The Qwaser Of Stigmata
Nel recensire The Qwaser of Stigmata ammetto di trovarmi un pò in difficoltà.
Parto subito col dire che secondo me è una buonissima opera (da quì il voto alto), ma che in qualche passaggio lascia la sensazione che con poco si sarebbe potuto fare molto di più.
Senza concentrarsi sulla trama che si può trovare già in svariati posti e recensioni, inizio con una lode per i tanti personaggi presenti nell'opera, quasi tutti con i propri approfondimenti (fare spazi dedicati per tutti sarebbe stato impossibile visto che non sono pochi), con archi dedicati anche a personaggi che si pensava sarebbero potuti durare giusto un paio di capitoli e invece ci accompagnano per un discreto tempo facendoci così affezionare a loro. Si va da Sasha e Mafuyu, coppia di protagonisti principali, alla sorella di quest'ultima Tomo, passando a Teresa, l' "imperatrice" Kayja e la sua "serva" Hana, Aoi, i fratelli Jita e Joshua e tanti altri personaggi uno più bello dell'altro, tutti ben disegnati e con i propri tratti distintivi (forse nelle ragazze c'è ogni tanto una leggera ripetitività). La storia unisce molto bene momenti drammatici e crudi con belle battaglie, "abbastanza" ecchi e la giusta dose di ironia che serve per stemperare ogni tanto il tono dell'opera.
Come già detto molto buono il disegno, con i personaggi sempre distinguibili tra loro e scene di lotta anche caotiche che si seguono senza sforzo.
Le pecche che ho riscontrato invece sono più sul ritmo della storia un pò altalenante in alcuni passaggi, e soprattutto in una storia stessa non sempre chiara, ammetto che più volte bisogna fare mente locale per cercare di capire bene cosa stia succedendo perchè alcuni cambi sono repentini e non perfettamente gestiti, e visto anche l'alto numero di personaggi a volte è quasi inevitabile perdersi e dover rileggere qualche passaggio per fare chiarezza. Personalmente poi una piccola nota di demerito anche per il cosiddetto Qwaser dell'oro, antagonista principale che, sarà anche per quanto viene caricato durante tutta l'opera, una volta che entra effettivamente in scena in pianta stabile non regala quel phatos e maestosità che ci si poteva attendere.
In conclusione comunque se cercate tanta azione, una storia abbastanza originale una buona dose di ecchi e personaggi a cui affezionarvi facilmente, allora non fatevi scappare quest'opera, visto anche la sua buona lunghezza e l'interesse che riesce a mantenere per tutta la sua durata.
Peccato che ad oggi sia quasi impossibile trovarla completa e alcuni numeri (soprattutto il 20 che io ho sovuto leggere in scan inglese) non ci sia da nessuna parte, per il resto l'edizione della J-pop e l'edizione standard con sovracoperta.
Parto subito col dire che secondo me è una buonissima opera (da quì il voto alto), ma che in qualche passaggio lascia la sensazione che con poco si sarebbe potuto fare molto di più.
Senza concentrarsi sulla trama che si può trovare già in svariati posti e recensioni, inizio con una lode per i tanti personaggi presenti nell'opera, quasi tutti con i propri approfondimenti (fare spazi dedicati per tutti sarebbe stato impossibile visto che non sono pochi), con archi dedicati anche a personaggi che si pensava sarebbero potuti durare giusto un paio di capitoli e invece ci accompagnano per un discreto tempo facendoci così affezionare a loro. Si va da Sasha e Mafuyu, coppia di protagonisti principali, alla sorella di quest'ultima Tomo, passando a Teresa, l' "imperatrice" Kayja e la sua "serva" Hana, Aoi, i fratelli Jita e Joshua e tanti altri personaggi uno più bello dell'altro, tutti ben disegnati e con i propri tratti distintivi (forse nelle ragazze c'è ogni tanto una leggera ripetitività). La storia unisce molto bene momenti drammatici e crudi con belle battaglie, "abbastanza" ecchi e la giusta dose di ironia che serve per stemperare ogni tanto il tono dell'opera.
Come già detto molto buono il disegno, con i personaggi sempre distinguibili tra loro e scene di lotta anche caotiche che si seguono senza sforzo.
