S・L・H - Stray Love Hearts!
Carino, non c'è che dire. Trascinata dall'entusiasmo dopo la lettura di "Kiss of Rose Princess", sentivo la necessità di leggere qualcos'altro della mangaka Aya Shouoto e sono incappata in questo titolo. Sebbene a mio avviso non regga il confronto con il manga precedente, SLH non se la cava comunque male e si rivela una lettura interessante e coinvolgente.
Questo shojo rientra ancora una volta nella tipologia del reverse-harem, ma in questo caso i protagonisti maschili non cadono tutti ai piedi della bella di turno come avviene di solito, sebbene sicuramente simpatizzino (dopo un po') per la dolce Hiyoki. La protagonista è timida e sinceramente non ha la grinta che mi piace vedere solitamente in un personaggio femminile, ma tuttavia non è irritante nè amebica, il che in un reverse-harem è già tanto. La personalità dei personaggi maschili è ben delineata e sono tutti molto differenti fra loro. Forse avrei preferito scavare più a fondo nella storia di ognuno ma in soli 5 volumi probabilmente era difficile dare ulteriore spessore a tutti. Alcuni personaggi hanno più spazio di altri e sanno comunque rivelarsi affascinanti.
La trama è abbastanza lineare. Gli eventi si susseguono in un ordine prestabilito sin dalle prime pagine e si snodano attraverso clichè tipici dello shojo, tra un festival scolastico e una gita fuori porta. Si sa a priori chi sarà il favorito di Hiyoki e quindi l'originalità non è tanto da cercare nella scelta sentimentale, quanto nel mistero che regge le fila dell'intero manga. L'elemento fantasy aggiunge sapore al tutto e rende possibile anche l'impossibile, in modo da regalarci dei colpi di scena che fortunatamente innalzano il livello dell'opera salvandola dalla prevedibile banalità. Gli ultimi volumi in particolare danno tutte le risposte necessarie e una degna conclusione all'opera.
Il chara design porta il marchio della mangaka ed è oggettivamente piacevole. Solo in alcuni casi risulta confusionario ma nel complesso apprezzabile. I siparietti comici sono corredati da chibi e deformed e i personaggi sono esteticamente belli.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera e interessante. La mangaka si perfeziona sicuramente nell'altra opera di cui parlavo sopra, ma anche qui non è niente male. Questo manga saprà coinvolgervi.
Questo shojo rientra ancora una volta nella tipologia del reverse-harem, ma in questo caso i protagonisti maschili non cadono tutti ai piedi della bella di turno come avviene di solito, sebbene sicuramente simpatizzino (dopo un po') per la dolce Hiyoki. La protagonista è timida e sinceramente non ha la grinta che mi piace vedere solitamente in un personaggio femminile, ma tuttavia non è irritante nè amebica, il che in un reverse-harem è già tanto. La personalità dei personaggi maschili è ben delineata e sono tutti molto differenti fra loro. Forse avrei preferito scavare più a fondo nella storia di ognuno ma in soli 5 volumi probabilmente era difficile dare ulteriore spessore a tutti. Alcuni personaggi hanno più spazio di altri e sanno comunque rivelarsi affascinanti.
La trama è abbastanza lineare. Gli eventi si susseguono in un ordine prestabilito sin dalle prime pagine e si snodano attraverso clichè tipici dello shojo, tra un festival scolastico e una gita fuori porta. Si sa a priori chi sarà il favorito di Hiyoki e quindi l'originalità non è tanto da cercare nella scelta sentimentale, quanto nel mistero che regge le fila dell'intero manga. L'elemento fantasy aggiunge sapore al tutto e rende possibile anche l'impossibile, in modo da regalarci dei colpi di scena che fortunatamente innalzano il livello dell'opera salvandola dalla prevedibile banalità. Gli ultimi volumi in particolare danno tutte le risposte necessarie e una degna conclusione all'opera.
Il chara design porta il marchio della mangaka ed è oggettivamente piacevole. Solo in alcuni casi risulta confusionario ma nel complesso apprezzabile. I siparietti comici sono corredati da chibi e deformed e i personaggi sono esteticamente belli.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera e interessante. La mangaka si perfeziona sicuramente nell'altra opera di cui parlavo sopra, ma anche qui non è niente male. Questo manga saprà coinvolgervi.
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>
SLH (Stray Love Hearts) è un manga uscito nel 2006 ideato e creato da Aya Shouoto, famosa per aver inoltre fatto Kiss Of Rose Princess.
È la storia di una ragazza, Kozue Hiyoki, che nel giorno del suo sedicesimo compleanno viene derubata del proprio cuore da un tizio losco e sconosciuto con i capelli color platino e un tatuaggio; questi ultimi indizi condurranno la protagonista nella scuola che ha come simbolo il tatuaggio appunto del ladro, la Saint Nazareth. Hiyoki userà la propria dote di entrare nei sogni degli altri per scoprire chi sarà poi il ladro, girando di camera in camera e di ragazzo in ragazzo.
Questo manga è proprio banale. Ha personaggi banali e una storia banale. Purtroppo da Aya Shouoto ci saremmo aspettati di più dopo un grandissimo manga come Kiss Of Rose Princess. L'unica cosa che si salva sono i suoi magnifici disegni.
