51 modi per proteggerla
"51 modi per salvarla" è un'opera composta da cinque volumi, nata dal sensei Usumaru Furuya, sia per i disegni, quanto per la storia, ed edita per l'Italia da Ronin Manga.
La serie cerca di presentare, per quanto lo scibile umano possa concedere, tutte le possibili situazioni in cui, un'abitante Giapponese possa incorrere, poco prima, durante e specialmente immediatamente dopo, un catastrofico terremoto, dalla magnitudo più forte mai registrata prima.
Tale composizione degli eventi è sia il punto di forza, quanto la più grande debolezza di tale opera, questo perché se purtroppo tale possibile evenienza, che un terremoto si abbatta sul Giappone, non sia un fattore sporadico, ma anzi pressoché alquanto comune, tale condizione permetterà di risultare molto coinvolgente e utile, per chiunque purtroppo abbia conoscenze di vita reale di tale fenomeno, al contempo come altra faccia di questa rappresentazione è che tale sequela di avvenimenti, diventerà man mano sempre più assurda fino a sfociare nello scollamento e sempre meno aderenza al reale, che ad un primo acchito rappresentavano i suoi punti forti, ma sul finale degenererà in situazioni inverosimili e quindi ben poco coinvolgenti.
La storia presenta un'iniziale cura nel delineare le varie sfaccettature psicologiche dei personaggi, ponendo grande cura alle prese di responsabilità e maturazioni delle nuove generazioni, che potrebbero incorrere in un torpore emotivo, verso le condizioni di chi soffre e sta male, cercando di rappresentare il bisogno di aiutarsi e sostenersi vicendevolmente, specialmente in situazioni di questo genere.
Purtroppo come sottolineato poc'anzi, a lungo andare, tale ridondanza di fattori estremi, renderà l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sempre più macchiettistica, risultando dei meri burattini per imbastire una storia, con l'unico scopo di propagandare e divulgare la giusta forma menti difronte a possibile e catastrofiche evenienze, perdendo quanto di buono costruito in precedenza.
Per il disegno, troviamo un sensei Furuya non ancora cosi padrone della sua bravura stilistica che cosi bene lo contraddistingue, risultando in parte un tratto banale, fortunatamente spesso la faranno da padrone tavole veramente d'effetto e che ben rappresentano l'orrore e le tragedie che possono succedere in situazioni cosi estreme, insomma tale comparto vivrà di alti e bassi.
Nel dettaglio i paesaggi, catastrofici e eventi naturali al limite del dantesco, avranno una cura speciale, che li renderà spettrali, tragici e sicuramente d'impatto, purtroppo tutto questo contorno cosi caratteristico e evocativo, sarà in parte tradito da una cura dei personaggi non sempre preciso e accurato, denotando più di qualche volta una discontinuità generale, che nei momenti peggiori, sfocerà in un poca cura per vari dettagli inerenti ad essi.
In definitiva, potendo fare un bilancio generale, personalmente ho constatato molti più alti, che però non mi permettono di dimenticare anche gli sporadici bassi.
L'edizione curata dalla Ronin Manga, si presenterà tanto basilare quanto curata, quindi nella sua mediocrità risalterà per la sua cura delle sue singole parti, disponendo di carta molto bianca, che tradirà ben poche trasparenze, un'edizione solida, ma non pesante, con copertine d'impatto, che presentano ogni volta un protagonista diverso, alle cui spalle di staglia un panorama apocalittico, corredato con due righe che presentano il nome dell'autore e dell'opera, con un effetto patinato al tatto, inoltre all'interno del volume saranno presenti tantissimi approfondimenti che saranno facilmente consultabili, grazie alla ottima flessibilità donata ai singoli volumi, che permette di aprirli e consultarli agevolmente, senza la paura che possano disfarsi fra le mani, da un momento all'altro.
Purtroppo rimane un'edizione standard, non disponendo ne di pagine a colori e nemmeno di sovraccoperta, ma come anticipato, per quel che offre, rimane comunque un ottimo prodotto, inerente alla mera questione materialistica.
In conclusione, "51 modi per salvarla" è un ottimo escamotage, per poter avere una pratica guida, su tutti i possibili avvenimenti e le linee guida da seguire, se ci si ritrovasse di fronte a una catastrofe quale un sisma tellurico, e tutte le possibili degenerazioni del caso, purtroppo tale obbiettivo, porterà a una costante, quanto vertiginosa sul finale, discesa nell'assurdo, tentando di riportare anche le evenienze più sporadiche che faranno perdere interesse, sulla storia imbastita in precedenza.
La serie cerca di presentare, per quanto lo scibile umano possa concedere, tutte le possibili situazioni in cui, un'abitante Giapponese possa incorrere, poco prima, durante e specialmente immediatamente dopo, un catastrofico terremoto, dalla magnitudo più forte mai registrata prima.
Tale composizione degli eventi è sia il punto di forza, quanto la più grande debolezza di tale opera, questo perché se purtroppo tale possibile evenienza, che un terremoto si abbatta sul Giappone, non sia un fattore sporadico, ma anzi pressoché alquanto comune, tale condizione permetterà di risultare molto coinvolgente e utile, per chiunque purtroppo abbia conoscenze di vita reale di tale fenomeno, al contempo come altra faccia di questa rappresentazione è che tale sequela di avvenimenti, diventerà man mano sempre più assurda fino a sfociare nello scollamento e sempre meno aderenza al reale, che ad un primo acchito rappresentavano i suoi punti forti, ma sul finale degenererà in situazioni inverosimili e quindi ben poco coinvolgenti.
La storia presenta un'iniziale cura nel delineare le varie sfaccettature psicologiche dei personaggi, ponendo grande cura alle prese di responsabilità e maturazioni delle nuove generazioni, che potrebbero incorrere in un torpore emotivo, verso le condizioni di chi soffre e sta male, cercando di rappresentare il bisogno di aiutarsi e sostenersi vicendevolmente, specialmente in situazioni di questo genere.
Purtroppo come sottolineato poc'anzi, a lungo andare, tale ridondanza di fattori estremi, renderà l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sempre più macchiettistica, risultando dei meri burattini per imbastire una storia, con l'unico scopo di propagandare e divulgare la giusta forma menti difronte a possibile e catastrofiche evenienze, perdendo quanto di buono costruito in precedenza.
Per il disegno, troviamo un sensei Furuya non ancora cosi padrone della sua bravura stilistica che cosi bene lo contraddistingue, risultando in parte un tratto banale, fortunatamente spesso la faranno da padrone tavole veramente d'effetto e che ben rappresentano l'orrore e le tragedie che possono succedere in situazioni cosi estreme, insomma tale comparto vivrà di alti e bassi.