Le pecche che ho riscontrato invece sono più sul ritmo della storia un pò altalenante in alcuni passaggi, e soprattutto in una storia stessa non sempre chiara, ammetto che più volte bisogna fare mente locale per cercare di capire bene cosa stia succedendo perchè alcuni cambi sono repentini e non perfettamente gestiti, e visto anche l'alto numero di personaggi a volte è quasi inevitabile perdersi e dover rileggere qualche passaggio per fare chiarezza. Personalmente poi una piccola nota di demerito anche per il cosiddetto Qwaser dell'oro, antagonista principale che, sarà anche per quanto viene caricato durante tutta l'opera, una volta che entra effettivamente in scena in pianta stabile non regala quel phatos e maestosità che ci si poteva attendere.
In conclusione comunque se cercate tanta azione, una storia abbastanza originale una buona dose di ecchi e personaggi a cui affezionarvi facilmente, allora non fatevi scappare quest'opera, visto anche la sua buona lunghezza e l'interesse che riesce a mantenere per tutta la sua durata.
Peccato che ad oggi sia quasi impossibile trovarla completa e alcuni numeri (soprattutto il 20 che io ho sovuto leggere in scan inglese) non ci sia da nessuna parte, per il resto l'edizione della J-pop e l'edizione standard con sovracoperta.
Nel recensire questo manga mi ritrovo un po' indeciso, ma cercherò di dare un giudizio e dei consigli (se riesco) chiari e precisi.
La trama di questo manga è scritta dal sensei Hiroyuki Yoshino, e devo ammettere che è riuscito a fare un lavoro discreto. Il fatto che dei guerrieri riescano a controllare dei precisi elementi della tavola periodica mi è piaciuta molto, fattore che si è poi intrecciato con gli elementi della storia del regime comunista nella ex Jugoslavia e con la religione ortodossa, molto diffusa in quei luoghi.
Il manga in questione è un seinen adatto per un pubblico non proprio giovane, chi deciderà di leggere questo manga deve abituarsi ad una lettura piuttosto esplicita; i massacri e gli stupri avvenuti durante "l'epurazione etnica" della Serbia vengono trattati con crudo realismo. In uno scenario di morte e violenza, troviamo il protagonista, Sasha, o più propriamente Alexander Nikolaevich Her. Già il nome fa capire le origini russe del ragazzo di tredici anni, ma che ne dimostra molti di più dal comportamento e dal modo di pensare. Il ragazzo è un Qwaser, un guerriero alchemico che riesce a dominare l'elemento chimico del ferro, grazie al Soma, il latte sacro che alcune donne, le Marie in onore della vergine Maria che allatta il bambino, donano ai Qwaser "allattandoli".
Ecco uno dei grandi problemi di questo manga: il fanservice e i riferimenti troppo espliciti. Non credo di essere una persona troppo restrittiva su questo argomento (non mi reputo un bacchettone, ecco) il fanservice ben distribuito non mi dispiace, anzi credo che sia un elemento fondamentale nel mondo dei manga, ma qui è davvero troppo. Anche parecchio "spinto" a volte, è presente in una vignetta su tre. Immaginate poi le situazioni che si creano quando il Qwaser è una donna e per di più con tendenze al sadomaso. Preciso che il manga non è un hentai ma ci si avvicina molto.
Insomma sconsigliatissimo per un pubblico troppo giovane o troppo rigido su argomenti riguardanti il nudo e il sesso.
Credo inoltre che questo manga non sia il ritratto della chiarezza. Molte volte ho dovuto rileggere il tankobon per poter arrivare ad intuire il filo della narrazione e a volte futuro, passato e presente si alternano in modo poco chiaro.
Passando invece ai punti forti di questo fumetto, direi che il sensei Ken-etsu Sato merita il massimo dei voti. I suoi disegni sono a dir poco fantastici, curati fin nei minimi particolari e molto puliti e chiari. Anche la storia d'amore fra Mafuyu, l'eroina del manga, e Sasha viene sviluppata in modo molto appropriato e puro rispetto al resto. Uno dei temi più belli di quest'opera è quello della concezione dell'amore da parte di un ragazzino che, nonostante ne dimostri di più e sembri gelido come la tundra russa, ha pur sempre tredici anni.