Già il fatto che questa ragazza abbia la strana dote di entrare nei sogni altrui non convince per niente. In più, lei arriva in questa scuola, conosce un tizio sconosciuto e gli racconta tutta la sua storia, fidandosi a primo impatto! Non si chiede se sarebbe una buona idea, lo fa e basta; così lui le mette un cuore posticcio e siamo a posto. Si, perché, ovviamente in questa storia c'è anche una sorta di sciamano uscito fuori da non si sa dove.
In questo manga praticamente (come nell'istituto in generale dove si trova lei) ci sono solo maschi: le ragazze penseranno “Urrá! Che bello! Magari ci fossero scuole così!”, e invece penso sia stata una grande cavolata. I personaggi maschili sono banali e noiosi, passano da un cantante depresso a un altro che nasconde il suo amore per le cose femminili cacciando via tutti dalla sua camera. La cosa strana è che i professori la lasciano tranquillamente andare a dormire con tutti, senza preoccuparsi del fatto che è una ragazza, in camera con un maschio diverso ogni settimana.
Cose positive (si fa prima): disegni ottimi e ben curati, buona idea di partenza.
Ma non ci siamo. Voto 6, solo per i disegni.
SLH (Stray Love Hearts) è un manga uscito nel 2006 ideato e creato da Aya Shouoto, famosa per aver inoltre fatto Kiss Of Rose Princess.
È la storia di una ragazza, Kozue Hiyoki, che nel giorno del suo sedicesimo compleanno viene derubata del proprio cuore da un tizio losco e sconosciuto con i capelli color platino e un tatuaggio; questi ultimi indizi condurranno la protagonista nella scuola che ha come simbolo il tatuaggio appunto del ladro, la Saint Nazareth. Hiyoki userà la propria dote di entrare nei sogni degli altri per scoprire chi sarà poi il ladro, girando di camera in camera e di ragazzo in ragazzo.
Questo manga è proprio banale. Ha personaggi banali e una storia banale. Purtroppo da Aya Shouoto ci saremmo aspettati di più dopo un grandissimo manga come Kiss Of Rose Princess. L'unica cosa che si salva sono i suoi magnifici disegni.
Già il fatto che questa ragazza abbia la strana dote di entrare nei sogni altrui non convince per niente. In più, lei arriva in questa scuola, conosce un tizio sconosciuto e gli racconta tutta la sua storia, fidandosi a primo impatto! Non si chiede se sarebbe una buona idea, lo fa e basta; così lui le mette un cuore posticcio e siamo a posto. Si, perché, ovviamente in questa storia c'è anche una sorta di sciamano uscito fuori da non si sa dove.
In questo manga praticamente (come nell'istituto in generale dove si trova lei) ci sono solo maschi: le ragazze penseranno “Urrá! Che bello! Magari ci fossero scuole così!”, e invece penso sia stata una grande cavolata. I personaggi maschili sono banali e noiosi, passano da un cantante depresso a un altro che nasconde il suo amore per le cose femminili cacciando via tutti dalla sua camera. La cosa strana è che i professori la lasciano tranquillamente andare a dormire con tutti, senza preoccuparsi del fatto che è una ragazza, in camera con un maschio diverso ogni settimana.
Cose positive (si fa prima): disegni ottimi e ben curati, buona idea di partenza.
Ma non ci siamo. Voto 6, solo per i disegni.
Il manga "SLH - Stray Love Hurts" di Aya Shouto (conosciuta dalle lettrici italiane con Kiss of Rose Princess) è un"reverse harem" - la risposta femminile agli harem manga per ragazzi - che unisce alcuni contesti di commedia sentimentale a sfumature fantasy per dare vita ad un prodotto il cui nome dovrebbe finire con "Hurts", e non "Hearts", visto il patimento che si soffre per completare la lettura. Ovviamente non si tratta di epatizzazione o sentimentalismi di sorta.
Nella notte del suo sedicesimo compleanno, Kozue vede un uomo dai capelli color platino entrare nel suo sogno e rubarle il cuore dal petto. Da quel momento la giovane si sente vuota, fredda e indifferente verso il mondo.
Sfruttando i pochi indizi a sua disposizione, la ragazza riesce a scoprire che il fascinoso ladro sembra provenire dal collegio Saint Nazareth, e sfrutterà il suo nuovo potere di entrare nei sogni delle persone nel Dormitorio "S": quello dove sono riuniti i "peggiori" elementi della scuola.
La trama, per come si presenta, sembra offrire una chiave di lettura romantica e ammaliante dove le più classiche metafore sentimentali prendono forma fisica (a chi non è mai capitato di "farsi rapire il cuore" da una persona?) e sono state affiancate ad una protagonista atipica per uno shoujo, che fa della sua freddezza la sua peculiarità.
Ben presto l'autrice riesce a prendere tutte queste qualità e le plasma in un batter d'occhio, usandole come scusa per rendere la storia banalissima e noiosa. Prima di tutto la protagonista avrà in prestito, da un uomo di cui ci si può sicuramente fidare - un misterioso figuro appena incontrato e che si veste in stile giapponese antico in un collegio facoltoso -, un cuore posticcio che, data la sua delicatezza, trasforma la ragazza in una bambolina ipersensibile in grado di passare dalla gioia al pianto in un battito di ciglia e per un nonnulla.
