Billy The Kid - 21 Albums
Da un autore poliedrico come Rokuda, capace di spaziare da commedie demenziali come Gigi la trottola a delicate storie di guerra come Sky, passando per sportivi (F - Motori in pista) e drammi storici (Ganon), giunge in Italia questo insolito manga d'azione in salsa western. Ispirato ad un recente documentario trasmesso su Discovery Channel, Rokuda ci fornisce una propria personale reinterpretazione della storia del famoso bandito Billy the Kid. Su un'ambientazione ricca di fascino e malinconia come il Far West, Rokuda costruisce un cast di personaggi ottimamente caratterizzato in grado di donare incredibile spessore ad un'opera tutto sommato semplice e lineare: una storia di vendetta prima, di un ragazzo smarrito in cerca di uno scopo, in un mondo crudele e violento che non risparmia i deboli ma premia i forti, poi. Su tutti, spicca ovviamente Billy, figura tormentata, dalle mille contraddizioni, al contempo amico sincero e spietato assassino, in grado quasi di bucare le pagine del manga per farsi figura autentica e quasi "viva". A condire il tutto, un ottimo character design e splendidi fondali dettagliatissimi.
"Billy the Kid 21 Albums" è un seinen manga di soli tre volumi scritto e disegnato dal maestro Rokuda Noboru (già autore di Gigi la trottola, F-motori in pista ecc...)
La trama vede come protagonista William H. Bonney soprannominato anche Billy The Kid. Il tutto si evolve in un flashback su tutta la sua vita. Un bel giorno William viene catturato dallo sceriffo per aver rubato del bestiame e viene legato in mezzo al deserto, ma la fortuna ha voluto che per di lì passasse Pat Garrett, che lo aiuta a liberarsi. Da qui i due avranno un legame maestro/allievo.
Pat Garrett e Billy the Kid sono i personaggi al centro di quest'opera e raccontano parallelamente il tramonto di tutta l'epopea che ha riguardato il grande West; si vedono smarrirsi all'orizzonte i suoi eroi deputati, mandriani e fuorilegge, cavalieri solitari e bande di rinnegati. Pat Garrett è colui che si allinea al nuovo stato, compromettendosi con il nuovo ordine delle leggi positive che stabiliscono un universo di regole atte a preservare una sembianza di socialità, e che mettono al bando qualsiasi tentativo di sconvolgimento in seno all'ordine stabilito. Chisum, grande proprietario terriero, pretende che la sua zona sia liberata dalla scomoda presenza di Billy Kid non esitando a chiedere la sua testa, estirpando così alla radice il principio di disordine rappresentato dal Kid. Billy the Kid invece è la parte, magari sbagliata e discutibile, ma integerrima, in un certo qual senso, di questo West sul viale del tramonto. Billy è colui che risolutamente non si adegua incarnando fieramente il principio di anarchia in un contesto che sta gradualmente mutando le sue coordinate socio-politiche.
I disegni di Rokuda Noboru sono davvero dettagliati, sopratutto per quanto riguarda il modo di ritrarre le varie ambientazioni western quali il deserto, i vari locali dove la gente va a divertirsi e le pistole, realizzate molto bene in ogni piccolo dettaglio; giustamente leggendo ho notato che il disegno è molto più focalizzato nel realizzare luoghi, animali e armi che sulle persone.
L'edizione che ci offre la Flashbook è abbastanza soddisfacente, sono tre volumi conclusi al prezzo di 6,90 € di cui il primo numero possiede 190 pagine all'incirca e gli ultimi due ne hanno 220. La rilegatura è ottima, l'unica pecca da sottolineare è che non presenta pagine a colori e che costa un po' troppo, ma per il resto non c'è da lamentarsi. Ho dato 8 a questa opera poiché in soli tre volumi l'autore ha saputo descrivere al meglio il famoso bandito Billy the Kid, realmente esistito, e il finale è stato davvero bello e commovente allo stesso tempo! Consiglio questa serie a tutti gli amanti del genere Western.
La trama vede come protagonista William H. Bonney soprannominato anche Billy The Kid. Il tutto si evolve in un flashback su tutta la sua vita. Un bel giorno William viene catturato dallo sceriffo per aver rubato del bestiame e viene legato in mezzo al deserto, ma la fortuna ha voluto che per di lì passasse Pat Garrett, che lo aiuta a liberarsi. Da qui i due avranno un legame maestro/allievo.
Pat Garrett e Billy the Kid sono i personaggi al centro di quest'opera e raccontano parallelamente il tramonto di tutta l'epopea che ha riguardato il grande West; si vedono smarrirsi all'orizzonte i suoi eroi deputati, mandriani e fuorilegge, cavalieri solitari e bande di rinnegati. Pat Garrett è colui che si allinea al nuovo stato, compromettendosi con il nuovo ordine delle leggi positive che stabiliscono un universo di regole atte a preservare una sembianza di socialità, e che mettono al bando qualsiasi tentativo di sconvolgimento in seno all'ordine stabilito. Chisum, grande proprietario terriero, pretende che la sua zona sia liberata dalla scomoda presenza di Billy Kid non esitando a chiedere la sua testa, estirpando così alla radice il principio di disordine rappresentato dal Kid. Billy the Kid invece è la parte, magari sbagliata e discutibile, ma integerrima, in un certo qual senso, di questo West sul viale del tramonto. Billy è colui che risolutamente non si adegua incarnando fieramente il principio di anarchia in un contesto che sta gradualmente mutando le sue coordinate socio-politiche.
