Il mondo di Ran
"Il mondo di Ran", di Aki Irie, è un manga seinen che racconta la storia di Ran, una bambina di 10 anni appartenente a una famiglia di stregoni, ciascuno con un potere diverso.
Dato che la madre è spesso lontana in missione la piccola vive con il padre ed il fratello maggiore. Anche lei ha grandi poteri, ma ha ancora parecchia difficoltà nel controllarli e quando usa un paio di scarpe magiche per trasformarsi in una bella e formosa ragazza (che ovviamente ha il cervello di una bambina!) finisce spesso nei guai. Inoltre essendo molto timida ha difficoltà anche a scuola, non riuscendo a farsi dei veri amici.
Inizialmente la storia è alquanto frammentaria, episodica, poi andando avanti si coglie un certo percorso di vita per vari personaggi, e si segue anche l'importante missione della madre, strega molto potente che combatte misteriosi e pericolosi insetti. E mentre una tale strutturazione mi faceva temere per il finale, questo è la parte migliore, essendo estremamente definito e soddisfacente.
Devo confessare di aver conosciuto Aki Irie solo da poco, quando è venuta al Napoli Comicon. In tale occasione ho avuto modo di valutarla con un suo manga in volume unico, e dato che questo non mi è dispiaciuto affatto ho colto l'occasione della prima promozione di J-POP per recuperare l'altro suo manga concluso da noi. L'ho preso in blocco, perché avevo altissime aspettative su un seinen con bellissimi disegni che parla di stregoni e magia, con tantissime recensioni entusiastiche ovunque!
Purtroppo, però, me ne sono un po' pentita... chissà, forse non l'ho compreso del tutto o forse le mie aspettative erano davvero troppo alte! Nulla da dire sui disegni e sulla fantasia dell'autrice, davvero creativa nel pensare a tanti tipi di poteri magici, diversi per ogni membro della famiglia, ma la storia mi ha fatto storcere un po' il naso: all'inizio pareva un'accozzaglia di situazioni varie messe così a caso, poi ho colto uno scorcio di trama, ma niente che abbia trovato così esaltante... al massimo una storia carina, niente di più. Purtroppo ho visto una folla troppo esagerata di personaggi, fra comprimari e comparse... quando vedevo qualche nuova faccia mi chiedevo: che me ne importa di questo/a qui, se mi importa solo di cosa accada alla protagonista e ai membri principali della famiglia? Forse certi mi hanno anche indotta a saltare qualche passaggio...
E poi ho trovato Otaro non tanto disturbante (lui non sospetta minimamente la vera età della bellissima ragazza che ha conosciuto) ma opprimente, invasivo nella storia. Ma ho forse compreso il motivo per cui l'autrice gli abbia dato tanto spazio, dunque il fatto che Otaro non mi faccia impazzire è solo questione di un mio gusto personale.
La parte migliore per me resta il finale, che è definito, come piace a me.
In conclusione (perché non saprei che altro aggiungere): sono una voce fuori dal coro, lo so, ma non posso dare un voto superiore al 7, perché ritengo che "Il mondo di Ran" sia ben lontano dall'essere un capolavoro indimenticabile!
Dato che la madre è spesso lontana in missione la piccola vive con il padre ed il fratello maggiore. Anche lei ha grandi poteri, ma ha ancora parecchia difficoltà nel controllarli e quando usa un paio di scarpe magiche per trasformarsi in una bella e formosa ragazza (che ovviamente ha il cervello di una bambina!) finisce spesso nei guai. Inoltre essendo molto timida ha difficoltà anche a scuola, non riuscendo a farsi dei veri amici.
Inizialmente la storia è alquanto frammentaria, episodica, poi andando avanti si coglie un certo percorso di vita per vari personaggi, e si segue anche l'importante missione della madre, strega molto potente che combatte misteriosi e pericolosi insetti. E mentre una tale strutturazione mi faceva temere per il finale, questo è la parte migliore, essendo estremamente definito e soddisfacente.
