Extra Heavy Syrup
Grazie a "Kimi wa Pet - Sei il mio cucciolo", la maggior parte delle lettrici italiane, soprattutto quelle che sono nel mondo dei manga da più tempo, conoscono Yayoi Ogawa.Un tratto particolare, semplice, che non a tutti piace (io tra quelle) ma che delineano storie e personaggi spesso intensi, pieni di carattere, che non passano inosservati. Lo stesso vale con "Extra Heavy Syrup", un volume autoconclusivo che tratta di due storie separate.
Nei primi due capitoli, faremo la conoscenza di Yuki ed Emiri, due ragazze fin troppo spigliate che, aiutate dall'amico Chen, si occupano di "fare le pulizie" in tutti i sensi, sotto il nome di "Syrup Cleaning Service". In realtà, sono entrambe agenti segreti che, come copertura, svolgono normali servizi di pulizia ma che in realtà traggono il loro profitto svolgendo le attività più disparate e pericolose. Sono giovani, sono belle, sono toste e sono follemente innamorate. L'unico problema è che l'oggetto del loro amore, il misterioso "Signor Kojo", non si mostra a loro da anni, e commissiona loro dei compiti da svolgere tramite l'Ispettore Tanemura (uomo di buon cuore e dall'intestino parecchio delicato, che lo costringe più volte a correre al WC, rendendolo oggetto di scherno da parte delle due ragazze) e le ripaga donando loro oggetti a lui appartenuti e conservati dalle ragazze come vere e proprie reliquie.
Nonostante non ami, come già detto in precedenza, il tratto della Ogawa, la storia mi ha divertito molto, alternando gag irriverenti e piccoli spunti di riflessione, creando, tutto sommato, un buon prodotto. Nella loro seconda missione, in particolare, ho gradito l'approfondimento sulla quantistica.
Nella seconda parte del manga invece, seguiamo le vicende di vari personaggi. In ordine conosceremo Kina, una ragazza che ha conosciuto suo malgrado la sessualità troppo presto e in un modo crudele e Aki, un ragazzo molto dolce ma debole di carattere che si fa sfruttare facilmente; Okuda, un famoso fotografo amante della vita mondana che non vede la figlia da anni; la giovane ed insicura modella Nao che si trova a gestire una difficile relazione amorosa con il collega Mika e Okawa e Matsu, una coppia di amici sui quali è meglio non anticipare nulla per non rovinare la sorpresa a nessuno.
Le loro vicende li porteranno ad incontrarsi e scontrarsi con un finale che personalmente ho davvero apprezzato molto.
Trovo notevoli le capacità della Ogawa di riuscire a creare e a far muovere personaggi completamente diversi da loro, nel carattere, nel mondo in cui si muovono e nelle esperienze di vita che hanno segnato le loro esistenze, senza mai cadere nel banale. Una storia che, personalmente, mi ha conquistata fino all'ultima pagina!
Certo, non è di sicuro un capolavoro, ma tra tante storielle con protagoniste femminili che non hanno molto da offrire o si perdono nei soliti cliché, credo che "Extra Haevy Syrup" offra una piacevole ventata di aria fresca a chiunque cerchi una lettura breve e leggera, ma in grado di emozionare!
Nei primi due capitoli, faremo la conoscenza di Yuki ed Emiri, due ragazze fin troppo spigliate che, aiutate dall'amico Chen, si occupano di "fare le pulizie" in tutti i sensi, sotto il nome di "Syrup Cleaning Service". In realtà, sono entrambe agenti segreti che, come copertura, svolgono normali servizi di pulizia ma che in realtà traggono il loro profitto svolgendo le attività più disparate e pericolose. Sono giovani, sono belle, sono toste e sono follemente innamorate. L'unico problema è che l'oggetto del loro amore, il misterioso "Signor Kojo", non si mostra a loro da anni, e commissiona loro dei compiti da svolgere tramite l'Ispettore Tanemura (uomo di buon cuore e dall'intestino parecchio delicato, che lo costringe più volte a correre al WC, rendendolo oggetto di scherno da parte delle due ragazze) e le ripaga donando loro oggetti a lui appartenuti e conservati dalle ragazze come vere e proprie reliquie.
