Matsuri Special
Matsuri Special è un manga composto da quattro volumetti, edito dalla Planet in una delle sue edizioni standard, quindi non vi si trova nulla di particolarmente accattivante.
Per quanto riguarda la storia, è un manga a tema sportivo, che riesce a strappare qualche sorriso e con leggeri toni sentimentali. Parla appunto di Matsuri, una ragazza innamorata di un compagno di scuola che non se la fila (tanto per cambiare), e che custodisce un segreto di cui si vergogna: il padre ha una palestra ed è un ex wrestler molto famoso, e ha coinvolto Matsuri in questa sua passione, facendola diventare a sua volta una wrestler.
Per quanto lei sia dotata, non si impegna nei combattimenti e detesta combattere perché teme di essere riconosciuta dai compagni e quindi di essere presa in giro.
Le cose piano piano iniziano a cambiare quando nella sua vita entra un altro compagno di scuola, fan sfegatato del padre e della Matsuri celata dalla maschera da "combattente"....
Si tratta di una storia che ho trovato molto scorrevole, semplice da leggere per quanto tratti uno sport che non ha niente a che fare con i miei gusti personali e con il mio mondo; nonostante ciò l'ho trovato abbastanza piacevole.
Il tratto di Youko Kamio non mi fa impazzire, però non me la sento di dire che sia brutto.
Di certo siamo lontani dalla qualità di altri manga che trattano lo sport in modo più serio e profondo, ma se ci si vuole accostare a questo mondo sconosciuto quale il wrestling, e si ha voglia di una lettura non impegnativa, direi che dare una chance a questo manga non sarebbe un errore.
Per quanto riguarda la storia, è un manga a tema sportivo, che riesce a strappare qualche sorriso e con leggeri toni sentimentali. Parla appunto di Matsuri, una ragazza innamorata di un compagno di scuola che non se la fila (tanto per cambiare), e che custodisce un segreto di cui si vergogna: il padre ha una palestra ed è un ex wrestler molto famoso, e ha coinvolto Matsuri in questa sua passione, facendola diventare a sua volta una wrestler.
Per quanto lei sia dotata, non si impegna nei combattimenti e detesta combattere perché teme di essere riconosciuta dai compagni e quindi di essere presa in giro.
Le cose piano piano iniziano a cambiare quando nella sua vita entra un altro compagno di scuola, fan sfegatato del padre e della Matsuri celata dalla maschera da "combattente"....
Si tratta di una storia che ho trovato molto scorrevole, semplice da leggere per quanto tratti uno sport che non ha niente a che fare con i miei gusti personali e con il mio mondo; nonostante ciò l'ho trovato abbastanza piacevole.
Il tratto di Youko Kamio non mi fa impazzire, però non me la sento di dire che sia brutto.
Di certo siamo lontani dalla qualità di altri manga che trattano lo sport in modo più serio e profondo, ma se ci si vuole accostare a questo mondo sconosciuto quale il wrestling, e si ha voglia di una lettura non impegnativa, direi che dare una chance a questo manga non sarebbe un errore.
Matsuri Special è uno shonen che sa decisamente da shoujo e, se non fosse che è stato pubblicato su Shonen Jump, non avrei avuto dubbio su quale classificazione dargli. Ufficialmente è uno shonen sportivo-sentimentale, di fatto si tratta una commedia romantica e divertente che ha come protagonista una ragazza, Matsuri, che sin dall'infanzia è stata costretta dal padre a praticare il wrestilng. Se da piccola poteva trovarlo divertente, ora se ne vergogna e vorrebbe smettere, terrorizzata dalla reazione dei compagni se questi scoprissero che in realtà è una wrestler. Le piace il solito belloccio della scuola, che ovviamente inizialmente non la caga nemmeno di striscio. Ben diversa è la situazione con un altro compagno, un bel ragazzo con cui si trova molto bene e che accetterebbe con entusiasmo lo sport che pratica, ma questa volta a non cagarlo è lei. A cagare quest'ultimo c'è invece un'altra ragazza, anche lei wrestler, antagonista sin dall'infanzia della nostra Matsuri.
Come vedete l'opera non brilla di originalità, sembrerebbe scontata e come tante altre, eppure si dimostra una lettura estremamente piacevole, appassionante e divertente. Le pagine scorrono con una fluidità incredibile e tra una risata e l'altra è facile appassionarsi alle vicende sentimentali della ragazza e al destino della sua palestra. I personaggi hanno una caratterizzazione psicologica semplice ma destramente efficace, che li rende decisamente simpatici. Alcuni sono un po' sopra le righe, non risultando particolarmente realistici, ma questa particolarità è utile a creare siparietti comici in grado di farvi fare qualche risata.
Pur offrendo una trama prevedibile, e in effetti già dopo qualche capitolo avevo correttamente ipotizzato come sarebbe finito il manga, lo si segue con piacere in quanto rimane sempre frizzante e divertente, o perlomeno appassionante. A tutto questo si aggiunge anche un minimo d'azione, visto che assisteremo anche a qualche incontro dove la protagonista avrà modo di mostrare la propria abilità.
Ne complesso la ritengo un'ottima lettura che vi consiglio vivamente, ancor più visto ve la porterete a casa con una spesa abbastanza modica, essendo solo 4 volumetti.