Devo confessare di aver conosciuto Aki Irie solo da poco, quando è venuta al Napoli Comicon. In tale occasione ho avuto modo di valutarla con un suo manga in volume unico, e dato che questo non mi è dispiaciuto affatto ho colto l'occasione della prima promozione di J-POP per recuperare l'altro suo manga concluso da noi. L'ho preso in blocco, perché avevo altissime aspettative su un seinen con bellissimi disegni che parla di stregoni e magia, con tantissime recensioni entusiastiche ovunque!
Purtroppo, però, me ne sono un po' pentita... chissà, forse non l'ho compreso del tutto o forse le mie aspettative erano davvero troppo alte! Nulla da dire sui disegni e sulla fantasia dell'autrice, davvero creativa nel pensare a tanti tipi di poteri magici, diversi per ogni membro della famiglia, ma la storia mi ha fatto storcere un po' il naso: all'inizio pareva un'accozzaglia di situazioni varie messe così a caso, poi ho colto uno scorcio di trama, ma niente che abbia trovato così esaltante... al massimo una storia carina, niente di più. Purtroppo ho visto una folla troppo esagerata di personaggi, fra comprimari e comparse... quando vedevo qualche nuova faccia mi chiedevo: che me ne importa di questo/a qui, se mi importa solo di cosa accada alla protagonista e ai membri principali della famiglia? Forse certi mi hanno anche indotta a saltare qualche passaggio...
E poi ho trovato Otaro non tanto disturbante (lui non sospetta minimamente la vera età della bellissima ragazza che ha conosciuto) ma opprimente, invasivo nella storia. Ma ho forse compreso il motivo per cui l'autrice gli abbia dato tanto spazio, dunque il fatto che Otaro non mi faccia impazzire è solo questione di un mio gusto personale.
La parte migliore per me resta il finale, che è definito, come piace a me.
In conclusione (perché non saprei che altro aggiungere): sono una voce fuori dal coro, lo so, ma non posso dare un voto superiore al 7, perché ritengo che "Il mondo di Ran" sia ben lontano dall'essere un capolavoro indimenticabile!
"Il mondo di Ran" ha quasi tutto: divertimento, avventura, romanticismo, elementi fantasy, mistero, magia, battaglie, ecc.
È la storia di Ran, una ragazzina di 10 anni, e della sua famiglia composta da streghe e stregoni; suo padre e suo fratello devono tenerla d'occhio perché Ran ha molto potere, ma poco controllo; ha la capacità di trasformarsi in una bellissima adolescente indossando delle scarpe e si ritroverà in situazioni particolari e a volte pericolose, ma il suo cervello sarà sempre quello di una ragazzina.
Questa bella storia è anche piena di pezzi di vita quotidiana senza diventare mai noiosa grazie a tutti i personaggi che ruotano attorno a Ran, ognuno ha una personalità ben definita e affascinante.
Per quanto riguarda il tratto, Aki Irie è un’artista eccezionale! Il design dei personaggi, gli incantesimi, gli scenari e l'atmosfera in generale sono tutti molto ben espressi dai suoi disegni. Grazie al suo tratto i personaggi hanno una sensualità che sprizza da tutti i pori!
Avrei voluto dare una votazione ancora più alta, ma l’ho trovato un po’ troppo frettoloso nel finale, se fosse durato qualche volumetto in più sarebbe stato perfetto.
È la storia di Ran, una ragazzina di 10 anni, e della sua famiglia composta da streghe e stregoni; suo padre e suo fratello devono tenerla d'occhio perché Ran ha molto potere, ma poco controllo; ha la capacità di trasformarsi in una bellissima adolescente indossando delle scarpe e si ritroverà in situazioni particolari e a volte pericolose, ma il suo cervello sarà sempre quello di una ragazzina.
Questa bella storia è anche piena di pezzi di vita quotidiana senza diventare mai noiosa grazie a tutti i personaggi che ruotano attorno a Ran, ognuno ha una personalità ben definita e affascinante.