Nel dettaglio i paesaggi, catastrofici e eventi naturali al limite del dantesco, avranno una cura speciale, che li renderà spettrali, tragici e sicuramente d'impatto, purtroppo tutto questo contorno cosi caratteristico e evocativo, sarà in parte tradito da una cura dei personaggi non sempre preciso e accurato, denotando più di qualche volta una discontinuità generale, che nei momenti peggiori, sfocerà in un poca cura per vari dettagli inerenti ad essi.
In definitiva, potendo fare un bilancio generale, personalmente ho constatato molti più alti, che però non mi permettono di dimenticare anche gli sporadici bassi.
L'edizione curata dalla Ronin Manga, si presenterà tanto basilare quanto curata, quindi nella sua mediocrità risalterà per la sua cura delle sue singole parti, disponendo di carta molto bianca, che tradirà ben poche trasparenze, un'edizione solida, ma non pesante, con copertine d'impatto, che presentano ogni volta un protagonista diverso, alle cui spalle di staglia un panorama apocalittico, corredato con due righe che presentano il nome dell'autore e dell'opera, con un effetto patinato al tatto, inoltre all'interno del volume saranno presenti tantissimi approfondimenti che saranno facilmente consultabili, grazie alla ottima flessibilità donata ai singoli volumi, che permette di aprirli e consultarli agevolmente, senza la paura che possano disfarsi fra le mani, da un momento all'altro.
Purtroppo rimane un'edizione standard, non disponendo ne di pagine a colori e nemmeno di sovraccoperta, ma come anticipato, per quel che offre, rimane comunque un ottimo prodotto, inerente alla mera questione materialistica.
In conclusione, "51 modi per salvarla" è un ottimo escamotage, per poter avere una pratica guida, su tutti i possibili avvenimenti e le linee guida da seguire, se ci si ritrovasse di fronte a una catastrofe quale un sisma tellurico, e tutte le possibili degenerazioni del caso, purtroppo tale obbiettivo, porterà a una costante, quanto vertiginosa sul finale, discesa nell'assurdo, tentando di riportare anche le evenienze più sporadiche che faranno perdere interesse, sulla storia imbastita in precedenza.
Un manga che parte molto bene, per certi versi mi ricorda "Tokyo Magnitude 8.0", certamente con differenze enormi tra le due opere, prima tra tutte l'età dei protagonisti.
I primi due volumi e mezzo/tre sono capaci di provocare forti emozioni nel lettore, vengono trattate tematiche importanti e adulte: la mancanza di regole in una situazione che, per quanto "breve", è apocalittica, la vera natura di molte persone che, in assenza di regole da seguire mostrano il peggio di sè stessi, il lutto nel perdere una persona cara, lo smarrimento di fronte ai corpi dei deceduti, la sensazione di inutilità, ma anche persone genuinamente buone, pronte ad aiutare il prossimo.
Purtroppo, se nella prima metà dei 5 volumi subiamo un forte impatto emotivo, nella seconda metà esso si va a perdere a causa di una ripetivita' esagerata. Come già detto da altri, la tematica dello è inizialmente trattata benissimo, per poi diventare quasi fin troppo presente e stucchevole.
Per non parlare della parte davvero tematiche poco ispirate.
Nel complesso ne consiglierei la lettura, consapevole che manchi qualcosa per elevarlo oltre altri manga che trattano ambientazioni e situazioni simili. Le basi c'erano ed erano ottime, purtroppo però c'è anche l'incapacità dell'autore nel proseguire e mantenere un livello di qualità alto nella sua opera che, alla fine, pare quasi un'occasione mancata.
I primi due volumi e mezzo/tre sono capaci di provocare forti emozioni nel lettore, vengono trattate tematiche importanti e adulte: la mancanza di regole in una situazione che, per quanto "breve", è apocalittica, la vera natura di molte persone che, in assenza di regole da seguire mostrano il peggio di sè stessi, il lutto nel perdere una persona cara, lo smarrimento di fronte ai corpi dei deceduti, la sensazione di inutilità, ma anche persone genuinamente buone, pronte ad aiutare il prossimo.
Purtroppo, se nella prima metà dei 5 volumi subiamo un forte impatto emotivo, nella seconda metà esso si va a perdere a causa di una ripetivita' esagerata. Come già detto da altri, la tematica dello
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
stupro Per non parlare della parte
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
uomini contro donne e, ancora peggio, della setta creatasi nel frattempo Nel complesso ne consiglierei la lettura, consapevole che manchi qualcosa per elevarlo oltre altri manga che trattano ambientazioni e situazioni simili. Le basi c'erano ed erano ottime, purtroppo però c'è anche l'incapacità dell'autore nel proseguire e mantenere un livello di qualità alto nella sua opera che, alla fine, pare quasi un'occasione mancata.
<b> Attenzione: possibili spoiler! </b>
La storia di questo manga è il classico esempio di una Tokyo devastata da un terremoto di forte intensità. Trama che ormai i giapponesi ci hanno fatto conoscere in diverse occasioni, tanto che a molti lettori può sembrare la stessa minestra riscaldata, tuttavia in "51 modi per salvarla" questo aspetto benché ripetitivo viene raccontato con un tocco di originalità, e la storia da banale quale a prima vista può sembrare risulta invece piacevole da leggere.
Questo manga racconta la storia di due ragazzi, Nakano e Jin, che devono sopravvivere alle avversità che un terremoto di altissima intensità ha causato. Neanche a dirlo il terremoto ha colpito Tokyo e la sua baia. La storia inizia quando i due protagonisti, ex compagni di liceo, si incontrano ad Odaiba. I nostri sono lì per due ragioni diverse: Nakano è con le sue amiche per partecipare ad un concerto del suo cantante preferito e Jin invece ha un colloquio di lavoro per una mittente televisiva. Proprio quando Nakano viene imbrogliata e scaricata dalle amiche, poco prima del concerto a cui avrebbe dovuto partecipare, i due si ritrovano per la seconda volta e, proprio quando Jin cerca di consolarla, un terremoto di intensità 8.1 si abbatte sulla città e distrugge quasi completamente la baia di Tokyo. I protagonisti a questo punto si ritroveranno dentro una città ormai distrutta, e piena di pericoli di ogni genere che i due dovranno superare se vorranno rientrare a casa.
