logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 2
Rin Seeing

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Gate 7 è un manga spettacolare come pochi, una vera delizia per gli occhi. Spesso, di un oggetto si compra solo il nome della marca di chi lo ha realizzato e di un titolo la fama degli autori o delle autrici, ma in questo caso sono felice di smentirlo. La trama di partenza potrebbe sembrare poco originale: all'inizio si parla di battaglie fra oni ed i loro possessori. Più avanti, si scoprono le reali intenzioni dei rivali, nuovi intriganti personaggi, quasi tutti storici, coinvolti in duelli che interessano il lettore e non possono non farlo rimanere entusiasta. I disegni sono di eccellente qualità, il minimo che ci si poteva aspettare da un gruppo di grande maestria come le CLAMP, che durante gli scontri hanno dato il meglio di sè e che hanno realizzato stupendi character designs. Nonostante all'inizio la storia possa sembrare confusa, man mano che si prosegue ci sono diversi chiarimenti in modo da non stordire troppo i lettori. Uno dei personaggi più particolari, a mio avviso, è Hana: nessuno capisce se sia un maschio o una femmina, si comporta in maniera piuttosto misteriosa ed è in possesso di grandi poteri. Una figura che intriga non poco. Sono sinceramente soddisfatta di questo titolo e non vedo l'ora di leggerne il seguiro. CLAMP, ancora brave!


 0
Ririn

Volumi letti: 2/4 --- Voto 6
Detto sinceramente la prima cosa che penso se mi dite "Gate 7" è... "Hana sei un maschio, non è vero?"

La storia di Gate 7 vede come protagonista Chikaito, un liceale amante della storia, che recatosi a Kyoto per una gita incontra un gruppo molto bizzarro, formato da Sakura, Tachibana e Hana. I tre non sembrano essere dei semplici esseri umani, infatti Chikaito li vede sconfiggere dei mostri come se nulla fosse. Chikaito riceve un bacio da Hana, e con questo una sorte di "maledizione" che lo "obbligherà" ad andare a vivere a Kyoto.

La storia di Gate 7 si discosta abbastanza da alcune serie precedenti di queste autrici, questo perché è molto più "campanalista". Chiariamoci, a me piace molto il fatto che le vicende siano legate alla storia Giapponese, ma per noi occidentali è praticamente impossibile seguire appieno un manga che da per scontate delle conoscenze di base legate alla storia orientale. Soprattutto perché in Gate 7 la storia si estende a vari periodi e personaggi storici realmente esistiti. La situazione peggiora considerando il fatto che il manga, soprattutto in Italia, esce ad una lentezza infinità. Ma ciò non toglie che la storia sia interessante. Ammetto che ciò che mi ha più colpita è Hana, con il suo carattere tranquillo e il suo affezionarsi teneramente alle persone. Il fatto che sia un personaggio androgino, di cui ancora non si capisce il sesso, ha dato vita a una storia d'amore molto ambigua con il protagonista, degna delle nostre Clamp! Per quanto riguarda i disegni, i personaggi sono bellissimi, soprattutto quando indossano quei bellissimi vestiti tradizionali! Gli sfondi invece mi hanno davvero delusa. Preferisco di gran lunga quelli fatti a mano, molto belli, che usavano nelle serie precedenti. Il mio voto per ora è 6 in attesa che la storia decolli... attendo fiduciosa!


 5
Neko-gang

Volumi letti: 2/4 --- Voto 1
Vi prego Clamp, finitelo e chiudetelo quanto prima! Non trovo una cosa positiva in questo manga. Giuro, il primo numero mi ha fatto venire un mal di testa assurdo, il secondo a malapena sono riuscito ad arrivare alla fine. Non ci capisco nulla, è confuso come pochi e la storia è già vista e rivista, mettendo qualcosa di misterioso giusto per attrarre i fan delle vecchie opere. Dalle Clamp mi aspetto storie che dettano legge nel panorama del manga eppure sta volta nulla di nulla. I disegni anche se bellissimi non riesco a farmeli piacere, sono troppo innamorato del loro vecchio stile, quello di X, "Rg veda", Rayearth. Dei personaggi, per me, solo Hana si salva... personalità che non attraggono, sono troppo normali a livello figurativo. Non c'è carisma, troppi nomi difficili che ci vuole un'eternità per imparare. Detto da un fan delle Clamp, bocciato su tutti i fronti. Io credo che se un manga del genere sarebbe stato fatto da un qualsiasi mangaka tutti avrebbero dato 5 e giù ma purtroppo sono le Clamp allora tutti sparano voti che non riguardano quest'opera.


