Missions of Love
Più proseguivo con la lettura di "Watashi ni XX Shinasai" e più mi veniva naturale chiedermi: ma queste cose davvero piacciono? L'intera storia sembra scritta da un bambino di 10 anni, inesperto in tutto nella vita e in grado di realizzare solo scene ed epiloghi stupidi. Pieno di azioni e reazioni umane poco realistiche e ai limiti dell'assurdo. Personaggi più che discutibili, a partire dalla protagonista che rimane inerme, lasciandosi trascinare da chiunque come se fosse un giocattolo. Questa ragazzina (non sapendo cosa sia l'amore) ha la "geniale" idea di giocare a fare i fidanzatini e di fare esperienze con persone a cui non è interessata. In questo modo è convinta di poter scoprire cosa significa amare.
O ancora si convince che stando vicina alla persona per la quale aveva una cotta all'asilo potrà capire se quello che prova è davvero amore... Come se una bambina dell'asilo potesse davvero essere innamorata...
attenzione, da qui spoiler
Come ho già detto il problema dell'opera sono i personaggi. Non ne ho trovato uno che tenga un comportamento umano. Mami è una piagnucolona complessata, con un'innata paura per tutto ciò che la circonda e che non ha interesse per nulla se non per il suo adorato Shigure. Hisame è schizzofrenico: un attimo prima è calmo, amichevole e dolce (scopriremo che anche in passato è stato in grado di fare gesti molto premurosi nei confronti di Mami, la quale ovviamente non li noterà) e poco dopo passa alla violenza (verbale, psicologica e fisica). L'apice dell'assurdità, a mio avviso, viene raggiunto quando Hisame scopre che Yukina è in realtà Yupina (e anche qui, complimenti per la fantasia per il nickname) e la minaccerà di rivelare a Shigure la sua vera identità. Spaventata dall'idea che il suo amato Shigure possa scoprire che lei faceva esperienze per il suo libro e non perché provasse interesse per lui (*cosa che gia' sapeva*, visto che fin da subito mette in chiaro che stanno facendo una specie di "gioco"), Yukina decide di assecondare il suo aguzzino facendosi trattare come una bambolina. Ma Yukina cosa pensava? che fosse meglio tradire Shigure piuttosto che fargli scoprire che scrive romanzi per cellulari? Davvero?
La cosa che più ho detestato è il fatto che questa ragazzina si faccia usare, si lasci trascinare e sia succube di tutto quello che vogliono fare i ragazzi che la circondano. Ma davvero alle ragazze piace vedere loro coetanee venire trattate come oggetti?
O ancora si convince che stando vicina alla persona per la quale aveva una cotta all'asilo potrà capire se quello che prova è davvero amore... Come se una bambina dell'asilo potesse davvero essere innamorata...
attenzione, da qui spoiler
Come ho già detto il problema dell'opera sono i personaggi. Non ne ho trovato uno che tenga un comportamento umano. Mami è una piagnucolona complessata, con un'innata paura per tutto ciò che la circonda e che non ha interesse per nulla se non per il suo adorato Shigure. Hisame è schizzofrenico: un attimo prima è calmo, amichevole e dolce (scopriremo che anche in passato è stato in grado di fare gesti molto premurosi nei confronti di Mami, la quale ovviamente non li noterà) e poco dopo passa alla violenza (verbale, psicologica e fisica). L'apice dell'assurdità, a mio avviso, viene raggiunto quando Hisame scopre che Yukina è in realtà Yupina (e anche qui, complimenti per la fantasia per il nickname) e la minaccerà di rivelare a Shigure la sua vera identità. Spaventata dall'idea che il suo amato Shigure possa scoprire che lei faceva esperienze per il suo libro e non perché provasse interesse per lui (*cosa che gia' sapeva*, visto che fin da subito mette in chiaro che stanno facendo una specie di "gioco"), Yukina decide di assecondare il suo aguzzino facendosi trattare come una bambolina. Ma Yukina cosa pensava? che fosse meglio tradire Shigure piuttosto che fargli scoprire che scrive romanzi per cellulari? Davvero?
La cosa che più ho detestato è il fatto che questa ragazzina si faccia usare, si lasci trascinare e sia succube di tutto quello che vogliono fare i ragazzi che la circondano. Ma davvero alle ragazze piace vedere loro coetanee venire trattate come oggetti?