Ho trovato il manga molto coinvolgente e il carattere dei personaggi molto ben strutturato. Jin è il classico bravo ragazzo, pronto ad aiutare il prossimo e sempre di buoni propositi, tanto che in qualche occasione si farà pure prendere in giro da qualcuno più scaltro di lui. Nakano invece è una ragazza con il passato di un'adolescenza difficile. Dall'esperienza della sopravvivenza del terremoto riuscirà a trarne tutti gli elementi positivi che questa lascia. Infatti nell'evolversi della storia, dovendo affrontare mille pericoli, riuscirà a maturare da un punto di vista personale, che le smusserà alcune sue qualità caratteriali, ritrovando oltretutto la voglia di ritornare a vivere dopo tanto tempo che non ne sentiva più il bisogno.
I due si ritroveranno a dover affrontare situazioni veramente imprevedibili, anzi in alcuni casi si è portati a pensare se tali situazioni possano realmente accadere, però, a parte qualcuna veramente poco credibile, ci si accorge che invece quelle stesse situazioni da fantascienza possono veramente accadere. Inoltre nel momento stesso in cui il lettore riflette su questi stessi avvenimenti, capisce quanto possa essere difficile e drammatico non solo a sopravvivere al terremoto in se, ma anche a tutto ciò che questo lascia al suo seguito. Dopo un terremoto di tale intensità, si è generalmente portati a pensare ai pericoli di natura fisica, come edifici cadenti, crollo dei ponti, incendi e via dicendo e poco a quelli che invece non sono così evidenti come il dramma psicologico collettivo, causato dalla perdita delle persone amate, dai delinquenti di strada che prendono il sopravvento della città vista la mancanza di agenti dell'ordine pubblico, dalla necessità della ricerca di cibo, dal saccheggio dei negozi e dei centri commerciali da parte dei più avveduti, dalla reale mancanza di un posto sicuro dove dormire o riposarsi e la grande necessità dei bagni pubblici. In questo caso l'autore del manga è riuscito molto bene a raccontarlo, dovuto forse anche al fatto che ha effettuato un attento studio sulle possibili conseguenze di un terremoto di questa gravita e ciò aiuta parecchio il lettore a coinvolgersi nella storia. Vengono toccati temi importanti come furto, stupro, collaborazione reciproca, scarsa divulgazione delle reali notizie da parte dei giornalisti, l'importanza degli aiuti umanitari, dei sogni, del proprio futuro, e del ricongiungimento con i propri cari.
Il manga si lascia leggere bene fino alla fine, e al lettore nasce ben presto la curiosità di sapere quali pericoli ancora dovranno affrontare i due protagonisti, e quale sarà quindi la sua conclusione.
In generale penso che il manga abbia una storia veramente coinvolgente. L'esperienza della sopravvivenza a un terremoto viene raccontata molto bene, comprese le emozioni e le sensazioni sia dei protagonisti che dei personaggi secondari. Ottimi i disegni sia dei personaggi che della Tokyo distrutta.
il mio voto è 8 perché alcune scene raccontate nella storia sono state un po troppo forti ed eccessive e a me personalmente non sono piaciute.
La storia di questo manga è il classico esempio di una Tokyo devastata da un terremoto di forte intensità. Trama che ormai i giapponesi ci hanno fatto conoscere in diverse occasioni, tanto che a molti lettori può sembrare la stessa minestra riscaldata, tuttavia in "51 modi per salvarla" questo aspetto benché ripetitivo viene raccontato con un tocco di originalità, e la storia da banale quale a prima vista può sembrare risulta invece piacevole da leggere.
Questo manga racconta la storia di due ragazzi, Nakano e Jin, che devono sopravvivere alle avversità che un terremoto di altissima intensità ha causato. Neanche a dirlo il terremoto ha colpito Tokyo e la sua baia. La storia inizia quando i due protagonisti, ex compagni di liceo, si incontrano ad Odaiba. I nostri sono lì per due ragioni diverse: Nakano è con le sue amiche per partecipare ad un concerto del suo cantante preferito e Jin invece ha un colloquio di lavoro per una mittente televisiva. Proprio quando Nakano viene imbrogliata e scaricata dalle amiche, poco prima del concerto a cui avrebbe dovuto partecipare, i due si ritrovano per la seconda volta e, proprio quando Jin cerca di consolarla, un terremoto di intensità 8.1 si abbatte sulla città e distrugge quasi completamente la baia di Tokyo. I protagonisti a questo punto si ritroveranno dentro una città ormai distrutta, e piena di pericoli di ogni genere che i due dovranno superare se vorranno rientrare a casa.
Ho trovato il manga molto coinvolgente e il carattere dei personaggi molto ben strutturato. Jin è il classico bravo ragazzo, pronto ad aiutare il prossimo e sempre di buoni propositi, tanto che in qualche occasione si farà pure prendere in giro da qualcuno più scaltro di lui. Nakano invece è una ragazza con il passato di un'adolescenza difficile. Dall'esperienza della sopravvivenza del terremoto riuscirà a trarne tutti gli elementi positivi che questa lascia. Infatti nell'evolversi della storia, dovendo affrontare mille pericoli, riuscirà a maturare da un punto di vista personale, che le smusserà alcune sue qualità caratteriali, ritrovando oltretutto la voglia di ritornare a vivere dopo tanto tempo che non ne sentiva più il bisogno.
I due si ritroveranno a dover affrontare situazioni veramente imprevedibili, anzi in alcuni casi si è portati a pensare se tali situazioni possano realmente accadere, però, a parte qualcuna veramente poco credibile, ci si accorge che invece quelle stesse situazioni da fantascienza possono veramente accadere. Inoltre nel momento stesso in cui il lettore riflette su questi stessi avvenimenti, capisce quanto possa essere difficile e drammatico non solo a sopravvivere al terremoto in se, ma anche a tutto ciò che questo lascia al suo seguito. Dopo un terremoto di tale intensità, si è generalmente portati a pensare ai pericoli di natura fisica, come edifici cadenti, crollo dei ponti, incendi e via dicendo e poco a quelli che invece non sono così evidenti come il dramma psicologico collettivo, causato dalla perdita delle persone amate, dai delinquenti di strada che prendono il sopravvento della città vista la mancanza di agenti dell'ordine pubblico, dalla necessità della ricerca di cibo, dal saccheggio dei negozi e dei centri commerciali da parte dei più avveduti, dalla reale mancanza di un posto sicuro dove dormire o riposarsi e la grande necessità dei bagni pubblici. In questo caso l'autore del manga è riuscito molto bene a raccontarlo, dovuto forse anche al fatto che ha effettuato un attento studio sulle possibili conseguenze di un terremoto di questa gravita e ciò aiuta parecchio il lettore a coinvolgersi nella storia. Vengono toccati temi importanti come furto, stupro, collaborazione reciproca, scarsa divulgazione delle reali notizie da parte dei giornalisti, l'importanza degli aiuti umanitari, dei sogni, del proprio futuro, e del ricongiungimento con i propri cari.
