Buster Keel!
Ritengo «Buster Keel!» un ottimo manga shonen per coloro che desiderino sia avvicinarsi a questo genere che gustarsi una buona avventura (caso che, molto tempo fa, fu il mio).
I suoi 12 volumi al prezzo di €4,20 permettono una piacevolissima lettura, dotata di bei personaggi, una bella storia ed un ottimo disegno; ma (lettura) soprattutto priva di complessità, fan service e diversi cliché che manga di questo tipo spesso finiscono - a mio avviso - per possedere.
La storia è incentrata su Keel, un tempo una bestia, che si metterà alla ricerca di Siva, il suo vecchio padrone, che l'ha trasformato in umano; un'avventura durante la quale sarà accompagnato da altri due personaggi: Lavie e Blue. Come già detto, una storia dotata di uno sviluppo semplice quanto apprezzabile - i cui protagonisti peraltro mi hanno piacevolmente ricordato il team 7 di Naruto - e che si fa leggere velocemente, forte della mancanza di dettagli che la appesantiscano. Unico difetto, in tutto questo, è stato per me un finale che non ho apprezzato e che mi è sembrato troppo scostato dal resto, specialmente in virtù del fatto che, comparato con le precedenti sequenze del manga, mi è parso troppo serio, fino a tingersi di un'atmosfera quasi tetra.
Ne consiglio chiaramente l'acquisto, in particolare a chi si sia da poco avvicinato (o voglia farlo) al genere shonen, ma ad essere sincero lo reputo una buona scelta anche a chi cerca qualcosa di decente quanto privo dei soliti stereotipi. Preciso, inoltre, come il voto che gli attribuisco vada contestualizzato con la sua mancanza di elaborazione, dinamica che va chiaramente comparata con altri manga più ambiziosi ed esigenti che si impegnano molto di più in questo senso.
Vorrei aggiungere un ultimo pensiero a riguardo, in virtù delle varie critiche che tempo fa ho trovato per via del suo essere molto simile ad altri manga: pur essendo privo di stereotipi, «Buster Keel!» è chiaramente ambientato in un mondo fantasy molto adoperato (per non dire "abusato") dagli autori di tante altre opere, non solo fumetti, e specialmente la sua mancanza di fan service lo rende a mio avviso impossibile da ritenere un plagio di un manga come «Fairy Tail» (che, tuttavia, non ho mai acquistato né letto). Ciò non toglie, in ogni caso, che io l'ho letto senza essermi mai interessato alle opere da cui si ritiene abbia copiato delle dinamiche, e a me la lettura è piaciuta molto, conseguentemente ritengo che, se non ci si fa trascinare dai pregiudizi, «Buster Keel!» sia un manga assolutamente degno di essere letto.
I suoi 12 volumi al prezzo di €4,20 permettono una piacevolissima lettura, dotata di bei personaggi, una bella storia ed un ottimo disegno; ma (lettura) soprattutto priva di complessità, fan service e diversi cliché che manga di questo tipo spesso finiscono - a mio avviso - per possedere.
La storia è incentrata su Keel, un tempo una bestia, che si metterà alla ricerca di Siva, il suo vecchio padrone, che l'ha trasformato in umano; un'avventura durante la quale sarà accompagnato da altri due personaggi: Lavie e Blue. Come già detto, una storia dotata di uno sviluppo semplice quanto apprezzabile - i cui protagonisti peraltro mi hanno piacevolmente ricordato il team 7 di Naruto - e che si fa leggere velocemente, forte della mancanza di dettagli che la appesantiscano. Unico difetto, in tutto questo, è stato per me un finale che non ho apprezzato e che mi è sembrato troppo scostato dal resto, specialmente in virtù del fatto che, comparato con le precedenti sequenze del manga, mi è parso troppo serio, fino a tingersi di un'atmosfera quasi tetra.
Ne consiglio chiaramente l'acquisto, in particolare a chi si sia da poco avvicinato (o voglia farlo) al genere shonen, ma ad essere sincero lo reputo una buona scelta anche a chi cerca qualcosa di decente quanto privo dei soliti stereotipi. Preciso, inoltre, come il voto che gli attribuisco vada contestualizzato con la sua mancanza di elaborazione, dinamica che va chiaramente comparata con altri manga più ambiziosi ed esigenti che si impegnano molto di più in questo senso.
Vorrei aggiungere un ultimo pensiero a riguardo, in virtù delle varie critiche che tempo fa ho trovato per via del suo essere molto simile ad altri manga: pur essendo privo di stereotipi, «Buster Keel!» è chiaramente ambientato in un mondo fantasy molto adoperato (per non dire "abusato") dagli autori di tante altre opere, non solo fumetti, e specialmente la sua mancanza di fan service lo rende a mio avviso impossibile da ritenere un plagio di un manga come «Fairy Tail» (che, tuttavia, non ho mai acquistato né letto). Ciò non toglie, in ogni caso, che io l'ho letto senza essermi mai interessato alle opere da cui si ritiene abbia copiato delle dinamiche, e a me la lettura è piaciuta molto, conseguentemente ritengo che, se non ci si fa trascinare dai pregiudizi, «Buster Keel!» sia un manga assolutamente degno di essere letto.
Una cosa che detesto sono i nomi delle tecniche tradotte in italiano: sono immerso nella lettura e sto seguendo con ansia uno scontro avvincente quando all'improvviso leggo qualcosa del tipo "pugno del tornado potente" (e penso : Oh God, why?)... a parte questa che è un po' la pecca di tutti gli shonen di combattimento, posso dire che questa serie mi sta piacendo molto.