Nonostante non ami, come già detto in precedenza, il tratto della Ogawa, la storia mi ha divertito molto, alternando gag irriverenti e piccoli spunti di riflessione, creando, tutto sommato, un buon prodotto. Nella loro seconda missione, in particolare, ho gradito l'approfondimento sulla quantistica.
Nella seconda parte del manga invece, seguiamo le vicende di vari personaggi. In ordine conosceremo Kina, una ragazza che ha conosciuto suo malgrado la sessualità troppo presto e in un modo crudele e Aki, un ragazzo molto dolce ma debole di carattere che si fa sfruttare facilmente; Okuda, un famoso fotografo amante della vita mondana che non vede la figlia da anni; la giovane ed insicura modella Nao che si trova a gestire una difficile relazione amorosa con il collega Mika e Okawa e Matsu, una coppia di amici sui quali è meglio non anticipare nulla per non rovinare la sorpresa a nessuno.
Le loro vicende li porteranno ad incontrarsi e scontrarsi con un finale che personalmente ho davvero apprezzato molto.
Trovo notevoli le capacità della Ogawa di riuscire a creare e a far muovere personaggi completamente diversi da loro, nel carattere, nel mondo in cui si muovono e nelle esperienze di vita che hanno segnato le loro esistenze, senza mai cadere nel banale. Una storia che, personalmente, mi ha conquistata fino all'ultima pagina!
Certo, non è di sicuro un capolavoro, ma tra tante storielle con protagoniste femminili che non hanno molto da offrire o si perdono nei soliti cliché, credo che "Extra Haevy Syrup" offra una piacevole ventata di aria fresca a chiunque cerchi una lettura breve e leggera, ma in grado di emozionare!
"Extra Heavy Syrup" di Yayoi Ogawa è un volume unico, edito nel 2005 dalla Star Comics, e uscito in Giappone due anni prima. EHS è uno josei sentimentale che raccoglie tre short stories, di cui le prime due sono episodi che ruotano intorno agli stessi personaggi, mentre la terza è una storia di circa 100 pagine che racconta la vita di diverse persone che non hanno a che fare l'una con l'altra, ma che in qualche modo condivideranno lo stesso destino.
Le prime due storie narrano le avventure e le indagini dei lavoranti alla Syrup Cleaning Service, una misteriosa associazione lavorativa, che si occupa di 'pulire' tutto, ma proprio tutto, partendo dal far scomparire i cadaveri fino all'eliminazione di nomi di alcuni mafiosi da delle liste speciali ed altro ancora. Colui che tiene in piedi questa organizzazione è un misterioso individuo, che sembra anche essere il fidanzato di entrambe le ragazze che lavorano nel giro, Yuki e Emiri. A far compagnia a queste due ragazze particolari ci sono l'ispettore Tanemura e i personaggi che vengono fuori fra una storia e l'altra. Yuki è caratterizzata dal fatto che ha una fissa alquanto strana per i capelli e ne combatte la caduta, mentre Emiri sembra un'ottima maneggiatrice di armi e una brava commediante nelle missioni che svolge. La prima storia che riguarda questo trio è molto piatta, e se non fosse per qualche intermezzo un po' comico risulterebbe davvero inutile, mentre la seconda risulta più interessante per via dell'elemento scientifico che l'autrice ha inserito (la meccanica quantistica e la teoria del gatto di Schrodinger) che unito al mistero risulta un mix abbastanza decente per portare avanti la storia. Di tutta altra pasta è fatta invece la terza storia. "We are Also in Arcadia" racconta la vita di tre 'coppie' o quasi, ognuna con un passato diverso, più