Come vedete l'opera non brilla di originalità, sembrerebbe scontata e come tante altre, eppure si dimostra una lettura estremamente piacevole, appassionante e divertente. Le pagine scorrono con una fluidità incredibile e tra una risata e l'altra è facile appassionarsi alle vicende sentimentali della ragazza e al destino della sua palestra. I personaggi hanno una caratterizzazione psicologica semplice ma destramente efficace, che li rende decisamente simpatici. Alcuni sono un po' sopra le righe, non risultando particolarmente realistici, ma questa particolarità è utile a creare siparietti comici in grado di farvi fare qualche risata.
Pur offrendo una trama prevedibile, e in effetti già dopo qualche capitolo avevo correttamente ipotizzato come sarebbe finito il manga, lo si segue con piacere in quanto rimane sempre frizzante e divertente, o perlomeno appassionante. A tutto questo si aggiunge anche un minimo d'azione, visto che assisteremo anche a qualche incontro dove la protagonista avrà modo di mostrare la propria abilità.
Ne complesso la ritengo un'ottima lettura che vi consiglio vivamente, ancor più visto ve la porterete a casa con una spesa abbastanza modica, essendo solo 4 volumetti.
Ogni tanto Jump, rivista di punta della “premiata ditta” Shueisha in tutte le sue diramazioni, si diverte a prendere in contropiede i suoi lettori pubblicando delle serie che, per un motivo o per l'altro, esulano dalla sua consolidata linea editoriale. È il caso di <i>Matsuri Special</i>, pubblicato su <i>Square</i>, che sebbene a livello contenutistico incarni perfettamente gli ideali a cui si ispira questa testata per ragazzi (combattimenti, amicizia, amore, crescita interiore) presenta uno sviluppo tipicamente <i>shōjo</i>. La cosa non deve stupire dal momento che l'autrice, Yoko Kamio, è specializzata proprio in manga indirizzati alle fanciulle; più che altro sorprende la scarsa convinzione con cui quest'ultima tenta di conformarsi allo stile di Jump, limitandosi in tal senso alla resa del risvolto sportivo della vicenda, che rimane comunque poco approfondito. Diciamo che avrebbe potuto trattarsi benissimo di qualsiasi altra disciplina senza che il risultato cambiasse, cosa di per sé non disprezzabile ma che potrebbe deludere gli appassionati dei manga sportivi; tuttavia non si può non tenere in conto che un'autrice meno esperta avrebbe esposto l'opera al rischio di creare un contrasto fin troppo stridente con la rivista ospitante, invece una volta abituatisi all'effetto “mosca bianca” <i>Matsuri Special</i> si rivela una lettura perfettamente fruibile anche da coloro che prediligono manga dalle tinte più forti, i quali possono considerare quest'opera come una simpatica diversione.
Matsuri ha diciassette anni e un segreto da difendere a tutti i costi: una volta smessi i panni della liceale, infatti, si trasforma in Honey Princess, wrestler professionista che combatte più per risanare i debiti del padre ex lottatore che per il gusto di farlo. Affronta i propri avversari svogliatamente, consapevole del proprio potenziale ma per nulla ansiosa di farlo venire alla luce; nonostante la sua passività sul ring gode di un discreto successo tra i <i>pu-ota</i>, gli <i>otaku</i> del wrestling, che non mancano mai di farle sentire il loro calore ad ogni incontro. Matsuri, o per meglio dire il suo alter-ego agonistico, rappresenta per loro l'essenza stessa del Magokoro, la palestra di suo padre: senza la prima la seconda non ha ragione di esistere. Dal canto suo la ragazza desidera soltanto vivere una vita il più normale possibile, magari insieme a Wataru Morokado che, come <i>shōjo</i> vuole, è il ragazzo più bello e desiderato della scuola; ma, ahimè, pare proprio che ci sia qualcosa in lei che lo disturba profondamente.
Fra i <i>supporters</i> di Honey Princess spicca Arata Shigematsu, un ragazzo da poco trasferitosi nella classe di Matsuri il cui presunto passato da teppista è sulla bocca di tutti. Ora più che mai, quindi, il segreto della ragazza è in pericolo; come se non bastasse la situazione peggiora ulteriormente grazie all'entrata in scena di Mimi Maru, una sua vecchia conoscenza con il dente più che avvelenato nei suoi confronti. Se a ciò si aggiunge la dirompente curiosità di Tomoko, arguta compagna di classe con il pallino del giornalismo, ne consegue che le cose per la povera Matsuri non si mettono bene. Riuscirà a salvare la faccia e, nel contempo, scendere a patti con se stessa, riuscendo finalmente a capire cosa vuole dalla vita?
Nell'immaginario collettivo il wrestler è una figura imponente, e sebbene le lottatrici siano di costituzione più minuta rispetto a quella dei loro colleghi maschi ci si aspetta comunque che corrispondano a un determinato tipo fisico. Eccezion fatta per Honeygang (nome d'arte del padre della protagonista) e per le poche “cattive” di turno, ossia le avversarie di Matsuri, quest'ultima e Mimi presentano dei corpi la cui prestanza è, il più delle volte, soltanto abbozzata, più vicini ai canoni estetici degli <i>shōjo</i> che a quelli tipici della disciplina sportiva da loro praticata. A voi la scelta se reagire a questa incongruenza con un sorriso oppure con sdegno; personalmente appartengo alla prima categoria, anche se avrei rinunciato volentieri a qualche paio faccette pulite e di gambe da cerbiatta in favore di una maggiore verosimiglianza. Il motivo è della mia magnanimità è molto semplice: è chiaro fin dall'inizio che in <i>Matsuri Special</i> gli incontri più importanti si giocano sul fronte dell'introspezione psicologica, e sotto quel versante la Kamio non delude.