I disegni di Rokuda Noboru sono davvero dettagliati, sopratutto per quanto riguarda il modo di ritrarre le varie ambientazioni western quali il deserto, i vari locali dove la gente va a divertirsi e le pistole, realizzate molto bene in ogni piccolo dettaglio; giustamente leggendo ho notato che il disegno è molto più focalizzato nel realizzare luoghi, animali e armi che sulle persone.
L'edizione che ci offre la Flashbook è abbastanza soddisfacente, sono tre volumi conclusi al prezzo di 6,90 € di cui il primo numero possiede 190 pagine all'incirca e gli ultimi due ne hanno 220. La rilegatura è ottima, l'unica pecca da sottolineare è che non presenta pagine a colori e che costa un po' troppo, ma per il resto non c'è da lamentarsi. Ho dato 8 a questa opera poiché in soli tre volumi l'autore ha saputo descrivere al meglio il famoso bandito Billy the Kid, realmente esistito, e il finale è stato davvero bello e commovente allo stesso tempo! Consiglio questa serie a tutti gli amanti del genere Western.
Prefazione
Dopo aver sentito parlare molto bene di questo manga, ho deciso di acquistarlo. Questo genere mi è sempre piaciuto anche se non ne ero mai stato alla ricerca. Il "west" indubbiamente è stato molto più apprezzato da quando ho iniziato a giocare al grande BANG!! (Un gioco in scatola ambientato molto divertente) con dei miei carissimi amici!
Per quanto riguarda la storia del povero William Harrison Bonney, invece, mi ha sempre entusiasmato: proprio per questo sono andato più volte a documentarmi sulla storia di Billy. Ed ora ammetto che quello che ho letto in questo manga proprio non me l'aspettavo. Citando soprattutto la figura di Pat Garrett, sempre vista come una figura "buona e di giustizia", risulterà, invece, completamente l'opposto: un criminale, farabutto e opportunista che riesce però a mantenere sempre quel legame di ambivalenza con Bonney.
Con questo, mi avvio nel recensire questo piccolo gioiellino di "Billy the Kid 21" del gran Noboru Rokuda.
TRAMA
L'incipit della storia parte, per chi lo conosce, un po' "alla Memento" ovvero dall'ultima scena. Cosa che sinceramente ho apprezzato. Apprezzato perché Rokuda si mostra subito nelle prime pagine con originalità e carattere. Infatti non è da tutti mostrare l'ultima scena come iniziale, per poi successivamente, ripartire dalla triste infanzia del ragazzo. La narrazione procede da una "voce" (scritta?) fuori campo. Di chi? Di Billy? No, della sua pistola: una pistola che ne ha viste di cotte e di crude passando dalle mani di Pat (su certi aspetti sembra che la pistola parli come se fosse Pat) a quelle di Billy, per sparare colpi ad una velocità inaudita con la sua mano, naturalizzata sinistra proprio da Garrett, in questo manga pericolosissimo delinquente.
Come spiegato prima, si parte dalla fine della vita di Bonney ad un'infanzia triste e travagliata: un ragazzino indifeso che vuole stare solo con la propria madre. Ed è per questo che dopo aver avuto varie peripezie, riesce a ritornare al suo paese, trovandosi la propria madre impiccata nel più totale disinteresse della popolazione del villaggio. Da qui, il piccolo inizierà a diventare come tutt'oggi ce lo ricordiamo: Billy the Kid. In questa situazione verrà mostrata la maestria di Noboru nel manifestare il velocissimo passaggio psicologico da un piccolo ragazzino ingenuo ad un Billy fuggitivo, apatico verso la vita e la morte, oramai assassino, rimanendo però pur sempre quello che è: un povero ragazzo a cui è stata uccisa la madre. La triste storia è che l'unico a capirlo e, a volte, compatirlo è proprio colui che lo ucciderà: Pat Garrett. Quest'ultimo avrà un ruolo rilevante nel dar lezioni di vita al suo Billy, mostrandogli l'opportunismo, la tristezza e l'indifferenza che regna in quell'epoca, risultandone anche lui un grandissimo personaggio psicologicamente complesso, ma mai lontano dagli "ideali" sopraindicati.
