Heaven's Prison
"Heaven's prison" è la seconda opera di H.Utatane che ho deciso di leggere, dopo il più famoso "Seraphic Feather". E, in realtà, ho cominciato a raccogliere questo fumetto proprio in ragione delle eccezionali capacità grafiche dell'autore, senza sapere cosa aspettarmi dalla trama.
L'intreccio è decisamente la parte debole dell'opera. Come si può arguire dalla sinossi non ci troviamo davanti ad un manga così originale. Se a questo si aggiunge il ritmo piuttosto discontinuo con cui si svolgono le vicende, viene il dubbio che, nonostante le premesse non siano pessime, a un certo punto, non si sia più capito che dimensione dare all'opera: alcuni volumi sono occupati quasi completamente da combattimenti, che allo sviluppo della trama portano poco o nulla, mentre l'intreccio si dispiega spesso troppo velocemente in sezioni piuttosto brevi. Ed è un peccato perché i personaggi sono delineati piuttosto bene, in maniera omogenea, per quanto non profondissima. Il punto è che, anche in questo caso, l'opera conta un numero eccessivo di attori e dare a tutti un ruolo appropriato risulta veramente complicato, viste le premesse fatte sopra.
Per quel che riguarda i disegni, invece, bisogna fare un grande applauso a Utatane, soprattutto per quel che riguarda il character design, sempre piacevolissimo, con personaggi caratterizzati da un tratto elegante e proporzioni perfette. Le scene di battaglia non sono le migliori che mi sia capitato di vedere, ma risultano piuttosto ordinate o comunque comprensibili. Gli sfondi, ben realizzati per quanto non complicatissimi, riescono a creare la giusta atmosfera. Particolarmente azzeccata, a mio parere, la scelta di limitare l'uso dei retini, che mette in evidenza la morbidezza e la varietà di spessore delle linee.
Insomma, stiamo parlando di un manga fantasy, con risvolti piuttosto espliciti frequenti (nello stile dell'autore, ma che ad alcuni potrebbero riuscire eccessivi), che più che per una trama stimolante, colpisce per la bellezza e la morbidezza dello stile grafico. E questo spiace, perché più si prosegue la lettura, più si ha la sensazione di trovarsi davanti, se non ad un'occasione mancata, ad un'opera che sarebbe potuta essere molto migliore se fin dall'inizio fosse stata organizzata più ordinatamente. Ora come ora, mi sentirei di consigliarla solo a quanti apprezzino l'autore e non cerchino fumetti particolarmente profondi e strutturati.
In ultimo due parole sull'edizione, probabilmente tra le migliori proposte da Planet Manga negli ultimi anni, con piccoli poster a colori all'inizio dei volumi, sovraccoperta e carta forse un po' leggera, ma buona stampa.
L'intreccio è decisamente la parte debole dell'opera. Come si può arguire dalla sinossi non ci troviamo davanti ad un manga così originale. Se a questo si aggiunge il ritmo piuttosto discontinuo con cui si svolgono le vicende, viene il dubbio che, nonostante le premesse non siano pessime, a un certo punto, non si sia più capito che dimensione dare all'opera: alcuni volumi sono occupati quasi completamente da combattimenti, che allo sviluppo della trama portano poco o nulla, mentre l'intreccio si dispiega spesso troppo velocemente in sezioni piuttosto brevi. Ed è un peccato perché i personaggi sono delineati piuttosto bene, in maniera omogenea, per quanto non profondissima. Il punto è che, anche in questo caso, l'opera conta un numero eccessivo di attori e dare a tutti un ruolo appropriato risulta veramente complicato, viste le premesse fatte sopra.
Per quel che riguarda i disegni, invece, bisogna fare un grande applauso a Utatane, soprattutto per quel che riguarda il character design, sempre piacevolissimo, con personaggi caratterizzati da un tratto elegante e proporzioni perfette. Le scene di battaglia non sono le migliori che mi sia capitato di vedere, ma risultano piuttosto ordinate o comunque comprensibili. Gli sfondi, ben realizzati per quanto non complicatissimi, riescono a creare la giusta atmosfera. Particolarmente azzeccata, a mio parere, la scelta di limitare l'uso dei retini, che mette in evidenza la morbidezza e la varietà di spessore delle linee.
Insomma, stiamo parlando di un manga fantasy, con risvolti piuttosto espliciti frequenti (nello stile dell'autore, ma che ad alcuni potrebbero riuscire eccessivi), che più che per una trama stimolante, colpisce per la bellezza e la morbidezza dello stile grafico. E questo spiace, perché più si prosegue la lettura, più si ha la sensazione di trovarsi davanti, se non ad un'occasione mancata, ad un'opera che sarebbe potuta essere molto migliore se fin dall'inizio fosse stata organizzata più ordinatamente. Ora come ora, mi sentirei di consigliarla solo a quanti apprezzino l'autore e non cerchino fumetti particolarmente profondi e strutturati.
In ultimo due parole sull'edizione, probabilmente tra le migliori proposte da Planet Manga negli ultimi anni, con piccoli poster a colori all'inizio dei volumi, sovraccoperta e carta forse un po' leggera, ma buona stampa.