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Irene Tempesta

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Finalmente sono riuscita a recuperare "La Stirpe della Sirena" con una nuova edizione della Star comics, ma ahimè sono rimasta un pò delusa.
La trama non è innovativa, a tratti piatta, banale e parecchio scontata, soprattutto per il finale.

I disegni sono molto belli, il tratto pulito e preciso.
La trama ruota intorno al dilemma tra salvaguardia ambientale o capitalismo e ritorno economico.

In un paesino caratteristico vicino al mare viene custodito un uovo di umibito (persona mitologica metà umana e metà pesce), esso viene custodito da generazioni nella famiglia di Yosuke , il protagonista.
Suo nonno promise ad un umibito di conservarlo con cura dentro un tipico tempio scintoista, per poi riconsegnarlo al mare dopo sessant'anni, ma l'imprenditore Ozaki vorrebbe valorizzare il paese costruendo un enorme resort senza dare peso all'impatto sull'ambiente e delle tradizioni del posto, i pescatori insorgono, e una volta messi gli occhi sull'uovo di umibito Ozaki, da buon imprenditore, ne vede una possibile fonte di guadagno senza pensare alle leggende legate ad esso e il delicato equilibro che esso ha col paese e la natura del luogo.
Temi del genere sono già stati trattati innumerevoli volte e le azioni di Yosuke e compagni sono risultate da subito fin troppo prevedibili.
Il mio voto arriva appena alla sufficienza sia per i disegni che per la trama.
Lo consiglio a chi desidera una lettura lineare e semplice e agli amanti di Satoshi Kon.

Utente61949

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Utente61949

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Per i più il nome di Satoshi Kon viene giustamente associato al mondo dell'animazione, un piacevole scoglio che ogni vero appassionato di anime si trova prima o poi ad affrontare, per fortuna oserei dire. Non tutti sanno però che il compianto regista ha iniziato la sua carriera attraverso carta e pennino. Nel 1990 comincia la sua prima serializzazione su rivista proprio con La stirpe della sirena, scoprendo direttamente lo stress e i duri ritmi imposti dalle scadenze.

Dimenticatevi il leit motiv basato sul flebile confine tra sogno e realtà che lega la maggior parte delle opere di Kon, ne La stirpe della sirena la realtà è totalmente predominante mentre la sceneggiatura è quanto di più semplice e lineare si possa chiedere. Nonostante le differenze con i suoi lavori successivi, è già possibile intravedere il talento nel raccontare storie del regista di Perfect Blue, malgrado alcune limitazioni dovute probabilmente ai tempi serrati e all'inesperienza.
La trama verte intorno a un uovo di sirena, custodito da generazioni all'interno di un tipico tempio scintoista situato in un piccolo paese rurale bagnato dal mare. L'uomo che anni addietro ricevette l'uovo da un umibito (un essere per metà umano e per metà pesce) promise di preservarlo con cura e riconsegnarlo alle acque ogni sessant'anni, ricevendo in cambio un mare perennemente calmo e ricco di pesci. Oggigiorno però il fragile equilibrio viene messo a rischio dall'arrivo del signor Ozaki, ricco imprenditore dedito a riqualificare il paesino mediante la costruzione di un enorme resort e varie attrazioni turistiche, senza curarsi minimante dell'ambiente e delle tradizioni del posto, vedendo infine nel prezioso uovo una nuova possibile forma di guadagno. L'economia del luogo fatta di minuscole attività e di pesca viene messa in crisi, dividendo la popolazione tra chi è favorevole e chi contrario alle idee di rinnovo portate da Ozaki. Il protagonista, Yosuke, figlio dell'attuale sacerdote del tempio con il compito di custodire al sicuro da occhi indiscreti la reliquia sferica, si ritroverà ad affrontare il cambiamento del rapporto tra il suo piccolo paese e l'ambiente marittimo circostante, sperimentando sulla propria pelle sia l'ira che la benevolenza della natura.

