La spada incantata di Sakura
"Principessa... avete poi compreso... il senso della vita?"
E' esattamente in questa domanda che si può racchiudere il lungo percorso di questa storia. Titolo e descrizione possono ingannare: se si è alla ricerca di un manga ricco di avvincenti combattimenti, o che narri la grande storia d'amore tra la principessa Sakura e il principe suo sposo, allora molto probabilmente si resterà delusi.
"La Spada Incantata di Sakura" è, in pochissime parole, un percorso sulla ricerca del senso della vita. In un certo senso ne sono un simbolo gli "ideogrammi del destino", ideogrammi che nel racconto vengono assegnati alla nascita a ciascun individuo e che dovrebbero indicare l'elemento che caratterizzerà la vita della persona. Destino per seguire o sfuggire al quale ciascuno di loro svolge scelte contrastanti e spesso molto sofferte, ma che si rende conto infine di aver abbracciato inconsapevolmente nel corso di tutta la sua vita. Eppure Arina Tanemura ci stupisce come sempre, perché il messaggio generale dell'opera non è ancora questo, ma qualcosa di molto più forte, che si costruisce lentamente nel corso dei 12 volumi e che nei dialoghi finali viene svelato in tutta la sua potenza.
Tra tutti i personaggi, c'è da dire che probabilmente quelli meno interessanti sono proprio Sakura e Aoba: la loro vicenda è quasi messa in secondo piano rispetto a quelle degli altri. Infatti, nonostante la principessa Sakura sia sempre il motore delle azioni e si tormenti spesso per il suo destino, sono le linee narrative dei personaggi secondari a essere veramente interessanti e colme di significato. E questo non è affatto un difetto, ma rende l'opera un vero e proprio fumetto corale. Fujimurasaki, Hayate, Rurijo, Enju, Asagiri... impossibile non amarli tutti, insieme alle loro storie intense e sofferte. E così, quando la principessa alla fine troverà la risposta alla sua domanda sul senso della vita, questa risposta non sarà soltanto sua, ma sarà la risposta di tutti, individuale e allo stesso tempo universale, e che in un certo senso si applica trasversalmente anche a tutti gli altri lavori prodotti da Arina Tanemura nel corso degli anni.
Ed è per questo che "Sakura-hime Kaden" si può anche considerare il culmine di un percorso narrativo durato più di dieci anni, iniziato ai tempi di "Jeanne la Ladra del Vento Divino". E in questo senso, è un'opera imprescindibile per qualunque fan di Arina Tanemura.
E' esattamente in questa domanda che si può racchiudere il lungo percorso di questa storia. Titolo e descrizione possono ingannare: se si è alla ricerca di un manga ricco di avvincenti combattimenti, o che narri la grande storia d'amore tra la principessa Sakura e il principe suo sposo, allora molto probabilmente si resterà delusi.
"La Spada Incantata di Sakura" è, in pochissime parole, un percorso sulla ricerca del senso della vita. In un certo senso ne sono un simbolo gli "ideogrammi del destino", ideogrammi che nel racconto vengono assegnati alla nascita a ciascun individuo e che dovrebbero indicare l'elemento che caratterizzerà la vita della persona. Destino per seguire o sfuggire al quale ciascuno di loro svolge scelte contrastanti e spesso molto sofferte, ma che si rende conto infine di aver abbracciato inconsapevolmente nel corso di tutta la sua vita. Eppure Arina Tanemura ci stupisce come sempre, perché il messaggio generale dell'opera non è ancora questo, ma qualcosa di molto più forte, che si costruisce lentamente nel corso dei 12 volumi e che nei dialoghi finali viene svelato in tutta la sua potenza.
Tra tutti i personaggi, c'è da dire che probabilmente quelli meno interessanti sono proprio Sakura e Aoba: la loro vicenda è quasi messa in secondo piano rispetto a quelle degli altri. Infatti, nonostante la principessa Sakura sia sempre il motore delle azioni e si tormenti spesso per il suo destino, sono le linee narrative dei personaggi secondari a essere veramente interessanti e colme di significato. E questo non è affatto un difetto, ma rende l'opera un vero e proprio fumetto corale. Fujimurasaki, Hayate, Rurijo, Enju, Asagiri... impossibile non amarli tutti, insieme alle loro storie intense e sofferte. E così, quando la principessa alla fine troverà la risposta alla sua domanda sul senso della vita, questa risposta non sarà soltanto sua, ma sarà la risposta di tutti, individuale e allo stesso tempo universale, e che in un certo senso si applica trasversalmente anche a tutti gli altri lavori prodotti da Arina Tanemura nel corso degli anni.
Ed è per questo che "Sakura-hime Kaden" si può anche considerare il culmine di un percorso narrativo durato più di dieci anni, iniziato ai tempi di "Jeanne la Ladra del Vento Divino". E in questo senso, è un'opera imprescindibile per qualunque fan di Arina Tanemura.
Non sempre un disegno migliore implica una migliore storia.
Arina Tanemura, da anni è sulla bocca di tutti, di anno in anno ha sfornato storie originali e coinvolgenti, dai disegni sempre più belli e con una schiera di fan sempre più in aumento.
Ma per le leggi universali, arriva un certo punto in cui un autore si perde e comincia a sfociare nel, cercherò di contenermi coi termini, "già visto". Questa è la cosa meno cattiva che mi viene da dire.
Ho sempre seguito con piacere questa autrice, che purtroppo, già con Shinshi Doumei Cross, avevo notato stesse calando in qualità descrittive.
Con "La spada incantata di Sakura", ha per me segnato il vero inizio del declino.
Oh sì, i disegni sono stupendi, curati fin nel minimo dettaglio. L'ambientazione storica è veramente favolosa, ed è stato proprio il fatto che per una volta trattasse di epoche antiche a spingermi nell'acquisto del primo volume della storia, ma... questo è una delle storie più noiose di questa autrice. Perfino "ION", che non è questo capolavoro, è a tratti più interessante.
Da tempo ho cominciato ad apprezzare i manga Josei, e ancora di più i fumetti con ambientazioni storiche. La Tanemura ha sempre trattato di manga dallo stampo scolastico o sovrannaturale.
La storia della principessa Kaguya è una delle mie preferite, sfruttata già da altri autori, che ne hanno sempre, per quello che ho visto io, reso onore, a modo loro.
Questa è originale, e sembrava interessante, ma via via che la storia prendeva piede, e via via il mio interesse diminuiva. Oh, si vede che è una storia della Tanemura, non è una critica, sto dicendo che si nota la sua mano, sia negli splendidi disegni che nel tipo di storia. Ma appunto, sa di già visto, anche solo per i personaggi. Sembra di vedere personaggi ben noti di altre sue fatiche.
I combattimenti li ho trovati noiosi, e la stessa storia della protagonista non mi ha coinvolta per niente.