Per quanto riguarda il tratto, Aki Irie è un’artista eccezionale! Il design dei personaggi, gli incantesimi, gli scenari e l'atmosfera in generale sono tutti molto ben espressi dai suoi disegni. Grazie al suo tratto i personaggi hanno una sensualità che sprizza da tutti i pori!
Avrei voluto dare una votazione ancora più alta, ma l’ho trovato un po’ troppo frettoloso nel finale, se fosse durato qualche volumetto in più sarebbe stato perfetto.
In un mondo dove le streghe e gli umani convivono pacificamente, senza che quest'ultimi lo sappiano, vive la piccola Ran, una streghetta di dieci anni che abita insieme al padre e al fratello maggiore in un quartiere di umani.
Ran, come tutti i bambini della sua età, vuole diventare grande il prima possibile, per poter fare quello che le pare e non ricevere ordini dagli adulti. Lei però può farlo davvero, mettendosi delle speciali scarpe da ginnastica magiche, può crescere fino a diventare un'adolescente. Per colpa di queste scarpe combinerà una sacco di guai e marachelle, tra le quali cercare di volare per poter raggiungere la madre nel villaggio degli stregoni, fino a cadere sull'attico del bello e dannato Otaro, ricchissimo quanto odioso e superficiale che si innamorerà all'istante di Ran, non conoscendo la sua vera età.
Questo manga ha la struttura dello slice of life dai toni comici, nonostante molte vicende siano autoconclusive, si vede chiaramente il percorso e la crescita di Ran nel proseguire dei volumi. Il finale mi ha sorpreso molto in positivo, anch’esso rispetto al resto del manga ha una sua maturazione nient’affatto scontata. I personaggi sono tutti ben riconoscibili e ben caratterizzati. Nel manga vengono presentati veramente tantissimi personaggi secondari che fanno da contorno alle vicende e non sono né lasciati a se stessi e neanche delle macchiette stereotipate come vedo spesso. Ho apprezzato tantissimo i disegni ricchissimi di dettagli, riescono a creare un’atmosfera magica e anche se nel manga viene usato molto spesso del fan-service, non l’ho trovato affatto fastidioso e fuori contesto, anzi mi ha sinceramente divertito.
Infine mi sento di consigliare questo manga un po’ a tutti perché nel corso dei volumi si toccano tanti temi diversi: la quotidianità, la magia, la comicità, l’amore, verso il finale anche l’azione e il lutto.
Ran, come tutti i bambini della sua età, vuole diventare grande il prima possibile, per poter fare quello che le pare e non ricevere ordini dagli adulti. Lei però può farlo davvero, mettendosi delle speciali scarpe da ginnastica magiche, può crescere fino a diventare un'adolescente. Per colpa di queste scarpe combinerà una sacco di guai e marachelle, tra le quali cercare di volare per poter raggiungere la madre nel villaggio degli stregoni, fino a cadere sull'attico del bello e dannato Otaro, ricchissimo quanto odioso e superficiale che si innamorerà all'istante di Ran, non conoscendo la sua vera età.
Questo manga ha la struttura dello slice of life dai toni comici, nonostante molte vicende siano autoconclusive, si vede chiaramente il percorso e la crescita di Ran nel proseguire dei volumi. Il finale mi ha sorpreso molto in positivo, anch’esso rispetto al resto del manga ha una sua maturazione nient’affatto scontata. I personaggi sono tutti ben riconoscibili e ben caratterizzati. Nel manga vengono presentati veramente tantissimi personaggi secondari che fanno da contorno alle vicende e non sono né lasciati a se stessi e neanche delle macchiette stereotipate come vedo spesso. Ho apprezzato tantissimo i disegni ricchissimi di dettagli, riescono a creare un’atmosfera magica e anche se nel manga viene usato molto spesso del fan-service, non l’ho trovato affatto fastidioso e fuori contesto, anzi mi ha sinceramente divertito.