Buster Keel si presenta come un classico shonen di combattimento, i protagonisti si incontrano quasi per caso e formano un gruppo di avventurieri: Keel è un dragon ape (bestia magica di livello S che ha l'aspetto di una scimmia ricoperta da squame durissime con braccia molto grandi e sproporzionate rispetto al resto del corpo) che si ritrova ad essere confinato in un corpo umano a causa di una magia umanizzante sigillatrice suonata da Siva (un potente mago), e formerà un gruppo di avventurieri con Blue, un demone dell'acqua, e Lavie, che suonando la canzone sigillatrice riesce a far recuperare parte dei poteri, facendogli riavere momentaneamente prima un braccio da dragon ape, poi l'altro e infine la coda.
I protagonisti alla ricerca di alcuni strumenti sacri si imbattono nei quattro malvagi, tutte bestie magiche dotate di particolari poteri.
Keel è uno di quei personaggi stereotipati che si affida alla forza per vincere i propri scontri ed è in continuo conflitto con il suo compagno di gruppo Blue; ma a parte questo gli altri sono molto originali, basti pensare ai quattro malvagi e ai loro poteri (non descriverò la loro natura e i loro poteri per non anticipare ai lettori parti molto interessanti), ai tre fratelli del nostro Dragon Ape o alle altre bestie magiche (come alcuni draghi di classe S in grado di trasformarsi in esseri umani).
I disegni non sono curati al meglio e alcuni personaggi sembrano un po' rigidi e "spigolosi" come nel caso di Keel e Blue per i capelli e i muscoli troppo marcati.
Comunque il mio giudizio è positivo! La trama sta prendendo una piega sempre più avvincente e si avvicina l'ultima grande battaglia tra i nostri protagonisti e i 4 malvagi! Non vedo l'ora di leggere i volumi 11 e 12.
P.S. Mi dispiace solamente il fatto che ad alcune persone, che hanno recensito questa serie, è bastata guardare la copertina per declinarlo o di altre che hanno letto 0 volumi su 12 e riescono a dare senza pensarci due volte "un bell'1" a questa serie che a mio parere merita di essere letta! Penso che un manga non possa essere giudicato dalla copertina e non ci si possa sbilanciarsi verso questi voti così bassi solo dando un'occhiata, abbassandone conseguentemente la media. Comunque il mio è solo un parere personale!
Buster Keel si presenta come un classico shonen di combattimento, i protagonisti si incontrano quasi per caso e formano un gruppo di avventurieri: Keel è un dragon ape (bestia magica di livello S che ha l'aspetto di una scimmia ricoperta da squame durissime con braccia molto grandi e sproporzionate rispetto al resto del corpo) che si ritrova ad essere confinato in un corpo umano a causa di una magia umanizzante sigillatrice suonata da Siva (un potente mago), e formerà un gruppo di avventurieri con Blue, un demone dell'acqua, e Lavie, che suonando la canzone sigillatrice riesce a far recuperare parte dei poteri, facendogli riavere momentaneamente prima un braccio da dragon ape, poi l'altro e infine la coda.
I protagonisti alla ricerca di alcuni strumenti sacri si imbattono nei quattro malvagi, tutte bestie magiche dotate di particolari poteri.
Keel è uno di quei personaggi stereotipati che si affida alla forza per vincere i propri scontri ed è in continuo conflitto con il suo compagno di gruppo Blue; ma a parte questo gli altri sono molto originali, basti pensare ai quattro malvagi e ai loro poteri (non descriverò la loro natura e i loro poteri per non anticipare ai lettori parti molto interessanti), ai tre fratelli del nostro Dragon Ape o alle altre bestie magiche (come alcuni draghi di classe S in grado di trasformarsi in esseri umani).
I disegni non sono curati al meglio e alcuni personaggi sembrano un po' rigidi e "spigolosi" come nel caso di Keel e Blue per i capelli e i muscoli troppo marcati.
Comunque il mio giudizio è positivo! La trama sta prendendo una piega sempre più avvincente e si avvicina l'ultima grande battaglia tra i nostri protagonisti e i 4 malvagi! Non vedo l'ora di leggere i volumi 11 e 12.
P.S. Mi dispiace solamente il fatto che ad alcune persone, che hanno recensito questa serie, è bastata guardare la copertina per declinarlo o di altre che hanno letto 0 volumi su 12 e riescono a dare senza pensarci due volte "un bell'1" a questa serie che a mio parere merita di essere letta! Penso che un manga non possa essere giudicato dalla copertina e non ci si possa sbilanciarsi verso questi voti così bassi solo dando un'occhiata, abbassandone conseguentemente la media. Comunque il mio è solo un parere personale!
Premettendo che è la mia prima recensione vedrò di fare il meglio che posso. Buster Keel è il classico shonen, già dal primo volume si delineano subito quali saranno i personaggi principali della serie e il loro scopo. La trama per ora l'ho trovata alquanto banale, classica avventura dove i nostri eroi sono costretti a cimentarsi con avversari sempre più forti durante il loro (ovvio) lungo viaggio, anche la presentazione di nuovi personaggi sia buoni che malvagi è scontata e senza nessuna attrattiva; in più manca di suspance e fantasia, mi ripeto è la classica storia trita e ritrita, l'unica cosa che mi ferma dal dare un insufficienza grave è il disegno, che pur ricordando (citando nomi famosi) One Piece e Fairy Tale lo trovo accattivante, appunto perché sono attratto da questo tipo di disegno, ma per il resto per me è out. Anche se dico ciò siamo solo ai primi volumi, dunque il cambio di marcia può avvenire in qualsiasi momento...Anche se ne dubito, ma la speranza è l'ultima a morire, perciò per il momento non mi arrendo e continuerò a leggerlo.
Buster Keel! è un'opera in corso di serializzazione in Giappone, prodotta dall'autore esordiente Kenshiro Sakamoto, ex-allievo e collaboratore del più noto Hiro Mashima (Rave - The Groove Adventure! e Fairy Tail, entrambi editi anche in Italia da parte della Casa Editrice "Star Comics"). Attualmente sono stati rilasciati 9 Tankobon in suolo nipponico, mentre in Italia la pubblicazione è giunta al quinto Volume ed il sesto in uscita a Giugno!
