La ragazza in riva al mare
“La ragazza in riva al mare” è un manga di due volumi scritto e disegnato da Inio Asano, noto in Italia per Solanin e Buonanotte Punpun, uscito in Giappone nel 2009/10 e arrivato da noi poco più tardi, e più volte ristampato.
Incastrarlo in un unico genere sicuramente è complesso: è sicuramente un manga per un pubblico maturo, che mi sento di sconsigliare a lettori giovani, sia per le tematiche che per la storia.
I protagonisti sono due ragazzini di 15 anni che hanno ognuno i propri demoni personali. Lei è una ragazzina all’apparenza dolce e tranquilla, ma che sotto a questo “velo” nasconde la necessità di attenzioni e di ottenerle anche arrivando a manipolare il prossimo. Lui ha una famiglia praticamente inesistente, distrutta nel profondo (poco prima dei fatti narrati) da un drammatico lutto.
Le esistenze dei due giovani si intrecciano con quelle di altre compagne e compagni di classe, che scoprono anche loro i primi amori, le difficoltà ad adeguarsi ai coetanei, il corpo che cambia e quasi sfugge di mano.
Uno dei temi principali è il sesso, abbondantemente rappresentato in ogni modo e sfumatura, che ha diversi significati: il sesso come merce di scambio per l’attenzione di un Senpai bello ma furbo e approfittatore, il sesso come arma per tenere sotto scacco qualcuno, il sesso come sfogo e scarico di sentimenti negativi come frustrazione e rabbia.
I protagonisti incentrano inizialmente tutta la loro relazione sul sesso, ma lentamente si aprono l’una all’altro e cercano di trovare in loro sentimenti più profondi e motivazioni che li portano a essere come sono.
In parallelo vanno avanti le loro vite sia scolastiche (l’ansia dell’ammissione alla scuola migliore, quella dove va l’amica, i corsi extra) che sociali (i club, la preparazione delle feste scolastiche), in un turbine di emozioni e ansie.
Un altro tema è quello del bullismo e della non-accettazione delle differenze personali e dell’ animo di ognuno di noi, e automaticamente il tema del suicidio.
La trama si snoda bene quasi fino alla fine, raggiunge picchi anche particolarmente emozionanti e toccanti, per poi schiantarsi sul finale, in una conclusione senza senso.
La mente di entrambi i protagonisti fa voli pindarici non chiari al lettore, e la conclusione lascia un senso di amaro e illogico in bocca.
Parlando del tratto, sicuramente Inio Asano ha uno stile indescrivibile e molto bello. Rende anche le scene più crude molto delicate e toccanti. I protagonisti femminili si distinguono bene fra loro, quelli maschili un po’ meno, in alcuni punti.
Tendenzialmente il tratto è veramente apprezzabile e merita una nota di merito, motivo per cui do a questo two-shot un 7 e non un 6.
In generale penso che questa fra le opere di Inio Asano sia tranquillamente trascurabile, soprattutto per chi non è un fan appassionato del terribile mix smut/erotico + depressione adolescenziale.
Inoltre il costo non è giustificabile visto che sono due piccoli volumi con una brutta sovraccopertina.
Do un 7 ma sicuramente sarebbe bello vedere un finale diverso da questo, o capire meglio cosa sia accaduto ai personaggi visto come si conclude in maniera impiastricciata la storia.
Incastrarlo in un unico genere sicuramente è complesso: è sicuramente un manga per un pubblico maturo, che mi sento di sconsigliare a lettori giovani, sia per le tematiche che per la storia.
I protagonisti sono due ragazzini di 15 anni che hanno ognuno i propri demoni personali. Lei è una ragazzina all’apparenza dolce e tranquilla, ma che sotto a questo “velo” nasconde la necessità di attenzioni e di ottenerle anche arrivando a manipolare il prossimo. Lui ha una famiglia praticamente inesistente, distrutta nel profondo (poco prima dei fatti narrati) da un drammatico lutto.
Le esistenze dei due giovani si intrecciano con quelle di altre compagne e compagni di classe, che scoprono anche loro i primi amori, le difficoltà ad adeguarsi ai coetanei, il corpo che cambia e quasi sfugge di mano.
Uno dei temi principali è il sesso, abbondantemente rappresentato in ogni modo e sfumatura, che ha diversi significati: il sesso come merce di scambio per l’attenzione di un Senpai bello ma furbo e approfittatore, il sesso come arma per tenere sotto scacco qualcuno, il sesso come sfogo e scarico di sentimenti negativi come frustrazione e rabbia.
I protagonisti incentrano inizialmente tutta la loro relazione sul sesso, ma lentamente si aprono l’una all’altro e cercano di trovare in loro sentimenti più profondi e motivazioni che li portano a essere come sono.
In parallelo vanno avanti le loro vite sia scolastiche (l’ansia dell’ammissione alla scuola migliore, quella dove va l’amica, i corsi extra) che sociali (i club, la preparazione delle feste scolastiche), in un turbine di emozioni e ansie.
Un altro tema è quello del bullismo e della non-accettazione delle differenze personali e dell’ animo di ognuno di noi, e automaticamente il tema del suicidio.
La trama si snoda bene quasi fino alla fine, raggiunge picchi anche particolarmente emozionanti e toccanti, per poi schiantarsi sul finale, in una conclusione senza senso.
La mente di entrambi i protagonisti fa voli pindarici non chiari al lettore, e la conclusione lascia un senso di amaro e illogico in bocca.
Parlando del tratto, sicuramente Inio Asano ha uno stile indescrivibile e molto bello. Rende anche le scene più crude molto delicate e toccanti. I protagonisti femminili si distinguono bene fra loro, quelli maschili un po’ meno, in alcuni punti.
Tendenzialmente il tratto è veramente apprezzabile e merita una nota di merito, motivo per cui do a questo two-shot un 7 e non un 6.
In generale penso che questa fra le opere di Inio Asano sia tranquillamente trascurabile, soprattutto per chi non è un fan appassionato del terribile mix smut/erotico + depressione adolescenziale.
Inoltre il costo non è giustificabile visto che sono due piccoli volumi con una brutta sovraccopertina.
Do un 7 ma sicuramente sarebbe bello vedere un finale diverso da questo, o capire meglio cosa sia accaduto ai personaggi visto come si conclude in maniera impiastricciata la storia.
Primo manga che leggo di Inio Asano e devo dire che pur nella sua brevità (2 volumi e 20 capitoli equamente distribuiti) presenta degli elementi di particolare interesse sullo stile rappresentativo.
Nella mia breve esperienza di lettore mai mi era capitato di leggere un manga con disegni così realistici e completi (sfondi spesso spettacolari) e una rappresentazione dei personaggi molto più simili a quelli reali che a bellezze con canoni estetici poco orientali e nipponici cui ero abituato.
Anche l'espressività e inespressività dei protagonisti e degli amici è molto realistica senza quelle esagerazioni tipiche dei manga che esaltano i momenti di stupore, meraviglia, dolore, rabbia, imbarazzo, ecc.
Se dal punto di vista grafico l'opera mi ha colpito molto favorevolmente, dal punto di vista della trama non mi ha colpito la storia in se ma il modo di esporla.
Premesso che le scene di sesso tra i due protagonisti sono molto frequenti, parecchio esplicite e molto variegate (leggendo qua e là sembra essere una sorta di marchio di fabbrica dell'autore), queste rappresentano una parte essenziale del modo di essere dei due protagonisti, Isobe e Sato, e spiegano molto del disagio e del senso di vuoto e insoddisfazione che i due provano a riempire attraverso il sesso, unica forma in cui cercano anche di essere se stessi e fuggire dal rigido sistema sociale in cui vivono.
Ovviamente il loro rapporto di interazione "sessuale" ha premesse diverse per i due.
Per Sato sembra essere più una forma di vendetta nei confronti del genere maschile per la grande delusione d'amore patita sfruttando la disponibilità di Isobe visto che si era dichiarato e lei lo aveva respinto. Sato per tutto il manga come personaggio non ne esce granché bene: personaggio in apparenza normale, capace a scuola, ingenuo ma anche meschino, arido e insoddisfatto con una espressività pari a 0, tratta Isobe come uno "sex friend" sfruttando scientemente i sentimenti di lui nei suoi confronti fino a quando, dopo essere stata allontanata dal "partner di sesso", realizza che Isobe era l'unica persona cui lei era interessata. Evoluzione tardiva e anche un po' di comodo dopo l'ennesima delusione.
Isobe, innamorato di Sato tanto da essersi dichiarato, diventa il suo "sex pet", salvo poi arrivare ad un punto di saturazione tale da decidere di respingerla e allontanarla in modo definitivo, nella vana speranza che prima o poi Sato avrebbe accettato i suoi sentimenti.
Sembra prima facile una evoluzione "positiva" del personaggio, come se avesse realizzato i limiti, l'infantilismo di Sato e la sfiducia nella sua dichiarazione di essere cambiata. In fondo si era innamorato di una ragazza che una volta conosciuta l'ha profondamente deluso al punto tale da non poterla più frequentare se non come amica. Ma anche Isobe ha i suoi bei problemini a partire dal fatto che vive isolato in casa come un otaku, per proseguire al tema irrisolto del suicidio di suo fratello cui era molto legato e che nei suoi deliri interiori l'avrebbero portato anche ad un gesto estremo. Per non scrivere del carattere molto schivo e sprezzante di Isobe nei confronti degli altri che proprio Sato dichiara molto spesso di non gradire.
