vuol obiettare su qualcosa, qualcuno potrebbe storcere il naso per il fanservice, che però oltre ad essere anche abbastanza velato, viene ben inserito nel contesto.
Un opera ottima, che però la gente snobba solo per aver letto le parole fanservice ed harem.
Purtroppo in Italia la distribuzione si è interrotta al numero 11, davvero un peccato...
Spesso la gente vedendo questo prodotto pensa al solito Harem con una marea di ragazze e un protagonista stupido ed imbranato, ed in effetti le ragazze abbondano (ben 31), ma quasi tutte vengono ben delineate sia mentalmente che fisicamente, e si può vedere come non sono state messe li a caso, e non servono solo a mostrare nudità e varie parti del corpo femminile.
Stessa cosa per il protagonista che è un bambino di 10 anni, ma potrebbe sembrare una persona matura ed adulta da certi discorsi.
Se vediamo il lato tecnico, possiamo notare un disegno chiaro, semplice e pulito in perfetto stile Akamatsu, anche migliore rispetto al suo predecessore, Love Hina.
Se si vuol obiettare su qualcosa, qualcuno potrebbe storcere il naso per il fanservice, che però oltre ad essere anche abbastanza velato, viene ben inserito nel contesto.
Un opera ottima, che però la gente snobba solo per aver letto le parole fanservice ed harem.
Purtroppo in Italia la distribuzione si è interrotta al numero 11, davvero un peccato...
Un solo aggettivo: trascinante.
Questo Negima nasce dall'esperienza accumulatosi negli anni passati da Ken Akamatsu a scrivere l'ultrademenziale, (oltre che romantico, e fanservizievole) "Love Hina", e dalla spropositata passione del suo autore per il genere shonen-fantasy. Le ore passate a leggere shonen, infatti, Akamatsu le ha sfruttate progettando la storia fin dall'inizio nei minimi particolari, innanzitutto progettando la biografie di ogni personaggio, e anche per questo non troverete neanche un capitolo che possa essere considerato inutile o FILLER. Diciamo che ha imparato dagli errori suoi ed altrui.
Abbiamo quindi tra le mani un'opera che parte come semplice commedia scolastica intrisa di humour, magia e personaggi caratterizzati benissimo, per poi trasformarsi gradualmente e in modo del tutto naturale in una grande avventura piena di misteri, tensione e combattimenti mozzafiato, il tutto senza intaccare la vena umoristica, anzi, o cadere in cliché o infantilismi.
Il disegno è altamente professionale: gli sfondi (edifici e ambientazioni) sono realizzati riprendendo da più angolazioni dei modelli 3D preparati allo scopo, e questo permette allo staff di concentrarsi sui personaggi, le rifiniture delle linee cinetiche e le ombreggiature.
Il risultato è un disegno davvero dettagliato, pulito e chiaro, anche nelle scene più caotiche e d'azione. Al confronto quello dell'ultimo volume di "Love Hina" vi sembrerà persino amatoriale.
Il fanservice c'è, ed anche in abbondanza, ma a dirla tutta senza di esso questo Negima non perderebbe neanche un grammo del suo valore, anzi, dopo qualche volume inizierete anche a non farci caso.
Insomma, è davvero un manga che rapisce e da riscoprire assolutamente.
Come unico neo abbiamo che, come in Love Hina, ma per motivi diversi, l'aspetto romantico è quello gestito peggio: un paio di cose mi sono sembrate forzate e messe lì giusto per arricchire l'harem di situazioni a rischio.
Concludo dicendo che in Italia purtroppo è interrotto a quota 11, a causa dell'abbandono da parte di Play Press del settore manga. Peccato visto che era tradotto davvero bene. In Giappone probabilmente raggiungerà i 40 volumi ma, davvero, volano che è un piacere.
Questo Negima nasce dall'esperienza accumulatosi negli anni passati da Ken Akamatsu a scrivere l'ultrademenziale, (oltre che romantico, e fanservizievole) "Love Hina", e dalla spropositata passione del suo autore per il genere shonen-fantasy. Le ore passate a leggere shonen, infatti, Akamatsu le ha sfruttate progettando la storia fin dall'inizio nei minimi particolari, innanzitutto progettando la biografie di ogni personaggio, e anche per questo non troverete neanche un capitolo che possa essere considerato inutile o FILLER. Diciamo che ha imparato dagli errori suoi ed altrui.