A tale proposito è interessante far notare il parallelismo tra l'indolenza di Matsuri nei confronti del proprio mestiere e quella di Morokado riguardo alla sua condizione di <i>playboy</i>: nessuno dei due ha scelto di essere quello che è, e sebbene Wataru non disdegni le attenzioni che riceve non sembra neppure goderne appieno. In preda a una frustrazione di fondo a cui non riesce ad attribuire la causa, il giovane scarica la propria insoddisfazione sulle ragazze con cui si intrattiene, comportandosi con loro in modo estremamente rude; ma la donna, si sa, difficilmente è immune al fascino della carogna, laddove è inutile che vi dica questo termine ne sostituisce uno ben più colorito.
Tutti i personaggi compiono un importante percorso di crescita personale, reso possibile proprio dall'avvicendarsi delle varie dinamiche che finiscono per intercorrere fra loro. I casi più eclatanti in tal senso sono ovviamente quelli di Matsuri e Arata, che quasi senza accorgersene finiranno per ricoprire un ruolo fondamentale in tal senso l'una per l'altro; anche Mimi e Wataru subiscono delle metamorfosi non indifferenti, sebbene nel caso di quest'ultimo il processo sia più lento e incompleto. <i>Homo faber sui</i> è certamente una massima valida e attuale, ma soltanto avendo il coraggio di specchiarci negli occhi degli altri possiamo conoscere il nostro vero io: volendo individuare una morale in <i>Matsuri Special</i>, potrebbe essere questa. E ancora: per star bene con gli altri bisogna star bene con se stessi. Banale? Meno di quanto si possa penare, a dire il vero.
Il tratto è pulito, arioso e gradevole, ma inefficace nelle scene di combattimento, che risultano fin troppo ingessate. Il campionario delle espressioni facciali di determinati personaggi, poi, Wataru in testa - ma anche il vecchio Honeygang non scherza - è di una povertà francamente deprimente, ma nel complesso non ci si può lamentare: come stile non funzionerà sempre, ma è senza ombra di dubbio quello che più si adatta a una storia come questa.
La sceneggiatura non presenta guizzi di sorta, ma pur nella sua modestia l'intreccio regge e rimane godibile fino alla fine. In particolare dal secondo volume in poi ha luogo un sensibile miglioramento nella gestione del ritmo che salva la storia dal rischio di affossarsi, cosa non facile vista la scarsità di scenari che presenta. Alla fine l'autrice sceglie di sviluppare quello più facilmente intuibile, ma al tempo stesso più appropriato e con una maggiore coerenza con gli eventi precedenti.
In conclusione: se avete voglia di intrattenervi con un manga leggero e senza pretese provate a dare una possibilità a questo titolo, tra l'altro molto abbordabile anche dal punto di vista della lunghezza dal momento che consta di quattro volumi soltanto. Male che vada vi aiuterà a far passare un po' di tempo.
Matsuri ha diciassette anni e un segreto da difendere a tutti i costi: una volta smessi i panni della liceale, infatti, si trasforma in Honey Princess, wrestler professionista che combatte più per risanare i debiti del padre ex lottatore che per il gusto di farlo. Affronta i propri avversari svogliatamente, consapevole del proprio potenziale ma per nulla ansiosa di farlo venire alla luce; nonostante la sua passività sul ring gode di un discreto successo tra i <i>pu-ota</i>, gli <i>otaku</i> del wrestling, che non mancano mai di farle sentire il loro calore ad ogni incontro. Matsuri, o per meglio dire il suo alter-ego agonistico, rappresenta per loro l'essenza stessa del Magokoro, la palestra di suo padre: senza la prima la seconda non ha ragione di esistere. Dal canto suo la ragazza desidera soltanto vivere una vita il più normale possibile, magari insieme a Wataru Morokado che, come <i>shōjo</i> vuole, è il ragazzo più bello e desiderato della scuola; ma, ahimè, pare proprio che ci sia qualcosa in lei che lo disturba profondamente.
Fra i <i>supporters</i> di Honey Princess spicca Arata Shigematsu, un ragazzo da poco trasferitosi nella classe di Matsuri il cui presunto passato da teppista è sulla bocca di tutti. Ora più che mai, quindi, il segreto della ragazza è in pericolo; come se non bastasse la situazione peggiora ulteriormente grazie all'entrata in scena di Mimi Maru, una sua vecchia conoscenza con il dente più che avvelenato nei suoi confronti. Se a ciò si aggiunge la dirompente curiosità di Tomoko, arguta compagna di classe con il pallino del giornalismo, ne consegue che le cose per la povera Matsuri non si mettono bene. Riuscirà a salvare la faccia e, nel contempo, scendere a patti con se stessa, riuscendo finalmente a capire cosa vuole dalla vita?
Nell'immaginario collettivo il wrestler è una figura imponente, e sebbene le lottatrici siano di costituzione più minuta rispetto a quella dei loro colleghi maschi ci si aspetta comunque che corrispondano a un determinato tipo fisico. Eccezion fatta per Honeygang (nome d'arte del padre della protagonista) e per le poche “cattive” di turno, ossia le avversarie di Matsuri, quest'ultima e Mimi presentano dei corpi la cui prestanza è, il più delle volte, soltanto abbozzata, più vicini ai canoni estetici degli <i>shōjo</i> che a quelli tipici della disciplina sportiva da loro praticata. A voi la scelta se reagire a questa incongruenza con un sorriso oppure con sdegno; personalmente appartengo alla prima categoria, anche se avrei rinunciato volentieri a qualche paio faccette pulite e di gambe da cerbiatta in favore di una maggiore verosimiglianza. Il motivo è della mia magnanimità è molto semplice: è chiaro fin dall'inizio che in <i>Matsuri Special</i> gli incontri più importanti si giocano sul fronte dell'introspezione psicologica, e sotto quel versante la Kamio non delude.