Il manga si lascia leggere bene fino alla fine, e al lettore nasce ben presto la curiosità di sapere quali pericoli ancora dovranno affrontare i due protagonisti, e quale sarà quindi la sua conclusione.
In generale penso che il manga abbia una storia veramente coinvolgente. L'esperienza della sopravvivenza a un terremoto viene raccontata molto bene, comprese le emozioni e le sensazioni sia dei protagonisti che dei personaggi secondari. Ottimi i disegni sia dei personaggi che della Tokyo distrutta.
il mio voto è 8 perché alcune scene raccontate nella storia sono state un po troppo forti ed eccessive e a me personalmente non sono piaciute.
"51 modi per salvarla" è un manga di Usamaru Furuya, famoso qui da noi per opere come "Genkaku Picasso" e per il più recente "Happiness".
La storia trattata in quest'opera è incentrata sulle calamità naturali, più precisamente sui terremoti che, come purtroppo si sa, non di rado colpiscono il territorio giapponese.
Più nello specifico il lettore vive l'esperienza del terremoto dai punti di vista dei diversi personaggi che ci vengono presentati nel corso delle vicende.
Questi ultimi sono delle figure abbastanza stereotipate e tipiche, che spingono chi legge a fare qualche sbadiglio di tanto in tanto.
Troviamo un protagonista maschile, Mishima, che non si sente realizzato nella vita e che, per colmare agli errori fatti, una volta avvenuto il terremoto si mette la maschera dell'eroe e comincia ad aiutare tutte le persone che hanno subito lesioni, agendo a sangue freddo di fronte ai casi più critici.
A fianco del ragazzo ci sarà la sua controparte femminile, Okano, che, come si verrà a conoscenza già dalle prime pagine, in passato andava a scuola con Mishima; questo provava per lei un sentimento abbastanza forte che tuttavia non aveva mai avuto modo di esternare.
Entrambi si ritrovano ad Odaiba, dove Okano, che ci viene presentata con un look da gothic lolita, espone un cartello in cui "elemosina" un biglietto per assistere al concerto di un famoso gruppo musicale, che con le sue canzoni avrebbe aiutato la ragazza ad uscire da un brutto periodo della sua vita.
Ma, al di là dei sogni, dei rimorsi e dei sentimenti dei protagonisti, come reagiscono le persone di fronte ad un terremoto di magnitudo 8.1?
L'autore ci mostra persone disperate, che hanno diverse reazioni nei confronti della vicenda, reazioni molto spesso "strane": come quella di un uomo che non piange per la perdita della sua amata ma che al contempo non vuole assolutamente separarsi dal corpo di quest'ultima, che si carica sulle spalle per tutta la sua apparizione.
Vediamo di come alcune persone cercano di "approfittarsi" della situazione cominciando a vendere vestiti e oggetti di prima necessità a prezzi esageratamente rialzati, ma soprattutto di come uomini regrediscono ad uno stato primordiale che li spinge a commettere atti che un tempo non avrebbero commesso.
La storia, nei 5 numeri, viene trattata in maniera distaccata, e il lettore più che leggere un fumetto sembra stia assistendo ad un documentario ripreso con la videocamera.
Benché si possa evincere che lo studio da parte dell'autore dietro l'intera opera sia notevole, non posso che assegnare una misera sufficienza all'intera storia.
I personaggi sono macchiettistici, i due protagonisti hanno un approccio impacciato e si fanno un sacco di problemi di natura sentimentale del tipo: "a lui piace l'altra perché sembra meno infantile di me" e stupidaggini simili, quasi come si stessero dimenticando il contesto in cui si trovano.
<b>
La cosa che mi ha dato più fastidio è il modo esagerato in cui è stato calcato il tema dello stupro: si passa da una prima scena in cui una ragazza subisce violenza per arrivare ad un'alta percentuale di uomini impazziti, ciechi di fronte al disastro che ha commesso il terremoto, che vogliono assalire in massa tutte le donne del posto.
<b>[Fine Spoiler]</b>
Posso condividere il fatto che una folla possa impazzire in momenti del genere, ma le autorità in questi casi non hanno il dovere di mettere ordine nelle strade e aiutare gli sfollati a sopravvivere? Anche la mancanza di qualche squadra di soccorso che aiutasse le vittime mi ha fatto storcere il naso.
Il disegno è molto realistico e ben fatto, l'autore riesce egregiamente a trasferire su carta le scene più catastrofiche e delicate.
L'edizione per 5,90€ ci offre una carta molto bianca ma nessuna sovraccoperta e nessuna pagina a colori, oltretutto alcuni albi risultano molto duri da aprire.
Interessanti tuttavia quelle due o tre paginette a fine di ogni volume in cui viene spiegato a lettore il modo migliore per sopravvivere ad un terremoto (mettendo un po' d'ansia a dire il vero, ma non mi lamento).
Se cercate una storia con personaggi ben caratterizzati, catastrofica ma che mantenga una parvenza di realismo allora questa non fa per voi.
Consiglio "51 modi per salvarla" solo ai fan dell'autore, agli altri dico di spendere in maniera migliore i propri soldi.
La storia trattata in quest'opera è incentrata sulle calamità naturali, più precisamente sui terremoti che, come purtroppo si sa, non di rado colpiscono il territorio giapponese.
Più nello specifico il lettore vive l'esperienza del terremoto dai punti di vista dei diversi personaggi che ci vengono presentati nel corso delle vicende.
Questi ultimi sono delle figure abbastanza stereotipate e tipiche, che spingono chi legge a fare qualche sbadiglio di tanto in tanto.
Troviamo un protagonista maschile, Mishima, che non si sente realizzato nella vita e che, per colmare agli errori fatti, una volta avvenuto il terremoto si mette la maschera dell'eroe e comincia ad aiutare tutte le persone che hanno subito lesioni, agendo a sangue freddo di fronte ai casi più critici.
A fianco del ragazzo ci sarà la sua controparte femminile, Okano, che, come si verrà a conoscenza già dalle prime pagine, in passato andava a scuola con Mishima; questo provava per lei un sentimento abbastanza forte che tuttavia non aveva mai avuto modo di esternare.
