Zetsuai 1989
Ci sono casi di mangaka che diventano famosi come precursori di un genere e poi si perdono nel tempo. Ozaki Minami è nata nel febbraio 1968 ed è diventata famosa disegnando yaoi di Capitan Tsubasa. Eppure dobbiamo ammettere che il suo stile di disegno in Zetsuai 1989 è lontano da quello del sensei Yoichi Takahachi! Mi ricordo che quando guardavo Holly e Benji anch’io sognavo varie coppie dell’anime ma non avrei mai accettato il tipo di disegno della Ozaki Minami!
La storia di Zetsuai vede coinvolti un calciatore (come Kojiro e Ken i suoi personaggi preferiti di Capitan Tsubasa) e un cantante con i risvolti drammatici che li vede lottare con il loro essere maschi amati da o che amano maschi.
Naturalmente all’epoca (fine anni ‘80) un yaoi sulle pagine di Margaret della Shueisha era una cosa impossibile, dunque l’autrice ha dovuto puntare su uno shonen ai e sulla trama allungando la storia. Io dico allungando la storia perché io in genere preferisco le storie in cui in un modo o nell’altro si arriva al sesso. E qui Nanjou Kouji fa sesso (non però visibile) con svariate donne sognando il suo Izumi Takuto.
Entrambi sono ragazzi “normali” forse un po’ tormentati da drammi passati ma sono lontani dai personaggi deboli o malati che comparivano in altre opere shojo degli anni ‘80.
Ma cosa significa il titolo? Zetsuai sta per “amori destinati ad interrompersi” e qualcuno lo ha paragonato all’altro amore impossibile fra uomini di quegli anni: “Ai no kusabi – Il cuneo dell’amore” altra opera classica oggi dimenticata con l’amore altrettanto impossibile fra Riki e il suo padrone.
Planet penso sia stata la prima casa editrice (con New York New York) ad entrare nel mercato principe per fudoshi ma è stata in seguito superata da altri tipo la Kappa edizioni.
Purtroppo è da notare che se oggi artisti giapponesi pubblicano in anteprima in Italia opere che parlano troppo di sesso noi siamo ancora per le produzioni omoerotiche a centellinare le pagine di sesso e a cercare di farsi belli come editori a parlare di Zetsuai o Banana Fish dove le scene esplicite sono inesistenti.
Comunque Zetsuai non deve aver avuto molta fortuna editoriale se il successivo BRONZE della stessa autrice è ancora inedito nel bel paese.
Passando ai voti come ho detto la trama in queste opere è la cosa meno interessante ma comunque raggiunge la sufficienza, non raggiungono la sufficienza i personaggi sia per l’aspetto (ci sono altri bishonen nel mondo shojo che amo) che il carattere ora forte, ora problematico, ora passivo quindi alla fine si va a dare una lieve insufficienza.
Cinque e mezzo
La storia di Zetsuai vede coinvolti un calciatore (come Kojiro e Ken i suoi personaggi preferiti di Capitan Tsubasa) e un cantante con i risvolti drammatici che li vede lottare con il loro essere maschi amati da o che amano maschi.
Naturalmente all’epoca (fine anni ‘80) un yaoi sulle pagine di Margaret della Shueisha era una cosa impossibile, dunque l’autrice ha dovuto puntare su uno shonen ai e sulla trama allungando la storia. Io dico allungando la storia perché io in genere preferisco le storie in cui in un modo o nell’altro si arriva al sesso. E qui Nanjou Kouji fa sesso (non però visibile) con svariate donne sognando il suo Izumi Takuto.
Entrambi sono ragazzi “normali” forse un po’ tormentati da drammi passati ma sono lontani dai personaggi deboli o malati che comparivano in altre opere shojo degli anni ‘80.
Ma cosa significa il titolo? Zetsuai sta per “amori destinati ad interrompersi” e qualcuno lo ha paragonato all’altro amore impossibile fra uomini di quegli anni: “Ai no kusabi – Il cuneo dell’amore” altra opera classica oggi dimenticata con l’amore altrettanto impossibile fra Riki e il suo padrone.
Planet penso sia stata la prima casa editrice (con New York New York) ad entrare nel mercato principe per fudoshi ma è stata in seguito superata da altri tipo la Kappa edizioni.
Purtroppo è da notare che se oggi artisti giapponesi pubblicano in anteprima in Italia opere che parlano troppo di sesso noi siamo ancora per le produzioni omoerotiche a centellinare le pagine di sesso e a cercare di farsi belli come editori a parlare di Zetsuai o Banana Fish dove le scene esplicite sono inesistenti.
Comunque Zetsuai non deve aver avuto molta fortuna editoriale se il successivo BRONZE della stessa autrice è ancora inedito nel bel paese.
Passando ai voti come ho detto la trama in queste opere è la cosa meno interessante ma comunque raggiunge la sufficienza, non raggiungono la sufficienza i personaggi sia per l’aspetto (ci sono altri bishonen nel mondo shojo che amo) che il carattere ora forte, ora problematico, ora passivo quindi alla fine si va a dare una lieve insufficienza.
Cinque e mezzo