A tale proposito è interessante far notare il parallelismo tra l'indolenza di Matsuri nei confronti del proprio mestiere e quella di Morokado riguardo alla sua condizione di <i>playboy</i>: nessuno dei due ha scelto di essere quello che è, e sebbene Wataru non disdegni le attenzioni che riceve non sembra neppure goderne appieno. In preda a una frustrazione di fondo a cui non riesce ad attribuire la causa, il giovane scarica la propria insoddisfazione sulle ragazze con cui si intrattiene, comportandosi con loro in modo estremamente rude; ma la donna, si sa, difficilmente è immune al fascino della carogna, laddove è inutile che vi dica questo termine ne sostituisce uno ben più colorito.
Tutti i personaggi compiono un importante percorso di crescita personale, reso possibile proprio dall'avvicendarsi delle varie dinamiche che finiscono per intercorrere fra loro. I casi più eclatanti in tal senso sono ovviamente quelli di Matsuri e Arata, che quasi senza accorgersene finiranno per ricoprire un ruolo fondamentale in tal senso l'una per l'altro; anche Mimi e Wataru subiscono delle metamorfosi non indifferenti, sebbene nel caso di quest'ultimo il processo sia più lento e incompleto. <i>Homo faber sui</i> è certamente una massima valida e attuale, ma soltanto avendo il coraggio di specchiarci negli occhi degli altri possiamo conoscere il nostro vero io: volendo individuare una morale in <i>Matsuri Special</i>, potrebbe essere questa. E ancora: per star bene con gli altri bisogna star bene con se stessi. Banale? Meno di quanto si possa penare, a dire il vero.
Il tratto è pulito, arioso e gradevole, ma inefficace nelle scene di combattimento, che risultano fin troppo ingessate. Il campionario delle espressioni facciali di determinati personaggi, poi, Wataru in testa - ma anche il vecchio Honeygang non scherza - è di una povertà francamente deprimente, ma nel complesso non ci si può lamentare: come stile non funzionerà sempre, ma è senza ombra di dubbio quello che più si adatta a una storia come questa.
La sceneggiatura non presenta guizzi di sorta, ma pur nella sua modestia l'intreccio regge e rimane godibile fino alla fine. In particolare dal secondo volume in poi ha luogo un sensibile miglioramento nella gestione del ritmo che salva la storia dal rischio di affossarsi, cosa non facile vista la scarsità di scenari che presenta. Alla fine l'autrice sceglie di sviluppare quello più facilmente intuibile, ma al tempo stesso più appropriato e con una maggiore coerenza con gli eventi precedenti.
In conclusione: se avete voglia di intrattenervi con un manga leggero e senza pretese provate a dare una possibilità a questo titolo, tra l'altro molto abbordabile anche dal punto di vista della lunghezza dal momento che consta di quattro volumi soltanto. Male che vada vi aiuterà a far passare un po' di tempo.
Yoko Kamio, autrice già vista nel bel paese ed apprezzata da critica e pubblico soprattutto in Cat Street, si cimenta in una miniserie pubblicata su una rivista shonen che teoricamente dovrebbe spingere l’opera maggiormente verso un pubblico maschile, invece quest’impronta risulta molto meno marcata del previsto, rendendolo quasi unicamente uno shojo, ma il risultato è un’opera in grado di soddisfare ogni palato.
Matsuri vive da vari anni con il padre e, volente o nolente, è finita con il seguirne le orme nel wrestling professionistico, ma grazie ad una maschera (e il fatto che siano seguiti da pochi ma fedeli fan) riesce a tenere l’identità nascosta agli amici e compagni di classe, ai quali non vorrebbe mai svelare la sua doppia vita. Peccato che il tenebroso nuovo arrivato sia un estimatore di Honey Princess, il suo alterego, ed il fatto che imprevedibili coincidenze permetteranno a Shighematsu di scoprire la verità su Matsuri darà vita a improbe e simpatiche situazioni.
Con un plot iniziale così semplice la storia non può continuare che tale, nei primi capitoli sarà soprattutto l’inerzia nata dalla curiosità a far proseguire nella lettura visto che non propone nulla di particolarmente originale o divertente, ma ben presto si prende coscienza delle eccellenti caratterizzazioni, quanto semplici almeno quanto efficaci, che muovono i protagonisti e qualche comprimario della storia, entrando così nel vivo di Matsuri Special, che poi andrà a chiudersi in modo abbastanza scontato e prevedibile, ma non per questo meno godibile.
Le situazioni, per quanto atipiche e nate magari da leggere forzature, risultano perfette per l’evoluzione di Matsuri, che dovrà fronteggiare i vari rapporti problematici che nasceranno e la occuperanno su tutti i fronti, nella scuola, sul ring e persino da normale ragazza e figlia, incarnando probabilmente il difficile periodo della crescita che tutti i giovani finiscono con l’attraversare ed allacciandosi così perfettamente ai semplici messaggi che manda la storia, come l’accettare se stessi.
I disegni soffrono molto il cambio di genere, nonostante il tratto pulito e lo stile luminoso ed ordinato si nota una certa rigidità non solo nelle scarse scene d’azione ma anche nel modo in cui le tavole vengono impostate e rigidamente composte, lasciando qualche raro buco a immagini più evocative spesso usate negli shojo.
