Il talismano - Omamori Himari
Milan Matra ha iniziato "Omamori Himari" nel 2006, e dopo dodici volumi l'ha portato a compimento. Un'opera che, all'apparenza, può essere considerata semplice e stereotipa, ma che in realtà solleva temi estremamente attuali, toccati quasi con grazia e maestria. Con ciò, tuttavia, non voglio affermare che sia un capolavoro, anzi… I pregi sono numerosi, ma altrettanto lo sono i difetti, così da rendere l'effetto finale un pochino più deludente del previsto. Una commedia ecchi/harem, con molta azione e, soprattutto, sentimentalismo. Gli scontri vengono realizzati in maniera attenta ed equilibrata, ma, allo stesso tempo, non si disdegnano nemmeno gli aspetti del cuore.
Ma andiamo ad analizzare in breve la trama, e vediamo la bislacca storia di un ragazzo, Yuuto, che all'età di sedici anni si ritroverà davanti a un capovolgimento enorme per la propria vita. La pacifica esistenza che aveva trascorso fino ad allora verrà completamente distrutta dalla comparsa di una fanciulla misteriosa, Himari, che lo introdurrà in un mondo fatto da demoni, spiriti e stregoni. Un mondo in cui Yuuto sarà costretto ad ambientarsi alla svelta, se vorrà salvarsi la pelle.
Con il passare dei capitoli, sempre nuove ragazze compariranno di fronte al giovane studente, che, in un modo o nell'altro, riuscirà ad ingraziarsele e conquistarle. Il suo amore, nonostante la differenza razziale, sembra rimanere destinato a Himari (è un demone-gatto),ma di tentazioni ce ne saranno tante.
Come già detto, l'impostazione è quella classica di un harem: un'infinità di ragazza pronte a innamorarsi del solito protagonista fortunato che, nonostante tutto, si mostra ancora imbarazzato nei confronti del gentil sesso. E, partendo proprio da Yuuto, devo dire di non essere riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. In alcuni momenti risplende come non mai, mentre in altri affonda in mezzo allo scorrere degli eventi. Lo stesso, d'altro canto, vale anche per le altre fanciulle, capaci di momenti emozionanti, come di scenette da quattro soldi. Un'incostanza che, a lungo andare, pesa lievemente sul mio giudizio. Per il resto, devo ammettere di aver trovato la storia veramente interessante. Gli avvenimenti scorrono veloci, ma allo stesso tempo non si ha quell'effetto di caos totale. I disegni semplici, ma precisi, aiutano certamente il lettore nel seguire la trama principale. Molto bella la rete amorosa che si viene a creare, ma, allo stesso tempo, non posso che analizzare alcune incongruenze con i propositi inziali dell'autore. Che senso aveva lanciare alcuni indizi su un possibile sviluppo amoroso con Rinko (l'amica d'infanzia), se poi questi cadono nel vuoto? Personalmente ho trovato tale personaggio fin troppo ripetitivo. Continua a mostrarsi indispettita e gelosa, senza però mai affondare il colpo (se non un timido tentativo in un breve capitolo). Alla fine, e chiedo scusa per il lieve spoiler, sarà l'unica a non baciare Yuuta… bah.
Il finale è bello, ma neanche troppo. Insomma, "Omamori Himari", nel suo complesso, è riuscito a farmi divertire, appassionare, commuovere. Tuttavia credo che avrebbe potuto dare ancora di più. La questione del rapporto tra razze è senza dubbio uno dei punti nodali del manga, e l'analisi dell'autore su tale argomento fa certamente riflettere (soprattutto in tempi come questi). Peccato per gli altri piccoli dettagli, che avrebbero reso il tutto ancor più emozionante.
Voto finale: 7… più!
Ma andiamo ad analizzare in breve la trama, e vediamo la bislacca storia di un ragazzo, Yuuto, che all'età di sedici anni si ritroverà davanti a un capovolgimento enorme per la propria vita. La pacifica esistenza che aveva trascorso fino ad allora verrà completamente distrutta dalla comparsa di una fanciulla misteriosa, Himari, che lo introdurrà in un mondo fatto da demoni, spiriti e stregoni. Un mondo in cui Yuuto sarà costretto ad ambientarsi alla svelta, se vorrà salvarsi la pelle.
