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Dome96

Volumi letti: 26/26 --- Voto 7
Opera entusiasmante, avrebbe reso davvero di più se fosse stata a colori (davvero rara come cosa, purtroppo!) visti i poteri dei protagonisti, ma rimane comunque apprezzabile nell'intramontabile bianco e nero. Divertenti e non eccessive le scene “chibi” tra i personaggi e interessante la trama, favorita da un'ottima crescita dei protagonisti con i rispettivi poteri (menzione d'onore per alcuni di essi che sfruttano addirittura effetti reali della fisica). Sarebbe un must se non si perdesse malamente nella parte finale, dove sembra si voglia allungare il brodo il più possibile, rendendo il tutto stucchevole e quindi facendoci dimenticare quanto in realtà fosse ben fatto. In definitiva, da leggere prima o poi perché merita, ma tranquilli, non mettetelo per forza come primo nella lista "to read".


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Oblivioner

Volumi letti: 6/26 --- Voto 6
Akimine Kamijyo, celebre mangaka autore dell'altrettanto celebre "Samurai Deeper: Kyo", ritorna sulla scena con un manga destinato a far discutere, "Code: Breaker".

Questo Shounen di ben 26 volumi racconta le vicende di Sakura Sakurakouji, ragazza ingenua e con uno spiccato senso di giustizia, che improvvisamente vede sconvolta la sua finora pacifica esistenza non appena scopre l'esistenza dei fantomatici Code: Breaker, coloro che non esistono. Costoro giudicano ed eliminano coloro che la legge non può giudicare e protoggono quelli che la legge non riuscirebbe a proteggere. Uno di questi, il vero protagonista del manga, Rei Ogami, finisce per dover sorvegliare Sakura da vicino e a farsi accompagnare nelle sue missioni di assassinio. L'insolito gruppo si accresce con l'arrivo di nemici diversi e altri Code: Breaker, tutti dotati di poteri speciali.

Il disegno sembra essere leggermente cambiato dai tempi di "Samurai Deeper", ma non necessariamente in meglio. Rispetto all'opera precedente i fondali sono meno curati e le ambientazioni ripetitive. Anche i personaggi sembrano avere vivide somiglianze con i protagonisti di "Kyo", non solo estetiche ma anche caratteriali.

Ed è questo il vero e proprio problema di "Code: Breaker". Situazioni, personaggi e intreccio sono terribilmente ripetitivi e sanno di già visto. Sakura Sakurakouji è decisamente l'evoluzione di Yuya. Come lei, ha un seno prosperoso, costante oggetto di battute squallide e fan service spudorato, e una forza spropositata. Rei Ogami, invece è identico a Kyo dagli occhi di demone, solo con meno carisma. Allo stesso modo Toki ricorda da vicino Akira, e Yuki è identico ad Hotaru...insomma, così via.

Se la somiglianza con i personaggi potrebbe essere anche perdonata, è l'intreccio che non convince e copia idee precedenti. Il "Ricercato" viene presentato esattamente come il "Signore" di "Samurai Deeper" e per non rivelare immediatamente il nome viene usato lo stesso escamotage narrativo: "La persona che vai cercando", perifrasi sciocca quanto irritante, è praticamente uguale a "La persona che desideri incontrare"...e ancora una volta Sakura nasconde un passato misterioso (ma che non ricorda), così come Yuya Shiina. Insomma, potrei continuare a lungo su questo tono, elencando le grezze somiglianze di un manga altrimenti più che decente.

Se non avete letto "Samurai Deeper" allora potreste anche non rimanere delusi dalla sua brutta copia, ma, francamente, non vedo perchè non preferire la prima opera di Kamijyo a questa minestra riscaldata. Secondariamente, il volumetto è uno dei peggiori della Planet Manga, e ha il tragico difetto di scollarsi dopo alcune letture. Non ne vale la pena, credetemi.


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Rozen

Volumi letti: 20/26 --- Voto 4
Che dire, ottimo inizio e pessimo sviluppo. Per riassumere quest'opera penso che si possa parlare in questo modo.

La trama, come già detto più e più volte, parla di questi ragazzi (nota bene, sempre adolescenti eh, raramente troviamo anche qualche vero e proprio veterano dall'aspetto anziano in questo tipo di opere) dotati di potere speciale, sotto il soldi di un'organizzazione -Eden- che, dapprima, pare quasi il baluardo incrollabile e splendente di una giustizia suprema, per poi esser scoperta come tutt'altro che giusta, bensì una sorta di insidioso ed intricato complottista dalla dubbia morale, cui intento -comunque ben poco misericordioso o giusto- cambia in continuazione. Penso di non aver mai letto un manga più lunatico e schizofrenico di questo. Lotte tra persone che dapprima si odiano, ed odiandosi collaborano divenendo grandi amici poco dopo. Nemici che provano ad ammazzarti e cinque secondi dopo, con motivi che saltan fuori quasi forzatamente, si parano innanzi al protagonista di turno come il miglior Piccolo per difenderlo, ma non finisce qui; l'amico di prima? Colui che è stato perdonato torna ad esser un efferato nemico, per poi tornare ancora nel gruppo! Gente che ha commesso abomini si trova ad esser riaccettato come se nulla fosse, penso che una frase adatta da fra pronunciare a tali personaggi possa essere "Mi hai rovinato la vita? Massì, due fuochi d'artificio e si torna amici, tanto poi scoprirò che non eri tu o in realtà era un inganno e volevi salvarmi senza nemmeno conoscermi!".
Ma notare bene, questo turbinio insensato di alleanze e lotte -spesso messe solo come tappabuchi per probabile assenza di idee- non è certo il solo punto negativo di questa "opera", che ormai seguo solo per vedere a che punto vuole arrivare!

I personaggi sono di quanto più banale mai visto, copie trite e ritrite di antieroi, soggetti fuori dal mondo, pervertiti, arroganti ragazzetti o le semplici figure troppo buone per esser effettivamente verosimili -vedi Sakura. Eppure, nonostante questa monotonia nelle caratterizzazioni dei principali protagonisti, che di fatto cresce sempre di più, troviamo spesso delle sorte di contraddizioni, tali da far continuamente cambiare le loro azioni in modo quasi insensato! Leggere questo manga equivale ad invocare un mal di testa, a mio parere.
Tra le tante critiche, inoltre, penso che vada citata anche la questione dei power up. Sono pressoché infiniti! Così tanto da diventare nauseanti ed esasperanti. I personaggi non sembrano usare mai una strategia precisa con ciò che hanno, per battere il nemico, ma ad ogni combattimento rivelano un nuovo ed "inaspettato" asso nella manica, facilmente sintetizzabile in un potenziamento del proprio potere. L'autore, probabilmente creando nemici troppo potenti e difficili da buttar giù, non si sforza nemmeno di elaborare una strategia o un qualche lavoro di squadra effettivo tra i suoi personaggi (i quali sembran ripudiare le lotte in coppia o in gruppo, limitandosi in continui 1 vs 1 con vecchi amici o parenti), ma solo continui innalzamenti di poteri che, poco dopo, vengono ancora superati, per poi tornare a crescere, un macello!

Ma continuando le critiche (perché sì, non ho finito), non parliamo del disegno. Lo stile, per la carità, è buono, se non ottimo (a mio avviso), ma diamine, è possibili che non vi sia nemmeno un personaggio vecchio, brutto o sovrappeso in quest'opera?! (Come in tante altre, non fraintendetemi) Insomma, pare che i poteri speciali nascano solo in giovani promettenti ed aspiranti modelli! La gente comune, o i poveri "bruttini" non possono certo aspirare a ruoli di spicco in certe opere. Si tende spesso a commercializzare la propria opera con icone gnocche alla massa, attirando fan dell'immagine, più che dell'opera in sé, ma questo manga vuole esasperare questo fatto, a parer mio, finendo per creare non più un manga di (pessimo) combattimento, ma quasi una sfilata di moda tra giovani più coperti da sangue che da vestiti.

In sunto, un manga da leggere solo se ci si vuole incavolare o, in alternativa, sbavare dietro a qualche "icona sexy" dell'opera.


