M'ama, non m'ama
"M'ama non m'ama" è uno shoujo scolastico breve di tre volumi e opera di esordio di Haru Tsukishima, da me nota per il titolo "Entre Moi & Toi" pubblicato in Francia dalla Kana. Ho recuperato questa miniserie della GP mossa dalla curiosità e senza particolari aspettative.
"Mama non m'ama" si propone come un triangolo tra la protagonista Inoue, il principe della scuola Hikaru e il donnaiolo Saito. Nel corso di questi tre volumi si racconta il sentimento della protagonista verso uno dei due, che in fasi altalenanti viene messo in crisi dall'avvicinamento dell'altro. La storia è scorrevole e i dialoghi sono incalzanti, ma non posso confermare che i temi affrontati abbiano attirato la mia attenzione. Vista la brevità della storia, avrei puntato maggiormente sull'humor, perché alcune scene avevano del potenziale e invece si sono evolute in mezze tragedie concluse senza troppo pathos.
Se mi chiedessero cosa ricordo di questa storia, sottolineo - con estremo rammarico - la protagonista. E' una foglia in balia delle onde emotive, sistematicamente mortificata da un co-protagonista che oltre a porle battute di cattivo gusto davanti ai compagni, si diverte a flirtare con altre donne davanti a lei, salvo all'occorrenza entrare in competizione con il principe-zerbino. La ciliegina sulla torta è il bisogno, della protagonista, di scavare nei traumi passati per giustificarne il comportamento maleducato. La protagonista alla fine prenderà consapevolezza di qual è il tipo di ragazzo che fa per lei? Lo si scoprirà solo leggendolo, ma anche se non lo farete non vi perderete assolutamente nulla.
"M'ama non m'ama" è una lettura talmente leggera che vi sembrerà di non averla mai conosciuta. Come anticipato, trattandosi dell'opera di esordio dell'autrice andavano raffinati degli aspetti che nelle opere successive per fortuna sono stati recuperati. I disegni sono graziosi ma la storia é povera di novità. Non posso non segnalare che svilisce il ruolo delle ragazze (lei e l'amica), attribuendo loro dei ruoli di crocerossine verso casi maschili disperati che andrebbero semplicemente ignorati. Riprendendo il sottotitolo di un noto shoujo "In amore vince chi insiste", mi sento in questo caso di aggiungere "In amore vince chi preserva sé stesso dai casi umani".
"Mama non m'ama" si propone come un triangolo tra la protagonista Inoue, il principe della scuola Hikaru e il donnaiolo Saito. Nel corso di questi tre volumi si racconta il sentimento della protagonista verso uno dei due, che in fasi altalenanti viene messo in crisi dall'avvicinamento dell'altro. La storia è scorrevole e i dialoghi sono incalzanti, ma non posso confermare che i temi affrontati abbiano attirato la mia attenzione. Vista la brevità della storia, avrei puntato maggiormente sull'humor, perché alcune scene avevano del potenziale e invece si sono evolute in mezze tragedie concluse senza troppo pathos.
Se mi chiedessero cosa ricordo di questa storia, sottolineo - con estremo rammarico - la protagonista. E' una foglia in balia delle onde emotive, sistematicamente mortificata da un co-protagonista che oltre a porle battute di cattivo gusto davanti ai compagni, si diverte a flirtare con altre donne davanti a lei, salvo all'occorrenza entrare in competizione con il principe-zerbino. La ciliegina sulla torta è il bisogno, della protagonista, di scavare nei traumi passati per giustificarne il comportamento maleducato. La protagonista alla fine prenderà consapevolezza di qual è il tipo di ragazzo che fa per lei? Lo si scoprirà solo leggendolo, ma anche se non lo farete non vi perderete assolutamente nulla.