Il giovane e temerario Keel è alla ricerca del noto "Domatore di Bestie Magiche" Siva, il quale a quanto pare è stato il fautore di un'orrenda sorte toccata al protagonista (che si scoprirà poi non essere altro che una Bestia Magica a sua volta...il temibile Dragon Ape, al quale Silva ha applicato un sigillo che lo rendesse umano per controllarne il potere e la furia). Farà la conoscenza della giovane apprendista Domatrice, tale Lavie Lovehearth, e del suo compagno Missisipi "Mippy" Teramoto, un cucciolo di Pig-Devil, e scoprirà inoltre che Lavie è stata allieva di Silva, e che conosce il modo con cui sciogliere l'incantesimo contenitore di Keel. Assieme a Lavie e Mippy faranno poi la conoscenza del misterioso "Mago Guerriero" Blue, il quale pare nascondere un segreto sulla propria natura e sul suo passato, dotato di una enorme forza combattiva ed un buon controllo sull'elemento acquatico a cui è legata la sua magia. Insieme vivranno molte avventure, faranno conoscenza di tante persone, ed affronteranno anche diversi nemici dalla temibile fama e potenza (l'Organizzazione Ayakashi e la Behemoth, entrambe dedite alla ricerca dei cosiddetti "Strumenti di Dio" ed i "Quattro Re Maligni").
Quest'opera è edita da Star Comics (Dragon Ball, One Piece, Le Bizzarre Avventure di JoJo...) nel classico formato da Edicola (brossurato, 11,5x17,5 cm circa completamente in bianco e nero) al prezzo di € 4,20 a cadenza bimestrale, e finora ha rilasciato in Italia i primi 5 dei 9 Tankobon finora pubblicati in Giappone. L'Edizione è senza infamia e senza lode, e fortunatamente nel mio caso, non ho notato perdita d'inchiostro dopo la lettura.
Kenshiro Sakamoto si è lanciato nel Mondo dei Manga dopo anni di servizio presso Hiro Mashima, da cui eredità in parte lo stile di disegno ed il tipo di ambientazione e trama fantasy con Gilde di giovani e volenterosi ragazzi. L'opera non è sicuramente esente da difetti, dovuti più che altro agli stereotipi tipici degli Shonen (protagonista spaccone e mangione ma dal cuore d'oro, ragazzina un po' impacciata e quello serioso dal passato oscuro) ed il fatto che prenda spunto da tanti altri titoli più famosi (Dragon Ball, Fairy Tail, Naruto sono alcuni esempi) ma che nonostante tutto rendono l'opera comunque assai godibile, data la trama abbastanza leggera ed i personaggi più o meno simpatici. Consigliata a chi cerca una lettura semplice e non troppo impegnativa.
Il giovane e temerario Keel è alla ricerca del noto "Domatore di Bestie Magiche" Siva, il quale a quanto pare è stato il fautore di un'orrenda sorte toccata al protagonista (che si scoprirà poi non essere altro che una Bestia Magica a sua volta...il temibile Dragon Ape, al quale Silva ha applicato un sigillo che lo rendesse umano per controllarne il potere e la furia). Farà la conoscenza della giovane apprendista Domatrice, tale Lavie Lovehearth, e del suo compagno Missisipi "Mippy" Teramoto, un cucciolo di Pig-Devil, e scoprirà inoltre che Lavie è stata allieva di Silva, e che conosce il modo con cui sciogliere l'incantesimo contenitore di Keel. Assieme a Lavie e Mippy faranno poi la conoscenza del misterioso "Mago Guerriero" Blue, il quale pare nascondere un segreto sulla propria natura e sul suo passato, dotato di una enorme forza combattiva ed un buon controllo sull'elemento acquatico a cui è legata la sua magia. Insieme vivranno molte avventure, faranno conoscenza di tante persone, ed affronteranno anche diversi nemici dalla temibile fama e potenza (l'Organizzazione Ayakashi e la Behemoth, entrambe dedite alla ricerca dei cosiddetti "Strumenti di Dio" ed i "Quattro Re Maligni").
Quest'opera è edita da Star Comics (Dragon Ball, One Piece, Le Bizzarre Avventure di JoJo...) nel classico formato da Edicola (brossurato, 11,5x17,5 cm circa completamente in bianco e nero) al prezzo di € 4,20 a cadenza bimestrale, e finora ha rilasciato in Italia i primi 5 dei 9 Tankobon finora pubblicati in Giappone. L'Edizione è senza infamia e senza lode, e fortunatamente nel mio caso, non ho notato perdita d'inchiostro dopo la lettura.
Kenshiro Sakamoto si è lanciato nel Mondo dei Manga dopo anni di servizio presso Hiro Mashima, da cui eredità in parte lo stile di disegno ed il tipo di ambientazione e trama fantasy con Gilde di giovani e volenterosi ragazzi. L'opera non è sicuramente esente da difetti, dovuti più che altro agli stereotipi tipici degli Shonen (protagonista spaccone e mangione ma dal cuore d'oro, ragazzina un po' impacciata e quello serioso dal passato oscuro) ed il fatto che prenda spunto da tanti altri titoli più famosi (Dragon Ball, Fairy Tail, Naruto sono alcuni esempi) ma che nonostante tutto rendono l'opera comunque assai godibile, data la trama abbastanza leggera ed i personaggi più o meno simpatici. Consigliata a chi cerca una lettura semplice e non troppo impegnativa.
Trama: L'eroe Keel è sulle tracce di Silva il così detto "miglior mostro combattente" per recuperare da lui qualcosa che gli è stato sottratto. Per trovarlo e combatterlo Keel si unirà a una cacciatrice di mostri che insegue Silva da ben tre anni...