o meno duro alle spalle, ed ognuna non esattamente certa del proprio presente o dl proprio futuro. Così conosciamo Kina, una liceale su cui girano delle strane voci in merito a quello che fa nel suo privato, e Aki, un ragazzo poco più che ventenne che non ha molta fiducia in se stesso, e si è fatto adescare da alcun membri dalla Yakuza. Conosciamo poi la modella Nao, che si sente inadeguata e falsa per via di alcune vicende che lei stessa spiega nella storia, e Mika, un altro modello che è innamorato di lei e spesso non capisce alcuni suoi comportamenti. E infine troviamo Ogawa, una ex mangaka divorata dai sensi di colpa, e il suo ex redattore Matsu, che vorrebbe vederla tornare a lavorare e gettarsi il passato alle spalle, anche se non è così semplice. Durante tutta la storia il cosiddetto 'filo rosso' che lega tutti è rappresentato da Ryu, un fotografo professionista che risolverà parecchi problemi, e che sarà il fautore di un finale, grazie al Cielo, positivo! "Anche noi siamo in Arcadia" merita decisamente di essere valutata a parte dal resto del volume, perché se le prime due storie di EHS sono abbastanza piatte, la terza è molto bella, e nella sua semplicità molto toccante. Do un 9 a Anche noi siamo in Arcadia, per la sua bellezza nel rappresentare gli animi delle persone e per la delicatezza e la positività del suo finale; mentre invece darei un 5 alle prime due storie, dato il loro scarso valore narrativo e il fatto che il mistero intorno al mandante della società non viene svelato. A livello di sceneggiatura ogni storia è invece molto buona. Le tavole sono facili da seguire, risultano scorrevoli alla lettura e i dialoghi sono ben scritti e devo dire anche ben tradotti (simpatico il gioco di parole italiano 'Teoria dei quanti-guanti' che in giapponese è sicuramente diverso, ma che non è andato perduto). A livello grafico, invece, EHS è davvero un bel manga. Quello della Ogawa non è uno stile particolarmente elaborato o ricercato, e le tavole in alcuni punti sono anche un po' vuote. Però il fatto che non ci sia uno smodato uso di retini, non ci siano inutili onomatopee ovunque, e l'ordine dei vari pannelli non sia difficile da seguire, sono secondo me dei punti di forza non indifferenti ala buona lettura del manga. Le espressioni della Ogawa sono molto belle e curate, i movimenti sono disegnati bene e grazie al cielo non ci sono corpi totalmente disarmonici e anatomicamente folli, stile Yazawa per capire. Ottima anche l'impaginazione, e i disegni in apertura alle singole storie. A livello di rilegatura, beh qui si parla di una Star Comics che nel 2005 ancora lavorava bene a dei prezzi "giusti": 4,20 € per un volume di più di duecento pagine, con un'ottima rilegatura e una copertina resistente e spessa, per di più l'opera non è estremamente commerciale essendo uno josei, mi sembra un buon rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, Extra Heavy Syrup è un bel modo secondo me per avvicinarsi al mondo della Ogawa, ormai famosa in italia per il suo Sei il mio cucciolo! dei primi anni 2000, Baroque (2005) e il più recente Kiss & Never Cry (2006). Certo, EHS non è una di quelle opere che non possono assolutamente mancare all'appello nella collezione di ogni appassionato, però se lo trovate usato a qualche fiera, o anche a metà prezzo, io lo consiglio. Il mio voto finale è un 7 abbondante, con la certezza che mi avvicinerò ad almeno un'altra sua opera per poter dare un giudizio più profondo.
