logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 3
Kabutomaru

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
Le risorse energetiche tradizionali, come petrolio e gas, non dureranno in eterno, poiché sono destinate ad esaurirsi nel giro di qualche decennio. Il mondo per non ritornare ad un medioevo tecnologico, sarà costretto a rivolgersi alle fonti alternative che allo stato delle cose, pur essendo meno efficaci di quelle odierne, sono sicuramente più eco-sostenibili per il pianeta. Lo sceneggiatore Yasuo Otakagi, avvalendosi ai disegni della collaborazione grafica di Yusuke Murata, matita di "Eyeshield 21", confeziona "Donten Prism & Solar Car", manga di due volumi che si concentra sull'uso di una delle principali fonti energetiche alternative; cioè l'energia solare.

La storia vede protagonista un giovane poco loquace di nome Kaneda Shouta, studente che ha perso il padre da piccolo e per questo motivo ha vissuto un'infanzia difficile sia a livello affettivo che economico, dovendo per questo motivo lavorare nella fabbrica dello zio per accumulare il denaro necessario. Una svolta nella sua monotona vita, sembra essere data dall'arrivo a casa sua di un gruppo di giovani ragazzi, i quali chiedono la sua collaborazione per aiutarli a far funzionare una macchina ad energia solare, così che possano partecipare ad una competizione automobilistica.

Un manga avente un soggetto del genere è sicuramente interessante, non solo per il panorama nipponico, ma anche per il fumetto a livello generale. Il problema però sta nel non aver sfruttato al meglio l'idea di base, poiché gli autori temevano lo scarso appeal di pubblico verso cui poteva andare un'opera del genere e per questo motivo hanno dovuto infarcire la sceneggiatura con solite componenti shounen come la componente romantica ed idealistica. Il gruppo dei giovani ragazzi capitanati dalla bella Yazaki, si dimostra si mostra sin dall'inizio troppo allegro, scanzonato e decantatore della nobiltà della loro missione energetica, risultando melenso , anche per via dei dialoghi messi in bocca a loro, i quali sembrano essere usciti da una stamperia studentesca di fine anni 60-inizio anni'70. Tutto ciò, andrebbe bene se i ragazzi fossero dei liceali non ancora inseriti nei meccanismi del mondo del lavoro, ed invece, ci ritroviamo a che fare con dei giovani universitari, che in quanto tali dovrebbero essere ben consci delle difficoltà del mondo odierno e settare in questo modo i loro ideali su un orizzonte più pragmatico, cosa che invece risulta del tutto assente.
La tipica caratterizzazione shounen di tali ragazzi, dovrebbe essere bilanciata dall'amara realtà, del duro lavoro di saldatore, riservata al protagonista Shouta, il quale inizialmente entra in conflitto con il gruppo dei giovani proprio per via del loro modo di fare idealista. Tale scontro sulla visione del mondo, poteva portare a risultati interessanti, se su di essa fosse stata posta più attenzione del necessario, ed invece dopo un paio di capitoli, il conflitto è risolto e il nobile ideale di amicizia vince su tutto.
Nonostante sia un manga che dovrebbe farsi potatore del messaggio ecologico, avendo come argomento principale l'energia solare, purtroppo per portare aventi la storia, scade nei più beceri meccanismi shounen con il solito dramma del passato che ritorna a farsi sentire (risolto all'acqua di rose) e la componente romantica su cui è arduo rinunciare, pena mancanza di empatia verso i personaggi da parte del pubblico. Se non altro sono da sottolineare in modo positivo i capitoli dedicati alla gara automobilista delle macchine ad energia solare, visto che è rappresentata in modo anti-adrenalinico e anti-spettacolare, riuscendo a mettere in scena lo spossante sforzo fisico nel guidare tale mezzo per un lungo periodo.

L'apparato grafico di Yusuke Murata, di cui si erano apprezzate le adrenaliniche tavole sportive di "Eyeshield 21", risulta di buona fattura e dimostra sensibili progressi rispetto alla precedente opera. Nonostante l'indubbio valore di tale disegnatore, forse non risulta essere la persona adatta ad un'opera del genere, visto che il manga seppur sia graficamente buono per gli standard dei gusti dei ragazzi odierni, non riesce a fare meno delle stravaganze grafiche e delle linee spigolose, tipiche della produzione shounen imperante; poiché al loro posto sarebbe stata richiesta una maggior "sporcizia" della tavola al posto di uno stile eccessivamente laccato, che conferisce un'impostazione grafica troppo pulita, inoltre sarebbero state gradite meno derapate stilistiche per un'opera avente in primo piano argomenti di futura attualità.