"M'ama non m'ama" è una lettura talmente leggera che vi sembrerà di non averla mai conosciuta. Come anticipato, trattandosi dell'opera di esordio dell'autrice andavano raffinati degli aspetti che nelle opere successive per fortuna sono stati recuperati. I disegni sono graziosi ma la storia é povera di novità. Non posso non segnalare che svilisce il ruolo delle ragazze (lei e l'amica), attribuendo loro dei ruoli di crocerossine verso casi maschili disperati che andrebbero semplicemente ignorati. Riprendendo il sottotitolo di un noto shoujo "In amore vince chi insiste", mi sento in questo caso di aggiungere "In amore vince chi preserva sé stesso dai casi umani".
In genere è contro i miei principi recensire un'opera prima di averla letta tutta. Ma questa volta farò un'eccezione, nonostante non abbia speso una sola lira per questo primo numero.
"M'ama, non m'ama" è una di quelle opere che conferma e rafforza i luoghi comuni e i pregiudizi di chi non legge o di chi detesta indistintamente gli shoujo scolastici e/o sentimentali. In breve, si tratta del solito triangolo amoroso: lei, il biondo e il moro. Oppure lei, lo sciupafemmine e il principe gentile, come preferite. Non c'è davvero molto altro da dire.
Si tratta di un manga vuoto, totalmente inutile, anche per passare una mezz'oretta di svago. Potrebbe piacere ai lettori alle prime armi o ai ferventi amanti del triangolo amoroso in tutte le sue infinite salse, ma non ne sono affatto convinta, dato che qua il contorno è inesistente.
Apparte il suddetto triangolo, quest'opera non offre niente. Psicologia dei personaggi non pervenuta, eventi prevedibili e clichè infilati ovunque in maniera super forzatissima. Comportamenti molto poco credibili e per concludere, disegni assolutamente non degni di nota, pienamente nella media. Le cover dei volumi sono ingannevoli: il tratto all'interno dell'albo non si distingue da quello di altre produzioni dello stesso genere.
Non c'è bisogno di impiegare molte parole per recensire M'ama, non m'ama. E' un'opera che va stroncata in ogni sua parte e che, a differenza di altre serie mediocri (mi viene in mente L-DK della Watanabe), non ha nemmeno il pregio di essere scorrevole.
L'edizione GP da edicola è ottima, tranne che, ovviamente, nella scelta del titolo pubblicato.
"M'ama, non m'ama" è una di quelle opere che conferma e rafforza i luoghi comuni e i pregiudizi di chi non legge o di chi detesta indistintamente gli shoujo scolastici e/o sentimentali. In breve, si tratta del solito triangolo amoroso: lei, il biondo e il moro. Oppure lei, lo sciupafemmine e il principe gentile, come preferite. Non c'è davvero molto altro da dire.
Si tratta di un manga vuoto, totalmente inutile, anche per passare una mezz'oretta di svago. Potrebbe piacere ai lettori alle prime armi o ai ferventi amanti del triangolo amoroso in tutte le sue infinite salse, ma non ne sono affatto convinta, dato che qua il contorno è inesistente.
Apparte il suddetto triangolo, quest'opera non offre niente. Psicologia dei personaggi non pervenuta, eventi prevedibili e clichè infilati ovunque in maniera super forzatissima. Comportamenti molto poco credibili e per concludere, disegni assolutamente non degni di nota, pienamente nella media. Le cover dei volumi sono ingannevoli: il tratto all'interno dell'albo non si distingue da quello di altre produzioni dello stesso genere.
Non c'è bisogno di impiegare molte parole per recensire M'ama, non m'ama. E' un'opera che va stroncata in ogni sua parte e che, a differenza di altre serie mediocri (mi viene in mente L-DK della Watanabe), non ha nemmeno il pregio di essere scorrevole.
L'edizione GP da edicola è ottima, tranne che, ovviamente, nella scelta del titolo pubblicato.
Serie breve, abbastanza carina. L'ho letta tutta e diciamo che è il solito shoujo con ambientazione scolastica e amori, apparentemente, non corrisposti. La trama fila e la lettura è piacevole, senza rilevanti colpi di scena, con un finale direi a dir poco scontato.