Abbiamo quindi tra le mani un'opera che parte come semplice commedia scolastica intrisa di humour, magia e personaggi caratterizzati benissimo, per poi trasformarsi gradualmente e in modo del tutto naturale in una grande avventura piena di misteri, tensione e combattimenti mozzafiato, il tutto senza intaccare la vena umoristica, anzi, o cadere in cliché o infantilismi.
Il disegno è altamente professionale: gli sfondi (edifici e ambientazioni) sono realizzati riprendendo da più angolazioni dei modelli 3D preparati allo scopo, e questo permette allo staff di concentrarsi sui personaggi, le rifiniture delle linee cinetiche e le ombreggiature.
Il risultato è un disegno davvero dettagliato, pulito e chiaro, anche nelle scene più caotiche e d'azione. Al confronto quello dell'ultimo volume di "Love Hina" vi sembrerà persino amatoriale.
Il fanservice c'è, ed anche in abbondanza, ma a dirla tutta senza di esso questo Negima non perderebbe neanche un grammo del suo valore, anzi, dopo qualche volume inizierete anche a non farci caso.
Insomma, è davvero un manga che rapisce e da riscoprire assolutamente.
Come unico neo abbiamo che, come in Love Hina, ma per motivi diversi, l'aspetto romantico è quello gestito peggio: un paio di cose mi sono sembrate forzate e messe lì giusto per arricchire l'harem di situazioni a rischio.
Concludo dicendo che in Italia purtroppo è interrotto a quota 11, a causa dell'abbandono da parte di Play Press del settore manga. Peccato visto che era tradotto davvero bene. In Giappone probabilmente raggiungerà i 40 volumi ma, davvero, volano che è un piacere.
Questo è un vero capolavoro, uno dei migliori shonen mai scritti! La storia di Negi e Asuna è molto simpatica e divertente, ma anche avventurosa ed emozionante! L'idea dell'immenso campus Mahora, che accoglie scuole dalle elementari all'università, costruito in stile occidentale è veramente eccezionale; e poi ci sono un'infinità di club extra-scolastici, tra cui alcuni bizzarri e quasi assurdi (per esempio quello della Cerimonia del Te o quello di Robotica!
Negi è un personaggio veramente simpatico! Una specie di piccolo genio della magia che si ritrova ad insegnare inglese in una classe delle medie interamente femminile, ricca di alunne strepitose ed esuberanti. Tra queste le mie preferite sono sicuramente Asuna, Nodoka, Kuu Fei, Evangeline e Chachamaru.
Inoltre mi piace molto il fatto che siano stati inseriti degli elementi soprannaturali ad arricchire questo già ottimo scenario di partenza.
Per finire, praticamente in ogni pagina ci sono situazioni equivoche con doppi sensi veramente spassose!
Unica pecca: in Italia la pubblicazione del manga è stata irrimediabilmente sospesa al numero 11! Spero solo che qualche casa editrice prenda in mano questo vero gioiello di manga e lo pubblichi per intero.
Negi è un personaggio veramente simpatico! Una specie di piccolo genio della magia che si ritrova ad insegnare inglese in una classe delle medie interamente femminile, ricca di alunne strepitose ed esuberanti. Tra queste le mie preferite sono sicuramente Asuna, Nodoka, Kuu Fei, Evangeline e Chachamaru.
Inoltre mi piace molto il fatto che siano stati inseriti degli elementi soprannaturali ad arricchire questo già ottimo scenario di partenza.
Per finire, praticamente in ogni pagina ci sono situazioni equivoche con doppi sensi veramente spassose!
Unica pecca: in Italia la pubblicazione del manga è stata irrimediabilmente sospesa al numero 11! Spero solo che qualche casa editrice prenda in mano questo vero gioiello di manga e lo pubblichi per intero.