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kirk

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Iniziato negli anni ’80, gli anni magici per Rumiko, "One Pound Gospel" è una miniserie in quattro volumi: si tratta di una commedia divisa in minisaghe dai due ai cinque episodi. È la storia di un pugile che non riesce a stare a dieta e di una suora che lo vuole aiutare. Il volume finale mi ricorda i migliori episodi di Lamù o Ranma ½, con un finale decisamente chiaro (cosa che non c’è ad esempio in Ranma). Purtroppo non tutto il manga raggiunge le stesse vette…
Per quanto riguarda i volumi i primi tre li ho con la lettura all’occidentale, senza fronzoli, niente alette e niente colori, l’ultimo con sovracopertina e la lettura orientale… come mai? Il fatto è che i primi volumi sono stati stampati dalla Star Comics nel 1997 -98 ma in seguito all’uscita in Giappone del quarto volume si è deciso di ripubblicare l’intera serie. D’altronde erano passati 10 anni.
Consigliato a chi ama lo stile grafico e narrativo della grande Rumiko.


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Rumiko

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Ennesima fatica della regina Rumiko Takahashi, One Pound Gospel rappresenta una novità per l'autrice, che per la prima volta affronta compiutamente il genere sportivo.
Protagonisti della serie sono infatti un pugile con la passione per il cibo e una suora dalle incrollabili (?) certezze.
Ma novità anche perché registra un fatto assolutamente inedito per la mangaka più amata del Giappone: è breve. Dura solo quattro volumi. Miracolo? Non necessariamente. Poiché i fan di Rumiko si dividono in due categorie: chi, come il sottoscritto, pensa che la lunghezza (per quanto a volte effettivamente eccessiva) sia sostanzialmente funzionale all'evoluzione psicologica dei personaggi e alla costruzione di una trama ben riuscita, e chi, d'altro conto, non sopporta il continuo "allungare il brodo" e ritiene che gli stessi concetti si potrebbero esprimere meglio rispettando tempi meno biblici.
Potremmo dire, in medio stat virtus: la brevità di OPG lo rende un'opera godibile e rilassante, ma anche senza troppe pretese. Il finale non è esattamente inaspettato e non abbondano certo colpi di scena e momenti di pura suspense. Ciò non significa, tuttavia, che il manga sia banale. Tutt'altro.
Nonostante i pochi tankobon, infatti, si assiste ad una decisa evoluzione dei personaggi, messi di fronte alla necessità di scegliere: tra Dio e l'amore, per quel che riguarda Suor Angela; tra i piaceri della gola e la boxe per ciò che attiene Kosaku.
La comicità - pur non al livello dei tre capolavori di genere Lamù, Ranma 1/2 e Maison Ikkoku - risulta piacevole e va dato merito all'autrice di essere riuscita a rendere gli incontri di pugilato fruibili anche a chi - come il sottoscritto - rifugge lo sport (e soprattutto QUESTO sport) come fosse veleno.

Ulteriore particolarità riguarda i disegni: essendo trascorsi molti anni tra l'inizio e la conclusione della serie, lo stacco tra i primi volumetti e gli ultimi è notevole e - trattandosi di soli quattro tankobon - piuttosto netto.

Infine, due parole sull'edizione Star Comics, con sovraccoperta rigida e pagine a colori, che si caratterizza come al solito per il buon rapporto qualità-prezzo e l'ottima traduzione.

Tirando le somme, potremmo dire che OPG rappresenta una classica commedia romantica degli equivoci takahashiana, ma senza troppe pretese. Non va letta aspettandosi di trovare chissà quale capolavoro, ma nel complesso risulta un buon prodotto cui dedicarsi se si è in cerca di una lettura rilassante.