Che dire combattuto fra questi temi ho deciso di assegnare a Seikon no Qwaser un 7 pieno.
La trama di questo manga è scritta dal sensei Hiroyuki Yoshino, e devo ammettere che è riuscito a fare un lavoro discreto. Il fatto che dei guerrieri riescano a controllare dei precisi elementi della tavola periodica mi è piaciuta molto, fattore che si è poi intrecciato con gli elementi della storia del regime comunista nella ex Jugoslavia e con la religione ortodossa, molto diffusa in quei luoghi.
Il manga in questione è un seinen adatto per un pubblico non proprio giovane, chi deciderà di leggere questo manga deve abituarsi ad una lettura piuttosto esplicita; i massacri e gli stupri avvenuti durante "l'epurazione etnica" della Serbia vengono trattati con crudo realismo. In uno scenario di morte e violenza, troviamo il protagonista, Sasha, o più propriamente Alexander Nikolaevich Her. Già il nome fa capire le origini russe del ragazzo di tredici anni, ma che ne dimostra molti di più dal comportamento e dal modo di pensare. Il ragazzo è un Qwaser, un guerriero alchemico che riesce a dominare l'elemento chimico del ferro, grazie al Soma, il latte sacro che alcune donne, le Marie in onore della vergine Maria che allatta il bambino, donano ai Qwaser "allattandoli".
Ecco uno dei grandi problemi di questo manga: il fanservice e i riferimenti troppo espliciti. Non credo di essere una persona troppo restrittiva su questo argomento (non mi reputo un bacchettone, ecco) il fanservice ben distribuito non mi dispiace, anzi credo che sia un elemento fondamentale nel mondo dei manga, ma qui è davvero troppo. Anche parecchio "spinto" a volte, è presente in una vignetta su tre. Immaginate poi le situazioni che si creano quando il Qwaser è una donna e per di più con tendenze al sadomaso. Preciso che il manga non è un hentai ma ci si avvicina molto.
Insomma sconsigliatissimo per un pubblico troppo giovane o troppo rigido su argomenti riguardanti il nudo e il sesso.
Credo inoltre che questo manga non sia il ritratto della chiarezza. Molte volte ho dovuto rileggere il tankobon per poter arrivare ad intuire il filo della narrazione e a volte futuro, passato e presente si alternano in modo poco chiaro.
Passando invece ai punti forti di questo fumetto, direi che il sensei Ken-etsu Sato merita il massimo dei voti. I suoi disegni sono a dir poco fantastici, curati fin nei minimi particolari e molto puliti e chiari. Anche la storia d'amore fra Mafuyu, l'eroina del manga, e Sasha viene sviluppata in modo molto appropriato e puro rispetto al resto. Uno dei temi più belli di quest'opera è quello della concezione dell'amore da parte di un ragazzino che, nonostante ne dimostri di più e sembri gelido come la tundra russa, ha pur sempre tredici anni.
Che dire combattuto fra questi temi ho deciso di assegnare a Seikon no Qwaser un 7 pieno.
Forse ho letto troppo poco perché io possa scrivere una recensione, ma ho una sola cosa da dire su questo manga: è il fanservice fatto fumetto!
Insomma, io non ho nulla contro il fanservice, tutto il contrario, però quando ho letto il primo capitolo non ho potuto non constatare che è stato fatto solo per far vedere un paio di tette. La trama poteva anche essere carina, ma la storiella della succhiata di tetta potevano anche evitarla.
A chi è destinato un manga simile? Se siete moralisti e bigotti non leggetelo assolutamente! Per quanto riguarda gli altri... Beh, se volete un manga che va molto vicino all'hentai leggetevi piuttosto Naked Star, non 'sta roba squallida. Ripeto, io non l'ho letto tutto, quindi magari più avanti migliora, ma sinceramente per adesso ho cose migliori da leggere.
Insomma, io non ho nulla contro il fanservice, tutto il contrario, però quando ho letto il primo capitolo non ho potuto non constatare che è stato fatto solo per far vedere un paio di tette. La trama poteva anche essere carina, ma la storiella della succhiata di tetta potevano anche evitarla.