I dialoghi tra i due nei momenti intimi rivelano molto delle aspettative che ciascuno riponeva nell'altro: molte da parte di Isobe e quasi nulle da parte di Sato. Sesso fine a se stesso, momenti di cura momentanea delle proprie ferite che, una volta terminato il momento, si riaprivano ancora più dolorose e il vuoto restava ancora più profondo... Isobe, pur nella sua insoddisfazione, ha avuto il coraggio di dichiarare che andare avanti così non serviva a nulla... x entrambi.
I momenti di intimità diventano le uniche occasioni in cui Isobe e Sato sembrano stabilire una connessione mentale e fisica, che li porta a condividere le loro emozioni intraprendendo al tempo stesso un percorso di iniziazione all’erotismo e al sesso, che sfocia apertamente in un ménage torbido, perverso e dai risvolti estremi.
Dialoghi molto secchi, ficcanti, trascinati con pause di riflessione, disagio o semplice incapacità di capire e ascoltare l'altro, che tuttavia stonano perché messi in bocca a due ragazzini di 15 anni.
Va bene il disagio dell'adolescenza in una società come quella giapponese così rigida e manieristica nell'insulsa illusione di applicare la stessa weltanschauung a tutto e tutti senza la valorizzazione e l'ascolto delle voci fuori dal coro, con famiglie letteralmente inesistenti e quando presenti opprimenti e omologate. Ma qui Isobe e Sato sembrano 2 trentenni delusi e bisognosi di una nuova ripartenza dopo le sofferenze esistenziali patite più che 2 ragazzi che per sottrarsi alla noia e monotonia reagirebbero in modo più plateale, ribelle e rabbioso.
Ed è così che dal punto di vista della trama il manga a mio avviso vacilla e zoppica parecchio in una visione estremamente pessimistica della vita che si risolverebbe in una fuga da ciò che ci circonda e da sé stessi in una vacuità in cui neppure la sperimentazione di pratiche di c.d. sesso anche non "convenzionale" (mi riferisco alla sodomia e coprofagia ben rappresentate nel vol 2) riescono a smuovere i personaggi dal loro "torpore" atarassico, se non al limite suscitare la reazione dei lettori.
Un po' poco per ergersi ad essere un manga d'autore significativo...
Nella mia breve esperienza di lettore mai mi era capitato di leggere un manga con disegni così realistici e completi (sfondi spesso spettacolari) e una rappresentazione dei personaggi molto più simili a quelli reali che a bellezze con canoni estetici poco orientali e nipponici cui ero abituato.
Anche l'espressività e inespressività dei protagonisti e degli amici è molto realistica senza quelle esagerazioni tipiche dei manga che esaltano i momenti di stupore, meraviglia, dolore, rabbia, imbarazzo, ecc.
Se dal punto di vista grafico l'opera mi ha colpito molto favorevolmente, dal punto di vista della trama non mi ha colpito la storia in se ma il modo di esporla.
Premesso che le scene di sesso tra i due protagonisti sono molto frequenti, parecchio esplicite e molto variegate (leggendo qua e là sembra essere una sorta di marchio di fabbrica dell'autore), queste rappresentano una parte essenziale del modo di essere dei due protagonisti, Isobe e Sato, e spiegano molto del disagio e del senso di vuoto e insoddisfazione che i due provano a riempire attraverso il sesso, unica forma in cui cercano anche di essere se stessi e fuggire dal rigido sistema sociale in cui vivono.
Ovviamente il loro rapporto di interazione "sessuale" ha premesse diverse per i due.
Per Sato sembra essere più una forma di vendetta nei confronti del genere maschile per la grande delusione d'amore patita sfruttando la disponibilità di Isobe visto che si era dichiarato e lei lo aveva respinto. Sato per tutto il manga come personaggio non ne esce granché bene: personaggio in apparenza normale, capace a scuola, ingenuo ma anche meschino, arido e insoddisfatto con una espressività pari a 0, tratta Isobe come uno "sex friend" sfruttando scientemente i sentimenti di lui nei suoi confronti fino a quando, dopo essere stata allontanata dal "partner di sesso", realizza che Isobe era l'unica persona cui lei era interessata. Evoluzione tardiva e anche un po' di comodo dopo l'ennesima delusione.
Isobe, innamorato di Sato tanto da essersi dichiarato, diventa il suo "sex pet", salvo poi arrivare ad un punto di saturazione tale da decidere di respingerla e allontanarla in modo definitivo, nella vana speranza che prima o poi Sato avrebbe accettato i suoi sentimenti.
Sembra prima facile una evoluzione "positiva" del personaggio, come se avesse realizzato i limiti, l'infantilismo di Sato e la sfiducia nella sua dichiarazione di essere cambiata. In fondo si era innamorato di una ragazza che una volta conosciuta l'ha profondamente deluso al punto tale da non poterla più frequentare se non come amica. Ma anche Isobe ha i suoi bei problemini a partire dal fatto che vive isolato in casa come un otaku, per proseguire al tema irrisolto del suicidio di suo fratello cui era molto legato e che nei suoi deliri interiori l'avrebbero portato anche ad un gesto estremo. Per non scrivere del carattere molto schivo e sprezzante di Isobe nei confronti degli altri che proprio Sato dichiara molto spesso di non gradire.
I dialoghi tra i due nei momenti intimi rivelano molto delle aspettative che ciascuno riponeva nell'altro: molte da parte di Isobe e quasi nulle da parte di Sato. Sesso fine a se stesso, momenti di cura momentanea delle proprie ferite che, una volta terminato il momento, si riaprivano ancora più dolorose e il vuoto restava ancora più profondo... Isobe, pur nella sua insoddisfazione, ha avuto il coraggio di dichiarare che andare avanti così non serviva a nulla... x entrambi.
I momenti di intimità diventano le uniche occasioni in cui Isobe e Sato sembrano stabilire una connessione mentale e fisica, che li porta a condividere le loro emozioni intraprendendo al tempo stesso un percorso di iniziazione all’erotismo e al sesso, che sfocia apertamente in un ménage torbido, perverso e dai risvolti estremi.
Dialoghi molto secchi, ficcanti, trascinati con pause di riflessione, disagio o semplice incapacità di capire e ascoltare l'altro, che tuttavia stonano perché messi in bocca a due ragazzini di 15 anni.
Va bene il disagio dell'adolescenza in una società come quella giapponese così rigida e manieristica nell'insulsa illusione di applicare la stessa weltanschauung a tutto e tutti senza la valorizzazione e l'ascolto delle voci fuori dal coro, con famiglie letteralmente inesistenti e quando presenti opprimenti e omologate. Ma qui Isobe e Sato sembrano 2 trentenni delusi e bisognosi di una nuova ripartenza dopo le sofferenze esistenziali patite più che 2 ragazzi che per sottrarsi alla noia e monotonia reagirebbero in modo più plateale, ribelle e rabbioso.
Ed è così che dal punto di vista della trama il manga a mio avviso vacilla e zoppica parecchio in una visione estremamente pessimistica della vita che si risolverebbe in una fuga da ciò che ci circonda e da sé stessi in una vacuità in cui neppure la sperimentazione di pratiche di c.d. sesso anche non "convenzionale" (mi riferisco alla sodomia e coprofagia ben rappresentate nel vol 2) riescono a smuovere i personaggi dal loro "torpore" atarassico, se non al limite suscitare la reazione dei lettori.
Un po' poco per ergersi ad essere un manga d'autore significativo...
Mi sono imbattuta in questo autore per caso. Mi avevano colpito le copertine, così simili a un quadro. E una volta letta la trama, mi ha incuriosita. Devo dire di non esser rimasta delusa.
Premesso che è la prima opera che leggo di Inio Asano.
E premesso che non è un manga per tutti. Non va letto con un occhio leggero.
Asano è un disegnatore eccellente, i corpi sono proporzionati, e rappresentati in modo realistico, le tavole sono dettagliatissime, sopratutto sugli sfondi, curati nei minimi dettagli. Alcune sembrano foto. Davvero incantevole dal punto di vista visivo.
Per quanto riguarda la trama, narra di due adolescenti che, annoiati dalla loro routine, cercano di scoprire sé stessi, il proprio corpo, attraverso il sesso. Senza coinvolgimenti sentimentali. Lei, Koume Sato, è reduce da una brutta esperienza col ragazzo che le piaceva e che non la ricambia, e chiede al suo coetaneo Kosuke Isobe di intraprendere con lei un rapporto sessuale segreto. In questo modo lei crede di potersi sfogare emotivamente da quella delusione. E lui, che ne è innamorato, accetta di essere il suo amante, anche se sa che questo non gli garantirà l'amore di Koume. Il tema principale di questo manga è appunto la scoperta di una parte profonda di sé stessi che si scopre solo nel sesso. Ed è per questo, secondo me, che le scene sono così esplicite. Devo dire che non mi hanno turbato minimamente, anzi, alla fine mi son detta che per trattare un tema del genere, il modo migliore era entrare nell'intimità dei due giovani per rendere più nitida la sensazione della scoperta all'inizio, della curiosità, del disagio, della complicità, della perversione. A mio parere viene bilanciato perfettamente l'importanza dell'unione carnale, e il coinvolgimento emotivo, I turbamenti, i dubbi che ne seguono. Un'altra tematica trattata è l'incredibile volubilità del carattere degli adolescenti nei mesi, sopratutto in Isobe. Ed è un tratto tipico di questa fascia d'età , e viene mostrato in maniera dettagliata. I personaggi sono ben caratterizzati. In due numeri non credevo di trovare chissà che racconto, invece mi ritrovo a scoprire una trama assai ricca, intensa dal punto di vista psicologico, ed emotivo.
