Ultimo
Ho appena finito di leggere il primo volume e mi sembra abbastanza presto fare una recensione, ma non riesco a contenermi dall'entusiamo e ho deciso di scriverla comunque, anche se purtroppo dovrò fare anche critiche negative. Stiamo parlando di un manga la cui storia è stata scritta da un autore di comics, dunque ci si aspetta subito qualcosa di particolare, magari un supereroe in Giappone, o chissà cosa, invece la trama è abbastanza banale e anche un po' scontata (il solito shonen dove bisogna cercare di uccidersi dalla mattina alla sera), e non mi piace neanche il fatto che il bene e il male siano così definiti.
La cosa che a me piace di più di questo manga è che possiede una dinamicità sorprendente - tra azione e gag non ci si può annoiare; la disposizione delle vignette è la stessa del famoso manga "Shaman King" di Hiroyuki Takei (che consiglio vivamente a tutti), molto semplice e soprattutto per niente confusionaria e molto entusiasmante.
I personaggi hanno una caratterizzazione abbastanza classica e molti di essi costituiscono dei riferimenti ai personaggi di Shaman King. Sono caratterizzati da corporature magre e spigolose, occhi grandi e visi triangolari.
Manga davvero consigliato, considerando anche il bassissimo prezzo a cui l'ho acquistato. E per chi ne volesse sapere qualcosa in più ecco una piccola trama. Un misterioso uomo di nome Dunstan ha creato due Karakuuri Doji, creature meccaniche che incarnano rispettivamente il bene e il male e che hanno una missione: viaggeranno nel tempo e nello spazio alla ricerca di un significato di "buono" e "malvagio", finché non giungerà il momento della loro battaglia finale. Al centro di tutto un ragazzo di nome Yamato, ignaro del destino che lo attende.
La cosa che a me piace di più di questo manga è che possiede una dinamicità sorprendente - tra azione e gag non ci si può annoiare; la disposizione delle vignette è la stessa del famoso manga "Shaman King" di Hiroyuki Takei (che consiglio vivamente a tutti), molto semplice e soprattutto per niente confusionaria e molto entusiasmante.
I personaggi hanno una caratterizzazione abbastanza classica e molti di essi costituiscono dei riferimenti ai personaggi di Shaman King. Sono caratterizzati da corporature magre e spigolose, occhi grandi e visi triangolari.
Manga davvero consigliato, considerando anche il bassissimo prezzo a cui l'ho acquistato. E per chi ne volesse sapere qualcosa in più ecco una piccola trama. Un misterioso uomo di nome Dunstan ha creato due Karakuuri Doji, creature meccaniche che incarnano rispettivamente il bene e il male e che hanno una missione: viaggeranno nel tempo e nello spazio alla ricerca di un significato di "buono" e "malvagio", finché non giungerà il momento della loro battaglia finale. Al centro di tutto un ragazzo di nome Yamato, ignaro del destino che lo attende.
"Karakuridouji Ultimo" è un manga scritto dal geniale Stan Lee, famoso autore Marvel - basta già dire che ha creato personaggi come "L'Uomo Ragno" e "Daredevil" -, e disegnato da Hiroyuki Takei, già noto per la sua precedente opera "Shaman King". In breve, il manga parla dell'eterna lotta tra bene e male, rappresentate in questo caso da due bambole, create da uno scienziato, che per accrescere il proprio potere hanno bisogno di un uomo e alla fine si dovranno scontrare per far vedere se è più forte il bene assoluto o il male assoluto. La trama aveva molte potenzialità, poteva diventare un'opera molto interessante, ma purtroppo è scaduta nel banale, il solito shonen, niente di più e niente di meno. Ci sono colpi di scena, anche talvolta azzeccati, ma non sempre riescono a coinvolgere il lettore. Il disegno, a parere mio, è troppo spigoloso, a volte sproporzionato, e non tutte le scene di combattimento sono del tutto chiare. Una cosa buona, invece, è il potere che ha ciascuna douji, alcuni power up sono davvero originali. L'edizione è quella classica da 3.90 della Planet Manga accessibile a tutti. Il mio voto finale è 6 perchè poteva essere un gran bel manga, ma che poi è andato a scadere nel banale, spero però che si riprenda con il finale. Lo consiglio a lettori poco esperti o a chi ha semplicemente voglia di leggere qualcosa di non impegnativo.
Mi dispiace, ma non continuerò a collezionare questa serie. Ce ne sono tante altre che lo meritano molto di più.
