Venus Capriccio
Habara Takami è una ragazza alta e snella, cresciuta con 4 fratelli maschi, ha incamerato un forte carattere mascolino per cui non si cura molto del suo aspetto e dei suoi modi. La madre, per ovviare un po' al problema la iscrisse a delle lezioni di pianoforte, sperando che Takami potesse sviluppare qualche tratto più raffinato. A lezione conosce Sasaki Akira, un ragazzo più piccolo di lei dal sangue per metà europeo che è bello come un angelo, ha un viso estremamente effemminato, la pelle liscia e le mani affusolate, i suoi capelli biondi sono sempre in ordine e i suoi modi sono pacati e gentili - tutto l'opposto di Takami. Sin da subito i due iniziano a legare e ben presto diventano buoni amici nonostante le loro diversità e i caratteri completamente diversi.
Essendo tanto mascolina Takami fatica a trovare ragazzi a cui piaccia, essendo così poco elegante i maschi si sentono spesso in soggezione in sua presenza, questo non aumenta certo la sua autostima di donna. Ogni volta che un appuntamento va male lo racconta ad Akira che da sempre vede quasi come se fosse la sua sorellina anche se negli anni lui è cambiato ed è diventato un bellissimo ragazzo di sangue misto. È evidente che Akira sia attratto da Takami, l'unica a non riuscire a rendersene conto è solo lei ma quando finalmente lui la bacia per dimostrarle i propri sentimenti le cose non possono più essere innegabili. Akira è dolce, è premuroso ed è bellissimo tanto che riesce ad avere una stuola di fans ovunque vada. Lui però ha occhi solo per la sua Takami che cerca in tutti i modi di conquistare mentre frequentano insieme le lezioni di pianoforte e la loro vita adolescenziale piena di drammi e traumi. La loro amicizia d'infanzia sarà in grado di diventare un grande amore o saranno destinati ad essere come fratelli per sempre? La loro passione per la musica sarà in grado di farli crescere insieme affrontando i propri demoni del passato o finirà per allontanarli?
Personalmente non posso dirmi particolarmente soddisfatta, tutta la storia è estremamente ripetitiva. I personaggi sembrano essere buttati un po' lì giusto per fare numero, la storia non ha un reale sviluppo e spesso è un ripetersi di contenuti e immagini. Se normalmente mi affascinano molto i manga a contenuto "sportivo" questo è stato una pessima delusione che non mi sarei aspettata. A livello emotivo è stato una doccia fredda senza alcun trasporto o coinvolgimento, certo le immagini molto belle anche se i personaggi erano tutti un po' troppo simili tra loro ma speravo in qualcosa di più.
Essendo tanto mascolina Takami fatica a trovare ragazzi a cui piaccia, essendo così poco elegante i maschi si sentono spesso in soggezione in sua presenza, questo non aumenta certo la sua autostima di donna. Ogni volta che un appuntamento va male lo racconta ad Akira che da sempre vede quasi come se fosse la sua sorellina anche se negli anni lui è cambiato ed è diventato un bellissimo ragazzo di sangue misto. È evidente che Akira sia attratto da Takami, l'unica a non riuscire a rendersene conto è solo lei ma quando finalmente lui la bacia per dimostrarle i propri sentimenti le cose non possono più essere innegabili. Akira è dolce, è premuroso ed è bellissimo tanto che riesce ad avere una stuola di fans ovunque vada. Lui però ha occhi solo per la sua Takami che cerca in tutti i modi di conquistare mentre frequentano insieme le lezioni di pianoforte e la loro vita adolescenziale piena di drammi e traumi. La loro amicizia d'infanzia sarà in grado di diventare un grande amore o saranno destinati ad essere come fratelli per sempre? La loro passione per la musica sarà in grado di farli crescere insieme affrontando i propri demoni del passato o finirà per allontanarli?