Entrambi si ritrovano ad Odaiba, dove Okano, che ci viene presentata con un look da gothic lolita, espone un cartello in cui "elemosina" un biglietto per assistere al concerto di un famoso gruppo musicale, che con le sue canzoni avrebbe aiutato la ragazza ad uscire da un brutto periodo della sua vita.
Ma, al di là dei sogni, dei rimorsi e dei sentimenti dei protagonisti, come reagiscono le persone di fronte ad un terremoto di magnitudo 8.1?
L'autore ci mostra persone disperate, che hanno diverse reazioni nei confronti della vicenda, reazioni molto spesso "strane": come quella di un uomo che non piange per la perdita della sua amata ma che al contempo non vuole assolutamente separarsi dal corpo di quest'ultima, che si carica sulle spalle per tutta la sua apparizione.
Vediamo di come alcune persone cercano di "approfittarsi" della situazione cominciando a vendere vestiti e oggetti di prima necessità a prezzi esageratamente rialzati, ma soprattutto di come uomini regrediscono ad uno stato primordiale che li spinge a commettere atti che un tempo non avrebbero commesso.
La storia, nei 5 numeri, viene trattata in maniera distaccata, e il lettore più che leggere un fumetto sembra stia assistendo ad un documentario ripreso con la videocamera.
Benché si possa evincere che lo studio da parte dell'autore dietro l'intera opera sia notevole, non posso che assegnare una misera sufficienza all'intera storia.
I personaggi sono macchiettistici, i due protagonisti hanno un approccio impacciato e si fanno un sacco di problemi di natura sentimentale del tipo: "a lui piace l'altra perché sembra meno infantile di me" e stupidaggini simili, quasi come si stessero dimenticando il contesto in cui si trovano.
<b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b>La cosa che mi ha dato più fastidio è il modo esagerato in cui è stato calcato il tema dello stupro: si passa da una prima scena in cui una ragazza subisce violenza per arrivare ad un'alta percentuale di uomini impazziti, ciechi di fronte al disastro che ha commesso il terremoto, che vogliono assalire in massa tutte le donne del posto.
<b>[Fine Spoiler]</b>
Posso condividere il fatto che una folla possa impazzire in momenti del genere, ma le autorità in questi casi non hanno il dovere di mettere ordine nelle strade e aiutare gli sfollati a sopravvivere? Anche la mancanza di qualche squadra di soccorso che aiutasse le vittime mi ha fatto storcere il naso.
Il disegno è molto realistico e ben fatto, l'autore riesce egregiamente a trasferire su carta le scene più catastrofiche e delicate.
L'edizione per 5,90€ ci offre una carta molto bianca ma nessuna sovraccoperta e nessuna pagina a colori, oltretutto alcuni albi risultano molto duri da aprire.
Interessanti tuttavia quelle due o tre paginette a fine di ogni volume in cui viene spiegato a lettore il modo migliore per sopravvivere ad un terremoto (mettendo un po' d'ansia a dire il vero, ma non mi lamento).
Se cercate una storia con personaggi ben caratterizzati, catastrofica ma che mantenga una parvenza di realismo allora questa non fa per voi.
Consiglio "51 modi per salvarla" solo ai fan dell'autore, agli altri dico di spendere in maniera migliore i propri soldi.
Devo dire che non mi aspettavo chissà cosa da questo manga, eppure ha riscosso in me un interesse e un fascino tale che penso di rileggermi l'intera opera per comprenderne a pieno le molteplici sfumature. È un manga in cui la tragedia del terremoto viene narrata in maniera sublime, realistica e dettagliata, in cui le sensazioni e le esperienze dei protagonisti sono autentiche, originali. Questo manga ci pone di fronte alla incredibile fragilità dell'essere umano e di come il suo stato emotivo possa crollare e tramutarsi in pazzia qualora i modelli di una società apparentemente stabile e "invincibile" crollino in pochi secondi per una calamità naturale inarrestabile. Insomma un seinen coi fiocchi che consiglio prevalentemente a tutti gli amanti dei generi un po' drammatici e tutto sommato realistici. Un'opera completa in soli 5 volumi al prezzo di 5.90€ cadauno.
Mi sono avvicinato a questo manga per puro caso, l'idea iniziale mi piaceva molto "un manga su una catastrofe che colpisce Tokyo" ho pensato che doveva promettere davvero bene e le mie aspettative non sono state deluse. Forse dalla premessa iniziale si poteva fare davvero un capolavoro da 10, ma ci sono alcune pecche che ne abbassano la valutazione: dapprima in alcuni punti la storia ristagna e diventa quasi noiosa, poi c'è un pizzico di prevedibilità che banalizza un poco la storia in certi punti.
I punti forti però sono molti: il disegno è davvero molto curato e il tratto assai maturo lo distingue dai manga più infantili. In secondo luogo a fine volume ci sono le spiegazione dei vari avvenimenti che i protagonisti si trovano ad affrontare, vengono spiegati i vari fenomeni che seguono un terremoto paragonandoli ad esempi reali, spesso viene preso come esempio il terremoto di Kobe, questi piccoli accorgimenti danno un'aria quasi da "documentario" che non nuoce, anzi gli dà valore. Alcune tematiche vengono trattate in modo molto esplicito senza fronzoli, ciò avvicina ancora di più l'opera alla dura realtà di una catastrofe naturale. Se poi si pensa che in patria vuole portare anche un messaggio preventivo verso le catastrofi naturali lo si apprezza di più.
Una lettura davvero coinvolgente e appagante se si integra con le spiegazioni a fine volume, davvero un buon manga.
I punti forti però sono molti: il disegno è davvero molto curato e il tratto assai maturo lo distingue dai manga più infantili. In secondo luogo a fine volume ci sono le spiegazione dei vari avvenimenti che i protagonisti si trovano ad affrontare, vengono spiegati i vari fenomeni che seguono un terremoto paragonandoli ad esempi reali, spesso viene preso come esempio il terremoto di Kobe, questi piccoli accorgimenti danno un'aria quasi da "documentario" che non nuoce, anzi gli dà valore. Alcune tematiche vengono trattate in modo molto esplicito senza fronzoli, ciò avvicina ancora di più l'opera alla dura realtà di una catastrofe naturale. Se poi si pensa che in patria vuole portare anche un messaggio preventivo verso le catastrofi naturali lo si apprezza di più.
Una lettura davvero coinvolgente e appagante se si integra con le spiegazioni a fine volume, davvero un buon manga.