Il manga pone attenzione a sottolineare l'importanza delle tradizioni e di come sia facile dimenticarsi di esse con l'avanzare incessante del progresso. La globalizzazione incontrollata e il capitalismo sfrenato minano pericolosamente il legame tra uomo e natura, portando il primo a preferire il ritorno economico piuttosto della salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente in cui egli stesso vive. Kon esprime tutto questo in modo diretto, senza fronzoli, non a caso è proprio la tematica ambientalista ad essere il vero protagonista dell'opera, a cui ruotano attorno situazioni di vita quotidiana e una piccola dose di romanticismo.
La domanda che sorge spontanea durante la lettura non è tanto: cos'è il progresso? Ma invece: per chi è il progresso? Stravolgere un paese rurale attraverso una rapida modernizzazione forzata non necessariamente rappresenta la forma di progresso più adatta per i cittadini che lo abitano o per il paesaggio circostante. Gli investitori basano tutto secondo i propri interessi mentre attività locali, tradizioni e luoghi appartenenti ai ricordi di ognuno scompaiono sotto una fredda e apatica struttura di cemento grigio.
Kon porta a riflettere ma non dà soluzioni concrete, un po' perché la questione è davvero molto complicata e variegata per rinchiuderla in un volumetto di duecento pagine, un po' a causa della poca esperienza dell'autore durante la pubblicazione. Oltre a questo, la seconda parte del manga risente di qualche ingenuità di troppo, con un finale che non riesce ad essere incisivo, anzi, tutto sembra risolversi in modo fin troppo sbrigativo.

L'acerbità di Kon si nota anche a livello visivo, specialmente in alcune tavole dove gli sfondi appaiono scarni e certe proporzioni discutibili. Il suo tratto risulta comunque pulito, con linee che ricordano lo stile di Otomo, in aggiunta a efficaci inquadrature che presagiscono già un talento destinato a sbocciare completamente negli anni successivi.

La riedizione di Star Comics tende ad apparire piuttosto basic, con un rapporto qualità/prezzo non dei migliori vista l'assenza di sovracopertina e una qualità medio/bassa della carta utilizzata. Come extra troviamo una selezione di affascinanti frontespizi in bianco e nero illustrati da Kon, un capitolo bonus decisamente trascurabile e una breve postfazione a cura del mangaka.

Tirando le somme, La stirpe della sirena non è un manga esente da critiche, difficilmente può reggere il confronto con i lavori più consapevoli del suo autore, tuttavia grazie a una combinazione ben equilibrata di spontaneità e semplicità è riuscito a catturare l'attenzione e la curiosità del sottoscritto, dandomi la possibilità di conoscere un ulteriore aspetto dell'eredità artistica lasciataci da Kon.


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kirk

Volumi letti: 0/1 --- Voto 7,5
Conoscevo Satoshi Kon per il manga “Word Apartment Horror” comparso su Kappa Magazine, così quando i kappa boys decisero di fare un concorso su "Decidi tu la Kappa sorpresa" fra 4 manga (uno proposto da ognuno dei Kappa Boys) io non ho votato questo manga… il fato volle che però alla fine arrivassero in Italia tre su quattro di quei titoli: il primo è "Office Rei" uscito su Kappa Magazine, il secondo è il bellissimo “Passa una ragazza alla moda” uscito su Amici, terzo il manga di cui sto per parlare e infine quarto, ed unico “bocciato” l’horror "Hell’s Madonna".
Come dicevo il primo incontro sulle pagine di Kappa Magazine con Satoshi Kon mangaka non era stato soddisfacente ma “La Stirpe della Sirena” è composto di un solo volumetto sia pure di 7.000 lire: ora dirò che effetto ha avuto su di me la rilettura, un effetto positivo nonostante non apprezzi lo stile con cui l’autore disegna gli esseri umani. Che non sia un incapace si vede da come gioca con l’acqua, il movimento dei pesciolini, quando la torcia cade nel mare e illumina la sirena, le luci, le ombre…
Certo la cosa si poteva sviluppare diversamente e 200 e passa pagine sono poche per la carne al fuoco, per carità il canovaccio funziona ma in alcuni punti servirebbe soffermarsi su una situazione con una pagina in più, ma nessuno può negare la delicatezza e la semplicità di questa storia a sfondo ecologico: un paesino che si regge sulla pesca e dal bellissimo paesaggio sta per essere trasformato in una stazione balneare, un tempio in cui viene custodita una reliquia: un uovo di sirena simbolo del patto fra il tempio shintoista e i kami del mare… credere o non credere? Lasciare tutto come era o rinnovarsi, entrare nel mondo contemporaneo dove la natura viene seviziata o convivere con essa come da generazioni?