Il punteggio 8 è per i disegni, meravigliosi e per la trama molto interessante.
Comprerò sicuramente altri manga di Inio Asano. Il suo stile di narrazione è unico.
Premesso che è la prima opera che leggo di Inio Asano.
E premesso che non è un manga per tutti. Non va letto con un occhio leggero.
Asano è un disegnatore eccellente, i corpi sono proporzionati, e rappresentati in modo realistico, le tavole sono dettagliatissime, sopratutto sugli sfondi, curati nei minimi dettagli. Alcune sembrano foto. Davvero incantevole dal punto di vista visivo.
Per quanto riguarda la trama, narra di due adolescenti che, annoiati dalla loro routine, cercano di scoprire sé stessi, il proprio corpo, attraverso il sesso. Senza coinvolgimenti sentimentali. Lei, Koume Sato, è reduce da una brutta esperienza col ragazzo che le piaceva e che non la ricambia, e chiede al suo coetaneo Kosuke Isobe di intraprendere con lei un rapporto sessuale segreto. In questo modo lei crede di potersi sfogare emotivamente da quella delusione. E lui, che ne è innamorato, accetta di essere il suo amante, anche se sa che questo non gli garantirà l'amore di Koume. Il tema principale di questo manga è appunto la scoperta di una parte profonda di sé stessi che si scopre solo nel sesso. Ed è per questo, secondo me, che le scene sono così esplicite. Devo dire che non mi hanno turbato minimamente, anzi, alla fine mi son detta che per trattare un tema del genere, il modo migliore era entrare nell'intimità dei due giovani per rendere più nitida la sensazione della scoperta all'inizio, della curiosità, del disagio, della complicità, della perversione. A mio parere viene bilanciato perfettamente l'importanza dell'unione carnale, e il coinvolgimento emotivo, I turbamenti, i dubbi che ne seguono. Un'altra tematica trattata è l'incredibile volubilità del carattere degli adolescenti nei mesi, sopratutto in Isobe. Ed è un tratto tipico di questa fascia d'età , e viene mostrato in maniera dettagliata. I personaggi sono ben caratterizzati. In due numeri non credevo di trovare chissà che racconto, invece mi ritrovo a scoprire una trama assai ricca, intensa dal punto di vista psicologico, ed emotivo.
Il punteggio 8 è per i disegni, meravigliosi e per la trama molto interessante.
Comprerò sicuramente altri manga di Inio Asano. Il suo stile di narrazione è unico.
Inio Asano ci propone una storia incentrata sul disagio giovanile, sulla difficoltà di trovare un senso alla propria esistenza ed una strada da imboccare e percorrere.
I due volumi de "La ragazza in riva al mare" non sono certo per tutti i palati e sicuramente non posso annoverarli tra quelli che ho letto più piacevolmente. Se in "Solanin" Asano si concentra sul lato più dolce ed intimistico dell'amore, qui tenta di mostrarci quello più morboso e "malato" del rapporto privo di affetto. Koume Sato e Kosuke Isobe, una ragazza ed un ragazzo che frequentano le scuole medie, decidono di iniziare una relazione basata sul sesso e priva di sentimento. Infatti, se a lui interessa lei, Koume sembra proprio non provare nemmeno una vaga simpatia nei confronti del "compagno". È stata lasciata del ragazzo, dopo essere stata usata, e si rivolge a colui che un tempo gli confidò il proprio interesse unicamente per potersi sfogare. Da qui nasce l'accordo secondo il quale Isobe diventerà il suo "giocattolo". Ha inizio così un escalation di incontri e scontri che definirà le personalità dei due nel passaggio fondamentale e delicato dell'adolescenza.
L'uso che Asano fa del sesso in questo manga è del tutto esplicito e potrebbe sembrare una sorta di fan service fine a se stesso. Io non la penso così. L'autore sembra quasi voler scrivere una storia improntata al realismo più sfacciato, senza nascondere nulla. E' palese che i due protagonisti, non solo vivano con apprensione le preoccupazioni legate alla propria giovinezza, ma siano dei completi disadattati. Isobe è un otaku, privo di amici, trascurato dai genitori, che riversa la propria esistenza nel blog che gestisce. Koume è un'arida, egoista, egocentrica ragazzina, completamente insoddisfatta della vita. All'apparenza una bravissima ragazza, cerca di porre rimedio alla propria insoddisfazione attraverso il rapporto distorto con Isobe.
La caratterizzazione dei personaggi è realizzata con molta cura. Certo, essendo solo due volumi, non ci si può aspettare che l'autore si concentri su ogni personaggio, ma, oltre ai protagonisti, sono gestiti ottimamente anche le psicologia di due compagni di Koume. Un suo amico di infanzia e la sua migliore amica.
Asano ci sbatte davanti agli occhi una piaga sociale, che in Giappone è probabilmente ancora più evidente, ed il fatto che i due vivano il sesso in un modo tanto superficiale rende ancora più straniante e macroscopica la problematica. Molti ragazzi di oggi cercano di ottenere la felicità con qualsiasi scorciatoia, ricercandola in maniera quasi compulsiva. Non è un caso che vengano insistentemente elargite al lettore le varie "scoperte" della coppia in ambito sessuale. È un modo per sottolineare il tentativo di sfuggire alla noia e alla solitudine interiore.
L'autore però non è del tutto disfattista e apre uno spiraglio nelle fasi finali in cui ci mostra comunque una maturazione dei protagonisti. È evidente che la loro storia, per quanto poco limpida, li abbia aiutati a crescere e a guardarsi dentro, ammettendo e affrontando le proprie ansie, le proprie frustrazioni.
I disegni di Asano sono meravigliosi ed il suo stile unico. E' la fisionomia dei volti a renderlo immediatamente riconoscibile, insieme alla precisione dei dettagli illustrati. Inoltre ha la capacità di rendere dinamico anche un racconto statico, incentrato sui dialoghi, attraverso un intelligente ed accurato utilizzo delle inquadrature, che strizzano prepotentemente l'occhio a quelle di una cinepresa.
L'edizione della Panini Comics è molto curata. I volumi sono dotati di sovraccoperta, la carta utilizzata è di ottima qualità e le prime pagine sono a colori. Il prezzo è però abbastanza alto e, nonostante la qualità dell'edizione ed il target dell'opera, sembra imputabile unicamente al prestigio dell'autore.
I due volumi de "La ragazza in riva al mare" non sono certo per tutti i palati e sicuramente non posso annoverarli tra quelli che ho letto più piacevolmente. Se in "Solanin" Asano si concentra sul lato più dolce ed intimistico dell'amore, qui tenta di mostrarci quello più morboso e "malato" del rapporto privo di affetto. Koume Sato e Kosuke Isobe, una ragazza ed un ragazzo che frequentano le scuole medie, decidono di iniziare una relazione basata sul sesso e priva di sentimento. Infatti, se a lui interessa lei, Koume sembra proprio non provare nemmeno una vaga simpatia nei confronti del "compagno". È stata lasciata del ragazzo, dopo essere stata usata, e si rivolge a colui che un tempo gli confidò il proprio interesse unicamente per potersi sfogare. Da qui nasce l'accordo secondo il quale Isobe diventerà il suo "giocattolo". Ha inizio così un escalation di incontri e scontri che definirà le personalità dei due nel passaggio fondamentale e delicato dell'adolescenza.
L'uso che Asano fa del sesso in questo manga è del tutto esplicito e potrebbe sembrare una sorta di fan service fine a se stesso. Io non la penso così. L'autore sembra quasi voler scrivere una storia improntata al realismo più sfacciato, senza nascondere nulla. E' palese che i due protagonisti, non solo vivano con apprensione le preoccupazioni legate alla propria giovinezza, ma siano dei completi disadattati. Isobe è un otaku, privo di amici, trascurato dai genitori, che riversa la propria esistenza nel blog che gestisce. Koume è un'arida, egoista, egocentrica ragazzina, completamente insoddisfatta della vita. All'apparenza una bravissima ragazza, cerca di porre rimedio alla propria insoddisfazione attraverso il rapporto distorto con Isobe.
La caratterizzazione dei personaggi è realizzata con molta cura. Certo, essendo solo due volumi, non ci si può aspettare che l'autore si concentri su ogni personaggio, ma, oltre ai protagonisti, sono gestiti ottimamente anche le psicologia di due compagni di Koume. Un suo amico di infanzia e la sua migliore amica.
Asano ci sbatte davanti agli occhi una piaga sociale, che in Giappone è probabilmente ancora più evidente, ed il fatto che i due vivano il sesso in un modo tanto superficiale rende ancora più straniante e macroscopica la problematica. Molti ragazzi di oggi cercano di ottenere la felicità con qualsiasi scorciatoia, ricercandola in maniera quasi compulsiva. Non è un caso che vengano insistentemente elargite al lettore le varie "scoperte" della coppia in ambito sessuale. È un modo per sottolineare il tentativo di sfuggire alla noia e alla solitudine interiore.