A parte il fatto che a me sembra più una mossa pubblicitaria che altro... mi spiego: in fondo Stan Lee ha la paternità soltanto del "soggetto" della storia. Non è come se avesse inventato la storia, affatto. Sono due cose ben diverse! Mi sembra che in questo caso abbiano semplicemente deciso a tavolino di unire il suo celeberrimo nome a quello di un mangaka abbastanza famoso per lanciare un nuovo "prodotto" sul mercato, sicuri che avrebbe attirato i lettori come mosche. Spero di sbagliarmi.
Inoltre a me i disegni di Takei non piacciono affatto. Troppo spigolosi e sproporzionati (e questo è un fatto oggettivo, non la mia opinione), e poi avete visto come disegna le orecchie? Sembrano delle patate schiacciate. Anche se apprezzo il design delle douji, lo trovo piuttosto interessante e particolare.
La trama, invece... che dire? Nonostante l'apparente banalità sarebbe potuta essere stimolante, peccato che non sia stata sviluppata meglio. I colpi di scena ci sono, non è una storia statica, e tutto sommato non è neanche noiosa. Ci sono vari spunti di riflessione, anche questo è vero, ma niente di troppo profondo, non illudetevi. Si tratta pur sempre di un manga mainstream. Il vero problema è che certe trovate dell'autore sono semplicemente ridicole, i combattimenti sono tutt'altro che appassionanti a mio parere (e questo in teoria dovrebbe essere un manga di combattimento!), i dialoghi a tratti sono un po' assurdi e i personaggi, la maggior parte almeno, sono piuttosto piatti, protagonista in primis. Yamato è il classico eroe da shounen, stereotipato fino alla morte: l'eroe forte dal cuore puro che non si tira indietro quando si tratta di menar le mani. K è un antagonista patetico, non poteva renderlo un pochino più convincente?! E quello lì dovrebbe essere a capo della douji del male puro? Gargamella è più minaccioso di lui. Dunstan potrebbe essere un personaggio interessante, giusto lui, però.
I personaggi sono anche piuttosto inverosimili, ma trattandosi di un manga di questo genere la cosa non può essere considerata propriamente un difetto. Del resto io non sono mai stata un'amante del genere mecha. Non fremo all'idea di vedere due robottoni che se le danno di santa ragione.
Sconsiglio questa serie, soprattutto a quelli che proprio non sopportano i manga mainstream.
A parte il fatto che a me sembra più una mossa pubblicitaria che altro... mi spiego: in fondo Stan Lee ha la paternità soltanto del "soggetto" della storia. Non è come se avesse inventato la storia, affatto. Sono due cose ben diverse! Mi sembra che in questo caso abbiano semplicemente deciso a tavolino di unire il suo celeberrimo nome a quello di un mangaka abbastanza famoso per lanciare un nuovo "prodotto" sul mercato, sicuri che avrebbe attirato i lettori come mosche. Spero di sbagliarmi.
Inoltre a me i disegni di Takei non piacciono affatto. Troppo spigolosi e sproporzionati (e questo è un fatto oggettivo, non la mia opinione), e poi avete visto come disegna le orecchie? Sembrano delle patate schiacciate. Anche se apprezzo il design delle douji, lo trovo piuttosto interessante e particolare.
La trama, invece... che dire? Nonostante l'apparente banalità sarebbe potuta essere stimolante, peccato che non sia stata sviluppata meglio. I colpi di scena ci sono, non è una storia statica, e tutto sommato non è neanche noiosa. Ci sono vari spunti di riflessione, anche questo è vero, ma niente di troppo profondo, non illudetevi. Si tratta pur sempre di un manga mainstream. Il vero problema è che certe trovate dell'autore sono semplicemente ridicole, i combattimenti sono tutt'altro che appassionanti a mio parere (e questo in teoria dovrebbe essere un manga di combattimento!), i dialoghi a tratti sono un po' assurdi e i personaggi, la maggior parte almeno, sono piuttosto piatti, protagonista in primis. Yamato è il classico eroe da shounen, stereotipato fino alla morte: l'eroe forte dal cuore puro che non si tira indietro quando si tratta di menar le mani. K è un antagonista patetico, non poteva renderlo un pochino più convincente?! E quello lì dovrebbe essere a capo della douji del male puro? Gargamella è più minaccioso di lui. Dunstan potrebbe essere un personaggio interessante, giusto lui, però.
I personaggi sono anche piuttosto inverosimili, ma trattandosi di un manga di questo genere la cosa non può essere considerata propriamente un difetto. Del resto io non sono mai stata un'amante del genere mecha. Non fremo all'idea di vedere due robottoni che se le danno di santa ragione.