Peccato però, che le vicende personali dei personaggi siano liquidate così velocemente, meritavano un approfondimento dal momento che sono stata inserite nella storia. Il disegno è limpido, pulito, ma non tra i migliori.
A essere sinceri non lo cosiglio a chi legge e compra fumetti basandosi sul disegno, ma se l'interesse è più rivolto alla storia allora lo consiglio come lettura leggera per passare mezza giornata.
Peccato però, che le vicende personali dei personaggi siano liquidate così velocemente, meritavano un approfondimento dal momento che sono stata inserite nella storia. Il disegno è limpido, pulito, ma non tra i migliori.
A essere sinceri non lo cosiglio a chi legge e compra fumetti basandosi sul disegno, ma se l'interesse è più rivolto alla storia allora lo consiglio come lettura leggera per passare mezza giornata.
"M'ama non m'ama" è una serie shoujo composta da tre volumi editi in Italia da GP Pubblishing.
L'edizione è standard da edicola al costo di 4.40 euro al volume, edizione buona e flessibile che si fa leggere senza alcun problema.
Non ci sono pagine a colori ma l'inchiostro e la carta rendono molto bene, non macchia ne ci sono sbavature quindi a mio parere sia l'opera che la composizione meritano la sufficienza.
La storia di questo manga è molto semplice e basilare, è uno shoujo classico dove appare il solito triangolo amoroso.
I personaggi principali sono Saito, Mastumoto ed Inoe. I due ragazzi sono prevalentemente innamorati della stessa ragazza, tutta la storia si basa su questo intreccio narrativo dove già dal primo volume ci è possibile capire come finirà la protagonista. Nulla è celato dalla trama, anzi al contrario è tutto troppo prevedibile.
So tratta di un manga molto semplice e spontaneo, caratterizzato bene nella sua semplicità. I caratteri dei personaggi sono ben definiti, soprattutto quello di Saito, forse l'autrice voleva metterlo più in evidenza per varie motivazioni. L'altro protagonista, Matsumoto, l'ho trovato scialbo e privo di carattere. Inoe, invece, è la classica ragazza rappresentata in questo genere di manga. Carina, ma non troppo, dolce, buona e spontanea probabilmente anche ingenua e incapace di prendere una decisione almeno fino alla fine.
Il manga non è affatto volgare e anzi cerca di rappresentare i sentimenti amorosi in maniera pura e limpida. Si fa leggere con piacere, scorre benissimo e non annoia sebbene sia elementare; la mangaka è riuscita comunque a trovare degli stratagemmi per far si che il lettore non si annoi.
Essendosi concluso con tre volumi la fine l'ho trovata un poco frettolosa, forse un quarto numero avrebbe messo in luce molte più cose rispetto a quelle che sono state presentate. Il rapporto tra i protagonisti, seppur rappresentato in maniera così chiara, e i vari caratteri dei personaggi sembrano complessi o comunque sembrano mostrare dei lati nascosti. Scoprire vari lati caratteriali o frammenti del loro passato sarebbe stato molto piacevole, sopratutto vedere poi come si sarebbero evoluti nel tempo.
I disegni sono molto carini e come nella maggior parte degli shoujo si tende a caratterizzare i protagonisti o comunque i personaggi ai quali si vuole dare un certo valore.
Personalmente consiglio questo manga a tutte le amanti dello shoujo, in particolare a coloro che non ne hanno letti molti perchè sennò lo troverebbero banale e scontato, potrebbe risultare però una lettura fresca adatta a tutti e per rilassarsi non è affatto male.
L'edizione è standard da edicola al costo di 4.40 euro al volume, edizione buona e flessibile che si fa leggere senza alcun problema.
Non ci sono pagine a colori ma l'inchiostro e la carta rendono molto bene, non macchia ne ci sono sbavature quindi a mio parere sia l'opera che la composizione meritano la sufficienza.