L'autore però non è del tutto disfattista e apre uno spiraglio nelle fasi finali in cui ci mostra comunque una maturazione dei protagonisti. È evidente che la loro storia, per quanto poco limpida, li abbia aiutati a crescere e a guardarsi dentro, ammettendo e affrontando le proprie ansie, le proprie frustrazioni.
I disegni di Asano sono meravigliosi ed il suo stile unico. E' la fisionomia dei volti a renderlo immediatamente riconoscibile, insieme alla precisione dei dettagli illustrati. Inoltre ha la capacità di rendere dinamico anche un racconto statico, incentrato sui dialoghi, attraverso un intelligente ed accurato utilizzo delle inquadrature, che strizzano prepotentemente l'occhio a quelle di una cinepresa.
L'edizione della Panini Comics è molto curata. I volumi sono dotati di sovraccoperta, la carta utilizzata è di ottima qualità e le prime pagine sono a colori. Il prezzo è però abbastanza alto e, nonostante la qualità dell'edizione ed il target dell'opera, sembra imputabile unicamente al prestigio dell'autore.
Quando ci si trova a dover recensire un manga, si corre il rischio di lasciarsi influenzare dal gusto personale. Purtroppo è inevitabile, soprattutto quando il manga in questione presenta una trama confusa e di difficile interpretazione. Questo è il caso de "La Ragazza in Riva al Mare" di Inio Asano, edita dalla Planet Manga al costo di 7,50 euro a volume. Malgrado il tratto di Asano sia fra i miei preferiti per il suo estremo realismo, non sono riuscita ad apprezzare questa sua opera, che ho trovato alquanto contorta e priva di una vera e propria trama di fondo, tanto da convincermi a valutarla con un 5.
<b>[Attezione: possibilità di spoilers]</b>
Non mi soffermerò sul disegno, in quanto Asano è noto per il suo estremo realismo che si esprime in un tratto pulito, privo di virtuosismi grafici e dalla grande attenzione per gli sfondi. Inoltre il mangaka riesce spesso a realizzare delle inquadrature da angolazioni inusuali e quasi cinematografiche, che rendono però le vicende raccontate ancora più vivide.
La trama però de "La Ragazza in Riva al Mare" è alquanto oscura. Koume è una ragazzina all'ultimo anno delle medie che si ritrova ad essere usata e scaricata dal ragazzo di cui è innamorata. Mentre con il cuore spezzato piange in riva al mare, le si avvicina un suo coetaneo, Isobe, un ragazzetto strano e dall'aria depressa. I due decidono di iniziare una relazione malgrado Koume non sia coinvolta da Isobe: è evidete che la ragazza vuole vendicarsi per il torto subito dal senpai di cui era innamorata e che l'ha scaricata. La relazione fra i due (che sono due semplici ragazzetti delle medie) si profila come una relazione basata unicamente sul sesso, che sfocia però ben presto in una serie di comportamenti quasi malsani (che giustificano però il bollino rosso sulla copertina del manga). Un accenno ad una trama più sviluppata emerge dietro l'apatia di Isobe, dedito all'aggiornamento del blog del fratello maggiore uccisosi l'anno prima dopo aver subito atti di bullismo. Purtroppo però la trama, che presenta un finale tanto aperto quanto oscuro, è povera di un qualsiasi significato che vada oltre le crude scene che vedono coinvolti due classici esempi di gioventù bruciata. Entrambi sembrano cambiare nel finale, ma la trasformazione avviene in maniera quasi repentita e inspiegabile. Il risultato è che da due ragazzini delle medie annoiati e delusi (Koume) o depressi (Isobe), si giunge a due ragazzetti del tutto cambiati nel finale, pieni di speranze e di buoni sentimenti. Quali siano state le ragioni di tale cambiamento è però poco chiaro.
Mi dispiace bollare con un 5 un manga di un autore che in genere ho apprezzato per altri suoi lavori, ma sono rimasta profondamente delusa da questa opera che vorrebbe risultare realistica ma che non riesce secondo me a spiccare pienamente il volo. Se in "Solanin" il processo di cambiamento e di trasformazione passa attraverso il dolore e si trasforma in intraprendenza e desiderio di mettersi in gioco, "La Ragazza in Riva al Mare" appare crudo in maniera quasi insensata.
In conclusione, sconsiglio questo manga a chi entra in contatto per la prima volta con i temi e lo stile di Asano (vi consiglio decisamente la lettura di "Solanin" per iniziare). E lo sconsiglio anche agli amanti dello slice of life: se cercate introspezione psicologica e maturazione dei personaggi, andate oltre questa opera, che mi ha trasmesso un senso di incompiutezza e insensatezza.
<b>[Attezione: possibilità di spoilers]</b>
Non mi soffermerò sul disegno, in quanto Asano è noto per il suo estremo realismo che si esprime in un tratto pulito, privo di virtuosismi grafici e dalla grande attenzione per gli sfondi. Inoltre il mangaka riesce spesso a realizzare delle inquadrature da angolazioni inusuali e quasi cinematografiche, che rendono però le vicende raccontate ancora più vivide.
La trama però de "La Ragazza in Riva al Mare" è alquanto oscura. Koume è una ragazzina all'ultimo anno delle medie che si ritrova ad essere usata e scaricata dal ragazzo di cui è innamorata. Mentre con il cuore spezzato piange in riva al mare, le si avvicina un suo coetaneo, Isobe, un ragazzetto strano e dall'aria depressa. I due decidono di iniziare una relazione malgrado Koume non sia coinvolta da Isobe: è evidete che la ragazza vuole vendicarsi per il torto subito dal senpai di cui era innamorata e che l'ha scaricata. La relazione fra i due (che sono due semplici ragazzetti delle medie) si profila come una relazione basata unicamente sul sesso, che sfocia però ben presto in una serie di comportamenti quasi malsani (che giustificano però il bollino rosso sulla copertina del manga). Un accenno ad una trama più sviluppata emerge dietro l'apatia di Isobe, dedito all'aggiornamento del blog del fratello maggiore uccisosi l'anno prima dopo aver subito atti di bullismo. Purtroppo però la trama, che presenta un finale tanto aperto quanto oscuro, è povera di un qualsiasi significato che vada oltre le crude scene che vedono coinvolti due classici esempi di gioventù bruciata. Entrambi sembrano cambiare nel finale, ma la trasformazione avviene in maniera quasi repentita e inspiegabile. Il risultato è che da due ragazzini delle medie annoiati e delusi (Koume) o depressi (Isobe), si giunge a due ragazzetti del tutto cambiati nel finale, pieni di speranze e di buoni sentimenti. Quali siano state le ragioni di tale cambiamento è però poco chiaro.
Mi dispiace bollare con un 5 un manga di un autore che in genere ho apprezzato per altri suoi lavori, ma sono rimasta profondamente delusa da questa opera che vorrebbe risultare realistica ma che non riesce secondo me a spiccare pienamente il volo. Se in "Solanin" il processo di cambiamento e di trasformazione passa attraverso il dolore e si trasforma in intraprendenza e desiderio di mettersi in gioco, "La Ragazza in Riva al Mare" appare crudo in maniera quasi insensata.
In conclusione, sconsiglio questo manga a chi entra in contatto per la prima volta con i temi e lo stile di Asano (vi consiglio decisamente la lettura di "Solanin" per iniziare). E lo sconsiglio anche agli amanti dello slice of life: se cercate introspezione psicologica e maturazione dei personaggi, andate oltre questa opera, che mi ha trasmesso un senso di incompiutezza e insensatezza.
Attenzione: possibili spoiler.
Analisi psicologica o perversione? Questo il quesito che il lettore di "La ragazza in riva al mare" deve essersi posto almeno una volta; domanda lecita, certo, ma dalla risposta non immediata. È noto, anche ai lettori non troppo assidui di questo autore, che Asano nelle proprie opere mette tutto se stesso, che si svuota del magma di emozioni, spesso estreme e contrastanti, che prova nel profondo e che le riversa nelle tavole tutte d'un getto; possono capitare i casi, come in "Solanin", in cui all'ormai solita massiccia vena malinconica ne venga affiancata una tenera e dolce, ma può anche capitare che l'animo del mangaka vomiti in faccia al lettore i peggiori vizi e difetti dell'umana specie, quali lussuria, avarizia, omicidio e così via. "La ragazza in riva al mare" è uno di questi titoli, un'opera che si prefigge di scavare nell'animo di due adolescenti, due studenti delle medie all'apparenza normali, ma in realtà tormentati ciascuno dai propri problemi e da un passato mesto.