Sakura e Aoba, li ho trovati insignificanti, se paragonati a personaggi, anche secondari, delle precedenti opere dell'autrice. È stata una vera delusione e uno spreco di soldi per quanto mi riguarda, è vero che mi sono fermata solo al quinto volume, ma mi ero già stufata al secondo. Ho voluto continuare perché avevo stima per l'autrice e speravo di vedere che la trama migliorasse, ma la mia opinione non ha fatto altro che peggiorare.
Arina Tanemura, da anni è sulla bocca di tutti, di anno in anno ha sfornato storie originali e coinvolgenti, dai disegni sempre più belli e con una schiera di fan sempre più in aumento.
Ma per le leggi universali, arriva un certo punto in cui un autore si perde e comincia a sfociare nel, cercherò di contenermi coi termini, "già visto". Questa è la cosa meno cattiva che mi viene da dire.
Ho sempre seguito con piacere questa autrice, che purtroppo, già con Shinshi Doumei Cross, avevo notato stesse calando in qualità descrittive.
Con "La spada incantata di Sakura", ha per me segnato il vero inizio del declino.
Oh sì, i disegni sono stupendi, curati fin nel minimo dettaglio. L'ambientazione storica è veramente favolosa, ed è stato proprio il fatto che per una volta trattasse di epoche antiche a spingermi nell'acquisto del primo volume della storia, ma... questo è una delle storie più noiose di questa autrice. Perfino "ION", che non è questo capolavoro, è a tratti più interessante.
Da tempo ho cominciato ad apprezzare i manga Josei, e ancora di più i fumetti con ambientazioni storiche. La Tanemura ha sempre trattato di manga dallo stampo scolastico o sovrannaturale.
La storia della principessa Kaguya è una delle mie preferite, sfruttata già da altri autori, che ne hanno sempre, per quello che ho visto io, reso onore, a modo loro.
Questa è originale, e sembrava interessante, ma via via che la storia prendeva piede, e via via il mio interesse diminuiva. Oh, si vede che è una storia della Tanemura, non è una critica, sto dicendo che si nota la sua mano, sia negli splendidi disegni che nel tipo di storia. Ma appunto, sa di già visto, anche solo per i personaggi. Sembra di vedere personaggi ben noti di altre sue fatiche.
I combattimenti li ho trovati noiosi, e la stessa storia della protagonista non mi ha coinvolta per niente.
Sakura e Aoba, li ho trovati insignificanti, se paragonati a personaggi, anche secondari, delle precedenti opere dell'autrice. È stata una vera delusione e uno spreco di soldi per quanto mi riguarda, è vero che mi sono fermata solo al quinto volume, ma mi ero già stufata al secondo. Ho voluto continuare perché avevo stima per l'autrice e speravo di vedere che la trama migliorasse, ma la mia opinione non ha fatto altro che peggiorare.
Da considerarsi l'opera più matura di Arina Tanemura, "La spada incantata di Sakura" affonda le sue radici nel poetico periodo Heian (794 - 1185), che ha visto il fiorire della letteratura giapponese e quello di una miriade di ciliegi, i cui petali restano a simboleggiarne la magia. Ispirato a quel momento storico, il manga fa proprie le usanze e i costumi dell'antica epoca splendente: a partire dal rispetto dell'etichetta, per arrivare ai grandi e sfarzosi kimono che il principe Genji bagnava di lacrime, per finire ai profumi, copricapi, capigliature, armi, edifici; ogni particolare richiama l'ambientazione di quel tempo.
"Sakura-hime kaden" prende avvio da una leggenda racchiusa nel più antico esempio di narrativa giapponese, il "Taketori Monogatari", che vide la luce nel X secolo. La storia racconta di come un tagliabambù trovi una bambina bellissima, la accolga in casa crescendola come una figlia e poi scopra provenire dalla luna. Sakura, la protagonista dell'ultima fatica della sensei, è una discendente proprio della principessa Kaguya. Tanto affascinante da stregare gli uomini, con i quali non troverà mai un'alchimia, Kaguya-hime ha il sangue di chi è costretto a vivere un destino nefasto, che trasmette alla sua eredità, condannando tutte le principesse della luna a soffrire di un immenso dolore. Il destino è già scritto e sembra che nulla possa cambiarlo: l'ideogramma di "sterminio" (滅) che Sakura riceve dalla sua mentore Byakuya all'inizio dell'opera esprime il fato di distruzione che la protagonista dovrà vivere. Chiamata ad annientare gli orchi e a combattere contro la sua stessa specie, gli abitanti della luna, odiata dagli uomini che ne temono la potenza, Sakura non si sente accettata dall'umanità e nemmeno accetta le scelte dei Lunari. Per tutto il corso del manga la principessa cerca di trovare il suo posto nel mondo, che scoprirà essere accanto alle persone che ama, dove può lottare per proteggerle e vederle felici.
Tra le protagoniste della Tanemura, Sakura è sicuramente la più positiva e solare, nonostante la sua vita sia costellata di esperienze negative. Di fronte alla morte di tanti dei suoi cari, si fa forza e va avanti piuttosto che lasciarsi prendere dallo sconforto. C'è da dire che l'innumerevole schiera di personaggi che mamma Arina le ha messo intorno hanno principalmente lo scopo di sostenerla e farla ravvedere in questi momenti bui che le tocca vivere. Sta di fatto che Sakura non perde nemmeno per un istante la sua passionalità, vive ogni attimo della sua esistenza al massimo, non si lascia sfuggire nemmeno un sorriso della piccola Asagiri, abbraccia e accarezza chi sente che ha bisogno di lei, come la pietra lapislazzuli Rurijo. Soprattutto ama l'uomo a cui è destinata da sempre, il principe Aoba.
L'amore è infatti la tematica centrale de "La spada incantata di Sakura". Sia esso fraterno o espresso fra fidanzati, tra amici, fra padre e figlio, tra madre e figlia, oppure sia brama, desiderio, possesso, l'amore è la condizione a cui tutti i personaggi del manga tendono, in un continuo processo di ricerca del senso della vita. E' strano che proprio coloro i quali il destino è scritto dalla nascita cerchino un significato all'esistenza che stanno affrontando. Eppure la Tanemura vuole dimostrare esattamente che le persone il cui fato è stato dettato dal grembo materno sentano il bisogno di comprendere a fondo la natura della vita, sviscerandone ogni momento, analizzandone ogni sentimento, confrontandone con gli altri le caratteristiche, come a voler dire a se stessi che non tutto è già stabilito ma che il futuro gli appartiene e risiede nelle scelte che compiranno da ora in avanti.