DISEGNI
Beh, confesso che su questi disegni faccio un po' difficoltà a descriverli. Partirei sottolineando che il western a cui siamo abituati (come il grande Tex o il grandissimo Trinità!) è a forte stampo occidentale (direi anche per certe vicissitudini storiche). Partendo con questo "pregiudizio" mi son trovato davanti a dei disegni "molto giapponesi" e qui apro un breve inciso: non voglio discriminare assolutamente nessuna popolazione/cultura anzi, i miei disegnatori preferiti sono proprio i giapponesi ma, in un contesto western, proprio non me l'aspettavo che ci riuscissero così bene. Di conseguenza è fantastico come Rokuda sia riuscito a creare un paradigma stilistico quasi perfetto risultando sia per lo forma che per il disegno magnificamente a tono con l'ambientazione del tempo! Anche se bisogna ammettere che ci sono disegni molto più belli e mi reputo il primo a trovarli sia "vecchi" che forse con un stile un po' datato allo stesso tempo sfido chiunque a trovare delle rappresentazioni giapponesi che si possano così ben plasmare in questo contesto dell'Ovest americano.
QUALITÀ EDIZIONE
La sovraccoperta si configura benissimo con il fumetto, quasi mai scappando e dando un senso, anche se sottile, di buona densità cartacea della sovraccoperta. Le pagine anch'esse se sottili sono di ottima fattura: scivolano bene, non macchiano e non si macchiano e infondono l'idea di una resistenza più che sufficiente. Bella l'idea di rovesciare cronologicamente la vita di Billy tra le 3 copertine. Riguardo al prezzo direi che è giustificato 6,90€ visto che è un fumetto corposo ben strutturato grazie a delle pagine e sovraccoperta ottime.
È la prima volta che "ho avuto a che fare" con la Flashbook e spero di averne a che fare anche prossimamente.
Conclusione
Sarà infantile ma: "cavoli, sono proprio contento di averlo letto!!!" È un gioiellino sia per la rievocazione storica e la cura nei dettagli che per l'approfondita caratterizzazione dei personaggi riuscendo così a trasmettermi e lasciarmi moltissimo. A chi lo consiglio? Sicuramente a tutti gli appassionati di Western e di vicende Storiche!...ed anche un po' a tutti gli altri che hanno voglia di leggersi una gran bella storia mai banale e psicologicamente ben strutturata.
Cos'altro dire?
Aspettate la notte; se avete un camino accendetelo; preparate una coperta; un bel piatto di fagioli all'uccelletto come il grande Trinità e poi immergetevi a capofitto in questa bellissima avventura!
Grazie Noboru Rokuda e grazie al mio amico Andrea che me l'ha consigliato!
In poche parole: "Un'esperienza fantastica".
Dopo aver sentito parlare molto bene di questo manga, ho deciso di acquistarlo. Questo genere mi è sempre piaciuto anche se non ne ero mai stato alla ricerca. Il "west" indubbiamente è stato molto più apprezzato da quando ho iniziato a giocare al grande BANG!! (Un gioco in scatola ambientato molto divertente) con dei miei carissimi amici!
Per quanto riguarda la storia del povero William Harrison Bonney, invece, mi ha sempre entusiasmato: proprio per questo sono andato più volte a documentarmi sulla storia di Billy. Ed ora ammetto che quello che ho letto in questo manga proprio non me l'aspettavo. Citando soprattutto la figura di Pat Garrett, sempre vista come una figura "buona e di giustizia", risulterà, invece, completamente l'opposto: un criminale, farabutto e opportunista che riesce però a mantenere sempre quel legame di ambivalenza con Bonney.
Con questo, mi avvio nel recensire questo piccolo gioiellino di "Billy the Kid 21" del gran Noboru Rokuda.
TRAMA
L'incipit della storia parte, per chi lo conosce, un po' "alla Memento" ovvero dall'ultima scena. Cosa che sinceramente ho apprezzato. Apprezzato perché Rokuda si mostra subito nelle prime pagine con originalità e carattere. Infatti non è da tutti mostrare l'ultima scena come iniziale, per poi successivamente, ripartire dalla triste infanzia del ragazzo. La narrazione procede da una "voce" (scritta?) fuori campo. Di chi? Di Billy? No, della sua pistola: una pistola che ne ha viste di cotte e di crude passando dalle mani di Pat (su certi aspetti sembra che la pistola parli come se fosse Pat) a quelle di Billy, per sparare colpi ad una velocità inaudita con la sua mano, naturalizzata sinistra proprio da Garrett, in questo manga pericolosissimo delinquente.
Come spiegato prima, si parte dalla fine della vita di Bonney ad un'infanzia triste e travagliata: un ragazzino indifeso che vuole stare solo con la propria madre. Ed è per questo che dopo aver avuto varie peripezie, riesce a ritornare al suo paese, trovandosi la propria madre impiccata nel più totale disinteresse della popolazione del villaggio. Da qui, il piccolo inizierà a diventare come tutt'oggi ce lo ricordiamo: Billy the Kid. In questa situazione verrà mostrata la maestria di Noboru nel manifestare il velocissimo passaggio psicologico da un piccolo ragazzino ingenuo ad un Billy fuggitivo, apatico verso la vita e la morte, oramai assassino, rimanendo però pur sempre quello che è: un povero ragazzo a cui è stata uccisa la madre. La triste storia è che l'unico a capirlo e, a volte, compatirlo è proprio colui che lo ucciderà: Pat Garrett. Quest'ultimo avrà un ruolo rilevante nel dar lezioni di vita al suo Billy, mostrandogli l'opportunismo, la tristezza e l'indifferenza che regna in quell'epoca, risultandone anche lui un grandissimo personaggio psicologicamente complesso, ma mai lontano dagli "ideali" sopraindicati.