Sconsiglio questa serie, soprattutto a quelli che proprio non sopportano i manga mainstream.
Il manga nasce dalla mente di Stan Lee (famoso per aver creato e dato forma a numerosi supereroi marvel) e Hiroyuki Takei (autore del celeberrimo "Shaman King").
La storia non è così originale come si può pensare in un primo momento, ma non è nemmeno così scontata. Mi ha infatti portato a riflettere più e più volte. Il manga parla, in alcune parti, di come si comportano gli umani, il loro pensiero e il loro carattere.
Il protagonista, un ragazzo di nome Yamato, viene coinvolto nel "Funerale delle 100 macchine" per mano di un vecchio di nome Dunstan (l'aspetto del quale ricorda moltissimo quello di Stan Lee). Il vecchio ha dato vita a delle karakuridoji (bambole meccaniche aventi una sfera che gli permette di vivere) divise fra quelle del bene e quelle del male. I due schieramenti dovranno affrontarsi per determinare il più forte. Ogni karakuridoji avrà il un padrone che più si addice a ciò che la doji andrà a rappresentare (per farvi un esempio la karakuridoji dell'invidia avrà un padrone il quale avrà un forte sentimento di invidia).
Il disegno è molto molto bello, spigoloso, dettagliato e adatto alla trama. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno può immedesimarsi un po' in ognuno di loro. Ogni personaggio ha un carattere preciso e lineare.
Qui in Italia è edito da PlanetManga che ne fa una buona edizione. Una pecca delle copertine è l'illustrazione poichè spesso non vengono usati più colori ma lo stesso colore che viene sovrapposto e rovina l'immagine a mio parere.
Consiglio comunque a tutti di provare almeno i primi due volumi perchè è un manga veramente da non perdere.
La storia non è così originale come si può pensare in un primo momento, ma non è nemmeno così scontata. Mi ha infatti portato a riflettere più e più volte. Il manga parla, in alcune parti, di come si comportano gli umani, il loro pensiero e il loro carattere.
Il protagonista, un ragazzo di nome Yamato, viene coinvolto nel "Funerale delle 100 macchine" per mano di un vecchio di nome Dunstan (l'aspetto del quale ricorda moltissimo quello di Stan Lee). Il vecchio ha dato vita a delle karakuridoji (bambole meccaniche aventi una sfera che gli permette di vivere) divise fra quelle del bene e quelle del male. I due schieramenti dovranno affrontarsi per determinare il più forte. Ogni karakuridoji avrà il un padrone che più si addice a ciò che la doji andrà a rappresentare (per farvi un esempio la karakuridoji dell'invidia avrà un padrone il quale avrà un forte sentimento di invidia).
Il disegno è molto molto bello, spigoloso, dettagliato e adatto alla trama. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno può immedesimarsi un po' in ognuno di loro. Ogni personaggio ha un carattere preciso e lineare.
Qui in Italia è edito da PlanetManga che ne fa una buona edizione. Una pecca delle copertine è l'illustrazione poichè spesso non vengono usati più colori ma lo stesso colore che viene sovrapposto e rovina l'immagine a mio parere.
Consiglio comunque a tutti di provare almeno i primi due volumi perchè è un manga veramente da non perdere.
Ultimo, un manga di altissima qualità.
Sceneggiato dal grande genio Marvel, Stan Lee e dal mitico autore di Shaman King, Hiroyuki Takei, non poteva che rivelarsi spettacolare.
Inizialmente ero dubbiosa, ma mi è bastata la lettura del primo numero per rendermi dipendente da Ultimo!
La storia è fantastica, veramente. Un'unione di trama da comics, con l'ambientazione tipica nipponica.
Tutto è studiato fin nei minimi dettagli, sia dentro la storia che nella caratterizzazione eccezionale dei personaggi e delle karakuri douji.
Meraviglioso anche lo stile di disegno che si adatta perfettamente ad una trama rivoluzionaria come questa.
Penso che questo sia un tipo di manga molto complesso, tuttavia affascinante e coinvolgente.
Mi dispiace molto che l'abbiano fatto uscire troppo in fretta in Italia e adesso, raggiunta la pubblicazione giapponese, ci sia da aspettare molto.
Prima usciva ogni mese ed è inutile dire che ero contentissima, ma sinceramente avrei preferito che l'avessero reso bimensile, senza avanzare frettolosamente per poi bloccarsi fino a chissà quando.