Si evince fin dall'impostazione del primo volume che "Sakura-hime kaden" ha qualcosa di diverso rispetto ai suoi fratelli. La narrazione ha una velocità marcata, fin dall'inizio l'autrice mette molte cose in ballo, che tendono a spaventare e a confondere il lettore. Mentre le opere precedenti avevano un ritmo tranquillo e soltanto nei numeri finali si aveva il cliffhanger che dava l'avvio all'arco finale, quest'ultima fatica della Tanemura ha un passo serrato dall'incipit alla fine, a cui i suoi lettori affezionati non sono abituati. Perciò sebbene l'autrice nei free talk affermi di stare vivendo intensamente la stesura del suo lavoro, sembra quasi come se ci fosse superficialità in alcuni passaggi ed altri appaiono troppo frettolosi e poco approfonditi. Per esempio, lo stesso personaggio di Aoba non appare ben caratterizzato nei confronti di altri protagonisti maschili by Arina; il principe ha poca incisività, presenza, a volte sembra come se non ci si curasse abbastanza di lui. Tuttavia, questo nuovo stile non è da vedere solo in negativo, anzi rappresenta anche un punto di forza di "Sakura-hime kaden"; pur se in contrasto con la delicatezza dell'epoca Heian, la rapidità della narrazione che lo contraddistingue coinvolge emotivamente il lettore, da riuscire a strappare anche qualche lacrima di commozione.
Il disegno di Arina Tanemura è una garanzia: sfondi dettagliati, accessori e abbigliamento decorati nei particolari, personaggi sempre diversi che si distinguono sul palcoscenico, il tutto esaltato da uno stile elegante e curato. Anche in questo lavoro non mancano le mascotte, come il rospo Hayate e il mononoke Asagiri, che richiamano la dolcezza e il lato materno della maestra. Piccola pecca è la trasformazione in lupo di Aoba, che è un po' grossolana e non riproduce fedelmente la bellezza del solitario animale, e la lunghezza dei capelli di alcuni personaggi come Sakura e Shuri, che hanno forma quasi tentacolare.
L'edizione Planet Manga non è tra le più riuscite: gli ultimi 3 volumetti hanno subito un ingrossamento dovuto al cambio della carta, che rovina l'armonia di insieme della collezione; l'inchiostro spesso viene via colorando il polpastrello del pollice di nero, come se qualcuno dovesse prenderci le impronte digitali da un momento all'altro; la rigidità della rilegatura provoca alcuni crampi alle dita durante la lettura. Insomma, come al solito bisognava impegnarsi di più!
In conclusione, "La spada incantata di Sakura" lo consiglio agli appassionati della Tanemura, che vedranno la sensei in una nuova veste, pronta per il suo debutto sulla rivista "Margaret", abbandonando così "Ribon" e il genere fantasy. Mentre ad un lettore che non conosce la maestra Arina consiglierei di iniziare con un'altra opera, come "Full Moon wo sagashite" o "Kamikaze Kaitou Jeanne", per familiarizzare col suo stile, perché "Sakura-hime kaden" è il culmine di un processo di maturazione che vede anche le tematiche più semplici trattate in altri manga come la vita, la morte, l'amore, affrontate con uno spirito più adulto. Quindi anche se nella narrazione è diverso dalle precedenti opere e potrebbe essere letto di per se stesso, per un livello di comprensione maggiore è auspicabile che il lettore già conosca l'autrice e abbia potuto apprezzarne lo stile.
"Sakura-hime kaden" prende avvio da una leggenda racchiusa nel più antico esempio di narrativa giapponese, il "Taketori Monogatari", che vide la luce nel X secolo. La storia racconta di come un tagliabambù trovi una bambina bellissima, la accolga in casa crescendola come una figlia e poi scopra provenire dalla luna. Sakura, la protagonista dell'ultima fatica della sensei, è una discendente proprio della principessa Kaguya. Tanto affascinante da stregare gli uomini, con i quali non troverà mai un'alchimia, Kaguya-hime ha il sangue di chi è costretto a vivere un destino nefasto, che trasmette alla sua eredità, condannando tutte le principesse della luna a soffrire di un immenso dolore. Il destino è già scritto e sembra che nulla possa cambiarlo: l'ideogramma di "sterminio" (滅) che Sakura riceve dalla sua mentore Byakuya all'inizio dell'opera esprime il fato di distruzione che la protagonista dovrà vivere. Chiamata ad annientare gli orchi e a combattere contro la sua stessa specie, gli abitanti della luna, odiata dagli uomini che ne temono la potenza, Sakura non si sente accettata dall'umanità e nemmeno accetta le scelte dei Lunari. Per tutto il corso del manga la principessa cerca di trovare il suo posto nel mondo, che scoprirà essere accanto alle persone che ama, dove può lottare per proteggerle e vederle felici.
Tra le protagoniste della Tanemura, Sakura è sicuramente la più positiva e solare, nonostante la sua vita sia costellata di esperienze negative. Di fronte alla morte di tanti dei suoi cari, si fa forza e va avanti piuttosto che lasciarsi prendere dallo sconforto. C'è da dire che l'innumerevole schiera di personaggi che mamma Arina le ha messo intorno hanno principalmente lo scopo di sostenerla e farla ravvedere in questi momenti bui che le tocca vivere. Sta di fatto che Sakura non perde nemmeno per un istante la sua passionalità, vive ogni attimo della sua esistenza al massimo, non si lascia sfuggire nemmeno un sorriso della piccola Asagiri, abbraccia e accarezza chi sente che ha bisogno di lei, come la pietra lapislazzuli Rurijo. Soprattutto ama l'uomo a cui è destinata da sempre, il principe Aoba.
L'amore è infatti la tematica centrale de "La spada incantata di Sakura". Sia esso fraterno o espresso fra fidanzati, tra amici, fra padre e figlio, tra madre e figlia, oppure sia brama, desiderio, possesso, l'amore è la condizione a cui tutti i personaggi del manga tendono, in un continuo processo di ricerca del senso della vita. E' strano che proprio coloro i quali il destino è scritto dalla nascita cerchino un significato all'esistenza che stanno affrontando. Eppure la Tanemura vuole dimostrare esattamente che le persone il cui fato è stato dettato dal grembo materno sentano il bisogno di comprendere a fondo la natura della vita, sviscerandone ogni momento, analizzandone ogni sentimento, confrontandone con gli altri le caratteristiche, come a voler dire a se stessi che non tutto è già stabilito ma che il futuro gli appartiene e risiede nelle scelte che compiranno da ora in avanti.
Si evince fin dall'impostazione del primo volume che "Sakura-hime kaden" ha qualcosa di diverso rispetto ai suoi fratelli. La narrazione ha una velocità marcata, fin dall'inizio l'autrice mette molte cose in ballo, che tendono a spaventare e a confondere il lettore. Mentre le opere precedenti avevano un ritmo tranquillo e soltanto nei numeri finali si aveva il cliffhanger che dava l'avvio all'arco finale, quest'ultima fatica della Tanemura ha un passo serrato dall'incipit alla fine, a cui i suoi lettori affezionati non sono abituati. Perciò sebbene l'autrice nei free talk affermi di stare vivendo intensamente la stesura del suo lavoro, sembra quasi come se ci fosse superficialità in alcuni passaggi ed altri appaiono troppo frettolosi e poco approfonditi. Per esempio, lo stesso personaggio di Aoba non appare ben caratterizzato nei confronti di altri protagonisti maschili by Arina; il principe ha poca incisività, presenza, a volte sembra come se non ci si curasse abbastanza di lui. Tuttavia, questo nuovo stile non è da vedere solo in negativo, anzi rappresenta anche un punto di forza di "Sakura-hime kaden"; pur se in contrasto con la delicatezza dell'epoca Heian, la rapidità della narrazione che lo contraddistingue coinvolge emotivamente il lettore, da riuscire a strappare anche qualche lacrima di commozione.
