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 5
TheRolandDeschain

Volumi letti: 3/28 --- Voto 8
Quale piacevole sorpresa questo Triage X!
La seconda opera del fratello Shouji Sato convince per la bellezza indiscussa dei disegni, per una trama divertente e al tempo stesso avvincente.

La trama si basa sulle gesta di un'organizzazione segreta chiamata Black Label che ha come imperativo l'eliminazione dei cosiddetti "tumori della società", ovvero i criminali che con le loro malefatte mettono in pericolo il tessuto sano della società. Ed è proprio questo parallelismo tra medicina del corpo e medicina della società che rende interessante l'opera. Esclusi i tre ragazzi Mikami, Mikoto e Oriha (i primi due studenti, la terza una idol esperta di esplosivi) i restanti membri della Black Label di giorno sono dei normali medici... ma al calare della sera smettono camici e stetoscopi per trasformarsi in paladini (irregolari) della società che epurano il male così come un medico epurerebbe un tumore maligno.

E' altresì interessante il delicato argomento della giustizia non ufficiale.
Tutti i componenti della Black Label sanno perfettamente che il loro concetto di giustizia non partecipa affatto di ufficialità ma, in una società corrotta a tal punto da non poter contare affatto sulla polizia, una giustizia personale può essere l'unica risposta ai mali esistenti.
Non lasciatevi condurre dai pregiudizi su quest'opera. Certo il binomio fisso pupe&pallottole è presente, ma non è affatto il leitmotiv dell'opera, che non si svende in fanservice ma bensì persegue un proprio intreccio adulto e molto interessante.

I personaggi sono caratterizzati in maniera molto efficace: Mikami e Mikoto su tutti. Ogni personaggio gode di una descrizione visiva e descrittiva molto particolareggiata (si pensi alla idol esperta di esplosivi o alla storia di Mikami e Mikoto) tutt'altro che stereotipata. Quindi niente pregiudizi qualora vogliate accostarvi a questa opera!

In ultima analisi parlo dei disegni: semplicemente da sogno. Sono fantastici. Basti prendere in esempio le splendide copertine, per finire alle coinvolgenti scene d'azione nelle quali il disegno di Sato si rivela particolareggiato in maniera quasi maniacale.
Il tratto sinuoso si rivela perfetto per descrivere accuratamente la cromatura delle motociclette, la sensualità delle curve femminili e la verosimiglianza delle armi da fuoco.
Il disegno è indubbiamente la parte migliore di questa serie ma, come ripeto (repetita iuvant), la trama non è affatto banale anzi riesce a tenere ben incollato il lettore allo spettacolo offerto.
Una vera sorpresa per l'autore di Highschool of the Dead, che in quest'opera riesce nel tentativo di divertire il pubblico. Consigliatissimo!


 1
L'JW

Volumi letti: 2/28 --- Voto 6
Piccola premessa:
io non me ne intendo di manga.
Per fare un paragone enologico: io sono il vecchio che si sbronza abitualmente con il vino della cantina sociale. Distinguo un Cabernet da un Merlot ma non chiedetemi di "estimare".
In parole spicce: so cosa mi piace, ma non so cos'è buono.
Una volta detto questo..."Triage X" per me è un "dal 5 al 6" o un 6-, come preferite.

Il Satou disegnatore sa il fatto suo in materia di fan-service e il taglio registico è decisamente migliorato da Highschool of The Dead. Il disegno è stra-nitido, quasi digitale. Ben fatto ma a tratti troppo freddo per i miei gusti. I costumi non sono niente male, ma niente di eccezionale. Ben fatti, ma non mi hanno colpito particolarmente. I corpi femminili (quelli sì) sparano per uccidere. Una piacevole riconferma. Disegno: 7.

Il Satou sceneggiatore... Beh! Come possiamo metterla... Scadente. Innanzitutto, a discolpa dell'autore, va detto che non ho mai letto un manga d'azione prima (e non so se lo farò dopo); è solo che i combattimenti un po' mi annoiano. A parte questo, l'intero concept lo trovo nel complesso banalotto, un gruppo di eletti che rimuovono tumori maligni della società. MMmmh... L'autore indora la pillola caricando la metafora medica, ma nel complesso l'ho trovato deboluccio. Fiacco, dalla trama alle dinamiche sociali tra i personaggi, che paiono scritte per un film di Steven Seagal (se capite cosa intendo). La superficialità è una splendida forma d'intrattenimento, se ben dosata. Il troppo stroppia.

Per fare una postilla sui personaggi:
Il nostro autore non si innova un granché. Il protagonista è un burbero tormentato con tendenze "fascistoidi", ricalcando tantissimo il solco già tracciato con Komuro in H.O.T.D. La sua bionda controparte è una versione più dura e cinica della Rei Miyamoto già compagna di Komuro. Ma il vero danno è che le maschere che più mi piacevano di H.O.T.D. (Kota e Saeko), al momento sono latitanti in Triage X. Il cliché è ricchezza perché comune e consolidato, ma la genialità è quella di saperlo stravolgere o incrinare pur restando negli accordi (a mio parere), un' abilità che Satou sembra non avere ancora.
Per personaggi e sceneggiatura, ahimè!, è un "4 e mezzo" senza remore.

Risultato: 6-

Ero scettico quando l'ho comprato e continuo a esserlo dopo due uscite. Se non fosse per le ragazze...
Chi dovrebbe leggerlo?
Bella domanda.
Lo consiglierei ai fan del fan-service made in Satou o ... Chi ha voglia di un fumetto semplice, un po' spinto e pieno di pistole (e ragazze seminude) disegnate da Dio, nonché mezz'oretta da perdere.


 3
Rebecca B.

Volumi letti: 2/28 --- Voto 6
Belle ragazze, armi, violenza. Sembra che ormai Satou, sia con (il ben riuscito) Highschool of the Dead, sia con l'inedito Fire Fire Fire, ci stia prendendo gusto in questo genere di storie.
Le trame non sono certo di quelle più complicate, ma, sebbene HOTD sia un'opera ben riuscita sotto molti punti di vista, non si può dire lo stesso di Triage X.
Triage X ha una trama (protagonista tenebroso che combatte i cattivi insieme a belle pupattole), ma è senza capo né coda, insomma: una scusa per mostrare al pubblico mutandine e seni, grossi quanto quelli che poteva sfoggiare la prosperosissima Shizuka in HOTD.
Non che ci si aspetti molto di più da questo genere di storie: però manca quel tocco in più che faceva di Highschool of the Dead un bel manga (probabilmente questo era dato dall'aiuto del fratello, Daisuke Satou, che si occupava della storia.)
Insomma: storia nulla, fan-service strabordante ad ogni pagina.

Sarebbe stato un 5, se non Satou avesse reso noiosa la cosa.
Qua c'è il grande pregio di questo mangaka: i disegni.
Dettagliatissimi: moto, armi, vetture, vestiti, curati in tutto e per tutto. Satou è poi bravissimo a disegnare le ragazze: non un chara comune come quello che si trova in Freezing; i suoi personaggi, per quanto piatti caratterialmente (anche se in questa storia ce ne sono almeno un paio interessanti e originali, ad esempio l'idol che è un'esperta di esplosivi), sono sempre una gioia per gli occhi, e non fanno stancare il lettore neanche dopo pagine e pagine di vestiti strappati e mutandine all'aria.
Insomma, fosse stato solo per i disegni avrei dato nove, ma considero sempre la storia una delle colonne portanti dell'opera, e questa, purtroppo, mi ha deluso.
Lo consiglio ai fan di Satou e delle tettone della dottoressa Shizuka.