In Giappone sono estremamente popolari le light novel pubblicate tramite i cellulari: esse possiedono una classifica, vengono aggiornate continuamente, e capitolo dopo capitolo i lettori comunicano le loro opinioni al riguardo, cosa che alla nota autrice Yupina fa molto piacere. Himuro Yukina, sotto nickname, pubblica costantemente gli aggiornamenti della sua storia d'amore, ma lentamente la sua storia inizia a perdere d'interesse, e, infatti, manca della componente essenziale perché possa essere letta: l'amore. Non ha mai avuto esperienze, è anche chiamata da tutti "la donna di ghiaccio", ma in realtà è semplicemente inesperta nell'approcciarsi con il prossimo. Quindi quale metodo migliore se non quello di far cadere ai suoi piedi il più popolare e desiderato di tutta la scuola, Kitami Shigure? Ma lui è fin troppo perfetto, calcolato nei minimi dettagli per non avere punti deboli, ma niente è impossibile per Yukina, che riesce a incastrarlo per quello che realmente è: Shigure sarà costretto a obbedire alla ragazza se non vuole che il suo segreto sia divulgato per tutta la scuola.
Il titolo “Watashi ni XX shinasai!” è letteralmente un invito alla scoperta del contenuto: tutta la storia si basa, infatti, sulle "missioni" che la protagonista farà compiere ai suoi spasimanti. La componente dello smut è senza ombra di dubbio la carta vincente di quest'opera, sicuramente non destinata ad un rating basso, però è uno dei migliori della categoria da un po' di tempo addietro. Osservando le copertine è palesemente comprensibile a chiunque che, “Watashi ni XX Shinasai!”, non è destinato a un pubblico infantile, e che contiene una notevole dose di eros. Questa serie sarebbe anche classificabile come harem, in fondo, non sarebbe completamente errato: la protagonista Yukina è il centro dell'attenzione mondiale, ergo la più desiderata e venerata da parte degli innumerevoli pretendenti di tutta la scuola.
I disegni migliorano in modo impressionante dal primo volume, e li ho graditi molto, a parte gli sfondi inesistenti.
Un grande difetto è la tarda caratterizzazione dei personaggi che, purtroppo, viene solamente accennata verso l'ottavo albo, come se fosse data come optional in una serie smut la presenza di un approfondimento sui personaggi. Un'altra componente negativa che allontana la serie in questione dai lettori è principalmente la trama trita e ritrita, però posso assicurare che essa viene gestita bene, a differenza di innumerevoli opere similari.
Il voto è 8 poiché l'opera per la categoria a cui appartiene, si dimostra un buon prodotto, al di sopra della media proposta recentemente dal Giappone; inoltre, riesce a strappare anche qualche risata di tanto in tanto. Consiglio la lettura a un pubblico semmai più adulto che infantile, e ovviamente a tutti gli amanti del genere.
Il titolo “Watashi ni XX shinasai!” è letteralmente un invito alla scoperta del contenuto: tutta la storia si basa, infatti, sulle "missioni" che la protagonista farà compiere ai suoi spasimanti. La componente dello smut è senza ombra di dubbio la carta vincente di quest'opera, sicuramente non destinata ad un rating basso, però è uno dei migliori della categoria da un po' di tempo addietro. Osservando le copertine è palesemente comprensibile a chiunque che, “Watashi ni XX Shinasai!”, non è destinato a un pubblico infantile, e che contiene una notevole dose di eros. Questa serie sarebbe anche classificabile come harem, in fondo, non sarebbe completamente errato: la protagonista Yukina è il centro dell'attenzione mondiale, ergo la più desiderata e venerata da parte degli innumerevoli pretendenti di tutta la scuola.
I disegni migliorano in modo impressionante dal primo volume, e li ho graditi molto, a parte gli sfondi inesistenti.
Un grande difetto è la tarda caratterizzazione dei personaggi che, purtroppo, viene solamente accennata verso l'ottavo albo, come se fosse data come optional in una serie smut la presenza di un approfondimento sui personaggi. Un'altra componente negativa che allontana la serie in questione dai lettori è principalmente la trama trita e ritrita, però posso assicurare che essa viene gestita bene, a differenza di innumerevoli opere similari.
Il voto è 8 poiché l'opera per la categoria a cui appartiene, si dimostra un buon prodotto, al di sopra della media proposta recentemente dal Giappone; inoltre, riesce a strappare anche qualche risata di tanto in tanto. Consiglio la lettura a un pubblico semmai più adulto che infantile, e ovviamente a tutti gli amanti del genere.