Fortunatamente la buona espressività riesce ad arginare i vari difetti e il lettore, conscio di non aver di fronte un classico prodotto incentrato sull’azione, può senza problemi chiudere un occhio sull’eccessiva staticità.
L’edizione italiana è composta da quattro volumetti con copertina rigida, carta dall’elevata grammatura senza trasparenze ed ovviamente niente pagine a colori per un rapporto qualità prezzo discreto, il tutto targato Panini Comics. L’unico grave errore è individuabile nella traduzione dove, solamente nell’ultimo volumetto, la parola “Incontro” viene sostituita da “Partita”. (Avanti siamo onesti, una PARTITA di Wrestling? I traduttori soffiano nelle cannucce anziché seguire i loro lavori?)
Infine parliamo della vera forza dell’opera, ovvero la spontaneità e la naturalezza che sono le due parole chiave dell’opera, infatti la magia nasce dalla strana amicizia che lega Matsuri a Shighematsu che cresce e si trasforma con totale autonomia e naturalezza, rendendo il lavoro dell’autrice quasi inutile visto che i personaggi sembrano proseguire da soli la loro storia in modo totalmente spontaneo.
Un manga semplice ma ben costruito, questo è l’importante, che grazie a leggere risate e momenti più dolci risulta apprezzabile da chiunque decida (a buon ragione) di leggerlo.
Matsuri vive da vari anni con il padre e, volente o nolente, è finita con il seguirne le orme nel wrestling professionistico, ma grazie ad una maschera (e il fatto che siano seguiti da pochi ma fedeli fan) riesce a tenere l’identità nascosta agli amici e compagni di classe, ai quali non vorrebbe mai svelare la sua doppia vita. Peccato che il tenebroso nuovo arrivato sia un estimatore di Honey Princess, il suo alterego, ed il fatto che imprevedibili coincidenze permetteranno a Shighematsu di scoprire la verità su Matsuri darà vita a improbe e simpatiche situazioni.
Con un plot iniziale così semplice la storia non può continuare che tale, nei primi capitoli sarà soprattutto l’inerzia nata dalla curiosità a far proseguire nella lettura visto che non propone nulla di particolarmente originale o divertente, ma ben presto si prende coscienza delle eccellenti caratterizzazioni, quanto semplici almeno quanto efficaci, che muovono i protagonisti e qualche comprimario della storia, entrando così nel vivo di Matsuri Special, che poi andrà a chiudersi in modo abbastanza scontato e prevedibile, ma non per questo meno godibile.
Le situazioni, per quanto atipiche e nate magari da leggere forzature, risultano perfette per l’evoluzione di Matsuri, che dovrà fronteggiare i vari rapporti problematici che nasceranno e la occuperanno su tutti i fronti, nella scuola, sul ring e persino da normale ragazza e figlia, incarnando probabilmente il difficile periodo della crescita che tutti i giovani finiscono con l’attraversare ed allacciandosi così perfettamente ai semplici messaggi che manda la storia, come l’accettare se stessi.
I disegni soffrono molto il cambio di genere, nonostante il tratto pulito e lo stile luminoso ed ordinato si nota una certa rigidità non solo nelle scarse scene d’azione ma anche nel modo in cui le tavole vengono impostate e rigidamente composte, lasciando qualche raro buco a immagini più evocative spesso usate negli shojo.
Fortunatamente la buona espressività riesce ad arginare i vari difetti e il lettore, conscio di non aver di fronte un classico prodotto incentrato sull’azione, può senza problemi chiudere un occhio sull’eccessiva staticità.
L’edizione italiana è composta da quattro volumetti con copertina rigida, carta dall’elevata grammatura senza trasparenze ed ovviamente niente pagine a colori per un rapporto qualità prezzo discreto, il tutto targato Panini Comics. L’unico grave errore è individuabile nella traduzione dove, solamente nell’ultimo volumetto, la parola “Incontro” viene sostituita da “Partita”. (Avanti siamo onesti, una PARTITA di Wrestling? I traduttori soffiano nelle cannucce anziché seguire i loro lavori?)
Infine parliamo della vera forza dell’opera, ovvero la spontaneità e la naturalezza che sono le due parole chiave dell’opera, infatti la magia nasce dalla strana amicizia che lega Matsuri a Shighematsu che cresce e si trasforma con totale autonomia e naturalezza, rendendo il lavoro dell’autrice quasi inutile visto che i personaggi sembrano proseguire da soli la loro storia in modo totalmente spontaneo.
Un manga semplice ma ben costruito, questo è l’importante, che grazie a leggere risate e momenti più dolci risulta apprezzabile da chiunque decida (a buon ragione) di leggerlo.
Inutile parlare della trama, già citata sopra. Quindi parto ad analizzare l'opera: premetto di essere un appassionato di wrestling da sempre, ma non è l'unica motivazione che mi ha spinto a dare 10 a quest'opera.
Matsuri Special mi ha entusiasmato sin dal primo numero, perché è un manga un po' insolito che tratta un argomento che in Italia non sta vivendo un periodo di grande splendore come una volta, ma riesce comunque ad rapire il lettore infarcendo la trama con dello shojo.
L'edizione della Panini è quella da 3,90€, ma l'hanno fatta pagare 4,30€; tutto sommato, l'edizione è ben curata in tutto, tranne che per alcune traduzioni tecniche non riuscite particolarmente bene. Infine, questo è un manga che consiglio a tutti.