Il disegno di Arina Tanemura è una garanzia: sfondi dettagliati, accessori e abbigliamento decorati nei particolari, personaggi sempre diversi che si distinguono sul palcoscenico, il tutto esaltato da uno stile elegante e curato. Anche in questo lavoro non mancano le mascotte, come il rospo Hayate e il mononoke Asagiri, che richiamano la dolcezza e il lato materno della maestra. Piccola pecca è la trasformazione in lupo di Aoba, che è un po' grossolana e non riproduce fedelmente la bellezza del solitario animale, e la lunghezza dei capelli di alcuni personaggi come Sakura e Shuri, che hanno forma quasi tentacolare.
L'edizione Planet Manga non è tra le più riuscite: gli ultimi 3 volumetti hanno subito un ingrossamento dovuto al cambio della carta, che rovina l'armonia di insieme della collezione; l'inchiostro spesso viene via colorando il polpastrello del pollice di nero, come se qualcuno dovesse prenderci le impronte digitali da un momento all'altro; la rigidità della rilegatura provoca alcuni crampi alle dita durante la lettura. Insomma, come al solito bisognava impegnarsi di più!
In conclusione, "La spada incantata di Sakura" lo consiglio agli appassionati della Tanemura, che vedranno la sensei in una nuova veste, pronta per il suo debutto sulla rivista "Margaret", abbandonando così "Ribon" e il genere fantasy. Mentre ad un lettore che non conosce la maestra Arina consiglierei di iniziare con un'altra opera, come "Full Moon wo sagashite" o "Kamikaze Kaitou Jeanne", per familiarizzare col suo stile, perché "Sakura-hime kaden" è il culmine di un processo di maturazione che vede anche le tematiche più semplici trattate in altri manga come la vita, la morte, l'amore, affrontate con uno spirito più adulto. Quindi anche se nella narrazione è diverso dalle precedenti opere e potrebbe essere letto di per se stesso, per un livello di comprensione maggiore è auspicabile che il lettore già conosca l'autrice e abbia potuto apprezzarne lo stile.
I disegni della Tanemura sono sempre spettacolari ma la storia de "La spada incantata di Sakura", a mio parere, non è di uguale avviso.
Infatti, ogni volta che viene descritta la storia di un personaggio, ho come la sensazione di avere un peso sullo stomaco perché gli avvenimenti racchiudono storie al limite del tragico e della tristezza. Inoltre non c'è neanche un episodio più leggero e fresco, e i combattimenti, se così si possono chiamare, nonostante la protagonista debba uccidere i demoni e molti personaggi siano ninja, durano neanche due vignette e sono molto deludenti.
Infatti, ogni volta che viene descritta la storia di un personaggio, ho come la sensazione di avere un peso sullo stomaco perché gli avvenimenti racchiudono storie al limite del tragico e della tristezza. Inoltre non c'è neanche un episodio più leggero e fresco, e i combattimenti, se così si possono chiamare, nonostante la protagonista debba uccidere i demoni e molti personaggi siano ninja, durano neanche due vignette e sono molto deludenti.
Siamo nel IX secolo, nel periodo Heian. Sakura è una principessa rimasta orfana in tenera età, e cresciuta quindi, per 14 anni, sotto le cure della sacerdotessa Byakuya e della ancella Oumi. Sakura è promessa sposa al principe Oura, ma non accetta l'idea di sposarsi ad un'età così prematura. Vissuta sotto mille protezioni e premure, il destino di Sakura si rivela essere ben diverso da quello che lei stessa aveva immaginato: scopre di essere la nipote di Kaguya, ovvero la principessa della Luna. L'unica inoltre, in grado di evocare Chizakura, una spada capace di distruggere gli orchi mangiatori di uomini e portare al termine il suo compito.
Ho letto i primi 6 volumi tutti d'un fiato, affascinata da ogni singola parola e rapita da ogni sguardo di ciascun personaggio. Nonostante la Tanemura fosse già famosa qui in Italia con numerose altre opere, non avevo mai provato a leggere nulla di questa mangaka. Non avevo idea di quanto fosse brava e professionale. Sarà perché non è ambientato nella nostra epoca, sarà che gli sfondi sono davvero eccezionali e i protagonisti ben riusciti, che fanno di questa, una delle opere più belle opere che abbia letto (e ne ho lette tante) perché tutto sommato è il tipico shoujo a base sentimentale, ma raccontato in maniera diversa, soprattutto perché ci sono anche diversi combattimenti che rendono il tutto più affascinante. Inoltre, l'autrice non si sofferma solo su Sakura e il principe, ma lascia spazio anche alle vicende degli altri personaggi, come Asagiri e Kohaku, facendoceli conoscere a poco a poco nel corso della storia.
<b>[Attenzione possibili lievi spoiler]</b>
Quest'ultima è infatti una delle mie preferite, e il capitolo sul suo passato è bellissimo (così come quello di Asagiri). Non nascondo che ci sono alcune scene, alcuni capitoli, leggermente più tristi, dove fanno venire davvero le lacrime agli occhi e ti fanno commuovere insieme a ai personaggi stessi. Come la battaglia tra Kohaku e Shuri.
<b>[Fine possibili spoiler]</b>
Credo che la capacità di far commuovere un lettore è una caratteristica che non tutti i mangaka possono permettersi.
In futuro credo che leggerò altre opere di Arina Tanemura, perché oltre ad essere una grandissima mangaka, i suoi disegni sono spettacolari.
Non voto 10 perché non l'ho ancora letto tutto, ma un 9 ci può stare tranquillamente, inoltre lo consiglio a tutti quelli che adorano gli shoujo con un pizzico azione in più.
Ho letto i primi 6 volumi tutti d'un fiato, affascinata da ogni singola parola e rapita da ogni sguardo di ciascun personaggio. Nonostante la Tanemura fosse già famosa qui in Italia con numerose altre opere, non avevo mai provato a leggere nulla di questa mangaka. Non avevo idea di quanto fosse brava e professionale. Sarà perché non è ambientato nella nostra epoca, sarà che gli sfondi sono davvero eccezionali e i protagonisti ben riusciti, che fanno di questa, una delle opere più belle opere che abbia letto (e ne ho lette tante) perché tutto sommato è il tipico shoujo a base sentimentale, ma raccontato in maniera diversa, soprattutto perché ci sono anche diversi combattimenti che rendono il tutto più affascinante. Inoltre, l'autrice non si sofferma solo su Sakura e il principe, ma lascia spazio anche alle vicende degli altri personaggi, come Asagiri e Kohaku, facendoceli conoscere a poco a poco nel corso della storia.
<b>[Attenzione possibili lievi spoiler]</b>
Quest'ultima è infatti una delle mie preferite, e il capitolo sul suo passato è bellissimo (così come quello di Asagiri). Non nascondo che ci sono alcune scene, alcuni capitoli, leggermente più tristi, dove fanno venire davvero le lacrime agli occhi e ti fanno commuovere insieme a ai personaggi stessi. Come la battaglia tra Kohaku e Shuri.