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Etometsu

Volumi letti: 16/26 --- Voto 7
Code Breaker, che dire?
Un manga originale, ricco d'azione, colpi di scena e vicende interessanti.
Tuttavia dopo la sua partenza col primo volume davvero stravolgente a mia opinione dal 12/13esimo numero ha iniziato a stufarmi, purtroppo.
Non perchè la storia non sia più avvincente, ma semplicemente per i troppi dialoghi superflui che sono subentrati e per la trama troppo "intensa", direi incasinata.
All'inizio era tutto molto semplice ma d'effetto, mentre ora i personaggi sono aumentati di numero a dismisura e sono diminuiti singolarmente d'importanza e questa cosa mi rincresce.
Inoltre in un solo volume hanno improvvisamente inserito una valanga di informazioni ingestibile per il mio cervello... Come dire, o succedono troppe cose troppo in fretta, o in un volumetto intero la storia non avanza, solo chiacchiere!
Speriamo che con l'andare del tempo questi difetti si risolvano perchè Code Breaker è un manga molto notevole e sarebbe un peccato se rovinassero tutto infilandoci dentro troppa megalomania o troppa enfasi.
In poche parole preferirei che tornasse al vecchio stile, per potergli dare il 9 che si meriterebbe invece che un 7!


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dawnraptor

Volumi letti: 17/26 --- Voto 6
Code: breaker è un bellissimo manga che ha l'unico vero torto di allungare troppo il brodo con combattimenti estremi e troppo retorici per i miei gusti. Siccome ciò accade dopo un inizio che avevo trovato molto interessante e particolarmente promettente (sospendendo il giudizio su Sakura che non sopporto), la cosa mi ha fatto imbufalire alquanto. Penso che sia il modo più onesto per descrivere il motivo per cui ne parlerò male.

Partendo dall'abusato concetto della punizione estrema dell'estrema malvagità da parte di un antieroe che si rende a sua volta scellerato eliminando i cattivi, unito all'usuale ricerca della vendetta per una tragedia del passato, si sviluppa un manga molto interessante, nei suoi alti e bassi. Per la prima cinquantina di capitoli, almeno. Siamo generosi, per la prima ottantina, quando si chiude la prima parte della storia. Poi, è il diluvio.

Se credevo di aver visto il peggio degli improbabili e ossessivi balletti di alleanze nella saga di Gundam Wing, era solo perché ancora non ero approdata qui. Mai finora avevo visto tanta pervicacia nel far combattere tutti contro tutti: nemici, amici, alleati, fratelli. Attento, personaggio di Code: breaker, perché chi ti protegge fra un secondo ti attaccherà, e magari invece ti aiuterà chi un attimo fa stava cercando di ucciderti! Schizofrenica sarabanda di combattimenti assurdi, sempre più sanguinosi, protratti e logorroicamente iperbolici, diabolicamente perduranti per vari capitoli, per culminare in un sanguinante vincitore che con effetto immediato si troverà in un altro combattimento, e così ciclicamente arrancando: questo, purtroppo, è ciò che diviene questo manga dopo qualche decina di capitoli.

Eppure l'idea di partenza non era male: gli spietati giustizieri che eliminano il male quando non lo fa la legge. Certo concetto non nuovo, ma in principio non era svolto male, con tante belle caratterizzazioni. I superpoteri dei ragazzi sono molto ben descritti, forse anche troppo, c'è tutta una trama di fondo con un bel complotto da svelare, varie fazioni che scopriamo man mano e che si fanno la guerra, con dei personaggi gradevoli alla vista, in belle ambientazioni. E' molto carina la personalissima forma che ciascuno assume quando perde i poteri, una trovata molto simpatica. C'è anche un certo approfondimento psicologico dei personaggi, anche se resta sempre il dubbio che a volte sia lì semplicemente per fornire una scusa per farne prendere un paio a botte.

E' anche vero che esiste pure, nelle prime decine di capitoli, un ragionamento sulle tematiche della giustizia, su chi abbia diritto o meno di giudicare chi, di togliere ad altri la vita, di quali siano le conseguenze di certi atti. Distinguere il buono dal cattivo, qui, diventa difficile. Tutto è relativo, tutto può essere visto da più di un'angolazione. Né si manca di sottolineare quanto possa essere marcia una parte di mondo e quanto possa invece essere rassicurante un rapporto di profonda amicizia. Peccato che successivamente, almeno nei 60 capitoli tra l'80 e il 140, il discorso della giustizia venga praticamente a cadere, mentre le varie fazioni si scontrano, i nemici diventano amici e viceversa… un gran pastrocchio.

Probabilmente sono io che non sono adatta a questo genere di manga, perché trovo sfiancante e irritante la ripetizione infinita delle parole "io ti batterò" e "io ti proteggerò" in tutte le loro possibili declinazioni, rivolte ossessivamente pressoché a tutti da parte di pressoché tutti. Ma ciò che veramente è intollerabile è la quantità di combattimenti, troppo protratti e "parlati". Sono arrivata intorno al capitolo 140 e ho deciso di mollare: la curiosità di sapere cosa c'è sotto è stata sorpassata, sulla bilancia, dal peso dei combattimenti futuri che non riesco più a costringermi a sopportare.

Non che, anche in principio, mancassero i problemi. Conosciamo Sakura come una campionessa di arti marziali in incognito, tanto che tutti la credono una bambolina. Infatti, per i primi capitoli è una furia della natura, e poi? Si spegne. Vabbè. Raccatta un cagnolino al quale, eccezionalmente, viene concesso l'accesso a scuola. Ma quando mai? Sì, per consentirgli di ficcare il naso dove non deve e scoprire le magagne che qualcuno dovrà ripulire. Ovvio.
Né si capisce come sia possibile, dopo reiterati estremi tentativi di uccidere una persona, portati avanti in maniera estremamente violenta per più capitoli, essere perdonati e ritornare nel gruppo, con un sorriso e una pacca sulla spalla. E questo non succede una volta sola, ma il perdono e l'accettazione dell'ex "cattivo" sembrano essere il leit motiv del manga.

Beh, i miei motivi di doglianza ormai si sono capiti. Posso comprendere perché in molti lo trovino così bello: piaceva molto anche a me, prima che si "sedesse"… Errore mio, che non avrei dovuto aprire questo vaso di Pandora, sapendo che è un genere che non fa per me, per cui nel punteggio non infierirò troppo.


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Mr Lybra

Volumi letti: 10/26 --- Voto 6
E' un voto ai primi 10 capitoli, visto che non ho letto il resto. Direi che come originalità siamo a zero: storia classica, personaggi scontati di cui si può quasi anticipare ogni loro mossa, basta avere un minimo di esperienza shonen. La protagonista femminile fatalità si chiama Sakura (nome più comune non poteva avere). Quello maschile fatalità ha il potere del fuoco (blu). Non mi sta entusiasmando, tuttavia continuerò la lettura, visto che in giro se ne parla così bene... I disegni sono ben curati, l'unico motivo per cui ho letto 10 capitoli in due giorni è proprio la grafica.


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Reborn96

Volumi letti: 14/26 --- Voto 10
Code Breaker a prima vista potrebbe risultare l' ennesimo shonen commerciale facilmente dimenticabile, ma allora perché mi è piaciuto così tanto?
Semplice: perché lo trovo ottimo sotto ogni punto di vista, a partire dalla trama, Sakura Sakurakouji è una giovane liceale che tornando a casa scorge dal finestrino dell'autobus un ragazzo circondato da delle insolite fiamme blu che da fuoco a delle persone. Il giorno seguente nella classe di Sakura arriva un nuovo studente di nome Ogami Rei, che guarda caso è proprio il ragazzo che aveva visto il giorno prima. Allora Sakura indaga sull'entità di Rei ma viene coinvolta in una rissa, a salvarla ci penserà Ogami che uccisi i teppisti sprigionando una fiamma blu dalla sua mano sinistra tenta di far di far fuori la stessa Sakura, che però si rivela essere immune al suo potere e rivelandosi una specie rara.
Ogami le rivela di essere un Code Breaker, ossia una persona che teoricamente non esiste il cui unico scopo è quello di giustiziare i malvagi per conto di Eden, un'agenzia governativa segreta, ed è proprio questo uno dei punti forti dell'opera; il confine tra il bene ed il male che proseguendo la lettura diventerà sempre più sottile tanto che i nemici di Ogami saranno proprio la legge e Eden.