In sostanza "Donten Prism & Solar Car" si fa portatore di un messaggio ecologista e fortemente sostenitore delle fonti energetiche alternative, che in un futuro non molto lontano, dovranno sempre più essere adoperate in maggior numero, specialmente da parte di paesi come il Giappone o la nostra Italia, che sono povere di materie prime e sono costrette ad importare energia dall'estero a caro prezzo. Ciò che rammarica è l'aver trattato tale argomento in un modo troppo superficiale e di aver fatto ben poco cenno alle difficoltà dei ragazzi durante la lavorazione di un progetto tanto artigianale quanto pionieristico e per questo, di non facile realizzazione, scegliendo invece, di abbandonarsi troppo ai cliché del genere shounen.


 1
Gald

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
"Cloudy Sky & Prism & Solar Car" è un manga ideato da Yasuo Otagaki (autore di "Moonlight Mile" e "Front Mission - Dog Life & Dog Style") e disegnato da Yusuke Murata (disegnatore del celebre Eyeshield 21), il manga è stato portato in Italia dalla casa editrice Planet Manga al prezzo di 4.50 euro a volume.
Il manga narra del giovane Kaneda Shouta che si ritrova a lavorare come saldatore nelle ditta dello zio.
Per via di uno spiacevole fatto, accaduto quando Shouta era ancora piccolo, il ragazzo si ritrova ad avere molta paura delle automobili e dei mezzi simili, pertanto Shouta si sposta in continuazione con la bicicletta.
Shouta non ha neppure degli amici, un giorno degli studenti universitari gli portano una automobile ad energia solare nel capannone in cui vive e lavora e gli chiedo aiuto per renderla ancora funzionante.
Da quel giorno la vita del ragazzo cambia radicalmente.
Quando decisi di prendere questo manga non ero molto entusiasta, infatti non apprezzo molto i manga che parlano di automobili e cose simili, ma appena lessi una decina di pagine rimasi stupefatto dalla chiarezza e dalla semplicità con cui l'autore, affiancato dai mitici disegni di Yusuke Murata, tratta argomenti abbastanza complessi, come in questo caso, penso proprio che questa miniserie si sia un po' distinta proprio per questo. Infatti non ricordo di aver mai sentito parlare di un manga che parla di automobili ad energia solare.
Sui disegni non c'è nulle da dire se non che vanno benissimo per il genere e per la storia racchiusa in questo manga. Penso che anche grazie a "Eyeshield 21" Yusuke Murata si stia facendo notare nel panorama degli Shounen.
Devo dire che questo manga, purtroppo, ha comunque una pecca: l'edizione. Si nota ad occhio che il primo volume è più grande del secondo e questo è un po' "un pugno nell'occhio" per chi lo vede, purtroppo questo "incicciottimento" dei volumi da parte di Planet Manga non è il massimo.
Insomma è un manga molto valido che tratta di argomenti difficili in un modo molto semplice.
Lo consiglio praticamente a tutti.
Speriamo che non bisogna attendere troppo prima che per le strade vengano viste passare normalmente automobili ad energia solare che inquinino di meno, penso che questo sia un po' il messaggio mandato dagli autori. Assolutamente promosso, un 8 se lo merita tutto!