Le prime due storie narrano le avventure e le indagini dei lavoranti alla Syrup Cleaning Service, una misteriosa associazione lavorativa, che si occupa di 'pulire' tutto, ma proprio tutto, partendo dal far scomparire i cadaveri fino all'eliminazione di nomi di alcuni mafiosi da delle liste speciali ed altro ancora. Colui che tiene in piedi questa organizzazione è un misterioso individuo, che sembra anche essere il fidanzato di entrambe le ragazze che lavorano nel giro, Yuki e Emiri. A far compagnia a queste due ragazze particolari ci sono l'ispettore Tanemura e i personaggi che vengono fuori fra una storia e l'altra. Yuki è caratterizzata dal fatto che ha una fissa alquanto strana per i capelli e ne combatte la caduta, mentre Emiri sembra un'ottima maneggiatrice di armi e una brava commediante nelle missioni che svolge. La prima storia che riguarda questo trio è molto piatta, e se non fosse per qualche intermezzo un po' comico risulterebbe davvero inutile, mentre la seconda risulta più interessante per via dell'elemento scientifico che l'autrice ha inserito (la meccanica quantistica e la teoria del gatto di Schrodinger) che unito al mistero risulta un mix abbastanza decente per portare avanti la storia. Di tutta altra pasta è fatta invece la terza storia. "We are Also in Arcadia" racconta la vita di tre 'coppie' o quasi, ognuna con un passato diverso, più o meno duro alle spalle, ed ognuna non esattamente certa del proprio presente o dl proprio futuro. Così conosciamo Kina, una liceale su cui girano delle strane voci in merito a quello che fa nel suo privato, e Aki, un ragazzo poco più che ventenne che non ha molta fiducia in se stesso, e si è fatto adescare da alcun membri dalla Yakuza. Conosciamo poi la modella Nao, che si sente inadeguata e falsa per via di alcune vicende che lei stessa spiega nella storia, e Mika, un altro modello che è innamorato di lei e spesso non capisce alcuni suoi comportamenti. E infine troviamo Ogawa, una ex mangaka divorata dai sensi di colpa, e il suo ex redattore Matsu, che vorrebbe vederla tornare a lavorare e gettarsi il passato alle spalle, anche se non è così semplice. Durante tutta la storia il cosiddetto 'filo rosso' che lega tutti è rappresentato da Ryu, un fotografo professionista che risolverà parecchi problemi, e che sarà il fautore di un finale, grazie al Cielo, positivo! "Anche noi siamo in Arcadia" merita decisamente di essere valutata a parte dal resto del volume, perché se le prime due storie di EHS sono abbastanza piatte, la terza è molto bella, e nella sua semplicità molto toccante. Do un 9 a Anche noi siamo in Arcadia, per la sua bellezza nel rappresentare gli animi delle persone e per la delicatezza e la positività del suo finale; mentre invece darei un 5 alle prime due storie, dato il loro scarso valore narrativo e il fatto che il mistero intorno al mandante della società non viene svelato. A livello di sceneggiatura ogni storia è invece molto buona. Le tavole sono facili da seguire, risultano scorrevoli alla lettura e i dialoghi sono ben scritti e devo dire anche ben tradotti (simpatico il gioco di parole italiano 'Teoria dei quanti-guanti' che in giapponese è sicuramente diverso, ma che non è andato perduto). A livello grafico, invece, EHS è davvero un bel manga. Quello della Ogawa non è uno stile particolarmente elaborato o ricercato, e le tavole in alcuni punti sono anche un po' vuote. Però il fatto che non ci sia uno smodato uso di retini, non ci siano inutili onomatopee ovunque, e l'ordine dei vari pannelli non sia difficile da seguire, sono secondo me dei punti di forza non indifferenti ala buona lettura del manga. Le espressioni della Ogawa sono molto belle e curate, i movimenti sono disegnati bene e grazie al cielo non ci sono corpi totalmente disarmonici e anatomicamente folli, stile Yazawa per capire. Ottima anche l'impaginazione, e i disegni in apertura alle singole storie. A livello di rilegatura, beh qui si parla di una Star Comics che nel 2005 ancora lavorava bene a dei prezzi "giusti": 4,20 € per un volume di più di duecento pagine, con un'ottima rilegatura e una copertina resistente e spessa, per di più l'opera non è estremamente commerciale essendo uno josei, mi sembra un buon rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, Extra Heavy Syrup è un bel modo secondo me per avvicinarsi al mondo della Ogawa, ormai famosa in italia per il suo Sei il mio cucciolo! dei primi anni 2000, Baroque (2005) e il più recente Kiss & Never Cry (2006). Certo, EHS non è una di quelle opere che non possono assolutamente mancare all'appello nella collezione di ogni appassionato, però se lo trovate usato a qualche fiera, o anche a metà prezzo, io lo consiglio. Il mio voto finale è un 7 abbondante, con la certezza che mi avvicinerò ad almeno un'altra sua opera per poter dare un giudizio più profondo.
"Extra Heavy Syrup" è un volume unico contenente tre storie.