Come se una protagonista banale e ritrita non fosse abbastanza, l'autrice decide che nel dormitorio non c'è più posto e quindi la ragazza dovrà dormire a turni nelle stanze degli altri inquilini - tutti ragazzi, ovviamente, non che la scuola si preoccupi di comportamenti incresciosi e sconvenienti - dando così alla storia un'impostazione da sfilata di moda, dove la protagonista sbircia nei sogni dei diversi ragazzi, passandoli in rassegna e caratterizzandoli uno alla volta.
Purtroppo "caratterizzarli" è una parola fuori luogo, visto che i personaggi saranno tra le figure più banali e stereotipate che si possano chiedere, dal tenebroso e misterioso chitarrista gotico al ragazzo-cagnolino abbronzato, vivace e stupidotto. Non mancheranno piccole sfumature personali per una manciata di ragazzi, ma si tratta di casi rari.
In uno shoujo, tuttavia, è piuttosto preventivabile incappare in stereotipi e luoghi comuni, ma la vera e imperdonabile pecca è la narrazione altalenante che oscilla da situazioni noiose e verbose, a capitoli simpatici e leggeri che si leggono in "scoglievole" scorrevolezza - lo ammetto, un paio di capitoli comici nella fase centrale sono l'unico aspetto carino che ho trovato nell'opera e mi hanno strappato almeno un sorriso - mentre la storia si sviluppa a singhiozzo (o fasi alterne che dir si voglia) dando una discontinuità fastidiosa e pesante. Senza nulla togliere al finale dove l'autrice, ben conscia della prevedibilità ineluttabile del tutto, decide di dare qualche colpo di scena che crea paradossi, scusati con trovate banali e scrause.
Lo stile di disegno di Aya Shouto si allinea, senza lode ne infamia, allo stile degli shoujo moderni, sia nelle caratterizzazioni che nell'impostazione registica. Il suo maggior pregio trova posto nelle vivaci ed elaborate tavole ricche di dettagli e retini, ma è una qualità che serve a distrarre dai volti dei protagonisti: esclusa l'ipersensibile ragazza, i vari bellocci avranno ognuno un'espressione peculiare che raramente se ne andrà dal volto, dando così un'espressività quasi inesistente, come se dicessero "ho questo sguardo figo, chi me lo fa fare di cambiarlo?".
L'edizione della Panini Comics rientra nella fascia economica dell'editore, con qualche piccola sorpresa riguardo al formato dei volumetti, di poco più grandi rispetto allo standard, e qualche sgradita caduta nei primi volumetti, sulla rilegatura (le classiche pagine ondulate) e una stampa fin troppo cupa e pesante. Non che l'opera meriti una cura migliore, ma visto che comunque il prezzo è quello sarebbe stato meglio un lavoro fatto bene.
In poche parole "SLH - Stray Love Hurts" vuole essere una lettura leggera, dove i tanti bei ragazzi che affiancano la protagonista nella sua avventura allietino il cuore delle giovani lettrici, facendole rintanare nel loro mondo di fantasia dove potranno rivederli e ammirarli. Tuttavia la sua pochezza narrativa, la lettura pesante e lo sviluppo incoerente che propone, e soprattutto i suoi personaggi piatti e stereotipati dall'inespressività disarmante, trasformano la lettura in una noiosa fiera delle banalità in grado di allietare il pomeriggio delle più giovanissime lettrici. Ma anche no, volendo.
Nella notte del suo sedicesimo compleanno, Kozue vede un uomo dai capelli color platino entrare nel suo sogno e rubarle il cuore dal petto. Da quel momento la giovane si sente vuota, fredda e indifferente verso il mondo.
Sfruttando i pochi indizi a sua disposizione, la ragazza riesce a scoprire che il fascinoso ladro sembra provenire dal collegio Saint Nazareth, e sfrutterà il suo nuovo potere di entrare nei sogni delle persone nel Dormitorio "S": quello dove sono riuniti i "peggiori" elementi della scuola.
La trama, per come si presenta, sembra offrire una chiave di lettura romantica e ammaliante dove le più classiche metafore sentimentali prendono forma fisica (a chi non è mai capitato di "farsi rapire il cuore" da una persona?) e sono state affiancate ad una protagonista atipica per uno shoujo, che fa della sua freddezza la sua peculiarità.
Ben presto l'autrice riesce a prendere tutte queste qualità e le plasma in un batter d'occhio, usandole come scusa per rendere la storia banalissima e noiosa. Prima di tutto la protagonista avrà in prestito, da un uomo di cui ci si può sicuramente fidare - un misterioso figuro appena incontrato e che si veste in stile giapponese antico in un collegio facoltoso -, un cuore posticcio che, data la sua delicatezza, trasforma la ragazza in una bambolina ipersensibile in grado di passare dalla gioia al pianto in un battito di ciglia e per un nonnulla.
