Haru yo, Koi
Dove va posta la linea di demarcazione tra genere hentai, erotico ed ecchi? La domanda non è semplice e la risposta è sicuramente soggettiva. Per me Haru yo Koi è un'opera che non è né un hentai né un ecchi e va quindi messa di diritto nel genere erotico. Si tratta sicuramente di un manga per un pubblico maschile e maggiorenne e le scene di sesso non mancano: non è però un hentai perché non si esaurisce nelle scene di sesso; d'altra parte non è neppure un semplice e superficiale ecchi. Haru yo Koi tocca generi diversi quali lo slice of life, la commedia romantica, il sentimentale ed anche il genere drammatico. Lo vedo come un'evoluzione dello shonen sentimentale tipico, in cui oltre all'amore romantico viene mostrato anche l'amore carnale. Non ci si fanno scrupoli anche a mostrare i lati bui dell'amore, trattando temi come il tradimento e la fine di un rapporto.
Non è un manga stupido e più di una volta mi sono detto: peccato che l'autrice sia vincolata dal genere erotico, perché potrebbe portare avanti benissimo anche un'opera mainstream. Ho scoperto poi che Kaori Saki è anche autrice di manga non erotici: in particolare Smash, una commedia sportiva/sentimentale sul Badmington, che però devo ammettere che non mi ha colpito particolarmente, perlomeno per i volumi che ho letto. Haru yo Koi invece è piuttosto interessante. La storia narra l'educazione sentimentale del protagonista, uno studente universitario inizialmente vergine che con l'andare dei volumi (undici, l'opera è di largo respiro) si trova ad avere esperienze sentimentali/sessuali con varie donne. Il manga ha anche degli accenni yuri all'inizio, ma sono del tutto secondari, sembra una mossa commerciale più che altro. Giudicherei l'opera piuttosto realistica in molte parti (per questo parlavo di slice of life); tuttavia, trattandosi di un'opera erotica, c'è un evidente bias in quella direzione, a volte a scapito della credibilità. Nel complesso comunque è un'opera che mi ha sorpreso: mi aspettavo qualcosa di molto più leggero e superficiale, dato il genere, invece la psicologia di vari personaggi (specialmente quelli femminili) è piuttosto intrigante. Ottimi i disegni in stile shonen.
Non è un manga stupido e più di una volta mi sono detto: peccato che l'autrice sia vincolata dal genere erotico, perché potrebbe portare avanti benissimo anche un'opera mainstream. Ho scoperto poi che Kaori Saki è anche autrice di manga non erotici: in particolare Smash, una commedia sportiva/sentimentale sul Badmington, che però devo ammettere che non mi ha colpito particolarmente, perlomeno per i volumi che ho letto. Haru yo Koi invece è piuttosto interessante. La storia narra l'educazione sentimentale del protagonista, uno studente universitario inizialmente vergine che con l'andare dei volumi (undici, l'opera è di largo respiro) si trova ad avere esperienze sentimentali/sessuali con varie donne. Il manga ha anche degli accenni yuri all'inizio, ma sono del tutto secondari, sembra una mossa commerciale più che altro. Giudicherei l'opera piuttosto realistica in molte parti (per questo parlavo di slice of life); tuttavia, trattandosi di un'opera erotica, c'è un evidente bias in quella direzione, a volte a scapito della credibilità. Nel complesso comunque è un'opera che mi ha sorpreso: mi aspettavo qualcosa di molto più leggero e superficiale, dato il genere, invece la psicologia di vari personaggi (specialmente quelli femminili) è piuttosto intrigante. Ottimi i disegni in stile shonen.
Come per altri manga del genere, ho iniziato a leggere Haru yo, Koi, poiché lo reputavo un manga ecchi e diciamo che cosi in parte lo è, nel senso che a mio giudizio sarebbe più corretto definirlo un manga seinen sentimentale. Sebbene inizi con uno dei più classici manga yuri, pian piano ci accorgeremo che questa è solo una parte marginale della storia, infatti le relazioni sentimentali più o meno complesse dei diversi personaggi del manga saranno il fulcro centrale di questa storia.