DISEGNI
Beh, confesso che su questi disegni faccio un po' difficoltà a descriverli. Partirei sottolineando che il western a cui siamo abituati (come il grande Tex o il grandissimo Trinità!) è a forte stampo occidentale (direi anche per certe vicissitudini storiche). Partendo con questo "pregiudizio" mi son trovato davanti a dei disegni "molto giapponesi" e qui apro un breve inciso: non voglio discriminare assolutamente nessuna popolazione/cultura anzi, i miei disegnatori preferiti sono proprio i giapponesi ma, in un contesto western, proprio non me l'aspettavo che ci riuscissero così bene. Di conseguenza è fantastico come Rokuda sia riuscito a creare un paradigma stilistico quasi perfetto risultando sia per lo forma che per il disegno magnificamente a tono con l'ambientazione del tempo! Anche se bisogna ammettere che ci sono disegni molto più belli e mi reputo il primo a trovarli sia "vecchi" che forse con un stile un po' datato allo stesso tempo sfido chiunque a trovare delle rappresentazioni giapponesi che si possano così ben plasmare in questo contesto dell'Ovest americano.
QUALITÀ EDIZIONE
La sovraccoperta si configura benissimo con il fumetto, quasi mai scappando e dando un senso, anche se sottile, di buona densità cartacea della sovraccoperta. Le pagine anch'esse se sottili sono di ottima fattura: scivolano bene, non macchiano e non si macchiano e infondono l'idea di una resistenza più che sufficiente. Bella l'idea di rovesciare cronologicamente la vita di Billy tra le 3 copertine. Riguardo al prezzo direi che è giustificato 6,90€ visto che è un fumetto corposo ben strutturato grazie a delle pagine e sovraccoperta ottime.
È la prima volta che "ho avuto a che fare" con la Flashbook e spero di averne a che fare anche prossimamente.
Conclusione
Sarà infantile ma: "cavoli, sono proprio contento di averlo letto!!!" È un gioiellino sia per la rievocazione storica e la cura nei dettagli che per l'approfondita caratterizzazione dei personaggi riuscendo così a trasmettermi e lasciarmi moltissimo. A chi lo consiglio? Sicuramente a tutti gli appassionati di Western e di vicende Storiche!...ed anche un po' a tutti gli altri che hanno voglia di leggersi una gran bella storia mai banale e psicologicamente ben strutturata.
Cos'altro dire?
Aspettate la notte; se avete un camino accendetelo; preparate una coperta; un bel piatto di fagioli all'uccelletto come il grande Trinità e poi immergetevi a capofitto in questa bellissima avventura!
Grazie Noboru Rokuda e grazie al mio amico Andrea che me l'ha consigliato!
In poche parole: "Un'esperienza fantastica".
I lettori italiani hanno già avuto modo di conoscere Noboru Rokuda grazie ad opere quali Dash Kappei - Gigi la Trottola , F - Motori in Pista e Sky e proprio da tale curriculum si evince come egli sia un autore versatile come pochi, in grado di trattare con la stessa disinvoltura ed efficacia sia tematiche leziose e ironiche che mature e toccanti. Il recente Billy The Kid – 21 Albums appartiene indubbiamente a quest’ultimo novero.
Il manga comincia proprio col tragico epilogo dell’esistenza del famoso bandito William H. Bonney, alias “Billy The Kid”, per poi inoltrarsi in un flashback che narra di come il ragazzo abbia intrapreso la strada del fuorilegge, proprio dopo aver conosciuto Patrick Garrett, colui che gli farà da mentore e che, alcuni anni dopo, lo assassinerà così vigliaccamente.
Una scelta registicamente interessante, soprattutto visto il loop narrativo; ma forse anche la più sensata per un’opera biografica come questa, basata su di un personaggio tutto sommato abbastanza noto, e che paradossalmente diviene leggenda proprio grazie ad una biografia scritta dallo stesso Pat Garrett un anno dopo aver assassinato Billy.
A rievocare le scorribande di Billy The Kid in questo manga sarà una voce fuori campo d'eccezione, proprio la sua più fedele compagna: la sua pistola (!). E' davvero un gran peccato però che, col procedere dei volumi, questa caratteristica vada in gran parte perdendosi ed attenuandosi, come se l’autore avesse a tratti quasi dimenticato a chi avesse affidato il ruolo di narratore della vicenda.
E’ palese fin da subito come l’autore, che ha cominciato a lavorare al manga dopo aver letto una biografia scritta da Michael Onddtje, abbia voluto trattare la vicenda fedelmente; ad esempio la cover del primo volume cita una famosa foto d’epoca di Billy. Si possono in realtà riscontrare molte rivisitazioni ed ovvie licenze poetiche nel manga, complice il fatto che, in realtà, ci siano ancora oggi molti punti oscuri riguardanti la vita di Billy, uno tra tutti il mito secondo il quale Billy fosse un pistolero mancino, convinzione molto più probabilmente nata da uno storico equivoco: la “foto” d’epoca che lo ritrae con la fondina del revolver sulla sinistra, fu ottenuta con un vecchio procedimento in virtù del quale l’immagine finale ottenuta risulta speculare. Persino sulla sua morte per mano di Pat Garrett vi sarebbe più di una versione… a dirla tutta è stato persino messo in dubbio che Billy sia perito in tale occasione.