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alex di gemini

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Il 1987 segna una svolta nella carrera di Rumiko Tahakashi: i suoi manga giovanili, Lamù e Maison Ikkoku si avviano alla conclusione, che sarebbe avvenuta l'anno dopo, e, a marzo del 1987, Ranma vede la luce. Pur gestendo tre manga insieme, la divina riesce a trovare anche il tempo per iniziare One Pound.
L'opera inizia casualmente, come un divertissement: una nota rivista sportiva le chiede di realizzare delle strisce da pubblicare un paio di volte all'anno. Con gli anni e a dispetto di una pausa decennale, la nostra continua il manga che da semplice impegnuccio da realizzare una volta ogni tanto finisce col diventare un vero progetto. Nonostante quattro tankoboon possano sembrare pochi One Pound diventa un'opera completa e a sé stante rispetto al vasto oceano Takashiano. Abbiamo infatti il meglio di Maison Ikkoku e del suo romanticismo, ma anche di Ranma e dei cartoni da combattimento. La boxe , infatti, viene descritta realmente e degnamente, con i suoi sacrifici e il grande sforzo di volontà necessario per arrivare al vertice, tanto che mi sembrava spesso e volentieri di assistere a Rocky piuttosto che ad un'opera di Rumiko. Certo, gli avversari di Yusaku saranno spesso e volentieri bizzarri, con trovate da Ranma, ma i combattimenti saranno seri, senza tecniche speciali o altro. Importante, poi, é l'aspetto vocazionale della storia. Entrambi i protagonisti, infatti, hanno una vocazione da seguire e ciò li rende molto più simili di quanto si potrebbe pensare. Yusaku seguirà il pugilato o seguirà la bulimia e rinuncerà? Suor Angela resterà in convento per diventare una vera suora? O lo abbandonerà per sposare Yusaku? Sono domande martellanti in tutta la serie. E, al contrario delle storie tira e molla interminabili, qui é chiaro da subito che si dovrà decidere e che dalla vita non si può avere tutto, poiché scegliere é escludere. Ma si sa, Rumiko é una maestra nel descrivere parenti allucinanti e suor Angela potrebbe anche lasciare il convento se non per amore almeno per forza, dato che la cara zietta la vorrebbe far convolare ad un matrimonio conveniente per lei (la zia , intendo). Ecco quindi servito, in chiave originale, il tema dei triangoli e quadrati amorosi già visti nelle altre serie. Ma alla fine il finale ci sarà e, per quanto si possa essere diffidenti, é davvero ben fatto e riuscito. Non posso spoilerare troppo, ma non posso, da cattolico, non rendere onore all'intuizione che una vita da laica possa essere molto più dura e richiedere più coraggio rispetto ad una monastica. Lo stile dei disegni é il tipico della nostra amata Rumiko, così come l'umorismo che pervade l'opera e regala sane risate. Mitiche le infinite gag in cui, appena si gira l'occhio, Yusaku si fionda a mangiare o il suo allenatore che non può non far ridere chi sia sorbito tutta la serie di "Tommy la stella dei Giants" dato che somiglia troppo ad Arthur Young, il crudele allenatore di Tommy. In definitiva siamo innanzi ad un' opera completa che ha in sé tutti gli elementi dell'arte della Tahakashi e prova in maniera inconfutabile come sappia parlare con leggerezza, ma senza leggerezze di temi spinosi come la violenza sulle donne, la bulimia, l'amore tra una novizia e un giovane uomo . Un manga da non perdere che costituisce decisamente un ottima via d'ingresso verso l'opera della Divina, per cui... grazie mamma Rumiko!
Voto 9


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Kida_10

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]

"One Pound Gospel" è un manga realizzato dalla famosissima Rumiko Takahashi e, come ogni sua opera, l'elemento che non può certamente mancare è la comicità, questa volta a partire addirittura dalla trama: Kosaku, un pugile semi-professionista con stravaganti problemi di peso e con la testa sempre fra le nuvole si innamora della bella Angela, una ragazza che ha scelto di diventare suora e che quindi non può fidanzarsi né innamorarsi di nessuno; è proprio questa la tematica principale che l'autrice vuole affrontare in questa breve serie composta da soli 4 volumi. Angela ovviamente corrisponderà segretamente li sentimenti di Kosaku, e alla fine sarà l'amore a trionfare?

I personaggi, nonostante le tavole siano poche, sono tutto sommato ben caratterizzati, molto divertenti e originali, inoltre con l'avanzare delle pagine si nota una crescita e un cambiamento notevole nelle loro personalità: Kosaku dall'essere un ragazzino senza testa, che pensa solo a mangiare e a fare quello che gli pare, diventa, grazie all'aiuto di suor Angela che continua a tifare per lui, molto più responsabile e attento alla tanto impegnativa dieta che gli viene puntualmente imposta, cercando di prendere la sua professione il più seriamente possibile; Suor Angela d'altra parte riesce gradualmente ad ammettere a sé stessa i sentimenti che prova nei confronti di Kosaku, rinunciando alla strada che inizialmente aveva scelto imperterrita di percorrere, solamente per poter stare con lui.
Altro personaggio molto presente nell'opera è il Sig. Mukoda, l'allenatore di Kosaku, grazie al quale nasceranno gran parte delle scenette comiche meglio riuscite.