A mio parere questo è un manga molto carino e godibile. La trama seppur non molto originale mi è subito piaciuta per il ritmo incalzante e i combattimenti. E' un manga simile, anzi similissimo sia per lo stile di disegno che per la trama a "Moster Hunter Orage", ma anche a "One Piece". Il disegno non è curatissimo ma è originale, i personaggi sono pieni di gadget, tatuaggi e oggetti personalizzanti che rendono l'atmosfera molto "funky". Anche le bestie magiche, se pur semplici disegni, sono originali, a me mi hanno colpito gli Ogre.
Forse è un manga troppo dinamico. L'unica cosa che non mi convince è Lavie, la ragazza domatrice di bestie, dato che molte volte assume sguardi o posizioni facciali troppo strane. Il manga secondo me merita, vale la pena comprarlo. Ho da ridire su quelli che criticano questo manga solo perché lo trovano simile a "Fairy Tail", secondo me la trama è molto diversa, così come i personaggi che a mio parere sono anche abbastanza caratterizzati.
Consiglio questo manga a tutti, specialmente ai lettori alle prime armi, che lo troveranno bellissimo.
A mio parere questo è un manga molto carino e godibile. La trama seppur non molto originale mi è subito piaciuta per il ritmo incalzante e i combattimenti. E' un manga simile, anzi similissimo sia per lo stile di disegno che per la trama a "Moster Hunter Orage", ma anche a "One Piece". Il disegno non è curatissimo ma è originale, i personaggi sono pieni di gadget, tatuaggi e oggetti personalizzanti che rendono l'atmosfera molto "funky". Anche le bestie magiche, se pur semplici disegni, sono originali, a me mi hanno colpito gli Ogre.
Forse è un manga troppo dinamico. L'unica cosa che non mi convince è Lavie, la ragazza domatrice di bestie, dato che molte volte assume sguardi o posizioni facciali troppo strane. Il manga secondo me merita, vale la pena comprarlo. Ho da ridire su quelli che criticano questo manga solo perché lo trovano simile a "Fairy Tail", secondo me la trama è molto diversa, così come i personaggi che a mio parere sono anche abbastanza caratterizzati.
Consiglio questo manga a tutti, specialmente ai lettori alle prime armi, che lo troveranno bellissimo.
Buster Keel è il tipico shounen manga con tutti i suoi elementi: l'eroe, la ragazza che lo accompagna, il rivale-amico, un oggetto o persona da ricercare e l'organizzazione segreta malvagia.
Dal tratto ricorda sicuramente opere quali Fairy Tail (del quale riprende anche inizialmente la storia per mia sfortuna, visto che quest'ultimo lo considero una boiata) e Monster Hunter Orage.
Questa storia narra le vicende di Keel, un giovane avventuriero della categoria "lottatore" che viaggia alla ricerca di Siva, il più grande domatore di bestie magiche che sia mai esistito che in passato ha trasformato il ragazzo in un essere umano in quanto originariamente era un "Dragon Ape", ovvero una bestia magica di livello S.
Ben presto Keel incontrerà Lavie, una domatrice di bestie che si scoprirà essere l'allieva di Siva, anche lei alla ricerca di quest'ultimo che sembra essere scomparso. Cosi inizia il loro viaggio a cui si unirà Blue, un guerriero magico con un obbiettivo molto preciso.
Come già detto in precedenza all'inizio riprende in molti aspetti la storia di Fairy Tail, ma successivamente si assesterà su una storia più fantasy e che io ritengo anche migliore di Fairy Tail, anche se comunque non si può sicuramente parlare di capolavoro.
L'edizione è quella classica della Star Comics da 4.20 euro, senza particolari pregi e difetti.
Dal tratto ricorda sicuramente opere quali Fairy Tail (del quale riprende anche inizialmente la storia per mia sfortuna, visto che quest'ultimo lo considero una boiata) e Monster Hunter Orage.
Questa storia narra le vicende di Keel, un giovane avventuriero della categoria "lottatore" che viaggia alla ricerca di Siva, il più grande domatore di bestie magiche che sia mai esistito che in passato ha trasformato il ragazzo in un essere umano in quanto originariamente era un "Dragon Ape", ovvero una bestia magica di livello S.
Ben presto Keel incontrerà Lavie, una domatrice di bestie che si scoprirà essere l'allieva di Siva, anche lei alla ricerca di quest'ultimo che sembra essere scomparso. Cosi inizia il loro viaggio a cui si unirà Blue, un guerriero magico con un obbiettivo molto preciso.
Come già detto in precedenza all'inizio riprende in molti aspetti la storia di Fairy Tail, ma successivamente si assesterà su una storia più fantasy e che io ritengo anche migliore di Fairy Tail, anche se comunque non si può sicuramente parlare di capolavoro.
L'edizione è quella classica della Star Comics da 4.20 euro, senza particolari pregi e difetti.
'Buster Keel!' è un manga edito in patria - a partire dal 2008 - sulla rivista Shonen Rival, della nota Kodansha. L'opera in questione è stata portata in Italia dalla Star Comics, che ci dona la sua edizione di qualità "classica": senza lode né infamia. Questo titolo porta la firma di Kenshirou Sakamoto, autore noto solo per quest'opera. Si può tranquillamente definire un manga penoso e privo di originalità.
Narra le vicende del giovane Keel, attuale lottatore che in passato fu un Dragon Ape, ovvero una sottospecie di scimmia che possiede delle rigide squame sulla pelliccia. Egli fu ridotto in forma umana grazie all'aiuto di Silva, suo ex maestro che non ha potuto più incontrare per lunghissimo tempo. L'irruento Keel, accompagnato dalla bella Lavie - in seguito anche da un terzo membro del gruppo, Blue - si lancerà alla ricerca del suo maestro perduto.