Ma Rokuda è stato bravo anche in questo, citando, rielaborando e romanzando realtà, supposizioni e leggenda; condendo inoltre il tutto con piccole curiosità legate alla vita nel selvaggio West; come ad esempio la diffusissima, all’epoca dei fatti, abitudine di caricare il tamburo del revolver con un proiettile in meno, il primo, per evitare spari accidentali.
<i>Di lui la gente diceva: “Sorride sempre. Sorride mentre mangia. Sorride mentre balla. Sorride mentre uccide.”</i>
Ammirevole è l’approfondimento psicologico operato sul protagonista di quest’opera: in tre soli volumi vediamo Billy evolvere caratterialmente da mocciosetto ingenuo e impulsivo, a ragazzo intimamente affranto ma vendicativo dalla risata isterica, fino a giungere all’uomo tormentato e stanco degli ultimi capitoli.
Billy ride per non piangere, la sua è una risata catartica, e suona più come un lamento alle orecchie del lettore che assiste ai suoi drammi, alle sue scelte quasi obbligate e le loro ripercussioni sulla sua esistenza. Il Billy The Kid di Rokuda dà in definitiva l'impressione di subire passivamente un volere ineluttabile e molto più grande di lui.
Uno degli elementi che per primo catalizza l’attenzione del lettore in questo manga è il disegno: piacevolmente “vecchia scuola”, con i chiaroscuri resi grazie ad un sapiente utilizzo tanto dei retini quanto del tratteggio. Lo stesso tratto sa essere allo stesso tempo rude ma ragionato; ricorda spesso Masashi Tanaka, ad esempio nelle scene d’azione che non risultano mai confuse. Una gran cura è inoltre riposta nei dettagli; il lettore più attento in tal senso andrà in estasi nell’ammirare la perizia con la quale sono raffigurati certi paesaggi o i contesti cittadini in genere; per il descrittivismo col quale sono disegnate rocce, cactus, venature del legno, cespugli, sassi, nuvole di polvere e chi più ne ha più ne metta.
L’edizione Flashbook si attesta come al solito su buonissimi livelli: eccellente sfogliabilità, carta consistente e esente da qualsiasi trasparenza, buona stampa e robusta sovraccoperta. Le onomatopee sono totalmente tradotte ed adattate, ed in generale il lavoro d’adattamento non delude. Da segnalare giusto un paio di refusi nel secondo e nel terzo volume.
Billy The Kid – 21 Albums è una miniserie in tre volumi che tratta un tema forse poco sfruttato in ambito manga, e lo fa in un concentrato di azione, piombo, sangue ma anche introspezione; che intrattiene senza alcun calo emotivo e narrativo. È onestamente oltremodo gratificante riuscire ad incappare ogni tanto in un’Opera che, in così pochi volumi, abbia così tanto da offrire al lettore vorace di veri contenuti.
Noboru Rokuda riversa su carta la sua visione romantica, nostalgica, ma credibile, di un vecchio West ove gli infidi vigliacchi portano a casa la pellaccia, mentre a far gli eroi o gli idealisti ci si rimette inevitabilmente le penne.
Consigliato tanto agli amanti dell’azione e delle ricostruzioni storiche, quanto a chi voglia semplicemente fruire di una bella storia con personaggi “veri”.
Il manga comincia proprio col tragico epilogo dell’esistenza del famoso bandito William H. Bonney, alias “Billy The Kid”, per poi inoltrarsi in un flashback che narra di come il ragazzo abbia intrapreso la strada del fuorilegge, proprio dopo aver conosciuto Patrick Garrett, colui che gli farà da mentore e che, alcuni anni dopo, lo assassinerà così vigliaccamente.
Una scelta registicamente interessante, soprattutto visto il loop narrativo; ma forse anche la più sensata per un’opera biografica come questa, basata su di un personaggio tutto sommato abbastanza noto, e che paradossalmente diviene leggenda proprio grazie ad una biografia scritta dallo stesso Pat Garrett un anno dopo aver assassinato Billy.
A rievocare le scorribande di Billy The Kid in questo manga sarà una voce fuori campo d'eccezione, proprio la sua più fedele compagna: la sua pistola (!). E' davvero un gran peccato però che, col procedere dei volumi, questa caratteristica vada in gran parte perdendosi ed attenuandosi, come se l’autore avesse a tratti quasi dimenticato a chi avesse affidato il ruolo di narratore della vicenda.