La storia di questo manga è molto semplice e basilare, è uno shoujo classico dove appare il solito triangolo amoroso.
I personaggi principali sono Saito, Mastumoto ed Inoe. I due ragazzi sono prevalentemente innamorati della stessa ragazza, tutta la storia si basa su questo intreccio narrativo dove già dal primo volume ci è possibile capire come finirà la protagonista. Nulla è celato dalla trama, anzi al contrario è tutto troppo prevedibile.
So tratta di un manga molto semplice e spontaneo, caratterizzato bene nella sua semplicità. I caratteri dei personaggi sono ben definiti, soprattutto quello di Saito, forse l'autrice voleva metterlo più in evidenza per varie motivazioni. L'altro protagonista, Matsumoto, l'ho trovato scialbo e privo di carattere. Inoe, invece, è la classica ragazza rappresentata in questo genere di manga. Carina, ma non troppo, dolce, buona e spontanea probabilmente anche ingenua e incapace di prendere una decisione almeno fino alla fine.
Il manga non è affatto volgare e anzi cerca di rappresentare i sentimenti amorosi in maniera pura e limpida. Si fa leggere con piacere, scorre benissimo e non annoia sebbene sia elementare; la mangaka è riuscita comunque a trovare degli stratagemmi per far si che il lettore non si annoi.
Essendosi concluso con tre volumi la fine l'ho trovata un poco frettolosa, forse un quarto numero avrebbe messo in luce molte più cose rispetto a quelle che sono state presentate. Il rapporto tra i protagonisti, seppur rappresentato in maniera così chiara, e i vari caratteri dei personaggi sembrano complessi o comunque sembrano mostrare dei lati nascosti. Scoprire vari lati caratteriali o frammenti del loro passato sarebbe stato molto piacevole, sopratutto vedere poi come si sarebbero evoluti nel tempo.
I disegni sono molto carini e come nella maggior parte degli shoujo si tende a caratterizzare i protagonisti o comunque i personaggi ai quali si vuole dare un certo valore.
Personalmente consiglio questo manga a tutte le amanti dello shoujo, in particolare a coloro che non ne hanno letti molti perchè sennò lo troverebbero banale e scontato, potrebbe risultare però una lettura fresca adatta a tutti e per rilassarsi non è affatto male.
M'ama, non m'ama. Parliamone.
C'è Azusa è una studentessa al primo anno di liceo.
Poi c'è il classico duo di figoni ossia: da una parte il ragazzo bello e dannato senza peli sulla lingua che non si fa problemi a offendere le ragazze definendole delle racchie, e dall'altra abbiamo il classico ragazzo/principe azzurro che tratta le ragazze con i guanti di velluto sempre gentile e blablabla. Ben presto si crea un triangolo amoroso con Azusa che non si sa decidere ecc ecc ecc.
Anche se la trama si mostra banale e stereotipata fin dalle prime pagine, speravo che la storia potesse evolversi dando spunti interessanti mostrandoci la crescita dei personaggi, dato che per esperienza so che anche se la storia di base è banale se è condita bene uscirà fuori un buon prodotto (Strobe Edge in primis), quindi ho continuato la lettura del 1° volumetto nella speranza che si potesse evolvere in qualcosa di più. Speranza che non è stata decisamente accolta.
La protagonista in primis assolutamente non la posso digerire, è stupida, cretina, si fa usare dalla gente in conti-nua-zione e si sta sempre a fare 3000 complessi mentali che dovrebbero farla apparire profonda come "Cosa significa davvero amare?" o anche "Cosa vuol dire stare insieme?". La classica protagonista shoujo.
Inoltre c'è un episodio dove in pratica c'è il tizio dannato che dice alla sua amica "Non mettere in mostra cose che altri non vogliono vedè" o roba simile, niente di grosso, e la protagonista che fa? Gli da un pugno pensando "Smettila di scherzare scemo" ... stiamo scherzando? Lei gli ha dato un pugno.... senza un motivo, non lo so potrei capire se tipo la sua amica si fosse truccata, slacciato di un bel po' la camicia della divisa, accorciato la gonna per andare da tipo il tizio che le piace, ma lei non aveva fatto assolutamente niente anzi! lui l'aveva detto quelle cose perchè le si vedevano le mutande!! Santo Dio....