 0
virgo87

Volumi letti: 2/4 --- Voto 10
Di Gate 7 la prima cosa che bisogna dire è che le migliori armi delle Clamp vengono tutte alla luce: la storia, i disegni, le magie, i misteri, personaggi fantastici, e sopratutto ho adorato quello che molti hanno definito "tanta storia"! Mi sto facendo una cultura sulle origini e sulla storia del Giappone; nel manga, ad ogni piccola vignetta che da riferimenti storici, corro su Google, cerco e m'informo! Adoro questa caratteristica di Gate7 ! Tornando a quel che è il manga: la storia è ancora poco chiara data l'uscita dei due unici volumi (al momento).

Si capisce ben poco, ma il mistero regna sovrano nelle opere delle Clamp, e in Gate7 qualcosa di oscuro si nasconde nel passato di questi tre personaggi: Hana, Sakura e Tachibana sono tre normalissimi ragazzi (questo vale per gli ultimi due, Hana non si è ancora capito se è maschio, femmina o asessuato dato che parliamo delle CLAMP, visto che in tante loro opere ci sono questo genere di esseri), ma l'apparenza spesso inganna e infatti i tre sono INOU, cioè persone con poteri speciali derivanti dalla stirpe e dalle generazioni passate. I tre fanno parte di Ura - Shichiken, ossia un gruppo di Inou nato per proteggere la stirpe dei Toyotomi e il territorio in cui risiedono.
La storia inizia con Chikahito, un ragazzo appassionato di storia, miti e leggende che riguardano Kyoto, i sui templi, le religioni e anche la cucina, e il suo più grande sogno é visitare la misteriosa e incantevole città, ma quando riesce a convincere la madre, e arriva nella grande città, ha inizio la sua avventura; infatti durante la sua prima visita mette per sbaglio piede in un Kekkai (barriera mistica) e si trova davanti questi tre personaggi misteriosi intenti a combattere contro delle strane creature e dal particolare aspetto! Ecco che il nostro Chicahito dopo questo misterioso incontro si troverà catapultato in situazioni che hanno dell'assurdo, strani personaggi e mistiche creature chiamate Oni (ossia spiriti servitori pronti a dare la vita per proteggere il proprio padrone). Ma non finisce qui, perché Chicahito, che all'apparenza pare indifeso, sembra invece nascondere qualcosa di grande, qualcosa di cui nemmeno lui è a conoscenza, qualcosa di grande che Hana e il suo gruppo chiamano il Nulla!

Per chi come me ama il genere delle Clamp, quindi il loro stile di narrazione per non parlare dei disegni a dir poco divini, e quel pizzico (che non guasta mai, per i fan del genere) di shonen-ai! "guarda a lato il bacio tra Chicahito e Hana", non può lasciarsi scappare Gate 7. Purtroppo al momento siamo fermi al secondo volume, e del terzo non sappiamo ancora nulla, ma credetemi vale veramente la pena aspettare! Edito dalla Panini in due edizioni, la normale e la Deluxe (che in realtà ha solo un piccolo poster in più rispetto alla normale), il prezzo di € 4,30 per la standard, è accessibile un po' a tutti data l'uscita ogni quattro/cinque mesi...Credo!
Ps: spero veramente che al momento giusto questa grande opera posso diventare un anime, perché potrebbe riuscire veramente bene!


 0
Sakuragi94

Volumi letti: 1/4 --- Voto 10
Ho letto il primo volume e fare una recensione completa mi è impossibile, quindi per ora analizzerò il primo volume di "Gate 7" disegnato dalle CLAMP, note autrici di importanti manga.
La storia è incentrata sulle vicende di Chikahito Takamoto, studente di Tokyo che ha come sogno quello di visitare la bellissima città di Kyoto. Purtroppo per lui proprio quando riesce a realizzare il suo sogno si imbatte in tre strane persone: il brillante e solare Sakura, lo scontroso Tachibana e la misteriosa co-protagonista (in realtà andando avanti sembra che in realtà si tratti di un ragazzo) Hana. Viene quindi a trovarsi in mezzo a una specie di combattimento e dopo che Hana ha sconfitto uno strano mostro i tre si avvicinano a lui per cancellargli la memoria. Stranamente questo processo non ha buon esito e così Chikahito ritorna a Tokyo. Qualche mese più tardi però si ritrova a Kyoto perché ha cambiato scuola e deve trovare un appartamento in cui dormire. Subito rincontra i tre che gli offrono la possibilità di andare a vivere con loro. Lui accetterà e inizia così la sua avventura. Più avanti Chikahito farà la conoscenza di Hidetsugu Toyotomi, datore di lavoro dei tre, e scopre che il loro scopo è quello di impossessarsi del più potente degli Oni (in questo caso non si intende la paralo Demone, ma bensì si intende una creatura Maestosa).

