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dawnraptor

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Sono tre storie brevi, ma non per questo del tutto banali.

La prima è una commedia degli equivoci, in cui troviamo un insegnante con la fissazione per Meg Ryan e che vorrebbe a tutti i costi incontrare una donna che le somigli. La commessa di un negozio di biancheria intima femminile, con una spiccata rassomiglianza con lei, passa le sue giornate pregando gli dei perché le concedano un po' di suspense e una storia d'amore travolgente. Saranno accontentati entrambi, e noi ci faremo delle grasse risate.

La seconda è una storia molto più malinconica, in cui si esplora, tra l'altro, il potere che l'ambiente ha sulla percezione delle cose e, in definitiva, delle persone. C'è chi si lascia influenzare e non riesce a ritrovare, mutato lo scenario, lo stesso godimento in ciò che prima trovava appagante. E c'è chi riesce a capire a fondo l'essenza delle persone e delle cose e sa estrapolarle da un contesto, riconoscendone l'unicità. Ciò è pretesto per esplorare brevemente un blando triangolo amoroso. L'approccio è molto rarefatto, malinconico, triste, ma senza essere tragico. Eppure, il protagonista principale che è voce narrante dovrebbe farci almeno un po' pena, con la sua "fatica di pensare". Questa seconda parte lascia in bocca il gusto un po' amarognolo di un ramoscello seccato dal sole e dal mare su una spiaggia vuota. L'ho trovata profonda, per quanto possibile in così poche pagine.

La terza storia è, di nuovo, una commedia degli equivoci, anche se, a tratti, lascerebbe presagire una storia molto più tragica di quella che poi, invece, si rivela essere.
Un ragazzo, non propriamente una cima negli studi, viene mandato dal padre malato a portare i suoi piccoli risparmi di una vita alla figlia illegittima che ebbe durante un viaggio, molti anni prima.
È sicuramente quella che, delle tre, mi è piaciuta di meno: non ha la travolgente malinconia del secondo, né la travolgente ilarità del primo. A tratti, strappa un sorriso a mezza bocca, ecco.