Infine mi sento di consigliare questo manga un po’ a tutti perché nel corso dei volumi si toccano tanti temi diversi: la quotidianità, la magia, la comicità, l’amore, verso il finale anche l’azione e il lutto.
Prima opera che leggo di Aki Irie, portata in italia grazie alla J-Pop, che sta puntando molto su questa autrice dalle promettenti capacità e ha recentemente pubblicato una seconda opera "Nuvole a nord ovest".
"Il mondo di Ran" altri non è che un semplice seinen fantasy che si intreccia alla commedia romantica e allo slice of life.
Il mondo della magia e la vita di Ran e della sua famiglia sono il fulcro di tutta la trama: Ran è una bimba di 10 anni un po' fifona, maldestra, ma molto solare; grazie al potere di un paio di scarpe da tennis il suo corpo cresce vertiginosamente diventando adulto e, sfruttando questo aspetto e sperimentando nuovi poteri, comincia a vivere le sue bizzarre avventure nel mondo umano. La vita di Ran (quando ritorna al suo aspetto infantile) è quella di una comune bambina: l'affetto per il fratello maggiore molto protettivo e del padre, la difficoltà iniziale a trovare amici a scuola, un compagno di classe inizialmente arrogante, ma in realtà dolcissimo che si innamora di lei, una nuova insegnante di magia un po' pigra e svogliata, la lontananza e nostalgia della madre /potente strega che inizialmente causa lavoro non può stare molto in famiglia...
Ogni membro della famiglia ha un potere particolare e questo genera spesso gag comiche a volte azzeccate, a volte un pò banali. A tratti mi ha ricordato "Lamù" o "Ranma" della Takahashi ma grazie a dio la Irie non lascia finali aperti (che personalmente odio) e chiude il cerchio su ogni tematica trattata.
L'innamoramento del ricco sciupafemmine Otaro per la bella, misteriosa e Adulta Ran l'ho trovato un po' banale inizialmente (alcuni criticavano un aspetto vagamente pedofilo nella trama, ma non sono d'accordo perchè Otaro non conosce la reale età di Ran, ama il suo corpo di donna matura ed è dolcissimo e mai invasivo con lei), l'evolversi del loro legame mi ha lasciata un inizialmente indifferente, per poi riprendersi dal volume 6 e diventare inaspettatamente emozionante. Il legame invece tra Rin e il coetaneo Hibi è graduale e mai forzato, a mio avviso una delle parti più dolci e belle del manga.
L'ultimo volume poi è stato intenso in molti punti diversi della trama, in questo caso l'autrice mostra in modo efficace e profondo le emozioni di Ran che, amplificate dalla magia, colpiscono e commuovono il lettore.
La trama prosegue leggera, a volte spassosa e scorrevole, ma risulta spesso prevedibile: questo il motivo del mio voto. I disegni invece sono ricchi di dettagli, Irie ha un buon tratto espressivo e delicato.
La J-Pop ne ha fatto un'ottima edizione con sovraccoperta, serie conclusa in 7 volumi, da tempo esaurita sul mercato, finalmente di recente è uscita tutta in ristampa.
Lo consiglio a chi cerca una lettura leggera e ironica che intrecci slice of life, magia e un pizzico di romanticismo.
"Il mondo di Ran" altri non è che un semplice seinen fantasy che si intreccia alla commedia romantica e allo slice of life.
Il mondo della magia e la vita di Ran e della sua famiglia sono il fulcro di tutta la trama: Ran è una bimba di 10 anni un po' fifona, maldestra, ma molto solare; grazie al potere di un paio di scarpe da tennis il suo corpo cresce vertiginosamente diventando adulto e, sfruttando questo aspetto e sperimentando nuovi poteri, comincia a vivere le sue bizzarre avventure nel mondo umano. La vita di Ran (quando ritorna al suo aspetto infantile) è quella di una comune bambina: l'affetto per il fratello maggiore molto protettivo e del padre, la difficoltà iniziale a trovare amici a scuola, un compagno di classe inizialmente arrogante, ma in realtà dolcissimo che si innamora di lei, una nuova insegnante di magia un po' pigra e svogliata, la lontananza e nostalgia della madre /potente strega che inizialmente causa lavoro non può stare molto in famiglia...