È assai evidente che il manga in questione prenda palesemente spunto - anzi, copi in svariati casi - il ben più noto 'Fairy Tail' del sensei Mashima. Gli sviluppi della storia sono patetici e non saranno in grado di coinvolgere, ma soprattutto di portare un misero elemento di originalità nella deludente narrazione. Si presenta come un'opera penosa e già vista che deluderà sotto tutti i più differenti aspetti: sia grafici che soprattutto narrativi. In tutte le sue vicende si appresta ad essere banale e ripetitivo, tanto da rasentare in più casi l'assoluta monotonia. Le lacune sono decisamente troppe e non permettono minimamente a quest'opera di diventare interessante ed emozionante. È il classico shounen per eccellenza: perbenista, banale e futile. Inoltre, pecca anche sotto il campo dei disegni; classici e poco caratteristici. Nel complesso è un'opera deludente dall'inizio alla fine; lascerà solo una grande amarezza, persino ai grandi amanti di questo tanto acclamato e apprezzato genere.
Narra le vicende del giovane Keel, attuale lottatore che in passato fu un Dragon Ape, ovvero una sottospecie di scimmia che possiede delle rigide squame sulla pelliccia. Egli fu ridotto in forma umana grazie all'aiuto di Silva, suo ex maestro che non ha potuto più incontrare per lunghissimo tempo. L'irruento Keel, accompagnato dalla bella Lavie - in seguito anche da un terzo membro del gruppo, Blue - si lancerà alla ricerca del suo maestro perduto.
È assai evidente che il manga in questione prenda palesemente spunto - anzi, copi in svariati casi - il ben più noto 'Fairy Tail' del sensei Mashima. Gli sviluppi della storia sono patetici e non saranno in grado di coinvolgere, ma soprattutto di portare un misero elemento di originalità nella deludente narrazione. Si presenta come un'opera penosa e già vista che deluderà sotto tutti i più differenti aspetti: sia grafici che soprattutto narrativi. In tutte le sue vicende si appresta ad essere banale e ripetitivo, tanto da rasentare in più casi l'assoluta monotonia. Le lacune sono decisamente troppe e non permettono minimamente a quest'opera di diventare interessante ed emozionante. È il classico shounen per eccellenza: perbenista, banale e futile. Inoltre, pecca anche sotto il campo dei disegni; classici e poco caratteristici. Nel complesso è un'opera deludente dall'inizio alla fine; lascerà solo una grande amarezza, persino ai grandi amanti di questo tanto acclamato e apprezzato genere.
"Dopo mesi di attesa esce il sequel di Monster Hunter Orage del maestro Mashima!" No amico, non è Mashima.
Eppure se sentite qualcuno dire le parole appena scritte qui sopra non potrete dargli tutti i torti. Buster Keel non è assolutamente ai livelli di un'opera del mangaka Hiro Mashima ma possiamo dire che prende tanti (tantissimi) spunti da molteplici opere di tale autore. Partendo dalla storia un po' tendente al banale shonen di serie B con tanti personaggi ma poco caratterizzati, combattimenti ogni due pagine e trama che finora non si schioda dalla sua linearità. Vero che comunque in Italia siamo arrivati solo al secondo numero, ma è proprio qui il problema di questo manga. Divide i lettori in due gruppi separati: quelli che dopo sole 5 pagine si convincono di avere buttato i soldi e quelli che nonostante il livello globale dell'opera sia molto ma molto standard decidono di dare più di una possibilità nei volumi venturi. Personalmente io credo di stare nel mezzo: non credo di avere buttato i soldi ma non credo nemmeno di continuare a leggere BK, ci sono manga simili e, perché no, migliori di questo.
In conclusione, Buster Keel è comunque una piacevole lettura veloce, scorrevole, comoda per fare "riposare" il lettore dopo aver letto qualcosa di impegnativo. L'edizione portata nella nostra penisola da Star Comics è come al solito di ottima qualità (insomma i soliti 4.20 euro) e quindi nulla da segnalare.
Ultimo consiglio: se siete tra quelli che guardano solo il disegno, beh, non guardate solo quello, altrimenti tanto vale leggervi Monster Hunter Orage.
Eppure se sentite qualcuno dire le parole appena scritte qui sopra non potrete dargli tutti i torti. Buster Keel non è assolutamente ai livelli di un'opera del mangaka Hiro Mashima ma possiamo dire che prende tanti (tantissimi) spunti da molteplici opere di tale autore. Partendo dalla storia un po' tendente al banale shonen di serie B con tanti personaggi ma poco caratterizzati, combattimenti ogni due pagine e trama che finora non si schioda dalla sua linearità. Vero che comunque in Italia siamo arrivati solo al secondo numero, ma è proprio qui il problema di questo manga. Divide i lettori in due gruppi separati: quelli che dopo sole 5 pagine si convincono di avere buttato i soldi e quelli che nonostante il livello globale dell'opera sia molto ma molto standard decidono di dare più di una possibilità nei volumi venturi. Personalmente io credo di stare nel mezzo: non credo di avere buttato i soldi ma non credo nemmeno di continuare a leggere BK, ci sono manga simili e, perché no, migliori di questo.
In conclusione, Buster Keel è comunque una piacevole lettura veloce, scorrevole, comoda per fare "riposare" il lettore dopo aver letto qualcosa di impegnativo. L'edizione portata nella nostra penisola da Star Comics è come al solito di ottima qualità (insomma i soliti 4.20 euro) e quindi nulla da segnalare.
Ultimo consiglio: se siete tra quelli che guardano solo il disegno, beh, non guardate solo quello, altrimenti tanto vale leggervi Monster Hunter Orage.
BK forse, come tratto, può essere considerato simile a Fairy Tail. Conosco basilarmente il manga sopracitato: mai letto, mai visto l'anime (ammesso che esista). Ma essendo molto famoso riconosco comunque che il tratto è simile, ma non so se lo sia anche la trama oppure no.