Come se una protagonista banale e ritrita non fosse abbastanza, l'autrice decide che nel dormitorio non c'è più posto e quindi la ragazza dovrà dormire a turni nelle stanze degli altri inquilini - tutti ragazzi, ovviamente, non che la scuola si preoccupi di comportamenti incresciosi e sconvenienti - dando così alla storia un'impostazione da sfilata di moda, dove la protagonista sbircia nei sogni dei diversi ragazzi, passandoli in rassegna e caratterizzandoli uno alla volta.
Purtroppo "caratterizzarli" è una parola fuori luogo, visto che i personaggi saranno tra le figure più banali e stereotipate che si possano chiedere, dal tenebroso e misterioso chitarrista gotico al ragazzo-cagnolino abbronzato, vivace e stupidotto. Non mancheranno piccole sfumature personali per una manciata di ragazzi, ma si tratta di casi rari.
In uno shoujo, tuttavia, è piuttosto preventivabile incappare in stereotipi e luoghi comuni, ma la vera e imperdonabile pecca è la narrazione altalenante che oscilla da situazioni noiose e verbose, a capitoli simpatici e leggeri che si leggono in "scoglievole" scorrevolezza - lo ammetto, un paio di capitoli comici nella fase centrale sono l'unico aspetto carino che ho trovato nell'opera e mi hanno strappato almeno un sorriso - mentre la storia si sviluppa a singhiozzo (o fasi alterne che dir si voglia) dando una discontinuità fastidiosa e pesante. Senza nulla togliere al finale dove l'autrice, ben conscia della prevedibilità ineluttabile del tutto, decide di dare qualche colpo di scena che crea paradossi, scusati con trovate banali e scrause.
Lo stile di disegno di Aya Shouto si allinea, senza lode ne infamia, allo stile degli shoujo moderni, sia nelle caratterizzazioni che nell'impostazione registica. Il suo maggior pregio trova posto nelle vivaci ed elaborate tavole ricche di dettagli e retini, ma è una qualità che serve a distrarre dai volti dei protagonisti: esclusa l'ipersensibile ragazza, i vari bellocci avranno ognuno un'espressione peculiare che raramente se ne andrà dal volto, dando così un'espressività quasi inesistente, come se dicessero "ho questo sguardo figo, chi me lo fa fare di cambiarlo?".
L'edizione della Panini Comics rientra nella fascia economica dell'editore, con qualche piccola sorpresa riguardo al formato dei volumetti, di poco più grandi rispetto allo standard, e qualche sgradita caduta nei primi volumetti, sulla rilegatura (le classiche pagine ondulate) e una stampa fin troppo cupa e pesante. Non che l'opera meriti una cura migliore, ma visto che comunque il prezzo è quello sarebbe stato meglio un lavoro fatto bene.
In poche parole "SLH - Stray Love Hurts" vuole essere una lettura leggera, dove i tanti bei ragazzi che affiancano la protagonista nella sua avventura allietino il cuore delle giovani lettrici, facendole rintanare nel loro mondo di fantasia dove potranno rivederli e ammirarli. Tuttavia la sua pochezza narrativa, la lettura pesante e lo sviluppo incoerente che propone, e soprattutto i suoi personaggi piatti e stereotipati dall'inespressività disarmante, trasformano la lettura in una noiosa fiera delle banalità in grado di allietare il pomeriggio delle più giovanissime lettrici. Ma anche no, volendo.
“SLH - Stray Love Hearts!" è un manga di Aya Shout ( autrice già affermata con l'opera di 9 volumi "Kiss of Rose Princess), edito in Italia dalla Planet Manga in 5 volumi tra il 2011-2012, e pubblicato per la prima volta in patria nel 2006.
La notte del suo sedicesimo compleanno, in sogno, a Hiyoki viene rubato il cuore. Rubato nel senso letterale del termine, perché da quel giorno la ragazza sente di non possederne più uno. Chi sarà il colpevole di questo crimine? Gli unici indizi di cui dispone la nostra protagonista per rintracciarlo sono il platino dei suoi capelli e il tatuaggio sul suo petto.
Proprio quest'ultimo elemento, la ragazza lo ritrova nello stemma di uno dei dormitori del ricco e prestigioso istituto St.Nazareth, il bistrattato dormitorio S. Un posto malfamato, malridotto, malmesso, oltre che maligno. (Spiegatemi poi questo enorme nonsense: perché uno dovrebbe entrare nella scuola più prestigiosa del paese per poi vedersi assegnato alla camerata messa peggio?? Cioè, paga già una retta esorbitante, cosa deve fare ancora per poter studiare?? Ma lasciamo stare quest'osservazione del tutto "fuori luogo", se si può definire così...)
Inizierà così la ricerca del ladro di cuori, soggiornando ogni settimana nella stanza di un ragazzo diverso, spiando dentro i suoi sogni (sì, la ragazza sa viaggiare nei sogni altrui) per scoprire la sua vera identità.
Questo la porterà a conoscere un'incredibile quantità di ragazzi diversi, per i quali risolverà varie vicende e problemi.