È risaputa la grande attività sismica del Giappone: nel corso degli anni si sono susseguiti un sacco di terremoti devastanti (anche quello che è accaduto, con tragiche conseguenze, poco tempo fa non è altro che un ultimo di una lunga serie), più un enormità di terremoti di scarsa intensità, che nel Sol Levante sono una cosa normale e comune. Quest'esperienza ha innanzitutto contribuito a formare nelle persone e nella società sia una sorta di "rassegnazione" all'inevitabile forza della natura, sia un'indispensabile organizzazione allo scopo di limitare i danni. In un paese ricco di sfoghi artistici come il Giappone, poi, era inevitabile che pullulassero opere che avevano proprio il disastro come argomento. La lista è lunga, e si aggiungono anche altre opere che hanno citazioni e simili.
Proprio uno degli autori di maggior rilevanza sullo scenario manga contemporaneo ha tentato di rappresentare il "Big One", il terremoto che prima o poi colpirà con effetti disastrosi l'area del Kanto, e quindi di Tokyo. Usamaru Furuya ci offre un manga pieno di documentazione, in stile molto seinen, allo scopo di offrire un compromesso fra un saggio-manga ed una classica storia drammatica e al tempo stesso con un po' di romanticismo. Un obbiettivo troppo ambizioso, forse? A prima vista non sembrerebbe: il disegno è di un certo livello, una caratteristica molto apprezzata di questo autore, e non manca di adattarsi bene al tema. Anche la documentazione è esaurientissima, terremoto e conseguenze sono ben riprodotte, quasi alla perfezione. Ma allora dov'è che l'opera delude? Proprio nel tentare di usare al meglio le documentazioni, si usa l'espediente del "viaggio", da un capo all'altro di una Tokyo in rovina. Già l'espediente è di suo forzato, ma vedere nei capitoli susseguirsi di sabbie mobili, tornadi di fuoco, insurrezioni popolari e prezzi rincarati sembra un sadismo dell'autore che fa passare ai protagonisti le peggiori sfighe possibili. Non poi un chissà quale sviluppo del già deprimente inizio.
Qual è, insomma, il nostro risultato? Un opera tecnicamente egregia, ma con sviluppi un po' piatti. Volendo documentarsi è ottimo, più comodo ed efficace rispetto ad un libretto illustrativo o un pesantissimo saggio di disastrologia. Inoltre ha anche un miglior impatto emotivo, irrinunciabile in un manga. Se al contrario siete alla ricerca di un buon manga, rimane interessante solo se adorate il sensei (considerata poi l'edizione Ronin...).
Proprio uno degli autori di maggior rilevanza sullo scenario manga contemporaneo ha tentato di rappresentare il "Big One", il terremoto che prima o poi colpirà con effetti disastrosi l'area del Kanto, e quindi di Tokyo. Usamaru Furuya ci offre un manga pieno di documentazione, in stile molto seinen, allo scopo di offrire un compromesso fra un saggio-manga ed una classica storia drammatica e al tempo stesso con un po' di romanticismo. Un obbiettivo troppo ambizioso, forse? A prima vista non sembrerebbe: il disegno è di un certo livello, una caratteristica molto apprezzata di questo autore, e non manca di adattarsi bene al tema. Anche la documentazione è esaurientissima, terremoto e conseguenze sono ben riprodotte, quasi alla perfezione. Ma allora dov'è che l'opera delude? Proprio nel tentare di usare al meglio le documentazioni, si usa l'espediente del "viaggio", da un capo all'altro di una Tokyo in rovina. Già l'espediente è di suo forzato, ma vedere nei capitoli susseguirsi di sabbie mobili, tornadi di fuoco, insurrezioni popolari e prezzi rincarati sembra un sadismo dell'autore che fa passare ai protagonisti le peggiori sfighe possibili. Non poi un chissà quale sviluppo del già deprimente inizio.
Qual è, insomma, il nostro risultato? Un opera tecnicamente egregia, ma con sviluppi un po' piatti. Volendo documentarsi è ottimo, più comodo ed efficace rispetto ad un libretto illustrativo o un pesantissimo saggio di disastrologia. Inoltre ha anche un miglior impatto emotivo, irrinunciabile in un manga. Se al contrario siete alla ricerca di un buon manga, rimane interessante solo se adorate il sensei (considerata poi l'edizione Ronin...).
Siamo di fronte a un disastro epico, un terremoto che distrugge quasi completamente la baia di Tokyo. All'interno di questo inferno si ritrovano due compagni di liceo, dallo strano rapporto e provvisti di vecchi rancori; ma nella storia tutto cambia, i due si conosco meglio e spingono ognuno a guardare i difetti dell'altro.
Jin Mishima è il tipico bravo ragazzo, intelligente e pieno di buon senso; in più di una occasione è decisivo il suo intervento, anche se rischia di crollare a un certo punto.
Nakano Okano è la protagonista femminile, che compie una evoluzione incredibile in 5 volumi, e, secondo me, è a lei che questa esperienza modificherà profondamente l'esistenza.
Saranno loro i personaggi principali, ma poi in realtà l'attenzione si sposta spesso sullo scenario, sulle persone comuni, sui temi importanti che verrebbero toccati nel caso di un cataclisma di queste dimensioni. Vengono menzionati problemi che non verrebbero alla mente immediatamente, se non in caso in ci si trovasse realmente in questa situazione (importanza dei servizi igienici, pericolosità di uno stupro, attacco verso le mentalità più vulnerabili da parte di sette religiose).
Un manga intuitivo, veloce e coinvolgente, per nulla noioso. Un bel disegno, soprattutto degli ambienti di una Tokyo rasa al suolo. È il primo manga di Usamaro Furuya che leggo, e sicuramente ne cercherò altri.
Jin Mishima è il tipico bravo ragazzo, intelligente e pieno di buon senso; in più di una occasione è decisivo il suo intervento, anche se rischia di crollare a un certo punto.
Nakano Okano è la protagonista femminile, che compie una evoluzione incredibile in 5 volumi, e, secondo me, è a lei che questa esperienza modificherà profondamente l'esistenza.
Saranno loro i personaggi principali, ma poi in realtà l'attenzione si sposta spesso sullo scenario, sulle persone comuni, sui temi importanti che verrebbero toccati nel caso di un cataclisma di queste dimensioni. Vengono menzionati problemi che non verrebbero alla mente immediatamente, se non in caso in ci si trovasse realmente in questa situazione (importanza dei servizi igienici, pericolosità di uno stupro, attacco verso le mentalità più vulnerabili da parte di sette religiose).