Sato Koume è una ragazza modello: brava a scuola, circondata da amiche e gentile con tutti. Purtroppo però la sua vita sentimentale va a rotoli, a causa di un ragazzo più grande che approfitta della sua apparente ingenuità per trattarla alla stregua di un giocattolo, per non dire di un oggetto sessuale. Così la ragazza si sfoga con l'amico Isobe Kosuke, conosciuto nella fanciullezza e da tempo innamorato di lei; il ragazzo non ha peli sulla lingua e nonostante la sua forte attrazione nei confronti di lei, non esita a essere duro e diretto verso l'amica, anche nelle situazioni più delicate, come quella in cui Koume si trova all'inizio della narrazione. I due alla fine finiscono spesso per avere dei rapporti sessuali, uno sfogo fisico, oltre che psicologico, da parte di Koume e tutt'altro che un dispiacere per Kosuke, visti i sentimenti per la ragazza, facendo sì che tra i due si formi una sorta di "amicizia con interessi". Chi è quindi la ragazza in riva al mare? Una misteriosa studentessa delle superiori che i due vedono nelle foto presenti nella memoria di una macchina fotografica ritrovata proprio sulla spiaggia della cittadina in cui i protagonisti vivono, e che, col passare dei capitoli, diventerà una vera ossessione per Kosuke. Tra litigi e pacificazioni, periodi di intensa frequentazione e mesi interi passati senza vedersi, il rapporto tra i due si logora sempre più; il ragazzo, costantemente tormentato dalla figura del fratello, morto dopo essere diventato una sorta di hikikomori - persona che smette di uscire di casa, sviluppando una vera e propria fobia degli ambienti aperti -, progetta prima una vendetta verso le persone che, a scuola, hanno trattato male Koume, poi minacciando a più riprese il suicidio, mentre la protagonista, abbandonata prima dal ragazzo che le piaceva, poi dalle amiche e infine da Kosuke, cade in depressione. In questi capitoli affiora tutto il lato tormentato e depresso dell'autore, chiaramente coinvolto in prima persona dalle vicende narrate e partecipe, prima ancora del lettore, dei sentimenti che inondano le pagine del fumetto; la ragazza in riva al mare è ciò a cui aggrapparsi per uscire da questa spirale, un qualcosa in cui credere, un obbiettivo da preporsi di raggiungere a qualsiasi costo e sfruttare per andare avanti.
Quanto al lato tecnico, il tratto è quello di un Asano ormai maturo, le linee sono pulite, i visi dolci e estremamente espressivi, gli sfondi iperrealistici e quasi palpabili; insomma un ottimo lavoro, come sempre. Ma d'altronde il disegno non è tutto in un manga e a fronte di un lato tecnico ottimo, l'opera diventa in parte carente sotto un paio di punti. In primo luogo ho trovato lo sviluppo un po' troppo concentrato nei soli due volumetti dell'opera che, se da un lato non intacca il lavoro svolto alla caratterizzazione dei personaggi, dall'altro non permette una vera e propria continuità temporale. Infine la mancanza, o meglio, la non evidenza di un messaggio che funga da basa per l'intera opera; è come se, giunti alla fine di un viaggio bellissimo, non ci si ricordi più il motivo della partenza; il viaggio in sé risulta piacevole, ma manca di un motivo... un vero peccato insomma. Il mio voto per l'opera si piazza tra il sette e l'otto, ma voglio essere generoso, principalmente per difendere l'autore dalle accuse di essere soltanto un pervertito, rivolte da chi, evidentemente, del suo modo di vivere e fare fumetti ha capito ben poco.
Analisi psicologica o perversione? Questo il quesito che il lettore di "La ragazza in riva al mare" deve essersi posto almeno una volta; domanda lecita, certo, ma dalla risposta non immediata. È noto, anche ai lettori non troppo assidui di questo autore, che Asano nelle proprie opere mette tutto se stesso, che si svuota del magma di emozioni, spesso estreme e contrastanti, che prova nel profondo e che le riversa nelle tavole tutte d'un getto; possono capitare i casi, come in "Solanin", in cui all'ormai solita massiccia vena malinconica ne venga affiancata una tenera e dolce, ma può anche capitare che l'animo del mangaka vomiti in faccia al lettore i peggiori vizi e difetti dell'umana specie, quali lussuria, avarizia, omicidio e così via. "La ragazza in riva al mare" è uno di questi titoli, un'opera che si prefigge di scavare nell'animo di due adolescenti, due studenti delle medie all'apparenza normali, ma in realtà tormentati ciascuno dai propri problemi e da un passato mesto.
Sato Koume è una ragazza modello: brava a scuola, circondata da amiche e gentile con tutti. Purtroppo però la sua vita sentimentale va a rotoli, a causa di un ragazzo più grande che approfitta della sua apparente ingenuità per trattarla alla stregua di un giocattolo, per non dire di un oggetto sessuale. Così la ragazza si sfoga con l'amico Isobe Kosuke, conosciuto nella fanciullezza e da tempo innamorato di lei; il ragazzo non ha peli sulla lingua e nonostante la sua forte attrazione nei confronti di lei, non esita a essere duro e diretto verso l'amica, anche nelle situazioni più delicate, come quella in cui Koume si trova all'inizio della narrazione. I due alla fine finiscono spesso per avere dei rapporti sessuali, uno sfogo fisico, oltre che psicologico, da parte di Koume e tutt'altro che un dispiacere per Kosuke, visti i sentimenti per la ragazza, facendo sì che tra i due si formi una sorta di "amicizia con interessi". Chi è quindi la ragazza in riva al mare? Una misteriosa studentessa delle superiori che i due vedono nelle foto presenti nella memoria di una macchina fotografica ritrovata proprio sulla spiaggia della cittadina in cui i protagonisti vivono, e che, col passare dei capitoli, diventerà una vera ossessione per Kosuke. Tra litigi e pacificazioni, periodi di intensa frequentazione e mesi interi passati senza vedersi, il rapporto tra i due si logora sempre più; il ragazzo, costantemente tormentato dalla figura del fratello, morto dopo essere diventato una sorta di hikikomori - persona che smette di uscire di casa, sviluppando una vera e propria fobia degli ambienti aperti -, progetta prima una vendetta verso le persone che, a scuola, hanno trattato male Koume, poi minacciando a più riprese il suicidio, mentre la protagonista, abbandonata prima dal ragazzo che le piaceva, poi dalle amiche e infine da Kosuke, cade in depressione. In questi capitoli affiora tutto il lato tormentato e depresso dell'autore, chiaramente coinvolto in prima persona dalle vicende narrate e partecipe, prima ancora del lettore, dei sentimenti che inondano le pagine del fumetto; la ragazza in riva al mare è ciò a cui aggrapparsi per uscire da questa spirale, un qualcosa in cui credere, un obbiettivo da preporsi di raggiungere a qualsiasi costo e sfruttare per andare avanti.
Quanto al lato tecnico, il tratto è quello di un Asano ormai maturo, le linee sono pulite, i visi dolci e estremamente espressivi, gli sfondi iperrealistici e quasi palpabili; insomma un ottimo lavoro, come sempre. Ma d'altronde il disegno non è tutto in un manga e a fronte di un lato tecnico ottimo, l'opera diventa in parte carente sotto un paio di punti. In primo luogo ho trovato lo sviluppo un po' troppo concentrato nei soli due volumetti dell'opera che, se da un lato non intacca il lavoro svolto alla caratterizzazione dei personaggi, dall'altro non permette una vera e propria continuità temporale. Infine la mancanza, o meglio, la non evidenza di un messaggio che funga da basa per l'intera opera; è come se, giunti alla fine di un viaggio bellissimo, non ci si ricordi più il motivo della partenza; il viaggio in sé risulta piacevole, ma manca di un motivo... un vero peccato insomma. Il mio voto per l'opera si piazza tra il sette e l'otto, ma voglio essere generoso, principalmente per difendere l'autore dalle accuse di essere soltanto un pervertito, rivolte da chi, evidentemente, del suo modo di vivere e fare fumetti ha capito ben poco.
Come sempre, quando si parla di un'opera di Inio Asano, si deve cercare di non cedere alle sensazioni, ai giudizi nati all'istante, appena letta la pagina. Ci si deve ragionare un po', rileggere forse diverse volte i volumi o i singoli capitoli. Ci si deve chiedere: possibile che io stia davvero leggendo una cosa così? E la risposta non può che essere: ebbene si.
Tolgo subito via l'impiccio di descrivere l'edizione: bellissima, sia le copertine ruvide che la carta, peccato il prezzo 7,90 a volume.
Kosuke Isobe è un ragazzino piuttosto complicato, sempre chiuso in casa nella camera che condivideva con il fratello morto, gestendo il blog che prima gli apparteneva.
Koume Sato è una ragazzina piuttosto sciocca che per vuote ragioni decide di intraprendere una relazione con il sopracitato Isobe. Una relazione che è solamente fisica, ogni tanto qualche discorsuccio filosofeggiante (tanto per dire un termine). Una relazione la cui fisicità è completamente rappresentata dall'autore. Tutti gli atti sessuali vengono completamente resi. Questi due corpicini immaturi e legnosi che si attorcigliano e apaticamente decidono di trascorrere così il tempo, tanto tempo. Ebbene qui succede la più grossa pecca dell'opera. Il primo volume è talmente gonfio di scene "erotiche" da annoiare e voler buttare il volume dal primo ponte che si attraversa. Il secondo è un po' più sobrio... ma andiamo per ordine.
Il fulcro degli avvenimenti "violenti" avviene all'interno del primo volume dove è evidente come Asano si sia destreggiato in un'opera che aveva proprio voglia di creare, dove tutte le idee venutegli in mente si dimostrano e si sviluppano. Ed anche il primo volume, così pieno di volontà, è il peggiore dei due. Qui Asano porta all'estremo la sua voglia di provocazione, la sua finta conoscenza dell'essere umano, il suo "non avere peli sulla lingua". La trasparenza delle scene di sesso non arriva neppure più a disturbare il lettore, forse quello che per la prima volta si affaccia all'universo di Asano ma un lettore abituale, che ha seguito la crescita e l'arrestarsi della maturità di Asano non può che pensare come questi sia un autore già bello che andato, finito, la cui creatività ed originalità sono andati da tempo e si aggrappa a scelte ed immagini ormai prive di qualsiasi emozione.