Lo stile del disegno della mangaka non ha bisogno di presentazioni, molto semplice, chiaro e di facile lettura. Per quanto riguarda il grado di dettaglio, si sa che non è il suo punto forte.
In conclusione un'opera piacevole, veloce e molto divertente. Ne consiglio la lettura a tutti coloro che vogliono farsi due risate senza troppe pretese o comunque a tutti quelli che cercano qualcosa di leggero e poco impegnativo.


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Elam

Volumi letti: 3/4 --- Voto 9
Una storia d'altri tempi che mette il buonumore questa One Pound Gospel della maestra Rumiko Takahashi, vera fuori classe autrice di pezzi da 90 come Lamu o Ranma 1/2. D'altri tempi poiché traspira di un'ingenuità narrativa e di situazioni comiche sentimentali che non si vedono più molto spesso sui manga contemporanei. Con questo non voglio dare un giudizio ricordando i soliti bei vecchi tempi, però storie come queste pur nella loro semplicità ed ingenuità e forse qualche errore (poi ne parlerò)sono per ogni genere di pubblico che cerca in un manga intrattenimento, positività ed un attimo di evasione senza ricalcare le solite commedie scolastiche. I protagonisti sono 3 a mio modo di vedere, Kosaku un pugile dotato di un grande talento ma incapace di controllarsi nell'appetito e continuamente in lotta con la bilancia, Suor Angela una suora che non ha ancora preso i voti definitivi e che assiste il giovane Kosaku almeno fino a quando questi on si dichiara a lui. Per ultimo aggiungo l'allenatore di Kosaku ovvero il sig Mukoda, vera vittima di Kosaku e perennemente preoccupato ed incazzato per il suo modo irresponsabile di abbuffarsi. Le storie ruotano tutte attorno alle vicende sportive di Kosaku il quale in ogni incontro ha sempre problemi di peso. Il pugile va a confessarsi da Suor Angela, ma scopriremo ben presto che è solo una scusa per sedurla. Alcuni match sono più approfonditi di altri, ma non essendo questo un manga sportivo, la vera azione avviene fuori dal ring e nelle buffe trovare di Kosaku per mangiare di nascosto il cibo. Ho apprezzato molto che gli avversari da sconfiggere sono spesso caratterizzati e nonostante vi sia agonismo, non c'è mai un clima pesante, ma la commedia procede con un tono leggero. Le avance di Kosaku arrivano ad impensierire la badessa, ma questo non farà altro che portare tutte le suore ad assistere ai match. Il conflitto interiore di suor Angela aumenterà, ma non vi rivelo come va a finire, però ho apprezzato molto alcune gag "Rumikane" (passatemi il termine) come la riconsegna della bici (capirete se leggerete) o il povero crocifisso che ad ogni richiesta di preghiera si incrinava sempre più. Quando lessi questo manga pensavo che l'idea di una storia simile fosse nata alla maestra dopo la visione di "sister act", in realtà la storia è nata nel 87 mentre "sister act" è del 92, tanto di cappello quindi a Rumiko. Mi è solo sfuggito il particolare della confessione che opera Suor Angela con Kosaku e il tipo di ordine di cui fa parte la suora, ma forse per un giapponese ci può stare che non s'intenda di come funzionino le cose. Le suore le ho trovate un pò da cliché però il genere leggero di narrazione forse non richiedeva un approfondimento maggiore. Per concludere, nonostante abbia i suoi anni, ne consiglio la lettura a chi cerca una storia semplice, leggera e che mette buonumore.


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minomale

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
One Pound Gospel (d'ora in poi OPG) è, se non consideriamo gli one-shot, l'opera più breve di Rumiko Takahashi, e la prima in assoluto che ho letto.
Il manga parla del pugile Kosaku che, avendo un debole per il cibo, fa sempre fatica a mantenersi in forma esasperando fino all'esaurimento il suo allenatore. Un giorno incontra Suor Angela, una dolce ragazza che gli piace molto e che cerca di metterlo sulla "retta via" con saggi consigli.