 3
Tacchan

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Ancora bambino, a seguito di un incidente stradale, Shouta perde il padre e si trova a dover affrontare diverse difficoltà, che rendono la sua vita decisamente più complicata e il suo carattere introverso. Cerca di aiutare la madre come può e pertanto non si risparmia, dandosi da fare e diventando un gran lavoratore. Tuttavia difficilmente potrà affrontare un normale percorso di studio universitario e decide, in attesa di mettere da parte una cifra sufficiente per sostenersi, di lavorare per la fabbrica dello zio. Suo malgrado vedrà l'officina in cui vive invasa da un gruppo di studenti universitari che intendono costruire un auto solare, studenti a cui dovrebbe tra l'latro dare una mano. Il primo impatto non è dei migliori: Shouta odia le auto e tra l'altro non sopporta il loro atteggiamento spensierato. Ciò nonostante lentamente viene contagiato dal loro entusiasmo, senza contare che questa storia dell'auto solare gli fornisce un accesso privilegiato all'università. Inoltre sviluppa, in particolare con la bella Yazaki, un rapporto che sembra poter andar oltre la semplice amicizia. Ma il lieto fine non è così scontato, visto che il destino si è divertito a intrecciare le vite dei due ragazzi ben prima di questo loro recente incontro…

Sono rimasto positivamente colpito da questa breve opera che risulta particolare e insolita sin dalle prime battute. I manga automobilistici hanno dato vita a ottimi prodotti, tuttavia prendere come soggetto della automobili solari è quantomeno una scelta bizzarra e curiosa, visto che le gare si dimostrano poco frenetiche e la differenza non la fa tanto il pilota, ma la progettazione del mezzo. Donten Prism Solar Car parte prendendo la storia alla larga, introducendo un protagonista che gode di un'interessante caratterizzazione psicologica e di un passato che gli conferisce un buon spessore. Lo affianca ad un gruppo di ragazzi piuttosto solari, spinti da un entusiasmo che riesce a contagiare anche il lettore. Fra questi, Yazaki risulta la più interessante. Il gruppetto inizia ad affiatarsi e la trama riesce a conquistare anche il lettore, ben conscio che in tutto questo c'è un lato oscuro che ben presto riemergerà in tutta la sua dirompente tragicità.
Il primo volume si conclude in crescendo, con un cliffhanger atteso e costruito in modo fluido e intelligente. Il secondo volume, sbrigliate nei primi capitoli le spinose eredità lasciate dal precedente, si dimostra meno brillante o, più semplicemente, si concentra maggiormente sulla parte legata alla progettazione dell'auto e alla successiva gara, risultando più in linea con gli altri manga di questo genere. Il risultato è comunque estremamente piacevole e non rovina affatto quanto di buono fatto nel primo volumetto. Anzi, lo conclude in modo secondo il mio parere soddisfacente.

Donten Prism Solar Car si dimostra ben sopra delle mie aspettative e si distingue come un titolo graficamente accattivante, con una sceneggiatura ben pensata e una narrazione piacevole e scorrevole. Nel complesso risulta una lettura gratificante e decisamente diversa dal solito.


 2
falcus92

Volumi letti: 2/2 --- Voto 9
Realistico, emozionante e speciale. Ecco come poter descrivere Cloudy Sky & Prism & Solar Car che in soli 2 volumi ha trasmesso davvero tanto. Certe volte gli shonen si dilungano in roba che tenta di colpire il lettore senza pensare a cosa devono trasmettergli. Qui è tutto il contrario, la storia stessa è un mix di messaggi che si vogliono trasmettere.

La storia non è complessa sebbene questo sia un indice di realismo. Un gruppo di studenti universitari vogliono ridar vita ad un vecchio progetto: la solar car. Questo progetto comporta non solo la costruzione di questo veicolo ma anche la partecipazione ad una gara nazionale che vede sfidanti da tutte le università. In questo gruppo di universitari entra a far parte un esterno: Shota, il nostro protagonista. Lui fondamentalmente odia i veicoli perché suo padre morì in un incidente stradale. Da questo tragico evento Shota ha dovuto lasciare gli studi (nonostante il suo desiderio di entrare in ingegneria) per lavorare duramente, come del resto faceva anche sua madre. Shota entra nel gruppo poiché, nonostante la sua giovane età, lavorava come saldatore nell'officina di suo zio.

Quello che fondamentalmente mi ha colpito sono le varie tematiche che affronta questo manga. Prima tra tutte l'ecologia. Il solo pensiero di una sfida tra macchine a energia solare non è avvincente però l'autore ha fuso in modo eccellente la vita di tutti i giorni con l'entusiasmo che possono avere alcuni giovani coi loro primi progetti. Questo ha donato un incredibile suspance per questa sfida che attendeva gli studenti.
Altro tema affrontato è quello del dolore e del perdono. Onde evitare spoiler non dirò altro su questo argomento.

