Sanpo Mono
Dopo che credevo di avere letto tutto di Taniguchi, mi arriva a sorpresa questo regalino dalla Francia. "Le Promeneur" per edizioni Casterman (bellissima come tutte le ed francesi). Il tratto se possibile è anche migliore del solito, o forse è la stampa così bella e curata che mi fa vedere dei dettagli così nitidi. Fatto sta che è una pura goduria per gli occhi seguire il passeggiatore nelle sue promenade per la città e i suoi incontri. La storia è sempre quella di "L'uomo che cammina" poche le variazioni. Ci sono degli incontri e delle interazioni in più; la lampadina di Edison, il ricordo di un vecchio libro trovato in una bancarella, l'amico hippie, il cane (che non manca mai) ma per il resto l'atmosfera è quella che gli amanti di Jiro conoscono bene. Tutto è una gioia per gli occhi del protagonista e i nostri, nonostante la banalità di quello che accade in ogni capitolo, si rimane affascinati dalla poetica delle immagini e dalla sorpresa dei piccoli incontri. Resta un po' la sensazione che manchi qualcosa rispetto al precedente. Di sicuro un finale più chiaro meno improvviso o forse no! Non ce n'è bisogno visto che come in tutte le storie di banale vita quotidiana il sussulto, la sorpresa è assente o meravigliosamente banale. Il mio voto è la sufficienza minima solo perché rispetto alle altre opere di T. questa mi è sembrata una ripetizione fine a se stessa ma per quel che riguarda disegno e atmosfere il 10 è d'obbligo.