Ogni membro della famiglia ha un potere particolare e questo genera spesso gag comiche a volte azzeccate, a volte un pò banali. A tratti mi ha ricordato "Lamù" o "Ranma" della Takahashi ma grazie a dio la Irie non lascia finali aperti (che personalmente odio) e chiude il cerchio su ogni tematica trattata.
L'innamoramento del ricco sciupafemmine Otaro per la bella, misteriosa e Adulta Ran l'ho trovato un po' banale inizialmente (alcuni criticavano un aspetto vagamente pedofilo nella trama, ma non sono d'accordo perchè Otaro non conosce la reale età di Ran, ama il suo corpo di donna matura ed è dolcissimo e mai invasivo con lei), l'evolversi del loro legame mi ha lasciata un inizialmente indifferente, per poi riprendersi dal volume 6 e diventare inaspettatamente emozionante. Il legame invece tra Rin e il coetaneo Hibi è graduale e mai forzato, a mio avviso una delle parti più dolci e belle del manga.
L'ultimo volume poi è stato intenso in molti punti diversi della trama, in questo caso l'autrice mostra in modo efficace e profondo le emozioni di Ran che, amplificate dalla magia, colpiscono e commuovono il lettore.
La trama prosegue leggera, a volte spassosa e scorrevole, ma risulta spesso prevedibile: questo il motivo del mio voto. I disegni invece sono ricchi di dettagli, Irie ha un buon tratto espressivo e delicato.
La J-Pop ne ha fatto un'ottima edizione con sovraccoperta, serie conclusa in 7 volumi, da tempo esaurita sul mercato, finalmente di recente è uscita tutta in ristampa.
Lo consiglio a chi cerca una lettura leggera e ironica che intrecci slice of life, magia e un pizzico di romanticismo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
L'opera non mi ha convinto, purtroppo la storia, secondo me, risulta essere molto debole. I disegni a mio parere sono bellissimi e sono il motivo per cui ho continuato a leggerla fino al termine.
L'amore tra Outarou e la protagonista (Ran) non mi ha incuriosito sin dagli albori, le motivazioni per cui si amano sono davvero blande, non vi è nulla di differente tra le sue altre storie d'amore e lei; forse l'unica differenza sta nel fatto che Ran ovviamente cerca un distacco fisico da lui, ma comunque a mio parere la motivazione rimane superficiale, quasi inesistente.
Forse proprio per questo l'autrice decide di far morire Outarou, fatto che a mio parere poco c'entra con la storia di crescita che l'opera vorrebbe presentare. Certo potrebbe in qualche maniera inquadrare un amore pedofilo, poiché è di questo che si tratta nell'opera. Le figure genitoriali poi rimangono impassibili di fronte all'amore tra i due, il che mi ha lasciato parecchio dubitante del realismo dell'opera per quanto riguarda i rapporti umani; so per certo che un genitore non avrebbe lasciato la propria figlia in balia di un uomo che ha più del doppio della sua età, e ancor maggiormente se tua figlia ha dieci anni. Anche se è una maga, non ha semplicemente senso.
L'amore tra Ran e Hibi in un certo senso è meglio gestito in tutto, secondo me lascia anche il giusto tempo perché l'evoluzione dei sentimenti di entrambi maturino. Hibi è chiaramente il ragazzo giusto per lei, la ama per quello che è. Ma in un certo senso mi aspettavo di più.
L'opera in sé non è malvagia se si riescono a superare i difetti che vi sono, l'opera di sicuro può risultare molto gradevole, anche perché molto veloce, non lascia attendere molto tempo al lettore per il sopraggiungere degli eventi e i flashback non sono eccessivi, ma brevi e concisi, ogni personaggio è caratterizzato a dovere.
Nell'opera i personaggi che ho apprezzato di più sono sicuramente il fratello di Ran e la sua ragazza.