A mio parere le CLAMP hanno fatto davvero un ottimo lavoro con "Gate 7" tornando al loro stile di disegno originario, ovvero il tratto dei disegni è molto curato e poco nervoso. Per questo i disegni secondo il mio modesto parere sono davvero molto belli, a volte ci sono pagine con disegni a tutta pagina davvero fantastici. Anche la storia attira molto e sicuramente a tutti quelli che pensano che questo manga abbia una storia confusionaria e contorta consiglio di aspettare i prossimi numeri per giudicare negativamente questa opera. Grazie a Planet Manga e ovviamente alle CLAMP questo fumetto sembra molto promettente e sicuramente ha tutte le carte in regola per sorprendere i fan sfegatati delle autrici ma anche per attirare nuovi lettori, grazie ad una sceneggiatura professionale, un tratto inconfondibile e a un protagonista davvero simpatico.


 1
Road-Star

Volumi letti: 1/4 --- Voto 8
Essendo una grande fan delle Clamp non potevo farmi scappare la loro ultima opera. Posso dire ancora poco riguardo questo manga avendo letto solo il primo volume di una serie che a mio parere si concluderà verso i 28 volumi essendo pubblicata sul Jump Square.

Analizziamo il manga. Il disegno è perfetto e bellissimo, adatto a questo tipo di manga. I personaggi sono ben caratterizzati e interessanti, sopratutto Hana (ma sarà un maschio o una femmina? Dalle Clamp ci si può aspettare di tutto!). Anche il protagonista sembra nascondere dei segreti, un altro protagonista Clamp con gli occhiali, mi ha fatto molto pensare a Watanuki di XXXHolic. Riguardo la trama è difficile dare un giudizio essendo molto enigmatica e oscura, non si capisce molto leggendo solo un volume. Una cosa che mi ha un po' affaticato la lettura sono i continui riferimenti a personaggi storici giapponesi e a luoghi precisi di Kyoto. Io ne so abbastanza riguardo il Giappone e al suo folklore, ma un lettore non esperto non ci capirà proprio nulla. Per questo motivo non è un manga indirizzato a un vasto numero di lettori. Rimane ancora un mistero se anche stavolta le Clamp faranno dei cross-over tra le loro serie, chissà.

In definitiva per adesso consiglio questo manga sopratutto ai fan delle Clamp. Riguardo l'edizione Panini, io ho acquistato quella Deluxe ma non mi è sembrata molto conveniente avendo in più solo la sovra coperta (cosa un po' inutile) e un mini (ma veramente mini) poster.

Concludendo:
Disegno: 9
Trama: 7
Originalità: 7

Utente1240

 4
Utente1240

Volumi letti: 1/4 --- Voto 10
Ammettiamolo, è impossibile dare un giudizio oggettivo con un solo volume all'attivo, però parlare delle prime impressioni non è mai un male.
Gate 7 è uno di quei rari casi (ma neanche tanto, visto che nasce sotto il marchio CLAMP) dove la fama precede l'opera stessa; questo manga, infatti, è diventato un vero e proprio fenomeno di massa già dal suo primo capitolo, anzi, lo è diventato già dal suo primo annuncio, non a caso molti editori internazionali ne hanno acquistato i diritti ancor prima che uscisse il primo volume; vuoi perché è la prima volta che le Clamp pubblicano con l'editore Shueisha, vuoi perché ogni loro opera diventa un fenomeno dal punto di vista commerciale, fatto sta, che Gate 7 è nato sotto una buonissima stella.