La trama così spedisce veloce e fluida con una miriade di colpi di scena che terranno il lettore incollato fino all'ultima tavola, però per vedere una vera e propria evoluzione della trama bisogna aspettare il numero 5.
Ogami non è solo nella sua lotta contro il male ad aiutarlo ci saranno altri quattro Code Breaker, ognuno molto differente dall'altro sia per i poteri ma sopratutto per il carattere, e ognuno con un passato tragico e misterioso che vien solo accennato in modo da rendere il lettore sempre più partecipe agli avvenimenti.
Durante lo svolgimento della trama vedremo cambiare le relazioni tra i vari personaggi e il loro carattere in modo da rendere i personaggi dinamici e credibili, infatti si noterà che tra Rei e Sakura da un odio profondo nascerà un amicizia o qualcosa in più, mentre vedremo che Toki da burlone della situazione si rivelerà una persona determinata e disposta a qualsiasi cosa per la salvezza di sua sorella.
Nonostante tutti questi lati positivi però devo ammettere che Sakura mi è risultato il classico stereotipo del personaggio buonista un po' come Shirley di Code Geass.
Dal punto di vista visivo Akimine Kamijyo ci regala dei buoni disegni con effetti di chiaroscuro che donano una notevole profondità alle tavole e rendendo i toni più seri, questi disegni vengono inframezzati da altri più basilari nei siparietti comici; un difetto del disegno è forse l'eccessiva somiglianza tra i volti di alcuni personaggi, ma è un problema che con il susseguirsi dei capitoli verrà leggermente aggiustato.
In Italia Code Breaker viene pubblicato da Planet Manga al prezzo di 3,90 per i primi 13 numeri mentre dal 14 in poi costerà 4,20 in un edizione tutto sommato decente.
In conclusione lo reputo un manga avvincente che non risulta mai noioso o ripetitivo, lo sconsiglio a coloro che non hanno molta pazienza per aspettare il numero 5.
Il voto dovrebbe essere un 9 e mezzo ma siccome non ci sono i mezzi voti gli metto un bel 10.


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manaka the luckyboy

Volumi letti: 4/26 --- Voto 1
Brutto, ma proprio brutto, uno dei peggiori manga che esistano.
La storia parla di una organizzazione, Eden - nome incredibilmente figo - creata da un tizio dato che non aveva nulla da fare ha creato per giustiziare i malvagi, e questo tizio conosce non si sa come queste persone che non si sa come hanno questi poteri speciali e loro hanno accettato di lavorare gratis per uccidere persone che loro sanno che sono malvagi non si sa come.
I personaggi poi si atteggiano tutti da fighi ma non hanno un anima, sono davvero orribili e antipatici e ogni tanto si vede qualche mutandina fatta male.
In quanto a disegni non è disegnato malissimo ma in quanto a trama storia e personaggi è proprio brutto.
Leggere questi volumi infatti è noioso e nel primo spuntano solo due personaggi, il protagonista che più di tutti si atteggia da figo e la ragazzina che è incredibilmente idiota e che quando vede Rei che uccide delle persone pensa alla fiamma che è "dolce", poi lui va nella sua scuola e casualmente nella classe della ragazza (notare che i Code Breaker non esistono nella società e nella comunità e non si sa come questo riesce a entrare nella scuola senza documenti); poi la salva da degli stupratori e finisce con lui che sta per uccidere la polizia, che è legata a dei traffici di droga, ma questo Ogami lo sapeva per qualche ragione non spiegata.

Ricapitolando, trama orribile e piena di falle, il disegno sembra essere curato solo nelle copertine mentre nel resto nel manga è tirato via, personaggi senza anima e incredibilmente antipatici che non colpiscono il lettore e che tentano di commuovere con storie una più triste dell'altra, ma che in realtà sottolineano la dozzinalità di questo manga. Lettura noiosa che capitolo dopo l'altro ti stanca sempre più a causa dei disegni non brutti ma poco curati e espressivi, e dei banali colpi di scena e delle inutili e fuoriluogo scene di mutandine o simili che non riescono a eccitare in alcun modo il lettore, trama poco originale che potrebbe venire in mente a un ragazzino di quattordici anni e poteri altrettanto banali come quello di Tochi che sembra una copia fatta male di Magneto, o quello di Ogami che tipo Scar di FMA ti uccide toccandoti.
Non so come faccia a piacere a tutte queste persone ma se non ha nemmeno un anime non dev'essere tanto bello no? Un manga che parla di clandestini senza documenti che vanno a scuola e che lavorano per un associazione che uccide i malvagi, e che si spera un giorno li uccideranno tutti.


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DavidMaou

Volumi letti: 13/26 --- Voto 9
Code: Breaker è un ciliegio in fiore fra i rovi di una landa desolata e incolta, che risplende nella notte sotto i raggi di Luna.

Questo è ciò che pensai sin dalla prima pagina del volume uno, e questo è ciò che penso tutt'ora dopo aver letto l'ultima del volume tredici; un manga e soprattutto una storia che si distingue dalla massa, dai normali e scontatissimi shounen a cui siamo tutti abituati e che non smette mai di sorprendere.
Un concentrato di violenza e sentimento che è stato capace di catturarmi come solo raramente mi era successo prima e che ha acceso in me una vera e propria passione.
Una delle poche opere della mia collezione che sono veramente contento e fiero di aver acquistato e che, anche se calasse improvvisamente diventando banale o scontata, continuerei ad acquistare fino alla fine, anche solo per rispetto nei confronti di questi grandi personaggi e del loro creatore Akimine Kamijyo.
Ammetto che il voto che mi piacerebbe dargli è 10 netto, perché se lo meriterebbe per diversi aspetti ma purtroppo non per tutti dunque, a malincuore, devo scendere a 9; ma procediamo con ordine alla spiegazione della mia valutazione.

Innanzitutto vorrei smentire le dicerie e le accuse a questo manga di essere un plagio di Death Note, perché è una delle scemenze più assurde mai sentite; non hanno veramente nulla a che fare l'uno con l'altro, sono due mondi completamente opposti; le uniche cose che potrebbero vagamente, e ripeto vagamente, ricordare Death Note sono il taglio di capelli di Ogami (che è uno dei più comuni di sempre fra personaggi manga) i disegni che giocano a volte su chiaro scuri (ma come può succedere in qualsiasi altro manga) e il fatto che come sappiamo, Rei e gli altri Code: Breaker sono incaricati di "giudicare" e quindi uccidere i malvagi che la legge non è in grado di giudicare perché magari corrotta o impedita nel farlo (ma quante altre storie ci saranno di giustizieri o eroi che uccidono i "cattivi"?); personalmente credo che, oltre a questo, la cosa che può aver traviato un po' di gente è che nel primo capitolo Sakura, guardando Ogami con la fiamma azzurra, dice che i suoi occhi ricordano quelli di uno "Shinigami", ma è solo un pensiero fine a sé stesso di una ragazza che per la prima volta si trova di fronte a eventi soprannaturali, non ci sono affatto gli Shinigami e tutta la storia verte su ben altre cose; dunque chi afferma ciò molto probabilmente si è fermato ai primi capitoli.

Detto questo possiamo passare ad analizzare quest'opera in sé partendo dalla figura del Code: Breaker e del mondo che lo circonda. Nessuno sa di lui, nessuno lo conosce: lui non esiste; è un'ombra che passa inosservata fra la gente, che vaga silenziosa fra il marcio della società eseguendo gli ordini della misteriosa organizzazione Eden; non ha un'identità, cambia continuamente nome, e naturalmente, si è lasciato alle spalle tutte le persone a lui care, e non può instaurare rapporti veri con gli altri.
E' interessante vedere come ogni Code: Breaker si faccia carico di tutto questo per un motivo preciso, che anima la sua intera esistenza e lo spinge ad andare avanti. Loro non sono "agenti segreti" selezionati per le loro capacità, sono ragazzi dal passato burrascoso e triste, che utilizzano il loro potere speciale per perseguire un obbiettivo personale.
Non sono gli "eroi", non sono i "buoni", sono ciò che è necessario; se moriranno, se vivranno, non importerà a nessuno, perché nessuno mai lo verrà a sapere.
Rei Ogami, il protagonista, è il simbolo indiscusso di questa realtà votata alla solitudine e all'autodistruzione; le sue parole esprimono perfettamente l'essenza del Code: Breaker, dicendo che solo la malvagità può combattere la malvagità, solo la morte può punire adeguatamente un rifiuto della società, e lui stesso si definisce malvagio; adempie a questo sporco compito in attesa di bruciare fra le fiamme dell'inferno come tutti gli altri rifiuti.

Una filosofia veramente amara che ci viene buttata lì sin dalla prima pagina e che avvicina il manga più a un Seinen che a uno Shounen. In mezzo a questa cruda realtà compare Sakura Sakurakouji, una ragazza che frequenta il primo anno del liceo e che per caso vede Ogami bruciare alcuni criminali con la sua famosa fiamma azzurra; sarà lei a guidare l'occhio del lettore verso la scoperta di questo mondo della giustizia dietro le quinte, la quale sconvolta per ciò che ha visto, inizia ad indagare sul misterioso ragazzo con il guanto sulla mano sinistra, dando vita ad un sottile gioco psicologico fra fraintendimenti divertenti con i compagni di classe, interrogativi e pedinamenti che in un modo o nell'altro la rendono sempre partecipe nelle missioni del protagonista; si crea così il contrasto fra l'apparente immoralità di Ogami che uccide i suoi bersagli con freddezza, e la dolcezza innocente di Sakura che non può accettare di veder morire nessuno, neppure il più spregevole, e che cerca in tutti i modi di togliere la maschera da malvagio al volto del protagonista per arrivare al suo animo.