L'opera non mi ha convinto, purtroppo la storia, secondo me, risulta essere molto debole. I disegni a mio parere sono bellissimi e sono il motivo per cui ho continuato a leggerla fino al termine.
L'amore tra Outarou e la protagonista (Ran) non mi ha incuriosito sin dagli albori, le motivazioni per cui si amano sono davvero blande, non vi è nulla di differente tra le sue altre storie d'amore e lei; forse l'unica differenza sta nel fatto che Ran ovviamente cerca un distacco fisico da lui, ma comunque a mio parere la motivazione rimane superficiale, quasi inesistente.
Forse proprio per questo l'autrice decide di far morire Outarou, fatto che a mio parere poco c'entra con la storia di crescita che l'opera vorrebbe presentare. Certo potrebbe in qualche maniera inquadrare un amore pedofilo, poiché è di questo che si tratta nell'opera. Le figure genitoriali poi rimangono impassibili di fronte all'amore tra i due, il che mi ha lasciato parecchio dubitante del realismo dell'opera per quanto riguarda i rapporti umani; so per certo che un genitore non avrebbe lasciato la propria figlia in balia di un uomo che ha più del doppio della sua età, e ancor maggiormente se tua figlia ha dieci anni. Anche se è una maga, non ha semplicemente senso.
L'amore tra Ran e Hibi in un certo senso è meglio gestito in tutto, secondo me lascia anche il giusto tempo perché l'evoluzione dei sentimenti di entrambi maturino. Hibi è chiaramente il ragazzo giusto per lei, la ama per quello che è. Ma in un certo senso mi aspettavo di più.
L'opera in sé non è malvagia se si riescono a superare i difetti che vi sono, l'opera di sicuro può risultare molto gradevole, anche perché molto veloce, non lascia attendere molto tempo al lettore per il sopraggiungere degli eventi e i flashback non sono eccessivi, ma brevi e concisi, ogni personaggio è caratterizzato a dovere.
Nell'opera i personaggi che ho apprezzato di più sono sicuramente il fratello di Ran e la sua ragazza.
"Il mondo di Ran" è, a mio avviso, probabilmente il seinen più bello attualmente pubblicato in Italia, ed è anche la prima opera di Aki Irie ad arrivare qui.
La trama racconta le vicende della piccola Ran, figlia di una strega molto potente, e della sua famiglia "magica". Ran è una bambina molto vivace e sempre alla ricerca di guai, guai che non tardano ad arrivare considerando che quando indossa un paio di scarpe da ginnastica, Ran assume le sembianze di una bellissima e sexy teenager. E cosa succederà se durante le sue marachelle farà innamorare di sé un incallito e impenitente playboy che si metterà in testa di mettersi con lei seriamente (ovviamente ignorando la sua reale età) ?
Esposta così, la trama de "Il mondo di Ran" può sembrare una commediola da quattro soldi, e invece ha davvero molto da offrire, sviluppandosi su più livelli e trattando singolarmente le vicende dei familiari di Ran (ognuno dotato di poteri magici) e di altri personaggi secondari uno più indimenticabile dell'altro.
"Il mondo di Ran" è un seinen che riesce a unire elementi fantasy (con richiami al folklore giapponese), slice of life e quella che semplicemente è una bella commedia romantica. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
Strepitosi poi i disegni, sono rimasta sconvolta dalle tavole della Irie. Un richiamo così forte agli anni '70 e '80 (al punto che a volte le tavole mi hanno ricordato quelle di "Lamù" della Takahashi), eppure rivisto in una chiave assolutamente moderna e nuova.
Adoro questo scambio tra presente e passato nei manga (come anche nel caso di Akiko Higashimura di "Kuragehime", che graficamente si richiama ai manga degli anni '80, per trasformarli in qualcosa di nuovo e alla moda).
La retinatura è al minimo, e quasi tutti gli effetti sono ottenuti semplicemente grazie a un'abilità straordinaria con la china e col bianchetto. Strepitoso.