Con questa storia, le Clamp tornano agli albori, nel senso che la componente esoterica, mistica, esper e storica diventa prepotente. Qui ci troviamo di fronte ad un manga che viaggia tra avvenimenti avvenuti in epoca Sengoku e reincarnazioni (o presunte tali) che cercano di dominare il dominabile. Nei primi capitoli la storia sembrava un classico shonen dove un semplice ragazzo si ritrovava per caso a dover affrontare un destino che non gli apparteneva, ma appunto… sembrava!
Innanzitutto il protagonista - Chikahito - è un vero bamboccione che non combatte (eh sì, non mena botte, anzi, è davvero un pusillanime), poi improvvisamente veniamo a conoscenza, grazie ad un personaggio assai misterioso, che nella città di Kyoto c'è una vera e propria guerra tra vari clan, i quali sono formati da personaggi storici - realmente esistiti - del periodo Sengoku, anche se ancora non ci è stato chiarito se si tratta di reincarnazioni o cose simili, ma alla fine la domanda sorge spontanea: perché questa guerra che sembra durare da più di quattrocento anni?
La risposta ce la dà quel personaggio misterioso di cui parlavo poco prima, il quale è il capo di uno di quei clan, nonché reincarnazione (?) di Hidetsugu Toyotomi e per di più è il capo di Hana, Sakura e Tachibana, il quale racconta al povero Chikahito che questa guerra è nata per trovare il cadavere di Nobunaga Oda, il quale ha sigillato in sé il Re Demone del Sesto Cielo, ossia l'Oni più potente che esista, e mentre tutti si stanno prodigando per trovarlo, il nostro misterioso Hidetsugu sembra aver trovato il "metodo" per impossessarsene.

Dal punto di vista grafico finalmente le autrici hanno deciso di utilizzare la "superbia", superbia intesa come maestosità grafica, non che negli ultimi dieci anni fosse mancata sia ben chiaro, però diciamo che il loro stile barocco non veniva più utilizzato da parecchio; perciò eccoci qui ad affascinarci davanti a disegni per nulla banali e l'utilizzo del retino è molto più accentuato. Nota per me negativa sono i fondali, qui le Clamp hanno utilizzato foto digitalizzate per gli sfondi e francamente avrei preferito che fossero disegnati a mano, però alla fine il tutto viene ben amalgamato.

Perché 10? Personalmente queste autrici riescono a far diventare interessante anche una storia che parla dell'accoppiamento dei cinghiali, figurarsi cosa sono capaci di fare quando mettono insieme tutti i loro marchi di fabbrica.

Turboo Stefo

Volumi letti: 1/4 --- Voto 9
Premessa: dato che è impossibile recensire un manga appena iniziato che conta solo un volumetto all'attivo questa è da vedersi come una prima impressione, quindi anche il voto è relativo al primo numero e non assoluto.

Le CLAMP, ormai affermate mangaka di fama mondiale, si apprestano a creare un nuovo incredibile manga pubblicato sulle pagine del mensile Jump Square, dove il capitolo introduttivo ha già scosso e fatto sognare i fan grazie ad un particolare già per se atipico per le autrici: la presenza di un bacio. Grazie anche a questo l'opera ha goduto di un grande passaparola che ha creato un'incredibile e spasmodica attesa a livello mondiale, tanto che gli editori hanno fatto le corse per ottenerne i diritti iniziando a pubblicarlo ancor prima che fosse uscito il secondo volume in patria.

Chikahito è uno studente come tanti altri, vive con la madre e studia, e dopo anni è riuscito a concedersi un viaggio a Kyoto potendo così ammirare i templi, i santuari Shinto e ogni luogo che abbia la minima importanza storica che possa soddisfare la sua passione per il passato Giapponese. Proprio mentre cammina si ritrova in un luogo senza orizzonte, dove la prospettiva e la profondità sembrano inesistenti; qui incontrerà Hana e due ragazzi che lo porteranno suo malgrado in un lato di Kyoto nascosto, quello dell'occulto.
Inizia così una storia incredibilmente misteriosa e fumosa, dove tutto ruota intorno ai contrasti e alle ambiguità incredibilmente intrecciate. Nella confusione più totale, sia per il lettore che per il protagonista, inizia un viaggio progressivo nel mondo di Hana, che ad ogni cosa più chiara se ne sovrappone un'altra più misteriosa. Nel complesso promette gradevoli evoluzioni e digressioni su diverse tematiche, come lo Ying e lo Yang che vanno combattuti uno con l'altro ed i ragazzi che li rappresentano sono ovviamente agli opposti, sia caratterialmente che esteticamente, e i dialoghi sottolineano le ambiguità nelle quali le autrici sono andate a invischiarsi, si parte da parole facilmente fraintendibili (perlomeno in giapponese) per l'omofonia che spesso offrono letture anche più dirette del previsto, come le Kotodama. Emblema di questo aspetto è Hana, il cui aspetto androgino derivato dalla giovane età non permette di capire se sia maschio o femmina, e i dialoghi non aiutano interrompendosi "casualmente" su parole univoche. E i dubbi su Hana non fanno che aumentare perché proseguendo con queste spiegazioni si arriva a trascinare nella storia anche gli Oni (anche se non i classici demoni giapponesi) e personaggi storici meno noti dell'epoca Sengoku, oppure nomi importanti come quello di Nobunaga Oda.
Nel complesso si rivela una lettura intrigante e ricca di mistero che non manca di appassionare grazie alla narrazione continua che non lascia pause, sperando che mantenga questo ritmo e non vada a divagare troppo come purtroppo tende a capitare alle autrici in alcuni casi. Il tutto, anche se leggermente pesante nelle spiegazioni storiche per chi non è ha una minima dimestichezza, risulta frizzante e movimentato grazie ai combattimenti e alle scene comiche scaturite dai comportamenti dolci e giovanili di Hana. In tutto questo si avverte una caratterizzazione leggera, ma essendo solo un'introduzione ad una storia ben più complessa è inutile parlarne con toni assolutisti, sperando però che venga dato il giusto risalto ai personaggi principali.