Un manga intuitivo, veloce e coinvolgente, per nulla noioso. Un bel disegno, soprattutto degli ambienti di una Tokyo rasa al suolo. È il primo manga di Usamaro Furuya che leggo, e sicuramente ne cercherò altri.
Sento dire in giro che di Usamaru Furuya si poteva importare qualche altro manga perché questo è il suo lavoro più scadente e gli atri sono capolavori, beh, "51 modi per salvarla" a me è piaciuto, l'edizione Ronin è ottima, peccato che non conoscano il termine "pagine a colori" altrimenti sarebbe stata perfetta: l'idea di non mettere la sovraccopera (che io odio) è buona, la copertina così fatta sembra quella di un saggio, un classico libro per aiutare chi ha pregiudizi sui fumetti (in generale) ad avvicinarsi a questo bellissimo mondo!
Ora parliamo del manga. Cosa potrebbe succedere se su Tokyo si abbattessee un terremoto di magnitudo 8.1? Qui lo si può scoprire, non è che il nostro autore è un veggente, chiariamoci subito, ma documentandosi ha sviluppato quest'opera, ci mostra in cosa potrebbero trasformarsi non solo una Tokyo distrutta dal terremoto, ma oltre alla città anche gli abitanti, perché non è facile salvarsi e reggere questo brutto colpo, perdere i propri cari davanti agli occhi o non sapere se sono vivi o meno senza poter comunicare con loro, vedere persone morire davanti ai propri occhi senza poter fare nulla.
La storia ruota intorno ad un ragazzo, Jin, che fa di tutto per salvare una sua vecchia amica di scuola, Okada, dal terremoto, da maniaci, da sette religiose, dalla fame...
Lo consiglio, al di la della storia vera e propria ho trovato molto interessante tutti i dati che fornisce l'autore su cosa potrebbe succedere, sul da farsi, su cosa si potrebbe creare se un evento di queste proporzioni accadesse realmente (spero di no!).
Leggetelo, i Kappa hanno fatto un buon lavoro sia nel proporlo che nell'edizione.
Ora parliamo del manga. Cosa potrebbe succedere se su Tokyo si abbattessee un terremoto di magnitudo 8.1? Qui lo si può scoprire, non è che il nostro autore è un veggente, chiariamoci subito, ma documentandosi ha sviluppato quest'opera, ci mostra in cosa potrebbero trasformarsi non solo una Tokyo distrutta dal terremoto, ma oltre alla città anche gli abitanti, perché non è facile salvarsi e reggere questo brutto colpo, perdere i propri cari davanti agli occhi o non sapere se sono vivi o meno senza poter comunicare con loro, vedere persone morire davanti ai propri occhi senza poter fare nulla.
La storia ruota intorno ad un ragazzo, Jin, che fa di tutto per salvare una sua vecchia amica di scuola, Okada, dal terremoto, da maniaci, da sette religiose, dalla fame...
Lo consiglio, al di la della storia vera e propria ho trovato molto interessante tutti i dati che fornisce l'autore su cosa potrebbe succedere, sul da farsi, su cosa si potrebbe creare se un evento di queste proporzioni accadesse realmente (spero di no!).
Leggetelo, i Kappa hanno fatto un buon lavoro sia nel proporlo che nell'edizione.
C'è il 70% di probabilità che nei prossimi 30 anni Tokyo venga distrutta da un terremoto di enormi proporzioni. Quando accadrà saremo pronti per salvarla?
Questa la premessa di un interessante e sorprendentemente documentato manga. Valendosi della consulenza di Minoru Watase (giornalista specializzato in calamità e gestione delle crisi), Usamaru ci narra in maniera molto realistica e drammatica, quali sarebbero le conseguenze al giorno d'oggi se un terremoto come quello del 1923 (narrato per altro in "Una ragazza alla moda") si abbattesse su Tokyo.
Il Virgilio che ci accompagnerà nel viaggio in questo inferno metropolitano è Jin Mishima, 21 anni, un giovane laureato in cerca di lavoro, un tizio qualunque che vedrà i suoi sogni frammentarsi insieme all'intera Città.
Insieme a lui c'è lei... la ragazza che Jin deve assolutamente salvare. Potrebbe banalmente sembrare il solito principe che protegge la principessa, ma è così solo in apparenza.
La nostra lei è una ragazza ferita, che già prima del terremoto porta su di se i traumi di un'infanzia segnata dal bullismo, Jin la conosceva, e aveva per lei anche una cottarella ma non fece nulla per salvarla, troppo codardo ed impotente.
Così come è impotente di fronte al massacro conseguente le prime scosse, troppe persone hanno bisogno di aiuto, in una scena straziante che rende l'emergenza e l'orrore scaturite da un evento così improvviso e fuori dal controllo umano tramite un uso sapiente dei Baloon e il passaggio a una grafica graffiante e tetra che spezza la normalità tratteggiata nelle prime pagine. Ed è in mezzo all'orrore del massacro, ben lontano dalle tinte gore che tanto eccitano i subconsci perché descritto con grande rispetto per le vittime, che Jin decide che questa volta la salverà, non può salvare tutti gli altri, ma lei si.
In una seconda lettura possiamo dire che la ragazza, ovvero Roruko, altri non è che Tokyo stessa, ferita dalla crisi che investe il Giappone, nasconde i lividi sotto i chili di trucco e i lustrini delle Gothic Lolita, e Jin è il giapponese medio, che ha permesso che la sua città soffrisse sotto i suoi occhi codardi.
Questo manga, oltre che una dichiarazione d'amore alla capitale nipponica, ove però traspaiono sin dal primo numero tutte le ombre e le sozzure, vuole avere anche una funzione didattica che aiuti ad affrontare la tragedia praticamente, grazie anche a post-fazioni tecniche con rimandi alle tavole del fumetto.
Perciò il titolo non inganna, si parla davvero dei 51 modi per salvarla! XD
Ci riuscirà Jin? Riuscirà il Giappone a salvare Tokyo, quando inevitabilmente verrà distrutta da questo fatale terremoto?
Questa la premessa di un interessante e sorprendentemente documentato manga. Valendosi della consulenza di Minoru Watase (giornalista specializzato in calamità e gestione delle crisi), Usamaru ci narra in maniera molto realistica e drammatica, quali sarebbero le conseguenze al giorno d'oggi se un terremoto come quello del 1923 (narrato per altro in "Una ragazza alla moda") si abbattesse su Tokyo.
Il Virgilio che ci accompagnerà nel viaggio in questo inferno metropolitano è Jin Mishima, 21 anni, un giovane laureato in cerca di lavoro, un tizio qualunque che vedrà i suoi sogni frammentarsi insieme all'intera Città.