OPG è un manga spensierato, allegro e divertente. Vedere come il povero Kosaku non riesce a resistere a un buon piatto di ramen o a una bistecca fumante spesso suscita un moto di compassione verso l'insaziabile ragazzo. Poi vedere come il suo allenatore si strugge ogni volta che lo vede mangiare o bere di nascosto la sera prima della pesa ufficiale del torneo e le sue reazione spropositate fanno venire le lacrime agli occhi dalle risate.
Suor Angela dal canto suo è una persona pacata con ottime intenzioni e si vede che tiene molto al giovane pugile. Infatti è grazie a questo suo aspetto apparentemente innocente e imperturbabile che la molte delle gag più esilaranti riguardano il suo comportamento; una cosa che mi ha fatto molto ridere è nel primo volume, quando, un po' brilla, ha ordinato urlando ai clienti di un ristorante di pregare per l'incontro di Kosaku.
Non c'è niente da fare. Quando la Takahashi vuole far ridere ci riesce in qualsiasi circostanza.

IN SINTESI:
TRAMA: 9, divertente, leggera e ancora divertente. L'unico scopo di questi quattro volumi è quello di far rilassare e ridere il lettore; riuscendo alla perfezione nell'intento.
DISEGNI: 10; non penso ci sia bisogno di spiegazioni. Un tratto delicato ma deciso. Uno dei migliori stili in genere
SIMPATIA: 9; già spiegato ampiamente sopra.

COMCLUSIONE: 9; per chi conosce le altre opere della Takahashi più famose come Ranma 1/2 o InuYasha non può per nessun motivo farsi sfuggire questa piccola perla, che donerà un paio di pomeriggi allegri alle vostre vite.


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Eretria90

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Una miniserie molto fresca e adorabile.
I round di pugilato sono intriganti, avverto chiunque come me sia anti-sport che il manga appassionerà comunque, interessano davvero i match, e sono spiegati bene, si imparano cose che io non sapevo minimamente, e che rendono gli scontri avvincenti e per nulla scontati.

Vi potrà consolare il numero di volumi, visto che l'autrice è solita allungare un pochetto il brodo; qui ogni tergiversare, ogni gag ed incomprensione porta ad un punto di evoluzione nella trama. Molto ben ideato, il finale l'ho apprezzato tantissimo, ma ancor di più ho amato i disegni. È proprio il tratto che mi fece innamorare della Takahashi, e che purtroppo con gli anni ha un po perso (assistenti?), solo nell'ultimo volume ho notato lo stile già più spigoloso e diverso (uffa!) ed è per quello che non gli do il 10.


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riko akasaka

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Storia d'amore "impossibile" tra un pugile irresponsabile e una suora che non ha ancora preso i voti. Una commedia romantica con personaggi poco verosimili; può esistere un pugile professionista negligente negli allenamenti e poco attento alla dieta ma incredibilmente forte? E una "mezza suora" che confessa, assolve i peccati e va in giro a tutte le ore dove le pare facendo sembrare i conventi giapponesi alberghi per giovani annoiate da vita comune?
Credibilità a parte i primi 3 volumi di quest'opera sono di piacevole lettura e ho trovato assolutamente impossibile non amare il personaggio del vecchio e tenace allenatore Mukoda. Gli episodi che ruotano sempre attorno ad un incontro di boxe ci fanno conoscere avversari memorabili come Onimaru o Tacos Ichiro, anche se il migliore, a mio parere, sarà sempre Matsuzaka, il pugile dal carattere scontroso e pieno di rancore verso il protagonista ma che nel ristorante di famiglia è l'affabile direttore tutto sorrisi.

Purtroppo il finale, arrivato anni dopo i primi tre volumi, è stata una vera e propria delusione, neanche lontanamente allo stesso livello dei precedenti. L'umorismo se n'è andato, suor Angela è diventata senza nerbo, se prima era solo ingenua per la troppa bontà ora è proprio una stupidotta che si fa abbindolare dai parenti. I rivali sul ring? Così insignificanti che è impossibile ricordarseli, fatta eccezione per il campione del pacifico d'oriente e numero uno di un host club, venduto dai genitori per pagare un debito, ma lo si ricorda solo per l'assurdità della sua storia, anche lui sembra uno pseudo personaggio buttato lì per caso.
Dopo aver letto il finale mi sono chiesta perché Rumiko Takahashi abbia voluto concludere la storia a tutti i costi pensando che forse era meglio il cosiddetto "finale aperto" del terzo volume.
Difficile consigliare la lettura di un manga la cui conclusione mi ha profondamente delusa nella sua banalità.