Personalmente non posso dirmi particolarmente soddisfatta, tutta la storia è estremamente ripetitiva. I personaggi sembrano essere buttati un po' lì giusto per fare numero, la storia non ha un reale sviluppo e spesso è un ripetersi di contenuti e immagini. Se normalmente mi affascinano molto i manga a contenuto "sportivo" questo è stato una pessima delusione che non mi sarei aspettata. A livello emotivo è stato una doccia fredda senza alcun trasporto o coinvolgimento, certo le immagini molto belle anche se i personaggi erano tutti un po' troppo simili tra loro ma speravo in qualcosa di più.
Quanti shoujo aventi una protagonista ribelle, quasi simile ad un maschio, e un ragazzo, delicato quanto un fiore e bello come un dio, possono esistere su questo pianeta?
Almeno duemila, assieme a quest'opera chiamata " Venus Kisoukyoku", che purtroppo tenta di distinguersi grazie all'inserimento del pianoforte e della musica ma che resta sempre uno shoujo banale e scontato come tanti.
Dopo due volumi si ha l'impressione di star perdendo tempo, sul serio, e già al primo albo avrei voluto smettere; credendo in un miglioramento ho continuato, ma ahimè inutilmente.
Takami e Akira sono due personaggi che impersonificano i più grandi cliché di sempre, e la cosa più triste è che avrebbero potuto essere dei characters interessanti, ma purtroppo si è scelto di non osare, restando prigionieri di una rete di una banalità mostruosa.
Partendo dalla ragazza, Takami, che è un maschiaccio e non viene calcolata dai ragazzi, ecco, lei avrebbe potuto essere molto interessante, ma risulta solo una brutta copia di tante ragazze ben meglio realizzate di lei.
Se invece si parla di Akira, l'amico d'infanzia, si può pensare subito al classico principe azzurro dall'armatura splendente che, ovviamente, è perfetto e sa fare qualsiasi cosa seppur sia fine ed elegante come una ragazza.
Quando due mondi così si incontrano può scatenarsi una reazione curiosa, come un amore ricco di gag e di eventi inaspettati, ma qui abbiamo l'esatto opposto, ovvero ciò che non dovrebbe mai succedere: avviene un innamoramento scontato, così prevedibile che ti fa quasi rimpiangere i tempi in cui nacque l'idea che "gli opposti si attraggono".
Lui suona il pianoforte, sempre (quasi come se non fosse un domani), e lei è in sintesi la sua copia scarsa dato che cerca di imitarlo ma non ci riesce.
La famiglia di lei la iscrisse alle lezioni di piano per farla divenire più femminile (?), ma senza grandi risultati, senonché incontrò Akira e iniziò a prendere seriamente la cosa, applicandosi meglio.
Lui è innamorato di lei, e in neanche in un capitolo iniziale il tutto già prende una svolta inaspettata, sì, per i tempi, mica per altro, dato che lui le si dichiara in neanche sette pagine.
L'elemento del pianoforte, che per me è uno strumento di tutto rispetto, viene banalizzato inserendolo ogni due per tre senza motivo, anzi, solo per evidenziare la bravura immensa di Akira nel suonarlo.
Per quanto riguarda i triangoli amorosi non saprei, non si capisce neanche se gli "antagonisti" del momento siano veramente intenti a conquistare l'uno o l'altra dato che appaiono come un accessorio momentaneo, giusto per valorizzare ancor di più le doti dei due protagonisti.
Un'altra nota estremamente dolente è il disegno, che fa quasi piangere per quanto riguarda le ragazze, soprattutto la protagonista che è un cavallo umano: è come vedere un palo, maschio, con due bocce e i capelli lunghi.
I maschi sono realizzati bene, ma le ragazze sono più virili degli uomini ed è veramente atroce; la cosa peggiore sono le gambe che non finiscono più, che in una donna sono l'anti-libido fatta disegno.
Sono cinque volumi impossibili da terminare per qualcuno che ha letto almeno una storia shoujo in vita sua, una celebre come "Marmalade Boy", oppure "Karekano" o altre ben più note, dato che questa è solo un'accozzaglia di tutto messo assieme nei modi peggiori.
Non vi sono sviluppi interessanti, anzi, dirò di più, anche i dialoghi risultano noiosi dopo pochissimo tempo.