<b>[Fine possibili spoiler]</b>
Credo che la capacità di far commuovere un lettore è una caratteristica che non tutti i mangaka possono permettersi.
In futuro credo che leggerò altre opere di Arina Tanemura, perché oltre ad essere una grandissima mangaka, i suoi disegni sono spettacolari.
Non voto 10 perché non l'ho ancora letto tutto, ma un 9 ci può stare tranquillamente, inoltre lo consiglio a tutti quelli che adorano gli shoujo con un pizzico azione in più.
La spada incantata di Sakura è uno di quei manga che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa.
Prima di tutto i disegni ritengo che siano splendidi, ricchi di dettagli, e i personaggi ben delineati, anche se con la loro riserva di mistero. Lo stile in sé dei disegni, il tratto utilizzato rendono piacevole la lettura. La storia poi è meno banale di quanto voglia sembrare all'inizio, anche se per diversi volumi iniziali l'attenzione può sembrare passare dalla lotto contro i demoni al puro e mero amore dei due personaggi principali, come uno shojo qualsiasi insomma. Però le vicende che creano il contesto entro al quale di svolge la storia d'amore (non ricca di difficoltà comunque) è accattivante ed interessante. Si scoprono fin da subito le vere origini della principessa Sakura, e questo rende più facile la narrazione. Inoltre anche i personaggi secondari hanno una loro storia personale tutt'altro che secondaria, che viene svelata man a mano nella storia stessa.
A chiudere il tutto ci sono molte scene esilaranti e spensierate dove si "scioglie" la tensione della trama in sé per una bella risata.
Sicuramente un manga consigliatissimo. Che altro aggiungere? Buona Lettura!
Prima di tutto i disegni ritengo che siano splendidi, ricchi di dettagli, e i personaggi ben delineati, anche se con la loro riserva di mistero. Lo stile in sé dei disegni, il tratto utilizzato rendono piacevole la lettura. La storia poi è meno banale di quanto voglia sembrare all'inizio, anche se per diversi volumi iniziali l'attenzione può sembrare passare dalla lotto contro i demoni al puro e mero amore dei due personaggi principali, come uno shojo qualsiasi insomma. Però le vicende che creano il contesto entro al quale di svolge la storia d'amore (non ricca di difficoltà comunque) è accattivante ed interessante. Si scoprono fin da subito le vere origini della principessa Sakura, e questo rende più facile la narrazione. Inoltre anche i personaggi secondari hanno una loro storia personale tutt'altro che secondaria, che viene svelata man a mano nella storia stessa.
A chiudere il tutto ci sono molte scene esilaranti e spensierate dove si "scioglie" la tensione della trama in sé per una bella risata.
Sicuramente un manga consigliatissimo. Che altro aggiungere? Buona Lettura!
La spada incantata di Sakura è la prima serie shojo della Tanemura che ho deciso di comprare. La parola più adatta per descrivere questa bellissima serie è a parere mio 'fantastico'. Nel senso letterale della parola però, perché La spada incantata di Sakura fin dal primo volume immerge colui che legge in un mondo che gli occidentali conoscono ancora poco: l'Epoca Giapponese Heian, un periodo antico intriso di mistero, poeticità e splendore.
La protagonista di questa serie è la giovane principessa Sakura, che dopo aver perso misteriosamente i suoi genitori e il suo fratello maggiore viene affidata al suo futuro sposo, il principe Oura. Basterà poco tempo perché Sakura scopra che in realtà lei non è altro che la nipote della Principessa Kaguya, e tramite questo legame di sangue Sakura possiede il potere di eliminare i demoni tramite la sua spada Chizakura. Fin qui la trama potrebbe essere banale, ma un volume dopo l'altro con l'aggiunta di nuovi personaggi, di nuove situazioni e di colpi di scena a non finire la trama acquisisce corpo, uno spessore consistente, un fascino unico.
La qualità delle illustrazioni è mostruosamente alta: le tavole regalano pose sia statiche che dinamiche molto curate in ogni dettaglio; nelle copertine, i colori sono stesi molto bene e i soggetti sono raffigurati con una cura assai precisa e ben omogenea.
La storia non è scontata come nei primi volumi si potrebbe pensare, bensì è proprio complessa (ma non troppo) e non fa acqua da nessuna parte. Le vicende sono scorrevoli e fluide, la cronologia degli eventi è chiara e le scene dolci tipicamente da shojo manga sono bilanciate ai momenti di combattimento, che sono inoltre ben realizzate, rendendo così ogni volume una lettura gradevolissima.
L'autrice mi ha dato una buonissima impressione, essendo - lo ripeto - la prima volta che leggo una sua opera. Do 9 perché dopo 7 volumi mi sento di lasciare un parere su un'opera che finora non mi ha mai deluso.
La protagonista di questa serie è la giovane principessa Sakura, che dopo aver perso misteriosamente i suoi genitori e il suo fratello maggiore viene affidata al suo futuro sposo, il principe Oura. Basterà poco tempo perché Sakura scopra che in realtà lei non è altro che la nipote della Principessa Kaguya, e tramite questo legame di sangue Sakura possiede il potere di eliminare i demoni tramite la sua spada Chizakura. Fin qui la trama potrebbe essere banale, ma un volume dopo l'altro con l'aggiunta di nuovi personaggi, di nuove situazioni e di colpi di scena a non finire la trama acquisisce corpo, uno spessore consistente, un fascino unico.
La qualità delle illustrazioni è mostruosamente alta: le tavole regalano pose sia statiche che dinamiche molto curate in ogni dettaglio; nelle copertine, i colori sono stesi molto bene e i soggetti sono raffigurati con una cura assai precisa e ben omogenea.
La storia non è scontata come nei primi volumi si potrebbe pensare, bensì è proprio complessa (ma non troppo) e non fa acqua da nessuna parte. Le vicende sono scorrevoli e fluide, la cronologia degli eventi è chiara e le scene dolci tipicamente da shojo manga sono bilanciate ai momenti di combattimento, che sono inoltre ben realizzate, rendendo così ogni volume una lettura gradevolissima.
L'autrice mi ha dato una buonissima impressione, essendo - lo ripeto - la prima volta che leggo una sua opera. Do 9 perché dopo 7 volumi mi sento di lasciare un parere su un'opera che finora non mi ha mai deluso.
La Spada incantata di Sakura (Sakura hime kaden) è l'ultimo manga, ancora in corso, di Arina Tanemura, molto famosa per opere come "FullMoon Canto d'Amore" e "Jeanne, la ladra del vento divino".
La protagonista del manga è la principessa Sakura, che una sera, guardando la luna nonostante le fosse stato vietato, scopre di essere la nipote della Principessa Kaguya, che con la spada Chizakura uccideva gli orchi, esseri immortali.
Il compito di Sakura è quindi usare la spada, che obbedisce solo a lei, per sterminare questi esseri.
