The Breaker: New Waves
Torniamo a occuparci delle vicende di Shioon con "The Breaker - New Waves", seguito di "The Breaker" in cui abbiamo visto la crescita del ragazzo che da debole e vittima dei bulli è cresciuto e sta imparando le arti marziali.
Chi ha amato (o gli è semplicemente piaciuto) The breaker non potrà che essere contento di scoprire come continua la storia dei protagonisti della prima parte, nonché scoprire tanti nuovi personaggi (a volte anche troppi a mio parere) che interagiscono e cercano di mettere i bastoni tra le ruote a Shioon.
La storia scorre con un buon ritmo e si ricollega esattamente da dove era stata lasciata alla fine della prima parte, con numerosi colpi di scena che rendono la lettura dei 20 volumi veramente piacevole, ottime le scene dei combattimenti che risultano sempre chiari anche nei momenti più concitati, e riescono nel difficile compito di far percepire al lettore la pesantezza dei colpi e la sofferenza dei vari combattenti durante la lotta.
Come detto i personaggi introdotti in questa seconda parte a un certo punto sono veramente tanti e per forza di cose alcuni di loro rimangono con una caratterizzazione appena accennata (anche perché altrimenti sarebbero serviti quasi il doppio dei volumi per approfondirli tutti), e questo trovo sia uno dei peggiori difetti di questo seguito, io personalmente però ho amato veramente tanto diversi dei nuovi aggiunti e quindi si può passare sopra a questa cosa e concentrarsi sui personaggi che si preferisce.
In conclusione consiglio vivamente di leggere "The Breaker New Waves" sia a chi gli è piaciuta la prima serie, ma non si annoieranno di certo anche tutti coloro che adorano manga di arti marziali e combattimenti, l'unica cosa è che chi non ha letto la prima parte potrebbe non capire alcuni legami tra i protagonisti, ma ripeto questa seconda parte merita anche solo per le bellissime scene d'azione e per alcuni momenti veramente toccanti.
Un piccolo consiglio, consiglio a chi si è fermato a leggere solo i primi volumi (come letto in alcune recensioni), lamentandosi di come fosse "lento" a partire rispetto alla prima parte di riprenderlo e completarlo perché ne vale veramente la pena e non vi deluderà.
Chi ha amato (o gli è semplicemente piaciuto) The breaker non potrà che essere contento di scoprire come continua la storia dei protagonisti della prima parte, nonché scoprire tanti nuovi personaggi (a volte anche troppi a mio parere) che interagiscono e cercano di mettere i bastoni tra le ruote a Shioon.
La storia scorre con un buon ritmo e si ricollega esattamente da dove era stata lasciata alla fine della prima parte, con numerosi colpi di scena che rendono la lettura dei 20 volumi veramente piacevole, ottime le scene dei combattimenti che risultano sempre chiari anche nei momenti più concitati, e riescono nel difficile compito di far percepire al lettore la pesantezza dei colpi e la sofferenza dei vari combattenti durante la lotta.
Come detto i personaggi introdotti in questa seconda parte a un certo punto sono veramente tanti e per forza di cose alcuni di loro rimangono con una caratterizzazione appena accennata (anche perché altrimenti sarebbero serviti quasi il doppio dei volumi per approfondirli tutti), e questo trovo sia uno dei peggiori difetti di questo seguito, io personalmente però ho amato veramente tanto diversi dei nuovi aggiunti e quindi si può passare sopra a questa cosa e concentrarsi sui personaggi che si preferisce.
In conclusione consiglio vivamente di leggere "The Breaker New Waves" sia a chi gli è piaciuta la prima serie, ma non si annoieranno di certo anche tutti coloro che adorano manga di arti marziali e combattimenti, l'unica cosa è che chi non ha letto la prima parte potrebbe non capire alcuni legami tra i protagonisti, ma ripeto questa seconda parte merita anche solo per le bellissime scene d'azione e per alcuni momenti veramente toccanti.
Un piccolo consiglio, consiglio a chi si è fermato a leggere solo i primi volumi (come letto in alcune recensioni), lamentandosi di come fosse "lento" a partire rispetto alla prima parte di riprenderlo e completarlo perché ne vale veramente la pena e non vi deluderà.