E’ palese fin da subito come l’autore, che ha cominciato a lavorare al manga dopo aver letto una biografia scritta da Michael Onddtje, abbia voluto trattare la vicenda fedelmente; ad esempio la cover del primo volume cita una famosa foto d’epoca di Billy. Si possono in realtà riscontrare molte rivisitazioni ed ovvie licenze poetiche nel manga, complice il fatto che, in realtà, ci siano ancora oggi molti punti oscuri riguardanti la vita di Billy, uno tra tutti il mito secondo il quale Billy fosse un pistolero mancino, convinzione molto più probabilmente nata da uno storico equivoco: la “foto” d’epoca che lo ritrae con la fondina del revolver sulla sinistra, fu ottenuta con un vecchio procedimento in virtù del quale l’immagine finale ottenuta risulta speculare. Persino sulla sua morte per mano di Pat Garrett vi sarebbe più di una versione… a dirla tutta è stato persino messo in dubbio che Billy sia perito in tale occasione.
Ma Rokuda è stato bravo anche in questo, citando, rielaborando e romanzando realtà, supposizioni e leggenda; condendo inoltre il tutto con piccole curiosità legate alla vita nel selvaggio West; come ad esempio la diffusissima, all’epoca dei fatti, abitudine di caricare il tamburo del revolver con un proiettile in meno, il primo, per evitare spari accidentali.
<i>Di lui la gente diceva: “Sorride sempre. Sorride mentre mangia. Sorride mentre balla. Sorride mentre uccide.”</i>
Ammirevole è l’approfondimento psicologico operato sul protagonista di quest’opera: in tre soli volumi vediamo Billy evolvere caratterialmente da mocciosetto ingenuo e impulsivo, a ragazzo intimamente affranto ma vendicativo dalla risata isterica, fino a giungere all’uomo tormentato e stanco degli ultimi capitoli.
Billy ride per non piangere, la sua è una risata catartica, e suona più come un lamento alle orecchie del lettore che assiste ai suoi drammi, alle sue scelte quasi obbligate e le loro ripercussioni sulla sua esistenza. Il Billy The Kid di Rokuda dà in definitiva l'impressione di subire passivamente un volere ineluttabile e molto più grande di lui.
Uno degli elementi che per primo catalizza l’attenzione del lettore in questo manga è il disegno: piacevolmente “vecchia scuola”, con i chiaroscuri resi grazie ad un sapiente utilizzo tanto dei retini quanto del tratteggio. Lo stesso tratto sa essere allo stesso tempo rude ma ragionato; ricorda spesso Masashi Tanaka, ad esempio nelle scene d’azione che non risultano mai confuse. Una gran cura è inoltre riposta nei dettagli; il lettore più attento in tal senso andrà in estasi nell’ammirare la perizia con la quale sono raffigurati certi paesaggi o i contesti cittadini in genere; per il descrittivismo col quale sono disegnate rocce, cactus, venature del legno, cespugli, sassi, nuvole di polvere e chi più ne ha più ne metta.
L’edizione Flashbook si attesta come al solito su buonissimi livelli: eccellente sfogliabilità, carta consistente e esente da qualsiasi trasparenza, buona stampa e robusta sovraccoperta. Le onomatopee sono totalmente tradotte ed adattate, ed in generale il lavoro d’adattamento non delude. Da segnalare giusto un paio di refusi nel secondo e nel terzo volume.
Billy The Kid – 21 Albums è una miniserie in tre volumi che tratta un tema forse poco sfruttato in ambito manga, e lo fa in un concentrato di azione, piombo, sangue ma anche introspezione; che intrattiene senza alcun calo emotivo e narrativo. È onestamente oltremodo gratificante riuscire ad incappare ogni tanto in un’Opera che, in così pochi volumi, abbia così tanto da offrire al lettore vorace di veri contenuti.
Noboru Rokuda riversa su carta la sua visione romantica, nostalgica, ma credibile, di un vecchio West ove gli infidi vigliacchi portano a casa la pellaccia, mentre a far gli eroi o gli idealisti ci si rimette inevitabilmente le penne.
Consigliato tanto agli amanti dell’azione e delle ricostruzioni storiche, quanto a chi voglia semplicemente fruire di una bella storia con personaggi “veri”.
Appena visto il primo numero l'ho preso, sono un appassionato dei film western e del West in generale. Volevo saperne di più sulla leggenda del famoso pistolero. Mi sono piaciuti subito i disegni, che si sposano bene con la tematica. L'inizio del fumetto mi ha lasciato un po' così: dire subito come muore il protagonista mi lascia sempre un po' perplesso, non leggi mai con pathos la storia perché sai cosa succederà alla fine. Per questo il voto è 8 anche se apprezzo il lavoro dell'autore. Il fumetto è biografico ma anche un po' romanzato, alla fine non si sa quale sia la realtà e quale la leggenda. Per il resto le tavole sono veramente impressionanti e rendono bene. Consigliato a chi non vuole rimanere alla vita di Billy descritta nel fil "Pat Garret e Billy the Kid".
