Red Rose
Attirata come l'ape sul miele ho preso questo primo volumetto di "Red Rose" colpita dal suo rosso deciso. Tratta in inganno dalla ragazza in copertina ho pensato che fosse quella tipologia di manga dove la paladina si traveste da uomo per non essere sottovalutata e poter combattere quindi ad armi pari contro i nemici. Purtroppo non è stato così.
Partirei prima parlando della trama, per poi passare alla descrizione dei personaggi, per concludere infine con lo stile grafico. Purtroppo però è quasi impossibile fare un'analisi di questo genere in quanto il manga è ben povero di contenuti.
Gli avvenimenti iniziano in modo piuttosto fiacco e, diversamente da ciò che è descritto dalla trama dell'editore, Maria Rose non è una ragazza, bensì un ragazzo e quindi questo farebbe del genere non più uno shoujo ma bensì uno shounen-ai. Maria, sempre in cerca di commissioni ben pagate, è infatti perseguitata da un insistente adulatore, Assian, un assassino molto abile che la salverà più volte dai malintenzionati, anch'essi convinti che il protagonista sia in realtà una lei. Assian però non è il genere di personaggio tenebroso e impenetrabile, anzi si presenta come il fanfarone di turno che in più occasioni darà vita a scenette che dovrebbero risultare comiche al lettore; come scrivere poesie stupidissime in cui dichiara il suo amore viscerale per Maria. Quest'ultima e Assian fanno parte di un ventaglio di personaggi esigui e poco caratterizzati, che ricordano un vecchio gioco di ruolo fantasy, in cui ogni soggetto appartiene ad una classe prestabilita. Purtroppo però gli individui del manga mancano anche di questa connotazione rimanendo personaggi vaghi, distinguibili unicamente dalle facce buffe, che anche in questo caso dovrebbero essere divertenti ma non lo sono per niente.
Le vicende si svolgono in modo parecchio lineare e scontato, seguendo la casistica di un videogioco, nel quale un gruppo di avventurieri, costituito da un mago, un guerriero e un ladro s'introducono all'interno di un dungeon per saccheggiarne le ricchezze. La tristezza di tutta questa storia sta nel fatto che non si riesce proprio a capire a che tipo di racconto ci troviamo davanti, uno shoujo? No, abbiamo appena detto che d'amore ce n'è poco ed è perlopiù trattato in modo ridicolo, un fantasy? Si, ma dei peggiori, dove non c'è nemmeno un briciolo di serietà e se questa cerca di fare capolino viene subito smorzata da una ventata di stupidità inutile e fine a se stessa.
Davvero un lavoro scarso, tranne che per le copertine che graficamente sono molto accattivanti, purtroppo però all'interno il manga non è proprio allo stesso livello, certo, lo stile rimane ma le scene sono difficili da capire e i personaggi sono disegnati in modo pessimo (gli stessi Maria Rose e Assian sono due gocce d'acqua!). Nessun primo volume mi aveva mai delusa così tanto, pur sperando che la trama ingrani più avanti già le premesse sono pessime.
Partirei prima parlando della trama, per poi passare alla descrizione dei personaggi, per concludere infine con lo stile grafico. Purtroppo però è quasi impossibile fare un'analisi di questo genere in quanto il manga è ben povero di contenuti.
Gli avvenimenti iniziano in modo piuttosto fiacco e, diversamente da ciò che è descritto dalla trama dell'editore, Maria Rose non è una ragazza, bensì un ragazzo e quindi questo farebbe del genere non più uno shoujo ma bensì uno shounen-ai. Maria, sempre in cerca di commissioni ben pagate, è infatti perseguitata da un insistente adulatore, Assian, un assassino molto abile che la salverà più volte dai malintenzionati, anch'essi convinti che il protagonista sia in realtà una lei. Assian però non è il genere di personaggio tenebroso e impenetrabile, anzi si presenta come il fanfarone di turno che in più occasioni darà vita a scenette che dovrebbero risultare comiche al lettore; come scrivere poesie stupidissime in cui dichiara il suo amore viscerale per Maria. Quest'ultima e Assian fanno parte di un ventaglio di personaggi esigui e poco caratterizzati, che ricordano un vecchio gioco di ruolo fantasy, in cui ogni soggetto appartiene ad una classe prestabilita. Purtroppo però gli individui del manga mancano anche di questa connotazione rimanendo personaggi vaghi, distinguibili unicamente dalle facce buffe, che anche in questo caso dovrebbero essere divertenti ma non lo sono per niente.