L'acquisto di The Breaker New Waves è qualcosa che consiglio, o meglio, "reputo fattibile" solo per mano di coloro che abbiano doverosamente già acquistato ed apprezzato il primo The Breaker. A questo aggiungo: se avete in programma di acquistare altri manga, non date priorità a questo. Se il proseguimento della storia di The Breaker non è per voi qualcosa di fondamentale, se credete di poter ignorare l'acquisto di New Waves, allora sentiatevi liberi di farlo: considerato il numero ed il prezzo dei volumi, ritengo che il gioco non valga assolutamente la candela. Vi spiego subito il perché, tentando il più possibile di essere conciso.
La trama di New Waves (d'ora in poi: NW), innanzitutto, è l'unica cosa che lo renda "attraente", ma ciò non significa che sia realizzata bene. Troppi volumi spesi per far decollare la trama ed eventi neanche così interessanti rendono NW da questo punto di vista degno di un 7, non di più. Molti cliché, combattimenti in cui figura 9 volte su 10 il protagonista, che si svolgono sempre nella stessa maniera e con esiti più che prevedibili, non la rendono certamente interessante. Per concludere: una dose di fan service, caratteristica che già odio di per sé, la cui ripercussione sulla storia è ulteriormente dannosa, specie in scene "dalla forte tensione", in cui questa dinamica svilisce contesto ed atmosfera.
Andiamo ai personaggi, a mio parere il più gran difetto di NW. Un protagonista che già non mi faceva impazzire per la sua volontà che elude ogni criterio della fisica e che qui diventa insostenibile; le cui doti d'apprendimento prodigiose sono già uno stereotipo da shonen, e che qui si trasforma in uno zombie immortale a cui basta volerlo per potersi rialzare all'infinito. Personaggi della casata Sunwoo poverissimi sia di forza che di caratterizzazione (di quest'ultima, il 90% ne sono non semplicemente "poveri", bensì privi!), eccezion fatta solo per Kwon, che per tutto il manga appariranno come disgraziati in costante pericolo, nonostante quando si tratti di chiacchierare vengano sempre definiti come la casata più forte e pericolosa di tutte... Vabbè.
Resto dei personaggi fatti veramente con lo stampino, i pochi a non essermi stati sui nervi sono quasi tutti personaggi già apparsi nella prima stagione, ma che comunque vedono l'interesse loro dedicato dagli autori svanire, talvolta rendendoli delle mezze calzette, per non parlare dei soliti: "prima ero un cattivo imbattibile, ora che sono diventato buono faccio pena". Attenzione spropositata dedicata - chiaramente - al protagonista, che ha fatto di tutto per farsi odiare da me, ed al maestro Han, che se prima ho trovato stereotipato ma quantomeno un minimo affascinante, qui ho trovato semplicemente un concentrato di cliché per renderlo figo, ma, ahimè, senza successo.
Ultimo pensiero prima tirare le somme: da tutto ciò ho dedotto (o, a voler essere meno soggettivi, ho "percepito") come gli autori non abbiano fatto altro che trasformare un potenziale capolavoro in una commercialata per far soldi.
In conclusione: fremete dalla voglia di osservare il seguito di The Breaker, che volendo potreste anche apprezzare più di me? Acquistarlo non è poi una brutta scelta.
Ritenete, invece, di poter far benissimo a meno di acquistare NW, specie considerando i suoi 20 volumi dal prezzo di €5,50 ciascuno? Allora, in tutta sicurezza (e franchezza), vi consiglio di non acquistarlo. Termino precisando che il mio 6 sarebbe forse stato un 7 se non contestualizzato con tutti i 20 volumi impiegati per la lettura.
The Breaker: New Waves può essere considerato a tutti gli effetti una sorta di "Parte II" di The Breaker, dal momento che le vicende riprendono esattamente da dove sono state interrotte nella prima serie. Tuttavia, le differenza tra le due stagioni si fanno più marcate con l'incalzare della narrazione.
Disegni eccezionali
Tutto ciò che era stato apprezzato in The Breaker viene ritrovato qui, ma ampliato e arricchito. Se della prima serie erano state apprezzate le scene di combattimento, in questo sequel tanta bontà esplode, in pagine dense di scene di lotta nitide e senza sbavature, delineate da un tratto pulito e grezzo allo stesso tempo. I personaggi (protagonisti e comprimari) sono tutti ben delineati e caratterizzati: non capiterà mai di confondere i vari personaggi.
Storia discreta e coerente
Quando si parla di opere sulle arti marziali, la storia gioca sostanzialmente un ruolo secondario. In questo caso abbiamo, invece, una storia densa ed interessante, che non brilla per originalità, ma che sa scaturire l'interesse del lettore con dialoghi ben costruiti e con una coerenza quasi rara: ciò che potrebbe risultare una costante comunque nelle opere del genere (ad esempio i vari power up) vengono qui spiegati con precisione e non lasciati al caso. Inoltre si assiste ad un processo di costante evoluzione di tutti i personaggi, positivi o negativi che siano.