Insieme a lui c'è lei... la ragazza che Jin deve assolutamente salvare. Potrebbe banalmente sembrare il solito principe che protegge la principessa, ma è così solo in apparenza.
La nostra lei è una ragazza ferita, che già prima del terremoto porta su di se i traumi di un'infanzia segnata dal bullismo, Jin la conosceva, e aveva per lei anche una cottarella ma non fece nulla per salvarla, troppo codardo ed impotente.
Così come è impotente di fronte al massacro conseguente le prime scosse, troppe persone hanno bisogno di aiuto, in una scena straziante che rende l'emergenza e l'orrore scaturite da un evento così improvviso e fuori dal controllo umano tramite un uso sapiente dei Baloon e il passaggio a una grafica graffiante e tetra che spezza la normalità tratteggiata nelle prime pagine. Ed è in mezzo all'orrore del massacro, ben lontano dalle tinte gore che tanto eccitano i subconsci perché descritto con grande rispetto per le vittime, che Jin decide che questa volta la salverà, non può salvare tutti gli altri, ma lei si.
In una seconda lettura possiamo dire che la ragazza, ovvero Roruko, altri non è che Tokyo stessa, ferita dalla crisi che investe il Giappone, nasconde i lividi sotto i chili di trucco e i lustrini delle Gothic Lolita, e Jin è il giapponese medio, che ha permesso che la sua città soffrisse sotto i suoi occhi codardi.
Questo manga, oltre che una dichiarazione d'amore alla capitale nipponica, ove però traspaiono sin dal primo numero tutte le ombre e le sozzure, vuole avere anche una funzione didattica che aiuti ad affrontare la tragedia praticamente, grazie anche a post-fazioni tecniche con rimandi alle tavole del fumetto.
Perciò il titolo non inganna, si parla davvero dei 51 modi per salvarla! XD
Ci riuscirà Jin? Riuscirà il Giappone a salvare Tokyo, quando inevitabilmente verrà distrutta da questo fatale terremoto?
Questo titolo mi ha deluso. Mi aspettavo qualcosa di diverso, non nego che la storia sia alquanto credibile, ma le manca un "qualcosa" che non riesco a descrivere a parole. Alla fine lo trovo un manga piatto sia nella lettura che nel disegno.
Prevedibile la storia, che avanza monotona, e mi chiedo che accidenti abbia da raccontare ancora per altri quattro volumi, se non la stessa storia trita e ritrita magari con altri protagonisti.
Alla fine, mi pare di trovarmi davanti un film già visto, che parla di catastrofi naturali, così come ne trasmettono a dozzine nel periodo estivo, e di solito sono film di serie C.
Prevedibile la storia, che avanza monotona, e mi chiedo che accidenti abbia da raccontare ancora per altri quattro volumi, se non la stessa storia trita e ritrita magari con altri protagonisti.
Alla fine, mi pare di trovarmi davanti un film già visto, che parla di catastrofi naturali, così come ne trasmettono a dozzine nel periodo estivo, e di solito sono film di serie C.
Per un fan sfegatato di Furuya come me, che ha sognato grazie a lavori visionari ed allucinanti come "La Musica di Marie", "Garden" e "Jisatsu Circle", e' triste dovere scrivere di "51 Modi di Salvarla". Noioso, prevedibile e strappalacrime, sicuramente segna il punto più basso della carriera dell'illustre mangaka, e segna anche il suo passaggio dall'"alternativo" (nel senso migliore del termine) al "mainstream" (nel senso peggiore del termine).
La storia di due giovani, il solito ragazzone pieno di amore e la solita superficiale gotica che si scopre filosofa, mentre cercano di salvarsi da una Tokyo preda di ogni tipo di catastrofe naturale (terremoti, trombe d'aria, tornadi di fuoco...) puzza di scontato a kilometri di distanza, ed è stata fatta molto meglio da altri prima di Furuya.
Ma ciò che veramente uccide questo manga è la ragione stessa per cui è stato chiaramente costruito: permettere a Furuya di avere finalmente successo nel mondo del seinen mainstream. Non c'è originalità, non c'è nulla di visionario, nulla di "diverso" che possa trattenere l'attenzione del lettore: clichè indegni del peggior film catastrofico Holloywoodiano sono tirati a destra e a manca, i personaggi risultano universalmente odiosi, il sovrabbondante patetismo è ingenuo ed insincero allo stresso tempo.
Il tratto è altrettanto dimenticabile: per un qualche motivo Furuya ha abbandonato il suo proverbiale amore per il dettaglio, l'ornamento che lo avevano fatto amare a molti, scadendo in un disegno che vorrebbe essere grezzo e viscerale, ma risulta solo sgraziato e piatto.
Assolutamente sconsigliato a qualunque lettore, 51 Modi di Salvarla distrugge in cinque volumi qualunque credibilità Furuya si fosse guadagnato negli anni: se avesse esordito con questo manga, invece dei gioiellini che ci ha elargito in passato, sarebbe finito nel dimenticatoio all'istante. Evitatelo come la peste.
La storia di due giovani, il solito ragazzone pieno di amore e la solita superficiale gotica che si scopre filosofa, mentre cercano di salvarsi da una Tokyo preda di ogni tipo di catastrofe naturale (terremoti, trombe d'aria, tornadi di fuoco...) puzza di scontato a kilometri di distanza, ed è stata fatta molto meglio da altri prima di Furuya.
Ma ciò che veramente uccide questo manga è la ragione stessa per cui è stato chiaramente costruito: permettere a Furuya di avere finalmente successo nel mondo del seinen mainstream. Non c'è originalità, non c'è nulla di visionario, nulla di "diverso" che possa trattenere l'attenzione del lettore: clichè indegni del peggior film catastrofico Holloywoodiano sono tirati a destra e a manca, i personaggi risultano universalmente odiosi, il sovrabbondante patetismo è ingenuo ed insincero allo stresso tempo.
Il tratto è altrettanto dimenticabile: per un qualche motivo Furuya ha abbandonato il suo proverbiale amore per il dettaglio, l'ornamento che lo avevano fatto amare a molti, scadendo in un disegno che vorrebbe essere grezzo e viscerale, ma risulta solo sgraziato e piatto.
Assolutamente sconsigliato a qualunque lettore, 51 Modi di Salvarla distrugge in cinque volumi qualunque credibilità Furuya si fosse guadagnato negli anni: se avesse esordito con questo manga, invece dei gioiellini che ci ha elargito in passato, sarebbe finito nel dimenticatoio all'istante. Evitatelo come la peste.