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Akeiron

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Partiamo subito con il tirare le orecchie alla vecchia Rumiko Takahashi sul lavoro di documentazione. Intanto, di norma le suore non confessano. Di certo non è il lavoro di giovani novizie che non hanno preso i voti come suor Angela, anche se nessuno vieta che ascoltino le confidenze dei fedeli. Resta un po' inverosimile se si tratta di giovanotti dagli atteggiamenti espliciti come il protagonista (ma sembra proprio una confessione). Poi ci sono altri difetti nella ricostruzione che stonano, a meno che i conventi del sol levante non siano DAVVERO sui generis. Per quanto riguarda l'aspetto sportivo, anche lì siamo un po' troppo nel vago. Dubito che l'autrice abbia mai parlato con un esperto di boxe. Non è che la cosa interessi più di tanto nell'economia della storia, ma fa sempre piacere imparare qualcosa di nuovo quando si legge.

Gli ingredienti dell'opera sono sempre quelli: il ragazzo irruento che sembra la “fusion” tra Ranma e Ryoga, la ragazza indecisa ti-amo-non-ti-amo simile ad Akane Tendo, l'intrusa disinibita modello Shampoo-Lamù, e così via. Diciamo che questo manga non brilla per l'originalità dei personaggi, e i soliti disegni già visti non fanno altro che rafforzare l'impressione. Spiace, perché è bello quando un autore cambia e raffina il proprio stile nel corso degli anni, specie se non può contare su storie troppo profonde, che è poi il caso tipico di una commedia come questa. Se si sfogliano questi volumi, a parte i vestiti, sembra superficialmente un numero di Ranma con i protagonisti cresciuti di qualche anno. Magari fosse solo apparenza!

La narrazione scorre via nel modo liscio e ben strutturato che è nel DNA dell'autrice, bisogna riconoscerlo. Il finale però è abbastanza scontato perché in precedenza ci sono troppi indizi e purtroppo, se si sanno già prima le dinamiche che coinvolgono sempre i personaggi di Rumiko Takahashi, non si riesce a rimanere sorpresi, né eccessivamente interessati. Quindi non mi sento di dare un bel voto a questo lavoro. Mi sembra abbastanza giusto dare un 7 MOLTO stiracchiato. Ero davvero tentato di dare 6, ma in fondo il mestiere si vede e lo si può comunque apprezzare.

La seconda edizione non mi ha soddisfatto. Il costo è leggermente alto per un'autrice del genere. Oltretutto, non so se sono le mie copie ad essere fallate, comunque ci sono difetti pressoché in ogni volume. Non ho visto refusi, ma il problema è che il secondo ha addirittura pagine di consistenza e qualità diversa tra loro, in modo del tutto casuale. Per finire, le copertine non sono proprio eccezionali; erano più belle quelle della vecchia edizione. Insomma, Starcomics qui non è che abbia fatto un gran lavoro.


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DevastazioneH88

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
A mio parere il miglior manga della Takahashi. Ha una trama (il che è già molto per la nostra autrice) ed in più è sviluppata molto bene in un'opera di 4 maxi volumetti, numero perfetto per raccontare questa storia. I disegni hanno il tipico tratto semplice e piacevole della Takahashi ed i pochi personaggi principali sono molto simpatici e discretamente caratterizzati. Un Rocky versione nippo-comica davvero apprezzabile. Manga profondo (ma non troppo) e divertente, da prendere (anche perché sono solo 4 numeri). Il fatto che tratti di boxe non è assolutamente condizionante per chi non ama manga sportivi. Bellissimo.