Ad ogni modo non sono qui per parlare di Fairy Tail che, oltretutto, nemmeno conosco. BK è un manga da voto 7, per ora. È uno shonen che mette in gioco personalità di spicco come quelle di Keel, un classico personaggio esuberante e prepotente; di Lavie la protagonista femminile della serie, e di Blue, un misterioso guerriero di cui al momento sappiamo veramente poco. In generale sono personaggi già visti nel mondo dei manga e degli anime; però BK parte da un'idea piuttosto originale: Bestie Magiche, Domatori di Bestie Magiche, Guerrieri, Avventurieri, missioni da eseguire e un obiettivo, quello di Keel soprattutto, da realizzare.
BK al momento si annuncia come un manga semplice, a tratti divertente e disegnato abbastanza bene fatta eccezione per alcune parti del corpo, come le mani e le braccia, soprattutto di Keel, il protagonista. Non sembra presentarsi come un manga impegnativo, ma tutto può succedere. Nel complesso io lo consiglio vivamente a chi cerca uno shonen divertente, con personaggi i cui siparietti comici fanno ridere, con una trama interessante e un disegno tutto sommato accettabile.
A me ha preso moltissimo, questo manga.
Ad ogni modo non sono qui per parlare di Fairy Tail che, oltretutto, nemmeno conosco. BK è un manga da voto 7, per ora. È uno shonen che mette in gioco personalità di spicco come quelle di Keel, un classico personaggio esuberante e prepotente; di Lavie la protagonista femminile della serie, e di Blue, un misterioso guerriero di cui al momento sappiamo veramente poco. In generale sono personaggi già visti nel mondo dei manga e degli anime; però BK parte da un'idea piuttosto originale: Bestie Magiche, Domatori di Bestie Magiche, Guerrieri, Avventurieri, missioni da eseguire e un obiettivo, quello di Keel soprattutto, da realizzare.
BK al momento si annuncia come un manga semplice, a tratti divertente e disegnato abbastanza bene fatta eccezione per alcune parti del corpo, come le mani e le braccia, soprattutto di Keel, il protagonista. Non sembra presentarsi come un manga impegnativo, ma tutto può succedere. Nel complesso io lo consiglio vivamente a chi cerca uno shonen divertente, con personaggi i cui siparietti comici fanno ridere, con una trama interessante e un disegno tutto sommato accettabile.
A me ha preso moltissimo, questo manga.
Appena ho finito di leggere questo manga ho detto: divertente.
Un classico shounen, il disegno è molto simile a quello di Hiro Mashima, anche il protagonista Keel assomiglia molto al protagonista di Fairy Tail.
La trama è molto semplice, dal secondo numero migliora notevolmente anche se somiglia sempre a Fairy Tail. Il disegno come ho scritto sopra è molto simile a quello di Mashima, una cosa che mi è piaciuta molto del disegno sono le facce che fanno i personaggi, molto divertenti; i combattimenti sono fatti molto bene.
I personaggi principali sono 3: Keel, il protagonista, disegnato bene, caratterizzato altrettanto bene; Levie,
il personaggio peggiore di tutti, disegnato malissimo e caratterizzato altrettanto male; Blue, un personaggio disegnato discretamente, ancora non si capisce bene il suo scopo nella storia, staremo a vedere.
Comunque penso di continuare un po' per passare il tempo.
Un classico shounen, il disegno è molto simile a quello di Hiro Mashima, anche il protagonista Keel assomiglia molto al protagonista di Fairy Tail.
La trama è molto semplice, dal secondo numero migliora notevolmente anche se somiglia sempre a Fairy Tail. Il disegno come ho scritto sopra è molto simile a quello di Mashima, una cosa che mi è piaciuta molto del disegno sono le facce che fanno i personaggi, molto divertenti; i combattimenti sono fatti molto bene.
I personaggi principali sono 3: Keel, il protagonista, disegnato bene, caratterizzato altrettanto bene; Levie,
il personaggio peggiore di tutti, disegnato malissimo e caratterizzato altrettanto male; Blue, un personaggio disegnato discretamente, ancora non si capisce bene il suo scopo nella storia, staremo a vedere.
Comunque penso di continuare un po' per passare il tempo.
Bello, interessante. Interessante soprattutto la trama, che mi ricorda così tanto il videogioco per Nintendo DS "Dragon Quest Monsers Joker", con i domatori di bestie magiche e i gradi di ogni mostro. Carino il fatto che sia Keel che Blue siano in realtà bestie magiche, mi immagino che alla fine Lavie diventi la domatrice di Keel, se non di entrambi.
Il ritmo è incalzante, le battaglie molto combattute e dinamiche, peccato che, come al solito in ogni shonen, la ragazza sia il peso di turno, non riesca a fare altro che guardare ed essere d'intralcio.
Per i disegni è praticamente identico a Fairy Tail, quindi poco originale, si abbassa la valutazione.
Il ritmo è incalzante, le battaglie molto combattute e dinamiche, peccato che, come al solito in ogni shonen, la ragazza sia il peso di turno, non riesca a fare altro che guardare ed essere d'intralcio.
Per i disegni è praticamente identico a Fairy Tail, quindi poco originale, si abbassa la valutazione.
Buster Keel si propone come un'opera che amalgama nella sua sostanza diversi elementi tratti da manga diversi: la trama, seppur in questo primo volume poco sorprendente, si mantiene solida grazie al suo essere satura di cliché del genere fantasy e alle sue correlazioni con la struttura dei vari Monster Hunter. I personaggi, ben caratterizzati secondo i più classici archetipi dei manga shounen - il ragazzo un po' rude e combinaguai protagonista, l'eroina premurosa che lo accompagna e il compagno d'avventura tenebroso e serio -, sono protagonisti di continui attacchi, assalti e combattimenti, infarciti di scene ad alto tasso di adrenalina e sceneggiati discretamente bene. Nel disegno lo stile del sensei Kenshirou Sakamoto si difende bene, tranne in alcuni tratti dove si notano diverse imprecisioni e fasi scarne. Il manga è consigliato agli amanti dello shounen e ai lettori più svagati, che potranno godersi uno shounen godibilissimo e ispirato ai capisaldi più mirabolanti del genere.