Il mio giudizio sulla trama è pessimo, come avrete già notato. Sorvolando sull'incredibile quantità di elementi che non starebbero né in cielo né in terra (giustifichiamolo dicendo che è un manga fantasy sotto il falso nome di shoujo scolastico), lo sviluppo è decisamente da bocciare. La storia è un semplice susseguirsi di scene surreali, di cui molte persino inappropriate. Non mi dilungherò molto per paura di spoilerare, ma fidatevi se vi dico, una volta letto il primo capitolo il copione potrebbe davvero scriverlo chiunque. In pratica è una storia costituita da cliché.
Per quanto riguarda i personaggi... pessimi quanto la trama. Per chi avesse letto il primo manga dell'autrice (ahimè, io sì, anche se solo i primi capitoli) avrà già capito che carattere (o che mancanza di carattere) abbiamo. Sono tutti identici tra loro, varia solo il nome, il colore dei capelli, la storia strappalacrime alle spalle.
I disegni sono davvero l'unica cosa che hanno salvato quest'opera da un mio bel 3. L'autrice ha un tratto pulito e lineare, pieno di fronzoli, certo, e i tanti, tanti retini hanno coperto i suoi errori molte volte; tuttavia i suoi disegni riescono a piacermi, perché denotano una certa esperienza della Shouto nel campo dei manga. Peccato per il chara, che rovina molto delle tavole altrimenti davvero belle.
Giudizio complessivo? Un 5. La storia è davvero banale e del tutto priva di senso, tuttavia non mancano gag simpatiche - abbellite anche dai bei disegni - e momenti di leggerezza, che rendono piacevole la lettura del manga. Personalmente la trama non mi ha saputo dire nulla, ma può darsi che alle amanti di questo genere possa ispirare parecchio.
Insomma, io sono contenta di essermelo fatta prestare, invece che comprarlo - non so come avrei fatto a spendere dei soldi per un'opera del genere - , quindi non me la sento di consigliarlo a nessuno. Ma, ripeto, non sono un'intenditrice del genere.
La notte del suo sedicesimo compleanno, in sogno, a Hiyoki viene rubato il cuore. Rubato nel senso letterale del termine, perché da quel giorno la ragazza sente di non possederne più uno. Chi sarà il colpevole di questo crimine? Gli unici indizi di cui dispone la nostra protagonista per rintracciarlo sono il platino dei suoi capelli e il tatuaggio sul suo petto.
Proprio quest'ultimo elemento, la ragazza lo ritrova nello stemma di uno dei dormitori del ricco e prestigioso istituto St.Nazareth, il bistrattato dormitorio S. Un posto malfamato, malridotto, malmesso, oltre che maligno. (Spiegatemi poi questo enorme nonsense: perché uno dovrebbe entrare nella scuola più prestigiosa del paese per poi vedersi assegnato alla camerata messa peggio?? Cioè, paga già una retta esorbitante, cosa deve fare ancora per poter studiare?? Ma lasciamo stare quest'osservazione del tutto "fuori luogo", se si può definire così...)
Inizierà così la ricerca del ladro di cuori, soggiornando ogni settimana nella stanza di un ragazzo diverso, spiando dentro i suoi sogni (sì, la ragazza sa viaggiare nei sogni altrui) per scoprire la sua vera identità.
Questo la porterà a conoscere un'incredibile quantità di ragazzi diversi, per i quali risolverà varie vicende e problemi.
Il mio giudizio sulla trama è pessimo, come avrete già notato. Sorvolando sull'incredibile quantità di elementi che non starebbero né in cielo né in terra (giustifichiamolo dicendo che è un manga fantasy sotto il falso nome di shoujo scolastico), lo sviluppo è decisamente da bocciare. La storia è un semplice susseguirsi di scene surreali, di cui molte persino inappropriate. Non mi dilungherò molto per paura di spoilerare, ma fidatevi se vi dico, una volta letto il primo capitolo il copione potrebbe davvero scriverlo chiunque. In pratica è una storia costituita da cliché.
Per quanto riguarda i personaggi... pessimi quanto la trama. Per chi avesse letto il primo manga dell'autrice (ahimè, io sì, anche se solo i primi capitoli) avrà già capito che carattere (o che mancanza di carattere) abbiamo. Sono tutti identici tra loro, varia solo il nome, il colore dei capelli, la storia strappalacrime alle spalle.
I disegni sono davvero l'unica cosa che hanno salvato quest'opera da un mio bel 3. L'autrice ha un tratto pulito e lineare, pieno di fronzoli, certo, e i tanti, tanti retini hanno coperto i suoi errori molte volte; tuttavia i suoi disegni riescono a piacermi, perché denotano una certa esperienza della Shouto nel campo dei manga. Peccato per il chara, che rovina molto delle tavole altrimenti davvero belle.
Giudizio complessivo? Un 5. La storia è davvero banale e del tutto priva di senso, tuttavia non mancano gag simpatiche - abbellite anche dai bei disegni - e momenti di leggerezza, che rendono piacevole la lettura del manga. Personalmente la trama non mi ha saputo dire nulla, ma può darsi che alle amanti di questo genere possa ispirare parecchio.