Interessante, inoltre, è il disegno. Curato e particolareggiato. Il merito di un voto così elevato è dovuto sicuramente anche ad esso. Certe volte i personaggi neanche necessitano di parlare perché i loro movimenti e le loro espressioni parlano per loro. Sia nei momenti cupi (in cui c'è una pioggia che aumenta il pathos in modo incredibile) che nei momenti di "gioco" il disegno è sempre fondamentale per comprendere tutte le azioni dei personaggi.

La caratterizzazione è sublime. I due protagonisti che hanno un passato tragico creano un ambiente interessante ma, soprattutto, realistico. E' proprio questo realismo ad essere il cavallo di battaglia di questo manga. I personaggi si comportano come veri umani. Non fanno ragionamenti assurdi tipici dei manga, ma sono vicini al comportamento logico (più o meno) di noi esseri umani. Infatti non abbiamo un reverse-harem nonostante la presenza di una sola ragazza, non abbiamo del sentimentalismo marcato e noioso, bensì la parte sentimentale e la parte drammatica si coniugano in maniera perfetta e senza ripetizioni inutili.

Sinceramente consiglio a tutti. Una piccola opera che vale la pena leggere ed ovviamente comprare!


 6
joke95

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Donten Prism Solar Car è uno shonen manga pubblicato in Giappone dalla Shueisha, scritto da Yasuo Otagaki e disegnato da Yusuke Murata. Quest'opera parla di un ragazzo di nome Shota che non si può permettere di andare all'università per motivi economici e per questo comincia a lavorare nella fabbrica siderurgica dello zio per risparmiare soldi e successivamente andare all'università. Un bel giorno si presentano quattro ragazzi universitari nel magazzino di Shota e gli chiedono aiuto nel progettare una macchina ad energia solare per poi partecipare alla gara Dream Cup Suzuka, da qui in poi incomincerà la loro avventura.

I personaggi principali in questa storia sono Shota Kaneda, Junko Yazaki, Kenjiro Saeki e Macchan; Shota Kaneda è un giovane ragazzo che lavora nella fabbrica siderurgica dello zio, ha un carattere molto chiuso e per questo motivo non ha tanti amici. A seguire c'è Junko Yazaki che è una ragazza che studia all'università tecnologica di Toyo e che, più avanti, diventerà una grande amica di Shota. Kenjiro Saeki è un professore dell'università, e anche lui aiuterà il gruppo di Shota a costruire questa macchina ad energia solare, infine c'è Macchan che è uno dei pochi amici di Shota e anch'esso lavora nella fabbrica siderurgica di suo zio.

I disegni di Yusuke Murata (già autore di Eyeshield 21) sono davvero ben realizzati, il tratto è preciso e pulito e inoltre rispetta il margine, giustamente il disegno è più curato nel realizzare i mezzi (come macchine, biciclette ecc..) che sulle persone.

L'edizione della Planet Manga si può dire che ha alti e bassi, sono due volumi conclusi che costano entrambi 4,50 € di cui il primo possiede 200 pagine e il secondo 240 pagine, la rilegatura non è delle migliori e le pagine sporcano le dita di nero. Perché ho dato 8 a questo manga? Beh è semplice la risposta! In soli due volumi questa serie mi è piaciuta tantissimo, con un finale altrettanto meraviglioso e con una trama davvero innovativa, consiglio quest'opera a chi volesse leggere una storia bella e breve.