Ma questi sono dettagli e non c'entrano con il contenuto del manga.
Per finire, dico solo che spero che facciano un anime al più presto, perché questo manga se lo merita davvero, e che riprenda presto anche la pubblicazione.
Sceneggiato dal grande genio Marvel, Stan Lee e dal mitico autore di Shaman King, Hiroyuki Takei, non poteva che rivelarsi spettacolare.
Inizialmente ero dubbiosa, ma mi è bastata la lettura del primo numero per rendermi dipendente da Ultimo!
La storia è fantastica, veramente. Un'unione di trama da comics, con l'ambientazione tipica nipponica.
Tutto è studiato fin nei minimi dettagli, sia dentro la storia che nella caratterizzazione eccezionale dei personaggi e delle karakuri douji.
Meraviglioso anche lo stile di disegno che si adatta perfettamente ad una trama rivoluzionaria come questa.
Penso che questo sia un tipo di manga molto complesso, tuttavia affascinante e coinvolgente.
Mi dispiace molto che l'abbiano fatto uscire troppo in fretta in Italia e adesso, raggiunta la pubblicazione giapponese, ci sia da aspettare molto.
Prima usciva ogni mese ed è inutile dire che ero contentissima, ma sinceramente avrei preferito che l'avessero reso bimensile, senza avanzare frettolosamente per poi bloccarsi fino a chissà quando.
Ma questi sono dettagli e non c'entrano con il contenuto del manga.
Per finire, dico solo che spero che facciano un anime al più presto, perché questo manga se lo merita davvero, e che riprenda presto anche la pubblicazione.
Ed ecco la mia prima recensione!
"Ultimo" è un manga disegnato da Hiroyuki Takei, autore noto per Shaman King.
La storia è un mezzo casino da raccontare per me, quindi non vi parlo della trama.
Un manga che forse non brilla per originalità: la classica battaglia tra il bene e il male.
I disegni dell'autore non sono brutti ma neanche questa bellezza, a volte mi sembramo sproporzionati e troppo spigolosi.
Tuttavia è uno shonen carino, neanche troppo pesante. L'edizione che ci viene offerta da Planet Manga fa un pò schifo, però per 3,90€ una l'accetta così com'è.
Il mio voto quindi è un sette.
Consigliato ai fan di quest'autore e a chi vuole uno shonen classico.
"Ultimo" è un manga disegnato da Hiroyuki Takei, autore noto per Shaman King.
La storia è un mezzo casino da raccontare per me, quindi non vi parlo della trama.
Un manga che forse non brilla per originalità: la classica battaglia tra il bene e il male.
I disegni dell'autore non sono brutti ma neanche questa bellezza, a volte mi sembramo sproporzionati e troppo spigolosi.
Tuttavia è uno shonen carino, neanche troppo pesante. L'edizione che ci viene offerta da Planet Manga fa un pò schifo, però per 3,90€ una l'accetta così com'è.
Il mio voto quindi è un sette.
Consigliato ai fan di quest'autore e a chi vuole uno shonen classico.
"Ultimo" è un manga con stile. Dico questo dopo aver letto i primi due volumetti e dopo aver valutato attentamente alcuni aspetti come i personaggi e la trama.
Ovviamente Stan Lee (celeberrimo autore americano) non si smentisce mai per la cura dei dettagli nella storia e la collaborazione con Hiroyuki Takei ha permesso di maturare una storia accattivante e di elevata qualità dove i colpi di scena non si fanno attendere. Pieno di emozioni e con punti morti molto rari. Ultimo non delude le aspettative del pubblico.
Il disegno è decisamente buono, ricco di espressività e sempre ricco di dettagli. Ricordiamoci che stiamo parlando di un mangaka eccezionale (il disegnatore di "Shaman King").
Il tema della lotta tra bene assoluto e male assoluto viene pregiudicata dalla comparsa di altre Karakuri Doji, in quanto il male e il bene hanno parecchie sfumature. Questa sottigliezza renderà il tutto sicuramente molto interessante anche se qualche persona potrebbe lamentare il fatto che la lotta tra i due principi base venga un po' oscurata.
Commento finale: sicuramente vedere uno Stan Lee avvicinarsi al mondo dei manga in questa maniera impetuosa, con la collaborazione di un mangaka così prestigioso, rende "Ultimo" un manga da non perdere e leggere fino in fondo e tutto di un fiato. Sperando che questa recensione vi aiuti a comprendere la bellezza di questo fumetto vi ringrazio.