Tirando le somme
Mi sento di consigliare questo sequel a chiunque abbia apprezzato la prima serie e, a coloro che non l'abbiano letta, suggerisco calorosamente di dargli un'occhiata, sicuramente avranno a che fare con un prodotto molto più valido di altre opere decisamente mainstream.
Disegni eccezionali
Tutto ciò che era stato apprezzato in The Breaker viene ritrovato qui, ma ampliato e arricchito. Se della prima serie erano state apprezzate le scene di combattimento, in questo sequel tanta bontà esplode, in pagine dense di scene di lotta nitide e senza sbavature, delineate da un tratto pulito e grezzo allo stesso tempo. I personaggi (protagonisti e comprimari) sono tutti ben delineati e caratterizzati: non capiterà mai di confondere i vari personaggi.
Storia discreta e coerente
Quando si parla di opere sulle arti marziali, la storia gioca sostanzialmente un ruolo secondario. In questo caso abbiamo, invece, una storia densa ed interessante, che non brilla per originalità, ma che sa scaturire l'interesse del lettore con dialoghi ben costruiti e con una coerenza quasi rara: ciò che potrebbe risultare una costante comunque nelle opere del genere (ad esempio i vari power up) vengono qui spiegati con precisione e non lasciati al caso. Inoltre si assiste ad un processo di costante evoluzione di tutti i personaggi, positivi o negativi che siano.
Tirando le somme
Mi sento di consigliare questo sequel a chiunque abbia apprezzato la prima serie e, a coloro che non l'abbiano letta, suggerisco calorosamente di dargli un'occhiata, sicuramente avranno a che fare con un prodotto molto più valido di altre opere decisamente mainstream.
Premetto che non scrivo quasi mai recensioni, ma questa volta mi sento in dovere di farlo visti i voti attuali dati a quest'opera (del tutto immeritati a mio parere). Voglio solo dire la mia su un prodotto che, come si può capire dal voto, consiglio a tutti, e non vorrei che qualcuno, leggendo le recensioni attualmente presenti, si faccia dissuadere.
Parliamo del seguito di "The Braker", serie composta da 10 volumi che personalmente ho adorato in tutti i suoi aspetti. Ma, dato per scontato che al suddetta serie sia già stata letta da chi si trova qui, andiamo oltre...
"New Waves" parte con lentezza, è vero. Difatti, nel momento in cui sto scrivendo la mia recensione, i voti negativi dati dagli altri utenti sono stati assegnati con soli 3/4 volumi letti su un totale di 20. La lentezza iniziale può ingannare, soprattutto chi ha memoria del ritmo serrato della serie precedente. Non fraintendiamo, il manhwa è comunque piacevole già all'inizio, ma la trama vera e propria sembra non riuscire mai a partire.
Il mio consiglio è di non farsi scoraggiare e proseguire, l'interesse inizierà a crescere intorno al sesto/settimo volume. È un male? Affatto. Tutto ciò che accade nei primi volumi, per quanto possa apparentemente sembrare noioso e inconcludente, servirà da fondamento a tutto ciò che il lettore troverà nel seguito. E, datemi retta, quel che viene dopo merita in tutto e per tutto.
Ma perchè ho dato 10? Perchè questa serie, per quanto mi riguarda, non può prendere meno. Nel suo genere, eccelle su tutti i punti di vista. Disegni, dialoghi, personaggi; alcune scene, fanno venire voglia di rileggersi le pagine che le rappresentano più e più volte da quanto sono belle, ed è una cosa che raramente mi capita di provare.
Chi vorrà seguire il mio consiglio sono sicuro che non se ne pentirà, buona lettura a tutti!
Parliamo del seguito di "The Braker", serie composta da 10 volumi che personalmente ho adorato in tutti i suoi aspetti. Ma, dato per scontato che al suddetta serie sia già stata letta da chi si trova qui, andiamo oltre...
"New Waves" parte con lentezza, è vero. Difatti, nel momento in cui sto scrivendo la mia recensione, i voti negativi dati dagli altri utenti sono stati assegnati con soli 3/4 volumi letti su un totale di 20. La lentezza iniziale può ingannare, soprattutto chi ha memoria del ritmo serrato della serie precedente. Non fraintendiamo, il manhwa è comunque piacevole già all'inizio, ma la trama vera e propria sembra non riuscire mai a partire.