Matsuri Special mi ha entusiasmato sin dal primo numero, perché è un manga un po' insolito che tratta un argomento che in Italia non sta vivendo un periodo di grande splendore come una volta, ma riesce comunque ad rapire il lettore infarcendo la trama con dello shojo.
L'edizione della Panini è quella da 3,90€, ma l'hanno fatta pagare 4,30€; tutto sommato, l'edizione è ben curata in tutto, tranne che per alcune traduzioni tecniche non riuscite particolarmente bene. Infine, questo è un manga che consiglio a tutti.
Matsuri Special è un manga assai particolare.
Proviene da <u>Shonen</u> Jump, quindi si tratta inequivocabilmente di un fumetto scritto per un pubblico maschile sulla rivista di fumetti per ragazzi (maschi) forse più popolare dell'intero Giappone. Tuttavia, l'autrice, Yoko Kamio, è specializzata in shojo manga, e sia lo stile di disegno che l'impostazione della storia sono ben più simili a un fumetto per ragazze che ad uno shonen sentimentale.
Matsuri Hanyu è una ragazza allegra e normalissima, che sogna l'amore del bel Wataru Morokado, incallito playboy tipica incarnazione del fighetto freddo e odioso da shojo manga che non fila neppure di striscio la nostra protagonista. Protagonista che, all'insaputa di tutti i suoi compagni di classe, nasconde un segreto che la rende particolare: ha infatti una doppia vita. Di giorno è una studentessa come tante, di sera, con una bella mascherina alla Tuxedo Kamen sul volto, si trasforma in Honey Princess, scalcinata lottatrice di wrestling che lotta per riscattare i debiti contratti dalla palestra del padre, l'ex wrestler professionista Honeygang.
Tutto fila liscio sino all'arrivo nella scuola di Matsuri di un nuovo compagno di classe, il teppista Shigematsu Arata, preceduto da una fama di rissaiolo impenitente ma in realtà ragazzo di buon cuore nonché sfegatatissimo di Honeygang e follemente innamorato della figlia Honey Princess.
Matsuri Special è una storia davvero piacevole e scanzonata, che gioca con i classici meccanismi e stilemi dello shojo manga come il triangolo amoroso o il figone bellissimo e odioso con grande brio riuscendo a imbastire una vicenda dalle premesse molto originali che si fa apprezzare sia da un pubblico femminile che da quello maschile.
I personaggi della storia sono tutti molto simpatici (ok, Wataru Morokado no...) ed anche ben caratterizzati a livello psicologico. Ad esempio la protagonista Matsuri attraversa un chiarissimo percorso di formazione ed evoluzione caratteriale nel corso della storia, che la porta a diventare, da ragazzina che pratica il wrestling controvoglia ed è solo desiderosa di un po' di femminilità nella sua vita, una ragazza matura e consapevole che sa giudicare le persone, comprende le loro scelte ed è capace di farne di molto importanti riguardo la propria vita.
Matsuri Special si rivela dunque essere una storia molto frizzante e piacevole, che vuole raccontarci d'amore ma lo fa inserendo nella narrazione anche un elemento inusuale per un'autrice shojo, quello del wrestling, che sicuramente dà brio e originalità al tutto. Altri temi trattati egregiamente dall'autrice sono quelli dell'amicizia e del rapporto genitori-figli, quest'ultimo in maniera davvero profonda.
Si tratta dunque di un manga inaspettatamente bello, che, pur nella sua semplicità, non delude ma intrattiene in maniera simpatica e anche coinvolgente il lettore, che si troverà immediatamente a suo agio con questa simpatica e inusuale protagonista dalla doppia vita e con gran parte degli altri personaggi.
Dovendo trovare un difetto alla storia, questi sarebbero i disegni, che di per sé non hanno nulla di originale (è un tipico stile da shojo moderno come ce ne sono migliaia) né sono particolarmente belli o attraenti. Tuttavia, se uno stile del genere può andar bene per una storia d'amore fra i banchi di scuola pubblicata sul Ribon o sul Margaret del caso, in un manga come Matsuri Special fa storcere un po' il naso. In una storia come questa, che parla di wrestling e dunque mostra in continuazione muscoli e lottatori nerboruti, dispiace assai che Yoko Kamio non rinunci a una certa bellezza e leggiadria nel tratto, nel rappresentarli, non riuscendo dunque a donare quella possanza e quella rude virilità che un lottatore di wrestling dovrebbe emanare di default e che invece è visibile a chiare lettere in moltissimi altri wrestlers a fumetti. I wrestlers di Matsuri Special sono invece dotati di un fisico leggiadro e magro, nonché di bei faccini da shojo manga, e difficilmente li immagineremmo vincitori se dovessero scontrarsi con altri loro più illustri colleghi come l'Uomo Tigre, Mike Haggar o Zangief. È comunque una piccolezza, che dà un po' fastidio ma non impedisce di godersi una storia bella e frizzante come questa.
Consiglio dunque Matsuri Special a chi voglia una bella storia d'amore disimpegnata e divertente, ma che sappia comunque il fatto suo.
Proviene da <u>Shonen</u> Jump, quindi si tratta inequivocabilmente di un fumetto scritto per un pubblico maschile sulla rivista di fumetti per ragazzi (maschi) forse più popolare dell'intero Giappone. Tuttavia, l'autrice, Yoko Kamio, è specializzata in shojo manga, e sia lo stile di disegno che l'impostazione della storia sono ben più simili a un fumetto per ragazze che ad uno shonen sentimentale.