Ovviamente Stan Lee (celeberrimo autore americano) non si smentisce mai per la cura dei dettagli nella storia e la collaborazione con Hiroyuki Takei ha permesso di maturare una storia accattivante e di elevata qualità dove i colpi di scena non si fanno attendere. Pieno di emozioni e con punti morti molto rari. Ultimo non delude le aspettative del pubblico.
Il disegno è decisamente buono, ricco di espressività e sempre ricco di dettagli. Ricordiamoci che stiamo parlando di un mangaka eccezionale (il disegnatore di "Shaman King").
Il tema della lotta tra bene assoluto e male assoluto viene pregiudicata dalla comparsa di altre Karakuri Doji, in quanto il male e il bene hanno parecchie sfumature. Questa sottigliezza renderà il tutto sicuramente molto interessante anche se qualche persona potrebbe lamentare il fatto che la lotta tra i due principi base venga un po' oscurata.
Commento finale: sicuramente vedere uno Stan Lee avvicinarsi al mondo dei manga in questa maniera impetuosa, con la collaborazione di un mangaka così prestigioso, rende "Ultimo" un manga da non perdere e leggere fino in fondo e tutto di un fiato. Sperando che questa recensione vi aiuti a comprendere la bellezza di questo fumetto vi ringrazio.
Ultimo è uno shounen manga nato dalla collaborazione tra Stan Lee, mito dei comics americani, e Hiroyuki Takei, autore di Shaman King, portato in Italia da Planet manga al costo 3.90 euro. La storia non è originalissima, infatti la lotta tra bene e male si vede quasi sempre, ma il suo sviluppo è molto interessante e per qualche idea può essere accostato a "Zatch Bell !". Uno strano inventore, Dunstan, incuriosito dal sapere quale sia la forza piu' potente del mondo crea 2 Karakuri douji (delle bambole dalle fattezze umane) nelle quali vengono incarnati in male assoluto e il bene assoluto. Queste, una volta risvegliate si legheranno ad un umano per apprendere diverse informazioni riguardanti le loro rispettive forze, ovvero bene o male, e trascenderanno tempo e spazio per arrivare alla battaglia finale. La storia è abbastanza banale, da Stan Lee ci si poteva aspettare di piu in effetti, ma comunque viene sviluppata in modo abbastanza interessante e in questo caso potrei giurare che ci sia lo zampino del Sensei Takei. Inoltre anche se le due bambole sono alla ricerca del vero significato di bene o male e all'inizio pare che entrambe possano commettere atti malvagi, questa particolarità viene subito cambiata pochi capitoli dopo nel quale la bambola del bene, Ultimo, effettuerà solo azioni buone mentre la bambola del male, Vice, farà solo cose malvagie il che secondo me diminuisce un po' l'interesse. I personaggi hanno una caratterizzazione tipica da manga shounen e le due bambole hanno gli stereotipi dei classici buoni e cattivi: Ultimo è infantile e ingenuo mentre Vice è sbruffone e senza scrupoli. Inoltre alcuni personaggi somigliano molto a quelli di Shaman king, il che alla fine non mi dispiace piu di tanto. Il disegno è quello tipico di Takei, rispetto a Shaman king si è fatto piu spigoloso ma comunque piacevole. Infine l'edizione della Planet manga e quella tipica da 3,90 quindi senza pregi e con molti difetti. Per concludere è un manga che consiglierei a coloro a cui è piaciuto Shaman king e comunque sono alla ricerca di un piacevole Battle shounen.
Dopo un solo volume mi sembra "esagerata" una recensione, non è da me, ma visto che attendevo da tanto questo manga, la farò comunque!
Inizio dicendo che Ultimo è un manga creato da una leggenda vivente dei comics americani, Stan Lee, e da uno dei mangaka più bravi attualmente in circolazione, H.Takei (autore di Shaman King) e già solo questo mi ha spronato all'acquisto ad occhi chiusi.
Un po' di trama: la storia tratta dell'eterno conflitto tra bene e male; forze che vengono personificate all'interno di bambole meccaniche (Karakuri Doji) costruite appositamente, da un misterioso uomo, in modo che possano trascendere lo spazio e il tempo e giungere prima o poi allo scontro finale che decreterà chi tra bene e male avrà la meglio. Ma non finisce qui: le bambole per funzionare hanno la necessità di effettuare un giuramento con un umano che incarni i loro principi e dai quali possano imparare, ed è da questo spunto che ci vengono presentati i protagonisti.