I primi due volumi si basano su queste premesse, e devo dire che sono semplicemente bellissimi; gli episodi autoconclusivi, che in genere sono fine a sé stessi e non particolarmente curati perché servono più da introduzione, qui sono riflessivi, affascinanti e nonostante trattino temi molto seri, non mancano di far sorridere in qualche scena.
Dal terzo volume fino al settimo, circa, vengono aggiunte maggiori gag comiche che a tratti, mettono un po' da parte l'atmosfera seria dell'incipit; all'inizio avevo preso questa scelta come un vero e proprio calo ma mi sbagliavo di grosso, perché con il senno di poi, mi rendo che era necessario per farci vedere le sfaccettature di personaggi del calibro di Toki, o di Heike, e renderli unici. E questo è decisamente uno dei punti forti del fumetto: ci troviamo di fronte a personaggi talmente ben caratterizzati da impregnare le pagine di vera e propria magia; riescono a trasmettere emozioni così sincere da sembrare reali ed evocano quel sentimento, quell'affezionamento profondo che in genere è più facile provare guardando un anime che leggendo un manga.
Che siano buoni, che siano cattivi, oppure che siano personaggi marginali o destinati solo ad un'apparizione, ciascuno riesce ad avere il suo posto nell'opera e viene sviluppato in modo eccellente, a partire dai compagni di classe di Sakura e Ogami, fino ad arrivare ai Re: Code come Koji e Yukihina; e infine, cosa più importante, nessuno di loro stanca mai.

I super poteri poi, sono fantastici, curati minuziosamente, tecnica per tecnica, non solo nella rappresentazione che sfiora livelli magistrali, ma soprattutto nell'invenzione, che a volte riprende principi naturali e scientifici, mentre altre è pura fantasia. E come se non bastasse hanno pure degli effetti collaterali diversi per ognuno e molto originali, che si manifestano quando il potere viene utilizzato troppo, e che rendono impossibile continuare a combattere; una trovata veramente geniale che contribuisce a rendere ancora più caratterizzati i personaggi e pone un limite alla forza di ciascuno.
Insomma, Akimine Kamijyo è riuscito davvero a delineare un universo di cellulosa ed inchiostro unico, con un'identità propria, che non ha nulla da invidiare a colossi come One Piece o Naruto e che potrebbe veramente fare la differenza distinguendosi nettamente per due punti fondamentali: la serietà e la riflessività che, anche quando velata è sempre presente, e il tipo di messaggio che ci manda il protagonista, che non è affatto il più forte di tutti e che spesso le prende fino quasi a morire, rendendo l'esito di ogni combattimento sempre incerto.
Mi sento di criticare solo poche cose a questo splendido manga.

<b>ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER</b>
Innanzitutto il personaggio della professoressa Kanda; nessuno dei personaggi di quest'opera è banale o stereotipato, tranne lei, che parte inizialmente come la professoressa di Sakura e Ogami(e lì ci stava il modo in cui ci veniva presentata e devo dire che era pure molto simpatica con quell'aria di prof con la testa fra le nuvole) ma poi l'autore fa una mossa scontata e la trasforma nella "segreta committente" delle missioni a Ogami, dando al personaggio un ruolo che personalmente trovo ridicolo e inutile, dato che dopo gli episodi autoconclusivi dei primi volumi, scompare completamente senza lasciare traccia.
Era bellissimo vedere Ogami andare in cima al tetto della scuola e ricevere telefonate da Eden, dava un senso di mistero e di organizzazione incredibile, e venire a scoprire che poi dietro quelle telefonate c'era quest'imbranata di una prof inutile mi ha fatto cadere le braccia; in sostanza, a mio parere, c'era solo l'intenzione di metterla in più scene perché pensavano di attirare il lettore facendo vedere più spesso le sue grandi tette, classiche della prof sexy e occhialuta, ma niente di più.
Pessimo anche il tentativo di darle più spessore e caratterizzazione infilandola nella storia di Hitomi, il Code: 01, cercando di farci credere a un certo punto che i due si volevano molto bene, quando negli episodi precedenti Hitomi ha cercato di ucciderla più volte.
Oltre a questo c'è da dire che fino al volume 12 è un capolavoro imprevedibile e mozzafiato, ma dall'ultimo volume uscito, il 13, il manga sembra prendere una piega differente, che non dico sia brutta, ma semplicemente risulta più prevedibile: sto parlando chiaramente delle 7 fiamme che il Code: Emperor sicuramente cederà a Ogami, che per carità, sicuramente saranno particolari e verranno rappresentate benissimo nei prossimi volumi, però mi ha già fatto storcere il naso il modo semplice in cui Rei riesce ad ottenere la numero due, e ancora di più a fine volume quando ottiene la numero tre; due fiamme in un solo volume e per di più senza il minimo sforzo, in modo abbastanza scontato.

Terminata questa piccola serie di spoiler volta a spiegare il motivo della mia valutazione, posso solo augurare al caro Kamijyo un buon lavoro nel completamento di quest'opera, sperando che ci riservi ancora tante belle sorprese e che le svolga in modo appassionante come ha fatto nei volumi precedenti; mi dispiacerebbe un sacco se arrivato a questo punto della storia smarrisse la via; c'è anche in programma l'anime di Code: Breaker e qualcosa mi dice che non deluderà le mie aspettative.
P.s. Qualcuno si sarà chiesto perché ho parlato di Kamijyo tutto il tempo come fosse un uomo: beh, perché è esattamente ciò che avrebbe fatto lei scrivendo in uno dei suoi manga.

Ningen

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Ningen

Volumi letti: 15/26 --- Voto 7
Code: breaker è un buon manga, anche se non esente da difetti.
La storia parla appunto dei Code Breaker, che possono essere definiti come dei giustizieri che condannano chi compie malefatte, al servizio della misteriosa organizzazione Eden. Il protagonista Ogami Rei fa appunto parte di questa organizzazione, con il compito di giudicare i malvagi, in nome di una "giustizia assoluta".

Il manga parte subito benissimo, infatti i primi volumi sono molto interessanti, e fin da subito notiamo come i Code Breaker siano freddi nel compiere le loro missioni, quasi senza pietà, sopratutto il protagonista, che in diverse occasioni si comporta da perfetto cattivo.
In contrapposizione a questi spietati giudici, abbiamo il personaggio di Sakura Sakurakoji, incapace di odiare e di far del male agli altri, anche se sono nemici che un secondo prima hanno provato ad accopparla. Il dualismo che si crea fra il suo personaggio e quello di Ogami è molto ben realizzato, e spesso daranno luogo a discussioni sul vero senso di giustizia, sul male, e sulla "redenzione" dei cattivi di turno.
Anche i poteri dei vari Code Breaker sono ben realizzati, cosi come i combattimenti, e fa molto piacere vedere che per una volta si sono posti dei limiti di tempo nell'uso dei poteri, oltrepassati i quali ci saranno dei simpatici effetti collaterali.

Detto questo è bene avvisarvi fin da subito, che col procedere della storia, si ha un abbassamento qualitativo al livello di un generico Shonen, quindi combattimenti, allenamenti, power up improvvisi (alcuni dei quali veramente senza senso), e un generale decadimento della trama, che sebbene riservi ancora qualche sorpresa e qualche mistero da svelare perde di vista completamente i temi che erano stati introdotti molto bene nei primi volumi, ed è davvero un peccato.
I disegni sono molto buoni, con un costante innalzamento della qualità volume dopo volume.
Questo manga in conclusione lo consiglio, per lo meno i primi volumi, se poi piace si può tranquillamente continuare la lettura anche con i successivi, ricordandovi sempre la deriva shonen estrema e i pochi temi interessanti trattai in seguito, a cui assisterete continuando con la lettura.