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Mandelin

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Sapevo di questo volumetto e tuttavia, senza che avessi intenzione di cercarlo, me lo sono ritrovato di fronte come usato in uno scaffale della mia libreria di fiducia, non potevo non prenderlo.
Come altre opere dello stesso autore (ad oggi non le ho ancora lette tutte) pure questa è una benedizione per gli occhi, incantati pagina dopo pagina dalle linee morbide che plasmano languidamente, senza apparenti forzature, i volti e i corpi come in generale gli ambienti. La natura la fa da padrona e ovviamente sono molti gli scorci col mare come protagonista. Il realismo del disegno di Satoshi Kon si nota qui soprattutto nell'infrangersi delle onde, nella spuma rigogliosa dei fiotti marini e nella trasparenza dell'acqua. Ahimè, la spropositata genialità di questa tecnica grafica non si traduce in un'altrettanta lucidità nello svolgere il filo degli eventi. Il problema principale sembra essere quello di un troppo repentino cambio di scene spesso animate da dialoghi inconcludenti, sembra quasi che l'autore abbia deciso all'ultimo momento di fare dei tagli al copione per far entrare tutto in un unico volumetto. Esempio di ciò il momento in cui i due giovani protagonisti, Yosuke e Natsumi, si trovano nella stanza di lui e hanno una discussione che si esaurisce nell'arco di poche vignette, nonostante si avverta che il contenuto richiederebbe più tempo. Il tutto finisce con una domanda e, girata pagina, non troviamo la risposta bensì un cambio di scena e di eventi. In questo episodio come in altri, poi, si intuisce un certo interesse della ragazza nei confronti di Yosuke ma tale sfumatura nel loro rapporto non viene approfondita abbastanza, per cui alla fine non si capisce bene se siano amici o se nasca qualcosa di più (per un romanticone come me questo è un aspetto importante). La figura della sirena, infine, è quella ben tratteggiata di una creatura misteriosa simile ad una dea, con poteri soprannaturali e un'inaspettata fiducia nei confronti dell'uomo: è infatti da lungo tempo che le uova della sirena vengono affidate al sacerdote del villaggio teatro della vicenda, per poi essere recuperate ogni sessant'anni. Mi pare comunque che la leggenda non entri nel vivo e i pochi dati che abbiamo su di essa, senza le dovute spiegazioni, la rendono forse un tantino assurda, o perlomeno poco accattivante.
Consiglio dunque "La stirpe della sirena" in quanto opera pregevole e bella da guardare, ma non altrettanto da leggere. Grazie a chi legge, a presto!


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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Soltanto di recente ho scoperto che il compianto Satoshi Kon fosse anche un mangaka prima di diventare il celebre e acclamato regista di film (Perfect Blue, Tokyo Godfathers, giusto per citare i miei preferiti) e serie d'animazione (Paranoia Agent) che più o meno tutti conosciamo. Incuriosito da ciò, ho intrapreso la lettura di La stirpe della sirena, volume unico uscito nel 1990 ed edito in Italia dalla Star Comics quando ancora c'erano le lire. Tutto sommato, l'impressione che ne ho avuto è stata positiva.