Lo stile ormai famoso del gruppo è bello come non mai. Il tratto deciso e pulito incornicia il character design longilineo tipico del gruppo, mentre gli sfondi offrono un'ottima cura. Nel complesso si nota come il complesso gioco di bianchi e neri, sfruttato soprattutto per le ombreggiature, doni al tutto spessore e carattere, ed i retini accuratamente dosati soprattutto per le sfumature di grigio arricchiscono il tutto con gradevoli effetti. Nelle tavole più evocative, in qualche occasione addirittura in fantastici disegni a doppia pagina, risultano molto più elaborati e complessi ma per un risultato degno di nota.
L'altro lato di Kyoto invece è ancor più impressionante per la sua abilità di suggestione: spazi neri come la pece senza punti di riferimento se non l'increspare di quella che sembra una superficie d'acqua sotto ai piedi dei personaggi, formando così uno scenario semplice quanto accattivante.
I combattimenti potrebbero rivaleggiare con gli shonen più famosi, non solo per le varie possibilità diverse offerte in grado di creare situazioni ed armi sempre nuove, ma anche per l'ottima regia che regala combattimenti dinamici e movimentati grazie alle bellissime prospettive unite ai bellissimi effetti elementali che i fan conosceranno bene, come le bellissime vampe di fiamme.
Infine grande importanza è data agli occhi di Hana, anche se apparentemente velati di fredda estraneità si scopre ben presto come riescano a comunicare in modo efficace al lettore, rivelando una profondità ed espressività veramente coinvolgenti.

L'edizione italiana della Planet Manga è ottima, in ogni senso. La sovraccoperta dell'edizione deluxe offre un effetto lucido in rilievo ben fatto, trova posto un mini poster a colori e la stampa è ottima sia per definizione che fedeltà dei retini grazie anche all'inchiostro incredibilmente scuro usato, il tutto è su carta bianca e di buona grammatura con poche trasparenze. La rilegatura è salda ma questo comporta un volume rigido difficile da maneggiare.
Il lavoro materiale riflette l'ottimo adattamento, perché sia per l'ambiguità di Hana che per gli altri giochi di parole si prospettava un lavoro difficile, ma l'attenzione riposta nei dialoghi e le didascalie a fondo pagina riescono nel loro intento. Ottimo anche il lettering per nulla invasivo.

È difficile riassumere in poche parole tutto ciò di promettente che permea questa serie, sia per la trama misteriosa ed intrigante, costruita sulle ambiguità, sui contrasti e sulla storia giapponese, che per i bellissimi disegni che rispecchiano tutti questi aspetti con il character design, con i delicati contrasti tra bianco e nero, e soprattutto con i richiami alla tradizione Shintoista nelle ambientazioni e negli abiti cerimoniali. Come si evolverà è difficile a dirsi, ma si spera che le autrici non perdano la bussola e continuino a sviluppare quello che sembra destinato a diventare una delle loro migliori opere. L'unico vero difetto che può nuocere al tutto è la cadenza delle uscite, anche se l'editore si impegnerà al massimo bisogna attendere almeno 4 o 5 mesi tra i vari volumi, seguendo così di pari passo quella giapponese.