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tsuna x-burner

Volumi letti: 12/26 --- Voto 8
Code: Breaker è uno shounen manga scritto da Akimine Kamijyo, precedente autore di Samurai deeper Kyo, portato in Italia da Planet Manga al costo di 3.90 euro.
E' la seconda opera che leggo di questo autore e posso affermare che adoro il Sensei Kamijyo.
Quest'opera anche se è uno shounen ha qualcosa che a mio parere lo differenzia dalla maggior parte delle opera di questo genere, infatti i personaggi inizialmente sono degli anti-eroi in quanto pur uccidendo i criminali sono loro stessi dei criminali.
L'opera si incentra sui Code: Breaker, coloro che non esistono, ragazzi con poteri speciali (che si incentrano principalmente sulle forze della natura) che hanno il compito di giustiziare i criminali per conto dell'organizzazione Eden.
Ognuno dei sei Code: Breaker ha un obbiettivo ben preciso che l'ha portato all'interno dell'organizzazione.
Il protagonista della storia è il code 6, Ogami, che brucia i criminali con una fiamma azzurra.
La cosa bella è che il protagonista non è il solito eroe che vuole salvare tutti, ma un ragazzo freddo che non prova sentimenti e uccide le persone senza problemi. La storia si sviluppa con continui colpi di scena che riescono a farti appassionare ancora di più al manga.
I personaggi sono ben caratterizzati, infatti ognuno ha la sua personalità, i suoi interessi, le sue perversioni e di ognuno viene spiegato dettagliatamente il background. Dopo i primi volumi nei quali vengono presentati i protagonisti comincia la vera e propria storia che porterà a continui cambi di fronte.
Il tratto è molto bello e originale, sopratutto per quanto riguarda i personaggi, mentre gli sfondi sono ridotti all'osso. Inoltre si può ben vedere il cambio di stile dell'autore rispetto alla sua precedente opera.
Per concludere consiglierei questo manga a tutti gli appassionati di questo genere, perché potrebbero perdersi un gioiellino.


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taku

Volumi letti: 12/26 --- Voto 9
Che dire... ne ho letti 12 in un pomeriggio! Veramente appassionante. La storia è nuova mai letto un manga simile niente che vedere con Death Note come hanno detto alcuni.. non li ritengo neanche paragonabili effettivamente.
I Code Breaker sono dei ragazzi con super poteri che hanno il compito di uccidere i criminali e sopratutto di proteggere e uccidere chi non lo fa la legge. Oltre a loro ci sono i vari antagonisti che possono essere definiti sia dalla parte dei buoni che da quella dei cattivi.. alla fine tutti devono uccidere ognuno per un motivo, ognuno per uno scopo...che poi lo scopo per tutti sia a fin di bene è un altro conto.
Non è assolutamente pesante in quanto i vari omicidi sono smorzati da momenti di divertimento e di simpatia dei vari personaggi e perché no... anche qualche attimo di "love" per noi ragazze non guasta. I disegni non sono niente male! Ora bisogna solo aspettare per sapere cosa accadrà nei prossimi volumi!


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Hebereke J.D. Moria

Volumi letti: 3/26 --- Voto 5
La copia di "Samurai Deeper Kyo" si chiama "Code: Breaker" se non fosse per un fattore...il disegno peggiorato e i personaggi talmente simili da sembrare tutti parenti fra loro.
La trama è sempre quella di un ragazzo che sembra il più malvagio del mondo ma in realtà è buono dal cuore d'oro e se uccide ha i suoi motivi. Lei invece è la bellissima della scuola (è fortissima seppur un grissino... stiamo esagerando direi) che si perde del protagonista e si fa mille e mille e mille e mille domande su di lui ( Chi è? Chi non è? E' un assassino! No è bravo! Ma perché uccide? Come fa? Mi piace...No ma che dico non mi piace è un assassino! Ma forse ha un passato burrascoso, è forte, no è fortissimo, ma anche quell'altro ragazzo è forte, che rapporto c'è tra i due? Sembrano nemici, no alla fine si aiutano allora forse sono amici...) insomma la Yuya ( vedi "Samurai Deeper Kyo") della situazione.

Unico pregio rispetto alla precedente opera è che almeno i personaggi importanti sono ridotti e lo spazio loro dedicato è ben equilibrato (ma restano comunque caratterizzati malissimo).
Per concludere se dovete spendere soldi prendete "Samurai Deeper Kyo", almeno i disegni valgono metà del prezzo.


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__HellGirl__

Volumi letti: 11/26 --- Voto 10
Kodo: Bureka (Code: Breaker), è un manga di genere shounen creato da Akimine Kamijyo, già nota autrice grazie a Samurai Deeper Kyo. Attualmente presenta 15 volumi ancora in corso, in Italia editi dalla Planet Manga al prezzo di 3,90€.

"Brucia e muori"

È con queste parole che il mondo di Code: Breaker ha inizio: sul pullman Sakura Sakurakouji guarda fuori dal finestrino e vede un ragazzo dar fuoco a delle persone, e il colore delle fiamme non è del classico rosso vivo ma è di un azzurro cielo. Il giorno dopo si reca sul luogo del delitto, ma non vi è traccia dei cadaveri e né tanto meno di resti dell'incendio. Andando a scuola scopre che un nuovo studente con indosso un guanto nero si unisce alla classe: altri non è che l'assassino dell'altro giorno. Lui è un Code: Breaker, ma esattamente, cos'è?

Solamente un altro manga ha saputo appassionarmi in un combattimento come Code: Breaker, e devo ammettere che è uno degli shounen meglio riusciti da molto tempo. La trama segue una retta via, senza mai perdere il filo della storia, e senza mai tralasciare l'importanza che hanno i colpi di scena. Akimine Kamijyo non perde mai il suo tocco agrodolce per rappresentare al meglio i combattimenti e non solo le armi, ma soprattutto le tecniche risultano essere pensate nei minimi particolari, ed in oltre modo, qualunque scena è rappresentata nei minimi dettagli.

Molto curato il disegno, fra cui la realizzazione dei personaggi, dal design elegante e raffinato, e gli ambienti ben strutturati. Di grande impatto sono gli scontri che presentano un ottimo uso dei retini.

Seppur sia un manga di genere shounen, Code: Breaker, non tralascia mai l'importanza che hanno in una storia i sentimenti.
Forse perché l'autrice è una donna, o forse perché è in gamba a realizzare manga simili, ma il fatto che l'amicizia o l'amore non siano emozioni secondarie alla storia, rende questo manga leggibile sia al pubblico maschile che femminile: Pur essendo una ragazza riesco ad apprezzare i combattimenti di quest'autrice.

Risultano essere di grande impatto anche i dialoghi, le scene, gli attimi di riconciliazione e gli attimi di interminabile odio; lo humor è una caratteristica vincente. In conclusione, Code: Breaker si aggiudica il massimo dei voti: 10.


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esperienza88

Volumi letti: 10/26 --- Voto 10
Fantastico, a mio parere è lo shonen più bello del momento, escludendo naturalmente One Piece e Naruto; ma Code: Breaker non ha niente da invidiare ad altri manga dello stesso genere magari più conosciuti. La storia parte un po' lenta e molto discorsiva e può far sembrare quest'opera la solita storia banale di un ragazzo con super poteri, ma dopo pochi volumi grazie alla comparsa degli straordinari compagni di Ogami (il protagonista) la storia ha una svolta significativa facendo capire che al mondo ci sono altri ragazzi dotati di poteri speciali come il nostro Ogami. Oltre a tutto questo naturalmente non mancano i cattivi e i misteri riguardanti il passato del protagonista, che volume dopo volume tra scontri e rivelazioni scioccanti fanno salire di livello questo manga, che secondo me deve ancora svelare il suo vero potenziale. Quindi consiglio a tutti gli amanti di shonen di non lasciarsi scappare Code: Breaker.


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Oizumi

Volumi letti: 15/26 --- Voto 10
All'inizio pensai che questo manga fosse la solita brodaglia che siamo ormai abituati a leggere, un manga dalla trama piatta e senza svolte. Una sera cominciai a leggerlo, così, per curiosità; da quel momento ho letto e riletto i volumetti! La storia è frizzante, coinvolge il lettore senza mai annoiarlo, e tutto questo già dai primi volumi. I disegni sono fantastici, personalmente amo gli occhi che disegna Kamijyo, danno quel tocco misterioso e tenebroso, soprattutto nelle scene salienti.

Un'altra cosa che amo di questo manga è che alterna scene comiche a scene di combattimento o comunque drammatiche con una naturalezza incredibile. In altri manga queste situazioni o non si trovano proprio oppure l'autore divaga e alla fine non si capisce nulla. Anche quando disegna alcune scene di vita quotidiana dei Code: Breakers non è mai noioso, ma ha sempre quello stile fresco e frizzante dalle note comiche.

La storia è caratterizzata da molti colpi di scena, alcuni sono quasi prevedibili (non per me, che mi meraviglio del volo delle farfalle!) altri totalmente inaspettati; la storia dal decimo volume in poi prende una piega inaspettata ma interessante, infatti avvengono situazioni che il lettore mai si aspetterebbe.