Buster Keel! è un manga simile - anzi, similissimo - sia per lo stile di disegno che per la trama a Moster Hunter Orange, ma anche a One Piece. Il disegno non è curatissimo ma è originale, i personaggi sono pieni di gadget, tatuaggi e oggetti personalizzanti che rendono l'atmosfera molto "funky". Anche le bestie magiche, se pur semplici disegni, sono originali. Non vedo di leggere il secondo volume per capire che direzione prenderà la storia. Comunque mi sembra un buon manga, lo coniglio a tutti, specialmente ai lettori alle prime armi, che lo troveranno bellissimo.
La trama di per sé risulta alquanto semplice, ricorda opere fantasy come Fairy Tail con punte e abbozzi alla Rave, mischiato con una spennelata di Monster Hunter. Abbiamo i due protagonisti principali Keel, alla ricerca del fantomatico Silva additato a eroe dal popolo, e Lavie, domatrice di mostri allieva di Silva; da qui inizia il loro viaggio insieme.
Parto subito dicendo che ho letto il primo volume in italiano e devo dire che anche se la copertina dell'opera ricorda molto il tratto del maestro Mashima (di cui sono un appassionato) già dalle prime pagine si nota invece l'enorme differenza. Detto questo la trama di per sé non è totalmente da cestinare in quanto lascia comunque spazio a ampi margini di miglioramento, il tratto in alcuni punti risulta forse troppo semplicistico, soprattutto nei primi piani dei protagonisti. Per molti sicuramente non sarà l'opera rivoluzionaria del momento ma a mio dire è uno shounen scorrevole e molto piacevole alla lettura, ideale per chi voglia un'opera non impegnativa che gli possa far fare qualche risata.
Per concludere consiglio solo di astenersi dal prenderlo a tutti i lettori appassionati di opere cult o estimatori di tavole dagli stili impeccabili.
Parto subito dicendo che ho letto il primo volume in italiano e devo dire che anche se la copertina dell'opera ricorda molto il tratto del maestro Mashima (di cui sono un appassionato) già dalle prime pagine si nota invece l'enorme differenza. Detto questo la trama di per sé non è totalmente da cestinare in quanto lascia comunque spazio a ampi margini di miglioramento, il tratto in alcuni punti risulta forse troppo semplicistico, soprattutto nei primi piani dei protagonisti. Per molti sicuramente non sarà l'opera rivoluzionaria del momento ma a mio dire è uno shounen scorrevole e molto piacevole alla lettura, ideale per chi voglia un'opera non impegnativa che gli possa far fare qualche risata.
Per concludere consiglio solo di astenersi dal prenderlo a tutti i lettori appassionati di opere cult o estimatori di tavole dagli stili impeccabili.
Bastano davvero poche parole per recensire questo manga. Solo vedendo la copertina di sfuggita sembra di avere davanti una nuova serie di Mashima, ma basta leggere le prime pagine per capire che non è affatto allo stesso livello. Oltre alla discutibile caratterizzazione dei personaggi principali, ci si trova davanti ad una puerilità eccessiva persino per un pubblico più giovane. Non sono riuscito ad arrivare alla fine del primo volume per la noia. Due è il voto giusto per l'ennesima serie creata per riempire buchi. Sconsigliato al 100%
BK è un manga simile, anzi similissimo, sia per lo stile di disegno che per la trama a Moster Hunter Orage, ma anche a One Piece. Il disegno non è curatissimo ma è originale, i personaggi sono pieni di gadget, tatuaggi e oggetti personalizzanti che rendono l'atmosfera molto "Funky". Anche le bestie magiche, se pur semplici disegni, sono originali, a me mi hanno colpito gli Ogre. Forse è un manga troppo dinamico. L'unica cosa che non mi convince è Lavie, la ragazza domatrice di bestie, dato che molte volte assume sguardi o posizioni facciali troppo strane. Il manga secondo me merita, vale la pena comprarlo.
Non offre niente di nuovo ma si propone come una storia divertente, senza troppe pretese, con una buona dose di ironia e con uno stile che ricorda i giochi RPG. Il disegno trae ispirazione da Mashima e perciò potrebbe risultare un po' simile a Fairy Tail ma solo in apparenza. Come ogni novità ci schiaffano 4,20 € per una standard edition semplice, con la carta un po' trasparente, l'inchiostro che sporca le mani ed una corposità normale. Star Comics rinnovati! Invoglia il lettore abbastanza da giungere al secondo volume, dal quale dipenderà la decisione definitiva se continuarlo o no. È allegro e punta molto (ma molto) sull'elemento fantasy, con un design molto gradevole. Nel complesso lo valuto con un 7 1/2 migliorabile sicuramente.
Keel è un giovane avventuriero sempre pronto a fare a pugni e a cacciarsi nei guai. Un giorno Keel distrugge la statua di Siva, eroe del paese che in passato ha sconfitto il mostro Dragon Ape ed è costretto a fuggire. Così facendo si imbatte in Lavie, una ragazza di strada che con il suo amico Mippy e con la sua chitarra cerca un'emozionante avventura. Proprio in quel momento la città viene attaccata da alcuni mostri e grazie alla magia creata dalla chitarra di Lavie, e Keel mostra il suo vero aspetto.
Buster Keel l'ho letto due volte e posso darvi un consiglio: se avete intenzione di prendere Buster Keel con l'intenzione di analizzarlo non compratelo!
A mio parere questo manga riesce a dividere la comicità e la serietà in un modo incredibile, con personaggi simpatici, anche se già visti, rappresentati nel miglior modo possibile, la solita trama di un normale shonen abbastanza carino, disegni né fatti male né fatti bene, ma più avanti secondo me possono migliorare (Kenshiro Sakamoto ha vinto il new artist award del 2006).