 2
obo

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Cloudy Sky & Prism & Solar Car è un manga shonen in soli due volumi disegnato da Yusuke Murata, famoso in Italia per aver scritto e disegnato Eyeshield 21.
Veniamo alla storia: già dalla prima pagina facciamo un salto nel passato e veniamo a sapere di un tragico incidente.
Anni più in là faremo la conoscenza di Kaneda Shouta, il bambino che durante l'incidente è riuscito a salvarsi, ma in quella tragica fatalità ha perso il padre. A causa dell'incidente molto traumatico il nostro protagonista odia le automobili e l'unico mezzo di trasporto che utilizza è la sua amata bicicletta. Dati i problemi economici lui e sua madre non hanno una casa in cui vivere assieme: la madre lavora come "cameriera" e vive nel suo posto di lavoro, mentre Shouta lavora come saldatore in un'officina meccanica gestita dallo zio, accumulando soldi per poter prima o poi iscriversi all'università, e vive in una stanza all'interno dell'officina; data la durezza della sua vita non sopporta i giovani della sua età che vanno a scuola e vivono spensierati, e proprio per questo non ha amici.
Un giorno però dovrà avere a che fare proprio con giovani universitari della sua età; grazie ad un accordo tra l'università e suo zio, un gruppo di studenti utilizzerà l'officina e, a insaputa di Shouta, le abilità del giovane saldatore per costruire un'automobile ad energia solare e partecipare alla gara annuale che si tiene a Suzuka. Farà così la conoscenza di Junko Yazaki, la team leader, e del suo gruppo. Questo incontro sarà uno spartiacque nella vita di Shouta perché gli permetterà di muoversi da un immobilismo ormai normalità, cercare di affrontare e sconfiggere le proprie paure, poter avvicinarsi sempre di più al proprio sogno e di crescere.

I disegni sono veramente bellissimi e pesano almeno il 50% della bellezza di questo manga; sono molto curati nei particolari e cambiano a seconda della situazione, più leggeri nei momenti distensivi, più pesanti nei momenti cupi.
Anche i personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con determinate peculiarità, capacità e in special modo per i due protagonisti un passato traumatico che questo incontro farà tornare alla mente.

L'ho trovato un manga molto intenso ed emotivo perché la storia raccontata mette spesso i personaggi a confronto, lasciando ad occhi "strabuzzati" per i litigi e le cose non dette che rischiano di rovinare i rapporti. Allo stesso tempo emotivo perché è piacevole leggere di questi due ragazzi che hanno un sogno nella vita, ognuno per i propri motivi, e cercano con tutte le loro forze di raggiungerlo aiutati da amici che si fanno coinvolgere nei loro sogni e sono pronti ad aiutarli. Insieme a tutto questo, come già scritto, ci sono alcuni passaggi molto duri specialmente per il protagonista Shouta che serviranno a farlo maturare come persona e crescere, lasciare indietro le proprie paure e vincerle per riuscire finalmente a vivere una vita libera.
Senza tralasciare l'aspetto sportivo della gara che occupa quasi tutto il secondo volume.
Unica piccola pecca il finale un po' affrettato e scontato, ma che visto il tipo di manga influisce poco o nulla; il messaggio importante non è il finale, ma tutto quello che è accaduto in mezzo.

Da leggere! Non è uno shonen classico per ragazzi, ma è un'opera un poco più adulta. Se vi piacciono le storie stile slice of life con un po' di spessore psicologico dietro, in cui il forte sono i rapporti tra i protagonisti e i discorsi fatti, vi piacerà molto!

Utente10093

 2
Utente10093

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
La storia è incentrata su Kaneda Shouta, che a causa di in incidente stradale avvenuto quando era ancora bambino, ha perso suo padre, e a causa di quell'evento il ragazzo è costretto a lavorare in un'azienda, con la speranza che un giorno possa frequentare l'università.
Un giorno alcuni ragazzi universitari si presentano a casa di Kaneda, proponendoli di aiutarli in un nuovo progetto, ovvero nella costruzione di una "solar car", un' automobile che va ad energia solare. Nonostante la paura di Kaneda verso le auto, accetta di aiutare i ragazzi, con la speranza di poter partecipare alla "Dream Cup" di Suzuka.

Trovo che "Donten Prism Solar Car", sia davvero un ottimo manga. Nonostante conti solamente due volumi, riesce ad emozionare il lettore e fa godere di una lettura scorrevole e piacevole, che fa rimanere con il fiato sospeso fino a quando non si arriva a leggere la parte finale.
La storia è inizialmente caratterizzata da un clima alquanto triste e drammatico, data la situazione del protagonista; ma andando più avanti con la lettura si entra in un clima più leggero che vedrà il protagonista alle prese con questa "Solar Car", e grazie a questo progetto il protagonista conoscerà alcuni ragazzi che saranno in grado di cambiargli la vita.
Bello anche il finale, anche se mi aspettavo che finisse così da quando ho iniziato a leggere il secondo volume, ma comunque è riuscito a coinvolgermi.