In conclusione, consiglio a tutti questo manga, sia agli appassionati del genere shounen, sia a chi ama lo shoujo visto che un pizzichino c'è... quel che basta per rendere la storia ancora più elettrizzante.


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sakuretta94

Volumi letti: 14/26 --- Voto 9
Premetto che io non digerisco gli shounen. Non li riesco a leggere. Ma questo è diverso. A parte il fatto che i code, i recode e gentaglia varia sono tutti dei gran pezzi di fighi (e ho detto già tutto), la storia mi ha veramente appassionata. L'unico e solo shounen che abbia mai seguito così a lungo e che mi sia mai piaciuto.

Colpi di scena a non finire, il bene e il male? Beh il tema principale è questo. Cos'è il bene? Cos'è il male? Chi è malvagio? Chi lo è merita di essere punito o va perdonato? È difficile. Non c'è una vera e risposta. In questo manga non ci sono buoni e cattivi. Si può dire che tutti sono buoni e cattivi, dipende dai punti di vista. A mio parere questo manga ti fa ragionare, ti fa capire, ti fa vedere il mondo per quello che è, e cerca di dare una risposta; niente è giusto e niente è sbagliato. Ti lascia il dubbio. Persone che non esistono per la società eppure vivono. Questi sono i code: breaker. Cos'è la loro esistenza? A cosa serve? È da biasimare la loro freddezza verso quel mondo così pieno di spazzatura? Ognuno ha un carattere forte, quasi spietato in molti casi. Amicizia? Beh non esiste. Per loro è così. Hanno imparato a vivere da soli, ad affrontare il mondo, a non fidarsi di nessuno, a non avere amici.

Sarà la nostra protagonista, Sakura, a insegnare loro cosa sia, a cercare di non far uccidere e ad insegnare loro cosa sia l'amore gli amici, i ricordi che loro tanto biasimano. Tantissime sono le citazioni interessanti che possiamo carpire da questo fumetto, vere come un coltello piantato sul cuore, dure e ferme. È il primo manga che ho letto di quest'autore e l'ho amato. Ho provato a leggere Samurai Deeper Kyo ma non c'è paragone.

Critiche? Direi che i capitoli sono troppo brevi, me li spazzolo subito. Inoltre i personaggi sono esteticamente molto simili tra loro ma non esageratamente.
Ve lo consiglio, anzi vi ordino di leggerlo! È edito quindi potete farlo tranquillamente, costa pure poco.
Non ve ne pentirete!

Turamarth

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Turamarth

Volumi letti: 15/26 --- Voto 9
Code: Breaker è un manga davvero fantastico. Inizialmente la trama è lenta e non sembra avere un filo conduttore. I primi cinque volumi infatti servono solo a introdurre i vari personaggi della storia e a seminare già qualche "particolare" della vera trama. Dal volume 6 in poi la trama inizia ad evolversi presentando l'antagonista. Da questo punto la trama inizia a diventare complessa e articolata. Ci sarà poi un grande cambiamento nella trama, che ribalta completamente i ruoli di protagonisti-antagonisti, attorno al volume 11. Arrivati a questo volume infatti la storia sembra finire, viene da pensare "e ora arriverà un altro super cattivone?", ma invece i personaggi non cambiano anche se però un nuovo cattivone arriva ed è da questo punto che la trama inizia a sciogliere qualche dubbio e a diventare davvero formidabile.

I personaggi poi sono tutti caratterizzati benissimo, tutti con un loro passato, delle vicende che si intrecciano tra loro e una psicologia abbastanza curata. La trama è molto seria e può coinvolgere anche adulti, non solo ragazzini, nonostante sia uno shonen. Alternati a momenti di serietà ci sono però parecchi spezzoni comici molto divertenti che alleggeriscono la tensione. Il disegno poi è un altro punto di forza. Sono molte infatti le tavole degne di nota che meriterebbero di essere incorniciate. Unica pecca sono i visi, tutti uguali. Durante i combattimenti tutto ciò che avviene è molto chiaro e disegnato con cura.

Code: Breaker è un manga che sicuramente consiglio a tutti, sia a chi cerca qualcosa di un po più maturo sia a chi piacciono i combattimenti. La trama oltretutto, nonostante la sua elaboratezza è facilmente seguibile. Come voto un bel 9!

seba

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seba

Volumi letti: 3/26 --- Voto 3
Non riesco proprio a capire come certa gente possa definire bello questo manga, poi paragonarlo a Death Note è davvero un insulto.
I personaggi sono davvero orribili: la protagonista, Sakura, è minuscola ma ha una forza impressionante, non sta in piedi una cosa del genere. Ogami, il secondo protagonista sarebbe potuto essere anche figo se non fosse per come è stato disegnato!
La storia inizia in modo troppo veloce e il carattere dei personaggi è definito davvero male, neppure sembrano persone vere. I disegni sono solo discreti.
Comunque non bisogna lasciarsi influenzare troppo da questi commenti, i gusti sono gusti. L'unica soluzione è leggerlo.


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Rain

Volumi letti: 8/26 --- Voto 10
E pensare che fin da subito snobbai questo titolo. Ora se ci ripenso mi do mille volte dello stupido da solo. Questo manga - ma "manga" è qualcosa di riduttivo in questo caso - è qualcosa di strabiliante, un mix storia-disegno che in pochissime opere oltre questa è riuscita a funzionare così bene. Una caratterizzazione dei personaggi favolosa, ognuno con la sua ben definita, con i suoi atteggiamenti e modi di fare. Una storia di fondo maledettamente geniale ricca di combattimenti, di colpi di scena ma anche di momenti emozionanti che in pochi shounen riusciamo a cogliere. Ogni volume invoglia a leggere il successivo, infatti il mangaka riesce ogni volta a dare quel senso di curiosità che personalmente amo da morire. Un manga quindi unico nel suo genere, qualcosa di simile è praticamente impossibile da trovare. Consigliato a tutti, e dico tutti i lettori di manga, che vanno dagli amanti dello shojo allo shounen al seinen etc. Imperdibile.


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Uraganodeath

Volumi letti: 7/26 --- Voto 10
Code: Breaker è uno shonen particolare che si differenzia dalla massa. Innanzitutto è abbastanza maturo, non tratta come ogni shonen soltanto il valore dell'amicizia, il volerci bene e menate simili, ma in questo manga si approfondisce il tema della giustizia e se sia giusto "eliminare" i criminali. I Code: Breaker sono dei ragazzi dotati di poteri che hanno il compito di giustiziare i malviventi, ogni Code: Breaker ha una personalità tutta sua delineata in modo veramente eccezionale, ma non finisce qui perché pian piano si potrà notare anche una certa maturazione dei personaggi, e come tutte le vicende che stanno vivendo li stiano cambiando, basti vedere il protagonista, che nel primo volume è freddo e cattivo (ha cercato anche di uccidere la coprotagonista) mentre nel 6/7 volume si nota in lui un cambiamento: Ogami è preoccupato per le sorti di Sakura e per lei è disposto a fare anche una cosa abbastanza imbarazzante.

Il disegno: arte! Ottimo, fantastico a mio parere. I maschi sono fighi e le ragazze proprio bone se vogliamo metterla così. Seriamente, credo che dal punto di vista del disegno non sia inferiore ai più famosi titoli che non sto qui a nominare. Un difetto però c'è: per quanto riguarda i visi i personaggi sono identici, le differenze sono davvero poche, se non ci fossero i capelli a farci capire chi sia la persona nella vignetta faremmo fatica a distinguerli. L'autore dovrebbe variare un po'.

La trama è originale, il primo volume potrebbe farvi pensare ad un altro manga che affronta il tema di uccidere i criminali (ehm... Death Note?), ma non preoccupatevi, dal volume 2 il manga prende strade completamente diverse.
Lo consiglio vivamente a tutti, io do un bel 10. Provatelo!


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foxhound

Volumi letti: 6/26 --- Voto 7
Fatico non poco a dare un voto preciso a Code:Breaker, il motivo è che la trama a volte riesce ad appassionare, altre cade molto nel banale e commerciale.
I Code: Breaker sono ragazzi dotati di poteri speciali, come ad esempio quello di muoversi alla velocità del suono, che hanno il compito di punire coloro che la legge non punisce, i criminali della peggior specie. Il protagonista è Rei Ogami, un Code: Breaker capace di emanare una fiamma azzurra dalla mano, fiamma che utilizza per incenerire il cattivo di turno. Durante una delle sue missioni incontra Sakura, ragazza ammirata da tutti per la sua bellezza, che cercherà da quel momento in poi di persuaderlo ad abbandonare quella vita. In poche parole il classico rapporto ragazzo ribelle con un passato oscuro - ragazza idealista che cerca di cambiarlo.