La sceneggiatura non mi dispiace, il tema trattato non è dei più semplici e potrebbe benissimo essere sviluppato in maniera banale e superficiale. Da questo primo volume credo (e spero) non sarà così.
I protagonisti e le bambole fin ora presentati sono molto molto stereotipati: Ultimo, la bambola del bene, è solo buona e con tratti a volte teneri (anche se durante i combattimenti...); Vice, la bambola del male, è tremendamente cattiva. Lo stesso si può dire dell'eroe che combatte insieme ad Ultimo.
I disegni sono decisamente ad un alto livello; mi son piaciuti molto specialmente quando vengono presentate le bambole nei minimi dettagli, i combattimenti e le parti di racconto nel passato.
In conclusione: la storia è bella e spero venga sviluppata non in modo banale, ma più da manga seinen. La lettura del primo volume scorre piacevole e con un ritmo incalzante dalla prima all'ultima pagina. Non voglio spoilerare nulla di troppo, però come si può intuire le bambole non finiranno con queste due visto che nell'uomo non esistono solo il bene e il male.
Al momento non posso dir di più, però, visto anche il prezzo basso, mi sento di consigliarne l'acquisto agli amanti di manga shonen classici, con quel qualcosina di più verso tematiche da seinen.
Inizio dicendo che Ultimo è un manga creato da una leggenda vivente dei comics americani, Stan Lee, e da uno dei mangaka più bravi attualmente in circolazione, H.Takei (autore di Shaman King) e già solo questo mi ha spronato all'acquisto ad occhi chiusi.
Un po' di trama: la storia tratta dell'eterno conflitto tra bene e male; forze che vengono personificate all'interno di bambole meccaniche (Karakuri Doji) costruite appositamente, da un misterioso uomo, in modo che possano trascendere lo spazio e il tempo e giungere prima o poi allo scontro finale che decreterà chi tra bene e male avrà la meglio. Ma non finisce qui: le bambole per funzionare hanno la necessità di effettuare un giuramento con un umano che incarni i loro principi e dai quali possano imparare, ed è da questo spunto che ci vengono presentati i protagonisti.
La sceneggiatura non mi dispiace, il tema trattato non è dei più semplici e potrebbe benissimo essere sviluppato in maniera banale e superficiale. Da questo primo volume credo (e spero) non sarà così.
I protagonisti e le bambole fin ora presentati sono molto molto stereotipati: Ultimo, la bambola del bene, è solo buona e con tratti a volte teneri (anche se durante i combattimenti...); Vice, la bambola del male, è tremendamente cattiva. Lo stesso si può dire dell'eroe che combatte insieme ad Ultimo.
I disegni sono decisamente ad un alto livello; mi son piaciuti molto specialmente quando vengono presentate le bambole nei minimi dettagli, i combattimenti e le parti di racconto nel passato.
In conclusione: la storia è bella e spero venga sviluppata non in modo banale, ma più da manga seinen. La lettura del primo volume scorre piacevole e con un ritmo incalzante dalla prima all'ultima pagina. Non voglio spoilerare nulla di troppo, però come si può intuire le bambole non finiranno con queste due visto che nell'uomo non esistono solo il bene e il male.
Al momento non posso dir di più, però, visto anche il prezzo basso, mi sento di consigliarne l'acquisto agli amanti di manga shonen classici, con quel qualcosina di più verso tematiche da seinen.
Appena ho letto il primo volume, me ne sono subito innamorata. Ho letto qualche volume di Shaman King, sempre dello stesso autore, e li ho divorati, per questo ho provato a prendere anche questo titolo.
È una storia molto interessante due douji che rappresentano il bene assoluto e il male assoluto, ognuno alla ricerca della conoscenza, per vedere qual è il più forte.
Disegni spettacolari, come c'era da aspettarsi da Takei, e storia fluida, comprensibile immediatamente, e poi si nota il tocco di Stan Lee, coautore di molti fumetti dei supereroi Marvel, nella stesura della storia.
Bello, un bell'8 per ora, continuerò a comprare prossimi numeri, vediamo come va.
È una storia molto interessante due douji che rappresentano il bene assoluto e il male assoluto, ognuno alla ricerca della conoscenza, per vedere qual è il più forte.
Disegni spettacolari, come c'era da aspettarsi da Takei, e storia fluida, comprensibile immediatamente, e poi si nota il tocco di Stan Lee, coautore di molti fumetti dei supereroi Marvel, nella stesura della storia.
Bello, un bell'8 per ora, continuerò a comprare prossimi numeri, vediamo come va.