Il colpo di scena con il quale si conclude il primo volume viene velocemente sviluppato e dimenticato nel secondo. Questo secondo volume, infatti, tende ad essere molto più mentale che fisico, infatti se non in un'unica occasione non si avranno più scene infinite di infinite posizioni. Se nel primo volume Isobe era totalmente succube della perversa malvagità di Koume, nel secondo il fianciullo si riscatta ed inizia a pensare con i propri istinti. Proprio quando i personaggi iniziano a diventare persone normali l'opera si ferma, fiorisce e ti dice che passato il momento negativo, confuso, tempestoso, facendo mente locale e pensandoci molto a lungo, le cose si sistemano e prendono una piega piacevole che sa tanto di futuro sperato e lucente.
Qui c'è stata un po' una sorpresa da parte di Asano. Sinceramente non mi aspettavo un finale del genere, non dopo l'aria torpida e puzzolente in cui m'aveva abituata per tutto il tempo. Ma subito dopo lo stupore c'è stata la solita delusione. Tanto fervore per nulla. Il secondo volume è sì più calmo, rilassato ma è come se fosse stato buttato lì, povero dell'audacia e della spavalderia del primo. Ma forse anche questa è una delle solite metafore di Asano (non dirò mai Asaniane, non esiste) cercare di dare tempi e ritmi come fosse una melodia classica. Forse è questa parte così poco personale (ebbene la personalità di Asano la conoscono tutti ormai e si sa di cosa sto parlando) che salva in parte l'opera dall'affogare dal sopracitato lancio dal ponte, e non la rende completamente una sciocchezza.
Il disegno riesce molto bene a rappresentare la poesia e la malinconia che Asano non riesce ad esprimere con la storia. E' sempre e solo stato un disegnatore. L'acidità dei corpi dei due è magistralmente rappresentata, sopratutto Koume, acerba davvero, priva delle forme della maturità, tinta di quella perversione tutta giapponese per i corpi delle bambine. Gli scenari come sempre sono bellissimi... almeno quelli.
Così, per tirare le somme, dopo tanto ragionare e rileggere, trovo davvero di poter capire quanto possa essere scarso un autore leggendo un'opera come questa. Non solo ho letto la fine dei fantastici giorni della pubertà di Koume e Isobe ma ho letto anche la fine dell'universo di Asano e per fortuna non della sua matita. Ma questo, alla fine, diviene un particolare davvero insignificante.
Tolgo subito via l'impiccio di descrivere l'edizione: bellissima, sia le copertine ruvide che la carta, peccato il prezzo 7,90 a volume.
Kosuke Isobe è un ragazzino piuttosto complicato, sempre chiuso in casa nella camera che condivideva con il fratello morto, gestendo il blog che prima gli apparteneva.
Koume Sato è una ragazzina piuttosto sciocca che per vuote ragioni decide di intraprendere una relazione con il sopracitato Isobe. Una relazione che è solamente fisica, ogni tanto qualche discorsuccio filosofeggiante (tanto per dire un termine). Una relazione la cui fisicità è completamente rappresentata dall'autore. Tutti gli atti sessuali vengono completamente resi. Questi due corpicini immaturi e legnosi che si attorcigliano e apaticamente decidono di trascorrere così il tempo, tanto tempo. Ebbene qui succede la più grossa pecca dell'opera. Il primo volume è talmente gonfio di scene "erotiche" da annoiare e voler buttare il volume dal primo ponte che si attraversa. Il secondo è un po' più sobrio... ma andiamo per ordine.
Il fulcro degli avvenimenti "violenti" avviene all'interno del primo volume dove è evidente come Asano si sia destreggiato in un'opera che aveva proprio voglia di creare, dove tutte le idee venutegli in mente si dimostrano e si sviluppano. Ed anche il primo volume, così pieno di volontà, è il peggiore dei due. Qui Asano porta all'estremo la sua voglia di provocazione, la sua finta conoscenza dell'essere umano, il suo "non avere peli sulla lingua". La trasparenza delle scene di sesso non arriva neppure più a disturbare il lettore, forse quello che per la prima volta si affaccia all'universo di Asano ma un lettore abituale, che ha seguito la crescita e l'arrestarsi della maturità di Asano non può che pensare come questi sia un autore già bello che andato, finito, la cui creatività ed originalità sono andati da tempo e si aggrappa a scelte ed immagini ormai prive di qualsiasi emozione.
Il colpo di scena con il quale si conclude il primo volume viene velocemente sviluppato e dimenticato nel secondo. Questo secondo volume, infatti, tende ad essere molto più mentale che fisico, infatti se non in un'unica occasione non si avranno più scene infinite di infinite posizioni. Se nel primo volume Isobe era totalmente succube della perversa malvagità di Koume, nel secondo il fianciullo si riscatta ed inizia a pensare con i propri istinti. Proprio quando i personaggi iniziano a diventare persone normali l'opera si ferma, fiorisce e ti dice che passato il momento negativo, confuso, tempestoso, facendo mente locale e pensandoci molto a lungo, le cose si sistemano e prendono una piega piacevole che sa tanto di futuro sperato e lucente.
Qui c'è stata un po' una sorpresa da parte di Asano. Sinceramente non mi aspettavo un finale del genere, non dopo l'aria torpida e puzzolente in cui m'aveva abituata per tutto il tempo. Ma subito dopo lo stupore c'è stata la solita delusione. Tanto fervore per nulla. Il secondo volume è sì più calmo, rilassato ma è come se fosse stato buttato lì, povero dell'audacia e della spavalderia del primo. Ma forse anche questa è una delle solite metafore di Asano (non dirò mai Asaniane, non esiste) cercare di dare tempi e ritmi come fosse una melodia classica. Forse è questa parte così poco personale (ebbene la personalità di Asano la conoscono tutti ormai e si sa di cosa sto parlando) che salva in parte l'opera dall'affogare dal sopracitato lancio dal ponte, e non la rende completamente una sciocchezza.
Il disegno riesce molto bene a rappresentare la poesia e la malinconia che Asano non riesce ad esprimere con la storia. E' sempre e solo stato un disegnatore. L'acidità dei corpi dei due è magistralmente rappresentata, sopratutto Koume, acerba davvero, priva delle forme della maturità, tinta di quella perversione tutta giapponese per i corpi delle bambine. Gli scenari come sempre sono bellissimi... almeno quelli.
Così, per tirare le somme, dopo tanto ragionare e rileggere, trovo davvero di poter capire quanto possa essere scarso un autore leggendo un'opera come questa. Non solo ho letto la fine dei fantastici giorni della pubertà di Koume e Isobe ma ho letto anche la fine dell'universo di Asano e per fortuna non della sua matita. Ma questo, alla fine, diviene un particolare davvero insignificante.
"Umibe no onna no ko" è un'opera che riesce, per tematiche e psicologia a intrattenere e fornire un'insolita visione dell'adolescenza in maniera matura e non scontata.
E' composto da due volumi, i quali seguono principalmente la vita di Koume e Isobe, due giovani ragazzi delle medie dal legame confuso, immerso nei dubbi esistenziali ai quali non vogliono, forse per noia o sfiducia, trovare alcuna risposta.
Il nichilismo è l'ossigeno di quasi la totalità del manga e Asano si diverte a intersecare le varie storie. La sua mano è piacevolmente presente e ciò si nota soprattutto nella distinta caratterizzazione dei personaggi.
Un dramma segna marcatamente il ragazzo di nome Isobe: è il suicidio del fratello maggiore, un otaku probabilmente spinto all'estrema soluzione dai frequenti atti di bullismo .L'evento causa una violenta trasformazione nel suo carattere , manifestando segni di introversione assoluta e disagio e arrivando addirittura a voler impersonare virtualmente la figura del suo caro scomparso, ormai un'allucinazione visiva che lo perseguita nei ricorrenti incubi.
Koume è la ragazzina dall'aspetto innocente, ma nasconde un carattere egoista, con atteggiamenti sadici e da calcolatrice opportunista; intenzioni che non manifesta con le espressioni, e che la rendono ermetica.
Lei è innamorata del senpai Misaki, un frivolo donnaiolo belloccio, che incarna dettagliatamente quanto di più marcio c'è nella società attuale. La giovane inizialmente si avvale di Isobe come un semplice oggetto per togliersi la frustrazione delle delusioni amorose manifestando crudele apatia nei suoi confronti, comportamento che spesso è manifestazione di insicurezza e carenza d'affetto. Le false amiche dai falsi sorrisi non possono darle alcuna certezza, e l'unica valvola di sfogo è proprio ripercorrere quella strada buia con Isobe.
Il sesso, quello che dovrebbe esser un'unione piacevole dei corpi, si rivela solo uno scambio di paure , assenza di godimento spirituale, e supremazia della noia esistenziale che riesce a permeare, pure in quel momento, nelle carni fragili ed immature dei protagonisti.