La vicenda ruota attorno all'uovo di sirena che si tramanda di padre in figlio da sessant'anni nella famiglia di Yosuke, il nostro giovane protagonista. Naturalmente tutti tranne il nonno, ovvero colui che stipulò un patto con la sirena, sono convinti si tratti di una leggenda e il padre di Yosuke, forte di questa convinzione e aiutato da alcuni loschi individui interessati al mero profitto, decide di cogliere l'occasione per trasformare la ridente cittadina marittima in una meta turistica super attrezzata e affollata, la cui attrazione principale sarebbe ovviamente l'uovo in questione. Intanto, mentre Yosuke vede di sfuggita forme strane e inquietanti nelle acque della baia, il patto sta per scadere e la situazione comincia a precipitare sempre di più fino a quando...

Sono piuttosto soddisfatto del character design e dello stile in generale: le tavole sono sempre ordinate senza particolari tagli di vignette (mi ha ricordato lo stile di Taniguchi) e i personaggi sono semi-realistici e dettagliati, così come gli ambienti e i fondali. Plauso particolare per l'acqua e i relativi effetti di luci e ombre: per fare un esempio, a un certo momento una torcia cade in acqua e illumina qualcosa sotto a una barca. Tutto ciò è reso così bene che fa quasi impressione, come se ci trovassimo davvero su quella barca, testimoni dell'intrinseco senso di ignoto del mare. A livello di sceneggiatura la storia scorre bene, ma personalmente ho sempre rimproverato a Kon una certa dose di ellissi fastidiose nel passaggio da un argomento all'altro. Con questo non voglio dire che ci siano lacune nell'intreccio o sbalzi temporali esagerati, solo ho avuto l'impressione che ci fossero dei vuoti tra le diverse sequenze. Comunque, detto questo, mi sento di consigliare questo piccolo gioiellino agli appassionati di Kon regista e anche a chi vuole trascorrere tranquillamente un paio d'ore leggendo una storia semplice ma gradevole.


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Nyx

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Da grandissimo estimatore di miti e leggende mi approccio ad opere di questo tipo sempre con rinnovato entusiasmo eppure (seppur raramente) talvolta le mie speranze vengono disilluse, ed è proprio il caso de "La Stirpe della Sirena". Provenivo dalla lettura di un'opera in tre volumi, ben più affascinante, conosciuta col nome de "La saga delle sirene" di Rumiko Takahashi che approccia l'argomento sirene in modo completamente diverso e nettamente più intrigante rispetto al manga di Satoshi Kon.

La trama è tremendamente lenta e noiosa, le fasi un po' più movimentate sono state arrangiate in modo mediocre, quasi forzato e anche per questo motivo l'opera non riesce a risollevarsi neanche durante questi sporadici frangenti ma anzi, mostra imbarazzanti limiti anche sotto il punto di vista narrativo. Il disegno purtroppo non è dei migliori, abbiamo a che fare con uno stile che sembra quasi più simile a quello di un fumetto americano che non di un manga, senza contare che stiamo parlando di un'opera con oltre vent'anni, i dettagli sono molto curati ma è proprio lo stile del tratto a non piacermi affatto.
L'opera in questione vorrebbe basare le sue "fondamenta" sulla profondità, sulla riflessione e su una morale di base ma fallisce discretamente in ogni direzione la si voglia guardare, non riesce ad essere abbastanza "intenso" da far fiorire le emozioni che avrebbero dovuto pervadere il lettore. Credo di aver compreso a fondo l'idea narrativa dell'autore e penso che se avesse optato per un altro tipo di sviluppo l'opera sarebbe potuta uscire di molto migliore, mancava forse un'ispirazione più profonda ma non escludo neanche la probabilità che con maggior spazio narrativo si sarebbe potuto fare di meglio, in altre parole forse il singolo volumetto stava un po' stretto ad una trama di questo genere. Un racconto dunque che non solo andava approcciato in modo diverso ma che si sarebbe potuto sviscerare e approfondire molto meglio di quanto non è stato fatto, allora sarebbe potuto diventare qualcosa d'interessante.

L'edizione è quasi la classica by Star Comics ma con uno spessore maggiore di pagine, buona la rilegatura che non cede anche dopo anni di utilizzo.

Il mio voto, a conti fatti, può essere solo un 5 scarso.
Non me la sento di assegnarle un 4 ma, nel complesso, posso dire che si tratti di un'opera che mi ha deluso profondamente.