La paura che ho di questo manga è che forse il sensei Kenshiro Sakamoto abbia preso spunto dalle tecniche di altri manga come Fairy Tail, Soul Eater, Naruto, One Piece e c’è un miscuglio con Monster Hunter, comunque non dico che sia un lato negativo ma è pur sempre accettabile se fatto con estrema cura.
Se paragonate Buster Keel a Fairy Tail e a One Piece o non avete intenzione di comprarlo per quel motivo, sbagliate di grosso. Io lo ripeto ancora, è solo un’impressione il fatto che Buster Keel sia simile agli altri due (non dite “uguale” perché in questo caso offendete tutti i manga di cui si fa il paragone, sempre a mio parere) anzi, forse è anche un bene perché ci potrà piacere ancora di più.
Questa è la mia riflessione dopo averlo letto la seconda volta. Spero di non avervi fatto passare la voglia di comprarlo per colpa di queste riflessione, ma fidatevi e provate a comprare almeno il primo volume (sempre se ne siete sicuri), a me è piaciuto molto e magari piacerà anche a voi.
Manga consigliato ai ragazzi alle prime armi e forse anche a quelli che è piaciuto Fairy Tail e One Piece.
Ah dimenticavo, se vi è piaciuto come protagonista Natsu o Rufy (personaggi combina guai), sappiate che anche Keel non sarà da meno.
Buster Keel l'ho letto due volte e posso darvi un consiglio: se avete intenzione di prendere Buster Keel con l'intenzione di analizzarlo non compratelo!
A mio parere questo manga riesce a dividere la comicità e la serietà in un modo incredibile, con personaggi simpatici, anche se già visti, rappresentati nel miglior modo possibile, la solita trama di un normale shonen abbastanza carino, disegni né fatti male né fatti bene, ma più avanti secondo me possono migliorare (Kenshiro Sakamoto ha vinto il new artist award del 2006).
La paura che ho di questo manga è che forse il sensei Kenshiro Sakamoto abbia preso spunto dalle tecniche di altri manga come Fairy Tail, Soul Eater, Naruto, One Piece e c’è un miscuglio con Monster Hunter, comunque non dico che sia un lato negativo ma è pur sempre accettabile se fatto con estrema cura.
Se paragonate Buster Keel a Fairy Tail e a One Piece o non avete intenzione di comprarlo per quel motivo, sbagliate di grosso. Io lo ripeto ancora, è solo un’impressione il fatto che Buster Keel sia simile agli altri due (non dite “uguale” perché in questo caso offendete tutti i manga di cui si fa il paragone, sempre a mio parere) anzi, forse è anche un bene perché ci potrà piacere ancora di più.
Questa è la mia riflessione dopo averlo letto la seconda volta. Spero di non avervi fatto passare la voglia di comprarlo per colpa di queste riflessione, ma fidatevi e provate a comprare almeno il primo volume (sempre se ne siete sicuri), a me è piaciuto molto e magari piacerà anche a voi.
Manga consigliato ai ragazzi alle prime armi e forse anche a quelli che è piaciuto Fairy Tail e One Piece.
Ah dimenticavo, se vi è piaciuto come protagonista Natsu o Rufy (personaggi combina guai), sappiate che anche Keel non sarà da meno.
L'ho letto ieri, storia coinvolgente e personaggi interessanti, sono presenti anche molti spezzoni comici. Io per come è partito gli do un bel 7, poi vedremo i capitoli successivi. A parer mio comunque è molto simile a Fairy Tail, ad esempio ci sono il ragazzo e la ragazza che si incontrano e vogliono formare un team assieme e non manca l'animaletto di compagnia, però anche se simile nei personaggi e nello stile la storia è completamente diversa. In conclusione io ve lo consiglio, sia se siete alle prime armi con i manga ma anche se avete già una buona esperienza perché è il tipico shonen che invoglia alla lettura.
A mio parere questo è un manga molto carino e godibile. La trama seppur non molto originale mi è subito piaciuta per il ritmo incalzante e i combattimenti che, anche non essendo molto originali o spettacolari, incantano e sono molto carini. Ho da ridire su quelli che criticano questo manga solo perché lo trovano simile a Fairy Tail, secondo me la trama è molto diversa ,così come i personaggi che a mio parere sono anche abbastanza caratterizzati. Consiglio questo manga a tutti, specialmente ai lettori alle prime armi, che lo troveranno bellissimo.
Lo dico fin da ora che non è un capolavoro, ma si fa leggere molto volentieri. Il tratto è molto simile a Fairy Tail ma oltre a quello ci sono ben poche somiglianze.
Io l'ho trovato molto carino, promette molto bene come primo numero. Come storia non è nulla di nuovo, in quanto essendo un fantasy è già uscito tutto l'immaginabile e l'inimmaginabile; i disegni sono abbastanza curati e contiene alcune scenette comiche che ho apprezzato molto.
I personaggi sono molto simpatici nonostante le somiglianze ad altre opere (invito a pensare che sia Fairy Tail che Buster Keel! sono entrambi pubblicati dalla Kodansha e che Hiro Mashima avrebbe già denunciato per plagio Kenshirou Sakamoto se le somiglianze fossero così evidenti).
Il manga inizia bene e spero che continui sempre migliorando.
Io l'ho trovato molto carino, promette molto bene come primo numero. Come storia non è nulla di nuovo, in quanto essendo un fantasy è già uscito tutto l'immaginabile e l'inimmaginabile; i disegni sono abbastanza curati e contiene alcune scenette comiche che ho apprezzato molto.
I personaggi sono molto simpatici nonostante le somiglianze ad altre opere (invito a pensare che sia Fairy Tail che Buster Keel! sono entrambi pubblicati dalla Kodansha e che Hiro Mashima avrebbe già denunciato per plagio Kenshirou Sakamoto se le somiglianze fossero così evidenti).
Il manga inizia bene e spero che continui sempre migliorando.