Per non parlare delle tavole a colori, basti guardare le copertine per rendersi conto dell'incredibile livello di dettaglio e cura che la Irie riesce a raggiungere.
Insomma, se graficamente "Il mondo di Ran" è quanto di più interessante presente sul mercato italiano, anche la storia si difende bene e invoglia ad andare sempre avanti.
Due parole per l'edizione italiana della J-Pop.
Dal punto di vista della qualità, molto bene, le sovraccoperte sono belle e fedeli all'originale.
Ma veniamo alla nota (molto) dolente, e cioè la periodicità. I primi 3 volumi sono usciti uno dopo l'altro, ma da allora sono passati mesi e mesi senza avere notizie sulle prossime uscite.
Un atteggiamento del genere non è accettabile (in nessun caso e a maggior ragione se parliamo di un'opera artisticamente valida) e denota una totale e profonda mancanza di rispetto nei confronti dei lettori.
Ad ogni modo spero che la serie possa presto proseguire anche in Italia, perché merita davvero di essere letta.
La trama racconta le vicende della piccola Ran, figlia di una strega molto potente, e della sua famiglia "magica". Ran è una bambina molto vivace e sempre alla ricerca di guai, guai che non tardano ad arrivare considerando che quando indossa un paio di scarpe da ginnastica, Ran assume le sembianze di una bellissima e sexy teenager. E cosa succederà se durante le sue marachelle farà innamorare di sé un incallito e impenitente playboy che si metterà in testa di mettersi con lei seriamente (ovviamente ignorando la sua reale età) ?
Esposta così, la trama de "Il mondo di Ran" può sembrare una commediola da quattro soldi, e invece ha davvero molto da offrire, sviluppandosi su più livelli e trattando singolarmente le vicende dei familiari di Ran (ognuno dotato di poteri magici) e di altri personaggi secondari uno più indimenticabile dell'altro.
"Il mondo di Ran" è un seinen che riesce a unire elementi fantasy (con richiami al folklore giapponese), slice of life e quella che semplicemente è una bella commedia romantica. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
Strepitosi poi i disegni, sono rimasta sconvolta dalle tavole della Irie. Un richiamo così forte agli anni '70 e '80 (al punto che a volte le tavole mi hanno ricordato quelle di "Lamù" della Takahashi), eppure rivisto in una chiave assolutamente moderna e nuova.
Adoro questo scambio tra presente e passato nei manga (come anche nel caso di Akiko Higashimura di "Kuragehime", che graficamente si richiama ai manga degli anni '80, per trasformarli in qualcosa di nuovo e alla moda).
La retinatura è al minimo, e quasi tutti gli effetti sono ottenuti semplicemente grazie a un'abilità straordinaria con la china e col bianchetto. Strepitoso.
Per non parlare delle tavole a colori, basti guardare le copertine per rendersi conto dell'incredibile livello di dettaglio e cura che la Irie riesce a raggiungere.
Insomma, se graficamente "Il mondo di Ran" è quanto di più interessante presente sul mercato italiano, anche la storia si difende bene e invoglia ad andare sempre avanti.
Due parole per l'edizione italiana della J-Pop.
Dal punto di vista della qualità, molto bene, le sovraccoperte sono belle e fedeli all'originale.
Ma veniamo alla nota (molto) dolente, e cioè la periodicità. I primi 3 volumi sono usciti uno dopo l'altro, ma da allora sono passati mesi e mesi senza avere notizie sulle prossime uscite.
Un atteggiamento del genere non è accettabile (in nessun caso e a maggior ragione se parliamo di un'opera artisticamente valida) e denota una totale e profonda mancanza di rispetto nei confronti dei lettori.
Ad ogni modo spero che la serie possa presto proseguire anche in Italia, perché merita davvero di essere letta.
N.B. Focus-On solo del primo volume della serie e che contiene alcuni spoiler.