Il disegno è buono, ricco di stile e dettagliato quanto serve. Da apprezzare in particolare le scene d'azione, molto frequenti tra l'altro, che sono riprodotte sempre con fluidità e realismo.
I personaggi, sia principali che secondari, sono caratterizzati molto bene, ognuno con segreti da svelare e paure inconfessabili. In particolare Sakura emerge su tutti, per via del perfetto mix di ironia e idealismo che racchiude.
Un appunto però è necessario: la trama, anche se piacevole, a volte cade nel già visto. L'autore dimostra di avere molte idee buone nella testa, ma spesso queste idee vengono buttate giù troppo frettolosamente, come per voler stupire forzatamente il lettore.

In conclusione Code: Breaker è un manga certamente buono, ricco di personaggi interessanti e azione. Però con l'avanzare dei numeri la sensazione di prodotto molto commerciale si fa sempre più strada, alimentata da una trama che vuole racchiudere dentro se un po' di tutto, prendendo spunto qua e là da cose già viste mille volte in altri manga similari. Resta comunque un'opera da leggere se si apprezza il genere.


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kio dream

Volumi letti: 6/26 --- Voto 8
Manga davvero carino e originale. La storia parte da questo incipit: una ragazza, Sakura Sakurakougi, guardando fuori dal finestrino di un pullman vede delle persone arse vive da una fiamma azzurra e accanto a loro un ragazzo illeso che assiste passivamente alla scena. Da qui inizia tutta la storia, fatta di suspance e colpi di scena dove il lettore si ritrova improvvisamente catapultato alla fine, impaziente di sapere il seguito. Il tratto del manga è curato e ben delineato, avrei un po' da ridire sulla grafica ma per il resto sono rimasta molto soddisfatta; lo consiglio vivamente a tutti!


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kyoko75

Volumi letti: 6/26 --- Voto 10
Code: Breaker è assolutamente fantastico. Mi piace tantissimo l'idea che lo sforzo per l'uso dei poteri abbia conseguenze diverse per ognuno dei protagonisti. Il completamente opposto di Rei e Sakura fa sì che ci siano momenti molto simpatici, nonostante il ruolo crudele di Rei. La storia parla dei Code Breaker, che sono ragazzi con poteri speciali che uccidono i criminali su ordine di un'organizzazione; i disegni sono ben definiti, i personaggi sono simpatici e divertenti nonostante la storia tratta di omicidi. Sakura e cagnetto sono veramente forti. Ottima storia, piena di suspance e colpi di scena, lo consiglio vivamente.

ShinHeiden89

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ShinHeiden89

Volumi letti: 13/26 --- Voto 10
Code: Breaker è il manga più bello che mi sia mai capitato tra le mani negli ultimi anni. Non è paragonabile a nessun altra storia. Molto spesso si legge che è uguale a Death Note, sciocchezze! Death Note, per quanto bello sia, non sarà mai all'altezza di questo manga.

La storia non sto a descriverla perchè ci han già pensato altri utenti e finirei per ripeterli, e non è quello che voglio; aggiungo solo che le vere sorprese inizieranno dal 7 volume. Akimine Kamijyo sta superando se stesso con la stesura della storia: dopo i primi volumi, che introducono una serie di personaggi e di ruoli, tutto inizia a girare vorticosamente, ogni tipo di sentimento viene scaturito in ogni capitolo. Non c'è mai un attimo di pace.

Cosa è giusto cosa è sbagliato? Ebbene, questo manga non da una risposta, ma rimette tutto in discussione. Sta a voi scegliere da che parte stare. Ma credetemi, non potrete fare ameno di stare dalla parte di Ogami!

In sostanza: una storia secondo me incredibile, senza un attimo di respiro e per nulla prevedibile, supportata da disegni favolosi (le scene con Belfagor le adoro!) e molto puliti, l'unica critica che potrei fare è la somiglianza di alcuni personaggi in alcune scene. Consigliatissimo!

Vashthestampede

Volumi letti: 6/26 --- Voto 10
Code Breaker è per me qualcosa di fantastico! Adoro veramente quest'autore. Già mi ha fatto impazzire per la sua precedente opera, Samurai Deeper Kyo, ed in questa sta facendo lo stesso, ma passiamo ad analizzare il perché di questo mio voto: la trama.
La storia parla dei Code: Breaker, dei ragazzi con poteri speciali che combattono giustiziando i criminali. Può sembrare un qualcosa di molto semplice, ma l'autore sa gestire tutto bene e vi assicuro che non c'è mai nulla di scontato, a partire dai code breaker stessi, che hanno tutti delle personalità ben definite ed ognuna molto differente dalle altre, per non parlare dei poteri tutti molto particolari.

La mano dell'autore poi è a dir poco magica visto che regala al lettore alcuni disegni fantastici, infatti mi sono avvicinato a quest'opera proprio per il disegno dell'autore. Il disegno è abbastanza cambiato dalla sua precedente opera Samurai Deeper Kyo, ma sempre bellissimo. Riguardo la grafica c'è solo una pecca: dal punto di vista del viso molte persone sono uguali mentre avrebbe dovuto variare un po' di più da pagina a pagina.

Tornando a noi, sinceramente questo manga già dal primo volume a me è piaciuto molto. Molte persone accusano il fatto che sia molto simile a Death Note all'inizio, ma in fin dei conti non credo che sia vero. L'unica cosa che ha in comune con quell'opera (che io adoro) è il fatto di giustiziare i criminali, cosa che poi non mi sembra nemmeno copiata visto che in molti manga i protagonisti hanno come scopo fermare appunto i criminali. Devo dire che il manga parte veramente bene, ma decolla intorno al volume 4, dove praticamente finiscono gli episodi autoconclusivi e la presentazione dei protagonisti e si passa a seguire la vera storia.
Un'altra cosa che mi piace molto di questo manga e che ogni Code Breaker combatte e giustizia i criminali perché ha uno scopo. Ad esempio, quello di Rei Ogami è quello di trovare una certa persona, ovviamente non vi dico di più.
Vi auguro Buona lettura.


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Bonham93

Volumi letti: 5/26 --- Voto 7
Code: Breaker è un manga che parla delle vicende di un gruppo di "giustizieri", i Code Breaker appunto, che ha il compito di giudicare quei criminali che la legge ordinaria non può toccare, ognuno di essi ha un potere che utilizza per compiere il proprio lavoro. I due protagonisti principali sono Rei Ogami, il code 06 dal misterioso passato, e Sakura Sakurakoji, una ragazza che tornando a casa di scuola vede involontariamente Ogami mentre giustizia dei malviventi, per poi ritrovarselo il giorno successivo nella sua stessa classe. Da quel momento Sakura decide di seguire Ogami per impedirgli, inutilmente, di uccidere di nuovo. Attorno a loro ruotano tutti i personaggi secondari, dagli altri code al fantomatico nemico, conoscente di Rei e che quest'ultimo va cercando. La storia per ora non è nulla di eccessivamente complicato o elaborato, ma è certamente godibile e scorrevole. Anche il disegno, dinamico e alquanto pulito, aiuta a rendere l'opera di buona fattura. È una serie che seguo con piacere, senza esserne rapito ma con discreto interesse.


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Vrasion

Volumi letti: 5/26 --- Voto 9
Devo dire che questo manga mi ha attratto sin da subito, ma che mi aveva deluso quando avevo finito di leggere il primo volume, idea che cambiò totalmente dal secondo volume in poi. Inizialmente sembrava una scopiazzatura di Deaht Note, per il fatto di voler giudicare i criminali che la giustizia non può raggiungere, mentre poi prenderà una svolta unica che non vi sto a spoilerare, che renderà questa opera unica rispetto alle altre. Non do un 10 solo per il semplice fatto che il manga è ancora agli inizi, ma ci sono tutti i presupposti per avere un bel 10, ve lo consiglio davvero.


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kakeru96

Volumi letti: 5/26 --- Voto 9
Che manga! Code: Breaker, di Akimine Kamijyo, edito da Planet Manga a 3.90€.
La storia parla di Sakurakoji, una ragazza che si imbatterà in Rei Ogami, un code breaker, ovvero un paladino della giustizia che uccide i criminali con una fiamma blu! Ma lui non è l'unico code breaker, infatti... beh, niente spoiler!

STORIA: molto bella, non è il tipico shonen che contiene solo combattimenti, infatti è in parte anche divertente, e quindi non è una lettura pesante. Voto: 9.