A causa delle frequentissime scene erotiche, a volte discretamente perverse, taluni potranno trovare la lettura pesante, stomachevole e demotivante, ma sarebbe opportuno non soffermarsi più di tanto su esse, perché non sono il fulcro, ma rappresentano dei passaggi indelebili che, per quanto privi di un riscontro sentimentale, rafforzano il vincolo che li avvolge.
L'artista dipinge un'ambientazione marittima quotidiana dai toni rilassati e malinconici, in pieno contrasto con la vita nelle mura, colma di inadeguatezza, ruoli genitoriali inutili e una pressante sensazione di degrado.
Non pare esserci una felicità durevole nel corso della storia, e il rapporto tra i protagonisti non ha nulla di emotivo se non in pochi attimi.
Come si può quindi uscire da questa staticità nauseante?
Tutto pare farsi sempre più torbido e morboso, ma si riesce a percepire come Koume si stia lentamente affezionando al protagonista.
Abituata a vivere nel disgustoso e frivolo conformismo imposto dal vivere comune, si accorge troppo tardi di esserne seriamente innamorata.
Non è una figura estremamente malvagia, anzi alla fine può far quasi compassione. L'immaturità l'ha portata a vedere l'amore in maniera sbagliata, perché condizionata dagli orrendi modelli presi come riferimento e la sua superficialità ha fatto soffrire parecchio gli altri.
La Ragazza in Riva al Mare, che è il titolo del manga, prende il nome da una bella ragazza fotografata sulla riva, che pur essendo una comparsa, avrà una sorta di funzione salvifica per il protagonista. Kosuke infatti grazie a lei si fisserà degli obiettivi e sarà motivato a cambiare intensamente.
Tale visione si può dire che sia la più immediata. A causa dell'elevato prezzo ho voluto gustarmelo in ogni minimo particolare, dilungando l'istante che occorre per guardare le tavole in interminabili minuti e assaporando pienamente la componente grafica.
Non riesco a togliermi dalla testa l'idea che in realtà sia Koume a rappresentare il titolo. Per me è lei la vera "Ragazza in Riva al Mare" e ciò che mi dà la conferma sono le splendide ultime tavole che ti colpiscono dritto nell'anima.
I desideri della ragazza si infrangono in un finale maturo, coerente e realistico, dove il personaggio più profondo della storia riesce a riscattarsi, rientrare nella società elevandosi dalla mediocrità fuoriuscendo dall'abisso in cui si era immerso.
La crescita, non solo fisica, ma anche mentale pone nuovi obiettivi. Questa maturazione sociale è un'importante svolta ed è un modo che ha il ragazzo per essere finalmente fautore del proprio destino, per quanto dolorosa sia la scelta. L'amore non corrisposto che lo stava inesorabilmente portando verso l'autodistruzione viene sradicato brutalmente , e Koume, straziata dal dolore non ha più potere di manipolarlo.
Alla fine, visibilmente cambiata, è ancora insoddisfatta e sta cercando qualcosa. L'enorme ferita interiore pare essersi ricucita, e uno spiraglio di luce finalmente la avvolge e le indica la strada, che ,lasciando molta libertà interpretativa al lettore, sfocia nel mare.
Un Asano insolitamente luminoso, ci consegna due pregevoli volumi, consigliati a chi vuole leggere qualcosa di diverso, con cupi ma realistici risvolti psicologici e atmosfere decadenti.
E' composto da due volumi, i quali seguono principalmente la vita di Koume e Isobe, due giovani ragazzi delle medie dal legame confuso, immerso nei dubbi esistenziali ai quali non vogliono, forse per noia o sfiducia, trovare alcuna risposta.
Il nichilismo è l'ossigeno di quasi la totalità del manga e Asano si diverte a intersecare le varie storie. La sua mano è piacevolmente presente e ciò si nota soprattutto nella distinta caratterizzazione dei personaggi.
Un dramma segna marcatamente il ragazzo di nome Isobe: è il suicidio del fratello maggiore, un otaku probabilmente spinto all'estrema soluzione dai frequenti atti di bullismo .L'evento causa una violenta trasformazione nel suo carattere , manifestando segni di introversione assoluta e disagio e arrivando addirittura a voler impersonare virtualmente la figura del suo caro scomparso, ormai un'allucinazione visiva che lo perseguita nei ricorrenti incubi.
Koume è la ragazzina dall'aspetto innocente, ma nasconde un carattere egoista, con atteggiamenti sadici e da calcolatrice opportunista; intenzioni che non manifesta con le espressioni, e che la rendono ermetica.
Lei è innamorata del senpai Misaki, un frivolo donnaiolo belloccio, che incarna dettagliatamente quanto di più marcio c'è nella società attuale. La giovane inizialmente si avvale di Isobe come un semplice oggetto per togliersi la frustrazione delle delusioni amorose manifestando crudele apatia nei suoi confronti, comportamento che spesso è manifestazione di insicurezza e carenza d'affetto. Le false amiche dai falsi sorrisi non possono darle alcuna certezza, e l'unica valvola di sfogo è proprio ripercorrere quella strada buia con Isobe.
Il sesso, quello che dovrebbe esser un'unione piacevole dei corpi, si rivela solo uno scambio di paure , assenza di godimento spirituale, e supremazia della noia esistenziale che riesce a permeare, pure in quel momento, nelle carni fragili ed immature dei protagonisti.
A causa delle frequentissime scene erotiche, a volte discretamente perverse, taluni potranno trovare la lettura pesante, stomachevole e demotivante, ma sarebbe opportuno non soffermarsi più di tanto su esse, perché non sono il fulcro, ma rappresentano dei passaggi indelebili che, per quanto privi di un riscontro sentimentale, rafforzano il vincolo che li avvolge.
L'artista dipinge un'ambientazione marittima quotidiana dai toni rilassati e malinconici, in pieno contrasto con la vita nelle mura, colma di inadeguatezza, ruoli genitoriali inutili e una pressante sensazione di degrado.
Non pare esserci una felicità durevole nel corso della storia, e il rapporto tra i protagonisti non ha nulla di emotivo se non in pochi attimi.
Come si può quindi uscire da questa staticità nauseante?
Tutto pare farsi sempre più torbido e morboso, ma si riesce a percepire come Koume si stia lentamente affezionando al protagonista.
Abituata a vivere nel disgustoso e frivolo conformismo imposto dal vivere comune, si accorge troppo tardi di esserne seriamente innamorata.
Non è una figura estremamente malvagia, anzi alla fine può far quasi compassione. L'immaturità l'ha portata a vedere l'amore in maniera sbagliata, perché condizionata dagli orrendi modelli presi come riferimento e la sua superficialità ha fatto soffrire parecchio gli altri.
La Ragazza in Riva al Mare, che è il titolo del manga, prende il nome da una bella ragazza fotografata sulla riva, che pur essendo una comparsa, avrà una sorta di funzione salvifica per il protagonista. Kosuke infatti grazie a lei si fisserà degli obiettivi e sarà motivato a cambiare intensamente.
Tale visione si può dire che sia la più immediata. A causa dell'elevato prezzo ho voluto gustarmelo in ogni minimo particolare, dilungando l'istante che occorre per guardare le tavole in interminabili minuti e assaporando pienamente la componente grafica.
Non riesco a togliermi dalla testa l'idea che in realtà sia Koume a rappresentare il titolo. Per me è lei la vera "Ragazza in Riva al Mare" e ciò che mi dà la conferma sono le splendide ultime tavole che ti colpiscono dritto nell'anima.
I desideri della ragazza si infrangono in un finale maturo, coerente e realistico, dove il personaggio più profondo della storia riesce a riscattarsi, rientrare nella società elevandosi dalla mediocrità fuoriuscendo dall'abisso in cui si era immerso.
La crescita, non solo fisica, ma anche mentale pone nuovi obiettivi. Questa maturazione sociale è un'importante svolta ed è un modo che ha il ragazzo per essere finalmente fautore del proprio destino, per quanto dolorosa sia la scelta. L'amore non corrisposto che lo stava inesorabilmente portando verso l'autodistruzione viene sradicato brutalmente , e Koume, straziata dal dolore non ha più potere di manipolarlo.
Alla fine, visibilmente cambiata, è ancora insoddisfatta e sta cercando qualcosa. L'enorme ferita interiore pare essersi ricucita, e uno spiraglio di luce finalmente la avvolge e le indica la strada, che ,lasciando molta libertà interpretativa al lettore, sfocia nel mare.
Un Asano insolitamente luminoso, ci consegna due pregevoli volumi, consigliati a chi vuole leggere qualcosa di diverso, con cupi ma realistici risvolti psicologici e atmosfere decadenti.
Oramai ho letto praticamente tutto di Asano, di conseguenza "La ragazza in riva al mare" non mi ha destabilizzato più di tanto. Conosco le turbe di Asano ed il sesso è palesemente qualcosa a cui egli pensa in modo forse ossessivo.
La trama ruota attorno ad una sorta di ménage à trois adolescenziale che coinvolge tre studenti (2 maschi ed una femmina) delle medie di 14-15 anni - per quanto mi è dato d'intendere - tra cui spicca a livello psicologico Kosuke. Costui è un ragazzino dal trascorso difficile, solo al mondo e tendente all'isolamento sociale. Era innamorato di Koume, che, omologandosi nel tempo, si distacca da ciò che aveva impressionato Kosuke divendando una delle tante, con tutti i difetti che la massificazione puberale provoca. Ha anch'essa una serie di problemi, ma di entità ridicola, quali il ragazzo più grande interessato unicamente al suo corpo, la cerchia di amici e via proseguendo. Questa differenza di mentalità non permette una relazione stabile, anche se non è chiaro chi dei due effettivamente non la voglia: Kosuke perché Koume è cambiata in peggio, Koume perché Kosuke non è il tipo di ragazzo "figo" che lei ricerca assiduamente.