A chi è destinato un manga simile? Se siete moralisti e bigotti non leggetelo assolutamente! Per quanto riguarda gli altri... Beh, se volete un manga che va molto vicino all'hentai leggetevi piuttosto Naked Star, non 'sta roba squallida. Ripeto, io non l'ho letto tutto, quindi magari più avanti migliora, ma sinceramente per adesso ho cose migliori da leggere.
Di Seikon no Qwaser ho deciso di guardare l'anime questa estate ed, essendone rimasta molto colpita, quando ho scoperto che è edito dalla J-pop, mi sono messa all'opera per cercare il manga, un'ardua impresa a quanto pare. Un manga scritto a due mani in cui la trama, a mio parere, è nettamente superiore al disegno che trovo sinceramente un po' scolastico. Non saprei bene come definire il tratto dell'autore, ciò che so è non che mi entusiasmi molto.
Essendo un seinen non mancano le scene d'azione, ma molto spesso la confusione regna sovrana. Più di una volta ho dovuto cercare di capire come i personaggi fossero posizionati, quale arma avessero lanciato, insomma per capire alcune tavole ci vuole molta concentrazione e questo non è che sia proprio rilassante. Allo stesso tempo però, i personaggi sono ben caratterizzati, i corpi femminili sono curati e, soprattutto il seno è disegnato con molta maestria quindi anche se alcune protagoniste portano una taglia irreale o quantomeno poco probabile, permane un senso di armonia e morbidezza.
Ciò che sicuramente mi spinge a continuare questo manga è la trama. Di fatto non è che sia poi così innovativa (il ragazzino che cerca vendetta per fatti successi anni prima), ma il modo di raccontare, l'ambientazione religiosa e, perché no, il fanservice molto presente, ma che non risulta essere esasperato o particolarmente volgare, sono tutti elementi che mi spingono a proseguire nella lettura di un titolo che si presenta diverso per molti aspetti, che offre dei temi particolari, di difficile trattazione e che sa sfidare anche la morale comune, soprattutto data la forte ambientazione religiosa di base.
Essendo un seinen non mancano le scene d'azione, ma molto spesso la confusione regna sovrana. Più di una volta ho dovuto cercare di capire come i personaggi fossero posizionati, quale arma avessero lanciato, insomma per capire alcune tavole ci vuole molta concentrazione e questo non è che sia proprio rilassante. Allo stesso tempo però, i personaggi sono ben caratterizzati, i corpi femminili sono curati e, soprattutto il seno è disegnato con molta maestria quindi anche se alcune protagoniste portano una taglia irreale o quantomeno poco probabile, permane un senso di armonia e morbidezza.
Ciò che sicuramente mi spinge a continuare questo manga è la trama. Di fatto non è che sia poi così innovativa (il ragazzino che cerca vendetta per fatti successi anni prima), ma il modo di raccontare, l'ambientazione religiosa e, perché no, il fanservice molto presente, ma che non risulta essere esasperato o particolarmente volgare, sono tutti elementi che mi spingono a proseguire nella lettura di un titolo che si presenta diverso per molti aspetti, che offre dei temi particolari, di difficile trattazione e che sa sfidare anche la morale comune, soprattutto data la forte ambientazione religiosa di base.
Posso dire di aver letto questo manga pubblicato dalla J-pop e mi è piaciuto veramente tanto!
Curato nei dettagli per quanto riguarda nei disegni di Ken-ersu Sato che sono fatti divinamente, e la storia assai sorprendente ed avvincente anche se con un po' di fanservice (cioè con qualche disegno erotico), c'è sempre azione mistero e voglia di andare avanti a leggere questo manga, che è insolito e diverso dalla solita routine che ci presentano altri shonen (anche se questo in realtà sarebbe un seinen). Personalmente consiglio di darsi una sfogliatina al manga, non se ne pentirà!
Curato nei dettagli per quanto riguarda nei disegni di Ken-ersu Sato che sono fatti divinamente, e la storia assai sorprendente ed avvincente anche se con un po' di fanservice (cioè con qualche disegno erotico), c'è sempre azione mistero e voglia di andare avanti a leggere questo manga, che è insolito e diverso dalla solita routine che ci presentano altri shonen (anche se questo in realtà sarebbe un seinen). Personalmente consiglio di darsi una sfogliatina al manga, non se ne pentirà!