Passiamo oltre, va!
Dei due tizi che le sbavano dietro, ovviamente danno più rilievo a quello "cattivo", anche se devo dire che è praticamente l'unico che mi aggrada dato che fa dei pensieri davvero molto profondi e ragionati, quindi è ok. Però c'è l'altro il principe azzurro che, non voglio dire che mi sta antipatico, perchè non so assolutamente una mazza di questo personaggio! Non compare mai e quelle uniche volte che capita non fa mai niente, è proprio piatto come personaggio non è assolutamente approfondito se lo paragoniamo all'altro tizio.
I disegni, umm passabili, molto da shoujo ma niente di che.
L'edizione è curata, la rilegatura tiene, se non fosse per la trasparenza, inoltre il prezzo è di 4,40 euro, quando di solito case editrici come la Star e la Planet pubblicano questo tipo di edizioni standard a 4,20 euro o anche 4,30 euro.
Perciò, causa tutti i fattori che vi ho elencato l'interrotto, anche perchè il finale non mi ha affatto incuriosita anzi ho gioito perchè mi sono detta "Finalmente questa tortura è finita" e via nella pila dei manga da vendere.
Quindi in conclusione "M'ama, Non m'ama" io non lo consiglio, piuttosto provate "Strobe Edge" così vedete davvero com'è un manga shoujo fatto come si deve.
C'è Azusa è una studentessa al primo anno di liceo.
Poi c'è il classico duo di figoni ossia: da una parte il ragazzo bello e dannato senza peli sulla lingua che non si fa problemi a offendere le ragazze definendole delle racchie, e dall'altra abbiamo il classico ragazzo/principe azzurro che tratta le ragazze con i guanti di velluto sempre gentile e blablabla. Ben presto si crea un triangolo amoroso con Azusa che non si sa decidere ecc ecc ecc.
Anche se la trama si mostra banale e stereotipata fin dalle prime pagine, speravo che la storia potesse evolversi dando spunti interessanti mostrandoci la crescita dei personaggi, dato che per esperienza so che anche se la storia di base è banale se è condita bene uscirà fuori un buon prodotto (Strobe Edge in primis), quindi ho continuato la lettura del 1° volumetto nella speranza che si potesse evolvere in qualcosa di più. Speranza che non è stata decisamente accolta.
La protagonista in primis assolutamente non la posso digerire, è stupida, cretina, si fa usare dalla gente in conti-nua-zione e si sta sempre a fare 3000 complessi mentali che dovrebbero farla apparire profonda come "Cosa significa davvero amare?" o anche "Cosa vuol dire stare insieme?". La classica protagonista shoujo.
Inoltre c'è un episodio dove in pratica c'è il tizio dannato che dice alla sua amica "Non mettere in mostra cose che altri non vogliono vedè" o roba simile, niente di grosso, e la protagonista che fa? Gli da un pugno pensando "Smettila di scherzare scemo" ... stiamo scherzando? Lei gli ha dato un pugno.... senza un motivo, non lo so potrei capire se tipo la sua amica si fosse truccata, slacciato di un bel po' la camicia della divisa, accorciato la gonna per andare da tipo il tizio che le piace, ma lei non aveva fatto assolutamente niente anzi! lui l'aveva detto quelle cose perchè le si vedevano le mutande!! Santo Dio....
Passiamo oltre, va!
Dei due tizi che le sbavano dietro, ovviamente danno più rilievo a quello "cattivo", anche se devo dire che è praticamente l'unico che mi aggrada dato che fa dei pensieri davvero molto profondi e ragionati, quindi è ok. Però c'è l'altro il principe azzurro che, non voglio dire che mi sta antipatico, perchè non so assolutamente una mazza di questo personaggio! Non compare mai e quelle uniche volte che capita non fa mai niente, è proprio piatto come personaggio non è assolutamente approfondito se lo paragoniamo all'altro tizio.