Matsuri Hanyu è una ragazza allegra e normalissima, che sogna l'amore del bel Wataru Morokado, incallito playboy tipica incarnazione del fighetto freddo e odioso da shojo manga che non fila neppure di striscio la nostra protagonista. Protagonista che, all'insaputa di tutti i suoi compagni di classe, nasconde un segreto che la rende particolare: ha infatti una doppia vita. Di giorno è una studentessa come tante, di sera, con una bella mascherina alla Tuxedo Kamen sul volto, si trasforma in Honey Princess, scalcinata lottatrice di wrestling che lotta per riscattare i debiti contratti dalla palestra del padre, l'ex wrestler professionista Honeygang.
Tutto fila liscio sino all'arrivo nella scuola di Matsuri di un nuovo compagno di classe, il teppista Shigematsu Arata, preceduto da una fama di rissaiolo impenitente ma in realtà ragazzo di buon cuore nonché sfegatatissimo di Honeygang e follemente innamorato della figlia Honey Princess.
Matsuri Special è una storia davvero piacevole e scanzonata, che gioca con i classici meccanismi e stilemi dello shojo manga come il triangolo amoroso o il figone bellissimo e odioso con grande brio riuscendo a imbastire una vicenda dalle premesse molto originali che si fa apprezzare sia da un pubblico femminile che da quello maschile.
I personaggi della storia sono tutti molto simpatici (ok, Wataru Morokado no...) ed anche ben caratterizzati a livello psicologico. Ad esempio la protagonista Matsuri attraversa un chiarissimo percorso di formazione ed evoluzione caratteriale nel corso della storia, che la porta a diventare, da ragazzina che pratica il wrestling controvoglia ed è solo desiderosa di un po' di femminilità nella sua vita, una ragazza matura e consapevole che sa giudicare le persone, comprende le loro scelte ed è capace di farne di molto importanti riguardo la propria vita.
Matsuri Special si rivela dunque essere una storia molto frizzante e piacevole, che vuole raccontarci d'amore ma lo fa inserendo nella narrazione anche un elemento inusuale per un'autrice shojo, quello del wrestling, che sicuramente dà brio e originalità al tutto. Altri temi trattati egregiamente dall'autrice sono quelli dell'amicizia e del rapporto genitori-figli, quest'ultimo in maniera davvero profonda.
Si tratta dunque di un manga inaspettatamente bello, che, pur nella sua semplicità, non delude ma intrattiene in maniera simpatica e anche coinvolgente il lettore, che si troverà immediatamente a suo agio con questa simpatica e inusuale protagonista dalla doppia vita e con gran parte degli altri personaggi.
Dovendo trovare un difetto alla storia, questi sarebbero i disegni, che di per sé non hanno nulla di originale (è un tipico stile da shojo moderno come ce ne sono migliaia) né sono particolarmente belli o attraenti. Tuttavia, se uno stile del genere può andar bene per una storia d'amore fra i banchi di scuola pubblicata sul Ribon o sul Margaret del caso, in un manga come Matsuri Special fa storcere un po' il naso. In una storia come questa, che parla di wrestling e dunque mostra in continuazione muscoli e lottatori nerboruti, dispiace assai che Yoko Kamio non rinunci a una certa bellezza e leggiadria nel tratto, nel rappresentarli, non riuscendo dunque a donare quella possanza e quella rude virilità che un lottatore di wrestling dovrebbe emanare di default e che invece è visibile a chiare lettere in moltissimi altri wrestlers a fumetti. I wrestlers di Matsuri Special sono invece dotati di un fisico leggiadro e magro, nonché di bei faccini da shojo manga, e difficilmente li immagineremmo vincitori se dovessero scontrarsi con altri loro più illustri colleghi come l'Uomo Tigre, Mike Haggar o Zangief. È comunque una piccolezza, che dà un po' fastidio ma non impedisce di godersi una storia bella e frizzante come questa.
Consiglio dunque Matsuri Special a chi voglia una bella storia d'amore disimpegnata e divertente, ma che sappia comunque il fatto suo.
Premetto che di solito sono abbastanza restio a leggere tutti gli shoujo in genere o shounen scritti da autrici che fino a quel momento hanno scritto solo ed esclusivamente shoujo super-sdolcinati.
Quando ho visto per caso questo volume l'ho preso in mano e i disegni erano in chiaro stile shoujo, però ho visto che era stato pubblicato da Weekly Shounen Jump e, visto che ho fatto voto di prendere tutti i manga che escono sulla suddetta rivista l'ho preso. Beh, che bella sorpresa!
Il manga parla di Matsuri, una liceale che pratica segretamente il wrestling a livello professionistico. Un giorno però viene scoperta da un suo compagno di classe e allora la faccenda si fa complicata.
L'idea di base mi ricorda molto One Pound Gospel di Rumiko Takahashi (solo che lo sport era la boxe), altro manga che per la sua atipicità mi era piaciuto alquanto.
Ovviamente è un manga per nulla impegnativo, molto scorrevole da leggere e con tavole leggere che non stancano gli occhi; anche se ogni tanto qualche tratto tipico dei manga per ragazze salta fuori.
In sintesi:
TRAMA: 9, leggera, spensierata, con un bel po' di umorismo dentro. Ovviamente c'è anche la storiella d'amore dentro, però non è per nulla mielosa.
DISEGNI: 8, disegni palesemente da shoujo manga, dal tratto leggero e poco impegnativo. Visto che la mangaka disegna prevalentemente fumetti per ragazze non ci si può aspettare altro ovviamente.