Tra mito e leggenda si muove la figura di Billy the Kid, uno dei simboli del selvaggio West, dando vita a innumerevoli opere di natura puramente intrattenitrice, ma tra queste troviamo l’opera firmata Michael Ondaatje (acclamato autore de Il paziente inglese) Le opere complete di Billy the Kid, una raccolta di poesie atte a narrare la vita del famoso pistolero. Chi ne è rimasto ammaliato è Rokuda Noboru, disegnatore di opere comiche come Gigi la trottola o altre dalle tinte più mature come F – Motori in pista. Il risultato si può dire sorprendente, nasce così un’opera più unica che rara che si erge a bandiera di un genere quasi dimenticato dai mondo fumettistico giapponese, soprattutto nel bel paese, escludendo ovviamente le varie rivisitazioni futuristiche.
È una notte del 1880, il cielo limpido permette alla luce della luna di illuminare flebilmente le vaste pianure di Fort Summer, un piccolo villaggio lungo il fiume Pecos in quello che oggi è conosciuto come Nuovo Messico, all’orizzonte si vedono tre cavalli portatori di morte meglio conosciuta con il nome di Garret, colui che sfruttando l’oscurità e la spilla di sceriffo uccide William H. Bonney. Questa è la fine di un’epoca, la fine delle speranze di potersi redimere, ma soprattutto la fine della controversa amicizia tra Billy the Kid e colui che gli ha affettuosamente affibbiato quel soprannome, Pat Garret.
Iniziare una storia dalla sua conclusione, scelta compiuta in varie opere ma mai così efficace, Noboru riesce a farci immergere perfettamente nell’atmosfera e nella storia fin dalla prima tavola così appena l’ignaro lettore finirà il primo capitolo con la morte del protagonista sarà troppo tardi, ormai succubi del mangaka non potremo più uscire da quest’opera fino alla sua conclusione, sfruttando gli istinti insiti nella mente umana l’autore stuzzica i giusti punti e risveglia nel lettore la curiosità, la voglia di voler sapere come tutto iniziato e quando arriverà alla fine del primo volumetto ormai sarà impossibile che non si divori le dita per capire come tutto sia potuto cambiare così.
Billy si trasforma da innocente bambino a bandito e il suo salvatore diverrà l’esecutore. I drammi che prendono vita in questa vicenda avranno uno sviluppo costante e saranno accompagnati dall’evoluzione psicologica di Billy e dalle scelte dettate per egoismo di Garret. Forse proprio nella caratterizzazione quest’opera trova riscontri positivi e negativi, i protagonisti ed i comprimari più importanti saranno ben curati, ogni scelta o azione che compiranno sarà comprensibile ed in linea con il loro pensiero, ma in alcuni casi diventano forse più impegnative le riflessioni del lettore per comprendere appieno alcuni momenti, ma mai risulterà proibitivo.
I disegni sono praticamente perfetti per il genere. Il tratto sporco e lo stile di disegno “tradiscono” le origini anni ‘80 del mangaka, il che non è un male, i personaggi godranno di un’ottima espressività lasciando intendere immediatamente se gli occhi di Billy rivelano al sua natura più docile o quella selvaggia. I fondali sono curati in ogni minimo dettaglio, si possono notare nelle infinite pianure i più piccoli cespugli illuminati dalla luna, ogni asse di legno che sorregge le abitazioni è curata in ogni venatura, senza dimenticare le bellissime illustrazioni a doppia pagina. A completare il tutto ci pensano i retini che, usati con maestria, non appesantiranno le pagine nonostante alcuni usi massivi.
Rokuda Noboru svela anche una buona capacità registica dove le scelte dinamiche riescono ad esaltare la spettacolarità dei duelli, peccato che risultino eccessivi gli impatti dei proiettili soprattutto nei momenti iniziali, se dettati dalla scelta di sottolineare la violenza dell’epoca o semplicemente per motivi personali non potremo saperlo ma si tratta di una piccolissima parte che non va da intaccare minimamente la bellezza del comparto grafico.
Come si potrà evincere dalle parole precedenti i disegni sono la colonna portante dell’opera (insieme alla figura di Bill the Kid) quindi non poteva esserci editore migliore che la Flashbook per portarlo in Italia. Il volumetto flessibile (con l’ormai immancabile sovraccoperta) racchiude pagine dall’elevato spessore, prive di trasparenze ed i tratti scuri ed i retini risalteranno nitidi e puliti. L’unica piccola pecca è la mancanza di pagine a colori, ma guardando l’accuratissimo e minuzioso lavoro di fotoritocco nelle tavole tradotte si può perfettamente chiudere un occhio, anche se nel complesso il prezzo è elevato.
Un’appassionante e drammatica ricostruzione storica di un personaggio fumoso che non mancherà di deliziare chiunque apprezzi opere storiche o sia un fan di John Wayne diventando così un acquisto obbligato.
Chi invece non è particolarmente fan del genere può trovare comunque un’opera incredibilmente immersiva che grazie alla collaborazione di storia e disegni riuscirà a costruire un’atmosfera unica e perfettamente riuscita.