Insomma, io sono contenta di essermelo fatta prestare, invece che comprarlo - non so come avrei fatto a spendere dei soldi per un'opera del genere - , quindi non me la sento di consigliarlo a nessuno. Ma, ripeto, non sono un'intenditrice del genere.
SLH ("Stray Love Hearts!") è un manga del 2006, pubblicato in Italia a febbraio nel 2012. I primi temi che si possono intuire fin dal primo volume sono: reverse harem, scolastico, sovrannaturale, romantico, commedia. Ecco, a grandi linee, la trama (almeno quella che ho intuito dal primo volume).
La protagonista è Hiyoki, una ragazza che, la notte del suo sedicesimo compleanno, sogna un uomo dai capelli color platino che le ruba il cuore. Letteralmente, dato che in seguito si scopre incapace di provare alcuna emozione o sentimento.
Proprio mentre si ritrova in questa situazione, i genitori decidono di trasferirsi all'estero e di farla studiare in un liceo con annesso dormitorio. Pensando che il dormitorio S, in particolare, potesse avere a che fare con l'uomo del sogno, la ragazza decide di sistemarsi lì.
Dopo le lezioni, però, mentre si sta recando al dormitorio, incontra il presidente del consiglio studentesco, tale Cain... e perde i sensi. Si risveglia proprio nel dormitorio S, dove il direttore del dormitorio le rivela qualche verità sconcertante: che fa lo stregone per lavoro, ad esempio, e che ha provveduto a metterle nel petto un delicato cuore posticcio che sostituisca quello vero. Le fa scoprire anche il suo straordinario potere di entrare nei sogni di chi le dorme accanto, così le propone la sua idea: sfruttare il suo potere per entrare nei sogni degli studenti del dormitorio, così da scoprire chi di loro è l'uomo dai capelli color platino.
Il dormitorio S ha due particolarità: la prima è la sua pessima reputazione - gli studenti sono convinti che abbia a che fare con il sovrannaturale - e la seconda è il suo essere interamente popolata da studenti maschi. Dato che nel dormitorio non ci sono stanze vuote al momento, Hiyoki sarà tenuta a dormire in una stanza diversa ogni settimana, così da poter dormire accanto a tutti e poter entrare nei loro sogni.
La trama è molto semplice e, devo dire, abbastanza scontata. Il trasferimento in una nuova scuola è un elemento presente in tantissimi shoujo, così come la "convivenza forzata" di ragazzo e ragazza nello stesso ambiente. Qua e là ci sono anche delle forzature: ad esempio non è chiaro il motivo per cui la protagonista non possa seguire i suoi genitori all'estero (dicono che è per farle continuare gli studi, ma potrebbe benissimo andare a studiare in una scuola nel nuovo stato; altrimenti i genitori potevano aspettare che si diplomasse prima di spostarsi); poi, nonostante i ragazzi del dormitorio S siano tutti bellissimi, le ragazze della scuola hanno occhi solo e soltanto per i membri del comitato studentesco... per aggiungere la ciliegina sulla torta, anche l'importanza che si dà alla bellezza dei personaggi è eccessiva, a mio parere: dato che sono tutti stupendi, dovrebbe essere un fattore secondario.
Non vado matta per i manga a tema harem o reverse harem, ma questo non sembra male; questo solo perché credo già di intuire quale sarà il Principe Azzurro di Hiyoki.
Comunque sia il manga è una lettura leggera e piacevole, adatta a chi si ambienta per la prima volta in una storia a tema harem. Non mancano i momenti divertenti e quelli a tema più serio, quindi, nonostante la semplicità (e a volte vera e propria banalità), posso dire che sia un manga ricco.
Parliamo pure dei personaggi. Hiyoki è una protagonista abbastanza banale: sbadatella, sempre dolce, pronta ad arrossire per un nonnulla, tenera, carina e dall'aria innocente, ma soprattutto con le classiche gambette di ricotta che cedono al momento giusto, possibilmente a portata di mano del ragazzo di turno che la prenderà in braccio appena in tempo. Per via del suo cuore temporaneo ha anche una tendenza ad arrossire molto frequente, che però non confonde assolutamente il finale, che come ho detto s'intuisce da subito.
Per i ragazzi, dato che è solo il primo volume e sono tanti, sarò breve: sono stereotipati. Ci sono quello spontaneo e un po' impacciato, quello tenebroso, quello dall'aspetto di un ragazzino (o ragazza), l'occhialuto con un cervello grande così e, immancabilmente, quello che si comporta da host. Il presidente Cain, se possibile, è peggio: è il classico ragazzo venerato dall'intero corpo studentesco (femminile), quello bellissimo che è gentile con tutte tranne che con Hiyoki, che fa molto il cattivo con lei ma che, sotto sotto, s'interessa.
Per il primo volume non s'incontrano delle caratterizzazioni molto originali, ma continuo a sperare che migliori più avanti.
Lo stile, in ogni caso, merita. E' leggero, con vignette che si susseguono bene e in modo chiaro, sfondi non troppo elaborati e personaggi ben curati. Devo dire che, più che la trama, sono stati i disegni ad attirarmi.
Continuerò a leggere dato che mi incuriosisce, ma il mio voto resta quello che è a prescindere dal finale, dato che non si promette come un manga eccezionale.