Ritenuta all'inizio un mostro come loro, Sakura comincia ad affrontare molte difficoltà affiancata da personaggi come il principe Oura. All'inizio ci sarò uno strano rapporto tra loro, addirittura odio, ma nel corso della storia si innamoreranno l'uno dell'altro.
Un altro personaggio molto particolare è Asagiri, la cui natura deve restare nascosta alla Principessa, ma che verrà allo scoperto. Asagiri ha dimensioni molto ridotte, ed è molto amica della principessa. Al fianco di essa, ci sono poi Kohaku e Hayate, ninja e amici d'infanzia. Uno degli ultimi personaggi comparsi finora è il fratello della principessa, che si pensava morto.
La storia è davvero una delle più intriganti che io abbia mai letto: ha un grande fascino che ti invoglia a non abbandonarla. La trama è un po' complicata, ma se si legge con attenzione si capisce tutto. I disegni sono davvero bellissimi, come sempre. Anche le scene di combattimento sono disegnate davvero in modo ottimale. L'edizione italiana non possiede pagine a colori, ma le copertine ci mostrano i disegni colorati in tutta la loro bellezza.
L'autrice ha scritto in alcuni volumi del manga che questa sarà la sua storia più lunga. Spero che nel corso dei volumi non perda la sua bellezza. Consigliata a tutti, è uno shojo ma c'è molta azione che crea un insieme fantastico. Il mio voto finora è un bel 9, che spero si mantenga nel suo avanzare.
La protagonista del manga è la principessa Sakura, che una sera, guardando la luna nonostante le fosse stato vietato, scopre di essere la nipote della Principessa Kaguya, che con la spada Chizakura uccideva gli orchi, esseri immortali.
Il compito di Sakura è quindi usare la spada, che obbedisce solo a lei, per sterminare questi esseri.
Ritenuta all'inizio un mostro come loro, Sakura comincia ad affrontare molte difficoltà affiancata da personaggi come il principe Oura. All'inizio ci sarò uno strano rapporto tra loro, addirittura odio, ma nel corso della storia si innamoreranno l'uno dell'altro.
Un altro personaggio molto particolare è Asagiri, la cui natura deve restare nascosta alla Principessa, ma che verrà allo scoperto. Asagiri ha dimensioni molto ridotte, ed è molto amica della principessa. Al fianco di essa, ci sono poi Kohaku e Hayate, ninja e amici d'infanzia. Uno degli ultimi personaggi comparsi finora è il fratello della principessa, che si pensava morto.
La storia è davvero una delle più intriganti che io abbia mai letto: ha un grande fascino che ti invoglia a non abbandonarla. La trama è un po' complicata, ma se si legge con attenzione si capisce tutto. I disegni sono davvero bellissimi, come sempre. Anche le scene di combattimento sono disegnate davvero in modo ottimale. L'edizione italiana non possiede pagine a colori, ma le copertine ci mostrano i disegni colorati in tutta la loro bellezza.
L'autrice ha scritto in alcuni volumi del manga che questa sarà la sua storia più lunga. Spero che nel corso dei volumi non perda la sua bellezza. Consigliata a tutti, è uno shojo ma c'è molta azione che crea un insieme fantastico. Il mio voto finora è un bel 9, che spero si mantenga nel suo avanzare.
È la prima volta che Arina Tanemura si butta su un manga di questo livello, e con una trama così complicata.
Sakura, la protagonista, a 14 anni scopre di essere la nipote della Principessa Kaguya e di dover sterminare gli orchi utilizzando chizakura, una spada magica. La storia in realtà risulta essere un po' confusa man mano che procede, e a quanto pare i primi 7 volumi servono soltanto da "introduzione" per far capire a Sakura chi è il vero nemico e introdurre i personaggi. Di per sé la trama non è male ma risulta - un po' come tutte le opere di Arina - presa in vari punti da altri manga. Sakura è la principessa della Luna, innamorata di un essere umano, quando combatte contro un orco urla "Ti punirò in nome della Luna" e per invocare la spada dice: "Chizakura vieni a me!". Vi dice niente? A parte questi piccoli punti comunque secondo me la storia offre molti spunti interessanti e personaggi molto caratterizzati che faranno evolvere la storia sempre di più.
Un'altra pecca pero' sono i disegni purtroppo: stupendi, espressivi in un modo incredibile, capelli che sembrano talmente morbidi da volerli toccare, sfondi perfetti... ma tutti uguali in ogni suo manga! Tutti i fan di questa mangaka avranno notato quanto Sakura e Aoba assomiglino a Haine (Shinshi Doumei Cross) e Takuto (Full Moon wo Sagashite), per non parlare di Kohaku e Maimai, quest'ultimo copiato al 100% da Maora di Shinshi Doumei Cross. I disegni comunque saranno apprezzati da tutti, sia dai fan che seguono tutte le sue opere e non, e spero che possano migliorare sempre di più.
Voto 7, ma spero che man mano che la storia vada avanti possa migliorare, e che in futuro Arina non prenda più spunto da altri manga per le sue storie.
Sakura, la protagonista, a 14 anni scopre di essere la nipote della Principessa Kaguya e di dover sterminare gli orchi utilizzando chizakura, una spada magica. La storia in realtà risulta essere un po' confusa man mano che procede, e a quanto pare i primi 7 volumi servono soltanto da "introduzione" per far capire a Sakura chi è il vero nemico e introdurre i personaggi. Di per sé la trama non è male ma risulta - un po' come tutte le opere di Arina - presa in vari punti da altri manga. Sakura è la principessa della Luna, innamorata di un essere umano, quando combatte contro un orco urla "Ti punirò in nome della Luna" e per invocare la spada dice: "Chizakura vieni a me!". Vi dice niente? A parte questi piccoli punti comunque secondo me la storia offre molti spunti interessanti e personaggi molto caratterizzati che faranno evolvere la storia sempre di più.
Un'altra pecca pero' sono i disegni purtroppo: stupendi, espressivi in un modo incredibile, capelli che sembrano talmente morbidi da volerli toccare, sfondi perfetti... ma tutti uguali in ogni suo manga! Tutti i fan di questa mangaka avranno notato quanto Sakura e Aoba assomiglino a Haine (Shinshi Doumei Cross) e Takuto (Full Moon wo Sagashite), per non parlare di Kohaku e Maimai, quest'ultimo copiato al 100% da Maora di Shinshi Doumei Cross. I disegni comunque saranno apprezzati da tutti, sia dai fan che seguono tutte le sue opere e non, e spero che possano migliorare sempre di più.
Voto 7, ma spero che man mano che la storia vada avanti possa migliorare, e che in futuro Arina non prenda più spunto da altri manga per le sue storie.
Purtroppo l'edicola dove mi rifornisco di manga non è delle migliori e quindi mi sono persa il primo, il terzo e il quarto numero, forse proprio per questo e magari anche a causa della storia complicata non sono riuscita a capirci molto, ma questa si prospetta una storia molto intrigante.