Trovo di ottimo livello anche il disegno, caratterizzato da un tratto preciso e pulito, senza sembrare in nessun caso confusionario o di difficile comprensione.
Per concludere consiglio la lettura di questa piacevolissima miniserie a tutti, anche contando l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Voto finale: 8


 7
sensei 12

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Si sa, prima o poi, il petrolio si esaurirà del tutto e questo significherà niente più benzina e quindi niente più auto, niente più trasporti ecc. Tra le possibili soluzioni al problema vi è l'auto ad energia solare, l'auto del futuro per eccellenza, ma di un futuro che, a mio modo di vedere, tarda sempre ad arrivare.

Donten Prism Solar Car ha il suo asse portante nella costruzione di un'auto solare. Un'asse portante che sorregge, a sua volta, una struttura composta da un gruppo di studenti che porta avanti il proprio sogno.

La storia si apre con la presentazione al lettore di Kaneda Shouta, ragazzo taciturno, gran lavoratore, che a causa di un incidente automobilistico, a cui ha assistito in prima persona, ha perso il padre. La perdita del genitore comporta grossi sacrifici per Shouta e la madre, costretti a lavorare giorno e notte pur di portare a casa la pagnotta; ma comporta anche un grande shock personale per il protagonista, il quale incomincia a odiare il mondo delle auto e tende a chiudersi in se stesso, precludendosi l'amicizia dei suoi coetanei. Shouta lavora nello stabilimento metalmeccanico di suo zio e nei giorni liberi si dedica a qualche lavoretto part-time. Tanti sacrifici per riuscire a racimolare la somma giusta per entrare all'università, il suo più grande obiettivo e sogno.

L'incontro improvviso con gli studenti dell'Università di ingegneria Touyou segnerà la svolta per il nostro Shouta. Gli studenti chiedono a Shouta la sua esperienza di metalmeccanico per rimettere a nuovo un'auto solare, progetto universitario riportato in auge dalla carismatica e fascinosa Yazaki Junko. Il team, composto anche da Honda Eiji, Hata Teruo e Hitoshina Katsuhiko incomincia a portare nella rimessa-magazzino, dove abita Shouta, l'auto solare, ma già incominciano i primi screzi. Shouta è infastidito dalla presenza degli studenti, li accusa di giochicchiare inutilmente sminuendo il loro lavoro a confronto con i sacrifici quotidiani a cui è costretto.

Non vado oltre nella trama perché non serve. L'importante è soffermarsi sulle relazioni che intercorrono nel gruppo di ragazzi. Sarà il tempo, il lavoro fianco a fianco, l'introspezione di Shouta e Yazaki (sacrificando i personaggi secondari e mere comparse) a catturare il lettore. Questi ultimi due, infatti, sono legati da un passato comune che riguarda la morte del padre di Shouta e le colpe del padre di Yazaki.
Il loro obiettivo comune diverrà quello di costruire con le proprie mani, con i propri sforzi, con il proprio sudore un'auto solare per gareggiare nella Suzuka Dream Cup, la corsa di auto solari più importante al mondo dove partecipano sia aziende affermate, come Panasonic e Sony, sia team universitari.

Per chi ha amato Ootagaki Yasuo in Moonlight Mile, apprezzerà senz'altro la sua sceneggiatura in Donten Prism Solar Car, arricchita dal disegno superbo di Yuusuke Murata. I due autori, per la stesura dell'opera, si sono avvalsi anche della collaborazione di studenti e professori universitari giapponesi direttamente legati alle auto solari. Una encomiabile coralità di sforzi che si raccoglie perfettamente fra le pagine di questi due volumi. Due volumi che, alla fin fine, sono più che giusti, anche perché sarebbe stato controproducente trascinare per le lunghe una storia del genere.
L'opera, di per sé, non è consigliabile a tutti quanti. La consiglio solamente a chi ha più dimestichezza con opere di certo spessore psicologico e abbia voglia di leggere una storia semplice e lineare, di vita vissuta.

P.S. nel terzo capitolo, c'è un piccolo cameo di Hiruma, personaggio favoloso di Eyeshield 21, un piccolo omaggio del disegnatore Yuusuke Murata a tutti i fan della sua opera più famosa.