La protagonista è Hiyoki, una ragazza che, la notte del suo sedicesimo compleanno, sogna un uomo dai capelli color platino che le ruba il cuore. Letteralmente, dato che in seguito si scopre incapace di provare alcuna emozione o sentimento.
Proprio mentre si ritrova in questa situazione, i genitori decidono di trasferirsi all'estero e di farla studiare in un liceo con annesso dormitorio. Pensando che il dormitorio S, in particolare, potesse avere a che fare con l'uomo del sogno, la ragazza decide di sistemarsi lì.
Dopo le lezioni, però, mentre si sta recando al dormitorio, incontra il presidente del consiglio studentesco, tale Cain... e perde i sensi. Si risveglia proprio nel dormitorio S, dove il direttore del dormitorio le rivela qualche verità sconcertante: che fa lo stregone per lavoro, ad esempio, e che ha provveduto a metterle nel petto un delicato cuore posticcio che sostituisca quello vero. Le fa scoprire anche il suo straordinario potere di entrare nei sogni di chi le dorme accanto, così le propone la sua idea: sfruttare il suo potere per entrare nei sogni degli studenti del dormitorio, così da scoprire chi di loro è l'uomo dai capelli color platino.
Il dormitorio S ha due particolarità: la prima è la sua pessima reputazione - gli studenti sono convinti che abbia a che fare con il sovrannaturale - e la seconda è il suo essere interamente popolata da studenti maschi. Dato che nel dormitorio non ci sono stanze vuote al momento, Hiyoki sarà tenuta a dormire in una stanza diversa ogni settimana, così da poter dormire accanto a tutti e poter entrare nei loro sogni.
La trama è molto semplice e, devo dire, abbastanza scontata. Il trasferimento in una nuova scuola è un elemento presente in tantissimi shoujo, così come la "convivenza forzata" di ragazzo e ragazza nello stesso ambiente. Qua e là ci sono anche delle forzature: ad esempio non è chiaro il motivo per cui la protagonista non possa seguire i suoi genitori all'estero (dicono che è per farle continuare gli studi, ma potrebbe benissimo andare a studiare in una scuola nel nuovo stato; altrimenti i genitori potevano aspettare che si diplomasse prima di spostarsi); poi, nonostante i ragazzi del dormitorio S siano tutti bellissimi, le ragazze della scuola hanno occhi solo e soltanto per i membri del comitato studentesco... per aggiungere la ciliegina sulla torta, anche l'importanza che si dà alla bellezza dei personaggi è eccessiva, a mio parere: dato che sono tutti stupendi, dovrebbe essere un fattore secondario.
Non vado matta per i manga a tema harem o reverse harem, ma questo non sembra male; questo solo perché credo già di intuire quale sarà il Principe Azzurro di Hiyoki.
Comunque sia il manga è una lettura leggera e piacevole, adatta a chi si ambienta per la prima volta in una storia a tema harem. Non mancano i momenti divertenti e quelli a tema più serio, quindi, nonostante la semplicità (e a volte vera e propria banalità), posso dire che sia un manga ricco.
Parliamo pure dei personaggi. Hiyoki è una protagonista abbastanza banale: sbadatella, sempre dolce, pronta ad arrossire per un nonnulla, tenera, carina e dall'aria innocente, ma soprattutto con le classiche gambette di ricotta che cedono al momento giusto, possibilmente a portata di mano del ragazzo di turno che la prenderà in braccio appena in tempo. Per via del suo cuore temporaneo ha anche una tendenza ad arrossire molto frequente, che però non confonde assolutamente il finale, che come ho detto s'intuisce da subito.
Per i ragazzi, dato che è solo il primo volume e sono tanti, sarò breve: sono stereotipati. Ci sono quello spontaneo e un po' impacciato, quello tenebroso, quello dall'aspetto di un ragazzino (o ragazza), l'occhialuto con un cervello grande così e, immancabilmente, quello che si comporta da host. Il presidente Cain, se possibile, è peggio: è il classico ragazzo venerato dall'intero corpo studentesco (femminile), quello bellissimo che è gentile con tutte tranne che con Hiyoki, che fa molto il cattivo con lei ma che, sotto sotto, s'interessa.
Per il primo volume non s'incontrano delle caratterizzazioni molto originali, ma continuo a sperare che migliori più avanti.
Lo stile, in ogni caso, merita. E' leggero, con vignette che si susseguono bene e in modo chiaro, sfondi non troppo elaborati e personaggi ben curati. Devo dire che, più che la trama, sono stati i disegni ad attirarmi.
Continuerò a leggere dato che mi incuriosisce, ma il mio voto resta quello che è a prescindere dal finale, dato che non si promette come un manga eccezionale.
"SLH - Stray Love Hearts", d'ora in poi SHL, è un manga creato dall'autrice Aya Shouoto, nota in Italia per aver dato luce a "Kiss of Rose Princess", e come quest'ultimo anche SHL è un manga di genere shoujo, nato nel 2006 e presenta un totale di 5 volumi.