La tranquilla vita universitaria di Takashi Sone viene sconvolta dall’arrivo di sua sorella minore Mafuyu e della fidanzata di lei, una bellissima e misteriosa ragazza di nome Sae. Entrambe sono state espulse dalla loro precedente scuola perché sorprese mentre amoreggiavano, di conseguenza Mafuyu è costretta dai genitori a trasferirsi dal fratello e a frequentare la scuola superiore in questa città, e nel contempo Sae decide di seguirla. Inizia cosi la convivenza dei tre giovani nel piccolo appartamento di Takashi, questo all’inizio si sente il terzo incomodo, le ragazze si comportano da coppia, non hanno problemi ad amoreggiare alla presenza del ragazzo, cosa che a lui crea non poco imbarazzo. Sopporta la cosa a denti stretti fin tanto che anch'egli inizia a frequentare una ragazza sua collega universitaria; nel frattempo il rapporto tra le ragazze inizia a raffreddarsi, Mafuyu inizia a dubitare dell’amore che prova per Sae, facendo cadere questa nello sconforto. Takashi, dispiaciuto della situazione che si è venuta a creare, cerca di dare supporto morale a Sae cercando di comportarsi con lei da fratello maggiore, anche se lei non ha mai nascosto un certo interesse verso il ragazzo, tant'è che ad un certo punto della storia comprende che per lui prova qualcosa di più della semplice amicizia.
La storia procede in questo senso, iniziano cosi a crearsi una serie di “triangoli amorosi” dove i protagonisti e controparti sono vari e molteplici, forse un po’ troppi per i mie gusti. Il difetto principale di questo manga, secondo me, è che l’autrice ha voluto allungare troppo la storia, 11 volumi sono veramente tanti per raccontarla, tra l'altro ad un certo punto il manga cambia completamente binario concentrandosi principalmente sulle avventure sessuali di Takashi, per poi chiudere il tutto con un finale a dir poco improbabile. Considerando il periodo in cui è stato pubblicato il manga, ha un discreto chara, potrei definirlo un po’ in stile manga shoujo, i personaggi femminili non hanno corpi super “hot” con seni di sproporzionata misura, anzi sono più che normali. Concludendo, è una lettura leggera che potrebbe piacere anche ad un pubblico femminile, peccato che come spesso accade abbiano voluto allungare eccessivamente il brodo, altrimenti sarebbe stato un manga più che valido, ma visto che cosi non è stato lo reputo solo sufficiente.
La tranquilla vita universitaria di Takashi Sone viene sconvolta dall’arrivo di sua sorella minore Mafuyu e della fidanzata di lei, una bellissima e misteriosa ragazza di nome Sae. Entrambe sono state espulse dalla loro precedente scuola perché sorprese mentre amoreggiavano, di conseguenza Mafuyu è costretta dai genitori a trasferirsi dal fratello e a frequentare la scuola superiore in questa città, e nel contempo Sae decide di seguirla. Inizia cosi la convivenza dei tre giovani nel piccolo appartamento di Takashi, questo all’inizio si sente il terzo incomodo, le ragazze si comportano da coppia, non hanno problemi ad amoreggiare alla presenza del ragazzo, cosa che a lui crea non poco imbarazzo. Sopporta la cosa a denti stretti fin tanto che anch'egli inizia a frequentare una ragazza sua collega universitaria; nel frattempo il rapporto tra le ragazze inizia a raffreddarsi, Mafuyu inizia a dubitare dell’amore che prova per Sae, facendo cadere questa nello sconforto. Takashi, dispiaciuto della situazione che si è venuta a creare, cerca di dare supporto morale a Sae cercando di comportarsi con lei da fratello maggiore, anche se lei non ha mai nascosto un certo interesse verso il ragazzo, tant'è che ad un certo punto della storia comprende che per lui prova qualcosa di più della semplice amicizia.
La storia procede in questo senso, iniziano cosi a crearsi una serie di “triangoli amorosi” dove i protagonisti e controparti sono vari e molteplici, forse un po’ troppi per i mie gusti. Il difetto principale di questo manga, secondo me, è che l’autrice ha voluto allungare troppo la storia, 11 volumi sono veramente tanti per raccontarla, tra l'altro ad un certo punto il manga cambia completamente binario concentrandosi principalmente sulle avventure sessuali di Takashi, per poi chiudere il tutto con un finale a dir poco improbabile. Considerando il periodo in cui è stato pubblicato il manga, ha un discreto chara, potrei definirlo un po’ in stile manga shoujo, i personaggi femminili non hanno corpi super “hot” con seni di sproporzionata misura, anzi sono più che normali. Concludendo, è una lettura leggera che potrebbe piacere anche ad un pubblico femminile, peccato che come spesso accade abbiano voluto allungare eccessivamente il brodo, altrimenti sarebbe stato un manga più che valido, ma visto che cosi non è stato lo reputo solo sufficiente.