La principessa Sakura scopre, proprio la sera prima del suo matrimonio con il suo promesso sposo il principe Oura, di essere la nipote della principessa Kaguya e quindi di essere l'unica in grado di usare una spada incantata, in grado di uccidere delle creature mangia-uomini spaventose chiamate orchi. Ma si dice che se un principe si innamorasse di una principessa lunare, come appunto è Sakura, venga colpito da una maledizione: essere ucciso da un orco. Per questo, l'imperatore, il padre del principe Oura, toglie il diritto al trono a suo figlio, scegliendo al suo posto lo zio. Oura dà la colpa di questo a Sakura, e spinto da un odio profondo le tende una trappola e cerca di ucciderla, ma Sakura si rifiuta di combattere contro di lui, e seppur ferita riesce a scappare e a salvarsi.
Il resto ve lo lascio leggere da soli se siete interessati. Comunque trovo che i disegni siano molto belli, anche se i personaggi si assomigliano troppo fra loro, creando una leggera confusione durante la lettura, quindi bisogna restare concentrati, rendendo questo manga più complicato di altri.
La storia non è ancora finita quindi devo vedere il finale prima di dare con chiarezza il mio voto, ma per adesso penso che un 7 abbondante sia d'obbligo, e forse andando avanti potrebbe trasformarsi anche in un 8 e chissà, magari mi sorprenderà a tal punto da prendersi un 9!
Faccio i miei complimenti a Arina Tanemura e se qualcuno di voi ha ancora qualche dubbio se acquistare o no questo manga non ci stia troppo a rimuginare e vada subito a comprarlo, perché ve lo assicuro, ne vale la pena.
La principessa Sakura scopre, proprio la sera prima del suo matrimonio con il suo promesso sposo il principe Oura, di essere la nipote della principessa Kaguya e quindi di essere l'unica in grado di usare una spada incantata, in grado di uccidere delle creature mangia-uomini spaventose chiamate orchi. Ma si dice che se un principe si innamorasse di una principessa lunare, come appunto è Sakura, venga colpito da una maledizione: essere ucciso da un orco. Per questo, l'imperatore, il padre del principe Oura, toglie il diritto al trono a suo figlio, scegliendo al suo posto lo zio. Oura dà la colpa di questo a Sakura, e spinto da un odio profondo le tende una trappola e cerca di ucciderla, ma Sakura si rifiuta di combattere contro di lui, e seppur ferita riesce a scappare e a salvarsi.
Il resto ve lo lascio leggere da soli se siete interessati. Comunque trovo che i disegni siano molto belli, anche se i personaggi si assomigliano troppo fra loro, creando una leggera confusione durante la lettura, quindi bisogna restare concentrati, rendendo questo manga più complicato di altri.
La storia non è ancora finita quindi devo vedere il finale prima di dare con chiarezza il mio voto, ma per adesso penso che un 7 abbondante sia d'obbligo, e forse andando avanti potrebbe trasformarsi anche in un 8 e chissà, magari mi sorprenderà a tal punto da prendersi un 9!
Faccio i miei complimenti a Arina Tanemura e se qualcuno di voi ha ancora qualche dubbio se acquistare o no questo manga non ci stia troppo a rimuginare e vada subito a comprarlo, perché ve lo assicuro, ne vale la pena.
L'ultima fatica di Arina Tanemura, ancora in corso in Giappone. La protagonista di questo manga è Sakura, una principessa promessa in sposa sin dalla nascita al principe Oura (chiamato anche Aoba). Il giorno in cui guarda la Luna piena (infatti le era vietato guardarla) scopre di essere la nipote della principessa Kaguya, e che dovrà usare la spada Chizakura per sterminare gli orchi.
Anche questo manga di Arina secondo me non è da meno degli altri. L'unica pecca di Arina è che disegna i personaggi abbastanza uguali. La pettinatura di Sakura assomiglia a quella di Maora e Maika di The Gentlemen's Alliance Cross, Aoba è identico a Takuto di Full Moon, Asagiri assomiglia ad Ushio (di The Gentlemen's Alliance Cross), i codini di Kohaku sono praticamente ricopiati da quelli di Komaki (non c'entra molto con il discorso ma è sempre un particolare copiato) di The Gentlemen's Alliance Cross, e Maimai sembra una copia di Maora (sempre di The Gentlemen's Alliance Cross)..
Un'altra cosa che Arina usa molto spesso (almeno secondo me) sono le fiabe. In Full Moon ha usato la storia de "La Sirenetta", in The Gentlemen's Alliance Cross quella di "Cenerentola" e ora la leggenda della principessa Kaguya. Ma questa è una cosa che penso io.
Adesso scrivo quello che penso di questo manga. Innanzitutto, i disegni sono stupendi, anche se, come ho detto prima, i personaggi assomigliano a quelli dei manga precedenti dell'autrice. E poi Arina colora magnificamente! Secondo me è una delle mangaka più brave nel disegnare. Anche se a volte il collo di Sakura è troppo sottile e sembra una bambina. Per il resto è un bel manga, anche se all'inizio sembra un po' complesso. Il mio voto per adesso è un bel 9, spero che non mi deluderà.
Anche questo manga di Arina secondo me non è da meno degli altri. L'unica pecca di Arina è che disegna i personaggi abbastanza uguali. La pettinatura di Sakura assomiglia a quella di Maora e Maika di The Gentlemen's Alliance Cross, Aoba è identico a Takuto di Full Moon, Asagiri assomiglia ad Ushio (di The Gentlemen's Alliance Cross), i codini di Kohaku sono praticamente ricopiati da quelli di Komaki (non c'entra molto con il discorso ma è sempre un particolare copiato) di The Gentlemen's Alliance Cross, e Maimai sembra una copia di Maora (sempre di The Gentlemen's Alliance Cross)..
Un'altra cosa che Arina usa molto spesso (almeno secondo me) sono le fiabe. In Full Moon ha usato la storia de "La Sirenetta", in The Gentlemen's Alliance Cross quella di "Cenerentola" e ora la leggenda della principessa Kaguya. Ma questa è una cosa che penso io.
Adesso scrivo quello che penso di questo manga. Innanzitutto, i disegni sono stupendi, anche se, come ho detto prima, i personaggi assomigliano a quelli dei manga precedenti dell'autrice. E poi Arina colora magnificamente! Secondo me è una delle mangaka più brave nel disegnare. Anche se a volte il collo di Sakura è troppo sottile e sembra una bambina. Per il resto è un bel manga, anche se all'inizio sembra un po' complesso. Il mio voto per adesso è un bel 9, spero che non mi deluderà.
Questo manga della Tanemura narra la storia della principessa quattordicenne Sakura, promessa sposa sin dalla nascita al principe Oura, che scopre di essere la nipote della principessa Kaguya, una principessa discesa dalla luna che aveva il potere di sconfiggere gli orchi immortali usando una spada magica che rispondeva soltanto a lei.