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Yama Dantès

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Beh, che dire, ho letto la maggior parte delle opere della Takahashi (come ogni otaku che si rispetti!), e Ichi Pound no Fukuin mi è piaciuto molto. Amo il "vecchio stile" della Takahashi, dove nessuno deve salvare il mondo né proteggerlo dal male, ma è semplicemente una commedia degli equivoci esilarante e molto particolare (tra parentesi, la Takahashi sa usare molto bene gli acquerelli).
Il protagonista, Kosaku Hatanaka, però, non mi pare chissà che grassone... tutti gli danno addosso perché aumenta di peso, ma nel disegno non sembra cambiare di una virgola. Ecco, forse questo è un difetto, anche se le scene in cui si strafoga sono divertentissime. Suor Angela è un personaggio che mi piace molto perché, pur essendo una suora, ha certi comportamenti che lasciano spazio all'immaginazione (non dimentichiamoci la scena del ristorante, nel primo volume, quando è ubriaca e spacca la bottiglia sul tavolo!). Ma più che altro, a me piacciono le stupefacenti espressioni alla "deformed" dei personaggi, elementi presenti anche nelle altre opere della Takahashi, ma queste a me piacciono di più. Mi sembrano più espressive, assieme a quelle di Ranma 1/2.
La storia in sé non è niente di speciale, anche se una relazione tra un pugile e una suora è un fatto singolare. Ciò che la rende bella è prima di tutto il disegno.
È un'opera che lascerà senza fiato chi conosce la Takahashi solo per le sue opere maggiori (Lamù, Ranma, InuYasha). Merita un 7 pieno.


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Watashiwa7

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Sto dispensando troppi 10, mi sa. Ma come posso non darlo a One Pound Gospel?
L'ho comprato quand'è uscito la prima volta, me ne sono innamorato, e quand'è uscita la ristampa deluxe (col tanto atteso volume conclusivo) l'ho presa fra un salto di gioia e l'altro, senza pensarci due volte.
Io lo reputo il manga più geniale di Rumiko Takahashi, nonostante sia uno di quelli più brevi.
Questa storia verte intorno a quello che per i cattolici è un grande tabù: l'amore fra un uomo e una... suora!
Sembrerebbe la trama di uno shojo, ma non è così. In realtà ci troviamo di fronte ad un seinen comico dai risvolti romantici. E sportivi.
Già, perché il protagonista maschile non è altri che un pugile semi-professionista alle prime armi. Un ragazzo con la testa per aria, che non riesce a seguire la dieta ferrea imposta dalla disciplina che pratica, che sembra prendere tutto alla leggera. A parte una cosa, ovvero i propri sentimenti nei confronti di Suor Angela, una ragazza che sta per prendere i voti. Riuscirà Kosaku a conquistarla, oppure dovrà rassegnarsi a lasciarle prendere la via del Signore? Per una volta Rumiko Takahashi crea un finale vero e proprio, quindi tranquilli: se non l'avete ancora letto, questo manga non ha un finale aperto.
Ma cos'ha di tanto speciale 1 Pound no Fukuin?
Presto detto. È un manga che vanta una sceneggiatura pressoché perfetta, introspezioni fantastiche e personaggi originali e interessanti. Un manga molto lontano da Inuyasha, più vicino a Maison Ikkoku e Ranma 1/2.
I disegni sono quelli a cui Rumiko-sensei c'ha abituati: minimalisti per quanto concerne i dettagli, ma comunque molto comunicativi.
La comicità presente è davvero fenomenale, più volte mi sono ritrovato a ridere di gusto. Alcuni sketch sono proprio indimenticabili, a distanza di anni ci ripenso e sogghigno. Merito dei personaggi, realizzati magnificamente.
La parte sentimentale è da inchino et riverenza, così come quella sportiva, che si inserisce ottimamente in quest'ambito.
Insomma, un manga pienamente riuscito in tutti i sensi. Se non l'avete letto vi consiglio caldamente di procurarlo, secondo me è un piccolo gioiello.
Adesso scappo, m'è venuta troppa voglia di rileggerlo!


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Riccardo80

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Un minicapolavoro, una delle opere più travagliate della Takahashi, disegnata fra un manga e l'altro dei più famosi.
È una commedia romantica che strizza un po' l'occhio a Maison Ikkoku, confermando che la Takahashi sa parlare d'amore.
Kosaku, pugile con una perenne fame e perenni problemi di peso, si innamora di una suora. Potrebbe sembrare un amore impossibile, ma...

La storia si divide in minisaghe con più episodi, dove in genere Kosaku si prepara ad affrontare un avversario sempre diverso, e nell'allenamento ha un aiuto morale da parte della suora. A poco a poco i due si avvicineranno sempre di più anche se ci saranno molti giochi degli equivoci in pieno stile Takahashi.
I personaggi, anche i comprimari, sono tutti ben caratterizzati e divertenti come l'autrice ci ha abituato e le storie si alternano tra sentimento e comicità.
Se vi è piaciuto Maison Ikkoku, prendete questo manga senza alcun problema.