Le prime due riguardano la Syrup Cleaning Service, una strana organizzazione che si occupa di svolgere misteriosi lavoretti commissionati dal Charlie di turno (in questo caso Akira Tojo) tramite l'ispettore Tanemura. Gli "angeli" di questa agenzia sono due: l'accanita fumatrice in perenne lotta contro la caduta dei capelli Yuki e la fujoshi Emiri. Yuki e Emiri innamorate perse del signor Kojo, con cui non hanno il minimo contatto (neanche l'interfono) e quindi nessuna prova tangibile della sua attuale esistenza, svolgono qualunque tipo di missione esigendo come unica forma di pagamento oggetti personali appartenuti al loro amato.
Perché due ragazze in gamba dovrebbero rischiare la vita in cambio della spazzatura di un uomo? Il mio cervello si rifiuta di formulare ipotesi in tal senso, mi limito a considerare queste due storie una specie di parodia del celebre telefilm, una lettura scorrevole e poco impegnativa, ma niente di ricordevole.
La terza storia "Anche noi siamo in Arcadia" vede l'intersecarsi delle vicende di tre coppie: la prima è formata da Kina, una liceale "ferita dalla vita" e Aki, un ragazzo ingenuo e sensibile che vorrebbe essere più "duro" e virile, questa coppia rimane coinvolta in un gioco molto più grande di loro a causa delle cattive amicizie di Aki. Nella seconda coppia c'è la complessata Nao che non riesce a sentirsi degna del suo uomo, questa sua inadeguatezza (vera o presunta) porta i due ad un punto di rottura. La terza vicenda parla della mangaka Ogawa che ha dovuto interrompere la serializzazione della sua opera di maggior successo a causa di gravi problemi personali e del suo redattore Matsu che non si dà per vinto e vuole convincerla a riprendere il lavoro. "Anche noi siamo in Arcadia" è un racconto molto piacevole, nonostante la brevità i personaggi riescono ad entrare nel cuore, la narrazione è fluida e abbastanza coinvolgente e la trama è originale, ai miei occhi è una delle migliori storie brevi mai lette. Secondo la mia scala valori questa storia meriterebbe 9, mentre quella delle pseudo Charlie's Angels 5, per il volume ho fatto media.
Le prime due riguardano la Syrup Cleaning Service, una strana organizzazione che si occupa di svolgere misteriosi lavoretti commissionati dal Charlie di turno (in questo caso Akira Tojo) tramite l'ispettore Tanemura. Gli "angeli" di questa agenzia sono due: l'accanita fumatrice in perenne lotta contro la caduta dei capelli Yuki e la fujoshi Emiri. Yuki e Emiri innamorate perse del signor Kojo, con cui non hanno il minimo contatto (neanche l'interfono) e quindi nessuna prova tangibile della sua attuale esistenza, svolgono qualunque tipo di missione esigendo come unica forma di pagamento oggetti personali appartenuti al loro amato.
Perché due ragazze in gamba dovrebbero rischiare la vita in cambio della spazzatura di un uomo? Il mio cervello si rifiuta di formulare ipotesi in tal senso, mi limito a considerare queste due storie una specie di parodia del celebre telefilm, una lettura scorrevole e poco impegnativa, ma niente di ricordevole.
La terza storia "Anche noi siamo in Arcadia" vede l'intersecarsi delle vicende di tre coppie: la prima è formata da Kina, una liceale "ferita dalla vita" e Aki, un ragazzo ingenuo e sensibile che vorrebbe essere più "duro" e virile, questa coppia rimane coinvolta in un gioco molto più grande di loro a causa delle cattive amicizie di Aki. Nella seconda coppia c'è la complessata Nao che non riesce a sentirsi degna del suo uomo, questa sua inadeguatezza (vera o presunta) porta i due ad un punto di rottura. La terza vicenda parla della mangaka Ogawa che ha dovuto interrompere la serializzazione della sua opera di maggior successo a causa di gravi problemi personali e del suo redattore Matsu che non si dà per vinto e vuole convincerla a riprendere il lavoro. "Anche noi siamo in Arcadia" è un racconto molto piacevole, nonostante la brevità i personaggi riescono ad entrare nel cuore, la narrazione è fluida e abbastanza coinvolgente e la trama è originale, ai miei occhi è una delle migliori storie brevi mai lette. Secondo la mia scala valori questa storia meriterebbe 9, mentre quella delle pseudo Charlie's Angels 5, per il volume ho fatto media.