Mi dispiace, ma non posso continuare la lettura perché preferisco impiegare il mio tempo in meglio, e porto tutto il mio rispetto nei confronti dell'autrice Mai Nishikata, ma purtroppo il mio voto non raggiunge la sufficienza.
Voto: 5
Almeno duemila, assieme a quest'opera chiamata " Venus Kisoukyoku", che purtroppo tenta di distinguersi grazie all'inserimento del pianoforte e della musica ma che resta sempre uno shoujo banale e scontato come tanti.
Dopo due volumi si ha l'impressione di star perdendo tempo, sul serio, e già al primo albo avrei voluto smettere; credendo in un miglioramento ho continuato, ma ahimè inutilmente.
Takami e Akira sono due personaggi che impersonificano i più grandi cliché di sempre, e la cosa più triste è che avrebbero potuto essere dei characters interessanti, ma purtroppo si è scelto di non osare, restando prigionieri di una rete di una banalità mostruosa.
Partendo dalla ragazza, Takami, che è un maschiaccio e non viene calcolata dai ragazzi, ecco, lei avrebbe potuto essere molto interessante, ma risulta solo una brutta copia di tante ragazze ben meglio realizzate di lei.
Se invece si parla di Akira, l'amico d'infanzia, si può pensare subito al classico principe azzurro dall'armatura splendente che, ovviamente, è perfetto e sa fare qualsiasi cosa seppur sia fine ed elegante come una ragazza.
Quando due mondi così si incontrano può scatenarsi una reazione curiosa, come un amore ricco di gag e di eventi inaspettati, ma qui abbiamo l'esatto opposto, ovvero ciò che non dovrebbe mai succedere: avviene un innamoramento scontato, così prevedibile che ti fa quasi rimpiangere i tempi in cui nacque l'idea che "gli opposti si attraggono".
Lui suona il pianoforte, sempre (quasi come se non fosse un domani), e lei è in sintesi la sua copia scarsa dato che cerca di imitarlo ma non ci riesce.
La famiglia di lei la iscrisse alle lezioni di piano per farla divenire più femminile (?), ma senza grandi risultati, senonché incontrò Akira e iniziò a prendere seriamente la cosa, applicandosi meglio.
Lui è innamorato di lei, e in neanche in un capitolo iniziale il tutto già prende una svolta inaspettata, sì, per i tempi, mica per altro, dato che lui le si dichiara in neanche sette pagine.
L'elemento del pianoforte, che per me è uno strumento di tutto rispetto, viene banalizzato inserendolo ogni due per tre senza motivo, anzi, solo per evidenziare la bravura immensa di Akira nel suonarlo.
Per quanto riguarda i triangoli amorosi non saprei, non si capisce neanche se gli "antagonisti" del momento siano veramente intenti a conquistare l'uno o l'altra dato che appaiono come un accessorio momentaneo, giusto per valorizzare ancor di più le doti dei due protagonisti.
Un'altra nota estremamente dolente è il disegno, che fa quasi piangere per quanto riguarda le ragazze, soprattutto la protagonista che è un cavallo umano: è come vedere un palo, maschio, con due bocce e i capelli lunghi.
I maschi sono realizzati bene, ma le ragazze sono più virili degli uomini ed è veramente atroce; la cosa peggiore sono le gambe che non finiscono più, che in una donna sono l'anti-libido fatta disegno.
Sono cinque volumi impossibili da terminare per qualcuno che ha letto almeno una storia shoujo in vita sua, una celebre come "Marmalade Boy", oppure "Karekano" o altre ben più note, dato che questa è solo un'accozzaglia di tutto messo assieme nei modi peggiori.
Non vi sono sviluppi interessanti, anzi, dirò di più, anche i dialoghi risultano noiosi dopo pochissimo tempo.
Mi dispiace, ma non posso continuare la lettura perché preferisco impiegare il mio tempo in meglio, e porto tutto il mio rispetto nei confronti dell'autrice Mai Nishikata, ma purtroppo il mio voto non raggiunge la sufficienza.
Voto: 5