Il mio consiglio è di non farsi scoraggiare e proseguire, l'interesse inizierà a crescere intorno al sesto/settimo volume. È un male? Affatto. Tutto ciò che accade nei primi volumi, per quanto possa apparentemente sembrare noioso e inconcludente, servirà da fondamento a tutto ciò che il lettore troverà nel seguito. E, datemi retta, quel che viene dopo merita in tutto e per tutto.
Ma perchè ho dato 10? Perchè questa serie, per quanto mi riguarda, non può prendere meno. Nel suo genere, eccelle su tutti i punti di vista. Disegni, dialoghi, personaggi; alcune scene, fanno venire voglia di rileggersi le pagine che le rappresentano più e più volte da quanto sono belle, ed è una cosa che raramente mi capita di provare.
Chi vorrà seguire il mio consiglio sono sicuro che non se ne pentirà, buona lettura a tutti!
Scrivo questa breve recensione quando il manga è ormai arrivato al capitolo 80.
I primi capitoli di questo nuovo arco narrativo son stati molto introduttivi perché il cast si è considerevolmente allargato rispetto alla prima serie dando spazio a nuovi personaggi e comprimari (tra l'altro non buttati lì alla rinfusa come uno potrebbe temere da un manga di questo tipo, ma anche ben caratterizzati con un background molto articolato che piano piano nel corso dei numeri va a fondersi con quanto già introdotto nella precedente serie) e al contrario degli altri recensori qui presenti non me la sento di condannarli perché li ritengo decisamente un'ottima base per poi creare un buon sviluppo degli eventi. Cosa che in effetti è avvenuta. Senza stare troppo a fare degli spoiler, infatti col succedersi dei capitoli si ha lo stesso procedere avuto con la prima serie, con gli eventi che man mano aumentano di intensità e scala fino ad arrivare ad interessanti confronti e rivelazioni in questi ultimi capitoli.
E' bello inoltre notare come piano piano i cast delle due serie si stiano amalgamando, con i personaggi della prima serie che iniziano a comparire, sia all'interno dei discorsi che proprio fisicamente come comprimari, andando lentamente ad integrare ed allargare ulteriormente il cast e la dimensione degli avvenimenti. Sul piano della storia perciò niente da recriminare (a parte forse alcune tendenze all'harem che spero vengano dissipate successivamente), ma molto da elogiare per gli inattesi sviluppi narrativi e per l'ottima capacità di mostrare un protagonista dotato di una costante, e sofferta, crescita che gli permette di essere un personaggio molto più tridimensionale e vivo di molti altri suoi corrispettivi.
Riguardo al disegno inizialmente mi è sembrato che qualitativamente fosse calato, soprattutto rispetto alle ultime tavole con cui si conclude la serie precedente, ma con il senno di poi ho compreso che la cosa era un'erronea impressione dovuta alla semplicità con cui vengono sempre tratteggiati Shioon, il giovane protagonista, e Jinni, l'altra comprimaria che lo accompagnerà nella storia di questi primi 2-3 volumi, e non un caratteristica generale della serie, che infatti appena inserisce nella storia altri personaggi torna ad essere disegnata ad alti livelli, come l'autore sa fare. Promossi perciò anche i disegni.
“The Breaker: New Waves” perciò si dimostra essere, almeno per i gusti del recensore, un buon e promettente seguito della prima serie e pertanto come voto penso sia giusto un buon 8 politico per quanto fatto finora, nella speranza di poterlo ulteriormente alzare con il proseguimento della storia che per ora si sta attestando su livelli decisamente buoni. Riusciranno gli autori a fare ancora di meglio? Un altro po' di successo se lo meriterebbero, ma solo il tempo ci potrà dire se riusciranno veramente ad ottenerlo e mantenerlo.
Saluti.
I primi capitoli di questo nuovo arco narrativo son stati molto introduttivi perché il cast si è considerevolmente allargato rispetto alla prima serie dando spazio a nuovi personaggi e comprimari (tra l'altro non buttati lì alla rinfusa come uno potrebbe temere da un manga di questo tipo, ma anche ben caratterizzati con un background molto articolato che piano piano nel corso dei numeri va a fondersi con quanto già introdotto nella precedente serie) e al contrario degli altri recensori qui presenti non me la sento di condannarli perché li ritengo decisamente un'ottima base per poi creare un buon sviluppo degli eventi. Cosa che in effetti è avvenuta. Senza stare troppo a fare degli spoiler, infatti col succedersi dei capitoli si ha lo stesso procedere avuto con la prima serie, con gli eventi che man mano aumentano di intensità e scala fino ad arrivare ad interessanti confronti e rivelazioni in questi ultimi capitoli.