"Il Mondo di Ran "(in inglese Ran To Haiiro No Sekai) è il manga dell'autrice Aki Irie e che recentemente ha raggiunto in madrepatria (solo) il quarto volume. La storia racconta le (dis)avventure di Ran, una ragazzina dotata di poteri magici e che, grazie a delle speciali scarpe, è in grado di trasformarsi nella sua lei adolescente. Lei vive insieme a suo padre e suo fratello maggiore mentre sua madre è continuamente fuori casa a fare "la guardia" ad una misteriosa porta che si trova in un villaggio vicino a causa dei suoi immensi poteri che sono gli unici a tenere chiusa quest'ultima. Ran è così legata a sua madre che vuole far di tutto per poter raggiungerla nel modo più veloce possibile e per questo cerca in tutti i modi di imparare a volare come sua madre. Proprio in seguito ad un tentativo andato a male essa piomberà nel gradino di Otaro, un riccone "sciupafemmine" che si innamorerà della sua lei adolescente che però non conosce il vero aspetto di quest'ultima così come il fatto che lei possieda dei poteri magici. Verso la fine del volume ci verranno mostrate le basi di una trama ben più ampia che ci farà scalpitare in attesa di poter leggere il secondo volume di questa fantastica opera.
Il manga si presenta come un seinen fantasy con forti richiami allo slice of life e alla commedia che sono amalgamati alla perfezione nel manga. I disegni sono molto buoni e ricalcano molto lo stile shoujo. L'edizione J-pop è ottima con un volume standard con sovraccoperta e nessuna pagine a colori anche se il prezzo di quest'ultima( € 6,50) è un tantino alto nonostante le oltre duecento pagine del volume. Peccato per la pubblicazione in territorio nipponico che risulto molto lenta ed irregolare. In conclusione il Mondo di Ran è un ottimo manga che vale la pena di essere letto e che vi rapirà letteralmente e vi trasporterà nel fantastico Mondo di Ran di cui vi innamorerete all'istante e rimpiangerete di essere tornati alla realtà una volta che avrete conclusa la lettura del volume.
"Il Mondo di Ran "(in inglese Ran To Haiiro No Sekai) è il manga dell'autrice Aki Irie e che recentemente ha raggiunto in madrepatria (solo) il quarto volume. La storia racconta le (dis)avventure di Ran, una ragazzina dotata di poteri magici e che, grazie a delle speciali scarpe, è in grado di trasformarsi nella sua lei adolescente. Lei vive insieme a suo padre e suo fratello maggiore mentre sua madre è continuamente fuori casa a fare "la guardia" ad una misteriosa porta che si trova in un villaggio vicino a causa dei suoi immensi poteri che sono gli unici a tenere chiusa quest'ultima. Ran è così legata a sua madre che vuole far di tutto per poter raggiungerla nel modo più veloce possibile e per questo cerca in tutti i modi di imparare a volare come sua madre. Proprio in seguito ad un tentativo andato a male essa piomberà nel gradino di Otaro, un riccone "sciupafemmine" che si innamorerà della sua lei adolescente che però non conosce il vero aspetto di quest'ultima così come il fatto che lei possieda dei poteri magici. Verso la fine del volume ci verranno mostrate le basi di una trama ben più ampia che ci farà scalpitare in attesa di poter leggere il secondo volume di questa fantastica opera.
Il manga si presenta come un seinen fantasy con forti richiami allo slice of life e alla commedia che sono amalgamati alla perfezione nel manga. I disegni sono molto buoni e ricalcano molto lo stile shoujo. L'edizione J-pop è ottima con un volume standard con sovraccoperta e nessuna pagine a colori anche se il prezzo di quest'ultima( € 6,50) è un tantino alto nonostante le oltre duecento pagine del volume. Peccato per la pubblicazione in territorio nipponico che risulto molto lenta ed irregolare. In conclusione il Mondo di Ran è un ottimo manga che vale la pena di essere letto e che vi rapirà letteralmente e vi trasporterà nel fantastico Mondo di Ran di cui vi innamorerete all'istante e rimpiangerete di essere tornati alla realtà una volta che avrete conclusa la lettura del volume.