-Nel sogno lui mi ruba il cuore…-
E' con questo pensiero che la vita di tutti i giorni di Kozue Hiyoki termina per immergersi nei meandri dell'oscuro mondo della magia, e per ritrovare il cuore rubatole dall'uomo col cappuccio nero. Kozue sarà costretta ad iscriversi ad una scuola molto prestigiosa, e più precisamente risiederà in un dormitorio maschile. La giovane sedicenne dovrà conoscere al meglio possibile ogni componente del dormitorio, e quale migliore soluzione se non quella di dormire ogni settimana in una camera diversa? Forse, uno di loro potrebbe essere il misterioso individuo, e forse, nelle loro camere vi potrebbero essere più segreti di quanti si potrebbe pensare…
Basterebbero tre parole per descrivere questo manga, ed esse sono Scontato, Harem e Bishounen. Chi conosce l'opera "Kiss of Rose Princess" non può negare di aver compreso il filone che l'autrice ama percorrere, e sì, in ogni pagina avremo la possibilità di ammirare ragazzi su ragazzi, brillantini su brillantini, occhi puntati solo su una ragazza nell'intero pianeta e vicende impossibili sotto ogni punto di vista che accadono senza un senso logico, finendo così per portare l'unione fra i due personaggi prediletti.
Il disegno presenta i classici tratti da shoujo, dove i ragazzi sembrano più femmine che altro, ma che comunque risulta piacevole agli occhi, seppur venga tralasciata l'importanza delle ambientazioni a cui, appunto, viene data la minima importanza.
Molto spesso risulta frivolo, privo di coerenza, ma infondo, quanti shoujo oggigiorno sono coerenti con il mondo? Essi sfiorano quasi l'impossibile, e in queste vicende dallo sfondo harem ne possiamo constatare l'efficacia: una donna e mille uomini affascinanti tutti ai suoi piedi, il sogno di tutte, no? Ho trovato la protagonista ottusa, irritante, priva di senso logico e soprattutto ingenua, schifosamente ingenua sotto ogni punto di vista. E' vero, purtroppo, le ragazze vengono spesso ritratte molto ingenue ed ignoranti in questo genere di manga, ma solitamente sono a sfondo Josei, pertanto, poiché SHL non lo è, mi sono spesso ritrovata a pensare che sarebbe stato meglio se la serie fosse stata priva della protagonista e vi fossero rimasti solo i bei ragazzi bishounen a fare da trama principale.
Il mio voto va oltre la sufficienza, e lo considero un buon prodotto, però non potrà mai meritarsi di più. Lo consiglio a chiunque volesse iniziare una storia poco impegnativa e sbrigativa.
-Nel sogno lui mi ruba il cuore…-
E' con questo pensiero che la vita di tutti i giorni di Kozue Hiyoki termina per immergersi nei meandri dell'oscuro mondo della magia, e per ritrovare il cuore rubatole dall'uomo col cappuccio nero. Kozue sarà costretta ad iscriversi ad una scuola molto prestigiosa, e più precisamente risiederà in un dormitorio maschile. La giovane sedicenne dovrà conoscere al meglio possibile ogni componente del dormitorio, e quale migliore soluzione se non quella di dormire ogni settimana in una camera diversa? Forse, uno di loro potrebbe essere il misterioso individuo, e forse, nelle loro camere vi potrebbero essere più segreti di quanti si potrebbe pensare…
Basterebbero tre parole per descrivere questo manga, ed esse sono Scontato, Harem e Bishounen. Chi conosce l'opera "Kiss of Rose Princess" non può negare di aver compreso il filone che l'autrice ama percorrere, e sì, in ogni pagina avremo la possibilità di ammirare ragazzi su ragazzi, brillantini su brillantini, occhi puntati solo su una ragazza nell'intero pianeta e vicende impossibili sotto ogni punto di vista che accadono senza un senso logico, finendo così per portare l'unione fra i due personaggi prediletti.
Il disegno presenta i classici tratti da shoujo, dove i ragazzi sembrano più femmine che altro, ma che comunque risulta piacevole agli occhi, seppur venga tralasciata l'importanza delle ambientazioni a cui, appunto, viene data la minima importanza.
Molto spesso risulta frivolo, privo di coerenza, ma infondo, quanti shoujo oggigiorno sono coerenti con il mondo? Essi sfiorano quasi l'impossibile, e in queste vicende dallo sfondo harem ne possiamo constatare l'efficacia: una donna e mille uomini affascinanti tutti ai suoi piedi, il sogno di tutte, no? Ho trovato la protagonista ottusa, irritante, priva di senso logico e soprattutto ingenua, schifosamente ingenua sotto ogni punto di vista. E' vero, purtroppo, le ragazze vengono spesso ritratte molto ingenue ed ignoranti in questo genere di manga, ma solitamente sono a sfondo Josei, pertanto, poiché SHL non lo è, mi sono spesso ritrovata a pensare che sarebbe stato meglio se la serie fosse stata priva della protagonista e vi fossero rimasti solo i bei ragazzi bishounen a fare da trama principale.
Il mio voto va oltre la sufficienza, e lo considero un buon prodotto, però non potrà mai meritarsi di più. Lo consiglio a chiunque volesse iniziare una storia poco impegnativa e sbrigativa.