La Spada Incantata Di Sakura è il primo e l'unico manga che ho della Tanemura e quando l'ho comprato di certo non mi aspettavo di trovare una trama banale o scontata. Infatti, cosi è stato. Anzi, all'inizio, per certi versi, può sembrare complicata e difficile da seguire, tanto che all'inizio ero indecisa se continuare a prenderlo oppure no, ma per fortuna ho continuato perché si è rivelato proprio un bellissimo manga che non contiene solo le tematiche tipiche degli shoujo manga come l'amore o l'amicizia, ma anche azione e combattimento tipici degli shonen, rimanendo comunque un manga principalmente per ragazze.
Bellissimi i disegni della Tanemura, che a parer mio è una delle mangaka più brave a disegnare.
Quindi compratelo, perché secondo me merita sia per la storia che per i disegni.
La Spada Incantata Di Sakura è il primo e l'unico manga che ho della Tanemura e quando l'ho comprato di certo non mi aspettavo di trovare una trama banale o scontata. Infatti, cosi è stato. Anzi, all'inizio, per certi versi, può sembrare complicata e difficile da seguire, tanto che all'inizio ero indecisa se continuare a prenderlo oppure no, ma per fortuna ho continuato perché si è rivelato proprio un bellissimo manga che non contiene solo le tematiche tipiche degli shoujo manga come l'amore o l'amicizia, ma anche azione e combattimento tipici degli shonen, rimanendo comunque un manga principalmente per ragazze.
Bellissimi i disegni della Tanemura, che a parer mio è una delle mangaka più brave a disegnare.
Quindi compratelo, perché secondo me merita sia per la storia che per i disegni.
La Tanemura continua a meravigliarci con i suoi stupendi disegni, ma questa volta vediamo anche una storia, che per alcuni versi potrebbe risultare complicata da seguire, tuttavia non scontata.
Sakura è una ragazza di 14 anni bella e spensierata. Rimasta sola da piccola e promessa sposa al principe Oura, sogna l'incontro con il principe della sua vita (anche se dice di odiarlo profondamente), leggendo e rileggendo le poesie e le lettere che il ragazzo le manda. Ben presto la vita spensierata della giovane sarà sconvolta da una tragica scoperta: la bella infatti scopre di essere la discendente della principessa della luna, per metà umana e per metà orco, quindi immortale. Nata sotto il segno dello sterminio, Sakura avrà il compito di uccidere tutti i demoni che cercheranno di contrastarla, aiutata dalla spada magica che originariamente era appartenuta alla principessa Kaguja, quindi ancora difficile da controllare.
È da notare che ogni volta che Sakura utilizza la spada, subisce una vera e propria trasformazione, come viene anche detto nel quarto numero: i suoi capelli da castani diventano argentei, cioè il colori dei riflessi lunari. Altri personaggi ruoteranno intorno alla nostra protagonista: una giovane ninja pronta a difenderla ed il suo compagno, trasformatosi in rana per un errore della ragazza ninja e che, guarda caso, solo con la luna piena riprende il suo aspetto.
Ogni capitolo è una nuova sorpresa,leggete anche i capitoli extra,che riempiranno alcuni misteri legati ai personaggi. I volumi sono ben rilegati, il prezzo di 4,30 euro non è eccessivo, per non parlare delle copertine che sono fantastiche. Do un sette perché non so ancora come va a finire, ma diciamo che per ora è tra il sette e l'otto in crescendo.
Sakura è una ragazza di 14 anni bella e spensierata. Rimasta sola da piccola e promessa sposa al principe Oura, sogna l'incontro con il principe della sua vita (anche se dice di odiarlo profondamente), leggendo e rileggendo le poesie e le lettere che il ragazzo le manda. Ben presto la vita spensierata della giovane sarà sconvolta da una tragica scoperta: la bella infatti scopre di essere la discendente della principessa della luna, per metà umana e per metà orco, quindi immortale. Nata sotto il segno dello sterminio, Sakura avrà il compito di uccidere tutti i demoni che cercheranno di contrastarla, aiutata dalla spada magica che originariamente era appartenuta alla principessa Kaguja, quindi ancora difficile da controllare.
È da notare che ogni volta che Sakura utilizza la spada, subisce una vera e propria trasformazione, come viene anche detto nel quarto numero: i suoi capelli da castani diventano argentei, cioè il colori dei riflessi lunari. Altri personaggi ruoteranno intorno alla nostra protagonista: una giovane ninja pronta a difenderla ed il suo compagno, trasformatosi in rana per un errore della ragazza ninja e che, guarda caso, solo con la luna piena riprende il suo aspetto.
Ogni capitolo è una nuova sorpresa,leggete anche i capitoli extra,che riempiranno alcuni misteri legati ai personaggi. I volumi sono ben rilegati, il prezzo di 4,30 euro non è eccessivo, per non parlare delle copertine che sono fantastiche. Do un sette perché non so ancora come va a finire, ma diciamo che per ora è tra il sette e l'otto in crescendo.
Storia carina, disegni ottimi (anche se sempre uguali), solita protagonista shoujo, solito belloccio shoujo. Insomma, io amo manga come Jeanne e Shinchi Doumei Cross, ma a lungo andare quest'autrice diventa ripetitiva. Il primo numero mi ha annoiata alquanto. Insomma, non ci sono VERI colpi di scena, o almeno, io ho letto tutto con molta indifferenza. La storia in sé non mi ha presa, forse è il modo in cui viene raccontata che non mi dice nulla.
Consigliato? No. Ci sono molti altri manga validi e non impegnativi.
Consigliato? No. Ci sono molti altri manga validi e non impegnativi.
La principessa Sakura, rimasta orfana sin da bambina,è la promessa sposa del principe Oura. Ma a quattordici anni, quando giunge il momento di trasferirsi nella capitale per conoscere il suo futuro sposo, scopre di essere la discendente di Kaguya, la mitica principessa che con la sua spada leggendaria sconfiggeva gli orchi sulla Terra.Sakura all'inizio si dimostra alquanto impacciata e goffa con la spada magica, l'arma che riesce a sfoderare quando deve combattere contro gli orchi,che appaiono dal nulla ogni volta che la principessa si ferma ad osservare la luna piena.
Quando la corte viene a scoprire il destino di Sakura, tutti, persino i suoi servitori ed il principe, decidono di tenderle un imboscata, perché considerano la fanciulla "un mostro". Sakura così deve fuggire, lasciando il principe e la sua casa, ma questo è solo l'inizio della sua fantastica avventura.
Uno shoujo che alterna azione e combattimenti a tematiche tipiche degli shojo, l'ultimo manga della famosa Arina Tanemura.
Prezzo standard della Planet manga, 4.30, che seppur caro è ben speso per questo shoujo avvincente!
Quando la corte viene a scoprire il destino di Sakura, tutti, persino i suoi servitori ed il principe, decidono di tenderle un imboscata, perché considerano la fanciulla "un mostro". Sakura così deve fuggire, lasciando il principe e la sua casa, ma questo è solo l'inizio della sua fantastica avventura.
Uno shoujo che alterna azione e combattimenti a tematiche tipiche degli shojo, l'ultimo manga della famosa Arina Tanemura.
Prezzo standard della Planet manga, 4.30, che seppur caro è ben speso per questo shoujo avvincente!