Con il passare dei capitoli, sempre nuove ragazze compariranno di fronte al giovane studente, che, in un modo o nell'altro, riuscirà ad ingraziarsele e conquistarle. Il suo amore, nonostante la differenza razziale, sembra rimanere destinato a Himari (è un demone-gatto),ma di tentazioni ce ne saranno tante.
Come già detto, l'impostazione è quella classica di un harem: un'infinità di ragazza pronte a innamorarsi del solito protagonista fortunato che, nonostante tutto, si mostra ancora imbarazzato nei confronti del gentil sesso. E, partendo proprio da Yuuto, devo dire di non essere riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. In alcuni momenti risplende come non mai, mentre in altri affonda in mezzo allo scorrere degli eventi. Lo stesso, d'altro canto, vale anche per le altre fanciulle, capaci di momenti emozionanti, come di scenette da quattro soldi. Un'incostanza che, a lungo andare, pesa lievemente sul mio giudizio. Per il resto, devo ammettere di aver trovato la storia veramente interessante. Gli avvenimenti scorrono veloci, ma allo stesso tempo non si ha quell'effetto di caos totale. I disegni semplici, ma precisi, aiutano certamente il lettore nel seguire la trama principale. Molto bella la rete amorosa che si viene a creare, ma, allo stesso tempo, non posso che analizzare alcune incongruenze con i propositi inziali dell'autore. Che senso aveva lanciare alcuni indizi su un possibile sviluppo amoroso con Rinko (l'amica d'infanzia), se poi questi cadono nel vuoto? Personalmente ho trovato tale personaggio fin troppo ripetitivo. Continua a mostrarsi indispettita e gelosa, senza però mai affondare il colpo (se non un timido tentativo in un breve capitolo). Alla fine, e chiedo scusa per il lieve spoiler, sarà l'unica a non baciare Yuuta… bah.
Il finale è bello, ma neanche troppo. Insomma, "Omamori Himari", nel suo complesso, è riuscito a farmi divertire, appassionare, commuovere. Tuttavia credo che avrebbe potuto dare ancora di più. La questione del rapporto tra razze è senza dubbio uno dei punti nodali del manga, e l'analisi dell'autore su tale argomento fa certamente riflettere (soprattutto in tempi come questi). Peccato per gli altri piccoli dettagli, che avrebbero reso il tutto ancor più emozionante.
Voto finale: 7… più!
Per ora non posso dare un voto generale sul manga, avendo letto solo il primo volume, quindi ho cercato di tenermi abbastanza sul generale.
La trama del manga la si può leggere anche sopra, il riassunto è abbastanza esauriente. Il genere è del tipo, ecchi, fantasy, sentimenti e shounen. Un genere che a me piace, anche se non in maniera esagerata. Il disegno è pulito, graficamente è piuttosto buono.
Di sicuro lo consiglio a chi ama il genere ecchi, altrimenti lasciate stare, non fa per voi. Se interessati, potete trovare l'anime su internet, il manga anche quello è sub ita, solo i primi capitoli.
La storia ovviamente comincia a svilupparsi più avanziamo nei capitoli, e per quello che ho visto, più si va avanti, più la trama tende allo shounen che all'ecchi. Bisogna vedere poi come andrà a finire.
Però per quello che ho letto e visto, a me sta interessando, dopotutto non si giudica un libro dalla copertina, e credo che lo stesso sia per alcuni manga.
La trama del manga la si può leggere anche sopra, il riassunto è abbastanza esauriente. Il genere è del tipo, ecchi, fantasy, sentimenti e shounen. Un genere che a me piace, anche se non in maniera esagerata. Il disegno è pulito, graficamente è piuttosto buono.
Di sicuro lo consiglio a chi ama il genere ecchi, altrimenti lasciate stare, non fa per voi. Se interessati, potete trovare l'anime su internet, il manga anche quello è sub ita, solo i primi capitoli.
La storia ovviamente comincia a svilupparsi più avanziamo nei capitoli, e per quello che ho visto, più si va avanti, più la trama tende allo shounen che all'ecchi. Bisogna vedere poi come andrà a finire.
Però per quello che ho letto e visto, a me sta interessando, dopotutto non si giudica un libro dalla copertina, e credo che lo stesso sia per alcuni manga.