Umineko no naku koro ni - Episode 1: Legend of the Golden Witch
Umineko No Naku Koro Ni - Episode 1 è un manga tratto dalla omonima visual novel della 07th Expansion, conosciuta in Occidente per il più famoso Higurashi No Naku Koro Ni. Nonostante il nome molto simile, le due opere non sono collegate se non per piccoli riferimenti presenti solo molto avanti nella storia. Non va quindi assolutamente considerato questo manga come seguito di Higurashi. La storia può essere letta benissimo anche da chi non ha mai saputo nulla di Higurashi.
Il manga segue le vicende della famiglia Ushiromiya, ricca dinastia giapponese che il 4 Ottobre 1986 si riunisce sull'isola di Rokkenjima per la annuale conferenza di famiglia. Durante questa occasione i membri vogliono discutere la spartizione dell'eredità del capofamiglia Kinzo, a cui sembra rimangano solo pochi mesi di vita. Il protagonista è Battler, uno dei nipoti del capofamiglia che torna dopo 6 anni sull'isola per ritrovare tutta la famiglia. Dopo l'arrivo sull'isola, le coste del Giappone sono colpite da un tifone, rendendo impossibile qualsiasi viaggio da e per Rokkenjima. L'isola viene isolata completamente dal mondo esterno e passata la prima notte, sei corpi brutalmente uccisi vengono scoperti in un magazzino in giardino. Quello è solo il primo di molti altri efferati omicidi che sembrano seguire un inquietante epitaffio legato alla leggenda della strega Beatrice e dei lingotti d'Oro che questa avrebbe donato a Kinzo, follemente innamorato di lei...
Questo manga adatta molto fedelmente il primo episodio della visual novel. L'elemento magico in questa prima parte della storia è poco presente, rendendo di fatto questa opera una sorta di giallo-thriller psicologico.
Dal lato estetico, il tratto di Kei Natsumi rende abbastanza bene le atmosfere dell'opera originale, con un design gradevole e diverso sia dalla visual novel che dal manga, rendendo in parte nuova la storia che molti lettori forse già conoscono perchè già fruitori della visual novel o dell'anime.
Le illustrazioni a colori sono abbastanza curate, così come le scene più inquietanti. L'uso di volti a volte deformati e ghignanti si rivela un buon espediente per trasmettere l'inquietudine di certi passaggi della trama.
In definitiva, questo manga è una buona base di partenza per chi vuole avvicinarsi allo sfaccettato mondo di Umineko, permettendo a chi non può leggere la visual novel o vedersi l'anime per mancanza di tempo un modo più rapido per capire se la storia può interessargli.
Voto finale 8, è un prodotto che può intrigare chi ama le storie gialle complicate e un po' inquietanti, tenendo conto che Umineko (nonostante le molte parti in cui compaiono elementi sovrannaturali) è un enorme giallo il cui scopo finale è capire chi è il colpevole che commette gli omicidi.
Il manga segue le vicende della famiglia Ushiromiya, ricca dinastia giapponese che il 4 Ottobre 1986 si riunisce sull'isola di Rokkenjima per la annuale conferenza di famiglia. Durante questa occasione i membri vogliono discutere la spartizione dell'eredità del capofamiglia Kinzo, a cui sembra rimangano solo pochi mesi di vita. Il protagonista è Battler, uno dei nipoti del capofamiglia che torna dopo 6 anni sull'isola per ritrovare tutta la famiglia. Dopo l'arrivo sull'isola, le coste del Giappone sono colpite da un tifone, rendendo impossibile qualsiasi viaggio da e per Rokkenjima. L'isola viene isolata completamente dal mondo esterno e passata la prima notte, sei corpi brutalmente uccisi vengono scoperti in un magazzino in giardino. Quello è solo il primo di molti altri efferati omicidi che sembrano seguire un inquietante epitaffio legato alla leggenda della strega Beatrice e dei lingotti d'Oro che questa avrebbe donato a Kinzo, follemente innamorato di lei...
Questo manga adatta molto fedelmente il primo episodio della visual novel. L'elemento magico in questa prima parte della storia è poco presente, rendendo di fatto questa opera una sorta di giallo-thriller psicologico.
Dal lato estetico, il tratto di Kei Natsumi rende abbastanza bene le atmosfere dell'opera originale, con un design gradevole e diverso sia dalla visual novel che dal manga, rendendo in parte nuova la storia che molti lettori forse già conoscono perchè già fruitori della visual novel o dell'anime.
Le illustrazioni a colori sono abbastanza curate, così come le scene più inquietanti. L'uso di volti a volte deformati e ghignanti si rivela un buon espediente per trasmettere l'inquietudine di certi passaggi della trama.
In definitiva, questo manga è una buona base di partenza per chi vuole avvicinarsi allo sfaccettato mondo di Umineko, permettendo a chi non può leggere la visual novel o vedersi l'anime per mancanza di tempo un modo più rapido per capire se la storia può interessargli.
Voto finale 8, è un prodotto che può intrigare chi ama le storie gialle complicate e un po' inquietanti, tenendo conto che Umineko (nonostante le molte parti in cui compaiono elementi sovrannaturali) è un enorme giallo il cui scopo finale è capire chi è il colpevole che commette gli omicidi.