Le vicende si svolgono in modo parecchio lineare e scontato, seguendo la casistica di un videogioco, nel quale un gruppo di avventurieri, costituito da un mago, un guerriero e un ladro s'introducono all'interno di un dungeon per saccheggiarne le ricchezze. La tristezza di tutta questa storia sta nel fatto che non si riesce proprio a capire a che tipo di racconto ci troviamo davanti, uno shoujo? No, abbiamo appena detto che d'amore ce n'è poco ed è perlopiù trattato in modo ridicolo, un fantasy? Si, ma dei peggiori, dove non c'è nemmeno un briciolo di serietà e se questa cerca di fare capolino viene subito smorzata da una ventata di stupidità inutile e fine a se stessa.
Davvero un lavoro scarso, tranne che per le copertine che graficamente sono molto accattivanti, purtroppo però all'interno il manga non è proprio allo stesso livello, certo, lo stile rimane ma le scene sono difficili da capire e i personaggi sono disegnati in modo pessimo (gli stessi Maria Rose e Assian sono due gocce d'acqua!). Nessun primo volume mi aveva mai delusa così tanto, pur sperando che la trama ingrani più avanti già le premesse sono pessime.
La storia ruota attorno a Maria Rose, una giovane in cerca di denaro che finirà per dover lavorare nella città di Erden, dove violenza e criminalità vivono in perfetta armonia.
Nella trama sopra riportata dalla JPOP c'è da precisare una cosa: non è una ragazza che viene scambiata per un maschio, infatti, è l'esatto opposto. È anche riportato che è un manga shoujo, che non è assolutamente possibile dato che, nella storia, un ragazzo proverà all'infinito a conquistare Maria Rose, anche se è un maschio. Il manga sfiora ovviamente la via "sentimentale", ma tra due ragazzi gay, e non di un uomo e una donna.
A me non disturba affatto il genere shonen ai, però qua non era assolutamente specificato che lo fosse, ma vabbè, è stata una sorpresa.
Non so assolutamente cosa dire di questo manga perché non ho capito assolutamente niente, tutto ciò che mi è rimasto impresso è il rapporto che hanno i due ragazzi e basta. I personaggi secondari li ho trovati fastidiosi ed inutili, privi di motivo per esistere. Sto cercando di ricordare l'obbiettivo della storia ma non riesco ancora a capirlo. Ho trovato adorabile Maria Rose e l'altro ragazzo, ma poi basta.
Non seguirò oltre questa serie.
Nella trama sopra riportata dalla JPOP c'è da precisare una cosa: non è una ragazza che viene scambiata per un maschio, infatti, è l'esatto opposto. È anche riportato che è un manga shoujo, che non è assolutamente possibile dato che, nella storia, un ragazzo proverà all'infinito a conquistare Maria Rose, anche se è un maschio. Il manga sfiora ovviamente la via "sentimentale", ma tra due ragazzi gay, e non di un uomo e una donna.
A me non disturba affatto il genere shonen ai, però qua non era assolutamente specificato che lo fosse, ma vabbè, è stata una sorpresa.
Non so assolutamente cosa dire di questo manga perché non ho capito assolutamente niente, tutto ciò che mi è rimasto impresso è il rapporto che hanno i due ragazzi e basta. I personaggi secondari li ho trovati fastidiosi ed inutili, privi di motivo per esistere. Sto cercando di ricordare l'obbiettivo della storia ma non riesco ancora a capirlo. Ho trovato adorabile Maria Rose e l'altro ragazzo, ma poi basta.
Non seguirò oltre questa serie.
Ho letto questo manga perché sono stato attirato dalla copertina con la protagonista femminile, che mi è piaciuta subito dal punto di vista grafico. Purtroppo, sono riuscito a leggere soltanto il primo volumetto, dopodiché ho dovuto abbandonare la lettura per il disgusto. Mi aspettavo un fantasy avventuroso, invece si tratta di un fantasy umoristico senza né capo né coda che non fa ridere. Non sono riuscito a capire se ci sia una storia dietro, di personaggi certamente non ce ne sono, al limite ci sono delle caricature. Consiglio fortemente di risparmiare i soldi con questa serie, di valore nullo. D'altra parte in questi giorni sto leggendo "Ubel Blatt" e mi sembra che la protagonista di "Red Rose" graficamente debba molto alle eroine di Etorouji Shiono (detto senza eufemismi, sento odore di scopiazzatura). "Ubel Blatt" è comunque infinitamente superiore, sia come disegni che soprattutto come storia e personaggi. Se volete leggere un buon fantasy avventuroso leggete "Ubel Blatt", "Red Rose" cestinatelo tranquillamente. Pollice verso.