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Pierpyx

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Un volume unico del famoso regista Satoshi Kon. Un'opera leggera, ma allo stesso tempo profonda. Si riflette sullo sviluppo e sul suo impatto con l'ambiente. Al centro la storia, forse la leggenda di una sirena e una tradizione portata avanti dal tempio di un paesino.

È un volume molto piacevole, reso tale anche del tratto dell'autore molto delicato e semplice. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo in quanto l'edizione, modesta ma sufficiente, della Star Comics va di pari passo con il modico prezzo. Lo consiglierei vivamente, forse l'unico ostacolo è la sua reperibilità.

Utente1594

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Utente1594

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
“La Stirpe della Sirena” è una delle due opere di Satoshi Kon portate anche in Italia presso Star-Comics. Volume unico dal tono estivo e spensierato: un fumetto perfetto da leggere in ambiente vacanziero, propone una trama non troppo complicata e adatta a divertire ed emozionare il lettore per tutta la lettura.

La storia è una fiaba ecologica caratterizzata da una narrazione delicata quanto avvincente nell’avanzare della trama. Yosuke, ragazzo di una città marittima che basa l’economia sui “doni” del mare, è il figlio di un sacerdote scintoista con il compito di proteggere un tempio e venerarne il contenuto: un uovo di sirena tramandato da generazioni e generazioni. Infatti leggenda vuole che l’uovo sia stato raccolto da un antenato della famiglia di Yosuke che decise, con un patto fatto alla sirena madre, di venerarlo con varie cerimonie religiose. Così facendo il mare si sarebbe calmato da uno stato burrascoso, tornando pescoso. Purtroppo con l’avanzare del tempo le credenze popolari tendono a morire, lasciandosi sostituire dalle invenzioni moderne e dal procedere, irrefrenabile, della tecnologia.

Kon mostra con grande capacità narrativa un “faccia a faccia” tra la modernizzazione d’una piccola città - causata dalla crisi economica - e la natura, rappresentata con imponenza dal mare. Il tema, tanto caro ad illustri autori come Miyazaki ed Otomo, non è tra i più originali e, mostra qualche punto debole: la caratterizzazione dell’antagonista, per esempio, sa di già visto e non è tanto incisiva quanto dovrebbe essere. Contrariamente l’elemento leggendario che circonda l’uovo della sirena e il mare stesso, viene perfettamente rappresentato con inquadrature evocative e un’atmosfera di profondo rispetto nei loro confronti.

Il tratto del maestro Satoshi Kon è pulito, ben dettagliato e delineato; capace di affrontare qualsiasi situazione richieda la storia con professionalità; i campi lunghi sono un piacere da guadare - se lo farete su una spiaggia, in vacanza, avrà un impatto ancora più piacevole - e, cosa che ho gradito tantissimo, gli aspetti dei protagonisti non vengono mai stilizzati o resi “buffi” con lo scopo d’alleggerire la lettura. Quindi, grande realismo.

L’edizione della Star-Comics è molto semplice: non tenta d’elevarsi oltre il contenuto, finendo per valorizzarlo maggiormente. Pagine chiare, buona rilegatura - ancora solida seppure il volume sia del ’98 -, lettura “occidentale” - unico punto debole, infatti a volte tende a complicare la lettura - e un prezzo contenuto. In tutta sincerità trovo orrendo il font del titolo di copertina, ma è soltanto un mio parere.

Complessivamente un’opera che consiglio, non solo perché stiamo parlando di Satoshi Kon, grandissimo regista dolorosamente <a href="http://www.animeclick.it/news/25920-si-e-spento-a-46-anni-il-pluripremiato-regista-satoshi-kon"> morto</a> nell’Agosto 2010, ma perché è un fumetto evocativo, toccante e capace di emozionare. Emozionare senza mostrare più del dovuto, in cui non è l’azione a coinvolgere il lettore, ma i rapporti umani, i rapporti tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e le leggende marittime, tra l’uomo e se stesso. Ma questo, per chi conosce il maestro, non è certo una novità.