E' bello inoltre notare come piano piano i cast delle due serie si stiano amalgamando, con i personaggi della prima serie che iniziano a comparire, sia all'interno dei discorsi che proprio fisicamente come comprimari, andando lentamente ad integrare ed allargare ulteriormente il cast e la dimensione degli avvenimenti. Sul piano della storia perciò niente da recriminare (a parte forse alcune tendenze all'harem che spero vengano dissipate successivamente), ma molto da elogiare per gli inattesi sviluppi narrativi e per l'ottima capacità di mostrare un protagonista dotato di una costante, e sofferta, crescita che gli permette di essere un personaggio molto più tridimensionale e vivo di molti altri suoi corrispettivi.
Riguardo al disegno inizialmente mi è sembrato che qualitativamente fosse calato, soprattutto rispetto alle ultime tavole con cui si conclude la serie precedente, ma con il senno di poi ho compreso che la cosa era un'erronea impressione dovuta alla semplicità con cui vengono sempre tratteggiati Shioon, il giovane protagonista, e Jinni, l'altra comprimaria che lo accompagnerà nella storia di questi primi 2-3 volumi, e non un caratteristica generale della serie, che infatti appena inserisce nella storia altri personaggi torna ad essere disegnata ad alti livelli, come l'autore sa fare. Promossi perciò anche i disegni.
“The Breaker: New Waves” perciò si dimostra essere, almeno per i gusti del recensore, un buon e promettente seguito della prima serie e pertanto come voto penso sia giusto un buon 8 politico per quanto fatto finora, nella speranza di poterlo ulteriormente alzare con il proseguimento della storia che per ora si sta attestando su livelli decisamente buoni. Riusciranno gli autori a fare ancora di meglio? Un altro po' di successo se lo meriterebbero, ma solo il tempo ci potrà dire se riusciranno veramente ad ottenerlo e mantenerlo.
Saluti.
Proseguimento di The Breaker, dopo gli atti finali di quest'ultimo troviamo Shioon nuovamente incapace (per ora) di combattere per ora la storia si dipana abbastanza lentamente anche se letti gli ultimi capitoli dovremmo essere al punto di svolta.
6 politico essendo ancora ingiudicabile se lo si considera come seconda parte della storia, invece se lo contiamo (cosi come dovrebbe essere a mio avviso) come unica opera assieme a The Breaker allora vale il voto che ho dato a quest'ultimo, un 8 pieno.
6 politico essendo ancora ingiudicabile se lo si considera come seconda parte della storia, invece se lo contiamo (cosi come dovrebbe essere a mio avviso) come unica opera assieme a The Breaker allora vale il voto che ho dato a quest'ultimo, un 8 pieno.
Trovo alquanto esagerato il commento sottostante. Il problema non è il fatto che il protagonista svenga sempre (perché azz è normale, non è più un murin, tuttavia continua a scontrarsi con questi), ma proprio il fatto che pur non essendo più un murin, riesca in un modo o nell'altro a cavarsela sempre, anche contro murin di eccezionale fama e potenza. Sono già passati 3 volumi: quando faranno ricircolare il Ki a Shin Woo? Quando riprenderà la dinamicità della prima serie, che è finita in un modo squallido con un bombardamento di eventi non anticipati durante il corso della storia? Ora come ora è il seguito deludente di un manga deludente, ma è comunque una lettura piacevole sinceramente.
Non posso ancora dare un voto vero e proprio, poiché fino ad ora sono usciti solamene 26 capitoli, ma basandomi su di essi posso affermare che è una vera delusione. La trama è estremamente lenta e senza nessun evento significativo, dopo appena 15 capitoli faticavo già a leggerlo, inoltre i personaggi non evolvono in assoluto, è tutto molto statico. Shin-Woo, il protagonista, si può definire con una sola parola: patetico. L'unica cosa che è in grado di fare è svenire e non esagero, si è arrivati al punto che probabilmente anche l'autore se ne è reso conto ed ha fatto dire ad uno de personaggi: "ma il suo hobby è svenire?", dopo questo mi sono rifiutata di continuare a leggere. Unica cosa positiva è il disegno, pulito e facile da comprendere, soprattutto nei combattimenti.
In conclusione non ne consiglio assolutamente la lettura, ma se volete tentare armatevi di pazienza.
In conclusione non ne consiglio assolutamente la lettura, ma se volete tentare armatevi di pazienza.