I disegni, umm passabili, molto da shoujo ma niente di che.
L'edizione è curata, la rilegatura tiene, se non fosse per la trasparenza, inoltre il prezzo è di 4,40 euro, quando di solito case editrici come la Star e la Planet pubblicano questo tipo di edizioni standard a 4,20 euro o anche 4,30 euro.
Perciò, causa tutti i fattori che vi ho elencato l'interrotto, anche perchè il finale non mi ha affatto incuriosita anzi ho gioito perchè mi sono detta "Finalmente questa tortura è finita" e via nella pila dei manga da vendere.
Quindi in conclusione "M'ama, Non m'ama" io non lo consiglio, piuttosto provate "Strobe Edge" così vedete davvero com'è un manga shoujo fatto come si deve.
Beh che dire, ad essere sincera mi aspettavo qualcosa di più sostanzioso e meno banale.
E' uno shoujo basato su un triangolo amoroso troppo tirato. Lei indecisa, i due pretendenti che hanno tutte le ragazze ai loro piedi e guarda caso, vanno a puntare l'occhio su Azusa, che oltretutto viene definita dal teppista "strana" solo perchè confessa di apprezzare il suo modo diretto di dire le cose.
Il protagonista problematico sembra essere interessato anche alla migliore amica di Azusa, speriamo in qualche nuovo amore.
Sinceramente l'ho trovato molto irritante e banale.
Non lo consiglio.
E' uno shoujo basato su un triangolo amoroso troppo tirato. Lei indecisa, i due pretendenti che hanno tutte le ragazze ai loro piedi e guarda caso, vanno a puntare l'occhio su Azusa, che oltretutto viene definita dal teppista "strana" solo perchè confessa di apprezzare il suo modo diretto di dire le cose.
Il protagonista problematico sembra essere interessato anche alla migliore amica di Azusa, speriamo in qualche nuovo amore.
Sinceramente l'ho trovato molto irritante e banale.
Non lo consiglio.
Vorrei iniziare premettendo che questa è la prima recensione ufficiale che faccio!
La storia tratta di un triangolo amoroso tra la liceale Azusa Inoue e i due ragazzi più belli della scuola: Masami Saito, bellissimo e glaciale, dal carattere deciso e ribelle e Hikaru Matsumoto, altrettanto bello ma dal carattere più docile. Entrambi con una miriade di ammiratrici innamorate. Chi sceglierà Inoue?
Io ho letto solo il primo volumetto e leggendo la trama potrebbe sembrare il solito trio però c'è qualcosa di misterioso in un personaggio che desidererei scoprire. Devo dire che la protagonista non è la classica ragazza dolce e perfetta, ciò che lei prova lo esprime senza troppi problemi. Secondo me ne vale la pena leggerlo, ero indecisa se comprarlo perchè poi non trovavo recensioni nel web, fortunatamente ho seguito l'istinto...
Per me è un sì.
La storia tratta di un triangolo amoroso tra la liceale Azusa Inoue e i due ragazzi più belli della scuola: Masami Saito, bellissimo e glaciale, dal carattere deciso e ribelle e Hikaru Matsumoto, altrettanto bello ma dal carattere più docile. Entrambi con una miriade di ammiratrici innamorate. Chi sceglierà Inoue?
Io ho letto solo il primo volumetto e leggendo la trama potrebbe sembrare il solito trio però c'è qualcosa di misterioso in un personaggio che desidererei scoprire. Devo dire che la protagonista non è la classica ragazza dolce e perfetta, ciò che lei prova lo esprime senza troppi problemi. Secondo me ne vale la pena leggerlo, ero indecisa se comprarlo perchè poi non trovavo recensioni nel web, fortunatamente ho seguito l'istinto...
Per me è un sì.