PERSONAGGI: 9, tutti caratterizzati molto bene e esilaranti al punto giusto; ma seri quando ce n'è bisogno (quasi mai).
CONCLUSIONE: 8. Leggete tranquillamente questo manga quando volete qualcosa di poco impegnativo ma che vi faccia sorridere e passare del tempo allegramente.
Quando ho visto per caso questo volume l'ho preso in mano e i disegni erano in chiaro stile shoujo, però ho visto che era stato pubblicato da Weekly Shounen Jump e, visto che ho fatto voto di prendere tutti i manga che escono sulla suddetta rivista l'ho preso. Beh, che bella sorpresa!
Il manga parla di Matsuri, una liceale che pratica segretamente il wrestling a livello professionistico. Un giorno però viene scoperta da un suo compagno di classe e allora la faccenda si fa complicata.
L'idea di base mi ricorda molto One Pound Gospel di Rumiko Takahashi (solo che lo sport era la boxe), altro manga che per la sua atipicità mi era piaciuto alquanto.
Ovviamente è un manga per nulla impegnativo, molto scorrevole da leggere e con tavole leggere che non stancano gli occhi; anche se ogni tanto qualche tratto tipico dei manga per ragazze salta fuori.
In sintesi:
TRAMA: 9, leggera, spensierata, con un bel po' di umorismo dentro. Ovviamente c'è anche la storiella d'amore dentro, però non è per nulla mielosa.
DISEGNI: 8, disegni palesemente da shoujo manga, dal tratto leggero e poco impegnativo. Visto che la mangaka disegna prevalentemente fumetti per ragazze non ci si può aspettare altro ovviamente.
PERSONAGGI: 9, tutti caratterizzati molto bene e esilaranti al punto giusto; ma seri quando ce n'è bisogno (quasi mai).
CONCLUSIONE: 8. Leggete tranquillamente questo manga quando volete qualcosa di poco impegnativo ma che vi faccia sorridere e passare del tempo allegramente.
Matsuri Special è stato pubblicato su Jump, ma non dovete farvi trarre in inganno: si tratta di uno shojo in cui la tematica sportiva (il wrestling) è solo un pretesto che fa da contorno ad una tradizionale storia d'amore. Anche i disegni sono al 100% da manga shojo ed inizialmente mi hanno abbastanza disturbato (sono decisamente fuori tono per un manga sportivo), ma poi mi ci sono abituato. Avendo premesso che è necessario valutare Matsuri Special come uno shojo e non come uno shonen, devo dire che il mio giudizio è sostanzialmente positivo. È vero, sicuramente questo non è uno dei manga più profondi che leggerete ed anche i personaggi non sono particolarmente originali; eppure, nonostante tutto è un manga che si legge piacevolmente.
La protagonista di giorno è una studentessa bruttina ed insignificante, ma di sera è una lottatrice di wrestling professionista e di notte le capita anche di esibirsi come superoina mascherata che mena i malvagi e salva il compagno di classe bellone. Questi, che l'ha sempre trattata malissimo nella sua identità di tutti i giorni, si innamora perdutamente della sua salvatrice mascherata. Per rendere le cose più interessanti c'è un triangolo amoroso tra il bellone (antipatico) e un bel tenebroso (che si scoprirà essere di buon cuore) che è anche un fanatico del wrestling.
La storia non è certo il massimo dell'originalità ma si legge bene, è adatta a tutte le età e non ha grossi difetti. Ha anche il vantaggio di essere relativamente breve (quattro volumi) che è lo spazio giusto per una trama semplice di questo tipo. Quello che mi è piaciuto di meno sono i disegni, ma io non sono troppo pignolo sull'aspetto grafico, e la protagonista mi è pure simpatica, motivo per cui assegno volentieri un 7 come voto complessivo.
La protagonista di giorno è una studentessa bruttina ed insignificante, ma di sera è una lottatrice di wrestling professionista e di notte le capita anche di esibirsi come superoina mascherata che mena i malvagi e salva il compagno di classe bellone. Questi, che l'ha sempre trattata malissimo nella sua identità di tutti i giorni, si innamora perdutamente della sua salvatrice mascherata. Per rendere le cose più interessanti c'è un triangolo amoroso tra il bellone (antipatico) e un bel tenebroso (che si scoprirà essere di buon cuore) che è anche un fanatico del wrestling.
La storia non è certo il massimo dell'originalità ma si legge bene, è adatta a tutte le età e non ha grossi difetti. Ha anche il vantaggio di essere relativamente breve (quattro volumi) che è lo spazio giusto per una trama semplice di questo tipo. Quello che mi è piaciuto di meno sono i disegni, ma io non sono troppo pignolo sull'aspetto grafico, e la protagonista mi è pure simpatica, motivo per cui assegno volentieri un 7 come voto complessivo.
La mia primi miniserie manga che leggo e l'ho trovata piacevole e divertente, almeno dopo i primi 2 numeri. Manga di 4 uscite, racconta della studentessa liceale Matsuri: all'apparenza sembrerebbe una normale quindicenne, ma dopo la scuola diventa una wrestler per la compagnia di suo padre, ex wrestler che gestisce una palestra. Matsuri, seppur molto dotata, non si impegna e raccatta molte sconfitte; innamorata di Wataru, suo compagno di classe, cerca di farsi notare, ma nel frattempo conoscerà Shigematsu, appena trasferito nello stesso liceo di Matsuri è un gran fan di suo padre. Non vi dico altro perché ho già detto molto, ma ve lo consiglio, i disegni non sono un capolavoro ma neanche brutti, la storia piacevole e scorrevole.