È una notte del 1880, il cielo limpido permette alla luce della luna di illuminare flebilmente le vaste pianure di Fort Summer, un piccolo villaggio lungo il fiume Pecos in quello che oggi è conosciuto come Nuovo Messico, all’orizzonte si vedono tre cavalli portatori di morte meglio conosciuta con il nome di Garret, colui che sfruttando l’oscurità e la spilla di sceriffo uccide William H. Bonney. Questa è la fine di un’epoca, la fine delle speranze di potersi redimere, ma soprattutto la fine della controversa amicizia tra Billy the Kid e colui che gli ha affettuosamente affibbiato quel soprannome, Pat Garret.
Iniziare una storia dalla sua conclusione, scelta compiuta in varie opere ma mai così efficace, Noboru riesce a farci immergere perfettamente nell’atmosfera e nella storia fin dalla prima tavola così appena l’ignaro lettore finirà il primo capitolo con la morte del protagonista sarà troppo tardi, ormai succubi del mangaka non potremo più uscire da quest’opera fino alla sua conclusione, sfruttando gli istinti insiti nella mente umana l’autore stuzzica i giusti punti e risveglia nel lettore la curiosità, la voglia di voler sapere come tutto iniziato e quando arriverà alla fine del primo volumetto ormai sarà impossibile che non si divori le dita per capire come tutto sia potuto cambiare così.
Billy si trasforma da innocente bambino a bandito e il suo salvatore diverrà l’esecutore. I drammi che prendono vita in questa vicenda avranno uno sviluppo costante e saranno accompagnati dall’evoluzione psicologica di Billy e dalle scelte dettate per egoismo di Garret. Forse proprio nella caratterizzazione quest’opera trova riscontri positivi e negativi, i protagonisti ed i comprimari più importanti saranno ben curati, ogni scelta o azione che compiranno sarà comprensibile ed in linea con il loro pensiero, ma in alcuni casi diventano forse più impegnative le riflessioni del lettore per comprendere appieno alcuni momenti, ma mai risulterà proibitivo.
I disegni sono praticamente perfetti per il genere. Il tratto sporco e lo stile di disegno “tradiscono” le origini anni ‘80 del mangaka, il che non è un male, i personaggi godranno di un’ottima espressività lasciando intendere immediatamente se gli occhi di Billy rivelano al sua natura più docile o quella selvaggia. I fondali sono curati in ogni minimo dettaglio, si possono notare nelle infinite pianure i più piccoli cespugli illuminati dalla luna, ogni asse di legno che sorregge le abitazioni è curata in ogni venatura, senza dimenticare le bellissime illustrazioni a doppia pagina. A completare il tutto ci pensano i retini che, usati con maestria, non appesantiranno le pagine nonostante alcuni usi massivi.
Rokuda Noboru svela anche una buona capacità registica dove le scelte dinamiche riescono ad esaltare la spettacolarità dei duelli, peccato che risultino eccessivi gli impatti dei proiettili soprattutto nei momenti iniziali, se dettati dalla scelta di sottolineare la violenza dell’epoca o semplicemente per motivi personali non potremo saperlo ma si tratta di una piccolissima parte che non va da intaccare minimamente la bellezza del comparto grafico.
Come si potrà evincere dalle parole precedenti i disegni sono la colonna portante dell’opera (insieme alla figura di Bill the Kid) quindi non poteva esserci editore migliore che la Flashbook per portarlo in Italia. Il volumetto flessibile (con l’ormai immancabile sovraccoperta) racchiude pagine dall’elevato spessore, prive di trasparenze ed i tratti scuri ed i retini risalteranno nitidi e puliti. L’unica piccola pecca è la mancanza di pagine a colori, ma guardando l’accuratissimo e minuzioso lavoro di fotoritocco nelle tavole tradotte si può perfettamente chiudere un occhio, anche se nel complesso il prezzo è elevato.
Un’appassionante e drammatica ricostruzione storica di un personaggio fumoso che non mancherà di deliziare chiunque apprezzi opere storiche o sia un fan di John Wayne diventando così un acquisto obbligato.
Chi invece non è particolarmente fan del genere può trovare comunque un’opera incredibilmente immersiva che grazie alla collaborazione di storia e disegni riuscirà a costruire un’atmosfera unica e perfettamente riuscita.
Ho provato grande felicità all'annuncio che Flashbook avrebbe portato in Italia un'opera di un autore sottovalutatissimo, quale è Noboru Rokuda. Dopo 2 numeri posso dire che anche questa volta questo autore non mi ha tradito, l'opera è eccellente. Una storia vera (si presume) di un personaggio leggendario quale Billy the Kid vista in maniera minuziosa da questo autore che non lascia molto all'immaginazione. Come tutti sanno, Billy the Kid era un ragazzino che non ha fatto altro che rubare e ammazzare persone. L'autore però vuol descriverci il perché di queste sue azioni poco nobili. Riuscirà quindi il lettore nel suo piccolo a "farsi piacere" questo personaggio nonostante tutto? È una sfida che sono curioso di provare. Finora sta dando i suoi frutti. Disegni alla Rokuda a tratti quasi stilizzati, ma ben comprensibili e in generale buoni. Edizione Flashbook forse un tantino costosa ma nella sua norma, con sovracoperta. Lo consiglio a tutti coloro che amano i seinen e ad un pubblico maturo.