A questo punto Asano decide di dare il meglio di sé con una serie di scene sessuali dalla durata di anche 4-5 pagine che probabilmente dipingono realisticamente la generazione moderna, ma che sono lì solo per soddisfare le turbe asaniane e/o per scioccare il lettore. Alla fine del primo volume il terzo personaggio - minore -, un amico d'infanzia della ragazza che si percepisce come una sorta di protettore della stessa, litiga per l'appunto con Isobe facendo ambedue terminare le pagine con una scena forte dai risvolti potenzialmente importanti. In realtà tutto ciò viene quasi dimenticato nel secondo volume, tanto che l'amico d'infanzia viene riposto. Si continua, perciò, con il filo narrativo principale fino a che il deus ex machina, ossia "la ragazza in riva al mare" (un non-personaggio quasi comparsa che però si assurge a salvatrice dell'anima di Kosuke e che lo trascina via dalle scene), taglia per l'appunto questo spago portando nello sconforto Koume, oramai stabilizzatasi nei suoi sentimenti nei confronti di quello che attualmente potrebbe essere definito come "scopamico". Il finale vede la rappresentazione del futuro di questi personaggi - tranne Kosuke che, come detto, è stato aspirato via - ed una scena finalissima a me non chiara, anche se paiono tutti felici e contenti, beati loro.
Che dire, quindi? La trama è scarna e si basa su sostanzialmente nulla. Sarò io che non sopporto le vicende amorose di ragazzine immature ed encefalo-carenti, ma l'unica cosa che ho apprezzato è stata la figura di Isobe, la storia del fratello, del padre, della sua famiglia in generale e l'avventura della sua rivincita verso la società. Tutto il resto, cioè la torma di adolescenti estrogenizzate, il sesso posto lì giusto perché piace ad Asano oppure perché a suo parere può provocare reazioni emotive (spero sia l'unica causa della scena di coprofagia), tutto il resto è obliabile. In particolare relativamente al sesso c'è da solcare le differenze con Punpun: in quest'ultimo, infatti, le scene erotiche non mancano, ma sono lì in funzione (o almeno così pare) di una crescita interiore ed anche sessuale del protagonista chiaramente dinamica; qui, invece, essendo un manga di meri due volumi e sostanzialmente statico, appare tutto sconveniente o perlopiù eccessivo.
La trama ruota attorno ad una sorta di ménage à trois adolescenziale che coinvolge tre studenti (2 maschi ed una femmina) delle medie di 14-15 anni - per quanto mi è dato d'intendere - tra cui spicca a livello psicologico Kosuke. Costui è un ragazzino dal trascorso difficile, solo al mondo e tendente all'isolamento sociale. Era innamorato di Koume, che, omologandosi nel tempo, si distacca da ciò che aveva impressionato Kosuke divendando una delle tante, con tutti i difetti che la massificazione puberale provoca. Ha anch'essa una serie di problemi, ma di entità ridicola, quali il ragazzo più grande interessato unicamente al suo corpo, la cerchia di amici e via proseguendo. Questa differenza di mentalità non permette una relazione stabile, anche se non è chiaro chi dei due effettivamente non la voglia: Kosuke perché Koume è cambiata in peggio, Koume perché Kosuke non è il tipo di ragazzo "figo" che lei ricerca assiduamente.
A questo punto Asano decide di dare il meglio di sé con una serie di scene sessuali dalla durata di anche 4-5 pagine che probabilmente dipingono realisticamente la generazione moderna, ma che sono lì solo per soddisfare le turbe asaniane e/o per scioccare il lettore. Alla fine del primo volume il terzo personaggio - minore -, un amico d'infanzia della ragazza che si percepisce come una sorta di protettore della stessa, litiga per l'appunto con Isobe facendo ambedue terminare le pagine con una scena forte dai risvolti potenzialmente importanti. In realtà tutto ciò viene quasi dimenticato nel secondo volume, tanto che l'amico d'infanzia viene riposto. Si continua, perciò, con il filo narrativo principale fino a che il deus ex machina, ossia "la ragazza in riva al mare" (un non-personaggio quasi comparsa che però si assurge a salvatrice dell'anima di Kosuke e che lo trascina via dalle scene), taglia per l'appunto questo spago portando nello sconforto Koume, oramai stabilizzatasi nei suoi sentimenti nei confronti di quello che attualmente potrebbe essere definito come "scopamico". Il finale vede la rappresentazione del futuro di questi personaggi - tranne Kosuke che, come detto, è stato aspirato via - ed una scena finalissima a me non chiara, anche se paiono tutti felici e contenti, beati loro.
Che dire, quindi? La trama è scarna e si basa su sostanzialmente nulla. Sarò io che non sopporto le vicende amorose di ragazzine immature ed encefalo-carenti, ma l'unica cosa che ho apprezzato è stata la figura di Isobe, la storia del fratello, del padre, della sua famiglia in generale e l'avventura della sua rivincita verso la società. Tutto il resto, cioè la torma di adolescenti estrogenizzate, il sesso posto lì giusto perché piace ad Asano oppure perché a suo parere può provocare reazioni emotive (spero sia l'unica causa della scena di coprofagia), tutto il resto è obliabile. In particolare relativamente al sesso c'è da solcare le differenze con Punpun: in quest'ultimo, infatti, le scene erotiche non mancano, ma sono lì in funzione (o almeno così pare) di una crescita interiore ed anche sessuale del protagonista chiaramente dinamica; qui, invece, essendo un manga di meri due volumi e sostanzialmente statico, appare tutto sconveniente o perlopiù eccessivo.
In un'opera ancora più forte rispetto al grandioso "Buonanotte Punpun", Inio Asano stravolge ancora una volta la mentalità dei "piccoli" adulti e dei "grandi" giovani, facendoli avvicinare a quello che possiamo definire il "manga d'autore".
Su degli sfondi straordinari di comuni cittadine e di spiagge appena toccate dal mare si svolgono tante storie, una di queste riguarda Koume, una studentessa delle medie apparentemente come le altre, ma che dietro gli occhi luccicanti per il riflesso del tramonto sul mare, nasconde segreti perversi e innocenti allo stesso tempo.
E' la storia di due ragazzi che provano a dar sfogo alla loro solitudine con il sesso, talvolta violento, a volte come quello che si sente raccontare da qualche sempai, che rivela la parte nascosta, più intima e sconvolgente dell'altro.
Toccandosi si vuol forse raggiungere l'anima dell'altro? Si vuol forse raggiungere la propria anima, il proprio se stesso?
La ragazza in riva al mare è un segreto, è un'anima che vaga alla ricerca di calore per placare un vuoto grande come il mare. La ragazza in riva al mare è una cartella sul pc da cancellare per cancellare se stessi. La ragazza in riva al mare è perversa. La ragazza in riva al mare è libera, ma solo per un istante sfugge alla solitudine del mare aperto.
Su degli sfondi straordinari di comuni cittadine e di spiagge appena toccate dal mare si svolgono tante storie, una di queste riguarda Koume, una studentessa delle medie apparentemente come le altre, ma che dietro gli occhi luccicanti per il riflesso del tramonto sul mare, nasconde segreti perversi e innocenti allo stesso tempo.
E' la storia di due ragazzi che provano a dar sfogo alla loro solitudine con il sesso, talvolta violento, a volte come quello che si sente raccontare da qualche sempai, che rivela la parte nascosta, più intima e sconvolgente dell'altro.
Toccandosi si vuol forse raggiungere l'anima dell'altro? Si vuol forse raggiungere la propria anima, il proprio se stesso?
La ragazza in riva al mare è un segreto, è un'anima che vaga alla ricerca di calore per placare un vuoto grande come il mare. La ragazza in riva al mare è una cartella sul pc da cancellare per cancellare se stessi. La ragazza in riva al mare è perversa. La ragazza in riva al mare è libera, ma solo per un istante sfugge alla solitudine del mare aperto.
"La ragazza in riva al mare" di Inio Asano è un manga che trascende essenzialmente qualsivoglia genere letterario. Presentatosi come un slice of life risulta molto piacevole alla lettura, nonostante quel "pizzico" di erotico che comunque non guasta l'intera opera. Il manga racconta, in modo anche molto verosimile, le avventure e le disavventure di due ragazzi che scoprono il sesso quasi per gioco. Utilizzandolo come valvola di sfogo.
Un volume ricco di emozioni con un finale più che aperto, disegnato in modo sublime da Asano che non potrà non piacere agli amanti del genere. Aspetto con ansia il volume due, anche per una recensione molto più precisa e per il momento mi limito a dare un 8, più di incoraggiamento che per altro, anche se sono sicuro che questo manga non deluderà.
Un volume ricco di emozioni con un finale più che aperto, disegnato in modo sublime da Asano che non potrà non piacere agli amanti del genere. Aspetto con ansia il volume due, anche per una recensione molto più precisa e per il momento mi limito a dare un 8, più di incoraggiamento che per altro, anche se sono sicuro che questo manga non deluderà.