DISEGNI: stupendi! Trovo lo stile dell'autore (autrice?) molto intrigante, però noto che le "vignette" (se così si possono definire quelle dei manga) sono molto grandi. Voto: 9.

Consigliatissimo!


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Matt

Volumi letti: 5/26 --- Voto 9
Che dire? Un manga fantastico! Il manga è disegnato da Akimine Kamijyo sulla rivista Weekly Shōnen Magazine ed è tutt'ora in corso, in Italia, edito da Planet Manga, conta fino ad ora 5 volumi.

La trama racconta di Sakura, una ragazza che vede alcune persone bruciare in una fiamma azzurra e poi incontra Rei Ogami, che scopre essere un Code Breaker, cioè coloro che uccidono i criminali senza pietà (e tutti quelli che assistono all'atto). Man mano che si prosegue con la storia si scopre sempre di più il passato de Rei, ma vengono inoltre introdotti nuovi Code Breaker con poteri particolari (Per esempio Toki, il Code 04, possiede il potere di controllare le forze magnietiche, oppure Masaomi, il Code 02, manipola la luce), ma anche cattivi ed ex Code Breaker. I Code Breaker sono contrassegnati da un numero che indica la loro posizione in una scala il cui fattore è la forza (Rei è il Code 07). Amico inseparabile della ragazza è un cane chiamato "cagnetto", che è stato salvato da quest'ultima e dalla quale è inseparabile.

Il disegno è a dir poco magnifico, molto particolare e anche suggestivo. I personaggi sono bellissimi, ognuno con qualche "scheletro nell'armadio" che verrà rivelato poco a poco, ognuno ha poteri diversi ma soprattutto diversi atteggiamenti, cosa che li rende da un lato affascinanti ma dall'altro misteriosi. La trama è sviluppata benissimo e presenta colpi di scena entusiasmanti.
Per quanto riguarda il genere è senza dubbio shonen avventuroso con combattimenti sovrannaturali, ma quest'opera supera questi aspetti abbastanza superficiali per trattare un tema più complesso: se è giusto uccidere i criminali brutalmente e quindi se un'azione sbagliata per un fine giusto, rimane lo stesso un'azione sbagliata.
Il manga serberà colpi di scena ed avventure stupende e tutto ciò rende questo manga avvincente, mozzafiato con tratti anche drammatici. Un manga IMPERDIBILE!


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_em_

Volumi letti: 4/26 --- Voto 8
Inizialmente ho pensato fosse un ennesimo rifacimento di Death Note, dove al posto di Light figurano questi sei Code: Breaker, ognuno con la proprio personale abilità omicida, che devono far piazza pulita dei delinquenti che la legge non riesce/può punire. Invece andando avanti con la lettura si dimostra avvincente: i personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Sakura, la protagonista femminile, sfugge un po' dai soliti cliché della ragazza-ombra salvata dall'eroe di turno. La storia procede bene, fra colpi di scena e momenti comici che servono a sdrammatizzare una narrazione che altrimenti sarebbe troppo cupa, anche per via dei temi trattati (bene/male, il diritto della giustizia “privata”, la morte). I disegni sono abbastanza curati, come del resto l'edizione della Panini.
In conclusione, è uno shounen molto bello, consigliato assolutamente se si è in cerca di una nuova serie di questo genere.

Galva94

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Galva94

Volumi letti: 4/26 --- Voto 8
Ho preso il primo numero di questo manga sotto consiglio di un amico, e che dire, mi è davvero piaciuto. Già dal primo volume si preannuncia una storia innovativa: esistono sei code:Breaker che, rimanendo nell'ombra, devono giustiziare i criminali che la legge"umana" non riesce a raggiungere. Dal secondo volume la storia comincia a farsi più intensa, e man mano vengono presentati nuovi personaggi (sia amici che nemici), tutti con una caratterizzazione molto particolare e originale.
I disegni sono belli, con uso frequente di contrasti chiaro-scuro, soprattutto nei momenti in cui Rei Ogami usa la sua fiamma azzurra, e rendono bene soprattutto i movimenti.
In conclusione, un manga che consiglio a chi cerca uno shonen diverso dal solito, dove ci sono sì i combattimenti ma anche un tocco più "alla Death Note" che rende la lettura più piacevole.


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BlackAngel

Volumi letti: 3/26 --- Voto 8
Rei Ogami è un Code: Breaker; colui che non esiste. È incaricato da un'associazione segreta alle dipendenze del governo di sterminare i "malvagi" che la legge non può punire, cosa che fa grazie alla sua mano sinistra che, una volta scoperta dal guanto che porta su questa mano, è capace di bruciare tutto ciò che tocca attraverso una misteriosa fiamma azzurra.
Sakura Sakurakoji è una "razza rara", figlia di una famiglia di Yakuza è stata adottata quando aveva 5 anni.
L'incarico di Rei è quello di proteggere Sakura Sakurakoji.
I due diventeranno amici e lei tenterà in tutti i modi di impedire a Rei di uccidere, non riuscendo.
A loro si unirà Toki, un ragazzo dagli occhi cangianti capace di creare campi magnetici attorno a sé e di manipolarli a suo piacimento.

Nonostante abbia letto molto poco di questo manga mi sta piacendo parecchio.
È una storia un po' diversa dal solito con una bella trama, bei disegni ed una confezione veramente bella (AMO le copertine, non eccedono nell'essere appariscenti, ma sono divine). Devo dire che con questo manga la Star ha riacquistato punti nella mia classifica, ultimamente ne aveva persi un bel po'.
Semplicemente un bel manga; è capace di catturare la tua attenzione e mantenerla costante senza cadere nel banale o annoiare andando avanti nei volumi.
Essendo io una persona che da molta importanza ai personaggi devo dire che non sono affatto rimasta delusa da questi 3 volumetti che ho letto fino ad ora; la psicologia complessa di Rei è divina, il fatto che ogni volta venga accennato a come lui abbia ucciso i suoi genitori senza mai entrare nel dettaglio è davvero un buon espediente per attirare l'attenzione del lettore. Bel personaggio Rei, decisamente. La sua psicologia da complessato, come piace definirla a me, è semplicemente perfetta.
Molto carino anche il personaggio di Sakura, nonostante sia la classica ragazza degli anime iperattiva c'è qualcosa nel suo atteggiamento che le dona una certa malinconia, ma allo stesso tempo una tale forza da renderla a me molto gradita.
Altro personaggio ben strutturato è Toki: seppure sia arrogante, prenda sempre tutto alla leggera e sia un pervertito è un personaggio che è stato strutturato veramente bene; la serie non avrebbe il sapore che ha senza di lui.

Il prezzo, sperando che non aumenti, è di 3,90 euro. Si sa che oramai tutti i manga sono cari, ma si cerca di comprarne i più interessanti, se avete una lista da fare, volete cominciare una nuova serie o chicchessia questi 3 volumi valgono la pena di essere letti, anche solo per adorare i disegni.


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cosmo

Volumi letti: 5/26 --- Voto 7
Code Breaker è opera del mangaka Kamijyo Akimine. L'edizione del manga rientra nella stessa fascia qualitativa di albi Panini come Naruto, Bleach etc...
Per quanto riguarda il disegno, è abbastanza apprezzabile; il character design dei personaggi principali è ben definito e curato, mentre per i personaggi secondari è trascurato, forse un po' troppo. I disegni ricordano vagamente Death Note di Takeshi Obata, soprattutto quando l'autore fa quei giochi di bianco e nero sui personaggi con assenza di retini. Sfondi apprezzabili.
La storia tocca molti temi delicati, quali la morte, il giusto o sbagliato, la giustizia (altra somiglianza con Death Note) infatti, pur essendo uno shounen, a tratti potrebbe essere paragonato ad un seinen.
Sono presenti anche momenti comici che servono ad allentare la tensione e per rendere più piacevole la lettura; lieve presenza anche di fan service.
Come ho detto per ben due volte, ci sono somiglianze con il ben più famoso Death Note, ma con questo non voglio certo dire che sia una un plagio, semplicemente penso che questo autore affascinato da questa famosa opera ne sia stato così influenzato da creare qualcosa di vicino alla suddetta. E' una cosa normale dopotutto, infatti molti mangaka famosi ammettono di aver preso spunto o di essere stati influenzati da altri mangaka che li hanno preceduti (Oda di One Piece e Mashima di Fairy tail per esempio sono stati entrambi influenzati da Dragon Ball di Toriyama).
Tirando le somme è un buon prodotto che potrebbe durare abbastanza e lo consiglio sia a gli amanti del genere, sia a chi ha già letto Death Note. Come voto finale assegno un 7.